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Paciano

comuni umbri

PROVINCIA:

Perugia

WEB:

Per informazioni turistiche:

Ufficio IAT
c/o Comune – Piazza Della Repubblica, 4 – Paciano

Paciano

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Veduta di Paciano
Foto di Enrico Mezzasoma
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Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo
Foto di Enrico Mezzasoma
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Porta Fiorentina
Foto di Enrico Mezzasoma
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Torre dell'Orologio
Foto di Enrico Mezzasoma
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paciano è ISCRITTA A:

alla scoperta del borgo

Sulla cima del Monte Petrarvella (391 metri s.l.m.) sorge Paciano, piccolo borgo medievale il cui nome sembra derivi da Pagus Ianivillaggio dedicato a Giano – da Pagus Dianusvillaggio luminoso – o da Pacius, termine che indica la proprietà fondiaria. Indicato in un documento del IX secolo come la Curtis di Paciano Vecchio (antico insediamento), alla fine del XII secolo entra nella sfera d’influenza del Comune di Perugia e di seguito nasce Paciano Nuovo – borgo intorno al castello feudale – che, passando in mano al conte di Toscana Guglielmo di Beaufort prima e al condottiero Braccio da Montone dopo, finisce sotto il controllo della Santa Sede e della città di Perugia; divenuto comune di Panicale, entra infine nel Regno d’Italia.

Veduta di Paciano, Luca Signorelli e bottega.

Il borgo, protetto da 600 metri di mura, ha otto torri, tre porte – Fiorentina, Perugina e Rastrella – e una pianta a ventaglio con tre strade parallele collegate da vicoli. Di fronte a porta Rastrella si erge Palazzo Cennini, in due corpi uniti da un camminamento; ristrutturato nel 1500 dal cardinale Francesco Cennini, oggi è una dimora privata dai ricchi tesori, quali un salone con bella vista su Gerusalemme, stucchi Rococò e una cappella settecentesca. Sulla sua facciata sud si trova Rocca Buitoni (1300) con affreschi del XVI secolo e due cappelle: dimora privata dei fondatori del marchio Buitoni, è oggi residenza personale degli eredi, visitabile durante eventi culturali. Proseguendo, si incontra il pozzo etrusco che, insieme alle fonti di Porta Rastrella e ai lavatoi (1800) di Porta Perugina, fa parte del Percorso delle acque di Paciano. La Chiesa di San Carlo Borromeo del 1629 – aperta nel periodo pasquale – dedicata al Santo e rivestita da paramenti funerari che nascondono dipinti del 1800, ospita un ligneo Cristo morto del 1620; la vicina Chiesa di San Giuseppe del 1300 è oggi Museo parrocchiale di reperti etrusco-romani e opere sacre come la tela Madonna delle Grazie di Benedetto Bonfigli (1450).

In via Pitalessa si trova la Pinacoteca, sede di opere come la Madonna del Rifugio (Madonna del Davanzale) di Bernardino di Mariotto e il colossale Crocifisso (1452) di Francesco da Castel della Pieve, un’opera a cavallo dei tempi con impostazione pittorica medievale e figure in vesti rinascimentali.

In Piazza Repubblica, il Palazzo del Municipio, interamente ristrutturato in pietra, conserva la Madonna col Bambino di Salvio Savini; davanti al comune, spiccano il Teatro dedicato a Sega la Vecchia e il seicentesco Palazzo Baldeschi, sede della Biblioteca comunale, del Centro Terzo Millennio, dell’Unione dei Comuni del Trasimeno e del Museo TrasiMemo. Fuori dal centro storico si incontrano le chiese di Santa Maria Assunta, San Sebastiano e il Santuario della Madonna della Stella. Per gli appassionati di trekking e sport all’aria aperta, percorsi di grande valore naturalistico sono la via Francigena, i sentieri CAI e i Percorsi del Perugino: 3 km costeggiano la Torre di Orlando, i resti di Paciano Vecchio, l’ex Convento di Sant’Antonio, e l’antica Chiesa del Ceraseto, con una pietra del Giano Bifronte sulla facciata e l’affresco di Gianbattista Caporali, allievo del Perugino, all’interno.

Veduta aerea di Paciano

Eventi importanti sono gli appuntamenti dell’Associazione TrasiMemo, la Festa dell’Olio e l’Infiorata. Prodotto tipico del territorio è l’eccellente olio d’oliva DOP apprezzato in tutto il mondo, mentre tra i prodotti della cucina spicca il torciglione, un dolce natalizio a forma di serpente con mandorle dolci e amare, uova, zucchero, frutta candita, pinoli, chicchi di caffè e Alchermes.