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Giovedรฌ 6 luglio abbiamo assistito alla conferenza “I borghi e il sistema del turismo, ulteriori opportunitร  del PNRR” organizzata da CIM, la Confederazione degli Italiani nel Mondo.

Lโ€™incontro, svoltosi presso il suggestivo agriturismo Tramonto su Assisi a Collestrada (PG), aveva lโ€™obiettivo di presentare il Consiglio Umbro della CIM, Confederazione degli Italiani nel Mondo. Si tratta di unโ€™Associazione dei cittadini italiani residenti allโ€™estero, completamente indipendente da organizzazioni politiche, partitiche e sindacali, che ha lโ€™obiettivo di assistere gli emigrati italiani, di difendere i loro diritti politici, civili e sociali e di supportarli nella loro integrazione presso i Paesi ospiti. Fra le altre cose, scopo della CIM รจ quello di instaurare, sviluppare e favorire i rapporti tra gli emigrati e i paesi di origine dato che spesso, come nel caso dellโ€™Umbria, gli emigrati sono partiti dai piccoli borghi; per questo durante lโ€™incontro si รจ parlato delle nuove opportunitร  offerte dal PNRR che offre la possibilitร  per i centri con meno di 5.000 abitanti di partecipare a nuovi bandi che potranno assegnare fondi fino a 1,5 milioni. Lโ€™incontro, coordinato da Paolo Luccioni, presidente della CIM Umbria, ha visto la partecipazione di personaggi del mondo istituzionale, associativo e imprenditoriale.

 

 

Dopo lโ€™introduzione del vice-presidente Marco Parente e i saluti del presidente di ANCI Umbria, Michele Toniaccini (in collegamento), del vice-presidente dei Borghi piรน Belli dโ€™Italia in Umbria Alessandro Dimiziani, della parlamentare europea Francesca Peppucci (in collegamento) e del presidente di UNPLI Umbria Francesco Fiorelli, si sono susseguiti interventi che hanno apportato il proprio contributo allโ€™ordine del giorno. A partire dallโ€™on. Angelo Sollazzo, presidente nazionale della CIM che ha restituito alla platea un quadro interessante dei nostri connazionali nel mondo oggi, lontanissimo dallโ€™immagine stereotipata impressa da anni nel nostro immaginario degli italiani con la valigia di cartone, poveri e poco alfabetizzati che partirono alla ricerca di fortuna. Oggi gli italiani sono protagonisti nei Paesi e nelle societร  dove si sono perfettamente integrati, ricoprono posti chiave dellโ€™economia e della cultura, sono quelli che costruiscono strade e metropoli, protagonisti nella moda e nella cucina, comunitร  importanti a cui le classi dirigenti locali guardano con rispetto e attenzione. Hanno voglia di riscoprire i luoghi da cui sono partiti i propri avi non solo da protagonisti di un turismo di ritorno di qualitร , ma anche apportando il proprio personale contributo alla valorizzazione delle terre dโ€™origine a cui rimangono profondamente legati.

 

 

Fiorello Primi, presidente dei Borghi piรน Belli dโ€™Italia, ha sottolineato come il turismo da solo non sia sufficiente, di come in primo luogo i fondi vadano utilizzati per creare lavoro e servizi contro lo spopolamento crescente dei nostri piccoli centri. E a proposito di fondi e di PNRR, chiarificatori sono stati gli interventi di Riccardo Fontanelli della Grimaldi Alliance, che รจ entrato nel dettaglio delle opportunitร  offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza a favore dei borghi, e di Luca Federici Direttore regionale per il Coordinamento PNRR, risorse umane, patrimonio, riqualificazione urbana.

Margherita Scoccia, Assessore allโ€™urbanistica del Comune di Perugia, ha espresso interesse per lโ€™argomento trattato in quanto Perugia, quinto Comune italiano in termini di estensione territoriale, si configura come un insieme di piccoli borghi, ognuno con esigenze e caratteristiche proprie. Presente anche Sviluppumbria con Mauro Marini, responsabile attivitร  operative e turismo dellโ€™Ente, che pur puntualizzando come Sviluppumbria non gestisca direttamente i fondi del PNRR, ha sottolineato come i progetti di cui si occupa siano a supporto e strettamente collegati allo stesso.

 

La madrina Eleonora Pieroni

 

Dopo la testimonianza dellโ€™attrice e presentatrice Eleonora Pieroni che, in quanto Ambasciatrice in Umbria dei Borghi piรน Belli dโ€™Italia, ha raccontato la sua esperienza come italiana nel mondo e il suo personale impegno nella promozione della sua terra dโ€™origine, lโ€™Umbria, e dellโ€™Italia tutta, e lโ€™intervento di Albano Agabiti, presidente di Coldiretti Umbria – che ha sottolineato il ruolo fondamentale nel turismo e nellโ€™accoglienza di tutto il settore agroalimentare – hanno concluso la carrellata gli imprenditori Fabio Cancelloni e Lorenza Vitali Cremona sottolineando lo stretto connubio fra imprenditoria e valorizzazione del territorio. La serata si รจ conclusa con una degustazione di prodotti enogastronomici del nostro territorio accompagnata dalle note delle proposte musicali a cura del duo Le Mani.

Da questo piacevole pomeriggio abbiamo senzโ€™altro colto la grande opportunitร  che rappresentano gli 80 milioni di connazionali allโ€™estero per il nostro turismo, target da guardare con grande attenzione e al quale dedicare progetti mirati, e dellโ€™importantissimo aiuto (fino a due anni fa impensabile) che possiamo trarre dai fondi del PNRR. Coniugare al meglio questi due aspetti e trarne ricchezza per il territorio รจ la sfida che ci vede tutti coinvolti da qui fino al 2026.

Eleonora Pieroni Madrina del Turismo delle radici e dei Borghi piรน belli dellโ€™Umbria.

Lโ€™Umbria cuore verde dโ€™Italia vince Best in travel 2023 a New York il cuore pulsante del mondo. Lโ€™Umbria vince il riconoscimento assegnato dalla Lonely Planet la casa editrice leader a livello internazionale per il settore turistico, come migliore destinazione italiana da visitare il prossimo anno. Una grande soddisfazione per chi in questi anni si รจ impegnato nella promozione della regione, merito di un lavoro attento e significativo capitanato dalla Presidente Donatella Tesei, dallโ€™Assessore Paola Agabiti e i tanti collaboratori della regione.

 

 

Alla premiazione avvenuta nella grande location Terminal 5 di New York hanno partecipato: Antonella Tiranti, Dirigente per le risorse, programmazione e turismo della Regione Umbria, i collaboratori della regione e Umbria Sviluppo, F. Brazzini, Dir. marketing della ENIT ed Eleonora Pieroni, attrice e conduttrice nativa dellโ€™Umbria che da anni vive a New York.

La Pieroni personaggio molto conosciuto nel jet set americano, รจ stata nominata lo scorso 1 ottobre a Nocera Umbra in presenza della Presidente della regione D. Tesei, come Madrina dei Borghi piรน belli dellโ€™Umbria e dellโ€™Italia. La Pieroni รจ inoltre la delegata per il Turismo delle radici e del ritorno a New York dalla CIM Confederazione degli Italiani nel Mondo e il 27 gennaio 2023 a New York verrร  nominata Ambasciatrice del Made in Italy, della cultura italiana e del Turismo di ritorno a New York.

Tanti infatti sono gli eventi che la Pieroni ha curato ed organizzato a NY promuovendo il Made in Italy, il turismo, lโ€™arte e la cultura italiana. Tra questi, nel 2017 ha ideato e organizzato la trasferta della Giostra della Quintana di Foligno a New York in occasione del Columbus Day, la maestosa rievocazione storica del 1600 dunque come testimonial della regione Umbria. Cento personaggi in costumi barocchi tra dame e cavalieri hanno calcato la parata sulla celeberrima Fifth Avenue, e poi presso il palazzo The Domenico Vacca unโ€™esposizione fotografica, una mostra dei costumi seicenteschi, la proiezione video dellโ€™Umbria e una degustazione enogastronomia di legumi, vini, olii e tartufi umbri hanno commemorato la bellezza della regione Umbria.

La Quintana a NY nel 2017 e poi lโ€™evento dedicato alla regione Puglia nel 2018 sempre curato dalla Pieroni, possono essere considerati a tutti gli effetti gli eventi precursori del Turismo delle radici a New York. La Pieroni giร  nominata dal sindaco di New York Eric Leroy Adams come Ambasciatrice del Made in Italy a New Yorkย ha preso parte lo scorso ottobre alla parata del Columbus Day con la Columbus Fondation e la Governatrice di New York Kathy Hochul. La Pieroni sta svolgendo un lavoro di promozione del Turismo delle radici e dei borghi dโ€™Italia, coinvolgendo anche le scuole italiane in America, la Columbus Fondation, gli Istituti di cultura, il Consolato, il Museo dellโ€™emigrazione e altre associazioni di italiani in America. Il Turismo delle radici ha lโ€™obiettivo di promuovere il turismo dei piccoli centri e dei borghi italiani spopolati, invitando gli oriundi degli italiani emigrati nel corso degli secoli a far ritorno in Italia in forma di turisti, come nuovi cittadini o come imprenditori nel turismo. Tutte le regioni dโ€™Italia e i loro Borghi saranno protagoniste del Turismo delle radici; a gennaio 2023 รจ in programma la grande fiera del turismo a New York e il 2024 sarร  proprio lโ€™anno dedicato al Turismo delle radici.

A colloquio con il presidente dei Borghi piรน Belli dโ€™Italia in Umbria, tra futuro e soluzione per evitare lo spopolamento di questi territori.

In questi ultimi anni, i borghi e le piccole realtร  stanno vivendo una nuova giovinezza. Sono tornati – soprattutto a livello turistico โ€“ molto di moda. La riscoperta del loro territorio, dellโ€™enogastronomia e della vita slow attraggono turisti,ma anche persone che decidono di abbandonare la cittร  e trasferirsi in questi luoghi di pace e tranquillitร . Tanti i vip – italiani e stranieri โ€“ che hanno scelto lโ€™Umbria come rifugio dal caos cittadino. Ralph Fiennes, Daniele Bossari e la moglie Filippa Lagerback, Colin Firth, Ed Sheeran, Paolo Genovese, Susanna Tamaro, Mario Draghi, Luca Argenteroโ€ฆ e tanti altri. Di queste realtร  abbiamo parlato con Alessandro Dimiziani, vicesindaco di Lugnano in Teverina e, dal 2020, presidente del Borghi piรน belli dโ€™Italia in Umbria. Lโ€™associazione โ€“ nata nel 2001- ha come obiettivo quello di proteggere, promuovere e sviluppare i comuni riconosciuti con tale denominazione; lโ€™Umbria รจ la regione italiana che ne ha di piรน, ben 30, e rappresentano un vanto e unโ€™attrattiva turistica anche dallโ€™estero. Un patrimonio da salvare e promuovere.

 

Alessandro Dimiziani

Presidente come prima cosa: quali sono i requisiti per entrare nellโ€™associazione dei Borghi piรน belli dโ€™Italia?

La popolazione nel centro storico o nella frazione non deve superare i 2.000 abitanti, mentre nellโ€™intero comune non si puรฒ andare oltre i 15.000 abitanti. Il borgo inoltre deve avere una presenza di almeno il 70% di edifici storici anteriore al 1939 e offrire qualitร  urbanistica, architettonica e promozione del territorio. Va detto che sono gli stessi borghi che fanno la richiesta e poi un comitato scientifico valuta gli oltre 90 parametri e delibera lโ€™entrata del paese nellโ€™associazione.

Con Stroncone โ€“ entrato da poco โ€“ nella regione si contano 30 borghi. Un record italiano che fa superare le Marche, ferme a 29โ€ฆ

Proprio alcuni giorni fa cโ€™รจ stata lโ€™ufficializzazione di Stroncone con la consegna della bandiera dellโ€™associazione. Se consideriamo la grandezza del nostro territorio e il numero dei comuni inferiore rispetto alle Marche, la percentuale di borghi piรน belli รจ molto alta. Oltre a Stroncone gli ultimi entrati sono Monteleone dโ€™Orvieto nel 2019 e Nocera Umbra nel 2020.

La rivista americana โ€œThe Travelโ€ ha pubblicato da poco la classifica dei dieci borghi italiani preferiti dai turisti internazionali: al 9ยฐ posto cโ€™รจ Monteleone dโ€™Orvieto (unico umbro). Serve piรน marketing internazionale per lโ€™Umbria?

Sicuramente, anche se non siamo messi male. I nostri social sono tra i primi in Europa per visualizzazione. Da poco abbiamo anche realizzato un video promozionale che presenteremo il 7 dicembre a Citerna, in cui sono riuniti e illustrati tutti i borghi: questo verrร  utilizzato durante le presentazioni fuori regione.

 

Monteleone dโ€™Orvieto. Foto by Enrico Mezzasoma

Quanto รจ importante il turismo di ritorno?ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย 

รˆ importantissimo e da poco abbiamo creato un tavolo di lavoro per capire tutte le tappe da seguire e i vari passaggi da mettere in pratica.

Concretamente, come si svolge?

Abbiamo iniziato a lavorare sui registri comunali, chiedendo a ogni Comune di inviare i nomi dei concittadini residenti allโ€™estero: si รจ visto che la maggior parte si trovano negli Stati Uniti, in Brasile, in Belgio e in Lussemburgo, sono circa 2000 persone. Con un protocollo, lโ€™intervento del Ministero del Turismo e dellโ€™associazione Italiani nel Mondo cercheremo di contattarli. A gennaio poi verrร  organizzato un evento ad hoc a New York in cui sarร  presente la nostra associazione e quella degli Italiani nel Mondo. รˆ il primo passo per iniziare a capire come muoversi.

Il turismo nei borghi, in questi anni, รจ tanto di moda: come se lo spiega?

รˆ inutile negarlo, la pandemia ha dato una grossa mano. Nel 2020 cโ€™รจ stata unโ€™invasione, ovviamente positiva, che ha premiato il lavoro di valorizzazione fatto negli anni precedenti. Oltre allโ€™Italia turistica e famosa che tutti conoscono, cโ€™รจ unโ€™Italia da scoprire e da vivere, tra sentieri, prodotti tipici e cucina. Questo attira molto il turista, anche straniero; tra lโ€™altro lโ€™Umbria รจ lโ€™unica destinazione italiana entrata nella lista Best in travel 2023 stilata dalla Lonely Planet. Per il nostro Paese il turismo รจ una risorsa importantissima sulla quale si deve puntare al massimo.

Se avesse a disposizione un tesoretto, quali sono le prime cose che farebbe?

I primi interventi sarebbero rivolti al miglioramento dei servizi: sociali, sanitari, alle infrastrutture, ma anche alla connessione internet per lo smart working. Un borgo non puรฒ essere escluso da questo; il turista, ma soprattutto chi decide di restare, chiede navette o bus di collegamento con la stazione piรน vicina. Molto di questo ancora manca. A Lungano in Teverina, ad esempio, molti americani e danesi si sono innamorati del luogo, dei paesaggi e, grazie a uno statuto comunale, hanno avuto in dotazione degli uliveti e questโ€™anno per la prima volta hanno raccolto lโ€™oliva. Tutto questo รจ sicuramente un incentivo per restare nel territorio, ma i servizi devono essere presenti.

Ciรฒ serve ad arginare lo spopolamentoโ€ฆ

Combattere lo spopolamento – che รจ una vera piaga – รจ tra gli obiettivi dellโ€™associazione. Per noi รจ come una lenta morte, dovuta al decremento demografico e alla mancanza di lavoro che porta i giovani a lasciare il borgo per trasferirsi in cittร  o allโ€™estero. รˆ per questo che cerchiamo di bilanciare con il turismo di ritorno o con i nuovi residenti. Riallacciandomi alla domanda precedente, gli investimenti sarebbero fondamentali anche per la creazione di lavoro, in modo da incentivare i giovani a restare.

Potremmo raccontare lโ€™Umbria attraverso i borghi: ce nโ€™รจ uno che la rappresenta di piรน?

Tutti i borghi rappresentano lโ€™Umbria, poi ci sono quelli che attirano piรน come Trevi e Spello, ma ultimamente anche quelli meno conosciuti si stanno facendo notare. Lโ€™Italia, ripeto, deve puntare su queste piccole realtร  che sono un patrimonio fondamentale per il turismo, da nord a sud. In questo modo puรฒ primeggiare nel mondo.

 

Spello. Foto Enrico Mezzasoma

Ci sono in cantiere dei nuovi progetti?

Nel 2023 uscirร  la nuova brochure con tutte le informazioni sui borghi – edita da Corebook – anche in lingua cinese. Stiamo lavorando anche con le comunitร  energetiche per installare le colonnine di ricarica per auto e biciclette. Si punta a promuovere e portare avanti interventi a 360ยฐ con attivitร , eventi e festival, cercando di coinvolgere tutti.

Facciamo un gioco: per ogni borgo mi dica un aggettivo e una caratteristica che lo contraddistingue.

Acquasparta (Rinascimento umbro), Allerona (la porta del sole), Arrone (Valnerina), Bettona (etrusco-romana), Bevagna (le Gaite), Castiglion del Lago (il Trasimeno), Citerna (Borgo dei Borghi. Nel 2023 parteciperร  al programma di Rai3), Corciano (la costola di Perugia), Deruta (ceramica), Lugnano in Teverina (archeologia e biodiversitร ), Massa Martana (riscatto architettonico), Monte Castello di Vibio (il teatro piรน piccolo del mondo), Montecchio (olio e archeologia), Montefalco (Sagrantino), Monteleone dโ€™Orvieto (balcone su tre regioni: Umbria, Toscana e Lazio), Monteleone di Spoleto (altezza e bellezza), Montone (storia e architettura), Nocera Umbra (la rinascita della bellezza), Norcia (norcineria e tartufo), Paciano (vista sul lago Trasimeno), Panicale (arte e bellezza), Passignano sul Trasimeno (oasi di bellezza), Preci (scuola chirurgica), Sangemini (il bello sopra lโ€™industria), Sellano (le acque della Valnerina), Spello (colori), Stroncone (olio e architettura), Torgiano (vino), Trevi (fascia olivata), Vallo di Nera (enogastronomia ad alta quota).

 


Per saperne di piรน

Lโ€™attrice di Foligno promuove la regione negli Usa, dove vive dal 2012. Da poco ha recitato nellโ€™ultimo film di Pupi Avati e con nostalgia racconta la sua amicizia con Ivana Trump.

Eleonora Pieroni

La potremmo definire la nostra italiana in America, anche se รจ ben lontana dal personaggio di Alberto Sordi nel film del 1967. Eleonora Pieroni infatti รจ unโ€™attrice, modella e presentatrice nata a Foligno, da cui รจ scappata a 20 anni per rincorre il sogno americano โ€“ e ce lโ€™ha fatta โ€“ e ora si trova dopo 10 anni a essere il volto dellโ€™Umbria e dellโ€™Italia negli USA, la Madrina internazionale della Quintana di Foligno e la Madrina dei Borghi piรน Belli dโ€™Italia per la nostra regione.ย ยซAlla fine tutto torna, sapevo che prima o poi avrei amato e promosso lโ€™Umbria. A 20 anni mi stava stretta, dovevo e volevo fare un mio percorsoยป ci dice durante una lunga chiacchierata via zoom dalla sua casa di New York. Nonostante le bizze dalla connessione – Perugia-New York non sono proprio vicine – abbiamo parlato di tante cose. Non solo di Umbria, ma anche di progetti passati e futuri e della grande amicizia che aveva con Ivana Trump. Ne parla con un filo di commozione: ยซEra la mia mamma americana. Rimarrร  sempre nel mio cuore. Sogno di essere come Ivana un giorno, di riuscire a fare anche solo la metร  delle cose che ha fatto leiยป.ย 

 

Eleonora qual รจ il suo rapporto con lโ€™Umbria, visto che dal 2012 vive negli Stati Uniti?

Ho lasciato lโ€™Umbria e Foligno 10 anni fa perchรฉ in quel momento odiavo questi luoghi, non mi vergogno a dirlo. Lโ€™Umbria non mi permetteva di raggiungere i miei obiettivi, di arrivare dove volevo, in primis nel mondo della moda e dello spettacolo. Dicevo sempre: ยซLโ€™Umbria รจ bellissima e si vive bene, ma รจ una regione per vecchiยป. Il mio sogno si poteva realizzare solo tra Roma e Milano, avevo paura di restare intrappolata qui. A 20 anni non apprezzavo la mia regione; ha iniziato a mancarmi quando sono andata a fare la modella a Miami: lรฌ era tutto meraviglioso perรฒ sentivo la nostalgia delle mie origini. Devo dire che lโ€™amore per lโ€™Umbria รจ venuto crescendo.

Quindi รจ un amore nato con il tempoโ€ฆ

Sรฌ. Oggi se chiudo gli occhi e mi immagino un posto dove stare serena e tranquilla sicuramente รจ un prato, dove guardare il cielo, nella campagna umbra. Per ritrovare in qualche modo questo, ogni giorno vado a fare una passeggiata a Central Park: ho proprio il bisogno di stare in mezzo al verde, agli alberi e alla natura. A casa mia a New York cโ€™รจ Umbria dappertutto, ci sono dei paesaggi verdi, ho sempre una piantina di basilico o di aloe a portata in mano, e nella credenza tengo le lenticchie di Castelluccio, che considero lโ€™elisir di lunga vita. E proprio in America รจ partito il desiderio di raccontare le mie origini, di raccontare la Quintana, di raccontare Foligno e lโ€™Umbria.ย 

Come si parte da Foligno alla volta degli Stati Uniti?

Si parte con tantissima paura, con tanto coraggio, adrenalina, un pizzico di pazzia e con una dose incredibile di ambizione. Ho avuto la visione di vedere me stessa proiettata nel mondo che volevo e questo mi ha spinto a partire. Inoltre, fondamentale รจ saper prendere il treno che passa in quel momento.

Il suo treno quandโ€™รจ passato?

รˆ passato una mattina mentre ero a scuola a Spoleto come maestra di sostegno: mi ero appena laureata e avevo accettato un incarico a tempo determinato, soprattutto per la gioia dei miei genitori. Era un periodo un poโ€™ particolare della mia vita e dopo tanti anni in giro per lโ€™Europa come modella, il lavoro a scuola era il coronamento dei miei anni di studio e poi, volevo vivere il mestiere dellโ€™insegnante, che devo dire, รจ uno dei piรน belli al mondo. Era novembre e a metร  mattina mi รจ arrivata una telefonata: ยซPronto Eleonora ricordi quel meeting? Ti hanno scelta come modella per un progetto a Miami! Devi partire tra 20 giorni! Pronto Ele ci sei? Sei ancora lรฌ?ยป. Sono rimasta in silenzio per 3 minuti poi ho balbettato: ยซWow grazie, ma ci devo pensareยป. Ero frastornata e mi confidai coi miei colleghi, in primis col maestro Francesco. รˆ stato lui a dirmi che dovevo prendere al volo quel treno e che se non lโ€˜avessi preso lui stesso mi avrebbe cacciato a calci nel sedere dalla porta. E cosรฌ fu! Devo dire perรฒ che sono stati diversi i fattori che si sono allineati come sostiene la legge dellโ€™attrazione dellโ€™universo che รจ la mia filosofia di vita. Tutto รจ iniziato a 15 anni quando ho iniziato a sfilare per grandi marchi nazionali e internazionali tra cui: Ferragamo, Scervino, Roberto Cavalli, Cruciani, Brunello Cucinelli e Fendi che era prodotta dallโ€™azienda Roscini a Spello. In contemporanea mi sono laureata allโ€™Universitร  in Scienze della Formazione con specialistica in psicologia – la mia famiglia, molto tradizionalista, ci teneva che mi laureassi – e ho iniziato a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo tra Roma e Milano. Non mi fermavo mai. Ho sempre perseguito con passione e grande determinazione i miei obiettivi: volevo sfilare e raggiungere la moda a livelli internazionali. Volevo che la mia esistenza avesse un significato al di lร  dei confini nazionali, o nella moda o nello spettacolo, ma questo volevo! Alla proposta di Miami ho saltato dalla gioia perchรฉ era il mio sogno, perรฒ allo stesso tempo avevo anche tanta paura: era la mia grande occasione quindi ho preso e sono partita, sono rimasta in Florida anche dopo che il progetto era terminato e da lรฌ tante altre nuove conoscenze e opportunitร  sono arrivate, tra cui lโ€™uomo della mia vita, Domenico.

Modella, attrice, presentatrice e anche cantante: qual รจ il lavoro che preferisce?

Quello che mi dร  piรน soddisfazione รจ sicuramente il cinema, ma anche la conduzione. Sono due parti del mio lavoro che mi piacciono tantissimo. La modella fa parte di un periodo importante della mia vita che mi ha dato tante soddisfazioniโ€ฆ tutto รจ iniziato lรฌ. Per quanto riguarda la musica, non mi definisco una cantante: ho inciso la canzone Volare perchรฉ rientra un poโ€™ nellโ€™immaginario dellโ€™italiano in America, รจ stato un gioco, incentivata da un produttore italiano.

Ci raccontiโ€ฆ

Nel 2016 a Miami e a New York iniziavo a essere riconosciuta agli eventi e ai party del jet set americano, era il momento in cui iniziavo a condurre i primi Festival, ero identificata come la bella italiana in America. Ricordo che a una festa di italo-americani iniziai a ballare il mambo emulando Sofia Loren e cosรฌ da lรฌ si รจ creato il clichรฉ di Elleonora Lora the Italian beauty (gli americani non pronunciano bene il mio nome). Lโ€™idea di Volare รจ stata lanciata da un amico produttore musicale italiano e da mio marito Domenico Vacca, che รจ il mio mentore e una grande fucina di idee, poi รจ stata post prodotta da Ben DJ e distribuita da unโ€™etichetta di Las Vegas.ย ย 

 

Eleonora Pieroni durante la Quintana di Foligno

รˆ Ambasciatrice dโ€™arte Made in Italy e della cultura italiana negli Stati Uniti per aver portato una delegazione della Quintana a sfilare a New York in occasione del Columbus Day del 2017โ€ฆ

รˆ un titolo che mi รจ stato conferito dal sindaco di New York, Eric Leroy Adams ed รจ collegato a questโ€™evento del 2017 e anche allโ€™evento di promozione della regione Puglia, che รจ la mia seconda terra, avvenuto nel 2018. Non lo devo dire io, perรฒ credo che non ci siano altri personaggi che si sono cosรฌ impegnati a promuovere lโ€™Umbria allโ€™estero; ho fatto e faccio una promozione volontaria voluta e ideata da me. Il mio obiettivo รจ quello di raccontare agli americani la mia terra, Foligno e la Quintana.ย 

Ora รจ anche madrina dei Borghi piรน Belli dโ€™Italia per la regione Umbria, lei che dai borghi in qualche modo รจ scappata. รˆ una bella coincidenzaโ€ฆ

รˆ verissimo. La vita รจ un circolo e secondo la legge dellโ€™universo se tu visualizzi delle cose alla fine le attiri. Io avevo visualizzato il mio ritorno in Umbria, me lo aveva predetto anche un veggente, perchรฉ, diciamoci la veritร , ci si sta bene, ma volevo tornare dopo aver fatto un mio percorso. รˆ il suggerimento che do a tutti i giovani. Comunque sono felicissima di questa nomina perchรฉ richiama un poโ€™ la mia natura e stiamo lavorando a dei progetti molto interessanti dedicati anche al turismo di ritorno, ossia invitando gli italiani che vivono fuori Italia (piรน di 80 milioni) a riscoprire i borghi e le loro cittร  natali ormai dimenticate. In pratica promuovere un turismo sostenibile e delle proprie radici.

Da occhio umbro ma che vive allโ€™estero: cโ€™รจ qualcosa che manca alla regione e ai suoi borghi per fare quel passo in piรน e diventare famosa come la Toscana?

In realtร  cโ€™รจ quasi tutto, vanno migliorate solo alcune cose, come ad esempio le infrastrutture, i collegamenti ferroviari e alcuni servizi. Inoltre, andrebbero piรน approfonditi il marketing e la comunicazione per il turismo. Qualcosa si sta muovendo – Paola Agabiti e la presidente Donatella Tesei stanno facendo un ottimo lavoro – รจ stato creato anche un nuovo logo, ma occorre una visione piรน internazionale per puntare sul turismo di lusso che cerca sempre posti esclusivi e di nicchia. Non solo per i clienti italiani, ma anche provenienti dallโ€™estero, per questo giร  anni fa avevo puntato sullโ€™Umbria poichรฉ รจ come una piccola Svizzera con paesaggi bellissimi e una qualitร  della vita altissima, lโ€™evento della Quintana a NY รจ stato in fondo un evento precursore del turismo delle radici. A proposito del turismo delle radici e del ritorno, ti anticipo che il 2024 sarร  lโ€™anno del turismo del ritorno.

Parliamo ora del suo ultimo film โ€œDanteโ€ di Pupi Avati dove interpreta una suora: le scene del suo personaggio sono state girate proprio a Foligno. รˆ stato emozionante?

Assolutamente sรฌ. รˆ stata una grande gioia. Pensa al caso: sono scappata da Foligno e poi a distanza di anni la vita mi ha portato a girare un film proprio lรฌ, a Palazzo Trinci. Sono la suora che accompagna Dante a incontrare Papa Bonifacio VIII. รˆ stato un piccolo ruolo che perรฒ mi ha dato grande gioia, perchรฉ รจ una partecipazione in un film importante che rimarrร  nella storia, diretto da un maestro del cinema come Pupi Avati e che racconta la Divina Commedia e Dante Alighieri, due capisaldi della letteratura italiana. รˆ stata una grande esperienza, abbiamo girato molto in Umbria, il 90% delle scene sono ambientate tra Foligno, Bevagna, Perugia, Spoleto e tanti borghi dellโ€™Umbria. Inoltre, รจ stato bello aver rincontrato il costume designer Andrea Sorrentino e Sergio Castellitto, che avevo premiato durante il Festival Italy on screen Today che ho condotto a New York qualche anno fa.

Ce lโ€™ha un aneddoto su Pupi Avati da raccontare?ย ย 

La prima volta che lโ€™ho incontrato sono rimasta sbalordita perchรฉ nel suo ufficio ha appesa la bandiera americana e sulla scrivania tiene la fotografia della sua casa americana. Era destino. Poi durante un meeting mi disse: ยซAndiamo a girare in Umbria e mi dicono che tu sei la madrina dellโ€™Umbria e che la rappresenti anche in Americaยป. Insomma, รจ stato molto carino ed รจ stato per me una fonte di saggezza da cui imparare.

Come si descriverebbe in tre parole?

Sensibile, generosa e solare: amo la vita in tutte le sue sfumature!

Ha dei progetti in cantiere?

Ne ho diversi, sia nel cinema sia per quanto riguarda il mio ruolo di Ambasciatrice dei Borghi italiani. Come dicevo prima ci sono in campo progetti culturali che puntano sul turismo di ritorno e sulla promozione dei Borghi piรน belli dโ€™Italia e li sto seguendo per quanto riguarda i due mondi: Italia e America. A gennaio 2023 a New York riceverรฒ una nomina molto importante dalla CIM-Confederazione italiani nel mondo.

 

La Quintana a New York

Ha ancora il sogno nel cassetto di aprire una masseria?

Sรฌ, ce lโ€™ho ancora. Vedo che si รจ informata bene su di me! (ride). Per ora ho comprato una masseria in Puglia e ho iniziato a fare dei lavori di ristrutturazione, a Trani invece stiamo realizzando un hotel di lusso. Sto mettendo in atto il turismo di ritorno anche nella mia vita! Vorrei anche un agriturismo in Umbria dove fare il vino, lโ€™olio, il miele e i prodotti naturali che a me piacciono tanto.

Non posso non chiederle di Ivana Trump: comโ€™รจ nata la vostra amicizia?ย 

La incontrai per la prima volta a Saint Tropez. Poi la vera conoscenza avvenne durante una cena a Miami alla quale andai con mio marito Domenico Vacca. Domenico รจ stato il suo stilista personale per anni, ed erano legati da una grande amicizia; pensa che tutte le foto che si trovano di Ivana sul web sono quelle in cui indossa i tailleur coloratissimi di Domenico. Teneva molto a farmi conoscere Ivana perchรฉ voleva in qualche modo la sua approvazione. Da quel momento abbiamo iniziato a frequentarci.

Cosa ha rappresentato per lei?

Per me Ivana รจ stata veramente tanto importante. Era una fonte dโ€™ispirazione e di grande motivazione. La guardavo e pensavo: ยซVoglio essere come leiยป. รˆ stata la mia mamma americana nei momenti di solitudine e quando ancora non conoscevo nessuno a New York, lei cโ€™era sempre. Non era solo una donna bellissima, ma anche una donna rigorosa, intelligente, una businesswoman, una campionessa di sci; ha scritto tre libri, aveva una sua linea di moda e degli alberghi col marito Donald Trump. Una vera icona degli anni 80.

Cosa facevate insieme?

Pranzavamo insieme almeno una volta alla settimana da Cipriani, il ristorante vicino a Central Park. Ci incontravamo a casa sua, facevamo una passeggiata e andavamo a pranzo insieme e poi la riaccompagnavo. Questa era la nostra routine. Stavamo ore e ore a parlare, io spesso prendevo appunti, ho un diario dove conservo tutti i suoi consigli e le sue frasi. Quando penso a lei mi si scatena un turbinio di emozioni, giusto qualche giorno fa mentre sistemavo la casa ho ritrovato delle foto e, sotto le note alla radio di Franck Sinatra, sono scoppiata in un pianto ininterrotto, mi fa tanto male pensare che non ci sia piรน, ha creato in me una rottura incredibile, mi aveva promesso tante cose, avrebbe dovuto essere presente a tanti nostri momenti belli. Ivana rimarrร  sempre nel mio cuore, e se lascerรฒ un segno nella storia di New York sarร  anche grazie a lei.