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Sabato 23 e domenica 24 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera, il piรน importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese: 750 luoghi in 400 cittร  saranno visitabili a contributo libero, grazie ai volontari di 350 delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni (elenco dei luoghi e modalitร  di partecipazione, consultabili su www.giornatefai.it).

Le Giornate FAI di Primavera si confermano nella loro trentaduesima edizione uno degli eventi piรน importanti e significativi per conoscere il patrimonio culturale e paesaggistico italiano. Unโ€™esclusiva opportunitร  di scoprire unโ€™Italia meno nota, di luoghi solitamente inaccessibili, dalle grandi cittร  ai borghi, da veri e propri monumenti a luoghi curiosi e inediti, che tuttavia ugualmente raccontano la cultura millenaria, ricchissima e multiforme del nostro Paese. Un modo per contribuire alla tutela e alla valorizzazione di questo patrimonio, che va innanzitutto conosciuto, frequentato, e prima ancora, raccontato. รˆ questa la missione del FAI: curare il patrimonio raccontandolo, a cominciare dai suoi 72 Beni aperti al pubblico durante lโ€™anno, ma ampliando e arricchendo questo racconto proprio in occasione delle Giornate FAI di Primavera, quando 750 luoghi saranno aperti in tutta Italia grazie a migliaia di delegati e volontari del FAI e agli Apprendisti Ciceroni, giovani studenti appositamente formati per raccontare le meraviglie del loro territorio. Le Giornate del FAI offrono un racconto unico e originale dei beni culturali italiani, che risiede nella loro Storia intrecciata con la Natura, nei monumenti e nei paesaggi, nel patrimonio materiale e immateriale, e nelle tante storie che questi possono raccontare, che insegnano, ispirano e talvolta anche commuovono. Un racconto corale e concreto che si fonda sulla partecipazione di centinaia di istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati che in numero sempre maggiore vi collaborano grazie a una vasta e capillare rete territoriale con un unico obiettivo: conoscere e riconoscere il valore del patrimonio italiano per tutelarlo con il contributo di tutti, perchรฉ appartiene a tutti.

 

Tuoro sul Trasimeno (PG), Castello di Montegualandro

 

Le parole del Presidente del Fondo per lโ€™Ambiente Italiano Marco Magnifico in occasione della XXXII edizione delle Giornate FAI di Primavera: โ€œRaccontare il patrimonio culturale per educare la collettivitร  a proteggerlo e a prendersene cura: da questa necessitร  nacquero nel 1992 le Giornate FAI di Primavera dando vita, e poi corpo, e poi forza a una impressionante struttura di volontariato – le Delegazioni del FAI -, che con entusiasmo e pervicacia eccezionali in questi trentadue anni hanno aperto al pubblico 15.540 luoghi dimenticati o difficilmente visitabili raccontandoli, appunto, con semplicitร  e passione a ben 12 milioni e 515.000 di cittadini. Ai benefici di questo raccontare se ne รจ ora aggiunto un altro: quello della fisicitร  e del ruolo che essa ha per un vero apprendimentoโ€.

 

Perugia, Palazzo Graziani

Ecco alcune delle aperture piรน interessanti in Umbria:

PERUGIA

Salone Brugnoli di Palazzo Graziani

Attuale sede della Fondazione Perugia, Palazzo Graziani sorge in corso Vannucci, la via principale del centro storico di Perugia. Costruito in etร  medievale, fu sottoposto a interventi nel corso dei secoli che ne hanno modificato e ampliato la struttura. Il palazzo รจ citato ne Il conte di Montecristo di A. Dumas, dove si descrive il soggiorno di Edmond Dantรจs allโ€™Hotel Posta che in quel periodo qui aveva la sua sede. Nel 1895 Annibale Brugnoli vi realizzรฒ quattro grandi quadri a olio sulle pareti e quattro grandi dipinti murali sulla volta di quello che successivamente venne chiamato Salone del Brugnoli, ancora oggi la sala di maggior pregio dell’intero complesso. Abitualmente non accessibile al pubblico, la Fondazione Perugia ne ha gentilmente concesso l’apertura in occasione delle Giornate FAI di Primavera 2024.

 

TUORO SUL TRASIMENO (PG)

Castello di Montegualandro

A circa 450 metri slm, il forte sorge all’estremo confine del territorio perugino dominante sulla strada che collegava Perugia ad Arezzo e Firenze e su tutta la piana aretina. L’origine della sua struttura, come testimonierebbe la famosa Stele del luogo (tuttora conservata al Museo Archeologico dell’Umbria a Perugia), viene fatta risalire agli Etruschi. Il primo vero signore del Castello fu perรฒ Andrea di Giacomo Montemelino, Potestร  di Perugia, la cui omonima famiglia ne mantenne il dominio fino al 1678. In seguito, Papa Innocenzo XI mise in vendita la Contea di Monte Gualandro assieme al titolo che finรฌ nelle mani di Ruggiero Ranieri e dei suoi eredi che lo possedettero sino a pochi anni fa. Pur avendo subรฌto diverse rivisitazioni nel tempo, il castello conserva ancora la classica struttura circolare con mura alte e possenti di circa 8 metri, merlature, feritoie, un fossato che costituisce ancora la principale difesa da incursioni esterne, una splendida chiesa a una sola navata in arenaria e cotto, torrioni di avvistamento con strutture militari litiche e muri a scarpa, una prigione. Le modifiche apportate alla struttura – l’apertura di ampie finestre e la sostituzione del ponte levatoio con un grande portone in ferro โ€“ ne hanno sancito la trasformazione da fortezza militare nella lussuosa residenza nobiliare che รจ oggi. Tutto il complesso รจ oggi di proprietร  privata, perciรฒ di norma non visitabile all’interno, e grazie alle Giornate FAI si potrร  eccezionalmente godere della splendida vista sul lago e sulla pianura toscana nonchรฉ di alcuni degli edifici interni che lo compongono.

 

Narni (TR), Villa Valli

 

NARNI (TR)
Concerto della Fanfara dellโ€™Accademia Navale nella Chiesa di San Domenico โ€“ sabato POMERIGGIO
Lโ€™auditorium comunale Mauro Bortolotti รจ stato ricavato all’interno della ex chiesa domenicana di Santa Maria Maggiore, nel centro storico di Narni. La fase piรน antica della chiesa risale al VI-VII secolo ed รจ testimoniata dai resti di un mosaico bizantino ritrovato, mentre l’antica abside romanica in fondo alla navata centrale risale al 1200. La struttura attuale รจ frutto di un ampliamento iniziato intorno al 1300 che ne ha modificato notevolmente le dimensioni. Relegata per secoli a svariate destinazioni dโ€™uso, solo alla fine degli anni Sessanta importanti interventi strutturali ne riconsentirono l’utilizzo, prima come sede del museo della cittร , poi come biblioteca comunale e infine dagli anni 2014-2015 come sede dellโ€™auditorium. Nel corso del tempo gran parte degli arredi e delle decorazioni sono andati perduti; rimangono importanti testimonianze in loco e nel museo della cittร  come l’Annunciazione di Benozzo Gozzoli e alcuni affreschi, come una Madonna in trono col bambino, una crocifissione e la cosiddetta Capella della Genesi. In occasione delle Giornate FAI, l’auditorium ospiterร  il concerto della Fanfara dell’Accademia Navale che si svolgerร  alle ore 15.30 disabato 23 marzo, al termine del quale sarร  possibile visitare lโ€™ex Chiesa di San Domenico. L’Accademia Navale, dalla sua inaugurazione nel 1881 ha istituito una piccola fanfara di ottoni, allo scopo di garantire l’addestramento alla marcia degli Allievi e rendere gli onori militari nelle visite ufficiali. Nel corso del secondo conflitto mondiale venne sciolta per poi ricostituirsi nel 1965 per iniziativa del Contrammiraglio Luigi Vivaldi. Attualmente la Fanfara รจ costituita da personale proveniente dai vari Conservatori e Licei Musicali italiani, consta di 20 elementi, ed รจ diretta dal 1ยฐ Luogotenente Franco Impalaโ€™.

Villa Valliย ย ย ย ย ย ย ย ย 
Edificata nel 1889 dalla famiglia Valli come residenza estiva, la villa รจ circondata da una magnifica lecceta. Si compone di una struttura principale di ispirazione neo cinquecentesca arricchita da un edificio di servizio con annessa cappella e da un elegante giardino con cedri del libano e palme. Durante il Novecento la numerosa famiglia Valli โ€“ che conta imprenditori, militari ed esploratori – รจ protagonista della storia del territorio di Narni e della storia contemporanea internazionale. Occupata dai tedeschi nel 1943, fu salvata in extremis dall’ordine di minarla e farla esplodere. รˆ comunemente detta โ€œIl Montiello”, poichรฉ sorge su uno sprone pianeggiante a mezza costa sul declivio settentrionale del Montiello. Il complesso si compone di un edificio padronale e di uno di servizio nonchรฉ di una torre colombaia nascosta in parte dalla vegetazione. Imponente edificio in stile eclettico, la villa padronale รจ ispirata alle architetture neo cinquecentesche. Le facciate presentano un ricco apparato decorativo in finto travertino su fondo rosato, mentre all’interno si possono ammirare alcune sale decorate con dipinti e stucchi colorati e un’imponente scala. Il giardino ha un gusto formale caratterizzato dal disegno della vasca centrale e del parterre erboso arricchito da cedri del Libano, palme, tassi e lecci. Il parco, invece, presenta un carattere decisamente piรน naturalistico e sfuma senza soluzione di continuitร  verso i boschi circonstanti. In occasione delle Giornate FAI sarร  possibile visitare questo luogo solitamente chiuso al pubblico.

 

ASSISI (PG)
Monastero di San Pietroย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย 

Situata ai margini del centro storico di Assisi, si erge trionfante l’Abbazia San Pietro: luogo meno conosciuto rispetto alle Basiliche di San Francesco e Santa Chiara, gode di una piazza che si affaccia sulla valle umbra in direzione di Perugia e ospita l’opera di Beverly Pepper Ascensione realizzata nel 2008 appositamente per la chiesa benedettina. Fondata tra la fine del X e l’inizio dell’XI sec. sopra un’antica necropoli romana, nel corso del XVII secolo le fabbriche monastiche furono interamente rinnovate, eliminando la quasi totalitร  delle costruzioni piรน antiche e plasmando l’aspetto che conosciamo. Il monastero, soppresso prima dai Francesi nel 1799 e poi nel 1810, fu trasformato in ospedale civico per alcuni anni. La chiesa รจ stata restaurata nel 1954; nel 2000 l’abbazia รจ stata iscritta nella lista dei Patrimoni Unesco dell’Umanitร . L’interno รจ diviso in tre navate: quella centrale รจ molto alta, con travature lignee e senza finestre proprie, ed รจ illuminata dal rosone centrale. Le pareti sono state mese a nudo durante il restauro del 1954, che ha comportato anche l’abbattimento degli altari barocchi. A sinistra dell’abside sono presenti alcuni affreschi frammentari della metร  del secolo XIII. Sulla testata del transetto sinistro nella cappella del Santissimo Sacramento si puรฒ ammirare un’Annunciazione, a destra una Madonna in Trono e sulla parete destra San Vittorino. L’apertura nelle Giornate FAI prevede la scoperta di alcuni ambienti interni ed esterni come la Cappella del Rosario, chiostro del XVII secolo con colonnato tuscanico, e la Cripta, che si estende al di sotto del monastero per tutta la sua ampiezza.

 

Assisi (PG), Monastero di San Pietro

 

ORVIETO (TR)
Oratorio di San Giovanni decollato detto della Misericordia
L’oratorio di San Giovanni decollato รจ parte integrante del complesso della Misericordia, costituito dalla chiesa di San Giovanni Battista e dalla chiesa di S. Agnese, mentre lโ€™intero isolato era parte dell’antico palazzo della famiglia Caetani poi trasformato in monastero delle monache terziarie di S. Agnese. La riconversione in Oratorio avvenne nel 1495 con il Vescovo Della Rovere e nel 1556 venne istituita la Confraternita della Misericordia, di origine fiorentina. Suo fine principale era quello di offrire conforto ai carcerati e ai condannati a morte, trasportare gli infermi, raccogliere le elemosine, seppellire gli indigenti e conferire la dote alle fanciulle povere. L’esterno del complesso consta di un semplice portale in basaltina del XVI secolo con al centro la testa del Battista su un piatto e l’iscrizione Confraternitae Misericordiae. Esempio di architettura barocca, presenta un’aula rettangolare con volta a vela su pennacchi e lunette per le aperture, con affreschi del 1666 che raccontano le storie di San Giovanni, opera dell’artista aretino Salvi Castellucci, allievo di Piero da Cortona. Perimetralmente erano disposti i seggi in legno con uno schienale ligneo riccamente decorato datati 1554. Le sedute sono complete di inginocchiatoi, le decorazioni sono a grottesche di finissima fattura sormontate da una trabeazione con scritte che fanno riferimento alla condotta richiesta ai confratelli. L’altare รจ composto da una mensa con al centro una pala raffigurante la Pietร  con San Francesco e Maria Maddalena. Chiuso al pubblico per un lungo periodo, ora, grazie all’interessamento dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi Todi Orvieto e dell’attuale parroco della Parrocchia di S. Andrea, sono possibili visite in occasioni speciali.

 

SPOLETO (PG)
Basilica di San Gregorio Maggiore e leggenda del Ponte Sanguinario
La Basilica venne eretta tra la fine dell’XI e il XII sec. sul luogo di una primitiva chiesa con annessa area cimiteriale, di cui rimane traccia in alcuni elementi come i capitelli della cripta. Lโ€™edificio originario sarebbe sorto in onore dell’omonimo martire spoletino ad opera della pia vedova Abbondanza, che ne avrebbe raccolto il corpo. Sebbene sia stato piรน volte rimaneggiato nel corso del XVI e XVIII sec., presenta un aspetto assai simile a quello di altre chiese cittadine. La facciata รจ preceduta da un portico cinquecentesco ed รจ ornata da un bel portale del 1597. Sono di pieno Trecento, invece, i tre archi rincassati della parte superiore. Nel lato sinistro del portico si apre la Cappella degli Innocenti, decorata con scene che ricordano la storia della chiesa e di Santa Abbondanza, e il Martirio dei Santi gettati dal ponte Sanguinario. Sul fondo di una delle scene รจ rappresentata una bella immagine della cittร  di Spoleto con tutti i suoi monumenti principali. Ciรฒ che resta del Ponte Sanguinario, di probabile epoca longobarda โ€“ รจ citato da Paolo Diacono che ne ricorda lโ€™utilizzo da parte di Liutprando -, risulta completamente interrato e si raggiunge attraverso una scala. La tradizione attribuisce diversi significati all’appellativo โ€œsanguinarioโ€, che potrebbe riferirsi al sangue dei martiri cristiani, le cui esecuzioni avvenivano in quel luogo, come era accaduto per il patrono di Spoleto, San Ponziano.

 

NOCERA UMBRA (PG)
Lโ€™antico borgo di Bagnara di Nocera Umbra e la sua sorgente
Il piccolo borgo di Bagnara รจ immerso in un ambiente naturale ai piedi del monte Pennino, nei pressi delle sorgenti del fiume Topino che sgorga dal monte Pennino e trasporta la sua acqua fino a Perugia e che Dante cantรฒ nel noto passo del Paradiso (XI) glorificando la vita di S. Francesco. Alle pendici di queste sorgenti sostรฒ infatti San Francesco che, giร  malato, venne trasportato da Bagnara ad Assisi da una delegazione di cavalieri passando per Satriano; il viaggio viene oggi ricordato come โ€œcavalcata di Satrianoโ€ e si celebra ogni anno ai primi di settembre. Nel territorio di Bagnara troviamo l’importante Chiesa di S. Egidio risalente al XIII secolo, inserita nell’elenco degli edifici monumentali. La chiesa รจ citata per la prima volta in un documento del 1333, e conserva al suo interno un fonte battesimale del 1574 donato dall’Universitร  degli uomini di Bagnara, alcuni resti di affreschi votivi del XV e XVI secolo, tre altari appartenenti alle confraternite allora esistenti e un bellissimo organo del 1800. La sua origine trecentesca รจ dimostrata dallo stile ogivale francescano, con tetto nudo sostenuto da quattro archi a sesto acuto. Si visiterร  inoltre la sede della Comunanza agraria, con al suo interno un’aula didattica per lo studio di antichi documenti, una mostra permanente di mappe storiche e vecchie fotografie della comunitร  e dei suoi abitanti, nonchรฉ antichi registri parrocchiali e dell’Universitร  degli uomini di Bagnara.

Lโ€™attore e regista Gianluca Foresi ci ha regalato la sua personale descrizione di Orvieto, un girovagare per la cittร  tra monumenti, storia, odori e sapori. Unโ€™Orvieto come non lโ€™avete mai vista!

Chiamatemi orvietano. Non vi paia questo un altezzoso esercizio narcisistico o un supponente timbro identitario, che vuole la stirpe urbevetana essere superiore in censo e nobile per nascita. รˆ solo un umile omaggio a un viaggiatore, Ismaele, che quando lโ€™animo gli si volge alla melanconia, non ha altro rimedio e panacea che mettersi per viaggio e andar per mare. E quando anchโ€™io non per diporto o ferie drizzo la prua della mia automobile verso terre lontane, chรฉ lo faccio invece per mestiere, e volgo lo sguardo alla Rupe che tutto sovrasta e domina, giร  pochi chilometri trascorsi, sento nascere dentro di me la nostalgia e lโ€™amore per questo luogo ingombrante.

 

Veduta di Orvieto

 

Non si angoscino i miei concittadini: non ingombrante, perchรฉ pesante e fastidioso. Ingombrante per la sua storia, chรฉ nonostante il suo essere poco piรน di un borgo, ma non della Mancha, sul proprio suolo ha visto alternarsi eretici, architetti, pittori, filosofi, papi e financo imbonitori. I catari, a Orvieto conosciuti come patari (da qui la Strada Patarina), che qui hanno innalzato un baluardo contro la Santa Madre Chiesa; Lorenzo Maitani, che ha dato slancio ai marmi di una cattedrale a sostegno dellโ€™emo-miracolo; Luca lโ€™affrescatore, di cui non mi sovviene il cognome – โ€ฆ sarร  un lapsus, vero Sigmund? – colpito anche tu dalla stessa dimenticanza, dopo averne ammirato il ciclo pittorico nella cappella del Duomo, ne hai magistralmente raccontato in Psicopatologia della vita quotidiana; e immagino gli appunti sul comodino della tua camera dโ€™albergo in Corso Cavour.

 

Affreschi di Luca Signorelli nel Duomo di Orvieto. Foto di Eleonora Cesaretti

 

Orvieto crocevia di esperienze e di speranze, come quella di Gerolamo Ferrante detto lโ€™Orvietano, che nel 1603 ottenne dal comune la licenza a vendere un elisir, che famoso lo rese fino alla corte del Re Sole e onorato nelle lettere da Manzoni, Balzac, Moliรจre e Walter Scott; un elisir che se fosse venduto ai nostri giorni al mercato di Piazza del Popolo, ne sentiremmo gridare insieme a โ€œSignoโ€™, guardate che pommidoriโ€, โ€œCโ€™emo lโ€™impermiabbili peโ€™ la pioggia e le elastiche peโ€™ le mutandeโ€ e al cacio che โ€œfarebbe resuscitaโ€™ anche le morteโ€. รˆ un coro polifonico รก la Dostoevskji il mercato di Orvieto, in cui le voci rimbalzano da un banco allโ€™altro come arringhe in un tribunale a difesa della propria merce e svilimento dellโ€™altrui. Opimo di profumi, di sapori e il popolo vi pascola, chi indolente, chi schizofrenico, fra primizie che poi planeranno sulle tavole e sui banchetti di questi Etruschi 2.0.

รˆ un formicolare il mercato, che poi si irradia per i vicoli, le strade e i boulevard (perdonami, Haussmannโ€ฆ), Corso Cavour e Via del Duomo, dove si impastano sguardi indagatori e voraci, perchรฉ sullโ€™Urbe il pettegolezzo รจ unโ€™arte, filosofia di vita degli altri, รจ la chiacchieraย heideggeriana che dร  la misura allโ€™Essere e la dimensione e giustificazione al Tempo. Ma trattasi non di semplice intrusione nella vita altrui, piuttosto di una cura, un omaggio, unโ€™attenzione che si pone a chi il proprio destino ha intrecciato al nostro, e come si intrecciano i destini degli uomini, cosรฌ fanno quelli delle strade. Perciรฒ tu, appassionato lettore, seguimi: vieni a gustare cornetti e cappelletti, insaccati e pasta fresca, odori di vigneti e fragranze di tozzetti. Lo so, cโ€™hai preso gusto, e come te anche Orvieto, tanto che proprio qui nel lontano 1992 รจ nata la condotta Slow Food e da quel momento sulla Rupe, ma anche sotto, tutto รจ slow, tutto รจ lento, un tripudio di lentezza: ospedali, teatri, cattedrali, sembra di ritornare al ritmo della fabriceria, quando in quella che oggi รจ Piazza del Duomo, il lento incedere del tempo veniva scandito dal Maurizio, un automa che dettava le ore e i quarti agli operai e diceva loro: Adesso lavora, adesso riposa, adesso riposa, adesso lavora. Don, don, don. Lo stesso automa che anche oggi batte metallicamente il maglio sulla campana e detta al turista il suo tempo: adesso dormi, adesso destati.

 

Palazzo dei Sette, foto di Eleonora Cesaretti

 

Quel turista che giunge sulla Rupe dallโ€™Oriente lungo la via della Carbonara o dal nuovo mondo a scoprire i Fettucciniii con tartuffffi e il panini al prisgiutto di cinghiale. Ma non di solo pane vive lโ€™uomo, chรฉ un altro impasto prezioso nasce in questa terra, una tradizione fatta dโ€™argilla e forgiata negli antichi forni al tempo dei Lucumoni e poi dei podestร . Buccheri con atleti, teste di madonne e di messeri su smalti gialli, cervi in volo su sfondi verdi immortalano unโ€™iconografia che ancora ci illuse e oggi ci illude. E guardandoli fissi ci si perde nel vortice dei dettagli ed รจ quasi una vertigine, come quella che prende chi per la prima volta sโ€™affaccia ai finestroni umidi del Pozzo di San Patrizio: proverbiale รจ la sua profonditร  e il numero delle scale che si intrecciano e si sovrappongono per farci guadagnare la discesa e faticare la salita. Il desiderio piรน gettonato che gli olimpionici turisti sembrano richiedere รจ quello di un lieve riaffiorare in superficie. E guardando e rimirando lโ€™orrifica struttura che si evince dai disegni, ovvero una doppia scala elicoidale, due volgari scale a chiocciola sovrapposte, immagino, con lโ€™alta fantasia a cui non manca possa, che un giorno a tavola sorseggiando del vino, giร  rinomato e voluto dal Signorelli – Danke, Doktor Freud –ย  a emolumento parziale dei suoi servigi e della sua arte, il giovane Sangallo sia rimasto folgorato da un torcolo di farina, olio, prosciutto e pecorino arrotolato su se stesso, una lumachella. Eureka!, avrebbe potuto esclamare, per poi chinarsi a trasporre tutto sulla carta. E infine in pietra.

 

Il Pozzo di San Patrizio, foto di Eleonora Cesaretti

 

Potrร  sembrarvi tutto questo un elogio della follia, ma non vi paia poi cosรฌ improbabile nel luogo dove gran parte dellโ€™economia, della prosperitร , della fortuna e del futuro ha avuto origine da un lontano evento, chรฉ nonostante il Miracolo Eucaristico sia avvenuto a Bolsena, รจ solo grazie al Social Media Manager ante-litteram con sede in Orvieto, papa Urbano IV, se รจ diventato una ricorrenza festeggiata da tutta la cristianitร : Il Corpus Domini.

 


Per scoprire il dialetto orvietano

Tanta musica e sport insieme agli appuntamenti legati alle tradizioni e allโ€™enogastronomia nel ricco calendario degli eventi che accenderanno la cittร  nel corso dellโ€™anno.

Dallaย Cittร  nascostaย protagonista dei mesi invernali allaย primaveraย in cui Orvieto rifiorisce con lโ€™orgoglio delle sueย tradizioni, dallโ€™estateย piena diย musicaย per ogni genere di pubblico allโ€™autunnoย in cui i sapori delleย eccellenze enogastronomicheย si prendono la scena. E ancoraย teatro,ย arte,ย culturaย eย sport. Manifestazioni e iniziative per tutte le stagioni nel programma 2024 diย Orvieto Always On, il calendario unico degli eventi promosso e coordinato dalย Comune di Orvietoย con la collaborazione degli organizzatori dei vari appuntamenti che accenderanno la cittร  nel corso dellโ€™anno.

 

Un’immagine dell’ultima edizione di Orvieto Sound Festival in Piazza del Popolo

Tradizione

Archiviata con successo anche la quinta edizione di โ€œInnamorati di Orvietoโ€,ย dal 14 al 19 marzoย sono in programma le iniziative in occasione diย San Giuseppe, patrono della cittร , con la consegna delย โ€œPialletto dโ€™oroโ€ย a cura della Cnaย (14 marzo), laย Passeggiata di primavera (domenica 17 marzo)ย e la tradizionaleย frittellata in Piazza Duomo (19 marzo). Nel mezzo anche ilย Saint Patrickโ€™s Day al Pozzo di San Patrizio (17 marzo). Appendice musicale ilย 24 marzoย al Teatro Mancinelli con il concerto della Filarmonica di Orvietoย โ€œDโ€™incantoโ€ฆla Bandaโ€. Dal 17 al 19 maggioย la 12esima edizione diย โ€œOrvieto in Fioreโ€ย che celebra la Pentecoste e il suggestivo volo dellaย Palombellaย in Piazza Duomoย (domenica 19 maggio), ilย 2 giugnoย il Corpus Domini e lo spettacolareย Corteo Storicoย anticipato come di consueto dalย Corteo delle Dame (31 maggio)ย e dallaย Staffetta dei Quartieri (1 giugno). ย Tra la Pentecoste e il Corpus Domini lโ€™edizione 2024 delย Festival โ€œArte e Fedeโ€. Dal 29 novembre al 6 gennaio 2025 infine lโ€™ottava edizione diย โ€œA Natale regalati Orvietoโ€ย che porta in dono la 31esima edizione diย Umbria Jazz Winter (28 dicembre-1 gennaio).

Sport

Sarร  un 2024 ricco di appuntamenti sportivi con particolare riferimento ai motori. Dopo tre anni, venerdรฌ 14 giugnoย torna a Orvieto lโ€™affascinante carovana dellaย Mille Migliaย mentreย dal 23 al 26 maggioย il Palazzo del Popolo e la sua piazza saranno il punto di partenza e di arrivo degli oltre 350 partecipanti allaย โ€œ1000 Sassiโ€, evento motociclistico nazionale organizzato da Motolampeggio in collaborazione con la Federazione Motociclistica Italiana, il Coni e Sport&Salute. Ilย 27 settembreย faranno invece tappa a Orvieto i circa 100 partecipanti allaย 9ยฐ edizione della โ€œBrescia-Napoliโ€, manifestazione motociclistica di mezzi dโ€™epoca che percorre lโ€™Italia da Nord a Sud.ย Dal 25 al 27 ottobreย naturalmente lโ€™evento motoristico per eccellenza della cittร , laย Cronoscalata della Castellana che per lโ€™edizione numero 51 si fregia del titolo di Finale nazionale CIVM โ€“ Campionato italiano velocitร  montagna e attende tutti i migliori piloti del circuito. Il padelย ha aperto a febbraio il calendario sportivo con il doppio appuntamento delle finali regionali TPRA e le pre-qualificazioni al Premier Major di Roma e ora il movimento si prepara alย Torneo dei Quartieriย che ci sarร ย dal 20 al 30 maggioย mentre ilย 16 aprileย il tennis torna in Piazza Duomo con lโ€™iniziativaย โ€œTennis in giro per lโ€™Umbriaโ€ย organizzata dalla FITP. Domenicaย 3 marzoย intanto i grandi campioni della mountain bike si sono dati appuntamento allโ€™edizione speciale dellaย Orvieto Wine Marathonย che questโ€™anno si apre anche alle e-bike. Ilย 12 aprileย invece il fischio dโ€™inizio della 29esima edizione delย Torneo di calcio giovanile โ€œMario Frustalupiโ€ย che terminerร  con la finale in programma allo Stadio Muzi il 23 giugno. Domenicaย 26 maggioย a Ciconia laย 14esima edizione del Memorial โ€œLuca Coscioniโ€ย di atletica leggera con la corsa di 5 chilometri su strada valida questโ€™anno per il titolo diย Campione italiano Master di categoria. Ilย 14 aprileย sarร  invece la volta della prima edizione dellaย Orvieto Walking Marathon.ย ย Dallโ€™11 al 16 giugnoย a Piazza Marconi ilย Torneo di basket dei quartieri โ€œCorrado Spatolaโ€. Tra sport e solidarietร  lโ€™appuntamento delย 15 settembre a Prodoย con laย Giornata della Solidarietร  del Caiย che porterร  appassionati dellโ€™outdoor da tutta la regione e ospiterร  anche la quarta edizione di โ€œCi Casco โ€“ Metti in moto lโ€™inclusioneโ€.

Musica

Dalla classica alla lirica, dal pop al rock, la bella stagione trasformerร  Orvieto in una spettacolare arena musicale. Attesissimo anche questโ€™anno, dal 25 al 28 luglio,ย โ€œOrvieto Sound Festivalโ€, giunto alla quarta edizione, che in questi anni ha portato in Piazza del Popolo artisti del calibro di Diodato, Silvestri, Consoli, Britti, Noemi e Carl Brave, e nuovi talenti amati dai giovanissimi come Rkomi, Bresh ed Ernia. Lโ€™anteprima del ricco programma musicale lโ€™11 maggioย con ilย โ€œMade in Umbria Street Festivalโ€ย pronto a portare in Piazza del Popolo tanti giovani con la musica dance e dal vivo,ย dal 19 al 23 giugnoย al Parco Urbano del Paglia ilย โ€œCiconia Summer Festivalโ€, ilย 28 e 29 giugnoย di nuovo in Piazza del Popolo lโ€™โ€œOrvieto Music Festโ€,ย dallโ€™11 al 21 luglioย ai Giardini pubblici di Sferracavalloย โ€œRock a tutta birraโ€. Tra luglio e agosto torneranno anche ilย Festival Internazionale Green Musicย e ilย Maf-Music Alt Festival. Il 20 marzoย in Duomo il tradizionaleย Concerto di Pasqua della Raiย con Daniele Gatti che dirigerร  lโ€™Orchestra del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.ย Dal 17 giugno al 5 luglioย la 31esima stagione diย โ€œOrvieto Musicaโ€, la rassegna di musica da camera che proporrร  corsi e cinque concerti pubblici in varie location della cittร . Festeggerร  la 46esima edizione inveceย โ€œSpazio Musicaโ€ย cheย dallโ€™8 luglio al 31 agostoย porterร  la lirica al Teatro Mancinelli con due mesi di workshop, concorsi e soprattutto due opere: โ€œLa Cenerentolaโ€ (1-2-3 agosto) e โ€œIl trovatoreโ€ (31 agosto).ย A settembre โ€“ dal 6 al 15 โ€“ย infine un altro grande appuntamento con la quarta edizione diย Orvieto Festival Piana del Cavaliere, sempre al Teatro Mancinelli, che sarร  anticipato da un concerto dellโ€™Orchestra Filarmonica โ€œVittorio Calamaniโ€ il 25 aprile. Musica ma non solo anche nel programma diย One-Orvieto Notti dโ€™estate (1 luglio-9 agosto)ย che al Giardino dei Lettori della Biblioteca comunale porterร  anche il cinema allโ€™aperto, letteratura, teatro e incontri di approfondimento. ย Completano il programma poi i concerti della rassegnaย โ€œInsieme nel segno della musicaโ€ย promossa da Scuola comunale di musica โ€œA.Casasoleโ€, Unitre e Isao al Ridotto del Teatro Mancinelliย (24 marzo, 14 aprile, 5 maggio).

Il Teatro al centro

Il Teatro Mancinelliย sarร  al centro di numerosi appuntamenti che spaziano dalla prosa alla musica, dalla danza al cinema. Ilย 9 e 10 marzoย tornaย โ€œOrvieto in Danzaโ€, rassegna internazionale giunta alla quinta edizione,ย dal 22 al 29 settembre โ€œOrvieto Cinema Festโ€ย numero 7, il festival internazionale dei cortometraggi. Naturalmente poi gli spettacoli della stagioneย โ€œ30 anni in Compagniaโ€ย โ€“ย Marina Confalone e Mariangela Dโ€™Abbraccio (1 marzo), Fabio Canino (17 marzo), Rocco Papaleo (19 aprile), Angelo Mellone ed Eleonora Giorgi (27 aprile)ย โ€“ e i fuori abbonamentoย โ€œBeatleStory โ€“ A Hard days nightโ€ (23 marzo)ย e il cartellone della stagione del Ridottoย โ€œMancinelli Offโ€.

Enogastronomia

La valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche della cittร  e del territorio passerร  per due appuntamenti ormai consolidati nel cartellone degli eventi: โ€œBenvenuto Orvieto Divinoโ€ย (maggio-giugno) organizzato dal Consorzio Tutela dei vini di Orvieto eย โ€œOrvieto cittร  del gusto, dellโ€™arte, del lavoro e dellโ€™innovazioneโ€ย con la Passeggiata con gusto fissata nel weekend delย 21 e 22 settembre. Fino ad aprile anche le degustazioni stellate nei ristoranti della cittร  del progettoย โ€œLe stelle di Orvietoโ€ accompagnate dalle degustazioni dei prodotti del partenariato in occasione dellaย festa dellโ€™Assunta, patrona di Orvietoย (15 agosto).

Gli altri appuntamenti

Ad arricchire il calendario di Orvieto Always On anche altre manifestazioni e iniziative di vario genere. Tra le principali โ€œOrvieto Scienzaโ€, al Teatro del Carmine e a Palazzo del Popoloย dal 29 febbraio al 2 marzo,ย โ€œFiofโ€, il festival della fotografia, che occuperร  diversi spazi della cittร ย dal 15 al 17 marzo, laย Giornata della Gentilezza (21 marzo), le performance diย ArtEventi,ย dal 26 aprile al 5 maggioย al Teatro del Carmine,ย โ€œIl Paese delle Roseโ€ย a Rocca Ripesena (maggio), laย Giornata del Naso Rossoย con i Clown Vipย (12 maggio), il meeting italiano del progetto europeoย Divaircityย di cui Orvieto รจ una delle cinque cittร  pilotaย (14-18ย maggio), laย Festa di Fine Estateย dellโ€™associazione Ciconia W (23-24 agosto), e laย Giornata delle Famiglie al Museo (9 ottobre).


Tutto il calendario completo e aggiornato suย Live Orvieto.

Lโ€™arte umbra di Luca Signorelli conferisce identitร  e memoria a tutta la regione, ampiamente valorizzata attraverso le sue opere, le quali sono state fondamenta indispensabili per affermare il senso di appartenenza a un territorio promuovendone, al contempo, lo sviluppo culturale.

La valorizzazione dellโ€™arte del maestro ha favorito lo studio e la riscoperta nel cuore dellโ€™Umbria non solo dei suoi eccelsi capolavori, ma anche delle opere dei collaboratori e degli allievi del grande artista, accendendo nuovi riflettori su un territorio costellato da numerosi motivi di interesse. Le orme di Luca Signorelli si possono ancora oggi ripercorrere nei luoghi piรน rappresentativi dellโ€™Umbria anche a distanza di cinquecento anni dalla sua morte, avvenuta il 16 ottobre 1523. Il cuore verde dโ€™Italia conserva e salvaguarda il paesaggio verdeggiante che รจ stato fonte di ispirazione per le sue opere, le quali legano varie cittร  dellโ€™Umbria: Citerna, Cittร  di Castello, Morra, Umbertide, Perugia e Orvieto.

Raccontare lโ€™arte del Signorelli non significa semplicemente descriverla ma, รจ di fondamentale importanza divulgarla per accrescere la capacitร  di comunicare il senso della cultura umbra. Luca Signorelli รจ stato un insigne artista nellโ€™Italia centrale, eccelso pittore antesignano della crisi che colpirร  la Chiesa con lโ€™avvento della riforma luterana. La luce vibrante che traspare dalle sue opere, il tratto nitido e preciso della muscolatura dei corpi sono le caratteristiche principali che lo hanno elevato a essere uno dei principali protagonisti del rinascimento umbro.

 

Martirio di San Sebastiano. Pinacoteca di Cittร  di Castello

 

Luca dโ€™Egidio di Ventura, passato alla storia con lo pseudonimo di Luca Signorelli, scelse lโ€™Umbria come terra di adozione nel pieno vigore della propria attivitร  artistica e allโ€™apice della notorietร : รจ a Citerna, borgo di origine medievale, in posizione predominante sulla Valle Tiberina, che il maestro, nella chiesa di San Francesco, realizzรฒ lโ€™affresco raffigurante la Vergine con il Bambino tra i santi Michele Arcangelo e Francesco, effettuato con lโ€™aiuto della sua bottega. Il piccolo ma delizioso borgo, fu conteso tra la ghibellina Arezzo e la guelfa Cittร  di Castello; a questโ€™ultima si sottomise nel 1221. รˆ proprio nella cittร  tifernate governata dalla famiglia Vitelli, ricca e potente signoria umbra, che al pittore furono conferite notevoli cariche che gli permisero di instaurare relazioni con celebri personalitร ; inoltre nel 1488, Cittร  di Castello nominรฒ il pittore cittadino onorario. Nella cittร  sono conservati i frammenti dellโ€™affresco raffigurante la Vergine, il bambino e i santi Girolamo e Paolo del 1474, tradizionalmente considerata una delle prime opere dellโ€™artista. Nelle sale della Pinacoteca Comunale si puรฒ ammirare anche il Martirio di san Sebastiano, opera rappresentativa e con straordinari scenari prospettici: lo sfondo teatrale vede una chiesa rinascimentale sul lato destro del dipinto, gli arcieri con archi e balestre, alla base della croce, contribuiscono a creare un immaginario triangolo di morte.

Lโ€™arte del Signorelli รจ formata anche da leggende, come quella in cui si narra che per far fronte alle innumerevoli commissioni, lโ€™artista spesso soggiornava a Morra, borgo umbro non molto distante da Cittร  di Castello, abituale luogo di sosta dei viandanti. Poco distante dal centro abitato sorge lโ€™Oratorio di san Crescentino, decorato da un ciclo di affreschi del Signorelli: la Crocifissione รจ ritenuta opera del maestro, differentemente dalle altre attribuite agli allievi.

 

Pala di santโ€™Onofrio. Museo dellโ€™Opera del Duomo di Perugia

 

Seguendo le orme del maestro, spostandosi verso il centro dellโ€™Umbria, si raggiunge Umbertide, dove nella chiesa di Santa Croce, oggi adibita a museo, รจ conservata la Deposizione dalla Croce. Colori brillanti, quasi metallici, sono i protagonisti della ricchissima tavola composta da numerosi personaggi in atteggiamenti tragici e concitati, le mani si muovono in modo incalzante e nervoso, le espressioni sono amplificate; il dolore รจ il sentimento che accomuna tutti i personaggi mentre due uomini sopra due scale, con cura, calano il corpo di Cristo dalla croce. Signorelli entrรฒ in contatto diretto con i committenti dellโ€™opera: presso lโ€™Archivio di Stato di Perugia si conserva un atto rogato lโ€™8 luglio 1515, in cui alcuni abitanti del borgo di Fratta, antico nome dellโ€™odierna Umbertide, nominarono alcuni procuratori per accordarsi con il pittore e ricevere le promesse ยซpro pingendo per ipsum unam tabulam sive cunamยป. Nel capoluogo della regione Signorelli realizzรฒ unโ€™opera a tempera e olio che decretรฒ il raggiungimento della maturitร  del pittore: la Pala di santโ€™Onofrio, oggi conservata al Museo dellโ€™Opera del Duomo. Lโ€™opera fu commissionata nel 1484 da Jacopo Vagnucci, concittadino del maestro: lโ€™iconografia richiama una sacra conversazione tra la Vergine, Giovanni Battista, Lorenzo e i santi Onofrio ed Ercolano, protettori di Perugia.

 

Cappella di San Brizio. Duomo di Orvieto. La predica dell’Anticristo. Foto di Giulia Venturini

 

Luca Signorelli รจ fortemente legato aย Orvieto, cittร  nella quale realizzรฒ il suo capolavoro indiscusso: il Giudizio Universale. Un ciclo di affreschi che prefigura lโ€™arte del Cinquecento, opera che lo eleva alla memoria eterna, lasciandoci unโ€™ereditร  immensa che ispirรฒ una successiva raffigurazione tra le piรน importanti nella storia dellโ€™arte: il Giudizio Universale di Michelangelo Buonarroti; Vasari stesso scrisse: โ€œMichelangelo imitรฒ lโ€™andare di Luca, come puรฒ vedere ognunoโ€.

Il ciclo di affreschi che si trova allโ€™interno della cappella di San Brizio nella cattedrale di Orvieto, rivela una complessa macchina scenografica, iniziata dal Beato Angelico e poi terminata dal Signorelli: โ€œNella Madonna di Orvieto [โ€ฆ] finรฌ di sua mano la cappella, che giร  aveva cominciato Giovanni da Fiesole, nella quale fece tutte le storie della fine del mondo con bizzarra e capricciosa invenzioneโ€[1]. Nel lavoro del Beato Angelico tutte le figure sono equilibrate, Signorelli esprime invece conflittualitร  e complessitร , il suo stile, forte, potente e apocalittico, mette in evidenza una grande attenzione allโ€™anatomia e al movimento, tutto รจ materiale, dalla luce al paesaggio, la corporeitร  รจ drammatica e il terrore รจ intrinseco nel corpo e nellโ€™anima. I due artisti si raffigurano in disparte, come spettatori della scena: il primo con gli abiti domenicani, il secondo vitale e possente come lo descrive Vasari che lo aveva personalmente conosciuto.

 

Cappella San Brizio. Duomo di Orvieto. Foto di Giulia Venturini

 

Nellโ€™opera sono raffigurati personaggi umbri come Vitellozzo Vitelli, Orazio e Paolo Baglioni, presenti nella folla che circonda lโ€™Anticristo, il quale ha le sembianze di Gesรน ma viene fatto parlare dal demonio. Grazie a toni apocalittici prendono vita demoni alati e mostruosi: nei Dannati allโ€™Inferno e nel Finimondo i corpi degli uomini sono arrossati da fiamme e paura, Caronte traghettatore di anime porta i dannati al giudizio di Minosse. Dalla parte opposta si contrappone invece la tranquillitร  degli arcangeli, che guardano la scena teatrale con occhi vittoriosi: la Salita al Paradiso appare come un luogo ameno, con rose e camelie, nel quale gli uomini sono raffigurati sereni attorniati da angeli musicanti. Luca Signorelli, maestro di corporeitร  e poesia รจ lโ€™ideatore di una complessa macchina scenografica che mostra nelle sue trame lโ€™arte, la storia e i sapori di una regione culturalmente vivace e profondamente legata alle sue antiche tradizioni.

 


[1] Giorgio Vasari, Vita di Luca Signorelli da Cortona Pittore.

Personaggio poliedrico nella Bevagna del 1500, medico, letterato, storico, avventuriero e soprattutto falsario – ยซil piรน inventivo falsario del Rinascimentoยป, come venne definito da Pierre Toubert (Dalla terra ai castelli. Paesaggi, agricoltura e poteri nellโ€™Italia medievale, a cura di G. Sergi, Einaudi 1995) – Alfonso Ceccarelli nacque a Bevagna il 21 febbraio del 1532 da Claudio, notaio di famiglia originaria di Cittร  di Castello e da Tarpea Spezi, che apparteneva alla famiglia Spetia, illustre casato di origine longobarda.

Nel 1553 sposรฒ Imperia Ciccoli da cui ebbe otto figli. Divenuto medico, esercitรฒ dapprima la professione a Bevagna, poi nel 1558 si spostรฒ a Giano dellโ€™Umbria, per tornare dopo un anno a Bevagna, dove cominciรฒ a scrivere di geografia e botanica; quindi esercitรฒ a San Gemini, Orte, Orvieto, Nepi e a Canzano di Teramo.

Nel 1562 si recรฒ a Roma per la prima volta, membro di una delegazione bevanate inviata a Pio IV, probabilmente per ottenere per Bevagna la qualifica di Cittร . Nel 1564 pubblicรฒ a Padova le sue prime opere note: Opusculum de Tuberibus – che รจ ad oggi il piรน antico trattato di micologia stampato – e un trattatello sul Clitunno Opusculum de Clitumno flumine celeberrimo; ambedue ricche di citazioni classiche in parte inventate e prive di ogni interesse scientifico.

Deciso a sfruttare lโ€™ambizione nobiliare di ricche famiglie borghesi, di magistrati, di comuni e di cittร , riuscรฌ in breve tempo a crearsi una solida ed estesa fama di esperto storico, antiquario e genealogista. Durante il suo soggiorno a Orvieto venne in contatto con il vescovo e Cardinale della cittร  Girolamo Simoncelli, dal quale fu presentato alla cugina Ersilia Cortese del Monte, sorella di papa Giulio III, che lo prese a benvolere, ne fece il suo medico personale e lo portรฒ a Roma, nel 1574, ospitandolo nel suo palazzo a piazza Navona. Sempre a Orvieto venne in contatto con Monaldeschi, che non fu soltanto un protettore, ma anche un attivo e consapevole collaboratore: il rapporto portรฒ alla pubblicazione nel 1580 dellโ€™unica opera del Ceccarelli resa pubblica da lui vivente Dellโ€™historia di casa Monaldescaโ€ฆ libri cinque.

Dopo questa pubblicazione, sempre alla ricerca di una definitiva affermazione, volle compilare una grande storia delle famiglie nobili romane dalle origini ai suoi giorni. Lโ€™opera La serenissima nobiltร  dellโ€™alma cittร  di Roma risultรฒ essere, in realtร , unโ€™accozzaglia di dati, messa insieme, per stessa affermazione del Ceccarelli, senza โ€œordine alcuno di precedenza, perchรฉ secondo che io ho avuto i libri e le scritture cosรฌ io le ho poste et scritteโ€.ย  Il testo, composto da citazioni, estratti per buona parte falsi, รจ preceduto da una confusa teoria sul supremo valore della nobiltร  e da una curiosa difesa metodica della genuinitร  delle fonti adoperate autentiche e vere se citato da altri autori. Ormai attratto da facili guadagni si dedicรฒ anche alla falsificazione di documenti relativi a testamenti, fidecommissi e passaggi di proprietร . Infine, contro di lui fu avviato un processo dinanzi al tribunale della Camera apostolica; arrestato e imprigionato a Tor di Nona, forse anche torturato, confessรฒ in data 15 febbraio 1583 i numerosi falsi compiuti e scrisse anche una memoria (libello supplice) in sua difesa, nella quale sostenne di avere agito sempre in favorem Ecclesiae pro veritate e con buone intentione. Fu condannato a morte per decapitazione il 1ยฐ giugno 1583; la sentenza fu eseguita a ponte S. Angelo il 9 luglio e il corpo venne seppellito nella chiesa dei SS. Celso e Giuliano. La sentenza cosรฌ iniziava: Sentenza di morte contro Alfonso Ceccarelli da Bevagna famoso impostore di scritture antiche.

Dicono di lui…

Il suo archivio, contenente parte dellโ€™epistolario, manoscritti di sue opere, documenti falsificati e documenti genuini, spogli e appunti di ogni genere, fu sequestrato, depositato nellโ€™Archivio di Castel Santโ€™Angelo e poi in quello Vaticano. A tuttโ€™oggi le sue opere manoscritte sono conservate nella Biblioteca Apostolica Vaticana, Cittร  del Vaticano; Seminario Arcivescovile, Biblioteca Iacobilli, Foligno; Biblioteca Comunale Augusta, Perugia; Biblioteca del Seminario, Padova; Biblioteca Alessandrina, Roma; Archivio di Stato, Massa.

A Giulio Spetia, storico bevanate, si deve un avvincente studio sul falsario di Bevagna in un volume uscito postumo e curato dalla sorella Maria Laura, Alfonso Ceccarelli il medico di Bevagna. Storia documentata sulle avventure, processo, sentenza e decapitazione del famoso falsario che voleva fabbricare il Papa, a cura di M.L.Spetia,Tip. Porziuncola, Assisi,1969. Cosรฌ scriveva: ยซIl Ceccarelli si differenzia da altri congeneri falsari per la vastitร  di falsi compiuti, senza limitazione di tempo e di ambiente, senza necessitร  storiche, senza obblighi di dipendenza da personaggi piรน o meno illustri. Ora scaltro e ora timido, talvolta audace e temerario, a momenti ironico e beffardo, in altri pedante e preoccupato, questโ€™uomo mostra uno dei temperamenti piรน complessi fra tutti quelli sia passato, per caso fatalissimo, il segno della storia: di quella storia che volle rendere a lui, disinvolto e generoso elargitore di grandezza e di fasto, un impercettibile pulviscolo, per quanto infame, di immortalitร ยป.

Storie di tartufi

Lโ€™Opusculum de tuberibus stampato a Padova nel 1564 รจ uno dei primi trattati sui tartufi, dei quali giร  avevano scritto Marco Gavio Apicio nel De arte coquinaria (che il Ceccarelli non conosceva) e Plinio, nella Naturalis Historia, che invece Ceccarelli cita. Di tartufi si occupa nel 1565 anche un altro medico umbro, Castore Durante da Gualdo Tadino, nel De bonitate et vitio alimentorum centuria, ristampato a Roma nel 1585 e poi con grande fortuna in altre cittร . Lโ€™Opusculum si compone di XIX articoli.

Si parla di tartufo anche nel Tacuinum sanitatis di Bevagna, manoscritto del XIV secolo, ritrovato nellโ€™Archivio Storico del Comune, e dato alle stampe per volere della Gaita Santa Maria. Il manoscritto รจ la traduzione in latino di un testo arabo risalente al secolo XI.

 

Vicolo Alfonso Ceccarelli

 

Del Tacuinum sanitatis di Bevagna, di Alfonso Ceccarelli e di tartufi si parla infine in un libro pubblicato nel 2022, da Sonia Merli e Marco Maovaz, Truffle/ Truffe. Il Tartufo: una storia di grandi passioni, Fabrizio Fabbri Editore. Gli autori definiscono come splendido esemplare duecentesco il Tacuinum mentre, riguardo il Ceccarelli scrivono che si deve a lui: ยซcuriosa figura di medico, genealogista, astrologo e falsario, il primo trattato a stampa interamente dedicato al Tartufo. Una eruditissima compilazione articolata in diciannove capitoli tematici. Nel capitolo VIII il bevanate tesse compiaciuto le lodi del Tartufo umbro, e in particolar modo spoletino, divenendo inconsapevolmente il primo promotore del prezioso tubero made in Umbriaยป.
Alcuni anni fa, lโ€™Amministrazione Comunale nel denominare nuove aree di circolazione creรฒ il Vicolo Alfonso Ceccarelli, situato in Gaita S. Pietro e dietro Piazza Spetia.

 


Riferimenti bibliografici

Alfonso Ceccarelli, Opusculum de tuberibus, a cura di Arnaldo Picuti e Antonio Carlo Ponti, Fabrizio Fabbri Editore,1999.

Il Tacuinum sanitatis di Bevagna. Un prontuario medico del XIV secolo, a cura di Maurizio Tuliani, Fabrizio Fabbri Editore,2015

Sonia Merli-Marco Maovaz, Truffle/ Truffe. Il Tartufo: una storia di grandi passioni, Fabrizio Fabbri Editore, 2022.

Proiezione in anteprima del docufilm Luca Signorelli e Perugino: Rinascimento Universale โ€“ immagini Divine, prodotto dal GAL Trasimeno Orvietano nellโ€™ambito delle iniziative promosse per il 500esimo anniversario dalla morte dei due artisti e realizzato dalla Flypix di Roma.

Lโ€™evento si svolgerร  a Orvieto giovedรฌ 14 dicembre alle ore 17 presso la Sala dei Quattrocento di Palazzo del Capitano del Popolo (piazza del Popolo, 1). Nel corso dellโ€™incontro il giornalista e conduttore televisivo Osvaldo Bevilacqua sarร  il protagonista delle โ€œinterviste impossibiliโ€ a Pietro Vannucci detto il โ€œPeruginoโ€, impersonato da Giorgio Gobbi, lโ€™indimenticabile Ricciotto de Il Marchese del Grillo, e Luca Signorelli, nelle cui vesti si รจ cimentato Pino Ammendola, volto noto del cinema e della televisione.

Interverranno, tra gli altri, anche il regista del docufilm Rosario Montesanti, il Presidente del Gal Trasimeno-Orvietano Gionni Moscetti e il Direttore del Gal Trasimeno-Orvietano Francesca Caproni.

Gionni Moscetti รจ stato confermato presidente del Gal Trasimeno Orvietano.

La nomina รจ avvenuta nell’ambito della prima seduta del nuovo Consiglio Direttivo, eletto dall’Assemblea dei soci lo scorso 20 ottobre.

Gionni Mescetti

“Ringrazio il Consiglio Direttivo per la fiducia rinnovata – ha dichiarato Moscetti -. Sono onorato di poter continuare a guidare questo importante ente per il territorio del Trasimeno e Orvietano. Insieme ai miei colleghi, lavoreremo per promuovere lo sviluppo sostenibile del nostro territorio, valorizzando le sue risorse naturali, culturali e umane”.

 

Il nuovo Consiglio Direttivo รจ composto da:

Gionni Moscetti, presidente Comune Orvieto

Romeo Pippi, vice presidente Coldiretti

Maura Gilibini, Consorzio Way of life

Pasquale Trottolini, CNA

Carlo Disomma, Confcooperative

 

“Il Gal Trasimeno Orvietano – ha aggiunto Moscetti – รจ un ente fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio. Grazie al lavoro svolto negli ultimi anni, abbiamo ottenuto importanti risultati, come la realizzazione di progetti di promozione turistica, di tutela dell’ambiente e di sviluppo dell’economia locale. In futuro, continueremo a lavorare per rafforzare il ruolo del Gal e per rendere il nostro territorio sempre piรน attrattivo e sostenibile”.

Conclusa con grande successo la terza edizione di Orvieto cittร  del Gusto, dellโ€™Arte, del Lavoro e dellโ€™Innovazione, lโ€™appuntamento che ha animato per 15 giorni la cittร  di Orvieto, andato in scena dal 15 settembre al 1 ottobre.

Grandi numeri per lโ€™evento che ha animato per due settimane la cittร  di Orvieto, ideato e realizzato dal consorzio Orvieto Way of Lifeย e daย Fondazione Cotarella, con il patrocinio delย Comune di Orvietoย e il supporto delย Gal Trasimeno Orvietano.

Orvieto Cittร  del Gusto, dell'Arte e del Lavoro e dell'Innovazione

Ph by Orvieto Cittร  del Gusto, dell’Arte e del Lavoro e dell’Innovazione

 

Circa 2000 presenze alla Passeggiata con Gusto che si รจ svolta sabato 30 e domenica 1 ottobre, che ha coniugato lโ€™enogastronomia tipica e visita ad alcuni luoghi storici e artistici della cittร , solitamente chiusi al pubblico. Migliaia i partecipanti ai convegni, alle degustazioni e ai momenti conviviali dedicati alle eccellenze della tavola, in cui sono stati protagonisti esperti e chef stellati, come Gianfranco Vissani, Heinz Beck, Cristina Bowerman e Viviana Varese, e nei quali si รจ raggiunto sempre il tutto esaurito.

 

 

Lโ€™evento – declinato in quattro temi cardine, ovvero il Gusto, lโ€™Arte, il Lavoro e lโ€™Innovazione – ย ha offerto la possibilitร  ai partecipanti di vivere interessanti esperienze: da momenti di confronto concreto con esperti, rappresentanti istituzionali, operatori economici, a esperienze di visita e gusto memorabili. La contaminazione, la sinergia e la connessione fra Arte, Gusto e Lavoro si รจ concretizzata grazie alla collaborazione con i principali attori dellโ€™enogastronomia e del turismo in Italia โ€“ย Coldiretti,ย Slow Food,ย Ambasciatori del Gusto,ย Federturismo,ย Sviluppumbriaย โ€“ e anche attraverso la presenza attiva di alcuni importanti Istituti Scolastici di Orvieto.

 

Ph by MEP Radio

Molti gli esperti e i personaggi del mondo dello sport, della moda, della tv, ma anche della politica e dellโ€™imprenditoria che sono stati coinvolti per portare la loro esperienza e la loro testimonianza a Orvieto. Fra questi anche alcuni importanti influencer partecipanti al viaggio esperienziale organizzato dalla Guida Michelin in Umbria, che hanno potuto ammirare e vivere in prima persona la bellezza di Orvieto e tutto il piacere delle sue eccellenze.

Dal 15 settembre al 1 ottobre torna โ€œOrvieto cittร  del Gusto, dellโ€™Arte, del Lavoro e dellโ€™Innovazioneโ€ per una terza edizione ricca di approfondimenti e divertimento.

Terza edizione perย Orvieto Cittร  del Gusto, dellโ€™Arte, del Lavoro e dellโ€™Innovazione, lโ€™appuntamento ideato e realizzato dalย Consorzio Orvieto Way of Lifeย e daย Fondazione Cotarella, con il patrocinio delย Comune di Orvietoย ed il supporto delย Gal Trasimeno Orvietano.

Dal 15 settembre allโ€™1 ottobre saranno tantissime le iniziative di approfondimento ma anche di animazione, che declineranno i quattro temi cardine dellโ€™evento, ovvero il Gusto, lโ€™Arte, il Lavoro e lโ€™Innovazione. I partecipanti avranno lโ€™opportunitร  di vivere interessanti momenti di confronto concreto con esperti, rappresentanti istituzionali, operatori economici, ma anche esperienze di visita e gusto memorabili. La contaminazione, la sinergia e la connessione fra Arte, Gusto e Lavoro si รจ concretizzata grazie alla collaborazione con i principali attori dellโ€™enogastronomia e del turismo in Italia โ€“ย Coldiretti,ย Slow Food,ย Ambasciatori del Gusto,ย Federturismo,ย Sviluppumbriaย โ€“ ed anche attraverso la presenza attiva di alcuni importanti Istituti Scolastici di Orvieto.

 

L’inaugurazione

Si inizia ufficialmente domani venerdรฌ 15 settembre alle 17:00 nella Sala dei 400 di Palazzo del Capitano del Popolo, con il convegno: Esperienze e territori memorabili. Oltre a rappresentanti del Governo italiano, saranno presenti lโ€™Amministratore diย ENIT,ย Ivanaย Jelinic, Marina Lalli, Presidenteย Federturismo,ย Ettore Prandini e Vincenzo Gesmundo, rispettivamente Presidente e Segretario Generaleย Coldiretti, il Presidente della Federazioneย Strade del Vinoย Paolo Morbidoni,ย il Magnifico Rettore dellโ€™Ateneo perugino,ย Maurizio Oliviero, il Direttoreย Le Guide ai Piaceriย eย ai Saporiย diย La Repubblica,ย Giuseppe Cerasa. Insieme a Dominga Cotarella, Presidente diย Fondazione Cotarella, al presidente del Consorzioย Orvieto Way of Lifeย Giuseppe Santi, al Presidente delย GAL Trasimeno Orvietanoย Gionni Moscettiย e alla Direttriceย Francesca Caproni, alle istituzioni regionali e locali, si confronteranno sullโ€™importanza dellโ€™identitร  culturale dei territori e il suo stretto legame con la natura e lโ€™ambiente e sulla necessitร  di ripartire proprio da essi per costruire un futuro di qualitร , che significa anche un turismo di qualitร , che permetta esperienze memorabili come lo sono i territori stessi, con le loro tradizioni e la loro cultura. A moderare lโ€™incontro รจ la giornalistaย Raiย Valentina Bisti. Agli ospiti del convegno sarร  quindi servita unย light dinnerย firmato dallo chefย Gianfranco Vissani, unaย stella Michelin, eย Campagna Amica.

Nei 15 giorni ci saranno anche una Passeggiata con gusto, percorso enogastronomico in cinque tappe per le vie del centro storico di Orvieto, con la presenza di chef come Cristina Bowerman e Viviana Varese; unaย Cena con le stelleย con protagonista il tristellatoย Michelin Heinz Beck, ma anche approfondimenti su diversi temi e la partecipazione, tra gli altri, di rappresentanti del governo, di Ivana Jelinic, amministratore Enit, e Marina Lalli, presidenteย Federturismo, con un light dinner firmato dallo chef Gianfranco Vissani.

 


Per maggiori informazioni: https://orvietogustoearte.it/

Il programma completo

Dal 15 settembre al 1 ottobre torna “Orvieto cittร  del Gusto, dell’Arte, del Lavoro e dell’Innovazione” per una terza edizione ricca di approfondimenti e divertimento.

Una Passeggiata con gusto, percorso enogastronomico in cinque tappe per le vie del centro storico di Orvieto, con la presenza di chef come Cristina Bowerman e Viviana Varese; una Cena con le stelle con protagonista il tristellato Michelin Heinz Beck, ma anche approfondimenti, con lโ€™incontro Il Made in Italy agroalimentare e il turismo di qualitร . Esperienze e territori memorabili e la partecipazione, tra gli altri, di rappresentanti del governo, di Ivana Jelinic, amministratore Enit, e Marina Lalli, presidente Federturismo, con un light dinner firmato dallo chef Gianfranco Vissani. Sono solo alcune delle tante iniziative in programma per la terza edizione di Orvieto Cittร  del Gusto, deIIโ€™Arte, del Lavoro e delIโ€™Innovazione, che si terrร  nella cittร  della rupe dal 15 settembre al 1 ottobre 2023.

 

 

Lโ€™evento – ideato e realizzato dal Consorzio Orvieto Way of Life e da Fondazione Cotarella, con il patrocinio del Comune di Orvieto, della Camera di Commercio dellโ€™Umbria e di Rai Umbria e il fondamentale supporto del Gal Trasimeno Orvietano – avrร  unโ€™anteprima, giovedรฌ 14 settembre (ore 16:00), a Palazzo dei Sette dove andrร  in scena la tavola rotonda a cura di Coldiretti Umbria sul tema Il turismo delle aree rurali dellโ€™Umbria. L’incontro, moderato dai giornalisti Rai Monica Caradonna e Luca Ginetto, vedrร  la partecipazione del Presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini, del presidente regionale Albano Agabiti e della presidente provinciale Coldiretti Terni Dominga Cotarella, dellโ€™Assessore regionale Paola Agabiti, del Presidente di Campagna Amica Carmelo Troccoli e di Roberta Garibaldi, esperta di turismo e cultura.

La vera inaugurazione si terrร  venerdรฌ 15 settembre alle 17:00 nella Sala dei 400 di Palazzo del Capitano del Popolo, con il convegno dal titolo Esperienze e territori memorabili. Oltre a rappresentanti del Governo italiano, saranno presenti l’Amministratore di ENIT, Ivana Jelinic, Marina Lalli, Presidente Federturismo, Ettore Prandini e Vincenzo Gesmundo, rispettivamente Presidente e Segretario Generale Coldiretti, il Presidente della Federazione Strade del Vino Paolo Morbidoni, il Magnifico Rettore dellโ€™Ateneo perugino, Maurizio Oliviero, il Direttore Le Guide ai Piaceri e ai Sapori di La Repubblica, Giuseppe Cerasa. Insieme a Dominga Cotarella, Presidente di Fondazione Cotarella, al presidente del Consorzio Orvieto Way of Life Giuseppe Santi, al Presidente del GAL Trasimeno Orvietano Gionni Moscetti e alla Direttrice Francesca Caproni, alle istituzioni regionali e locali, si confronteranno sullโ€™importanza dellโ€™identitร  culturale dei territori e il suo stretto legame con la natura e lโ€™ambiente e sulla necessitร  di ripartire proprio da essi per costruire un futuro di qualitร , che significa anche un turismo di qualitร , che permetta esperienze memorabili come lo sono i territori stessi, con le loro tradizioni e la loro cultura. A moderare lโ€™incontro รจ la giornalista Rai Valentina Bisti. Agli ospiti del convegno sarร  quindi servita un light dinner firmato dallo chef Gianfranco Vissani, una stella Michelin, e Campagna Amica.

Gusto e arte

Nei quindici giorni della manifestazione, con un programma particolarmente intenso nei tre fine settimana del 15/17 settembre, 23/24 settembre e 30 settembre/1 ottobre, si avvicenderannoย pranzi e cene gourmet, con chef stellatiย comeย Heinz Beckย (Ristorante La Pergola, Roma, 3 stelle Michelin), protagonista dellaย Cena con le stelleย di domenicaย 24 settembre alle 20, a Palazzo del Capitano del Popolo.ย Cristina Bowermanย (Ristorante Glass, Roma, 1 stella Michelin) eย Viviana Vareseย (Ristorante ViVa di Milano, 1 stella Michelin) saranno, presentiย sabato 30 settembreย alla imperdibileย Passeggiata con gusto, percorso enogastronomico che unisce lโ€™opportunitร  di esplorare le medievali vie del centro storico di Orvieto, scoprendone la ricchezza artistica e architettonica, alla possibilitร  di assaporare i migliori prodotti locali e le tante eccellenze del territorio. Cinque luoghi da ammirare per cinque piatti da gustare in abbinamento agli ottimi vini selezionati dal Consorzio di Tutela dei Vini di Orvieto. Gli studenti dellโ€™Ipsia โ€“ Istituto Alberghiero Luca Coscioni di Orvieto, guidati da Giuseppe Solombrino, prepareranno i piatti da gustare lungo la passeggiata, studiati per lโ€™occasione dalle due chef stellate. Lโ€™appuntamento รจ per il fine settimana delย 30 settembre e 1 ottobre. Lungo il percorso della Passeggiata non mancheranno animazioni per grandi e piccini, come lโ€™esibizione degli Sbandieratori di Orvieto e di gruppi musicali itineranti, oltre alle mostre mercato della ceramica e del merletto di Orvieto nella chiesa di Santโ€™Agostino e a Palazzo Coelli, a cura del GAL Trasimeno Orvietano, la mostra mercato dei produttori locali dei Comuni dello stesso Gal (da venerdรฌ 29 settembre a domenica 1 ottobre in piazza della Repubblica) e di Campagna Amica Coldiretti (sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre in corso Cavour).

 

 

Il Gusto, inteso come cibo e alimentazione nei molteplici aspetti, sarร  anche al centro di due incontri, rispettivamente sabato 23 settembre e domenica 1 ottobre. Il primo incontro โ€“ sabato 23 settembre alle10:30 a Palazzo Coelliโ€“ sarร  dedicato al tema de La scienza a tavola. Consapevolezza e responsabilitร . Un momento di riflessione sul rapporto con il cibo, le patologie legate allโ€™alimentazione e, piรน in generale, sulla qualitร  della vita e il ruolo che le istituzioni, i media, la scuola e gli operatori del settore possono avere a questo scopo. Lโ€™appuntamento vedrร  la partecipazione, tra gli altri, di Laura Della Ragione, Psichiatra e Psicoterapeuta, fondatrice della Rete per i Disturbi del Comportamento Alimentare della USL 1 dellโ€™Umbria, Barbara Nappini, presidente Nazionale Slow Food, medici, studiosi ed esperti. A moderare lโ€™incontro sarร  il direttore di Fondazione Cotarella Ruggero Parrotto.

Il secondo appuntamento, in programmaย domenica 1 ottobre alle 10:30 nella Sala dei 400 del Palazzo del Capitano del Popoloย di Orvieto, รจ, quindi, dedicato ai piรน giovani e alla loro fame di relazioni, affetti, certezze, oltre che di cibo. Una riflessione a piรน voci sullโ€™immagine, sulle sfide della societร  moderna e sul ruolo dei social e della tv saranno al centro dellโ€™incontroย Alimentarsi di vita. La forza della fragilitร , con la presenza, tra gli altri, delย narratore gastronomicoย Paolo Vizzari, di Sara Farnetti, specialista in Nutrizione Funzionale, Elisabetta Franchi, imprenditrici di moda, e Chiara Maci, consulente per aziende Food. Il convegno รจ doppiato in LIS.

Nel corso della giornata diย domenica 1 ottobre Orvieto si veste di lilla, il colore simbolo della lotta ai disturbi del comportamento alimentare. In collaborazione con Fondazione Cotarella, Corso Cavour, la via principale della cittร , si colorerร  di fiocchi lilla per sensibilizzare i visitatori nei riguardi di una problematica insidiosa e sempre piรน diffusa, anche tra i giovanissimi.

Non mancheranno iย momenti dedicati alla valorizzazione e promozione dei prodotti tipici, quali ilย vino, lโ€™olio evo e la pizza,ย piatto simbolo della Cucina italiana e Patrimonio Mondiale Unesco. Il vino sarร  protagonista nella giornata diย sabato 16 settembreย con due appuntamenti pomeridiani: il primo alleย 17:00 Il sale della Terra: Orvieto e Chablis, due grandi territori in dialogo a Palazzo dei Sette, a cura di Armando Castagno e Consorzio Orvieto Doc. Il secondo, a partire dalleย 19:00 nel Cortile di Palazzo Filippeschi Simoncelli Vini e assaggi oleocentrici a palazzo. Esperienze enologiche e gastronomiche, tra tufo e basalto, cena a buffet a cura della Strada dei Vini Etrusco Romana e delle Strade dei vini e dellโ€™olio dellโ€™Umbria, con lo Chef Emanuele Rengo del Ristorante Vis a Vis, membro del circuito EVO Ambassador dellโ€™Umbria. Allieterร  la serata un concerto con musica dal vino e vi sarร  anche la possibilitร  di una visita guidata ai sotterranei del Palazzo. La pizza, in versione gourmet, sarร  quindi al centro della cena evento Pizza gourmet e bollicine del territorioย che si terrร  alย Ristorante Le Grotte del Funaro, in collaborazione con Pizzeria Starita a Materdei, Napoli,ย lunedรฌ 18 settembre a partire dalle 20:30.

Infine, allโ€™olio evo,ย sabato 23 settembre alle 16:30 a Palazzo dei Sette, sarร  dedicato un interessanteย percorso enogastronomico alla scoperta degli oli umbri, con la guida esperta di Nicola di Noia, fondatore di Fondazione Evooschool Italia e direttore generale di Unaprol, in collaborazione con Gianluca Gregori, degustatore professionista di olio, in abbinamento a prodotti del territorio di Campagna Amica. Da non dimenticare,ย venerdรฌ 15 settembre alle 16:30 a Palazzo dei Setteย la presentazione del libroย I dolci di Scarponi, storia e ricette del pasticcere Attilio Scarponi (Intermedia Edizioni) eย domenica 17 settembre alle 17, a Palazzo dei Sette, lโ€™incontro con lo psicoterapeuta e scrittore Salvo Noรจ, che spiegherร  come le Emozioni nutrono la nostra vitaย e, a seguire,ย Lโ€™ora del tรจย a cura del Caffรจ Montanucci.

 

La scorsa edizione

Lavoro e innovazione

Il lavoro, lโ€™innovazione e, piรน in generale, il futuro dei territori saranno, infine, al centro di alcuni momenti di confronto, tra cuiย martedรฌ 26 settembre alle 17 nella Sala dei 400, lโ€™incontro Investire in un futuro responsabile e sostenibile, a cura di Banca Lazio Nord, che spiega come il mondo della finanza stia cambiando pelle di fronte allโ€™evoluzione dei sistemi geopolitici, ambientali ed economici mondiali, facendosi strumento per il cambiamento verso un futuro piรน sostenibile. Prenderanno parte allโ€™incontro Giulio Pizzi, direttore generale della Banca Lazio Nord, Gianluca Filippi, responsabile del Servizio Finanza e Assicurazione di Cassa Centrale Banca, Alberto Vai Esperto in Formazione, Behavioral Finance e Profiling Comportamentale, Roberto Tanganelli, Presidente Confprofessioni Umbria e Luca Briziarelli Presidente Bil Benefit.

Venerdรฌ 29 settembre alle 10:30 nella Sala dei 400 del Palazzo del Capitano del Popolo, si terrร  lโ€™approfondimento sul tema Vocazione, orientamento, formazione. Accoglienza e relazioni nelle professioni del futuro, dedicato ai ragazzi ma anche al mondo della scuola e del lavoro. Tra gli ospiti il calciatore della Juventus Mattia Perin, la regista Maruska Albertazzi, Andrea Chiriatti, responsabile relazioni sindacali, previdenziali e formazione FIPE Confcommercio e Roberto Mancinelli, Responsabile dello Sviluppo Business di Treccani Accademia. Il convegno sarร  doppiato in LIS. Infine,ย sabato 30 settembre, una luce si accende sui Farmers Market, con lโ€™incontro Dai Farmers Market le frontiere per i nuovi sistemi alimentari,ย in calendario alleย 10:30 a Palazzo dei Sette. Lโ€™incontro, realizzato in collaborazione con la World Farmers Market Coalition, vedrร  la partecipazione di Carmelo Troccoli, Direttore Nazionale Fondazione Campagna Amica, Richard McCarthy, Presidente della World Farmers Market Coalition, Jean Charles Khairallah, Leader dei Farmers Marketd del Libano, Dan Saladino, giornalista BBC e scrittore, Paolo Marchi, ideatore e curatore di Identitร  Golose, e le Chef stellate Cristina Bowerman e Viviana Varese.

Orvieto cittร  dellโ€™inclusione

Dal 28 settembre allโ€™1 ottobre Orvieto diventa ancheย Cittร  dellโ€™Inclusione, grazie allโ€™offerta di convegni, incontri e laboratori inclusivi e accessibili a tutti, spettacoli e momenti di aggregazione rivolti a bambini, ragazzi, e famiglie. Nelle giornate di giovedรฌ 28 e venerdรฌ 29 settembre, in piazza Armi (ex Caserma Piave) sarร  allestito il laboratorio di mototerapia Metti in moto lโ€™inclusione, realizzato dai piloti de La Castellana, storica cronoscalata, giunta alla sua 50esima edizione anche per persone con disabilitร , di cui sarร  ospite speciale il pilota Omar Bartolacelli. Per i piรน piccoli anche i laboratori sensoriali a cura di Fattoria Tellus, in compagni di Nonno Enos e dei suoi nipotini, App & Tito.

Venerdรฌ 29 settembre, inoltre, il Comitato CiCasco e gli organizzatori de La Castellana porteranno piloti e auto in gara allโ€™interno della Casa di Reclusione di Orvieto, per consentire ai detenuti che hanno partecipato al corso di fotografia a cura di Manuela Cannone di scattare le foto che serviranno per la realizzazione di un calendario, i cui proventi andranno a sostenere le famiglie con figli disabili. Nella stessa giornata di venerdรฌ a Palazzo dei Sette, sono previsti tanti laboratori didattici per i piรน piccoli, durante i quali si potrร  imparare, divertendosi. Non mancherannoย Lampadino e Caramella, i due protagonisti del cartoneย  animato inclusivo Lampadino e Caramella nel MagiRegno degli Zampa, in onda tutti i giorni su Rai YoYo e Rai Radio Kids, oltre che disponibile su RaiPlay, il primo cartone al mondo adatto anche a bambini con difficoltร  sensoriali.

 


Per informazioni: https://orvietogustoearte.it/

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