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La Pasqua si avvicina e sulle tavole degli italiani, tra le varie prelibatezze, non potrร  di certo mancare la tradizionale colomba, di cui l’Umbria, con le sue innumerevoli pasticcerie artigianali, vanta un’offerta ampia e di qualitร . Ma come scegliere quella perfetta?

L’Universitร  dei Sapori, Corebook e Rosaria Castaldo di AboutUmbria, domani alle ore 9.00, si incontrano presso la sede dell’Universitร  dei Sapori con giornalisti ed esperti del settore per degustare le colombe artigianali umbre.

 

 

La Ciaramicola e la torta dolce sono i dolci tipici umbri del periodo pasquale. Non la colomba, le cui origini si confondono tra aneddoti e leggende del Nord. Anche se la contesa resta tra Milano e Verona, in tutta la pasticceria italiana non esiste dolce piรน simbolico di questa preparazione che evoca la pace, piรน che mai ambita in questa difficile fase internazionale. Se poi, alla particolare forma, aggiungiamo il successo smisurato raggiunto dai lievitati negli ultimi anni, ecco che la Colomba spicca il volo. Dal supermercato alla pasticceria piรน raffinata il soffice dolce ammicca su scaffali e vetrine, si parte da pochi euro fino a 40 e oltre per portare in tavola il simbolo della pace. Ma come scegliere tra le decine di offerte e proposte gourmet?

In base al proprio portafoglio ovviamente ma anche prediligendo un prodotto che rispecchi almeno in parte le caratteristiche qualitative di un disciplinare (sรฌ, la Colomba tradizionale ha un regolamento ministeriale), che sia ottimo al palato e soprattutto genuino. Scadenza breve, lievito madre, assenza di conservanti e ingredienti di qualitร : queste sono le proprietร  principali che valgono la spesa un poโ€™ piรน impegnativa per un prodotto realmente artigianale. Di questo e oltre si discuterร  martedรฌ 19 marzo in questo incontro-degustazione, organizzato dallโ€™Universitร  dei Sapori di Perugia in collaborazione con Corebook, con giornalisti ed esperti di settore per testare le colombe artigianali umbre piรน golose, quelle che assolutamente non potranno mancare sulla tavola pasquale.

Dal 22 al 24 marzo scrittura, poesia, fantasia, musica, cibo, disagio e sogno. Ospiti Andrea Antoni, Massimo Gerardo Carrese, Francesca Grazioli, Enrico Merlin, Francesco Tormen, Ida Travi e Stefano Valenti.

Arriva a Perugia, dal 22 al 24 marzo, la sesta edizione di Che cosโ€™eฬ€ La Cultura, rassegna promossa dalla casa editrice il Saggiatore per indagare i molteplici aspetti che compongono la cultura e che costituiscono, nella loro globalitaฬ€, un laboratorio di idee, in un approccio multidisciplinare che va dalla letteratura alla poesia, dallโ€™arte alle tecnologie, dallโ€™antropologia allo spettacolo, dalla storia alla filosofia, dalla contemporaneitaฬ€ al futuro. Nato nel 2016 a Milano per celebrare la pubblicazione del millesimo volume della storica collana La Cultura, dal 2019 il festival del Saggiatore รจ diventato itinerante e ora fa tappa nel capoluogo umbro: protagoniste le tre librerie indipendenti di Perugia โ€“ Edicola 518, Mannaggia, POPUP โ€“ che nei tre giorni del festival ospiteranno le presentazioni e gli incontri con gli autori.

 

Enrico Merlin

Il programma

Che cosโ€™eฬ€ la Musica? Che cosโ€™eฬ€ la Fantasia? Che cosโ€™eฬ€ il Disagio? Che cosโ€™eฬ€ il Sogno? Che cosโ€™eฬ€ la Scrittura? Che cosโ€™eฬ€ la Poesia? Che cosโ€™eฬ€ il Cibo?

Si comincia venerdiฬ€ 22 marzo alle 18.30, a Mannaggia in via Cartolari, con il fantasiologo Massimo Gerardo Carrese e il suo Il grande libro della fantasia, viaggio alla scoperta dei segreti e le differenze che intercorrono tra fantasia, immaginazione e creativitaฬ€. A seguire, alle 20.30, ci si sposterร  in piazza Birago, a POPUP, per l’incontro con Andrea Antoni โ€“ ideatore del progetto instagram Cose Brutte Impaginate Belle โ€“ e la sua Teoria del disagio contemporaneo, a cui seguirร  uno โ€œspuntino disagiatoโ€.

 

Francesco Tormen

 

Sabato 23 marzo, alle 17, alla Biblioteca degli Arconi Stefano Valenti, in dialogo con Giovanni Dozzini, parlerร  del suo libro Cronache della sesta estizione, interrogandosi sul senso ultimo del gesto piuฬ€ rivoluzionario, immaginifico e pericoloso di ogni altro: scrivere. Alle 18.30 poesia a Edicola 518, in via Santโ€™Ercolano, con la poetessa Ida Travi che presenterร  la sua ultima raccolta I Tolki; alle 20.30 a POPUP focus su allevamenti intensivi, carni sintetiche e il futuro del mondo con Capitalismo carnivoro, di Francesca Grazioli, che ne parlerร  con Mariano Pauselli, dell’Universitaฬ€ degli Studi di Perugia. L’incontro sarร  accompagnato da un’aperitivo vegetariano a cura del progetto COOKISM โ€“ Autismo in cucina.

Infine domenica 24 marzo, alle 19, al T-Trane Record Store di borgo XX Giugno Francesco Tormen racconterร  lโ€™arte dellโ€™onironautica, del viaggio cosciente nel mondo dei sogni, a partire dal suo libro Con gli occhi aperti. Che cosโ€™eฬ€ La Cultura si concluderร  in musica dalle 21 a Edicola, con la presentazione del libro 1000 dischi per un secolo dello storico della musica, divulgatore, compositore e chitarrista Enrico Merlin, in dialogo con Fabrizio Fofoย Croce.

Sabato 23 e domenica 24 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera, il piรน importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese: 750 luoghi in 400 cittร  saranno visitabili a contributo libero, grazie ai volontari di 350 delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni (elenco dei luoghi e modalitร  di partecipazione, consultabili su www.giornatefai.it).

Le Giornate FAI di Primavera si confermano nella loro trentaduesima edizione uno degli eventi piรน importanti e significativi per conoscere il patrimonio culturale e paesaggistico italiano. Unโ€™esclusiva opportunitร  di scoprire unโ€™Italia meno nota, di luoghi solitamente inaccessibili, dalle grandi cittร  ai borghi, da veri e propri monumenti a luoghi curiosi e inediti, che tuttavia ugualmente raccontano la cultura millenaria, ricchissima e multiforme del nostro Paese. Un modo per contribuire alla tutela e alla valorizzazione di questo patrimonio, che va innanzitutto conosciuto, frequentato, e prima ancora, raccontato. รˆ questa la missione del FAI: curare il patrimonio raccontandolo, a cominciare dai suoi 72 Beni aperti al pubblico durante lโ€™anno, ma ampliando e arricchendo questo racconto proprio in occasione delle Giornate FAI di Primavera, quando 750 luoghi saranno aperti in tutta Italia grazie a migliaia di delegati e volontari del FAI e agli Apprendisti Ciceroni, giovani studenti appositamente formati per raccontare le meraviglie del loro territorio. Le Giornate del FAI offrono un racconto unico e originale dei beni culturali italiani, che risiede nella loro Storia intrecciata con la Natura, nei monumenti e nei paesaggi, nel patrimonio materiale e immateriale, e nelle tante storie che questi possono raccontare, che insegnano, ispirano e talvolta anche commuovono. Un racconto corale e concreto che si fonda sulla partecipazione di centinaia di istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati che in numero sempre maggiore vi collaborano grazie a una vasta e capillare rete territoriale con un unico obiettivo: conoscere e riconoscere il valore del patrimonio italiano per tutelarlo con il contributo di tutti, perchรฉ appartiene a tutti.

 

Tuoro sul Trasimeno (PG), Castello di Montegualandro

 

Le parole del Presidente del Fondo per lโ€™Ambiente Italiano Marco Magnifico in occasione della XXXII edizione delle Giornate FAI di Primavera: โ€œRaccontare il patrimonio culturale per educare la collettivitร  a proteggerlo e a prendersene cura: da questa necessitร  nacquero nel 1992 le Giornate FAI di Primavera dando vita, e poi corpo, e poi forza a una impressionante struttura di volontariato – le Delegazioni del FAI -, che con entusiasmo e pervicacia eccezionali in questi trentadue anni hanno aperto al pubblico 15.540 luoghi dimenticati o difficilmente visitabili raccontandoli, appunto, con semplicitร  e passione a ben 12 milioni e 515.000 di cittadini. Ai benefici di questo raccontare se ne รจ ora aggiunto un altro: quello della fisicitร  e del ruolo che essa ha per un vero apprendimentoโ€.

 

Perugia, Palazzo Graziani

Ecco alcune delle aperture piรน interessanti in Umbria:

PERUGIA

Salone Brugnoli di Palazzo Graziani

Attuale sede della Fondazione Perugia, Palazzo Graziani sorge in corso Vannucci, la via principale del centro storico di Perugia. Costruito in etร  medievale, fu sottoposto a interventi nel corso dei secoli che ne hanno modificato e ampliato la struttura. Il palazzo รจ citato ne Il conte di Montecristo di A. Dumas, dove si descrive il soggiorno di Edmond Dantรจs allโ€™Hotel Posta che in quel periodo qui aveva la sua sede. Nel 1895 Annibale Brugnoli vi realizzรฒ quattro grandi quadri a olio sulle pareti e quattro grandi dipinti murali sulla volta di quello che successivamente venne chiamato Salone del Brugnoli, ancora oggi la sala di maggior pregio dell’intero complesso. Abitualmente non accessibile al pubblico, la Fondazione Perugia ne ha gentilmente concesso l’apertura in occasione delle Giornate FAI di Primavera 2024.

 

TUORO SUL TRASIMENO (PG)

Castello di Montegualandro

A circa 450 metri slm, il forte sorge all’estremo confine del territorio perugino dominante sulla strada che collegava Perugia ad Arezzo e Firenze e su tutta la piana aretina. L’origine della sua struttura, come testimonierebbe la famosa Stele del luogo (tuttora conservata al Museo Archeologico dell’Umbria a Perugia), viene fatta risalire agli Etruschi. Il primo vero signore del Castello fu perรฒ Andrea di Giacomo Montemelino, Potestร  di Perugia, la cui omonima famiglia ne mantenne il dominio fino al 1678. In seguito, Papa Innocenzo XI mise in vendita la Contea di Monte Gualandro assieme al titolo che finรฌ nelle mani di Ruggiero Ranieri e dei suoi eredi che lo possedettero sino a pochi anni fa. Pur avendo subรฌto diverse rivisitazioni nel tempo, il castello conserva ancora la classica struttura circolare con mura alte e possenti di circa 8 metri, merlature, feritoie, un fossato che costituisce ancora la principale difesa da incursioni esterne, una splendida chiesa a una sola navata in arenaria e cotto, torrioni di avvistamento con strutture militari litiche e muri a scarpa, una prigione. Le modifiche apportate alla struttura – l’apertura di ampie finestre e la sostituzione del ponte levatoio con un grande portone in ferro โ€“ ne hanno sancito la trasformazione da fortezza militare nella lussuosa residenza nobiliare che รจ oggi. Tutto il complesso รจ oggi di proprietร  privata, perciรฒ di norma non visitabile all’interno, e grazie alle Giornate FAI si potrร  eccezionalmente godere della splendida vista sul lago e sulla pianura toscana nonchรฉ di alcuni degli edifici interni che lo compongono.

 

Narni (TR), Villa Valli

 

NARNI (TR)
Concerto della Fanfara dellโ€™Accademia Navale nella Chiesa di San Domenico โ€“ sabato POMERIGGIO
Lโ€™auditorium comunale Mauro Bortolotti รจ stato ricavato all’interno della ex chiesa domenicana di Santa Maria Maggiore, nel centro storico di Narni. La fase piรน antica della chiesa risale al VI-VII secolo ed รจ testimoniata dai resti di un mosaico bizantino ritrovato, mentre l’antica abside romanica in fondo alla navata centrale risale al 1200. La struttura attuale รจ frutto di un ampliamento iniziato intorno al 1300 che ne ha modificato notevolmente le dimensioni. Relegata per secoli a svariate destinazioni dโ€™uso, solo alla fine degli anni Sessanta importanti interventi strutturali ne riconsentirono l’utilizzo, prima come sede del museo della cittร , poi come biblioteca comunale e infine dagli anni 2014-2015 come sede dellโ€™auditorium. Nel corso del tempo gran parte degli arredi e delle decorazioni sono andati perduti; rimangono importanti testimonianze in loco e nel museo della cittร  come l’Annunciazione di Benozzo Gozzoli e alcuni affreschi, come una Madonna in trono col bambino, una crocifissione e la cosiddetta Capella della Genesi. In occasione delle Giornate FAI, l’auditorium ospiterร  il concerto della Fanfara dell’Accademia Navale che si svolgerร  alle ore 15.30 disabato 23 marzo, al termine del quale sarร  possibile visitare lโ€™ex Chiesa di San Domenico. L’Accademia Navale, dalla sua inaugurazione nel 1881 ha istituito una piccola fanfara di ottoni, allo scopo di garantire l’addestramento alla marcia degli Allievi e rendere gli onori militari nelle visite ufficiali. Nel corso del secondo conflitto mondiale venne sciolta per poi ricostituirsi nel 1965 per iniziativa del Contrammiraglio Luigi Vivaldi. Attualmente la Fanfara รจ costituita da personale proveniente dai vari Conservatori e Licei Musicali italiani, consta di 20 elementi, ed รจ diretta dal 1ยฐ Luogotenente Franco Impalaโ€™.

Villa Valliย ย ย ย ย ย ย ย ย 
Edificata nel 1889 dalla famiglia Valli come residenza estiva, la villa รจ circondata da una magnifica lecceta. Si compone di una struttura principale di ispirazione neo cinquecentesca arricchita da un edificio di servizio con annessa cappella e da un elegante giardino con cedri del libano e palme. Durante il Novecento la numerosa famiglia Valli โ€“ che conta imprenditori, militari ed esploratori – รจ protagonista della storia del territorio di Narni e della storia contemporanea internazionale. Occupata dai tedeschi nel 1943, fu salvata in extremis dall’ordine di minarla e farla esplodere. รˆ comunemente detta โ€œIl Montiello”, poichรฉ sorge su uno sprone pianeggiante a mezza costa sul declivio settentrionale del Montiello. Il complesso si compone di un edificio padronale e di uno di servizio nonchรฉ di una torre colombaia nascosta in parte dalla vegetazione. Imponente edificio in stile eclettico, la villa padronale รจ ispirata alle architetture neo cinquecentesche. Le facciate presentano un ricco apparato decorativo in finto travertino su fondo rosato, mentre all’interno si possono ammirare alcune sale decorate con dipinti e stucchi colorati e un’imponente scala. Il giardino ha un gusto formale caratterizzato dal disegno della vasca centrale e del parterre erboso arricchito da cedri del Libano, palme, tassi e lecci. Il parco, invece, presenta un carattere decisamente piรน naturalistico e sfuma senza soluzione di continuitร  verso i boschi circonstanti. In occasione delle Giornate FAI sarร  possibile visitare questo luogo solitamente chiuso al pubblico.

 

ASSISI (PG)
Monastero di San Pietroย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย 

Situata ai margini del centro storico di Assisi, si erge trionfante l’Abbazia San Pietro: luogo meno conosciuto rispetto alle Basiliche di San Francesco e Santa Chiara, gode di una piazza che si affaccia sulla valle umbra in direzione di Perugia e ospita l’opera di Beverly Pepper Ascensione realizzata nel 2008 appositamente per la chiesa benedettina. Fondata tra la fine del X e l’inizio dell’XI sec. sopra un’antica necropoli romana, nel corso del XVII secolo le fabbriche monastiche furono interamente rinnovate, eliminando la quasi totalitร  delle costruzioni piรน antiche e plasmando l’aspetto che conosciamo. Il monastero, soppresso prima dai Francesi nel 1799 e poi nel 1810, fu trasformato in ospedale civico per alcuni anni. La chiesa รจ stata restaurata nel 1954; nel 2000 l’abbazia รจ stata iscritta nella lista dei Patrimoni Unesco dell’Umanitร . L’interno รจ diviso in tre navate: quella centrale รจ molto alta, con travature lignee e senza finestre proprie, ed รจ illuminata dal rosone centrale. Le pareti sono state mese a nudo durante il restauro del 1954, che ha comportato anche l’abbattimento degli altari barocchi. A sinistra dell’abside sono presenti alcuni affreschi frammentari della metร  del secolo XIII. Sulla testata del transetto sinistro nella cappella del Santissimo Sacramento si puรฒ ammirare un’Annunciazione, a destra una Madonna in Trono e sulla parete destra San Vittorino. L’apertura nelle Giornate FAI prevede la scoperta di alcuni ambienti interni ed esterni come la Cappella del Rosario, chiostro del XVII secolo con colonnato tuscanico, e la Cripta, che si estende al di sotto del monastero per tutta la sua ampiezza.

 

Assisi (PG), Monastero di San Pietro

 

ORVIETO (TR)
Oratorio di San Giovanni decollato detto della Misericordia
L’oratorio di San Giovanni decollato รจ parte integrante del complesso della Misericordia, costituito dalla chiesa di San Giovanni Battista e dalla chiesa di S. Agnese, mentre lโ€™intero isolato era parte dell’antico palazzo della famiglia Caetani poi trasformato in monastero delle monache terziarie di S. Agnese. La riconversione in Oratorio avvenne nel 1495 con il Vescovo Della Rovere e nel 1556 venne istituita la Confraternita della Misericordia, di origine fiorentina. Suo fine principale era quello di offrire conforto ai carcerati e ai condannati a morte, trasportare gli infermi, raccogliere le elemosine, seppellire gli indigenti e conferire la dote alle fanciulle povere. L’esterno del complesso consta di un semplice portale in basaltina del XVI secolo con al centro la testa del Battista su un piatto e l’iscrizione Confraternitae Misericordiae. Esempio di architettura barocca, presenta un’aula rettangolare con volta a vela su pennacchi e lunette per le aperture, con affreschi del 1666 che raccontano le storie di San Giovanni, opera dell’artista aretino Salvi Castellucci, allievo di Piero da Cortona. Perimetralmente erano disposti i seggi in legno con uno schienale ligneo riccamente decorato datati 1554. Le sedute sono complete di inginocchiatoi, le decorazioni sono a grottesche di finissima fattura sormontate da una trabeazione con scritte che fanno riferimento alla condotta richiesta ai confratelli. L’altare รจ composto da una mensa con al centro una pala raffigurante la Pietร  con San Francesco e Maria Maddalena. Chiuso al pubblico per un lungo periodo, ora, grazie all’interessamento dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi Todi Orvieto e dell’attuale parroco della Parrocchia di S. Andrea, sono possibili visite in occasioni speciali.

 

SPOLETO (PG)
Basilica di San Gregorio Maggiore e leggenda del Ponte Sanguinario
La Basilica venne eretta tra la fine dell’XI e il XII sec. sul luogo di una primitiva chiesa con annessa area cimiteriale, di cui rimane traccia in alcuni elementi come i capitelli della cripta. Lโ€™edificio originario sarebbe sorto in onore dell’omonimo martire spoletino ad opera della pia vedova Abbondanza, che ne avrebbe raccolto il corpo. Sebbene sia stato piรน volte rimaneggiato nel corso del XVI e XVIII sec., presenta un aspetto assai simile a quello di altre chiese cittadine. La facciata รจ preceduta da un portico cinquecentesco ed รจ ornata da un bel portale del 1597. Sono di pieno Trecento, invece, i tre archi rincassati della parte superiore. Nel lato sinistro del portico si apre la Cappella degli Innocenti, decorata con scene che ricordano la storia della chiesa e di Santa Abbondanza, e il Martirio dei Santi gettati dal ponte Sanguinario. Sul fondo di una delle scene รจ rappresentata una bella immagine della cittร  di Spoleto con tutti i suoi monumenti principali. Ciรฒ che resta del Ponte Sanguinario, di probabile epoca longobarda โ€“ รจ citato da Paolo Diacono che ne ricorda lโ€™utilizzo da parte di Liutprando -, risulta completamente interrato e si raggiunge attraverso una scala. La tradizione attribuisce diversi significati all’appellativo โ€œsanguinarioโ€, che potrebbe riferirsi al sangue dei martiri cristiani, le cui esecuzioni avvenivano in quel luogo, come era accaduto per il patrono di Spoleto, San Ponziano.

 

NOCERA UMBRA (PG)
Lโ€™antico borgo di Bagnara di Nocera Umbra e la sua sorgente
Il piccolo borgo di Bagnara รจ immerso in un ambiente naturale ai piedi del monte Pennino, nei pressi delle sorgenti del fiume Topino che sgorga dal monte Pennino e trasporta la sua acqua fino a Perugia e che Dante cantรฒ nel noto passo del Paradiso (XI) glorificando la vita di S. Francesco. Alle pendici di queste sorgenti sostรฒ infatti San Francesco che, giร  malato, venne trasportato da Bagnara ad Assisi da una delegazione di cavalieri passando per Satriano; il viaggio viene oggi ricordato come โ€œcavalcata di Satrianoโ€ e si celebra ogni anno ai primi di settembre. Nel territorio di Bagnara troviamo l’importante Chiesa di S. Egidio risalente al XIII secolo, inserita nell’elenco degli edifici monumentali. La chiesa รจ citata per la prima volta in un documento del 1333, e conserva al suo interno un fonte battesimale del 1574 donato dall’Universitร  degli uomini di Bagnara, alcuni resti di affreschi votivi del XV e XVI secolo, tre altari appartenenti alle confraternite allora esistenti e un bellissimo organo del 1800. La sua origine trecentesca รจ dimostrata dallo stile ogivale francescano, con tetto nudo sostenuto da quattro archi a sesto acuto. Si visiterร  inoltre la sede della Comunanza agraria, con al suo interno un’aula didattica per lo studio di antichi documenti, una mostra permanente di mappe storiche e vecchie fotografie della comunitร  e dei suoi abitanti, nonchรฉ antichi registri parrocchiali e dell’Universitร  degli uomini di Bagnara.

Una finestra aperta sulle eccellenze del nostro territorio, eventi positivi allโ€™insegna di amicizia e solidarietร , troppo spesso trascurati, che contribuiscono a rendere migliore la nostra Comunitร . I Lions Clubs, la piรน grande organizzazione umanitaria al mondo, presente in oltre 200 Paesi, segue questa etica: Dimostrare, con lโ€™eccellenza delle opere e la solerzia del lavoro, la serietร  della vocazione al servizio.


La Bellezza del Donare, il motto voluto dalla Presidente Letizia Mezzasoma per lโ€™annata 2023/2024, illumina come una cometa le iniziative del Lions Club Perugia Host che mirano a preservare lโ€™ambiente che dovremo restituire alle generazioni future.

Nasce lโ€™Urban Bee Park

 

Consapevoli di questa enorme responsabilitร  gli oltre cento soci del Club si sono idealmente uniti a quanti nella nostra regione, in Italia e nel mondo si spendono per limitare al massimo lโ€™impatto ambientale delle attivitร  umane. Il comportamento responsabile di ciascuno, per quanto possa essere un piccolo gesto, contribuisce a contrastare una eccessiva antropizzazione, fonte di grandi preoccupazioni. Per questo il 24 gennaio u.s. presso il Parco Chico Mendez a Pian di Massiano di Perugia il Lions Club Perugia Host ha voluto mettere a dimora sei alberi al fine di compensare la CO2 emessa in occasione del Convegno Ambiente e Cambiamento Climatico: Boschi, Anidride Carbonica ed Energie Rinnovabiliย organizzato dallo stesso Club Lions.

 

 

 

Il calcolo dellโ€™emissione di CO2 รจ stato elaborato seguendo il protocollo del Progetto Europeo LIFE CLIVUT (Valutazione economica degli alberi in cittร ), di cui il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dellโ€™Universitร  degli Studi di Perugia, diretto dal Prof. Giovanni Gigliotti, รจ capofila e il Comune di Perugia รจ partner.

La prima messa a dimora, sovvenzionata dal L.C. Perugia Host, รจ stata sostenuta dal Comune di Perugia, dallโ€™AFOR (Agenzia Forestale Regionale) e dal Progetto LIFE CLIVUT mentre, la seconda sovvenzionata dallโ€™Associazione AMAR ODV รจ stata sostenuta anche dai Lions Club della Zona IX B del Distretto 108L. Alla manifestazione hanno partecipato numerose autoritร  lionistiche: Antonio Cipiciani, Presidente della Zona IXB, Letizia Mezzasoma, Presidente L.C. Perugia Host, Carla Carozzi, Presidente del L.C. Perugia Augusta Perusia, Riccardo Baldelli, Presidente L.C. Perugia Fonti di Veggio, Aldo Ranfa, Coordinatore Distretto del Service Nazionale.

Erano presenti, inoltre, lโ€™Assessore ai Lavori Pubblici, Infrastrutture, Ambiente e Aree Verdi del Comune di Perugia, Otello Numerini, La Presidente di AMAR ODV, Alessia Zegna e il Responsabile del Progetto LIFE CLIVUT, Marco Fornaciari da Passano nonchรฉ due Classi del Liceo Statale Assunta Pieralliย di Perugia, accompagnati dai propri docenti.

 

 

Sulla convinta adesione del L.C. Perugia Host al bando comunale Alleanza per il Verde urbano, che deriva dallo stesso progetto LIFE CLIVUT, si basa lโ€™idea di realizzare questa compensazione e mettere a dimora gli alberi. Alberi di grossa taglia che, scelti in base alle loro prestazioni ecologiche, tenendo conto anche delle peculiaritร  del luogo, costituiscono il punto di partenza per il Bosco del Buon Respiro, ideato dal L.C. Perugia Host per dare sollievo alle persone affette da allergie da pollini, ma anche per migliorare la qualitร  dellโ€™aria in un contesto polifunzionale di occasioni sportive e passeggiate. Il 15 marzo verrร  inaugurata al Parco Giuseppe Pascoletti lโ€™Oasi dei profumi e del respiro – Urban Bee Park: un giardino botanico di specie aromatiche a forma di polmoni ideato e progettato dal Prof. Aldo Ranfa, giร  Presidente del L.C. Perugia Host.

Lโ€™Oasi รจ stata realizzata anche grazie al contributo del Comune di Perugia, della Consulta dei Rioni, di Giuseppe Nardelli, di AFAS e dellโ€™Associazione #Volandoconleapibees, ed รจ dedicata alla memoria del Prof. Giuseppe Maria Nardelli, noto etnobotanico riconosciuto a livello nazionale.

Le principali specie utilizzate oltre a costituire richiamo di api e altri insetti impollinatori hanno azione espettorante, lenitiva, rilassante, protettiva, e sono fonte di molecole antiossidanti che riducono il danno ossidativo particolarmente significativo in un contesto cosรฌ antropizzato come Ponte San Giovanni. Ha dichiarato il prof. Ranfa: โ€œvuole essere un laboratorio ambientale a cielo aperto per le scuole di ogni ordine e grado โ€ฆ[con] lo scopo di sensibilizzare la cittadinanza verso i problemi della qualitร  dellโ€™aria ed รจ a disposizione dei ponteggianiโ€ โ€ฆ e non solo โ€ฆ aggiungiamo noi.

Iniziative che a buon titolo si possono inserire allโ€™interno del Service Nazionale Lions: Club a impatto zer0: piantiamo alberi e ricicliamo smartphone, Distretto 108L, con il quale si vuole promuovere anche il coinvolgimento di Amministrazioni Pubbliche e Scuole a conferma dellโ€™impegno dei Lions a favore della crescita e del benessere delle proprie comunitร .

Salviamo le api

Salviamo le api e la biodiversitร  รจ un tema di Studio Nazionale al quale il Lions Club Perugia Host ha voluto dare il proprio contributo con una conferenza, tenuta nel gennaio scorso nella splendida cornice di Villa Buitoni, dalla Dott.ssa Angela Savino, Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Direttore dellโ€™Ispettorato Centrale della tutela della qualitร  e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero dellโ€™Agricoltura, della Sovranitร  Alimentare e delle Foreste, nonchรฉ socia del medesimo Club.

 

 

La Dott.ssa Angela Savino, ha affrontato il tema di studio con una relazione dettagliata e avvincente, ha focalizzato lโ€™attenzione dei numerosissimi presenti sulle problematiche connesse alla significativa diminuzione della produzione di miele nel mondo per poi trattare le proprietร  organolettiche del miele e delle caratteristiche specifiche dei vari tipi di miele. Grande interesse ha suscitato la parte relativa alla grave realtร  delle frodi alla quale fa da contrappunto lโ€™intensa attivitร  di contrasto con sofisticati strumenti e personale di grande professionalitร  costantemente in campo per tutelare questo prezioso prodotto di cui lโ€™Italia, ancora una volta, รจ garante sia dal punto di vista qualitativo che dal punto di vista della grande varietร .

 

 

Durante la Conferenza, la Relatrice ha anche donato a tutti i presenti una bellissima esperienza sensoriale attraverso la degustazione di diversi tipi di miele monoflorali italiani, rendendo la platea protagonista di una serata unica. Nella successiva conviviale, la scelta del menu, con il miele indiscusso protagonista, ha permesso di apprezzare anche il valore che questo prodotto assume in tutti i piatti della nostra tavola.

 

I motori del futuro

Presso la sede del Centro Porsche Perugia, grazie alla ospitalitร  della Dr.ssa Fotinรฌ Giustozzi il Lions Club Perugia Host, il 16 febbraio, ha proposto un incontro dal titolo Benzina, elettrico, diesel o cosaโ€ฆ: uno sguardo sulla ricerca e le nuove tecnologie per la produzione di motori sempre piรน rispettosi dellโ€™ambiente.

 

 

Lโ€™Ing. Michele Dโ€™Alessandro, socio del Lions Club Perugia Host, ha moderato la discussione e ha coordinato il dialogo fra il numeroso e partecipe pubblico e gli autorevoli relatori conferendo al confronto rigore scientifico, approfondimento culturale e ampio respiro.

Il passato, presente e futuro del motore termico, dal rombo proporzionato alla potenza, รจ stato oggetto della relazione appassionata e appassionante del Prof. Carlo Grimaldi dellโ€™Universitร  degli Studi di Perugia. A seguire con altrettanta suggestiva intensitร , il Prof. Ermanno Cardelli, Direttore del Dipartimento di Ingegneria dellโ€™Universitร  degli Studi di Perugia, ha ragguagliato sulla potenza silenziosa del motore elettrico dando conto dello stato dellโ€™arte e delle prospettive future dellโ€™elettrico in Italia e nel mondo, sottolineando che i progressi delle nuove tecnologie sono legati a scelte globali. Infine, il futuro dellโ€™idrogeno รจ stato brillantemente descritto dallโ€™ Ing. Gabriele Ghione, Program Manager Idrogeno Renova Red e Past Presidente del Lions Club Terni Host. Lโ€™utilizzo dellโ€™idrogeno costituisce una sfida entusiasmante: un presente, piรน che un futuro, il cui campo di azione a 360 gradi va dagli autoveicoli ai treni, per giungere fino agli aerei.

 

 

Fra i numerosi graditi ospiti, il Past Presidente del Lions Club Terni Host, Dott. Carmelo Campagna, Presidente GEPAFIN, il Vicepresidente ANFIR e Presidente dellโ€™Ordine dei Commercialisti di Terni, che ha portato i saluti della Presidente del Lions Club Terni Host, Prof.ssa Alessandra Robatto, impossibilitata a essere presente.

La Presidente del Lions Club Perugia Host, Dott.ssa Letizia Mezzasoma, ha espresso sentimenti di gratitudine alla Dr.ssa Giustozzi, agli organizzatori, agli autorevoli Relatori ed ai graditi ospiti per la riuscita di una serata di grande interesse in cui la bellezza della tecnologia e del progresso รจ stata abbracciata dallโ€™innegabile fascino del design e della bellezza di auto sempre in grado di far emozionare.

 

 

Quali saranno dunque le frontiere future del mondo delle motorizzazioni? Di certo in questo particolare momento storico si รจ sviluppata una grande sensibilitร  a favore della green economy e dello sviluppo sostenibile. La ricerca si dovrร  indirizzare nella diffusa consapevolezza della necessitร  di trovare un equilibrio tra progresso e salvaguardia del pianeta, il resto รจ in un futuro tutto da scoprire.

 

Intervista con la docente e ricercatrice ternana, inserita tra le 1000 scienziate del mondo e nominata nel 2022 Foreign Adjunct Professor in geriatria traslazionale presso il Karolinska Institutet di Stoccolma.

Le eccellenze che rendono lโ€™Umbria eccellente nel mondo. La professoressa Patrizia Mecocci, ternana DOC, รจ una di queste. Per scrivere il suo curriculum servirebbero pagine e pagine, tanti sono i riconoscimenti, le ricerche e le pubblicazioni realizzate. Proverรฒ a riassumere per voi. La professoressa รจ una scienziata esperta degli aspetti clinici e biologici dellโ€™invecchiamento; รจ autrice, anche in collaborazione con prestigiosi centri di ricerca internazionali, di oltre 350 articoli scientifici e 30 monografie e capitoli di libri.

Oggi รจ a capo della Struttura Complessa di Geriatria dellโ€™Azienda Ospedaliera di Perugia ed รจ direttrice del Dipartimento di Medicina Interna e Medicina Specialistica 1, oltre a essere Professore Ordinario di Gerontologia e Geriatria dellโ€™Universitร  degli Studi di Perugia.
Nel 2022 il Comitato Scientifico del Karolinska Institutet di Stoccolma lโ€™ha nominata Foreign Adjunct Professor in geriatria traslazionale, titolo attribuito a ricercatori con pubblicazioni di alto livello e riconosciuti come leader nel loro settore.
A fine 2023 รจ stata riconosciuta fra le mille migliori scienziate del mondo (26esima tra le ricercatrici italiane e 925 esima a livello mondiale) nella classifica stilata da Researach.com, una delle principali piattaforme accademiche che valuta i migliori ricercatori sulla base delle loro pubblicazioni. ยซรˆ un riscontro concreto del tanto lavoro fatto in questi anni. Inoltre, รจ anche una rivincita per le donneยป. Una carriera e un percorso di vita che fanno impallidire molti e che lโ€™hanno resa una figura di spicco, sia in Italia sia allโ€™estero.
Abbiamo parlato con lei di tanti argomenti, alcuni anche un poโ€™ fuori dagli schemi โ€“ dalla musica allo sport, dalle sue passioni ai diversi incarichi, fino ai suoi ultimi studi e al ruolo che le donne hanno nel mondo accademico – per conoscere Patrizia, non solo la professoressa Mecocci.

 

Professoressa Patrizia Mecocci

 

Professoressa la prima domanda รจ di routine: qual รจ il suo rapporto con lโ€™Umbria?

Penso che sia la regione piรน bella dโ€™Italia. Amo molto lโ€™Umbria, la sua storia e la sua arte. รˆ stata la bellezza del panorama di Assisi – che vedevo dal mio vecchio studio quando lโ€™ospedale era ancora a Monteluce โ€“ a farmi lasciare gli Stati Uniti: lavoravo allโ€™Universitร  di Harvard e mi era stato offerto un contratto, perรฒ il richiamo di questo territorio รจ stato piรน forte. Forse il mio rapporto con lโ€™Umbria mi ha un poโ€™ tarpato le ali, magari la mia carriera sarebbe stata ancora piรน brillante se fossi rimasta negli Stati Uniti. Oppure no. Nella vita bisogna convincersi che le decisioni che si prendono sono quelle giuste, non serve avere rimpianti.

 

รˆ stata inserita tra le 1000 scienziate del mondo. La prima cosa che ha pensato quando ha ricevuto la notizia?

Non lo immaginavo assolutamente e per questo sono stata molto felice. รˆ un riscontro concreto del tanto lavoro fatto in questi anni, perchรฉ nella vita non sempre lโ€™impegno viene riconosciuto dagli altri e dalla societร . Inoltre, รจ anche una rivincita per le donne.

 

A tal proposito il suo commento dopo la nomina รจ stato: โ€œQuesto risultato mi porta a sperare che ci siano in futuro sempre piรน donne coinvolte come leader nellโ€™attivitร  di ricerca e che possano ottenere un sempre maggiore e meritato riconoscimento al loro impegnoโ€. Siamo ancora lontani dal renderlo normalitร ?

Siamo un poโ€™ meno lontani di quando ho iniziato la mia carriera. Ancora oggi purtroppo โ€“ ciรฒ mi fa ridere e allo stesso tempo arrabbiare – articoli pubblicati su prestigiose riviste scientifiche come Science o Nature hanno molto spesso la firma finale di un uomo, nonostante il lavoro di ricerca e il laboratorio sia stato portato avanti interamente da donne. Il senior, il capoprogetto, ancora oggi รจ quasi sempre un uomo; ci dovrebbero essere piรน donne a ricoprire questo incarico.

 

Secondo lei perchรฉ accade questo?

Perchรฉ gli uomini stanno in cima alla piramide, poi sotto ci sono le donne. Il vertice รจ ancora maschile. Penso perรฒ che diventerร  presto femminile perchรฉ, nellโ€™area biomedica le donne prevalgono come numero. Per cui sono convinta che โ€“ visto che i numeri sono dalla nostra parte – si romperร  il famoso tetto di cristallo.

 

In quanto donna si รจ dovuta impegnare maggiormente rispetto a un uomo per raggiungere i risultati che ha ottenuto? Ha avuto mai questa sensazione?

Assolutamente sรฌ. Se un uomo deve dimostrare di essere bravo, una donna deve dimostrare di essere molto brava: occorre sempre qualcosa in piรน. Quello che posso dire di positivo รจ che, nel mio percorso lavorativo, ho avuto pochi intralci, penso ai miei maestri che mi hanno lasciato libera di andare a fare ricerca dove volevo. Sono stata molto autonoma e questo รจ stato un grande vantaggio. Non tutte le mie colleghe hanno avuto โ€“ e hanno – queste possibilitร .

 

Cโ€™รจ lo studio di cui รจ piรน orgogliosa? Un traguardo di cui va piรน fiera?

Sicuramente lo studio che ho realizzato negli Stati Uniti: una ricerca veramente innovativa. Ho studiato una molecola che allโ€™epoca โ€“ parliamo del 1992/93 – non si trovava in commercio, quindi lโ€™ho sintetizzata da sola come fossi un chimico. Mi sono dovuta arrangiare, mi sembravo Maga Magรฒ (ride). Perรฒ alla fine, dopo mesi di fallimenti, ci sono riuscita, e questo per me รจ stato motivo dโ€™orgoglio. Ricordo ancora che, per 4-5 mesi, durante gli incontri con i ricercatori e con il professore referente, non riuscivo a presentare nessun risultato, mi sentivo umiliata e incapace; poi quando le cose hanno cominciato a funzionare e ho concluso lo studio รจ stata per me una grande soddisfazione, soprattutto perchรฉ avevo fatto tutto da sola.

 

Ha avuto sviluppi concreti questa ricerca?

Si รจ sviluppata nello studio del ruolo dello stress ossidativo nellโ€™invecchiamento cerebrale, nellโ€™invecchiamento in genere e nelle demenze. Da lรฌ poi sono partiti diversi studi.

 

A che punto รจ oggi la ricerca sullโ€™invecchiamento cerebrale e sulle malattie degenerative?

In questo momento ci stiamo focalizzando sugli aspetti legati alla senescenza che รจ il nucleo base di tante patologie cronico-degenerative come lโ€™Alzheimer, i tumori, lโ€™insufficienza respiratoria o lo scompenso cardiaco. Queste patologie si manifestano maggiormente con lโ€™invecchiamento, quindi il nostro scopo รจ quello di studiare dei marcatori attraverso il sangue per individuare i soggetti che avranno un invecchiamento piรน rapido (di conseguenza un elevato rischio di patologie cronico-degenerative) per provarne a fermare o rallentare lo sviluppo con farmaci giร  presenti in commercio o con molecole naturali.

 

Nessuno vuole invecchiare. Esistono pratiche quotidiane per ritardare lโ€™invecchiamento cerebrale?

Ci sono degli studi e dei gruppi di ricerca svedesi e finlandesi, con i quali collaboriamo, che stanno portando avanti dei progetti fondati sulla prevenzione della fragilitร . Si basano su esercizi di attivitร  fisica e di attivitร  di stimolazione cognitiva, come i giochi che tengono attivo il cervello. Inoltre, รจ importante favorire la socializzazione e la socialitร , bisogna stare in compagnia, e occorre optare per unโ€™alimentazione ricca di frutta, verdura, pesce e bere molta acqua. Una dieta il piรน equilibrata possibile perchรฉ spesso, invecchiando, le persone tendono ad alimentarsi male: penso agli anziani che la sera mangiano caffรจ dโ€™orzo, latte e biscotti, e questo non รจ salubre.

 

La professoressa con il suo gruppo di lavoro

 

Preferisce il laboratorio, la corsia o le aule universitarie?

Il top per me รจ la ricerca, mi dร  tanta soddisfazione. Mi piace anche la corsia perchรฉ ti mette in relazione con le persone e sโ€™impara tanto; il difficile perรฒ รจ soddisfare le aspettative dei pazienti e dare loro le risposte giuste di cui hanno bisogno. Trovo interessante anche la didattica, solo che negli ultimi anni si percepisce molto un atteggiamento di diffidenza verso i docenti e si รจ creata unโ€™atmosfera molto basata sui giudizi, dei professori verso gli studenti e degli studenti verso i professori. Si ha la sensazione di vivere sempre sotto esame che svaluta quello che รจ il vero ruolo dellโ€™Universitร . Mi spiego. Il nucleo non รจ solo superare test o verifiche, ma creare un rapporto fra studenti e docente, in modo tale che questโ€™ultimo trasmetta e condivida ciรฒ che ha imparato nel corso della sua vita; invece nellโ€™aria spesso si respira solo lโ€™incubo dellโ€™esame, di finire il corso nel piรน breve tempo possibile, del rapporto con il docente spesso percepito solo come un esaminatore. Ciรฒ impoverisce tutto, mentre lโ€™Universitร  deve essere un luogo dove le diverse generazioni si relazionano e scambiano idee. Mi piacerebbe tanto che docenti e studenti sentissero lโ€™Universitร  come un luogo di cultura e non un esamificio.

 

Chi รจ Patrizia quando si toglie il camice? Cosa le piace fare?

Mi piace leggere romanzi, studiare storia e storia dellโ€™arte, visitare musei, mostre, andare al cinema e a teatro. Apprezzo tutto ciรฒ che รจ artistico anche se non so assolutamente disegnare o dipingere. Adoro anche viaggiare, scoprire altri Paesi e altre persone.

 

Nella sua vita non puรฒ fare a meno diโ€ฆ

Della musica e degli amici.

 

Ora sono curiosa: che musica ascolta?

Di tutto: dalla classica al rock degli anni โ€™80-โ€™90. Mi piace il cantautorato italiano, mentre tra le nuove generazioni rock apprezzo i Greta Van Fleet: a luglio saranno in concerto a Mantova, se ce la faccio mi piacerebbe andare.

 

La professoressa Mecocci durante un viaggio in Bolivia

 

Ho letto che รจ anche appassionata di calcio: per che squadra tifa?

Tifo Ternana e Inter, ma le seguo meno perchรฉ il calcio di oggi รจ deludente. I giocatori cambiano continuamente casacca per cui non sai mai se quel giocatore gioca con la tua squadra o con la squadra avversaria, ascoltare una partita alla radio diventa difficile. รˆ un mondo gonfiato e pieno di soldi, per questo non mi diverte piรน, perรฒ fino a una decina di anni fa mi piaceva molto.

 

รˆ vero che da piccola era la mascotte della Ternana?

Fino alla terza media sono stata una mascotte delle Fere e ho continuato a seguire la Ternana anche per tutto il periodo del liceo, andavo allo stadio. Poi, durante lโ€™universitร  ho rallentato. Ora seguo molto la pallavolo e il rugby.

 

Tifa per la Sir, anche se รจ di Perugia?

Sรฌ, se vince sono contenta. Quando una squadra รจ forte le si deve comunque riconoscere i meriti (ride).

 

Lo fa ancora lโ€™album delle figurine?

Adesso non piรน, ma da ragazzina facevo lโ€™album dei calciatori.

 

Ha realizzato i suoi sogni? Quando era bambina giร  si immaginava medico? ย 

Giร  a quattro anni dicevo a tutti che da grande avrei fatto il medico, mentre non pensavo assolutamente alla carriera accademica. Quella รจ iniziata in modo casuale con lโ€™opportunitร  di fare un dottorato di ricerca subito dopo la laurea, prima in Svezia e poi negli Stati Uniti. Questo mi ha svoltato la vita. Tutti dovrebbero provare ciรฒ che gli piace, per questo non trovo giusto il test dโ€™ingresso alla facoltร  di Medicina, che spesso blocca i sogni di un diciottenne. Un giovane dovrebbe iniziare gli studi, poi se capisce che non รจ la strada giusta, smette o cambia facoltร .

 

Non crede che i test possano fare una scrematura?

I test dโ€™ingresso non selezionano i migliori, lo dico da docente che ha visto arrivare alla laurea anche persone mediocri. Spesso mi chiedo come abbiano fatto a superare lโ€™ammissione: questo dimostra che il test non seleziona i migliori, la meritocrazia รจ ben altro.

 

Quale consiglio darebbe ai ragazzi, in particolar modo alle giovani donne, che vogliono intraprendere il suo mestiere?

Di avere costanza, di non farsi sottomettere da nessuno. Se si ha unโ€™idea buona va portata avanti, non avere paura di sbagliare e non mollare alla prima difficoltร . Bisogna andare avanti con competenza e studiare. Inoltre, smetterla di pensare sempre che ci sono quelli piรน fortunati o piรน raccomandati.

 

Proprio come faceva Pietro Mennea. รˆ ancora lui il suo mito o รจ cambiato?

No, รจ sempre lui. Mennea aveva una struttura fisica alla quale non avresti dato un soldo di fiducia. Lui perรฒ si รจ allenato con costanza e tenacia, e ha trasformato il suo fisico mingherlino. รˆ una persona che ha detto: ยซSe io voglio, possoยป. Non รจ sempre detto che questo riesca a tutti, perรฒ lui ha dimostrato che se si vuole qualcosa si puรฒ ottenere. Era anche una persona molto intelligente perchรฉ ha conseguito – se non sbaglio – quattro o cinque lauree.

 

Lei si รจ rivista in questo atteggiamento?

Lui รจ un livello molto superiore (ride). Pensi, ogni volta che rivedo le sue gare mi commuovo.

 

Ultima domanda: qual รจ la prima cosa che le viene in mente pensando allโ€™Umbria?

Lโ€™Umbria รจ una regione bellissima, straordinaria e unica, ma si visita con difficoltร  perchรฉ non ha buoni collegamenti stradali e ferroviari e su questo si deve impegnare di piรน. I turisti che vengo qui, vedono dei posti unici, ma compiono unโ€™impresa titanica. Va resa piรน fruibile.

Il cuore verde dโ€™Italia batte al ritmo della Storia a Todi dal 15 al 17 marzo 2024. Tre giornate di grandi lezioni di storia ospite dโ€™onore Umberto Galimberti Extra Festival a Perugia il 22-23 marzo.

Non cโ€™รจ due senza tre. L’Umbria Antica Festival torna per la sua terza edizione in collaborazione con il Comune di Todi, mantenendo lo stesso spirito di sempre: divulgare la Storia attraverso le lezioni gratuite e coinvolgenti dei piรน importanti studiosi del settore con un linguaggio accessibile e adatto a tutti. Dal 15 al 17 marzo nella Sala del Consiglio del Palazzo del Capitano in piazza del Popolo, si alterneranno archeologi e storici per raccontare le tante sfumature del mondo antico: dai popoli italici agli Etruschi, dalla Grecia classica a Roma.

 

 

Non solo lezioni: al Festival ci sarร  una speciale serata al Teatro Comunale di Todi (15 marzo, ore 21) con protagonista Umberto Galimberti che parlerร  de โ€œLโ€™uomo nellโ€™etร  della tecnicaโ€ (qui per prenotare i biglietti rimanenti) e una Fiera del Libro in collaborazione con le principali case editrici di saggistica (Laterza, Il Mulino, Carocci) e la Libreria Ubik di Todi, allestita nella suggestiva Sala delle Pietre. Inoltre, nel corso delle giornate, saranno organizzate speciali visite guidate alle Cisterne Romane, al Museo Civico e al Museo Lapidario, per valorizzare e far conoscere al pubblico il patrimonio archeologico tuderte.

Gli ospiti

Umberto Galimberti, Giovanni Brizzi, Andrea Carandini, Costantino dโ€™Orazio, Valentino Nizzo, Marcella Frangipane, Livio Zerbini, Arnaldo Marcone, Nicola Mastronardi, Paolo Giulierini e tanti altri ancora.

Il programma

Aprirร  il Festival venerdรฌ alle 17.30 Giovanni Brizzi, uno dei maggiori esperti di storia annibalica e storia militare antica, che presenterร  per la prima volta in Umbria il suo ultimo lavoro: Imperium. Il potere a Roma (Laterza 2024). Venerdรฌ sera al Teatro Comunale si terrร  una lezione di Umberto Galimberti, psicanalista e filosofo, che guiderร  il pubblico in una riflessione sul rapporto tra essere umano e tecnica, partendo da una provocazione: non รจ piรน l’umano a governare la tecnica, ma รจ la tecnica a governare l’umano.

La seconda giornata. Sabato si aprirร  con Costantino d’Orazio, il nuovo Direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria e dei Musei Nazionali di Perugia – Direzione Regionale Musei Umbria, con un intervento dedicato al patrimonio umbro (La sottile linea dโ€™Umbria, tra Antico e Contemporaneo). Sarร  poi il turno dell’archeologia con Marcella Frangipane, che porterร  a Todi la sua illustre esperienza e riconosciuta abilitร  nel “far parlare gli oggetti”, raccontando come i frammenti archeologici siano tesori inestimabili per ricostruire la storia delle antiche civiltร  (Un frammento alla volta: gli oggetti che raccontano la Storia). Chiuderร  la mattinata Andrea Carandini, che presenterร  il suo ultimo libro Io, Nerone (Laterza 2023), dialogando con il dottor Nicolรฒ Squartini.

Il pomeriggio prosegue all’insegna della storia romana, alla scoperta di altri due imperatori: Vespasiano, l’inaspettato salvatore dell’impero, con la lezione Arnaldo Marcone e Commodo, l’imperatore gladiatore, nell’intervento di Livio Zerbini.

La terza giornata. Domenica mattina sarร  interamente dedicata a Todi. Si inizia con Valentino Nizzo con la lezione Tuder/Tular: cittร , persone, confini, per proseguire poi con Enrico Zuddas che racconterร  il ruolo di Todi nella guerra di Perugia (Il Bellum perusinum e la colonia di Tuder) e concludere la sessione con Nicoletta Paolucci che illustrerร  uno dei tesori tuderti: le cisterne romane.

Nel pomeriggio ci si sposterร  nell’Italia pre-romana. Inizierร  il glottologo Augusto Ancillotti, che parlerร  del rapporto tra Todi e il Tevere a partire da ciรฒ che ci svelano i nomi stessi dei luoghi. A seguire, Paolo Giulierini ci porterร  sulle tracce degli antichi popoli italici a partire dal suo ultimo libro L’Italia prima di Roma (Rizzoli 2023). A concludere Nicola Mastronardi con l’intervento I Sanniti e la nascita di Italia.

 

Museo Lapidario di Todi

 

Le visite guidate

In collaborazione con il Comune di Todi e CoopCulture durante il Festival ci sarร  la possibilitร  di partecipare ad alcune visite guidate gratuite, in tre siti significativi della cittร : sabato pomeriggio dalle 15.30 alle Cisterne Romane (vista lโ€™enorme richiesta abbiamo giร  organizzato quattro gruppi, uno ogni mezzโ€™ora; รจ ancora possibile prenotare il quinto in partenza alle 17.30). Domenica mattina alle 10.30 al Museo Lapidario, un tesoro allestito nellโ€™antico e suggestivo Monastero delle Lucrezie, e domenica alle 15.30 al Museo Civico della Cittร , nella sezione archeologica. Le visite saranno a cura di Nicoletta Paolucci, direttrice del Circuito Museale di Todi, Filippo Orsini e Francesca Tenti.

ยซLa tre giorni di Umbria Antica โ€“ sottolinea il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano โ€“ risponde a una duplice finalitร : da una parte qualifica ulteriormente la proposta culturale cittadina, dall’altra va ad aprire la stagione turistica 2024, andando ad occupare un periodo che tradizionalmente era privo di iniziative consolidate. L’inserimento dell’evento in una logica di cartellone tematico regionale non puรฒ che far bene alla cittร  e all’Umbria, che in tema di politica turistica dovrร  fare in futuro sempre piรน sistemaยป.

Il senso del Festival. ยซCi sono tanti motivi per parlare di storia in Umbria. Per i suoi borghi incastonati tra monti e colline. Per gli archi etruschi, i teatri romani e millenarie tavole di bronzo. Basta percorrere le antiche strade o seguire il corso dei fiumi per ammirare le silenti tracce lasciate da antiche civiltร ยป, recita la voce del nostro spot promozionale. ยซMa la vera ragione per parlare di storia in Umbria รจ che di tutti i suoi tesori conserva ancora il piรน prezioso: il valore del tempo. L’antica arte di andare al passo con la natura per godersi appieno la meraviglia intorno a noi. Il cuore verde dโ€™Italia batte al ritmo della storia e la sabbia del tempo scorre nelle sue vene. Sa quando bisogna rallentare i battiti per non farsi travolgere dal presente frenetico o quando entusiasmarsi davanti a monumenti di immutabile bellezza. Allโ€™Umbria Antica Festival potrai immergerti nel passato per capire il presente. E per farlo, potrai prenderti tutto il tempo del mondoยป.

Extra Festival: focus a Perugia

Venerdรฌ 22 e sabato 23 marzo organizzeremo allโ€™Auditorium di San Francesco al Prato una due giorni dedicata alla storia di Perugia con qualche incursione nellโ€™affascinante mondo della Roma antica.

Venerdรฌ 22 aprirร  la giornata Michele Bilancia che illustrerร  la storia e lโ€™unicitร  delle mura di Perugia e il suo lavoro instancabile di questi anni per valorizzarle, che ha il suo esito piรน recente nel Parco delle Mura, inaugurato a novembre dello scorso anno (Le mura di Perugia. Continuitร  e resilienza di un monumento). Seguirร  poi una lezione di Luana Cenciaioli, che svelerร  i segreti dellโ€™antica Perugia a partire dallโ€™area archeologica scoperta sotto il Duomo (Sotto la cattedrale. I tesori della Perugia sotterranea). Infine, la mattinata di venerdรฌ sarร  chiusa dal professor Paolo Braconi, con un intervento dedicato allโ€™antica chiesa di Santa Susanna, la chiesa sopra cui รจ stata costruita San Francesco al Prato (L’antica chiesa di Santa Susanna).

Il pomeriggio di venerdรฌ 22 vedrร  sul palco Immacolata Eramo, filologa classica e docente allโ€™Universitร  di Bari, che presenterร  il suo ultimo libro Il mondo antico in 20 stratagemmi: un racconto di imbrogli, trucchi e raggiri che rivelano le sorprendenti sfaccettature del carattere e del mondo dei nostri antichi antenati. A chiudere la sessione un dialogo tra gli storici Giusto Traina e Franco Cardini sulla prima guerra mondiale della storia: lo scontro civile tra Marco Antonio e Ottaviano (La prima guerra mondiale della storia).

La mattina di sabato 23 sarร  aperta da una lezione del professor Filippo Coarelli su La battaglia del Metauro. A seguire, il professor Francesco Marcattili esporrร  in anteprima assoluta i suoi studi su Le mura etrusche del Verzaro e la porta Scalelle. Infine, la direttrice dellโ€™Ipogeo dei Volumni e Necropoli del Palazzone Maria Angela Turchetti racconterร  le novitร  legate alla tomba ipogea etrusca, ora in corso di restauro e al centro di un nuovo progetto di valorizzazione (Lโ€™ipogeo dei Volumni, lavori in corso).

Il pomeriggio di sabato vedrร  sul palco dellโ€™Auditorium il professor Tommaso Braccini con una lezione sullโ€™umorismo nellโ€™antichitร  (Nel Foro, nel triclinio, alle terme: ridere con gli Antichi per capirli meglio), seguito dallโ€™ultima lezione dellโ€™Extra Festival a cura di Mario Lentano, che parlerร  del rapporto tra gli antichi e gli alberi: un perfetto epilogo per un Festival che si chiude nel capoluogo del โ€œcuore verde dโ€™Italiaโ€ (ยซVissero i boschi un dรฌยป. La vita culturale degli alberi nella Roma antica).

I libri. I libri dei relatori e relatrici delle giornate di Perugia saranno disponibili alla vendita grazie alla collaborazione con la Libreria delle Volte di Perugia, che allestirร  un corner presso lโ€™Auditorium.

 

Ipogeo dei Volumni

 

Le visite guidate. Anche a Perugia saranno organizzate delle viste guidate per consentire ai partecipanti di vedere e toccare con mano i reperti di cui si parlerร  nel corso delle lezioni.

In particolare, grazie alla preziosa collaborazione con lโ€™associazione Radici di Pietra e Michele Bilancia, saranno realizzati due itinerari di visita nelle mattinate di sabato e domenica, dal titolo I confini della memoria. Il parco delle mura etrusche di Perugia. Sabato 23 la visita si svolgerร  con percorso che da piazza Grimana-Arco etrusco arriverร  Parco della Canapina, dove รจ stato da poco inaugurato il Parco delle Mura. Domenica 24 il tour partirร  invece da Santโ€™Ercolano e si concluderร  sempre al Parco della Canapina.

Domenica 24 sarร  possibile anche partecipare a una speciale visita guidata allโ€™Ipogeo dei Volumni, grazie alla collaborazione con la Direzione Regionale Musei Umbria e la direttrice dott.ssa Turchetti.

Epocale, la nuova serie di video-podcast. Dopo le tappe del Festival il progetto Umbria antica continuerร  nel corso dellโ€™anno a offrire alla sua comunitร  una serie di contenuti originali per valorizzare il patrimonio storico e archeologico umbro. Ad aprile pubblicheremo nelle piattaforme di podcasting e su YouTube le videolezioni del Festival. Poi da maggio ad agosto verranno registrate le puntate di โ€œEpocaleโ€, la nuova serie di video-podcast, dalla durata di unโ€™ora circa, in cui intervisteremo i direttori e le direttrici di una rosa di musei e siti archeologici gestiti dalla Direzione Regionale Musei Umbria.

 

Museo Civico – sezione Archeologica Todi

 

Una chiacchierata approfondita per valorizzare i reperti custoditi nei luoghi della bellezza della storia antica umbra, ma anche comunicare in senso ampio lโ€™amore per la cultura e per la storia e raccontare cosa ci sia dietro un museo o un sito archeologico, cosa significhi organizzare una mostra o allestire una collezione, cosa sia il lavoro dellโ€™archeologo, dello storico dellโ€™arte, del curatore o della direttrice musale.

La prima puntata, dedicata al Museo archeologico nazionale dellโ€™Umbria a Perugia sarร  pubblicata a settembre. La serie di video-podcast Epocale continuerร  con puntate registrate presso lโ€™Area Archeologica Di Carsulae, lโ€™Ipogeo Dei Volumni e Necropoli Del Palazzone, il Teatro Romano e Antiquarium Di Gubbio, il Museo Archeologico Nazionale Di Orvieto e il Tempietto sul Clitunno.

Lโ€™Umbria Antica Festival รจ realizzato grazie al sostegno del Comune di Todi e del Comune di Perugia, in collaborazione con la Direzione Regionale Musei Umbria e con il patrocinio della Regione Umbria, dellโ€™Universitร  degli Studi di Perugia, del Festival del Medioevo e di Archeo.

 


Per informazioni scrivere a info@festivalumbriantica.it

 

Sito: www.festivalumbriantica.it

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Nel 1924 Giovanni Buitoni cambia il nome dei “Cazzotti” in “Baci” e gli dร  una nuova veste. L’incarto argento con le scritte blu e il messaggio d’amore al suo interno sono opera dell’art director di Perugina, il futurista Federico Seneca.

Baci Perugina, un nome e un secolo di storia. Ogni italiano mangia, di media, 8,3 Baci Perugina ogni anno e la Perugina lo soddisfa producendone 500 milioni in 12 mesi. Malgrado si affoghi in dolci e di cioccolati di genere, i Baci Perugina sono inossidabili. Hanno superato il secolo e sono dei vecchietti in piena salute.

Baci Perugina, foto da baciperugina.com

Sono stati dei precursori di cose che oggi diamo per scontate. Un cioccolatino incartato? Normale. Un cioccolatino in scatola? Normale. Cioccolatini accanto o dentro un oggetto piรน o meno prezioso? Normale. Una confezione regalo? Normale. Ma cโ€™รจ stato un tempo in cui tutto questo non solo non era normale, ma non lo aveva ancora pensato nessuno. I Baci Perugina sono stati un importante indotto di lavoro per tutta la provincia di Perugia. Forse รจ meglio cominciare dallโ€™inizio. Nel 1922 il cioccolato era ancora giovanetto. Il secolo precedente era servito a far cambiare aspetto al cioccolato da liquido a solido. Nel 1700 era solo la bevanda amata dalle รฉlite che lo sorbivano in magnifiche tazze di porcellana e lo versavano da bricchi appositi. Poi chimici e farmacisti scoprirono che se al cioccolato si aggiunge il burro di cacao, questo si solidifica.

Nellโ€™Ottocento nacquero le tavolette di cioccolata prodotte da societร  ancora in auge come Maiani, Lindt, Cadbury. Le tavolette sono la prima produzione industriale di cioccolato e vengono quadrettate o rigate per facilitarne la rottura. รˆ la forma che conosciamo che si divide facilmente si mette nel pane e si puรฒ dividere tra amici. รˆ diventata un prodotto sociale. Il prodotto va a ruba, ma resta di nicchia. Infatti, quando gli americani arrivarono in Italia con la Seconda Guerra Mondiale, distribuirono tavolette di cioccolata che molti italiani hanno ricordato per anni perchรฉ molti di loro non le avevano mai assaggiate.

Ma la tavoletta non รจ un cioccolatino. Li ci vuole ancora un poโ€™ di tecnica. Il cioccolato in tavoletta รจ duro; allora la stessa massa, colata in uno stampo, diventa un piccolo recipiente che si presta ad essere riempito. Nascono cosรฌ le praline, che riempiono i vassoi delle belle pasticcerie di Torino e Parigi. Le praline era adatte per essere consumate al tavolo da tรจ e prese una per una con delicatezza per non sporcarsi le dita. Si confezionavano solo su richiesta ed erano molto care.

Intanto gli anni passano e a Perugia lavora la coppia Luisa Spagnoli e Giovanni Buitoni. Due industriali illuminati. Luisa segue la produzione delle caramelle Rossana, un grande successo, e poi dร  il suo nome alle tavolette di cioccolato fondente. Cโ€™erano anche altri prodotti dolciari prodotti dallโ€™azienda e purtroppo gli sprechi erano elevati.

In fabbrica se si spreca รจ sempre per volumi molto grandi. Ogni giorno si gettavano nella spazzatura chili di nocciole e di cioccolato. Luisa non รจ tirchia, ma non intende buttare via materie prime di ottima qualitร .

Unโ€™idea che ha si riassume in piรน punti.

La fase delle nocciole:

  1. parte delle nocciole avanzate serve per fare il gianduia
  2. alcune si conservano intere
  3. le altre si riducono a granella
  4. si miscela il gianduia con le nocciole spezzettate.

La fase del cioccolato:

  1. in uno stampino si cola il cioccolato e sulla punta si cala una nocciola intera.
  2. la scocca di cioccolato vuota viene riempita con la miscela di gianduia e granella di nocciole.
  3. sigillare la base con il cioccolato Luisa fondente.

 

Il cioccolatino รจ fatto. Luisa trova che la forma le ricorda un pugno perchรฉ รจ tondeggiante con unโ€™evidente protuberanza in cima. Decide di chiamarlo Cazzotto e questo sarร  incartato. Lโ€™idea dโ€™incartarlo รจ ottima perchรฉ non sporca le dita quando lo si tocca, puรฒ essere tenuto in tasca e se ne puรฒ comperare uno alla volta e portarlo via. Ma il nome! Non puรฒ andare, รจ un errore di comunicazione. Come si fa a dire: ti offro un Cazzotto. รˆ meglio offrire un Bacio. รˆ nel 1924 che Giovanni Spagnoli cambia il nome ai Cazzotti per trasformali in Baci.

 

Pubblicitร  degli anni ’20

 

Basta questo a far scattare la molla della genialitร  e le cose si concatenano. La Perugina aveva un Direttore Artistico che era Francesco Seneca. Lui trova che incartare il prodotto va bene, ma non si distingue, ci vuole un incarto che attiri lโ€™attenzione. Lui e Giovanni Buitoni pensano a un incarto romantico. Forse รจ stata lโ€™immagine del famoso quadro di Francesco Hayez, Il Bacio, a suggerirglielo; comunque elaborano unโ€™immagine romantica: contro un cielo trapunto di stelle si stagliano due figure nere abbracciate mentre si baciano. Lโ€™immagine nera lascia immaginare ogni sfumatura della passione amorosa.

Il Bacio Perugina piace e piace anche lโ€™incarto. Ma Buitoni non si accontenta, vuole distinguersi sopra tutti e fa aggiungere, tra la stagnola e il cioccolatino un cartiglio con una frase dโ€™amore. Lโ€™idea รจ piรน che vincente visto che a distanza di un secolo il cartiglio cโ€™รจ ancora. Adesso รจ diventato multilingue, ma chi ha tra le mani un Bacio, prima di metterlo in bocca cerca subito il cartiglio. La nostra storia non finisce qui, perchรฉ Buitoni era uno di quegli industriali illuminati che ogni tanto appaiono e lavorano anche per la comunitร .

 

 

Unโ€™altra novitร  sta per sorgere nellโ€™universo Perugina/Buitoni: la confezione regalo.

Buitoni coinvolge una tipografia e una fabbrica di scatole. Sul coperchio fa stampare lโ€™immagine della coppia che si bacia sul fondo di stelle e dentro ci sono i cioccolatini in fila. Il tutto chiuso e legato da un bel fiocco. Si apriva lโ€™era delle scatole di cioccolatini giร  pronte per essere regalate. Perchรฉ illuminato? Perchรฉ la sua idea riattiva il settore tipografico che languiva e offrรฌ molti nuovi posti di lavoro. La stessa cosa accadde nel dopoguerra, quando a Deruta il lavoro dei ceramisti ristagnava e molti erano costretti ad emigrare.

Buitoni decide che la confezione regalo non sarร  solo la scatola, ma diventa piรน preziosa se accanto ai cioccolatini cโ€™รจ un oggetto. Nascono gli asinelli verdi in ceramica di Deruta, che tirano un carrettino o che trasportano due gerle cariche di cioccolatini. I Baci a dorso dโ€™asino entreranno in tantissime case. Gli asinelli verdi oggi sono diventati un oggetto da collezione.

Dal 10 marzo al 9 giugno 2024 la Galleria Nazionale dellโ€™Umbria dedica una grande mostra al Maestro di San Francesco, figura misteriosa dellโ€™arte italiana di cui ancora oggi si ignora lโ€™identitร .

Lโ€™enigmatico Maestro che ha lavorato nel Centro Italia รจ fra gli artisti piรน emblematici del Duecento, dopo Giunta Pisano e prima di Cimabue.

La mostra, Lโ€™enigma del Maestro di San Francesco. Lo stil novo del Duecento umbro, ne rivela il talento e lโ€™ascendente attraverso una preziosa collezione di sessanta opere, molte di ritorno in Umbria per la prima volta da prestigiose istituzioni museali italiane ed estere come il Louvre di Parigi, la National Gallery di Londra, il Metropolitan Museum di New York e la National Gallery di Washington. Attraverso una suggestiva esposizione la GNU invita i suoi visitatori a compiere un affascinante viaggio nello stil novo del Duecento umbro.

 

Il percorso espositivo include anche molte altre opere dello stesso periodo e di autori comprimari a testimoniare lโ€™influenza del Maestro e la ricca polifonia creativa di un secolo di rivoluzioni culturali e religiose che proprio nella terra di San Francesco trova una zona dโ€™elezione per esprimersi.

 


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Questโ€™anno tra le varie attivitร  di servizio, il Club Perugia Augusta Perusia ha posto particolare attenzione alla condizione carceraria, proponendosi di realizzare dei Service a favore dei detenuti del Carcere di Capanne.

Grazie alla disponibilitร  e alla sensibilitร  della Direttrice Dott.ssa Antonella Grella, la Presidente Carla Carozzi e il Delegato di Zona 9B Antonio Cipiciani hanno portato a termine due eventi di particolare rilevanza. Nello scorso mese di dicembre, in prossimitร  del Natale, il Club ha organizzato un concerto, che si รจ tenuto alla presenza di circa 75 detenuti.

 

 

A titolo gratuito si รจ esibito il coro I Cantori di Perugia, accompagnato dalla Corale di Pontevalleceppi, eseguendo famosi brani musicali e dolci armonie legate al Natale, offrendo una occasione di distrazione e di emozionante astrazione dal luogo in cui avveniva il concerto. Grande la soddisfazione nel costatare il silenzio e lโ€™emozione che si coglieva sul viso dei presenti, che, successivamente, attraverso alcuni portavoce, hanno espresso un sentito ringraziamento, accompagnato da un fragoroso e lungo applauso. รˆ stata anche consegnata una targa al personale del carcere per il sostegno e lโ€™apporto fornito durante il concerto natalizio.

A conclusione, il Club ha offerto a tutti i 350 detenuti (di cui circa 50 donne) prodotti dolciari natalizi, gentilmente offerti da una famosa azienda della cittร  o acquistati dal Club stesso. In questa distribuzione non รจ stato dimenticato il personale di Sorveglianza, che ha permesso che lโ€™evento si svolgesse con la massima puntualitร  e perfetto ordine.

 

 

Di recente, esattamente mercoledรฌ 21 febbraio, alcuni esponenti del Consiglio Direttivo con la Presidente e il Delegato di Zona, sono tornati al Carcere di Capanne, portando una grande quantitร  di articoli riguardanti lโ€™igiene della persona, offerti gratuitamente da una nota Azienda del settore, che, informata circa lโ€™interesse del Club per la condizione dei detenuti, non ha esitato ad inviare un vero bancale di prodotti, manifestando una convinta adesione alla iniziativa.

Lโ€™attenzione del Club continuerร , forte dellโ€™accoglienza ricevuta dalla Direttrice e da tutto il personale che lavora presso il carcere, nella convinzione che ogni essere umano ha la sua dignitร  e va sostenuto e rispettato, qualunque sia la sua condizione.

Venerdรฌ 16 febbraio il Lions Club Perugia Host ha affrontato una nuova forma di bellezza: quella della ricerca e della tecnologia in tema di motorizzazioni nel rispetto della tutela dellโ€™ambiente. Un tema di grande attualitร  in un momento storico in cui green economy e sviluppo sostenibile mirano a trovare un equilibrio tra progresso e salvaguardia del pianeta.

Lโ€™incontro: Benzina, elettrico, diesel o cosaโ€ฆ si รจ tenuto presso la sede del Centro Porsche Perugia, esempio non solo di un concept architettonico di eccellenza, ma anche di particolare attenzione al green, grazie alla ospitalitร  della Dott.ssa Fotinรฌ Giustozzi.

 

Gabriele Ghione

 

Fra i numerosi graditi ospiti, il Past Presidente del Lions Club Terni Host, Dott. Carmelo Campagna, Presidente GEPAFIN, Vicepresidente ANFIR e Presidente dellโ€™Ordine dei Commercialisti di Terni, che ha portato i saluti della Presidente del Lions Club Terni Host, Prof.ssa Alessandra Robatto, impossibilitata a essere presente. L’incontro รจ stato condotto dal socio del Lions Club Perugia Host Ing. Michele dโ€™Alessandro, il quale ha moderato le discussioni, creando un dialogo coinvolgente tra gli autorevoli relatori e la platea, particolarmente attenta a una tematica di grande interesse e attualitร .

Lโ€™affascinate viaggio nella bellezza della ricerca, del progresso e della tecnologia ha permesso di delineare un quadro approfondito della storia, del presente e delle promettenti frontiere del mondo delle motorizzazioni.

 

 

Dalla potenza del rombante motore termico, il cui passato, presente e futuro รจ stato illustrato con passione ed entusiasmo dal Prof. Carlo Grimaldi dellโ€™Universitร  degli Studi di Perugia, si รจ passati al silenzio potente del motore elettrico, spiegato con altrettanta passione ed entusiasmo dal Prof. Ermanno Cardelli, Direttore del Dipartimento di Ingegneria dellโ€™Universitร  degli Studi di Perugia, che ha esposto lo stato dellโ€™arte e le prospettive future dellโ€™elettrico in Italia e nel mondo, rendendo consapevole la platea che la fattibilitร  dei progetti passa inevitabilmente per scelte globali. Infine, il futuro dellโ€™idrogeno, brillantemente descritto dallโ€™Ing. Gabriele Ghione, Program Manager Idrogeno Renova Red e Past Presidente del Lions Club Terni Host, che ha illustrato con chiarezza la sfida dellโ€™idrogeno: un presente, piรน che un futuro i cui campi di azione sono a 360 gradi, partendo dagli autoveicoli e dai treni, per giungere fino agli aerei.

La Presidente del Lions Club Perugia Host, Dott.ssa Letizia Mezzasoma, ha espresso sentimenti di gratitudine alla Dott. Giustozzi, agli organizzatori, agli autorevoli Relatori ed ai graditi ospiti per la riuscita di una serata di grande interesse in cui la bellezza della tecnologia e del progresso รจ stata abbracciata dallโ€™innegabile fascino del design e della bellezza di auto sempre in grado di far emozionare.

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