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Spello

PROVINCIA:

Perugia

WEB:

Per informazioni turistiche:

Ufficio IAT
c/o Comune – Via Garibaldi, 19 – Spello

Spello

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Vista su Spello
Foto di Enrico Mezzasoma
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Torri di Properzio
Foto di Enrico Mezzasoma
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Chiesa di San Claudio
Foto di Enrico Mezzasoma
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Porta consolare
Foto di Enrico Mezzasoma
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Torre di Porta Consolare
Foto di Enrico Mezzasoma
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alla scoperta del borgo

Sulle pendici occidentali del Monte Subasio sorge Spello, uno dei borghi più antichi della regione, interamente realizzato in pietra calcarea bianca e rosa estratta dal cuore del monte stesso. Sembra debba il suo nome a Ispeo Pelisio, uno dei compagni di Enea perdutosi durante il viaggio. Fondato dagli Umbri, fatto Municipio Hispellum dai Romani, diviene Splendidissima Colonia Iulia in età augustea, quando viene dotato di mura, terme, teatro e impianto urbanistico visibili ancora oggi. Dopo la conquista da parte dei Longobardi, entra a far parte del Ducato di Spoleto (571 d.C.), mentre nel Basso Medioevo si dà un ordinamento comunale, retto dal podestà e amministrato dai priori, suddividendosi in tre quartieri ancora esistenti: Porta Chiusa, Mezota e Posterula. Dopo la distruzione per mano di Federico II, è recuperata dal cardinale Albornoz e, in seguito, grazie alla concessione in vicariato ai Baglioni di Perugia, si arricchisce di capolavori rinascimentali visibili ancora oggi.

Risalendo dalla zona Borgo in direzione Belvedere, i ripidi vicoli lastricati si snodano in un percorso fatto di scorci dal passato ancora tangibile. Partendo da Porta Consolare – ingresso principale già in epoca romana – e dalla sua torre sovrastata da un olivo – simbolo di pace e dell’olio, tipico prodotto locale – si scoprono meraviglie quali la Cappella Tega, dov’è visibile la Crocifissione di Niccolò Alunno (1461) e la chiesa principale di Santa Maria Maggiore (terminata nel 1285) che ospita la Cappella Baglioni, pavimentata con maioliche di Deruta e decorata con splendidi affreschi – Annunciazione, Adorazione dei pastori e Disputa di Gesù coi Dottori, ultimo importante lavoro umbro del Pinturicchio (1501), visibile in un autoritratto. Oltrepassando la chiesa romanica di Sant’Andrea, si giunge in Piazza della Repubblica, dove il Palazzo Comunale ospita il Rescritto di Costantino, un importante reperto romano del 330 d.C. circa. Oltre la piccola settecentesca Chiesa di S. Filippo, opera del Piermarini, la seconda collegiata di San Lorenzo, il Teatro civico Subasio, l’Oratorio di S. Biagio e il Complesso delle Clarisse, si raggiunge Porta dell’Arce e il punto più alto del borgo chiamato Belvedere per il panorama di ampio respiro che offre. Riscendendo dalla parte opposta, si costeggia il Convento dei Cappuccini fino a raggiungere Porta Venere, di età augustea, esaltata nella sua bellezza dalle due torri dette di Properzio.

La Festa dell’Ascensione, cerimonia religiosa al Santuario della Madonna della Spella, e Incontri per le Strade sono due degli appuntamenti più importanti del borgo, ma quello che l’ha resa nota in Italia e nel mondo è l’imperdibile l’Infiorata: nella Notte dei Fiori, antecedente al Corpus Domini, tutti gli abitanti del paese partecipano disegnando bozzetti e deponendo milioni di petali a realizzare tappeti floreali lungo le vie del borgo, riproponendo una tradizione popolare che attira turisti da ogni parte del mondo.

La Fascia olivata è invece un imperdibile tesoro naturale – Paesaggio Rurale Storico dal 2018 oltre che Territorio GIAHS della FAO – percorribile grazie al Sentiero degli Olivi e alla Via di San Francesco, dal quale nasce il prodotto tipico d’eccellenza: l’olio DOP, protagonista tra l’altro de L’Oro di Spello, un’unione tra la Festa dell’Olivo e la Sagra della Bruschetta, con l’intento di valorizzare l’olivicoltura e la cucina italiana. Altre eccellenze sono il tartufo, il miele millefiori e i vini Grechetto, Merlot e Sangiovese.