Cerreto di Spoleto
![](https://www.aboutumbriamagazine.it/wp-content/uploads/2017/02/cerretodispoleto.gif)
![](https://www.aboutumbriamagazine.it/wp-content/uploads/2017/02/cerretodispoleto.gif)
PROVINCIA:
Perugia
WEB:
Per informazioni turistiche:
Ufficio IAT
c/o Comune – Piazza Gioviano Pontano 18 – Cerreto di Spoleto
Cerreto di Spoleto
![](http://www.aboutumbriamagazine.it/wp-content/uploads/slider/cache/10809a6336e86fe54e6ac5492d386113/DSC_0011.jpg)
![](http://www.aboutumbriamagazine.it/wp-content/uploads/slider/cache/62a10eb7e3a6db784b28179fec1997cb/°DSC_0002.jpg)
![](http://www.aboutumbriamagazine.it/wp-content/uploads/slider/cache/068bf4512b282af83fa089cd28cc6863/DSC_0004.jpg)
![](http://www.aboutumbriamagazine.it/wp-content/uploads/slider/cache/d619e1d5a3d703544e5e3b980ed819e0/2-8.jpg)
![](http://www.aboutumbriamagazine.it/wp-content/uploads/slider/cache/21987c5f0d90cd13863fe1f39c79a2fc/°DSC_00390429.jpg)
ACQUASPARTA è ISCRITTA A:
![](https://www.aboutumbriamagazine.it/wp-content/uploads/2020/01/logo-dei-borghi-e1695028047424.jpg)
![](https://www.aboutumbriamagazine.it/wp-content/uploads/2020/01/logo-dei-borghi-e1695028047424.jpg)
alla scoperta del borgo
Attraversata dalla via Flaminia, Acquasparta è famosa per la ricchezza idrica del suo territorio e per la sua vocazione termale: i Romani la chiamavano Acquas Partas, poiché posta tra le sorgenti di Amerino e di Furapane. Il borgo, nel Medioevo, faceva parte delle cosiddette Terre Arnolfe: di quel periodo sono ancora visibili la cinta muraria e la Porta Vecchia.
È però con Federico Cesi II il Linceo che Acquasparta raggiunge il suo massimo splendore: il duca impianta a Palazzo Cesi, la sede dell’Accademia dei Lincei, fondata da lui e tre amici nel 1603 per studiare le scienze della natura in modo sperimentale e senza pregiudizi. Palazzo Cesi era stato realizzato nel secolo XVI sopra i resti dell’antica rocca, distrutta nel 1500 nel famoso Sacco di Acquasparta. L’architettura risente del retaggio militare degli Alviano o Liviani; nel cortile si trovano i giardini e la torretta dove il principe era solito ritirarsi. L’interno è decorato con affreschi e soffitti lignei a cassettoni; nella sala del trono vi è una dedica a Galileo, ospite del duca nel 1624.
Proseguendo si arriva alla Chiesa di Santa Cecilia (XVIII sec.) con la pregevole Cappella Cesia dove è sepolto Federico Cesi. Vale una visita anche la Chiesa del Sacramento, museo di oggetti liturgici e documenti storici, che contiene un mosaico romano proveniente da Carsulae. Sul colle alto troviamo la Chiesa di San Francesco e Convento, oggi Casa della Cultura, voluta da Matteo d’Acquasparta, grazie al quale il borgo è tra i 70 siti citati da Dante nella Divina Commedia.
L’evento principale è la Festa del Rinascimento (primi 15 giorni di giugno) con tre contrade che si sfidano in giochi, spettacoli teatrali, gara del piatto e le taverne con menu rinascimentali. Il Corteo con 500 figuranti apre l’evento. Prima di lasciare Acquasparta, è d’obbligo assaggiare i picchiarelli serviti con sugo piccante, i prodotti della zona come olio, formaggio, tartufo e castagne, nonché l’acqua dell’Amerino – o acqua di San Francesco – celebrata per la sua efficacia contro calcoli, gotta e acidi urici.