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Ottico, astronomo e meccanico italiano, รจ stato uno dei primi ad aver sviluppato la tecnologia necessaria per produrre strumenti ottici scientifici e ad aver inventato la prima smerigliatrice e lucidatrice per lenti.

Grazie a Giuseppe Campani โ€“ nome sicuramente sconosciuto ai piรน โ€“ furono individuati e visti per la prima volta gli anelli di Saturno. Nato a Castel San Feliceย (vicino a Spoleto) nel 1635, in gioventรน si trasferรฌ a Roma, dove si distinse come orologiaio, meccanico e ottico. Inizialmente lavorรฒ con i fratelli maggiori Matteo, parroco e cultore di meccanica, e Pier Tommaso, orologiaio del Vaticano. Negli oltre cinquantโ€™anni di attivitร , Giuseppe produsse molti strumenti ottici che portarono grandi rivoluzioni.

 

Telescopio attribuito a Campani

 

Su tutti ci furono i microscopi composti e i cannocchiali dotati di lenti di eccellente fattura. I suoi cannocchiali infatti si rivelarono piรน lunghi e potenti di quelli costruiti da Christiaan Huygens (1629-1695) e da Eustachio Divini (1610-1685). Nel 1663-1664 inventรฒ uno speciale oculare per cannocchiali, il cosiddetto oculare di Campani. Fra gli acquirenti dei suoi strumenti cโ€™erano personalitร  di spicco come i cardinali Francesco Barberini e Flavio Chigi, il principe Agostino Chigi, il Granduca di Toscana Ferdinando II (1610-1670) e Jean-Baptiste Colbert (1619-1683). Alcuni suoi telescopi, utilizzati anche da Giovanni Domenico Cassini (1625-1712), furono acquistati da Luigi XIV per lโ€™Osservatorio di Parigi, inaugurato nel 1667 e diretto dallo stesso Cassini.

Orologio notturno di Giuseppe Campani

Campani si dedicรฒ anche alle osservazioni astronomiche, rilevando – forse prima di Cassini – la rotazione di Giove e la suddivisione degli anelli di Saturno. Inoltre, si deve a Giuseppe e ai suoi fratelli Matteo e Pier Tommaso anche lโ€™invenzione della clessidra a mercurio e dellโ€™orologio notturno. Secondo alcuni esperti infatti i fratelli Campani diedero vita al miglior orologio a pendolo notturno (detto della morte), silenzioso e illuminato grazie a una lampada a olio: il re di Spagna e il granduca di Toscana furono tra i loro committenti e la presentazione a papa Alessandro VII, gli procurรฒ grande notorietร : alcuni degli orologi prodotti all’epoca sono ancora conservati in Vaticano, nel palazzo reale di Dresda e nel museo municipale di Ginevra.
Giuseppe Campani nel 1953 venne definito, dalla National Association of watch and clock collectors, il principale inventore europeo e i suoi strumenti sono oggi conservati, oltre che presso il Museo Galileo di Firenze, anche presso il Conservatoire des Arts et Mรฉtiers di Parigi, lโ€™Observatoire National di Parigi, il Medical Museum of the Armed Forces Institute of Pathology di Washington e in altri importanti centri.

Oltre 150 eventi gratuiti in tre giorni tra laboratori, convegni e incontri.

Torna per la settima volta Fa’ la cosa giusta! Umbria, la fiera del consumo consapevole, in programma dal 18 al 20 novembre all’Umbriafiere di Bastia Umbra. Le novitร  di questa edizione sono state presentate nel corso della conferenza stampa alla quale sono intervenuti Michela Sciurpa, Amministratore unico Sviluppumbria; Michele Zappia, direttore generale Dipartimento Territoriale Umbria nord Arpa Umbria; Paola Lungarotti, Sindaco di Bastia Umbra; Gabriele Giottoli, assessore allo sviluppo economico e marketing territoriale del Comune di Perugia; Stefano Ansideri, presidente Umbriafiere Spa; Anna Rita Cosso, presidente nazionale Cittadinanzattiva; Roberto Di Filippo, Cia Umbria e Nicoletta Gasbarrone, Fa’ la cosa giusta! Umbria. In conferenza tutte e tutti, a vario titolo, hanno ribadito la necessitร  di una manifestazione come questa nella nostra regione. Un evento necessario, che mette in rete imprese e progetti virtuosi, oggi piรน che mai attuali e necessari, e offre ai consumatori la possibilitร  di trovare prodotti e servizi buoni, certificati e che fanno bene a comunitร  e ambiente. Un vetrina importante per le realtร  innovative, tipiche, sostenibili e di qualitร  dell’Umbria e che ospita anche molte aziende che arrivano dalle altre regioni italiane.

 

 

Anche in questa edizione 2022 gli organizzatori confermano la formula che vede per tre giorni all’interno dei padiglioni prodotti e contenuti, commercio ma anche cultura, laboratori e incontri e che si rivolge ai cittadini consumatori proponendo soluzioni sostenibili. In programma appuntamenti gratuiti tra convegni e momenti pratici per parlare e mostrare esperienze e modelli di sviluppo sostenibile, economia circolare, qualitร  e innovazione. In un unico spazio, culturale e commerciale, 140 stand con prodotti buoni e naturali divisi in 10 aree tematiche: dall’abbigliamento alla cosmesi, dai servizi al food, dall’arredamento al mondo dell’infanzia.

In tre giorni saranno oltre 150 i momenti gratuiti tra seminari, workshop, dibattiti, educazione e didattica, dimostrazioni, presentazioni, mostre, convegni, degustazioni, laboratori pratici, qualitร  della vita, benessere del corpo e della mente, un programma riservato alle famiglie e alle scuole.

Molte le sinergie e le adesioni confermate da parte di istituzioni e associazioni di categoria che saranno presenti in fiera. La Regione Umbria interverrร  con alcuni progetti dedicati a sostenibilitร , innovazione e agricoltura sostenibile. In particolare, ad aprire la fiera ci sarร  una challenge, promossa da Sviluppumbria, presentata in conferenza da Michela Sciurpa, e Arpa Umbria, dedicata agli studenti delle scuole secondarie dell’Umbria per la presentazione di progetti di impresa riguardanti lโ€™economia circolare, lโ€™efficientamento energetico, la sostenibilitร . Un’iniziativa concreta che prevede percorsi di formazioni di alto livello per le classi vincitrici. Sviluppumbria e l’Assessorato regionale allo Sviluppo economico e Innovazione (Michele Fioroni) saranno presenti in fiera anche con un’iniziativa volta alla promozione delle aziende innovative dell’Umbria. Momenti pensati per presentare esperienze di imprese e territori, in un’ottica di condivisione di modelli e processi virtuosi e innovativi. Presente in fiera anche uno spazio dedicato all’agricoltura sostenibile con l’Assessorato regionale alle Politiche agricole (Roberto Morroni) che incontra consumatori e imprese agricole per condividere azioni, opportunitร  e progetti. Cia Umbria interviene con una grande area pensata per dare spazio alle sua aziende eccellenti e per condividere con i consumatori progetti e modelli di filiera a tutela della qualitร  di prodotti e ambiente. Ci saranno anche aree informative e laboratoriali con un ricco programma di iniziative dedicato ai temi della cittadinanza, della salute, della finanza e dei servizi etici, dell’agricoltura sociale e biologica con Cittadinanzattiva, Societร  Nazionale di Mutuo Soccorso Cesare Pozzo, Banca Etica, Cesvol Umbria, La Semente, NaturaSรฌ, UNC Umbria, VUS – Valle Umbra Servizi.

 

 

AREE SPECIALI 2022

– Economia carceraria

In fiera si potrร  trovare un’intera area (con ben 10 realtร  presenti che producono birra, caffรจ, dolci e tanto altro) dedicata alle imprese e alle cooperative che lavorano per offrire una “seconda opportunitร ”, quelle dell’Economia Carceraria.

-Hand Made

Spazio dedicato all’esposizione di prodotti fatti a mano, fra i migliori e i piรน originali del centro Italia. Artigiani, makers, piccoli brand, che attraverso l’uso di nuove tecnologie e delle proprie capacitร  manuali, sono riusciti a esprimere al meglio il proprio talento.

-Numinosa. Tra le proposte culturali ed espositive, questa edizione vede la presenza dell’Associazione culturale Numinosa, che presenta il primo Boot Camp del Benessere Olistico, un calendario non-stop di appuntamenti divulgativi teorici e pratici. Il Boot Camp vedrร  la partecipazione di ospiti nazionali e internazionali che parleranno di alimentazione, filosofia, simbolismo, archetipi. Molti gli appuntamenti pratici per provare lo shiatsu, la riflessologia plantare, lo yoga e la meditazione.

LE AREE DELLA FIERA: tanti stand con prodotti dell’Abitare sostenibile, Buono da mangiare, Mobilitร  nuova, Ethical fashion, Cosmesi naturale e benessere, Viaggiare, Prodotti culturali e tempo libero, Servizi sostenibili, Pianeta dei piccoli, Cittadinanza e partecipazione.

Arpa Umbria torna a Faโ€™ la cosa giusta! Umbria partecipando non solo con uno spazio istituzionale nel quale i cittadini potranno conoscere meglio il lavoro di controllo/conoscenza al servizio di un ambiente pulito e salubre, ma anche raccogliendo la sfida di essere partner scientifici della manifestazione per poter approfondire i grandi temi dellโ€™ecologia e dellโ€™economia sostenibile. L’Agenzia terrร  una serie di incontri rivolti agli studenti, il venerdรฌ mattina, e diversi momenti informativi a carattere divulgativo rivolti ai cittadini durante la tre giorni di fiera. E Arpa Umbria sarร  presente anche con Isola Prossima, il progetto artistico che dal 2021 porta avanti sullโ€™isola Polvese in collaborazione con lโ€™Associazione ART MONSTERS.

Una mostra di arte contemporanea nei padiglioni di Umbriafiere centrata su tre parole chiave: arte, ambiente, futuro. Cittadinanzattiva presenterร  la Carta civica della Salute globale, 19 novembre, ore 11.30. La Carta civica della Salute globale nasce dallโ€™esperienza della Carta europea dei diritti del malato, promossa da Cittadinanzattiva circa 20 anni fa, nella prospettiva dellโ€™Agenda 2030 e della Dichiarazione Universale dei diritti dellโ€™Uomo. Cesvol Umbria e Stargate: tre giorni di convegni, workshop e momenti di confronto tra studenti e imprenditori del territorio. Fa tappa anche a Fa’ la cosa giusta! il progetto Stargate โ€“ Passaggio al futuro, selezionato da Con i Bambini nellโ€™ambito del Fondo per il contrasto della povertร  educativa minorile e coordinato da Cesvol Umbria.

 

 

Faโ€™ la cosa giusta! Umbria nasce da unโ€™idea di Terre di mezzo Editore ed รจ organizzata da Fair Lab srls e dallโ€™Associazione culturale Il Colibrรฌ. Partner scientifico dellโ€™iniziativa รจ Arpa Umbria; partner tecnico Umbriafiere Spa. L’evento รจ patrocinato dalla Regione Umbria, dal Comune di Perugia e dal Comune di Bastia Umbra. Faโ€™ la cosa giusta! Umbria รจ sostenuta e promossa da Cia Umbria e Cittadinanzattiva. Sponsor: Societร  Nazionale di Mutuo Soccorso Cesare Pozzo. Main partner della fiera: Banca Etica, Cesvol Umbria, Economia Carceraria, La Semente, NaturaSรฌ, UNC Umbria, VUS – Valle Umbra Servizi.

 


Il programma completo delle iniziative รจ online sul sito falacosagiustaumbria.it

Lโ€™attrice di Foligno promuove la regione negli Usa, dove vive dal 2012. Da poco ha recitato nellโ€™ultimo film di Pupi Avati e con nostalgia racconta la sua amicizia con Ivana Trump.

Eleonora Pieroni

La potremmo definire la nostra italiana in America, anche se รจ ben lontana dal personaggio di Alberto Sordi nel film del 1967. Eleonora Pieroni infatti รจ unโ€™attrice, modella e presentatrice nata a Foligno, da cui รจ scappata a 20 anni per rincorre il sogno americano โ€“ e ce lโ€™ha fatta โ€“ e ora si trova dopo 10 anni a essere il volto dellโ€™Umbria e dellโ€™Italia negli USA, la Madrina internazionale della Quintana di Foligno e la Madrina dei Borghi piรน Belli dโ€™Italia per la nostra regione.ย ยซAlla fine tutto torna, sapevo che prima o poi avrei amato e promosso lโ€™Umbria. A 20 anni mi stava stretta, dovevo e volevo fare un mio percorsoยป ci dice durante una lunga chiacchierata via zoom dalla sua casa di New York. Nonostante le bizze dalla connessione – Perugia-New York non sono proprio vicine – abbiamo parlato di tante cose. Non solo di Umbria, ma anche di progetti passati e futuri e della grande amicizia che aveva con Ivana Trump. Ne parla con un filo di commozione: ยซEra la mia mamma americana. Rimarrร  sempre nel mio cuore. Sogno di essere come Ivana un giorno, di riuscire a fare anche solo la metร  delle cose che ha fatto leiยป.ย 

 

Eleonora qual รจ il suo rapporto con lโ€™Umbria, visto che dal 2012 vive negli Stati Uniti?

Ho lasciato lโ€™Umbria e Foligno 10 anni fa perchรฉ in quel momento odiavo questi luoghi, non mi vergogno a dirlo. Lโ€™Umbria non mi permetteva di raggiungere i miei obiettivi, di arrivare dove volevo, in primis nel mondo della moda e dello spettacolo. Dicevo sempre: ยซLโ€™Umbria รจ bellissima e si vive bene, ma รจ una regione per vecchiยป. Il mio sogno si poteva realizzare solo tra Roma e Milano, avevo paura di restare intrappolata qui. A 20 anni non apprezzavo la mia regione; ha iniziato a mancarmi quando sono andata a fare la modella a Miami: lรฌ era tutto meraviglioso perรฒ sentivo la nostalgia delle mie origini. Devo dire che lโ€™amore per lโ€™Umbria รจ venuto crescendo.

Quindi รจ un amore nato con il tempoโ€ฆ

Sรฌ. Oggi se chiudo gli occhi e mi immagino un posto dove stare serena e tranquilla sicuramente รจ un prato, dove guardare il cielo, nella campagna umbra. Per ritrovare in qualche modo questo, ogni giorno vado a fare una passeggiata a Central Park: ho proprio il bisogno di stare in mezzo al verde, agli alberi e alla natura. A casa mia a New York cโ€™รจ Umbria dappertutto, ci sono dei paesaggi verdi, ho sempre una piantina di basilico o di aloe a portata in mano, e nella credenza tengo le lenticchie di Castelluccio, che considero lโ€™elisir di lunga vita. E proprio in America รจ partito il desiderio di raccontare le mie origini, di raccontare la Quintana, di raccontare Foligno e lโ€™Umbria.ย 

Come si parte da Foligno alla volta degli Stati Uniti?

Si parte con tantissima paura, con tanto coraggio, adrenalina, un pizzico di pazzia e con una dose incredibile di ambizione. Ho avuto la visione di vedere me stessa proiettata nel mondo che volevo e questo mi ha spinto a partire. Inoltre, fondamentale รจ saper prendere il treno che passa in quel momento.

Il suo treno quandโ€™รจ passato?

รˆ passato una mattina mentre ero a scuola a Spoleto come maestra di sostegno: mi ero appena laureata e avevo accettato un incarico a tempo determinato, soprattutto per la gioia dei miei genitori. Era un periodo un poโ€™ particolare della mia vita e dopo tanti anni in giro per lโ€™Europa come modella, il lavoro a scuola era il coronamento dei miei anni di studio e poi, volevo vivere il mestiere dellโ€™insegnante, che devo dire, รจ uno dei piรน belli al mondo. Era novembre e a metร  mattina mi รจ arrivata una telefonata: ยซPronto Eleonora ricordi quel meeting? Ti hanno scelta come modella per un progetto a Miami! Devi partire tra 20 giorni! Pronto Ele ci sei? Sei ancora lรฌ?ยป. Sono rimasta in silenzio per 3 minuti poi ho balbettato: ยซWow grazie, ma ci devo pensareยป. Ero frastornata e mi confidai coi miei colleghi, in primis col maestro Francesco. รˆ stato lui a dirmi che dovevo prendere al volo quel treno e che se non lโ€˜avessi preso lui stesso mi avrebbe cacciato a calci nel sedere dalla porta. E cosรฌ fu! Devo dire perรฒ che sono stati diversi i fattori che si sono allineati come sostiene la legge dellโ€™attrazione dellโ€™universo che รจ la mia filosofia di vita. Tutto รจ iniziato a 15 anni quando ho iniziato a sfilare per grandi marchi nazionali e internazionali tra cui: Ferragamo, Scervino, Roberto Cavalli, Cruciani, Brunello Cucinelli e Fendi che era prodotta dallโ€™azienda Roscini a Spello. In contemporanea mi sono laureata allโ€™Universitร  in Scienze della Formazione con specialistica in psicologia – la mia famiglia, molto tradizionalista, ci teneva che mi laureassi – e ho iniziato a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo tra Roma e Milano. Non mi fermavo mai. Ho sempre perseguito con passione e grande determinazione i miei obiettivi: volevo sfilare e raggiungere la moda a livelli internazionali. Volevo che la mia esistenza avesse un significato al di lร  dei confini nazionali, o nella moda o nello spettacolo, ma questo volevo! Alla proposta di Miami ho saltato dalla gioia perchรฉ era il mio sogno, perรฒ allo stesso tempo avevo anche tanta paura: era la mia grande occasione quindi ho preso e sono partita, sono rimasta in Florida anche dopo che il progetto era terminato e da lรฌ tante altre nuove conoscenze e opportunitร  sono arrivate, tra cui lโ€™uomo della mia vita, Domenico.

Modella, attrice, presentatrice e anche cantante: qual รจ il lavoro che preferisce?

Quello che mi dร  piรน soddisfazione รจ sicuramente il cinema, ma anche la conduzione. Sono due parti del mio lavoro che mi piacciono tantissimo. La modella fa parte di un periodo importante della mia vita che mi ha dato tante soddisfazioniโ€ฆ tutto รจ iniziato lรฌ. Per quanto riguarda la musica, non mi definisco una cantante: ho inciso la canzone Volare perchรฉ rientra un poโ€™ nellโ€™immaginario dellโ€™italiano in America, รจ stato un gioco, incentivata da un produttore italiano.

Ci raccontiโ€ฆ

Nel 2016 a Miami e a New York iniziavo a essere riconosciuta agli eventi e ai party del jet set americano, era il momento in cui iniziavo a condurre i primi Festival, ero identificata come la bella italiana in America. Ricordo che a una festa di italo-americani iniziai a ballare il mambo emulando Sofia Loren e cosรฌ da lรฌ si รจ creato il clichรฉ di Elleonora Lora the Italian beauty (gli americani non pronunciano bene il mio nome). Lโ€™idea di Volare รจ stata lanciata da un amico produttore musicale italiano e da mio marito Domenico Vacca, che รจ il mio mentore e una grande fucina di idee, poi รจ stata post prodotta da Ben DJ e distribuita da unโ€™etichetta di Las Vegas.ย ย 

 

Eleonora Pieroni durante la Quintana di Foligno

รˆ Ambasciatrice dโ€™arte Made in Italy e della cultura italiana negli Stati Uniti per aver portato una delegazione della Quintana a sfilare a New York in occasione del Columbus Day del 2017โ€ฆ

รˆ un titolo che mi รจ stato conferito dal sindaco di New York, Eric Leroy Adams ed รจ collegato a questโ€™evento del 2017 e anche allโ€™evento di promozione della regione Puglia, che รจ la mia seconda terra, avvenuto nel 2018. Non lo devo dire io, perรฒ credo che non ci siano altri personaggi che si sono cosรฌ impegnati a promuovere lโ€™Umbria allโ€™estero; ho fatto e faccio una promozione volontaria voluta e ideata da me. Il mio obiettivo รจ quello di raccontare agli americani la mia terra, Foligno e la Quintana.ย 

Ora รจ anche madrina dei Borghi piรน Belli dโ€™Italia per la regione Umbria, lei che dai borghi in qualche modo รจ scappata. รˆ una bella coincidenzaโ€ฆ

รˆ verissimo. La vita รจ un circolo e secondo la legge dellโ€™universo se tu visualizzi delle cose alla fine le attiri. Io avevo visualizzato il mio ritorno in Umbria, me lo aveva predetto anche un veggente, perchรฉ, diciamoci la veritร , ci si sta bene, ma volevo tornare dopo aver fatto un mio percorso. รˆ il suggerimento che do a tutti i giovani. Comunque sono felicissima di questa nomina perchรฉ richiama un poโ€™ la mia natura e stiamo lavorando a dei progetti molto interessanti dedicati anche al turismo di ritorno, ossia invitando gli italiani che vivono fuori Italia (piรน di 80 milioni) a riscoprire i borghi e le loro cittร  natali ormai dimenticate. In pratica promuovere un turismo sostenibile e delle proprie radici.

Da occhio umbro ma che vive allโ€™estero: cโ€™รจ qualcosa che manca alla regione e ai suoi borghi per fare quel passo in piรน e diventare famosa come la Toscana?

In realtร  cโ€™รจ quasi tutto, vanno migliorate solo alcune cose, come ad esempio le infrastrutture, i collegamenti ferroviari e alcuni servizi. Inoltre, andrebbero piรน approfonditi il marketing e la comunicazione per il turismo. Qualcosa si sta muovendo – Paola Agabiti e la presidente Donatella Tesei stanno facendo un ottimo lavoro – รจ stato creato anche un nuovo logo, ma occorre una visione piรน internazionale per puntare sul turismo di lusso che cerca sempre posti esclusivi e di nicchia. Non solo per i clienti italiani, ma anche provenienti dallโ€™estero, per questo giร  anni fa avevo puntato sullโ€™Umbria poichรฉ รจ come una piccola Svizzera con paesaggi bellissimi e una qualitร  della vita altissima, lโ€™evento della Quintana a NY รจ stato in fondo un evento precursore del turismo delle radici. A proposito del turismo delle radici e del ritorno, ti anticipo che il 2024 sarร  lโ€™anno del turismo del ritorno.

Parliamo ora del suo ultimo film โ€œDanteโ€ di Pupi Avati dove interpreta una suora: le scene del suo personaggio sono state girate proprio a Foligno. รˆ stato emozionante?

Assolutamente sรฌ. รˆ stata una grande gioia. Pensa al caso: sono scappata da Foligno e poi a distanza di anni la vita mi ha portato a girare un film proprio lรฌ, a Palazzo Trinci. Sono la suora che accompagna Dante a incontrare Papa Bonifacio VIII. รˆ stato un piccolo ruolo che perรฒ mi ha dato grande gioia, perchรฉ รจ una partecipazione in un film importante che rimarrร  nella storia, diretto da un maestro del cinema come Pupi Avati e che racconta la Divina Commedia e Dante Alighieri, due capisaldi della letteratura italiana. รˆ stata una grande esperienza, abbiamo girato molto in Umbria, il 90% delle scene sono ambientate tra Foligno, Bevagna, Perugia, Spoleto e tanti borghi dellโ€™Umbria. Inoltre, รจ stato bello aver rincontrato il costume designer Andrea Sorrentino e Sergio Castellitto, che avevo premiato durante il Festival Italy on screen Today che ho condotto a New York qualche anno fa.

Ce lโ€™ha un aneddoto su Pupi Avati da raccontare?ย ย 

La prima volta che lโ€™ho incontrato sono rimasta sbalordita perchรฉ nel suo ufficio ha appesa la bandiera americana e sulla scrivania tiene la fotografia della sua casa americana. Era destino. Poi durante un meeting mi disse: ยซAndiamo a girare in Umbria e mi dicono che tu sei la madrina dellโ€™Umbria e che la rappresenti anche in Americaยป. Insomma, รจ stato molto carino ed รจ stato per me una fonte di saggezza da cui imparare.

Come si descriverebbe in tre parole?

Sensibile, generosa e solare: amo la vita in tutte le sue sfumature!

Ha dei progetti in cantiere?

Ne ho diversi, sia nel cinema sia per quanto riguarda il mio ruolo di Ambasciatrice dei Borghi italiani. Come dicevo prima ci sono in campo progetti culturali che puntano sul turismo di ritorno e sulla promozione dei Borghi piรน belli dโ€™Italia e li sto seguendo per quanto riguarda i due mondi: Italia e America. A gennaio 2023 a New York riceverรฒ una nomina molto importante dalla CIM-Confederazione italiani nel mondo.

 

La Quintana a New York

Ha ancora il sogno nel cassetto di aprire una masseria?

Sรฌ, ce lโ€™ho ancora. Vedo che si รจ informata bene su di me! (ride). Per ora ho comprato una masseria in Puglia e ho iniziato a fare dei lavori di ristrutturazione, a Trani invece stiamo realizzando un hotel di lusso. Sto mettendo in atto il turismo di ritorno anche nella mia vita! Vorrei anche un agriturismo in Umbria dove fare il vino, lโ€™olio, il miele e i prodotti naturali che a me piacciono tanto.

Non posso non chiederle di Ivana Trump: comโ€™รจ nata la vostra amicizia?ย 

La incontrai per la prima volta a Saint Tropez. Poi la vera conoscenza avvenne durante una cena a Miami alla quale andai con mio marito Domenico Vacca. Domenico รจ stato il suo stilista personale per anni, ed erano legati da una grande amicizia; pensa che tutte le foto che si trovano di Ivana sul web sono quelle in cui indossa i tailleur coloratissimi di Domenico. Teneva molto a farmi conoscere Ivana perchรฉ voleva in qualche modo la sua approvazione. Da quel momento abbiamo iniziato a frequentarci.

Cosa ha rappresentato per lei?

Per me Ivana รจ stata veramente tanto importante. Era una fonte dโ€™ispirazione e di grande motivazione. La guardavo e pensavo: ยซVoglio essere come leiยป. รˆ stata la mia mamma americana nei momenti di solitudine e quando ancora non conoscevo nessuno a New York, lei cโ€™era sempre. Non era solo una donna bellissima, ma anche una donna rigorosa, intelligente, una businesswoman, una campionessa di sci; ha scritto tre libri, aveva una sua linea di moda e degli alberghi col marito Donald Trump. Una vera icona degli anni 80.

Cosa facevate insieme?

Pranzavamo insieme almeno una volta alla settimana da Cipriani, il ristorante vicino a Central Park. Ci incontravamo a casa sua, facevamo una passeggiata e andavamo a pranzo insieme e poi la riaccompagnavo. Questa era la nostra routine. Stavamo ore e ore a parlare, io spesso prendevo appunti, ho un diario dove conservo tutti i suoi consigli e le sue frasi. Quando penso a lei mi si scatena un turbinio di emozioni, giusto qualche giorno fa mentre sistemavo la casa ho ritrovato delle foto e, sotto le note alla radio di Franck Sinatra, sono scoppiata in un pianto ininterrotto, mi fa tanto male pensare che non ci sia piรน, ha creato in me una rottura incredibile, mi aveva promesso tante cose, avrebbe dovuto essere presente a tanti nostri momenti belli. Ivana rimarrร  sempre nel mio cuore, e se lascerรฒ un segno nella storia di New York sarร  anche grazie a lei.

Quattro giorni allโ€™insegna dellโ€™arte, con oltreย 15.000ย opere in mostra suย 28.000ย mq di superficie, la partecipazione diย oltre 300 espositoriย e unaย media di 26.000 visitatoriย per anno, in uno dei distretti fieristici piรน produttivi dโ€™Europa dalla forte risonanza nazionale e internazionale.

 

 

ArtePadovaย non รจ solo un importante palcoscenico per artisti affermati o che si stanno affermando, ma anche per talenti emergenti che saranno presenti nella sezioneย Contemporary Art Talent Show, riservata a gallerie, associazioni, artisti indipendenti e collettivi che presentino opere dโ€™arte dal costo inferiore ai 5000 euro, arricchita i due premi dedicati alle migliori opere dโ€™arte accessibile: ilย Premio C.A.T.ย  e ilย Premio Banca Mediolanum, che confermano ancora una volta il primato diย ArtePadova nella promozione del domani dellโ€™arte. Glia artisti umbri presenti sono: Giuliana Baldoni, Silvana Bompadre, Massimo Capezzali, Donatella Chiocchi, Filomena Reale, Luciano Vetturini. Voluti con forte interesse alla mostra mercato Internazionale Arte Padova scelti dal critico e storico dell’arte professoressa Mattea Micello.

 


Per maggiori informazioni

ยซCome sempre sto lavorando alla pittura ma anche a dei progetti paralleli, forse รจ piรน esatto dire intrecciati, in cui le riflessioni sullo spazio, sul tempo, sulla natura della visione vengono assunte anche attraverso le istallazioni, la scultura, la scritturaยป.

Fog olio e bitume su tela

Danilo Fiorucci รจ nato a Perugia dove vive e lavora. Si รจ diplomato allโ€™Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia con i docenti Nuvolo, Antonio Gatto, Bruno Corร  e Aldo Iori. Nel 1989 ha fondato lโ€™Associazione Arti Visive Trebisonda insieme a Moreno Barboni, Lucilla Ragni e Robert Lang. Intraprende poi unโ€™intensa attivitร  espositiva e organizzativa con mostre in Italia, Germania, Stati Uniti e Israele tra cui ricordiamo: Premio del Golfo 2006 Biennale Europea Arti Visive Camec La Spezia; XV Quadriennale di Roma Palazzo delle Esposizioni; Stemperando Biennale di pittura su carta Biblioteca Nazionale di Roma e Padiglione Italia Biennale di Venezia, Sala Nervi, Torino. Oggi collabora alla realizzazione di numerose esposizioni curate dallโ€™Associazione Trebisonda presso lโ€™omonimo centro per lโ€™arte contemporanea.

I suoi dipinti sono evanescenti ed eterei, dalle pennellate fluide e veloci. Qual รจ stata la spinta che lโ€™ha avvicinata al mondo dellโ€™arte?

รˆ difficile rintracciare un momento preciso. Non c’รจ dubbio che la mia infanzia – e credo valga per tutti – era pervasa da questa capacitร  di costruire mondi, attribuire alle cose una propria vita, una inesauribile spinta generatrice; poi c’รจ stato lโ€™incontro con il colore, il segno, la forma. Da questa condizione iniziale รจ scaturita una curiositร  inesauribile nei confronti dellโ€™arte, un assorbimento continuo dโ€™immagini, di storia, di pensiero; successivamente la formazione e lโ€™incontro con compagni sodali con cui scambiare e confrontarsi.

Nelle sue opere รจ spesso presente il colore nero, il bitume corposo degli sfondi che guida costantemente lo sguardo nella profonditร , in cui la luce รจ la forza generatrice. Ci racconta come nascono le sue opere?

La mia pratica nella pittura, fiume sotterraneo e continuo, si muove da un’originaria necessitร  di evidenziare la profonditร  dello sguardo. I primi lavori apparentemente monocromi erano ottenuti da un susseguirsi di velature per produrre addensamenti e punti di luce; una visione in immersione, ho cercato di essere dentro la pittura e non di fronte superando il modello prospettico. Questa modalitร  รจ andata avanti per anni, lo scarto รจ avvenuto ribaltando il processo, partendo quindi da una oscuritร  abissale (progetto cosmico) per rintracciare la luce originaria. Tecnicamente il lavoro procede sempre per velature e sovrapposizioni che producono non solo spazio ma temporalitร .

 

Lo spazio assente

Se posso chiederlo, a cosa sta lavorando in questo periodo?

Come sempre sto lavorando alla pittura ma anche a dei progetti paralleli, forse รจ piรน esatto dire intrecciati, in cui le riflessioni sullo spazio, sul tempo, sulla natura della visione vengono assunte anche attraverso le istallazioni, la scultura, la scrittura. Sto sviluppando per esempio un progetto, Lo Spazio assente, che ragiona sul vuoto, sulla centralitร  di questa tematica nellโ€™arte contemporanea. Credo di aver aperto il vaso di Pandora tali e tante sono le direzioni percorribiliโ€ฆ

Vorrei concludere chiedendole di lasciarci con una parola su cui meditare, che per lei rappresenti il connubio tra la sua arte e lโ€™Umbria.

Se tra queste colline intermedie tra Toscana, Umbria e Marche รจ nato il Rinascimento credo che la parola giusta sia armonia.

ยซAvevo lโ€™opportunitร  di lavorare in Inghilterra, ma uno dei motivi che mi ha spinto a tornare รจ stato il legame che ho con lโ€™Umbriaยป.

ยซNemo propheta in patria, per me non valeยป. Scherza cosรฌ il professor Brunangelo Falini – ex direttore (in pensione dallo scorso anno per limite dโ€™etร ) della Struttura Complessa di Ematologia e Trapianto di Midollo Osseo dellโ€™Azienda ospedaliera di Perugia e Professore Ordinario di Ematologia dellโ€™Universitร  degli Studi di Perugia โ€“ che tra i tanti premi e riconoscimenti ricevuti per le sue attivitร  di ricerca vanta anche i Sigilli della Cittร  di Perugia e lโ€™iscrizione nellโ€™Albo dโ€™oro del Comune.

Professor Brunangelo Falini

Ematologo e ricercatore di fama mondiale, con il suo importante lavoro ha fatto numerose scoperte nel campo degli anticorpi monoclonali per scopi diagnostici e terapeutici, oltre agli studi genomici sulla leucemia acuta mieloide (LAM)ย e leucemia a cellule capellute (HCL). Le sue ricerche sulle mutazioni di NPM1 nellโ€™AML e BRAF-V600E nellโ€™HCL hanno identificato nuovi meccanismi di leucemogenesi e hanno portato a un miglioramento della diagnosi, del monitoraggio molecolare e della terapia di queste neoplasie ematologiche. Ma non finisce qui. Come lui stesso ci ha raccontato ancora ha in piedi vari dei progetti ai quali sta lavorando con un gruppo di giovani ricercatori. Per tutto questo il professor Falini ha ricevuto numerosi e importanti premi internazionali: il Josรจ Carreras Award (il massimo riconoscimento in ematologia in Europa), il Karl Lennert Medal (prestigioso riconoscimento mondiale per la patologia dei tumori del sangue) e il Prize for Excellence in Medicine dellโ€™American Italian Cancer Foundation (AICF), lโ€™Henry Stratton Medal, dellโ€™American Society of Hematology (ASH),ย ย uno dei riconoscimenti piรน prestigiosi al mondo nel campo delle malattie ematologiche, il Premio Celgene 2017 alla carriera per la ricerca clinica in ematologia e il Premio del Presidente della Repubblica Italiana, dellโ€™Accademia Nazionale dei Lincei. E questi sono solo alcuni!

Professore, la prima domanda รจ dโ€™obbligo: qual รจ il suo rapporto con lโ€™Umbria?

รˆ un rapporto strettissimo, tantโ€™รจ vero che, quando lavoravo a Oxford nei primi anni Ottanta, ho avuto lโ€™opportunitร  di rimanere in Inghilterra, ma uno dei motivi che mi ha spinto a tornare รจ stato proprio il legame con la mia terra.

Chi รจ il professor Falini quando toglie il camice?

Sono una persona normale, come sono una persona normale quando ho il camice. Mi piace lo sport, nel tempo libero pratico sci, tennis e nuoto. Inoltre sono un amante dellโ€™arte: amo molto la pittura e la scultura.

Dipinge?

No, ma mi piacciono i quadri e cerco di acquistarli quando ne trovo qualcuno interessante.

Ora รจ in pensione per quanto riguarda lโ€™azienda ospedaliera, perรฒ ancora non ha abbandonato la ricercaโ€ฆ

Per limiti dโ€™etร  ho dovuto lasciare le mie responsabilitร  dal punto di vista assistenziale. Non sono piรน un medico di corsia, perรฒ ho un contratto con lโ€™Universitร  di Perugia e sono titolare di alcuni progetti di ricerca e lavoro allโ€™interno del CREO (Centro di Ricerca Emato-Oncologico) con un gruppo di giovani ricercatori.

Su cosa state lavorando?

In questo momento stiamo coinvolti in vari progetti: continuiamo lo studio della mutazione del gene NPM1 nella leucemia acuta mieloide per quanto riguarda i meccanismi molecolari che stanno alla base della trasformazione leucemica. Ci stiamo anche occupando dellโ€™identificazione di nuovi farmaci intelligenti che vadano a interferire con la mutazione di NPM1. Un altro progetto riguarda le cellule CAR-T: sono cellule del sistema immunitario che vengono prelevate dal paziente per essere ingegnerizzate, cioรจ armate con tecniche molecolari in modo da esprimere una molecola di superficie in grado di riconoscere le cellule tumorali e attaccarle. Una volta completato il processo di ingegnerizzazione, le cellule vengono reinfuse nel paziente cosรฌ che possano espletare la loro funzione antitumorale. Si tratta di una delle terapie piรน avanzate disponibili al momento contro i tumori ematologici, specialmente i linfomi B aggressivi e alcune forme di leucemia acuta linfoblastica.

Qual รจ la scoperta di cui va piรน fiero? Quella che รจ stata una vera svoltaโ€ฆ

Il punto di svolta cโ€™รจ stato nel 2005, quando il gruppo da me coordinato ha scoperto la mutazione del gene NPM1 detto anche gene della Nucleofosmina di cui parlavo prima. รˆ lโ€™alterazione genetica piรน frequente nellโ€™ambito delle leucemie acute mieloidi, che sono la forma che colpisce di piรน lโ€™adulto. Questa scoperta ha avuto una rilevanza incredibile, sia dal punto di vista biologico che clinico. Basti pensare che, proprio partendo da questa scoperta, siamo riusciti a mettere a punto un test genetico che permette di monitorare il paziente dopo la terapia e di valutare quante cellule leucemiche residue sono rimaste dopo il trattamento chemioterapico o dopo il trapianto con una sensibilitร  che รจ circa un milione di volte superiore alla semplice osservazione al microscopio. Questo ci permette di prevedere non soltanto se il paziente guarirร , ma, in caso di recidiva, anche di intervenire tempestivamente dal punto di vista terapeutico, prima che la malattia si manifesti nuovamente.

A che punto รจ la ricerca in Italia per quanto riguarda i tumori?

Lโ€™Italia soffre da decenni della mancanza di finanziamenti da parte delle istituzioni pubbliche e di enti governativi, tantโ€™รจ vero che il PIL dedicato alla ricerca รจ circa la metร  di quello della Germania, per non parlare di quello della Cina che รจ cinque volte tanto. Fortunatamente ci sono delle organizzazioni e degli enti di solidarietร  come lโ€™Associazione Italiana della Ricerca contro il Cancro (AIRC) – per quanto riguarda in nostro territorio – il Comitato Chianelli che finanziano piรน dellโ€™80% della nostra attivitร  o lโ€™AULL; usufruiamo anche di fondi della Comunitร  Europea (grant ERC). La situazione italiana non cambia da decenni e non sono sicuro che cambi nemmeno con il piano PNRR se i soldi non verranno distribuiti in maniera razionale e secondo criteri meritocratici.

Ha mai pensato di mollare?

I momenti di sconforto e le sconfitte esistono per tutti, perรฒ ho sempre cercato di convertirli in carica per portare avanti le cose, tantโ€™รจ vero che alcune scoperte importanti che ho fatto sono state precedute proprio da una sconfitta. Per cui, non sempre la sconfitta fa male. Non bisogna scoraggiarsi, lo dico sempre anche alle mie figlie, occorre armarsi e andare avanti.

Da ragazzo sognava di fare questo lavoro?

Fin da giovane ho sempre avuto passione per la ricerca, mi รจ venuto naturale fare questo lavoro, come naturale รจ stato collegare lโ€™attivitร  di laboratorio con lโ€™attivitร  clinica. In particolare, mi sono sempre dedicato alla ricerca traslazionale che potesse avere delle ricadute pratiche per i pazienti. Ecco, questa รจ una caratteristica centrale del mio lavoro.

Tra le due quale ha preferito, la corsia o il laboratorio?

Entrambe. Come dicevo, cโ€™รจ sempre stata una sinergia tra le due attivitร : in corsia ho imparato cose che ho utilizzato in laboratorio e viceversa. I pazienti mi hanno insegnato ciรฒ che mi รจ servito anche nella mia attivitร  di ricerca, per cui cโ€™รจ sempre stato uno scambio tra questi i due mondi.

 

Il Professor Falini riceve l’Henry Stratton Medal

Grazie al suo lavoro ha ricevuto tantissimi riconoscimenti: qual รจ il premio al quale tiene di piรน?

Ce ne sono un paio a cui sono particolarmente affezionato. Uno รจ lโ€™Henry Stratton Medal, che mi ha assegnato lโ€™American Society of Hematology ed รจ uno dei maggiori riconoscimenti a livello internazionale; un altro รจ il Leopold Griffuel dellโ€™Associazione Francese per la Ricerca sul Cancro che รจ il premio europeo piรน importante in questo settore.

รˆ anche Cavaliere di Gran Croceโ€ฆ

Si, anche questo riconoscimento, che mi ha conferito il Presidente della Repubblica, mi ha fatto molto piacere.

Ha anche i Sigilli della Cittร  di Perugia ed รจ iscritto nellโ€™Albo dโ€™oro del Comune di Perugia: i massimi riconoscimenti per un peruginoโ€ฆ

Sรฌ, ho avuto entrambi ed รจ stato un onore. Direi che nemo propheta in patria per me fondamentalmente non vale.

Insomma, le manca solo il Premio Nobel. Ci ha mai pensato?

Ora non esageriamo! (ride) Mi accontento di quello che ho ricevuto. Nel mio ramo – lโ€™ematologia โ€“ ho portato a casa i maggiori riconoscimenti che ci sono.

Da poco migliaia di ragazzi hanno fatto il test per entrare alla Facoltร  di Medicina: che consiglio darebbe per affrontare la carriera universitaria e poi quella medica?

Quello che consiglio a un giovane, sia che scelga la strada del ricercatore o sia che scelga quella del medico, รจ di fare il proprio lavoro con passione e dedizione, altrimenti le cose non riescono come dovrebbero. Fondamentale รจ mettere dentro qualcosa di proprio, essere innovativi, perchรฉ non รจ detto che quello che viene insegnato sia sempre giusto. รˆ importante abituarsi a pensare in maniera critica, sia nellโ€™attivitร  di corsia sia in quella di ricerca, perchรฉ aiuta a crescere. Una parte importante di questo percorso รจ anche fare unโ€™esperienza allโ€™estero, perchรฉ apre la mente – almeno per me รจ stato cosรฌ. Tutto questo, combinato insieme รจ la migliore ricetta per aspirare a diventare, una persona, un medico e un ricercatore di alto livello.

Il 24 settembre comincia la seconda edizioneย di โ€œOrvieto, Cittร  del Gusto, dellโ€™Arte e del Lavoroโ€, evento promosso da Fondazione Cotarella e Consorzio Orvieto Way of Life, realizzato con il contributo del Gal Trasimeno Orvietano e con il Patrocinio del Comune di Orvieto, che prevede cene con chef stellati, meeting di approfondimento e di assaggio con prodotti e vini del territorio, workshop, incontri sul tema dellโ€™alimentazione, passeggiate culturali ed enogastronomiche, mostre dedicate allโ€™arte del merletto e della ceramica, immersi tra le mura di Orvieto e la natura umbra.

รˆ stata presentata la seconda edizione di Orvieto, Cittร  del Gusto, dellโ€™Arte e del Lavoro che avrร  luogo dal 24 settembre al 2 ottobre, un omaggio al Rinascimento Umbro dove la bellezza incontra l’enogastronomia e il mondo del lavoro. Momento clou di questa edizione sarร  il primo weekend di ottobre che vedrร  tre convegni e le passeggiate gastronomiche tra le vie medievali della cittร  dove si potranno gustare piatti tipici e vini del territorio. Presenti sul palco istituzioni e partner dellโ€™evento che hanno evidenziato la necessitร  di raccontare non solo la cittร  di Orvieto, ma tutta lโ€™Umbria con le sue tante bellezze artistiche ed enogastronomiche. Lโ€™obiettivo della manifestazione รจ voler diventare un punto di riferimento per la politica, le imprese, le istituzioni che devono fare sistema e creare sinergie per valorizzare il territorio in tutte le sue forme e sfaccettature.

 

 

Questa Regione infatti ha dato i natali ad artisti del calibro di Bernardino Pinturicchio, Raffaello Sanzio (urbinate di nascita ma umbro di formazione), Pietro Perugino e Luca Signorelli. รˆ proprio di questi ultimi che Orvieto e la Regione Umbria vogliono festeggiare i 500 anni dalla loro morte, che si celebrerร  nel 2023.

La presentazione รจ stata aperta da Dominga Cotarella, founder, insieme alle sorelle Marta ed Enrica di Fondazione Cotarella, e Giuseppe Santi, presidente del Consorzio Orvieto Way of Life e Confcommercio Orvieto. Questโ€™ultimo ha sottolineato ยซlโ€™importanza di avere idee chiare e fare squadra per creare un sistema dove le esigenze delle imprese e le scelte di chi amministra siano sinergiche e orientate allo sviluppo dei nostri territori. Uno dei pilastri della manifestazione sarร  la passeggiata enogastronomica per le vie e piazze della nostra Orvieto, lungo le quali oltre a degustare le nostre eccellenze, sarร  possibile percepire il totale coinvolgimento dei giovani grazie allโ€™importante collaborazione con lโ€™istituto per lโ€™istruzione superiore artistica, classica e professionale della nostra cittร ยป. Dominga Cotarella ha proseguito evidenziando come ยซla bellezza non sia sufficiente per promuovere un territorio dallโ€™enorme potenziale di cui ancora non si ha piena consapevolezza. Sono sempre piรน convinta che si debba lavorare sul territorio e con il territorio. Non esiste niente di piรน redditizio che vivere il territorio come una risorsa a cui prestare estrema attenzione, creando un rapporto di complicitร  e sinergia con le imprese e contribuendo a rafforzare il genius lociยป. Una premessa condivisa dallโ€™importante parterre di relatori, moderati dal giornalista televisivo Bruno Vespa, che hanno fornito molti spunti interessanti.

 

 

La cittร , dotata di un patrimonio storico ed artistico unico nel suo genere, sarร  la protagonista dellโ€™evento, come ha spiegato la sindaca di Orvieto, Roberta Tardani. ยซHo sostenuto con entusiasmo questa iniziativa, che coniuga le ricchezze storico, artistiche e culturali di Orvieto con quella della nostra tavola, che rappresenta senza dubbio uno dei punti di forza della nostra cittร , che nella cucina e nei prodotti tipici trova un grande veicolo di promozione. Particolarmente importante aver inserito nel programma i temi della sana alimentazione e soprattutto del lavoro e della formazione. Conosciamo i problemi dei nostri operatori che faticano a trovare personale adeguato e preparato e sappiamo quanto sia importante la formazione e gli investimenti dei privati per elevare la qualitร  dell’accoglienza sul nostro territorio e quindi puntare anche a un turismo di qualitร . Questo progetto sarร  importante anche per la candidatura di Orvieto a Capitale italianaย della culturaย per ilย 2025ยป.

ยซLa Bellezza nella Bellezzaยป spiega Francesca Caproni, Direttore Gal Trasimeno Orvietano che ha anche sottolineato che ยซuna delle motivazioni che ci ha spinto con fierezza a sostenere questa edizione รจ la capacitร  di portare la manifestazione anche oltre i confini locali, coinvolgendo il pubblico delle aree limitrofe, come la zona del Trasimeno. Il progetto ha anche unโ€™importante ricaduta economica sul territorio e sui giovani, grazie al lavoro di squadra tra le istituzioni e le impreseยป. Concetto, quello di un sistema tra pubblico e privato, confermato da Donatella Tesei, Presidente della Regione Umbria, che ha sottolineato lโ€™importanza del potenziamento delle infrastrutture che permettano un collegamento piรน agevole anche con i luoghi piรน nascosti e straordinari della nostra Regione. Proprio per questo stiamo continuando a lavorare alla confluenza di alcune importanti linee aeree sullโ€™aeroporto di Perugia, cosรฌ da potenziare e rafforzare il flusso del turismo in Umbria. ยซUn turismo la cui promozione รจ assegnata a ogni singola regione e non a un unico ente nazionale non puรฒ funzionareยป spiega Marina Lalli, Presidente di Federturismo, ยซper cui il confronto con la Francia รจ talvolta schiacciante. Il turismo รจ unโ€™industria che crea un indotto. Dobbiamo imparare a vendere la bellezza e far innamorare gli stranieri del nostro stile di vita e della nostra gastronomia, raccontando la forza del sistema Paese ma enfatizzando le peculiaritร  di ogni singola Regione e Borgoยป.

 

 

Con il suo intervento il Presidente Coldiretti Ettore Prandini ribadisce che ยซdobbiamo vendere lโ€™Italia e la sua biodiversitร , un patrimonio di immenso valore di cui non siamo abbastanza consapevoli, ma che ci rende unici al mondo. Lโ€™Italia รจ il paese piรน sostenibile dโ€™Europa, ma questo non ci esclude dalla grande crisi energica che colpisce tutti i settori, in particolare lโ€™agroalimentareยป. Concetti espressi anche da Silvio Barbero, vice presidente dellโ€™Universitร  delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo e Slow Food: ยซun territorio che vuole guardare al futuro deve farlo con un approccio interdisciplinare e olistico, con una transizione ecologica anche sui temi legati al cibo e allโ€™arte e sviluppare progetti virtuosi di formazione, sensibilitร  culturale, e relazioni con il territorio dove un alimento ha messo radiciยป.

ยซIl turismo รจ un asset strategicoโ€ chiarisce Giorgio Mancaroni, Presidente della Camera di Commercio dellโ€™Umbria, sempre piรน attiva nella promozione delle tante bellezze, paesaggistiche, storiche, culturali, che assieme alle eccellenze enogastronomiche e a spettacoli di caratura internazionale rendono unica la nostra Regioneยป. ยซLa ristorazione รจ il principale motore del turismo italiano, ma manca una politica industriale di settore ed รจ giunto il momento di una riforma del sistema della formazione continuaโ€ precisa Roberto Calugi, Direttore Generale F.I.P.E. โ€œLa ristorazione, gestita da imprenditori sempre piรน consapevoli, รจ o puรฒ diventare una vera e propria agenzia di tutela e valorizzazione del territorio, ma non ci si puรฒ improvvisareยป. ยซLโ€™investimento in scienza e tecnologia รจ uno degli elementi chiave per lo sviluppo economico, sociale e culturale. Un Paese che cresce รจ un Paese che investe sui giovani e sul futuro, ossia sulla Ricerca, che dello sviluppo e del futuro รจ il motore principaleยป commenta Gino Nicolais, Professore Emerito dellโ€™Universitร  di Napoli Federico II e Presidente Materias.

ยซA Orvieto si possono respirare tanti segni del belloยป sottolinea Giuseppe Cerasa, Direttore delle Guide di Repubblica. ยซรˆ una terra con un immenso patrimonio architettonico, culturale, paesaggistico, enogastronomico; lโ€™arte trova proprio sulla rupe e il suo territorio un ventaglio ricco di sfumature, di tradizioni, di linguaggi diversi: dallโ€™arte dei merletti alle ceramiche, dagli ingredienti gastronomici al vino. In particolare questโ€™ultimo, cosรฌ importante per il nostro paese Italia, ma soprattutto per una cittร  come la nostra che al vino concede il proprio nome, Orvieto Doc, cosรฌ come altre cittร  italiane diventate famose per le proprie produzioni enologicheยป.

ยซCome il territorio deve essere consapevole del proprio potenziale, รจ altrettanto giusto che questa consapevolezza accompagni chi scrive e racconta da anni, con grande passione, dedizione e professionalitร , uno degli ingredienti piรน importanti del made in Italy italiano, la cucina Italianaยป commenta Paolo Marchi, giornalista e ideatore di Identitร  Golose. ยซIl giornalismo gastronomico italiano deve essere orgoglioso e conscio del proprio valore comunicativo e della propria identitร ยป. In conclusione, Dominga Cotarella ha sottolineato come ยซdalle parole bisogna passare ai fatti.ย Da qui al maggio 2023 ogni mese faremo un evento, con protagonista la ristorazione del territorio e uno chef stellato, perchรฉ dai piรน bravi bisogna imparare e non averne paura. Se il territorio รจ concepito come azienda, con identitร  sempre piรน chiara e fatta di persone, diventa intuitiva la necessitร  di formare il capitale umano che vi opera, per permettere uno sviluppo concreto e coerente. Nasce da questa considerazione il Master in Turismo sostenibile, organizzato da Luiss Business School in collaborazione con lโ€™Accademia di alta formazione Intrecci, che inizierร  il 24 ottobre prossimo e che avrร  proprio lโ€™obiettivo di formare i futuri Manager del Territorioยป. In chiusura della presentazione si รจ svolta una degustazione presso il Palazzo dei Congressi con i prodotti tipici di Campagna Amica, lโ€™Amatriciana dello chef Gianfranco Vissani in abbinamento ai vini del Consorzio Orvieto Doc, e tutti gli ospiti sono stati omaggiati con una copia della Guida di Repubblica dedicata a orvieto. Organizzatori della manifestazione Fondazione Cotarellaย e quattro imprenditori lungimiranti del Consorzio Way of Life (Giuseppe Santi, Giuliano Portarena, Alfredo Branca e Riccardo Cristorori).

 

Programma di Orvieto, Cittร  del Gusto, dellโ€™Arte e del Lavoro

Tre le cene stellate del mese di settembre si comincia lunedรฌ 26 settembre con la famiglia Iaccarino del โ€œDon Alfonsoโ€ (2 stelle Michelin), martedรฌ 27 settembre sarร  la volta della famiglia Cerea del Ristorante โ€œDa Vittorioโ€ (3 stelle Michelin), giovedรฌ 29 settembre il protagonista sarร  lโ€™enfant prodige della pizza napoletana Ciro Oliva con la sua pizzeria โ€œConcettina ai tre Santiโ€.
Tra i workshop segnaliamo quello sullโ€™olio il 24 settembre โ€œLโ€™olio extravergine di oliva: se lo conosci ti cambia la vita!โ€ย conย Nicola Di Noia, Direttore Generale UNAPROL e AD Evooschool e il 26 โ€œLโ€™Orvieto allo specchioโ€, tavola rotonda con i produttori del Consorzio Vini Orvieto.
Per il primo week end di ottobre ci saranno tre worshop: il 30 settembre alle ore 17.00 โ€œA tavola con la scienza: la salute dellโ€™uomo passa anche dalย legame con la natura e i suoi prodottiโ€ a cui seguirร  degustazione di presidiย Slow Foodย del territorio presso i Giardini dellโ€™Opera del Duomo; il 1 ottobre alle ore 11 โ€œGiovani, formazione ed enogastronomia come leve per loย sviluppo dei nostri territoriโ€ e infine il 2 ottobre alle ore 10:30 โ€œAlimentarsi di vita: il rapporto con lโ€™ambiente, con la natura e con il ciboโ€ e alle ore 16:00 il laboratorio di a cura diย Valentina Dallari, autrice dei libri โ€œNon mi sono mai piaciutaโ€ e โ€œUroboroโ€. Questo fine settimana avrร  come protagonista la passeggiata eno-gastronomica che darร  visibilitร  alle piccole imprese locali e ai loro prodotti, legandoli alle bellezze paesaggistiche e artistiche di Orvieto. La formula รจ quella delย pranzo itineranteย che attraverserร  le principali vie e piazza per fare tappa al palazzo delย Capitano del Popolo, il complesso del San Giovanni dove ha sede lโ€™enoteca provinciale e ancora quello di San Francesco e Santa Chiara, la chiesa di Santโ€™Andrea con i suoi sotterranei fino al Duomo, simbolo della cittร  nel mondo.


Per maggiori informazioni:

https://www.facebook.com/orvietogustoearte
https://www.instagram.com/orvieto_gusto_e_arte/
http://orvietogustoearte.it

ยซTutti i dialetti sono metafore e tutte le metafore sono poesiaยป. (Gilbert Keith Chesterton)

Cittร  della Pieve รจ una cittร  di confine. Per questo il suo dialetto risente delle influenze delle terre vicine: dalla Toscana orientale al nord del Lazio, fino a contaminazioni ternane e perugine. Insomma, un mix di linguaggi che si fondono per dare vita alla parlata pievese. Con lโ€™ultima tappa (forse!) di Dialettiamoci andiamo alla scoperta della lingua di Cittร  della Pieve e a guidarci รจ Ario Acquarelli, pievese doc e curioso appassionato dellโ€™argomento.

Ario Acquarelli

ยซOramai il dialetto si sta perdendo, รจ legato prevalentemente a una cultura contadina e a una popolazione anziana o che non cโ€™รจ piรน. I giovani lo parlano poco, molti termini sono scomparsi e spesso loro nemmeno li conosconoยป spiega il signor Acquarelli.
Se girando per la cittadina umbra vi diranno: ยซChe te pijร sse โ€˜n colpoโ€ฆ quanto tempo che โ€˜n te vedoยป o ยซChe te pijร sse โ€˜na paralisi!ยป, tranquilli lโ€™insulto รจ a scopo amichevole, perchรฉ qui si salutano โ€“ come in altre zone dellโ€™Umbria โ€“ mandandosi non proprio degli auguri. Te pijasse sonno invece รจ una frase bonaria di rimprovero.
I rimproveri appunto e le male parole sono tradizionali nel vernacolo e quindi se sei un perditempo ti diranno: โ€˜nte sudร  oppure aspetta maggio che giugno vene o se’ lungo come la messa cantata.
I babbani per i pievesi sono gli abitanti della vicina Toscana, mentre un cacanizzolo รจ una persona piccola di statura e fastidiosa, invece quando รจ solo fastidiosa รจ gnรฒrgna. Se cerchi di barare ma non ci riesci sei uno che: sapรฉlla giusta ma โ€˜n sapรฉlla raccontร .
A Cittร  della Pieve sono curiosi come le cecche (gazza ladra) e gli impiccioni formano una chiucchiurlร ia (gruppo di persone che sparla) che spesso tra trippole e trappole (tra una cosa e unโ€™altra) te rimagnร no coโ€™ panni addosso (ti rimproverano), soprattutto se fe nisdรจa (fai un disastro), ma occhio a non aver il can guasto (sei arrabbiato), anche se cโ€™รจ un baldresco (gruppo di persone che fa confusione). Inoltre mi raccomando stร  โ€˜al balzello (stare a controllare, aspettare al varco).

 

Palazzo Bandini

 

Purtroppo, come ci spiega Ario Acquarelli, i frรจgni (ragazzi: frรจgno โ€“ ragazzo, frรจgna โ€“ ragazza. Il fregnรฒne invece รจ un burlone) non conoscono molti termini che si usavano anticamente: ยซNon diranno mai abbiricchiร  (attorcigliare. Come facevano le donne quando attorcigliavano i panni per strizzarli), addรฒpio (sonnolenza โ€“ doppo aveโ€™ magnato me pija sempre lโ€™addรฒpio) oppure mโ€™ha preso il pujร no (preso sonno) cosรฌ come mโ€™ha preso โ€˜na starna o mโ€™ha preso โ€˜na stoppa (mi sono ubriacato). Meno ancora lippe lappe (quando cโ€™รจ qualcosa che fa gola, che piace)ยป.
Se corri forte a Cittร  della Pieve fai le lute (le scintille del camino), quando balugina vuol dire che sta per arrivare un temporale, mentre acciuetร  si traduce con acchiappare; puoi essere arronchettato (piegato) o appindolone (appeso), ma attenti a non sguillร  (scivolare).
E poiโ€ฆ quando le cose vanno veramente male: Piovessero gli incudini co le falce fienaie a vento.

 


Le puntate precedenti

Perugino
Eugubino
Castellano
Folignate
Spoletino
Ternano
Orvietano

Con unโ€˜estate cosรฌ torrida la siccitร  รจ in agguato. Da tutte le parti si sono levate voci che invitavano a non sprecare lโ€™acqua, che รจ il bene fondamentale per la vita.

Il totem di Fabrizio Plessi

Lโ€™artista Fabrizio Plessi ha capito il problema, ma non ha voluto rinunciare allโ€™acqua, anzi a tanta acqua, a una cascata dโ€™acqua. Fabrizio Plessi vive sullโ€™acqua perchรฉ la sua cittร  รจ Venezia. A Venezia incontri lโ€™acqua ogni momento, ma a Venezia lโ€™acqua รจ orizzontale e stranamente non ci sono fontane, mentre Plessi ama le fontane. Certo questa รจ una parola che ai romani evoca le fontane monumentali del barocco: fontana di Trevi, quella dei Quattro Fiumi o quella piccina delle tartarughe. I romani sono abituati a veder scorrere lโ€™acqua a vederla scendere dallโ€™alto, con mille schizzi e con lโ€™arcobaleno che lโ€™attraversa. Lโ€™acqua di Plessi รจ diversa perchรฉ lโ€™artista ha creato lโ€™acqua elettronica verticale.

Il sindaco di Todi, Antonino Ruggiano, da molti anni accarezza il sogno di far diventare Todi la capitale dellโ€™arte contemporanea e ogni anno viene invitato un artista famoso in occasione del Festival delle Arti (organizzato dalla Fondazione Beverly Pepper) che si svolge in contemporanea al Todi Festival proprio perchรฉ chi viene ad assistere al Festival, puรฒ godere anche di altre forme dโ€™arte.

Fabrizio Plessi รจ presente in tre luoghi diversi: sulla piazza del Popolo con il totem Todi Today, nelle cisterne romane con Secret water e nella Sala delle Pietre con la mostra Progetti del Mondo.

Il totem elettronico รจ installato nella piazza del Popolo, dove cinquantโ€™anni fa Beverly Pepper aveva installato le sue Todi Columns, quelle che adesso si trovano sulla collina che sovrasta la cittร . Plessi ha voluto installare la sua opera elettronica nello stesso posto. Lโ€™artista ha ripreso lโ€™idea che Pepper e Pomodoro avevano iniziato, perchรฉ vedevano nelle loro opera la continuitร  verticale dei campanili.

 

 

Il totem ha due lati neri e due elettronici dove scorre lโ€™acqua. Lโ€™acqua sale adagio, come una marea, sale per 12 metri, poi, come la marea comincia a ritirarsi fino a sparire e prosciugarsi; quindi il ciclo ricomincia ininterrottamente sulla piazza e nei sotterranei. Plessi ha riportato lโ€™acqua anche nelle cisterne romane che attraversano il sottosuolo della piazza, con tre installazioni corrispondenti a quella di sopra. Questโ€™acqua, come quella reale, non sta mai ferma e ha un suo rumore che di notte si sente meglio, mentre il totem si illumina. Plessi รจ stato un antesignano dellโ€™elettronica usata come arte e come collegamento tra i materiali. Noi vediamo tutti i giorni questi collegamenti senza percepirli come arte. Abbiamo il televisore attaccato al muro, il computer posato sulla scrivania e il telefonino in mano. Materiali diversi che hanno un unico collegamento: lโ€™elettronica che solo nelle mani di Plessi diventa forma dโ€™arte.

Secret Water rappresenta lโ€™acqua che sogni, che vedi scorrere ma questa รจ acqua che non bagna, che non schizza, che non puoi toccare, non ci sono arcobaleni che lโ€™attraversano, รจ solo acqua da vedere per immaginare un mondo ideale. Lโ€™installazione resterร  sulla Piazza del Popolo di Todi fino al 25 settembre.

ยซรˆ troppo naturale in ciascuno lโ€™amore verso la Patria. Questo amore sรฌ giusto, e sรฌ naturale deve spronare ogni Cittadino a soccorrere la madre Patria in tutte le sue indigenze, a difenderla nei suoi pericoli, e nei suoi diritti; a procurarne i vantaggi, e gli avanzamenti, e finalmente a esaltarla, abbellirla, e a esporre al pubblico ogni suo pregio, e ornamentoยป. (Fabio Alberti).

ย Giuseppe Corradi

Nasce a Bevagna il 21 ottobre 1830, da Innocenzo Corradi che in quel periodo esercitava la chirurgia come condotto, proprio in questa cittร . Il padre Innocenzo vinse la condotta chirurgica di Bevagna nel 1829 e vi si stabilisce con la moglie Vincenza Moreschini, abitando in Palazzo Ciccoli (ora Nalli- Fraolini).
Dopo aver compiuto gli studi di filosofia a Jesi e frequentato le scuole degli Scopoli a Firenze, studiรฒ Medicina nellโ€™Universitร  di Pisa e allโ€™Istituto di Studi Superiori di Firenze. Manifestรฒ fin da principio la sua passione per la Chirurgia, seguendo lโ€™esempio del padre. Nel 1854 entrรฒ nella Clinica Chirurgica di Firenze diretta da C. Burci che lo scelse quale allievo prediletto e gli affidรฒ lโ€™insegnamento di Medicina Operatoria e Patologia Chirurgica. In questi anni perfezionรฒ le proprie capacitร  tecniche e si dedicรฒ in particolare allo studio sugli organi genito urinari. Nel 1869 a Parigi lโ€™Acadรจmie Imperiale de Mรจdicine gli attribuรฌ lโ€™ambito premio dโ€™Argenteuil per un lavoro sui restringimenti dโ€™uretra.

Nel 1870 vinse il Primo Premio al Concorso Riberi indetto dalla R. Accademia di Medicina di Torino, presentando un trattato sulle malattie degli organi genito urinari. Nellโ€™ottobre del 870 fu chiamato a fondare e a dirigere a Roma la I Clinica Chirurgica di cui gli fu riconsegnata la Cattedra di professore ordinario nel 1873. Contemporaneamente aveva vinto anche il concorso per la cattedra di Firenze e, con una decisione mediata anche da alcune sventure familiari, volle tornare alla Clinica dove aveva svolto le prime tappe della sua carriera. Prima di tornare a Firenze, in perfetto accordo con lo spirito che animรฒ tutta la sua opera di chirurgo moderno, progressista e innovatore, ma anche di attento osservatore delle altrui esperienze, si recรฒ a Vienna e a Berlino per frequentare le cliniche dirette da Billroth e da Langenbeck. Nel 1874, dopo tanti anni di esperienza in chirurgia urologica, pubblicรฒ il primo volume del Trattato sule malattie degli organi orinari. Nel 1884 compare sulla rivista medica Lo sperimentale la sua dotta monografia Sui progressi della Litotripsia. Nel 1882 fu uno dei 7 fondatori della Societร  Italiana di Chirurgia. Lโ€™opera scientifica del Corradi fu attiva e gloriosa perchรฉ si devono a lui lavori pregevolissimi e la modifica e realizzazione di nuovi strumenti atti a migliorare continuamente la tecnica chirurgica. Scrisse molto sui restringimenti uretrali e fece costruire un uretrotomo dilatatore con pregi incontrastabili e molteplici; a lui si deve la cura degli angiomi con la compressione e la galvanocaustica; fu lโ€™iniziatore dellโ€™asepsi facendo costruire delle cassette di rame, dentro cui depositava il necessario per le medicazioni, le quali messe in stufe apposite, le portava ad alta temperatura; propugnรฒ quale metodo di cura dei calcoli, la litotrisia rapida facendo costruire apparecchi appositi, fra i quali una comune siringa metallica a becco, che poteva diventare eretta, ben fenestrata, da poter permettere il passaggio anche di grossi calcoli. Dopo la perdita della moglie avvenuta nel 1887, ridusse le proprie attivitร , finchรฉ nel 1893 affidรฒ al suo allievo Colzi la gestione dellโ€™Istituto, lasciando definitivamente la Direzione nel 1897 e divenendo professore emerito. Si spense a Firenze il 9 maggio 1907 dopo anni di gravi infermitร . Nel 1989, a Bevagna, fu fondata su iniziativa del prof. Andrea Trenti e del dott. Leonello Petasecca Donati, chirurgo bevanate, lโ€™associazione Giuseppe Corradi che di anno in anno ha conferito premi a medici e scienziati di indubbio valore, creando un appuntamento importante sul piano nazionale e internazionale. Nel 1990 lโ€™Amministrazione di Bevagna fece apporre nella casa natale del Corradi una lapide con su scritto: A Giuseppe Corradi, insigne scienziato, fondatore della Societร  Italina di Chirurgia, primo clinico chirurgo di Roma Italiana, a eterno ricordo, i cittadini posero. Bevagna 8 maggio 1990.

Domenico Bertini

Nato a Bevagna il 24 febbraio 1924, da Leonardo e Domenica. Laureatosi a Perugia allโ€™inizio degli anni Cinquanta, entrรฒ a far parte dellโ€™Istituto di Patologia Chirurgica di quellโ€™Universitร , diretto da Luigi Tonelli che seguรฌ poi a Pisa e a Firenze. Sotto la guida del maestro fu rapida la sua formazione culturale e professionale, dotato di grande capacitร  lavorativa e di una propensione alla chirurgia, tanto da rendere semplici gli interventi piรน complessi. Allโ€™inizio degli anni Settanta, quando ancora erano rari in Itala gli interventi di chirurgia vascolare arteriosa ricostruttiva e si erano appena formate le scuole di chirurgia vascolare milanese, con Edmondo Malan, e romana, con Paride Stefanini, Luigi Tonelli volle che anche Firenze avesse un centro universitario dedicato a tale specialitร . Iniziรฒ cosรฌ lโ€™attivitร  di Domenico Bertini come chirurgo vascolare, dapprima accanto al maestro, poi autonomamente con sempre maggior fervore ed entusiasmo. Nel 1971 gli venne conferito lโ€™incarico dellโ€™insegnamento di Chirurgia vascolare il 1ยฐ novembre 1975 fu nominato professore straordinario e poi ordinario di questa disciplina nellโ€™Ateneo fiorentino, posizione che mantenne fino al suo collocamento fuori ruolo nel 1996. Nel 1980 fondรฒ anche la Scuola di specializzazione in Chirurgia vascolare. A partire da quegli anni ebbero inizio gli interventi di chirurgia dei tronchi sopraortici e furono messe a punto le tecniche di monitoraggio dellโ€™attivitร  cerebrale durante i clampaggi mediante lo studio dei potenziali evocati. Tale approccio rappresentรฒ una razionale metodica per una chirurgia sempre piรน scevra da complicanze. Altrettanto importante fu la semplificazione degli interventi sullโ€™aorta addominale, i cui tempi operatori sotto le sue mani esperte e sicure si accorciarono significativamente. Raggiunse un ruolo di primissimo piano a livello toscano e nazionale grazie agli ottimi risultati dellโ€™impressionante numero di interventi che lui e la sua scuola hanno eseguito: piรน di 7000 disostruzioni carotidee e oltre 6000 rivascolarizzazioni aortoiliache, per patologia aneurismatica e obliterante. Morto a Firenze il 4 giugno 1997 e sepolto nella sua Bevagna.
I modi gentili e lโ€™atteggiamento umile esaltavano ancor di piรน le sue grandi doti umane e chirurgiche. Pur vivendo a Firenze le visite e le soste nella sua Bevagna erano frequenti. Aveva un ambulatorio in cui, insieme alla moglie, pediatra, ha visitato quasi tutti i bevenati. Molti bevanati si recavano, invece, a Firenze accompagnati dal tassista Brandi Luigi.
Nel 1989 รจ stato premiato dallโ€™ Associazione Giuseppe Corradi appena sorta a Bevagna e che negli anni ha conferito premi a medici e scienziati di indubbio valore.
Lโ€™Universitร  di Firenze ha instituito, per commemorare la sua figura, il Premio di laurea Prof. Domenico Bertini attribuito alla miglior tesi di specializzazione in Chirurgia vascolare. Lโ€™Amministrazione Comunale di Bevagna gli ha intitolato una via del paese.

 


Riferimenti bibliografici

Andrea Trenti, Leonello Petasecca Donati.ย  Giuseppe Corradi. Il clinico chirurgo di Roma

Giovanni Spampatti. Giuseppe Corradi ed il suo contributo alla chirurgia delle vie urinarie

Carlo Pratesi. Domenico Bertini. La razionalizzazione della Chirurgia vascolare

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