Si รจ svolta il 20 ottobre scorso a Cittร della Pieve, presso la sede del Gal Trasimeno-Orvietano, una riunione operativa tra i firmatari del Protocollo dโintesa – oltre al Gal, i Comuni di Cortona, Cittร della Pieve, Orvieto e Todi – con lโobiettivo di individuare i programmi e il progetto per le celebrazioni del 500mo anniversario dalla morte di Perugino e Signorelli.
Il Gal ha annunciato che sta prendendo forma un accordo di cooperazione interregionale tra diversi Gal Umbri e Toscani che potrebbe coinvolgere 6 Gal, 4 umbri e 2 Toscani, nel cui territorio ci sono opere di questi due grandi artisti del Rinascimento Italiano, che ha avuto giร il consenso del Gal Alta Umbria, nel cui territorio il Perugino ha lasciato diversi grandi opere, e per il quale si รจ in attesa di altri imminenti riscontri. Nella riunione che si รจ riaggiornata per il giorno 18 novembre ad Orvieto, si coinvolgeranno, nel progetto, tutti gli altri Comuni che hanno nel proprio territorio tracce dellโopera di Signorelli, Perugino e relative scuole. Si รจ poi giร acquisita la disponibilitร ad entrare nel progetto di alcuni privati ed in particolare Opera del Duomo di Orvieto per la Cattedrale e la Cappella di San Brizio e Proloco di Fontignano per la Tomba del Perugino ed aperta ad ogni tipo di collaborazione per la promozione degli eventi anche La Galleria Nazionale dellโUmbria. Il Gal Trasimeno-Orvietano intende innanzitutto sostenere, anche con risorse proprie, la promozione e la comunicazione di tutti gli eventi e le iniziative che, in maniera del tutto autonoma i vari Comuni dellโaccordo di programma, quelli che faranno parte del progetto e gli altri soggetti che ne hanno titolo, proporranno. Oltre a ciรฒ si vuole far conoscere per sostenere il turismo che potrร attrarre questo importante evento, il patrimonio culturale rinascimentale e i luoghi delle opere, i paesaggi e anche lโofferta turistico-ricettiva, i punti delle eccellenze enogastronomiche, gli itinerari e i pacchetti turistici tematici del doppio anniversario. La comunicazione si avvarrร delle piรน moderne tecnologie quali la realizzazione di una App, un applicativo per dispositivi mobili (smartphone, Ifone e Android), una mappa con relativa localizzazione dei luoghi del Perugino e Signorelli e indicazione del percorso per raggiungerli, un portale ed un sito dedicato, ma anche di attivitร piรน tradizionali quali la presentazione a Fiere del Turismo a livello nazionale ed internazionale, creando momenti ed eventi di promozione specifici nelle cittร piรน importanti dโItalia ed in particolare a Roma e Milano. A questo proposito si intende sostenere la Guida di Repubblica dedicata a Perugino e Signorelli il Master in Turismo Sostenibile e Managment delle imprese creative e culturali proposto da Luiss Business School e Accademia Intrecci, un accordo con FIAVETe Confindustria per la predisposizione di pacchetti turisti specifici da vendere in tutte le agenzie di viaggi a livello nazionale ed un accordo con ENIT per promuovere lโevento in tutte le loro sedi nel mondo. Gli altri interlocutori presenti hanno annunciato mostre, ed in particolare i comuni di Cortona sul Signorelli e di Cittร della Pieve su Perugino, Conferenze e convegni quali lโOpera del Duomo di Orvieto ed altre iniziative ancora da definire. Il Comune di Todi, dove troviamo opere dello Spagna allievo dei due maestri, ha presentato una idea progettuale che precede tre momenti, un itinerario esterno attraverso il quale รจ possibile ammirare tutti gli artisti rinascimentali che si trovano in cittร , una mostra rinascimentale presso il Museo Civico dove attorno alla bellissima Pala dello Spagna verrร ricostruito un ambiente con contenuti multimediali e un ciclo di conferenze. Per il resto al prossimo appuntamento, che sarร allargato ad altri Comuni e soggetti che volessero lavorare in questo ambito progetto, saranno presentate altre iniziative e, il Gal Trasimeno-Orvietano si รจ preso lโimpegno di proporre alcune ipotesi di logo attraverso cui veicolare tutta la promozione.
Foligno (PG) e Gibellina (TP) apparentemente non hanno niente da condividere, ma in realtร un cubo e una sfera unisce queste due localitร .
Foligno e Gibellina sono due comuni italiani che distano fra loro 1.246 km. La distanza รจ notevole, non solo da un punto di vista geografico, ma anche storico, culturale, di dialetto e di cucina. Eppure, Lu centru de lu munnu e la Valle del Belice sono molto piรน vicine di quello che si puรฒ pensare. Infatti un evento naturale e due opere architettoniche, pur con tempi e forme diverse, hanno unito e uniscono questi due luoghi. L’obiettivo di rinascita spesso passa anche attraverso l’arte e i valori simbolici che essa esprime.
Tutto ha inizio nel gennaio del 1968 quando un forte terremoto colpรฌ la Valle del Belice distruggendo Gibellina, paesino dell’entroterra trapanese. Poi nel settembre del 1997 un sisma di intensitร leggermente inferiore a quello siciliano fece piombare nel dramma le popolazioni a cavallo tra Umbria e Marche. Nonostante le perdite umane e le pesanti ripercussioni su un territorio disastrato, la voglia di rinascita e di riscatto sociale si fece strada anche con i contributi dell’architetti Massimiliano Fuksas e Ludovico Quaroni.
Gibellina e l’architetto Ludovico Quaroni
Per la ricostruzione edilizia si pensรฒ a una Nuova Gibellina distante una quindicina di km dal vecchio borgo. Per la rinascita delle coscienze e per la memoria storica si fece strada, da parte dell’amministrazione del Comune, l’idea di una ricostruzione culturale, dove l’arte e l’architettura avrebbero garantito un futuro a questa zona.
Chiesa di Gibellina
Nel 1970 l’architetto romano Ludovico Quaroni ricevette l’incarico per la progettazione della Chiesa parrocchiale nel punto piรน alto del paese. Il progetto fu completato nel 1972 ma i lavori iniziarono clamorosamente tardi e non furono completati fin quando nel 2002 ripresero i passaggi ultimativi, terminati poi nel 2010. Nel mese di marzo di quell’anno la chiesa fu inaugurata e consegnata ai fedeli.
La chiesa presenta una peculiaritร che ritroviamo nelle architetture metafisiche, nel Cenotafio di Newton di Boullรจe, nei connotati utopici di altri progetti contemporanei e che in sostanza si materializza nella forma perfettamente sferica dell’abside.
La Chiesa Madre, questo il suo nome, ha una geometria inusuale per una costruzione ecclesiastica: ha una pianta a base quadrata di 50 metri per lato, un anfiteatro scoperto dominato da una sfera centrale.
Foligno e l’architetto Massimiliano Fuksas
La Chiesa di San Paolo Apostolo a Foligno รจ una chiesa parrocchiale progettata dall’architetto Massimiliano Fuksas e inaugurata nel 2009. Simbolo della rinascita dopo il terremoto del 1997 sorge su un’area che aveva ospitato un campo container per gli sfollati. L’edificio รจ costruito prevalentemente in cemento armato ed รจ come una scatola nella scatola, essendo frutto della composizione di due parallelipipedi, uno interno e uno esterno dove sono presenti finestre di forma irregolare.
Chiesa di San Paolo Apostolo a Foligno
Non รจ, come qualcuno sofferma, una monolitica gettata di cemento, ma molto di piรน per l’importante rapporto che si crea fra l’edificio e il cielo e che rimanda al trascendente. La lunghezza, la larghezza e l’altezza sono uguali e perciรฒ di tratta esattamente di un cubo. Interessante รจ la leggerezza del cubo sospeso all’interno che si contrappone all’architettura massiva del volume esterno. Alla Chiesa si accede attraverso un vasto sagrato in salita dove si innalza una stele alta 13 metri in cemento e marmo di Carrara.
Accanto alla chiesa sorge un altro parallelepipedo, piรน basso e allungato dove trovano spazio la Sagrestia, il Ministero Pastorale e la Casa Canonica. Infine, un piccolo volume vetrato accoglie la cappella feriale. La facciata dell’ingresso, posta a sud, รจ attraversata in tutta la sua lunghezza da una bassa vetrata e numerose sono le fonti di luce che illuminano scenograficamente gli elementi di maggiore importanza.
Aspetti geometrici e rappresentativi
La Chiesa Madre di Gibellina rappresenta un luogo chiaramente simbolico, il centro gravitazionale degli spazi per la liturgia intorno a essa disposti. La sfera รจ una superficie liscia e candida che incarna la ricerca di purezza. ร memoria della chiesa originaria riletta in chiave moderna e sintetizza il trascendente con la razionalitร umana, รจ un’opera unica e un osservatorio privilegiato. Ludovico Quaroni ha sperimentato a Gibellina una sintesi fra arte, architettura e urbanistica tralasciando in parte gli aspetti liturgici.
Massimiliano Fuksas definisce cosรฌ il senso del suo progetto per il Complesso Parrocchiale San Paolo a Foligno: ยซVedere attraverso il cemento il cielo, dall’interno, dall’esterno, all’esternoยป. L’elemento luce in questo progetto รจ fondamentale per creare un ambiente favorevole alla spiritualitร . La geometria minimalista dell’ingresso, al quale si arriva attraversando il sagrato, รจ in perfetta sintonia con tutta l’opera. Il cubo di Fuksas si rifร a un’estetica di essenzialitร indicando ai fedeli la via della spiritualitร . Il progetto, ispirato da un’idea di modernitร , รจ di interesse, per il suo spirito d’innovazione, internazionale. La valenza simbolica รจ molto forte: opporsi alla distruzione ricostruendo un edificio forte e stabile.
La critica e la paura verso il nuovo
ย La prima critica nei confronti della Chiesa Madre di Gibellina, a nome degli anziani del posto, รจ che รจ ยซtroppo lontana, raggiungerla a piedi รจ impossibileยป, trovandosi nella parte piรน alta del paese. Inoltre, per i gibellinesi รจ moderna e con una forma bizzarra tanto che รจ stata soprannominata la chiesa palla.
Chiesa di Gibellina
Gli abitanti del posto erano abituati a cose ordinarie e capire questa nuova chiesa non รจ stato semplice. La Chiesa Madre di Quaroni per la gente รจ semplicemente un monumento da far vedere ai turisti e i fedeli vanno nella Chiesa Madre perchรฉ poi in fondo non hanno altre alternative, ma l’idea di appartenenza a una piccola comunitร religiosa รจ ormai perduta.
Sintetizzando possiamo affermare che l’obiettivo di rinascita non ha funzionato del tutto e che la chiesa palla รจ troppo lontana e troppo moderna per essere accettata. Per quanto riguarda Foligno, sebbene la Conferenza Episcopale Italiana abbia scelto il progetto di Fuksas per il suo forte carattere d’innovazione, vi รจ stato chi ha mosso dure critiche al risultato finale. I detrattori sostengono che l’edificio risulta troppo d’impatto con il contesto circostante richiamando l’idea di un magazzino o semplicemente l’idea di un cubo gigantesco. Un volume troppo imponente che non si integra con il paesaggio umbro e la sacralitร del luogo. ร cosรฌ che l’estetica contemporanea come tema di rinascita si รจ trasformata pure in tema di polemica. Come la chiesa palla non รจ entrata nel cuore dei gibellinesi, anche la chiesa cubo non fa impazzire i folignati. Probabilmente queste due opere architettoniche moderne hanno fatto emergere, in parte della popolazione, la neofobia intesa come il timore per tutto ciรฒ con cui non abbiamo familiaritร . Spesso non si ha paura del nuovo come tale, ma delle sue conseguenze. La paura della modernitร e del cambiamento รจ uno stato d’animo che esiste da sempre, perfino Socrate era diffidente di quell’astruseria moderna che era la scrittura.
Chiesa di San Paolo Apostolo a Foligno
Uno sguardo oltre
Molti sono gli esempi a livello internazionale di centri parrocchiali progettati in chiave moderna nell’ambito dell’architettura sacra. La chiesa del centro parrocchiale di Iesu a San Sebastian in Spagna, progettata da L.R. Moneo Valles, si contraddistingue per lo spazio astratto e cubico e per lo slancio verticale. La chiesa del complesso parrocchiale di Ka Don in Vietnam, si caratterizza per la semplicitร e il rigore. Si tratta di un’opera poetica capace di rispondere a uno spazio di preghiera dimensionalmente grande. La chiesa invece progettata dagli architetti Ansgar e Benedikt Shulz a Lipsia in Germania ha un significativo spazio liturgico capace di trasmettere una trascendente esperienza spaziale intensificata dall’alto lucernario.
Un cenno al simbolismo geometrico
Concludo facendo un breve cenno al simbolismo geometrico e se questo puรฒ essere utile ad aiutare gli scettici a scoprire la bellezza delle chiese di Foligno e Gibellina. La sfera รจ la forma primordiale perchรฉ รจ simile a se stessa in tutte le direzioni ed รจ la forma piรน universale essendo il simbolo della perfezione. L’assenza di angoli simboleggia l’armonia e rinvia a una immagine di totalitร .
Il cubo รจ la forma piรน immobile di tutte, รจ il solido per eccellenza e simboleggia la stabilitร la forza e l’integritร . Con le dovute modifiche, certamente Quaroni e Fuksas hanno applicato ai loro progetti il valore del simbolismo e mentre il primo asseriva che: ยซsenza possibilitร di sperimentare non รจ possibile fare nienteยป, l’altro ha affermato: ยซIo inizio a disegnare, intuisco una cosa, che poi non รจ mai quella vera o quella che mi era richiestaยป.
Presentazione del libro Donne di confine e oltre, di Patrizia Patrizi, Rita Boini ed Elena Volterrani, Bertoni editore, venerdรฌ 28 ottobre alle 18 al museo del Tulle in piazza regina Margherita.
Dopo i saluti dellโamministrazione comunale interverranno Maura Lepri antropologa, le autrici Patrizia Patrizi e Rita Boini, Marco Mannarelli dellโassociazione Le Trame di Anita, che organizza lโincontro. Seguiranno letture di Bruna Manzoni, coordina Francesca Caproni, direttore del Gal Trasimeno Orvietano. In occasione della presentazione si terranno una piccola esposizione de Lโarte dei ricami con la presenza di Anna Aurelia Buono e altre ricamatrici; in mostra foto di Elena Volterrani. Donne di confine e oltre รจ un libro e anche un progetto nato da unโidea di Patrizia Patrizi, quello di raccontare donne legate alla propria terra, a piccoli paesi dove la vita รจ meno semplice, a volte migliore a volte piรน difficile che in grandi aree urbane.
Il libro raccoglie storie di donne tra Umbria e Toscana dalla loro viva voce, tra vicende, sentimenti, delusioni, gioia, forza di contrastare le avversitร . Le storie sono affiancate da foto di Elena Volterrani, un racconto parallelo per immagini, capaci di catturare lโanimo delle protagoniste. Tra queste a Panicale la storia di Anna Aurelia Buono, che inizia a ricamare a undici anni per unโazienda di Perugia e ora, artista indiscussa dei ricami su tulle di Panicale, ricorda con gratitudine unโaltra donna, Anita Grifoni, che trasformรฒ la tradizione dei ricami su tulle del paese in lavoro e di cui Anna Aurelia dice: ยซSalvรฒ dalla miseria le donne di Panicale, che grazie a lei impararono un mestiere e poterono lavorareยป. Un libro, Donne di confine e oltre, tutto al femminile: la firma della copertina si deve a Roberta Neri; a Bruna Manzoni, che ha curato anche lโediting, si devono le letture che accompagnano le presentazioni.
Sottoscritto domenica a Messenano dagli otto Comuni del territorio
Dopo la Carta dello Scoppio sottoscritta simbolicamente nel 2021 e le delibere degli otto Comuni interessati che lโhanno recepita, ci sono nuovi passi in avanti per la valorizzazione del territorio dei Monti Martani. Nella giornata di domenica a Messenano, nel Comune di Spoleto, non lontano dal paese abbandonato dello Scoppio, cโรจ stata infatti la firma di un protocollo dโintesa tra gli otto Comuni interessati a dar vita ad una forma associativa per la valorizzazione la tutela del territorio montano: si tratta dei Comuni Terni, Spoleto, San Gemini, Acquasparta, Castel Ritaldi, Massa Martana, Gualdo Cattaneo e Giano dellโUmbria.
La firma del protocollo, che sarร successivamente deliberato da tutte le amministrazioni comunali, รจ stata apposta al termine di unโiniziativa โLa strada delle pecoreโ che ha coinvolto un centinaio di escursionisti nellโambito de โla Terra dei Borghi Verdiโ, a cura del Comune di Acquasparta e della Regione Umbria, in collaborazione con il Comune di Spoleto, la Pro Loco Santa Maria in Rupisโ di Firenzuola e Messenano e con la Comunanza Agraria di Messenano.
โLโescursione che ha condotto i partecipanti su un itinerario intorno al lago di Firenzuola โ dicono gli organizzatori โ aveva lโobiettivo, cosรฌ come la precedente iniziativa che venne realizzata allo Scoppio, di mettere in evidenza le grandi potenzialitร del territorio dei Martani, sia per quel che riguarda i sentieri, i paesaggi, i prodotti tipici, i beni culturali e la cultura popolareโ. Lโiniziativa si รจ infatti conclusa con una degustazione e un concerto nella piazzetta di Messenano.
Hanno partecipato le amministrazioni di Spoleto con il sindaco Sisti, di Acquasparta, con il sindaco Montani e lโassessore Morichetti, di San Gemini con il sindaco Clementella, di Terni con lโassessore alla cultura Cecconelli, di Gualdo Cattaneo con il sindaco Valentini, di Castel Ritaldi Sabbatini, di Massa Martana con la delegata Pagliochini e di Giano con il delegato Gramaccioni.
Eโ Luigi Bevilacqua, in arte Rame, ad aggiudicarsi con la canzone “Pare” la quarta edizione di “ProSceniUm Festival della canzone d’autore – Cittร di Assisi”,ย concorso canoro nazionale riservato ai giovani talenti della musica cantautoriale che si รจ tenuto sabato 22 ottobre alย Teatro Lyrick di Assisi. Il 22enne originario di Senigallia (Ancona), oltre ad aver conquistato il premio Siae “Cristian Parisi, Miglior canzone” (conferito al 50% dagli stessi cantanti in gara e al 50% dalla giuria di qualitร ), ha vinto anche quello per la “Canzone piรน radiofonica”, assegnato da Radio Subasio, radio ufficiale del Festival, e consegnato dalla speaker Katia Giuliani. Secondo classificato รจ giunto Alberto Giovinazzo di Potenza con la canzone “Pastori di greggio”, mentre al terzo posto รจ arrivato Emanuele Conte di Montebelluna (Treviso) con “La nona meraviglia”. Giulia Damico di Torino con “Non colpito” ha conquistato il premio Pegaso Universitร Telematica per la “Migliore musica” (assegnato dai Maestri orchestrali) mentre quello Humilis per il “Miglior Testo” (da Beppe Dati) รจ andato a Enzo Antonino di Taranto con “Tutto il mondo tace”.
Rame, foto by Vignaroli
Nessun premio ma tanti applausi anche per gli altri concorrenti in gara tra cui gli eugubini Roberto Pezzini e Martino Tordoni, in arte Pez&Mab, saliti sul palco del Lyrick con “Meglio le scimmie con le banane”. Gli altri finalisti erano Alessandro Di Lascia di Manfredonia (Foggia) con “Cambiami”, Claudia Salvini di Montevarchi (Arezzo) con “Madame Bovary”, Crisso di La Spezia con “Per orso (tekoลer)”, Scapigliati di Roma con “Sammy”, Vanessa Chiappa di Senigallia (Ancona) con “Cosรฌ simile allโamore” ed Ylenia Iorio di Tortora (Cosenza) con “Non resto”.
Splendida serata quella vissuta al Lyrick, con il teatro sold out ed il Festival – ideato ed organizzato dall’Associazione “ProSceniUm โ Progetto Scenico Umbro” – che si รจ confermato una manifestazione a tutto tondo. Non solo un concorso musicale, ma un vero e proprio talk show con grandi ospiti e momenti divertenti. Ottima la conduzione dellโattore e doppiatore Luca Ward, affiancato da Loredana Torresi (che รจ anche direttore artistico della kermesse insieme a Roberto Lipari). Piacevoli e coinvolgenti gli ospiti. A partire dai “Neri per caso”, sei voci a cappella, che, oltre alla canzone che li ha resi celebri “Le Ragazze” (con cui nel 1995 vinsero il Festival di Sanremo nella categoria Nuove Proposte), hanno eseguito brani attuali come “I love you baby” di Jovanotti, “A mano a mano” di Rino Gaetano e “Via” di Claudio Baglioni. Tra gli altri ospiti la solare Simona Molinari che ha fatto cantare il Lyrick a ritmo di “Forse” e “La Felicitร ” (Festival di Sanremo e Disco dโOro nel 2013). Graditissimo anche il ritorno di Roger Wright (performer, cantante, compositore ed attore londinese) che, ospite anche alla seconda edizione del Festival, ha aperto la serata con una versione ritmata e coinvolgente di “Music” di John Miles per poi chiuderla insieme a Frate Alessandro Brustenghi eseguendo “Amazing Grace”, uno dei piรน famosi inni cristiani in lingua inglese del Settecento, cantato anche durante il periodo natalizio. Dolcissimo anche lโomaggio di Giovanni Caccamo (vincitore della categoria nuove proposte alla 65esima edizione del Festival di Sanremo con “Ritornerรฒ da te”, premio della critica Mia Martini, premio sala stampa Lucio Dalla e premio Emanuele Luzzati) che, presente nel doppio ruolo di ospite e membro della giuria, ha voluto ricordare il suo “maestro”, Franco Battiato, eseguendo il brano “La cura”. Tutte esibizioni rese ancora piรน preziose dallโorchestra ritmo sinfonica di ProSceniUm, composta da 34 elementi e condotta dal maestro Paolo Ciacci, titolare della cattedra di “Strumentazione e composizione per orchestra di fiati” presso il Conservatorio “Morlacchi” di Perugia.
LA GIURIA โ La giuria della quarta edizione era composta da Giovanni Caccamo, da Alessandro Bracci Ex direttore della Sede Interregionale della SIAE di Roma, da Julian Borghesan, conduttore e autore di Radio RAI, in onda su Radio1 con il programma โDiscosvegliaโ e su RAI Radio Tutta Italiana con il programma โLui, Lei, Loroโ la storia della musica leggera italiana (รจ anche conduttore del podcast โAvanti Popโ sulla piattaforma Raiplay Sound); Emilio Munda, produttore, compositore e autore per artisti di talent televisivi come โThe Voiceโ, โAmiciโ e โX Factorโ, autore per lโetichetta Sugar Music, vincitore di Dischi dโOro e di Platino e per due volte consecutive sul podio del Festival di Sanremo; Beppe Dati, compositore e paroliere, tre Festival di Sanremo vinti, un’opera musicale e piรน di mille canzoni scritte, tra gli altri, per Mia Martini, Laura Pausini, Marco Masini, Raf, Paolo Vallesi e Francesco Guccini; Katia Giuliani, speaker di Radio Subasio, radio ufficiale del Festival; Frate Alessandro Giacomo Brustenghi, tenore, il primo frate ad aver firmato un esclusivo contratto discografico con una etichetta discografica mondiale, la Decca Records appartenente alla Universal Music.
IL MANIFESTO – Era della giovane artista perugina Giulia Ciacci lโopera, intitolata Music Anatomy, che questโanno impreziosisce il manifesto ufficiale del ProSceniUm Festival: un cuore musicale che racchiude in sรฉ tutte le armonie delle emozioni. Classe 1990, dopo la laurea in Storia dellโarte e varie esperienze in giro per lโItalia, Giulia espone le sue opere presso la galleria โIl Melogranoโ di Livorno e presso lo Spazio Espositivo Indipendente โArea Privataโ a Perugia, dove collabora con lo scultore Pietro Nicoletti.
Simona Molinari
NOTE & SOLIDARIETร CON CASA PAPA FRANCESCO โ Gli organizzatori del ProSceniUm Festival 2022 come ogni anno hanno dato spazio ad un momento legato alla solidarietร . Sabato sera si รจ parlato della “Casa Papa Francesco”, centro di prima accoglienza della Caritas della Diocesi di Assisi. “Casa Papa Francesco” ha preso il nome in seguito alla visita del 2013 proprio di Papa Francesco, che ha consumato lรฌ il pranzo con i Poveri del centro di accoglienza. Il centro ha una “mensa dei poveri” e accoglie ogni giorno circa 30 persone bisognose fornendo loro la possibilitร di mangiare e di dormire. Per sostenerlo basta effettuare un versamento su Iban (IT 47 C 02008 38278 000029399303), presso Banca Unicredit Assisi intestato a “Diocesi di Assisi, Nocera Umbra, Gualdo Tadino”, specificando nella causale lโattivitร che si vuole sostenere (Casa Papa Francesco).
Lord Byron, durante suo Gran Tour e dopo aver visitato alcune cittร del nord Italia, da Venezia giunse in Umbria, dove rimase ammaliato dalla bellezza della natura e del paesaggio della nostra regione. Anche la scrittrice Aurora Soranzo รจ venuta in Umbria, come il protagonista della sua opera, a ritirare il riconoscimento letterario nellโambito del Deruta Book Fest.
Aurora Soranzo
George Gordon Byron. conosciuto ai piรน come Lord Byron, il grande poeta inglese, che scelse nel 1816 di venire in Italia per sottrarsi ai duri giudizi dei suoi connazionali sulla sua reputazione, trasformรฒ il suo soggiorno in un duraturo amore italico attratto dalle bellezze della nostra penisola e, nel viaggio verso Roma, dopo aver conosciuto Venezia, Firenze e Genova, visitรฒ lโUmbria nella primavera del 1817. Il cuore verde dellโItalia, e in particolare tre luoghi umbri caratterizzati dallโacqua, hanno rapito la sua sensibilitร poetica: la Cascata delle Marmore, le fonti del Clitunno e lo specchio argenteo del Lago Trasimeno. La bellezza della natura e del paesaggio dellโUmbria hanno folgorato nellโanimo Lord Byron, che considerava lโambiente e lโacqua, come pura bellezza da venerare.
Recentemente, in occasione della manifestazione letteraria umbra Deruta Book Festival, Lord Byron รจ ritornato in Umbria, grazie allโautrice padovana Aurora Soranzo, con il libro dal titolo I luoghi di George Byron nel Veneto. Il Lord che parlava veneziano, edito da Mazzanti Libri.
Il poeta, considerato uno dei massimi esponenti della poesia britannica, quando lasciรฒ il suo Paese e giunse a Venezia, fu attratto immediatamente dalla bellezza della cittร lagunare ed entrรฒ immediatamente nella sua vita sociale e culturale. Aurora Soranzo descrive minuziosamente e con precisione i luoghi veneti che Lord Byron visse e frequentรฒ, e porta il lettore a spasso insieme con il celebre verseggiatore britannico. Riferito allโopera della scrittrice padovana, anche lโormai scomparsa Regina Elisabetta aveva ringraziato Aurora per averle inviato una lettera con una copia del suo libro I luoghi di George Byron nel Veneto. Il Lord che parlava veneziano.
Aurora Soranzo, รจ una persona poliedrica con molte sfaccettature creative e culturali, che si occupa di grafologia e nel 2021, presso il Conservatorio Verdi di Milano e nellโambito del Premio Universum del Patrimonio Femminile, le รจ stato accreditato il riconoscimento Lode del Genio femminile come scrittrice storica. Nel 2022, in occasione del Deruta Book Fest, la scrittrice di Padova, attribuita come finalista al concorso letterario organizzato da Bertoni Editore, si รจ classificata con il suo libro su Byron, al sesto posto cosรฌ come riconosciuto dalla giuria presieduta dal poeta e curatore editoriale, Bruno Mohorovich.
Ore 8,45 Ritrovo dei partecipanti al Parco del Monticello presso il Convento di San Francesco nel luogo dove San Francesco nel 1212 operรฒ un miracolo
Ore 9,00 Partenza per la Camminata tra gli Olivi a piedi, a cavallo e in bici. Il percorso attraversa la campagna lugnanese con i suoi meravigliosi colori autunnali.
Ore 10,15 Arrivo alla Collezione Mondiale degli Ulivi OLEA MUNDI
LECTIO OLEA MUNDI
Illustrazione della Capitale della Biodiversitร Olivicola, passeggiando tra gli olivi provenienti da tutto il mondo, in un habitat naturale immerso nel verde descritto dai ricercatori custodi della biodiversitร e impegnati nello studio per il miglioramento dellโOlivicoltura.
FLASH MOB #Abbracciaunolivo
Un abbraccio condiviso e collettivo che servirร a manifestare con un atto dal grande valore simbolico lโamore verso la pianta che piรน di ogni altra protegge lโambiente e lโimpegno dellโintera comunitร nella conservazione del paesaggio olivicolo e nel recupero dei terreni agricoli abbandonati.
Ore 12.30 Ritorno e visita allโOleificio Cooperativo Intercomunale di Lugnano.
Degustazione nel locale del frantoio La genuinitร dei sapori
Ore 13,30 LโOlio in Tavola. Pranzo nei ristoranti locali
Ore 16,00 Sala Consiliare.
Presentazione del Libro Olio e salute A cura del dott. Francesco Poti
Si รจ tenuto lo scorso sabato 15 ottobre 2022 Montagne Super-Abili, lโevento finale di Hi-Ability, progetto finanziato dal programma Erasmus+ mirato a sviluppare competenze sociali e professionali di adulti con disabilitร intellettiva attraverso la pratica sportiva.
Pale di Foligno (PG) – con la sua Aula Verde Altolina e i suggestivi percorsi delle Cascate del Menotre e dellโEremo di Santa Maria Giacobbe โ ha accolto numerosi appassionati, curiosi e interessati al tema, nonchรฉ gli educatori e i ragazzi di diverse organizzazioni attive nellโambito dellโinclusione di persone con disabilitร intellettiva. Queste ultime, provenienti da Cittร di Castello (Cooperativa La Rondine), Foligno (Associazione Liberi di Essere e La Locomotiva), Perugia (Asd Viva) e Nepi (Cooperativa sociale Gea) si sono cimentati in escursioni e in laboratori volti alla fabbricazione della carta con il supporto degli organizzatori, i membri dellโASD Trekkify, e dellโassociazione Valle Umbra Trekking, che ha fatto gli onori di casa. In apertura della giornata sono intervenuti lโassessore alle politiche sociali e ambientali di Foligno Agostino Cetorelli, i rappresentanti delle organizzazioni e cooperative presenti che hanno condiviso i loro progetti e la loro esperienza, il presidente di Valle Umbra TrekkingCarlo Valentini โ che durante la mattinata ha inaugurato anche la panchina rossa contro la violenza sulle donne che colora lโingresso dellโAula Verde Altolina – e la presidentessa dellโASD Trekkify Eleonora Cesaretti, che ha ripercorso i due anni di progetto e presentato i quattro risultati prodotti, ponendo lโaccento sul ruolo comprimario delle persone con DI nella loro elaborazione.
Visita all’Eremo Santa Maria Giacobbe, foto di Elena Volterrani
In primis, รจ stato elaborato un Toolkit per gli educatori, un vero e proprio manuale diviso in otto moduli che presenta esercizi e tutorial affinchรฉ gli educatori abbiano gli strumenti e le competenze per mettere le persone con DI nelle condizioni di approcciarsi allโambiente naturale e agli sport allโaria aperta con autonomia e sicurezza. Poi unโApp (Hi-Ability, disponibile su App Store e presto anche su Google Play) creata con un linguaggio Easy to Read, coadiuvato da pittogrammi e immagini, che racchiude dodici percorsi accessibili (quattro per ogni Paese partner, e cioรจ Italia, Croazia, Belgio e Grecia) individuati dai partecipanti al progetto con lโaiuto degli educatori; una Guida Verde, strumento a disposizione del turismo naturalisticoaccessibile, che riporta i suddetti dodici percorsi pilota, disponibile in inglese nella sua versione integrale e nelle quattro lingue dei partner nella sua versione semplificata, sempre concepita con un linguaggio Easy to Read. Infine, un documento con raccomandazioni per le politiche, che consenta di esportare il modello Hi-Ability al di fuori del progetto e di riprodurlo in maniera sistematica.
Laboratorio della carta, foto di Elena Volterrani
La giornata รจ proseguita con i tre gruppi di partecipanti che si sono dati il cambio nellโammirare, sia la mattina sia il pomeriggio, le bellezze storico-naturalistiche del paese di Pale, del Sentiero dei Vecchi che lo costeggia, delle Cascate del fiume Menotre e dellโEremo di Santa Maria Giacobbe, apprezzando la zona anche per sua tradizione cartiera, attraverso la partecipazione al laboratorio di fabbricazione della carta, e culinaria, attraverso la condivisione di un momento conviviale.
Tornano le giornate dedicate alle famiglie e ai musei della Valle Incantata il progetto che mette in rete tutti gli attrattori culturali del territorio ternano. Questo esperimento del coinvolgimento delle famiglie, sta riscuotendo un buon successo soprattutto perchรฉ, oltre al valore culturale che racchiude, si crea quella opportunitร di trascorrere una giornata insieme a scoprire le bellezze locali che magari ancora non conosciamo.
Il terzo appuntamento a Lugnano in Teverina (domenica alle ore 10.30), dopo quello dedicato al Museo Civico, ci porta a scoprire il mondo della biodiversitร con la collezione mondiale degli olivi Olea Mundi. Un tempio naturalistico dove ci sono ben 1200 olivi di 400 varietร diverse con piante che provengono da ben 21 paesi del mondo. E qui che il CNR di Perugia e il Parco Tecnologico Agroalimentare dellโUmbria 3-A, studiano il comportamento di queste piante e tutto il loro mondo.
Si terrร dal 17 al 22 ottobre il piรน grande appuntamento degli istituti alberghieri, dellโenogastronomia e del turismo. In calendario showcooking con 22 chef stellati, masterclass e lโExpo delle eccellenze marchigiane
A partire dalle competizioni che raccoglieranno, negli spazi dell’Istituto Alberghiero Panzini, 800 studenti da 120 istituti internazionali provenienti da 25 nazioni europee che si sfideranno in cucina, sala, bar e accoglienza, Cancelloni Food Service Spa curerร tutti gli eventi che animeranno “Open, Forum dell’innovazione, della biodiversitร e della ripartenza”.
Sotto la regia della testata di riferimento di settore Italia a Tavola, diretta da Alberto Lupini, il Forum vedrร il susseguirsi, da lunedรฌ 17 a giovedรฌ 20 ottobre di preziosi eventi formativi con protagonisti chef stellati, scuole, universitร e opinion leader di settore, i quali si confronteranno su temi di attualitร , partendo dal concetto di biodiversitร . Previsti molti showcooking di chef internazionali che tutti insieme contano ben 22 stelle Michelin.
A completare il giร ricco quadro dellโEvento la struttura scolastica dellโI.I.S. Panzini ospiterร fisicamente e virtualmente la “Marche Expo Experience”, la prima mostra didattica che certifica le eccellenze della regione.
Anche quelle umbre troveranno il loro spazio attraverso un ricco panel di appuntamenti: si inizia lunedรฌ 17 con il corso MICO dellโUniversitร per Stranieri di Perugia (dalle 14 alle 15); martedรฌ 18 รจ la volta del cooking show di Andrea Impero del Resort Borgobrufa di Brufa (10.00-11.00), dellโUniversitร degli Studi di Perugia (11.00-12.00) e della tavola rotonda โRistoranti, la nuova frontiera degli hotelโ, durante la quale interverrร Fabio Cancelloni. Mercoledรฌ 19 spazio alle eccellenze umbre con i cooking show di Oliver Glowig della Locanda Petreja di Borgopetroro, di Marco Lagrimino del Ristorante LโAcciuga di Perugia, di Paolo Trippini del Ristorante Trippini di Civitella del Lago e di Luigi Ficca del Ristorante Origine di Terni (ore 14.00-15.00)
Ultimo appuntamento giovedรฌ 20 con la demo della Scuola Italiana Pizzaioli dellโUniversitร dei Sapori di Perugia (ore 11.00-12.00)
In allegato volantino con programma eventi alla sezione PALAPANZINI e piantina dellโExpo