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Si svolgerà sabato 25 febbraio, alle ore 17 presso l’Auditorium Gioacchino Messina di Palazzo Coelli, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, la presentazione pubblica della Guida di Repubblica Perugino e Signorelli – I 500 anni di due maestri dell’arte italiana.

 

La Guida, realizzata in collaborazione con Assogal Umbria e Regione Umbria, sarà disponibile in edicola (12 euro più il prezzo del quotidiano) e online allo store ilmioabbonamento.gedi.it/iniziative/guide dal 27 febbraio. Sarà presto anche in libreria, su Amazon e su Ibs.

“Perugino e Signorelli li classificherei come due emblemi assoluti, uno dell’arte religiosa cattolica e l’altro dell’arte religiosa cristiana ma non di stretta osservanza, un colossale preludio alla crisi del protestantesimo”. Così Claudio Strinati, storico dell’arte tra i più celebri del nostro Paese, nell’intervento che apre la Guida. In Guida anche i racconti d’autore di Flavio Caroli, storico dell’arte e professore ordinario di Storia dell’arte moderna, e Cristina Galassi, professoressa di Storia della critica d’arte all’Università degli Studi di Perugia e direttore della Scuola di specializzazione in beni storico artistici formata da 13 atenei.

“Una Guida che vi accompagnerà per tutto il 2023 attraverso i luoghi dove è possibile mettere insieme ed ammirare i capolavori di Perugino e Signorelli – afferma nella sua introduzione il direttore delle Guide di Repubblica Giuseppe Cerasa – a cominciare dalla cappella di San Brizio nel duomo di Orvieto per finire al collegio del Cambio nel palazzo dei Priori a Perugia, al martirio di San Sebastiano a Panicale, alla galleria nazionale dell’Umbria, sempre a Perugia che è impegnata in una serie di eventi per ricordare questo anniversario assieme ai Comuni di Cortona, di Città della Pieve, di Todi, Marsciano, Panicale, Trevi, Città di Castello, Montefalco, Foligno (solo per citarne alcuni) col supporto dei Gal radicati in questi territori. Ne è venuto fuori un calendario ricco e raffinato. Noi vogliamo accompagnarvi in questo viaggio”.

Da Orvieto è iniziata l’animazione territoriale per la nuova fase di programmazione 2023/2027 con la quale il Gal Trasimeno-Orvietano costruirà il percorso per definire programmi, progetti e strategie a sostegno dello sviluppo locale del prossimo quinquennio.

 

Infatti l’Ente lavorerà secondo il metodo di programmazione dal basso ovvero cosiddetto bottom up per intercettare i fabbisogni del territorio e implementare un Piano di Azione Locale che possa essere di vero sostegno all’economia rurale. È necessario tener conto che lo scenario è oggi profondamente diverso da quello delle precedenti programmazioni, a seguito delle forti crisi che hanno condizionato i processi economici e sociali in questi ultimi anni segnati da una pandemia, da una guerra alle porte dell’Europa e da una crisi energetica senza precedenti. Già negli ultimi due anni il Gruppo di Azione Locale ha voluto cambiare il passo precedente, sostenendo principalmente gli investimenti delle piccole-medie imprese e gli eventi, proprio per i motivi appena citati, spostando l’attenzione sulla parte privata dell’economia piuttosto che su quella pubblica, proprio perché in questo momento è quella che soffre di più. Saranno poi i dati, l’analisi swot, l’individuazione di punti di forza e di debolezza a condurre le scelte di base, ma sarà soprattutto la capillare animazione che coinvolgerà la popolazione locale, le parti sociali, gli Enti locali, il mondo legato all’impresa che segnalerà criticità e necessità di cui si dovrà necessariamente tener conto.  Lunedì prossimo 23 ottobre alle ore 17 in sala comunale a Orvieto ci sarà la prima iniziativa a cui ne seguirà un’altra il 25 gennaio a Città della Pieve presso la sede del Gal e, a seguire, una serie di altre assemblee in giro per entrambe le due aree  del Trasimeno e dell’Orvietano nelle quali si illustreranno gli elementi base del bando regionale, ma soprattutto si proporrà un concorso di idee per la nuova programmazione coinvolgendo gli stakeholder a indicare strategie e a presentare idee programmatiche. Siamo infatti convinti del fatto che il successo di ogni programmazione e soprattutto il raggiungimento degli obiettivi che ci assegna l’Unione Europea, passa proprio per questo tipo di approccio, tipico dell’iniziativa Leader e della Misura 19 del nuovo CSR (Complemento di Programmazione Reginale) che è proprio dedicata ai Gruppi di azione Locali.


Tutti i programmi e le attività saranno consultabili nel sito del Gal: www.galto.info.

Una nuova formula per diffondere la cultura dell’opera lirica al grande pubblico e, soprattutto per coinvolgere i giovani, nell’ascoltarla e nel praticarla.

Il nuovissimo Talent per Cantanti Lirici, ideato e condotto dal Tenore Gianluca Terranova in onda su SKY 176 Explorer Hd, che è approdato in Umbria con due spettacoli e una intera giornata dedicata alle audizioni per la seconda serie, è stata un vero successo sia per l’apprezzamento che ha avuto il pubblico che per i nuovi followes su Instagram. Infatti anche questa modernissima formula della diretta sul social più in seguito in questo momento è un modo per fare uscire l’Opera dai Teatri e farla capire ed apprezzare a un pubblico essenzialmente giovanile. Moltissimi gli iscritti alle audizioni del 4 gennaio scorso al Mancinelli di Orvieto, così tanti e da ogni parte del mondo, che l’iniziativa ha richiesto addirittura la necessità di una preselezione i giorni che hanno preceduto l’appuntamento. Altrettanto seguite sia dal pubblico in sala che dai social i due spettacoli, un vero successo al punto tale che Instagram ha quasi raddoppiato la sua performance e i cantanti in gara sono stati super votati.

 

 

Altri artisti di fama si sono esibiti, o hanno fatto parte della Giuria. Infatti la gara di cantanti lirici, ha visto l’accompagnamento al pianoforte con la magistrale interpretazione dal M° Mirca Rosciani (20 anni al Rossini Opera Festival) e la Giuria di queste selezioni umbre ha visto il coinvolgimento di importanti personalità quali:

– il baritono M° Alberto Gazale a cui è stata assegnata la direzione artistica di un importante teatro lirico italiano, quale quello di Sassari;

– l’Agente Lirico M° Angelo Gabrielli della Stage door Agency uno dei più noti agenti della musica classica e l’ultimo agente di Luciano Pavarotti;

– il direttore artistico del programma: il Tenore Gianluca Terranova;

– il M° Mirca Rosciani;

 

La Giuria presente durante le gare IOT LIVE come osservatori di giovani talenti ma non hanno votato, dando al pubblico pieno potere decisionale, infatti nelle due selezioni un giovane è stato scelto con la gara Instagram e uno con l’applausometro con il pubblico in presenza. I vincitori accederanno di diritto alle fasi eliminatorie di IOT Seconda Ed____izione 2023-24. Le due serate umbre sono state registrate e messe in onda successivamente, dando visibilità alle bellezze della Regione e delle sue meravigliose opere d’arte, come le Opere del Signorelli e del Perugino, nel 500mo anniversario dalla morte, che hanno fatto da Scenografia all’intera Gara in Teatro. È con piena soddisfazione che il Gal Trasimeno-Orvietano ha sostenuto questa iniziativa e ringrazia il Maestro Gianluca Terranova, che è stato menzionato dal M° Alberto Gazale come il Tenore più bravo al mondo, per aver deciso di portare questa proposta in Umbria.

 

 

«Un’opportunità per far conoscere la Regione, e in particolare il territorio del Gal al mondo e ai milioni di followers virtuali e reali che questa formula, come pure l’opera lirica tradizionale ha soprattutto fuori dal nostro Paese. Sappiamo però che la cultura legata all’opera è un prodotto tutto italiano e il fatto che sia apprezzato e conosciuto nel mondo e una importante promozione per l’Italia e, nel caso specifico per queste due cittadine che hanno ospitato il Talent, e che di Bellezza possono vantarsi ed avvantaggiarsi a supporto dell’economia turistica» spiegano dal Gal. Altri appuntamenti seguiranno a breve e in primavera con il Maestro Gianluca Terranova altrettanto importanti e altrettanto utili alla promozione del territorio.

«Il settore turistico è in prima linea come beneficiario dell’intelligenza artificiale. Basti pensare a quanto sia determinante soddisfare le aspettative del cliente e le potenzialità che potrebbero emergere da guide virtuali completamente immersive».

«Chissà come Picasso rappresenterebbe la mia città natale? Così è nata Umbria Ecologia Artificiale – tuttora in fase di completamento – che prevede immagini di paesaggi umbri mozzafiato usciti fuori dalle mente più geniali dell’arte europea, da Leonardo Da Vinci a Pablo Picasso». Il progetto è nato dalla mente di Andrea Martina Tiberi, designer, nativa di Orvieto ma che vive e lavora a Londra come docente universitaria e ricercatrice in Tecnologie Emergenti dell’Architettura alla London South Bank University. Ci ha spiegato la sua idea e la sua utilità per rilanciare il turismo dell’Umbria.

 

Andrea Martina Tiberi, Architetto

Dottoressa, cosa s’intende per intelligenza artificiale applicata all’arte?

Parlando di intelligenza artificiale spesso ci immaginiamo robot e complicati sistemi informatici lontani dalla nostra vita quotidiana In realtà, questo mondo di algoritmi e funzioni è parte integrante della nostra routine, basta pensare ai social network e ai sensori di alcune automobili per parcheggiare. Non basterebbe un libro per esplorare il significato di intelligenza artificiale applicata all’arte, ma più comunemente lo possiamo intendere come il risultato di un’operazione informatica da parte di un algoritmo addestrato a produrre oggetti o immagini estraendo dati da un database secondo parametri predefiniti. Tutto questo si può riassumere in un atto di co-creazione tra artista e computazione. Tuttavia, la mia percezione sull’argomento è che, alludendo all’intelligenza artificiale, siamo combattuti tra il desiderio di scoprirne il potenziale e la paura di essere sopraffatti da uno strumento che potremmo non sapere utilizzare.

Com’è nata l’idea di Umbria Ecologia Artificiale?

L’idea è nata in maniera del tutto casuale. Il mio lavoro richiede un ricircolo continuo di idee e narrazioni e, quando mi confronto con un nuovo progetto, cerco ispirazione nelle gallerie d’arte londinesi. Mi ritrovai così di fronte al dipinto di Turner View of Orvieto, esposto alla Tate Britain. «Chissà come Picasso rappresenterebbe la mia città natale?», mi sono chiesta. Così è nata Umbria Ecologia Artificiale – tutt’ora in fase di completamento – che prevede immagini di paesaggi umbri mozzafiato usciti fuori dalle mente più geniali dell’arte europea, da Leonardo Da Vinci a Pablo Picasso. Nei giorni successivi, la mia mente era completamente assorbita dal pensiero di co-creare un qualcosa di inimmaginabile e, incuriosita dall’incredibile potenziale, ho incominciato immediatamente a sperimentare con i miei dati. In poco tempo ho costruito un archivio di immagini generate algoritmicamente dei miei progetti precedenti e questo mi ha dato modo di conoscere il comportamento dell’algoritmo e quindi di indirizzare al meglio le istruzioni per raggiungere il risultato che desideravo. Devo ammettere che il prodotto ha quasi sempre superato ogni aspettativa e non ne sono l’unica artefice. Questa opera è un atto di co-creazione tra grandi menti e un algoritmo, io l’ho solamente eseguita.

Come può intervenire concretamente questo tipo di intelligenza artificiale nei borghi umbri?

Siamo in un momento storico delicato nel quale gli architetti sono obbligati a tenere conto dell’impatto ambientale di un progetto. Questa tecnologia può soddisfare allo stesso tempo requisiti ambientali, funzionali ed estetici offrendoci una visione della soluzione ottimale ai requisiti di progetto. Per fare un esempio, la rigenerazione della Caserma Piave di Orvieto richiederebbe un processo di sviluppo organico invece che di assemblaggio meccanico. In questo, interrogare un algoritmo che si è nutrito precedentemente di tutte le informazioni utili per implementare la vivibilità e la sostenibilità dei luoghi, è sicuramente un carattere determinante nel successo del progetto di riqualificazione. In un futuro non molto lontano, avremo a disposizione un modello informatico che analizzerà la situazione urbana, identificherà i problemi legati a luogo e relazioni, e proporrà possibili soluzioni. Oggi, la psicologia ambientale è dettata da Evidence Based Design – Progettazione sulla Base di Evidenze – ed è il futuro della pianificazione urbana sostenibile. Quando si hanno determinati gruppi di dati, che siano demografici, topologici e economici, è possibile fare delle predizioni e dei calcoli in tempi così brevi che il cervello umano non può biologicamente sostenere. Questi dati servono per costruire una solida validità del progetto, in quanto la metodologia utilizzata è sistematica e già testata. Nel mio caso siamo ben lontani dal proporre un progetto di questo genere a 360 gradi: l’utilizzo di un programma che crea immagini da descrizioni ha una valenza prettamente concettuale ed estetica.

 

Orvieto top view Picasso Style

Quali sono i borghi umbri che si prestano meglio per questo progetto?

Sicuramente i borghi che hanno delle aree in disuso beneficerebbero di una tecnologia di questo genere. Il fattore determinante è porre all’algoritmo le giuste domande. Come ogni cosa generata dalla mente umana, anche l’intelligenza artificiale ha dei difetti, i cosiddetti bias: come esseri umani, nutriamo la macchina con preconcetti talvolta non etici e così la istruiamo a compiere i nostri stessi errori. Non sarà facile costruire un modello imparziale. Tutti i nostri borghi dell’Umbria possono beneficiare da un’analisi estetica e simbolica, specialmente i luoghi in disuso con alto potenziale economico e sociale. Orvieto, con la sua Caserma Piave in disuso, sarebbe un ottimo trampolino di lancio per sperimentare una progettazione dettata dall’intelligenza artificiale.

Qual è il vantaggio per la promozione turistica e il territorio?

Il settore turistico è in prima linea come beneficiario dell’intelligenza artificiale. Basti pensare a quanto sia determinante soddisfare le aspettative del cliente, ci riferiamo alla qualità della sua esperienza – User Experience – e le potenzialità che potrebbero emergere da guide virtuali completamente immersive, da contenuti digitali atti a promuovere i punti di attrazione, oppure – in termini di massa – da sistemi più pragmatici di cooperazione tra presenza economiche ed enti della regione per arricchire i meno abbienti. Determinante è chiedere alle persone che andranno a utilizzare quello spazio come lo vorrebbero, e con questo mi riferisco a tutte le presenze umbre che si occupano di attrarre forze socio-culturali ed economiche, dal settore enogastronomico ai musei, ai teatri, al consiglio all’urbanistica della regione. Uno dei vantaggi per il territorio sta nell’identificazione dei centri per lo sviluppo, e nella selezione degli investimenti da parte delle regioni e dei comuni. Se pensiamo alla scienza, questa converte informazioni in conoscenza, e l’intelligenza artificiale basata su dati scientifici ci permetterebbe di trasformare questa conoscenza in utilità. Parliamo di una tecnologia che ha preso piede ormai nelle nostre vite più di quanto realizziamo e continuerà a espandersi fino a che non avrà colpito tutte le sfere che richiedono una metodologia e delle istruzioni ben definite, come ad esempio in un macchinario da costruzione o nell’accuratezza di una stima per gli immobili.

 

Orvieto sketch, Ricardo Bofill Style

Lei è docente universitaria e ricercatrice in Tecnologie Emergenti dell’Architettura alla London South Bank University: come vi si arriva, partendo dall’Umbria?

Questo percorso è durato sette anni. Lasciare l’Italia non è mai stato un sogno nel cassetto, è stata più una necessità dettata dai miei interessi. Sono cresciuta tra le sale da ballo di mia madre e le falegnamerie di mio padre, e posso dire che l’arte ha sempre fatto parte della mia vita. Ho studiato Architettura al Politecnico di Milano, in cui ho compreso l’importanza di questa disciplina come scienza sociale, e costruito una base teorica solida per affrontare le ricerche che sto eseguendo. Londra mi ha aperto le porte dell’intuizione. In un ambiente culturale così poliedrico e internazionale, i concetti della progettazione dell’architettura sono definiti globalmente in nome del progresso scientifico. Terminato il Master in Architettura alla London South Bank University ho incominciato a lavorare come disegnatore freelance in Italia e nel Regno Unito e come docente nei laboratori di progettazione di LSBU, dove sto conducendo il mio dottorato di ricerca in integrazione di realtà virtuale nell’educazione e computazione per il sociale.

 


Per saperne di più

IOT LIVE… tieni acceso lo smartphone in teatro!

Il nuovissimo Talent per cantanti lirici, ideato e condotto dal tenore Gianluca Terranova in onda su SKY 176 Explorer Hd, con successo di pubblico e stampa, approda in teatro con il format IOT LIVE; prime due date in Umbria a Città della Pieve e Orvieto il 3 e 5 gennaio 2023, date organizzate in collaborazione con il Gal Trasimeno-Orvietano.

Il format consiste in una gara di cantanti lirici, accompagnati al pianoforte dal M° Sergio La Stella (41 anni al Teatro dell’Opera di Roma) che saranno votati in tempo reale dal pubblico in sala e da coloro che seguiranno la diretta Instagram.

Basterà seguire @iot_italiaoperatalent su Instagram e alla fine della gara si potrà porre il like sul cantante preferito; chi riceverà più like sarà il vincitore e accederà di diritto alle fasi eliminatorie di IOT Seconda Edizione 2023-24.

Le due serate umbre verranno registrate e messe in onda successivamente, dando visibilità alle bellezze della regione e mettendo in risalto le sue meravigliose opere d’arte – come le opere del Signorelli e del Perugino nel 500mo anniversario dalla loro morte – che faranno da scenografia all’intera gara in teatro.

Il 4 e 5 gennaio inoltre, al Teatro Mancinelli di Orvieto, saranno aperte al pubblico le audizioni per i cantanti lirici provenienti da tutto il mondo che vorranno partecipare alla seconda edizione di IOT.

La Giuria di queste selezioni umbre sarà formata da:

– il nuovo direttore artistico del Teatro di Tradizione di Sassari: il baritono M° Alberto Gazale;

– l’agente lirico M° Angelo Gabrielli della Stage door Agency;

– il direttore artistico del programma: il Tenore Gianluca Terranova;

– il M° Sergio La Stella;

I giurati saranno presenti durante le gare IOT LIVE in qualità di osservatori dei giovani talenti ma non voteranno, dando al pubblico pieno potere decisionale.

Per info scrivere a italiaoperatalent@gmail.com www.operatalent.it


Il Gal Trasimeno-Orvietano e le Amministrazioni Comunali di Orvieto e Città della Pieve ringraziano il Maestro Gianluca Terranova, una voce e un tenore famoso in ogni parte del mondo, che ha deciso di portare questa proposta in Umbria e, soprattutto, che mette a disposizione il suo impegno per diffondere l’Opera Lirica tra i giovani incoraggiando e selezionando nuovi talenti provenienti da ogni Paese del mondo. Un format piacevole, leggero, ma di altissimo livello che coinvolge altri grandi professionisti oltre il Maestro Terranova, in una strada che vuole diffondere e valorizzare un settore della cultura che è tutto italiano e che viene apprezzato in ogni parte del Globo. Una opportunità anche per far conoscere l’Umbria, una promozione per queste due cittadine che ospiteranno il Talent, e che di Bellezza possono vantarsi ed avvantaggiarsi a supporto dell’economia turistica.

 


 

Orvieto, il 28 novembre il secondo incontro promosso dall’assessorato all’agricoltura e i Gal umbri sulla nuova programmazione 2023/2027.

La Assessore alle Politiche Agricole della Regione Umbria Roberto Morroni con l’Autorità di Gestione del PSR, AssoGAL Umbria e i singoli Gal presentano un ciclo di 10 incontri dal titolo CSR… in cammino – Istruzioni per l’uso, nei 5 territori di competenza dei singoli Gruppi di Azione Locali.

Il format, omogeneo e itinerante, il cui primo incontro si è svolto a Città di Castello il 23 novembre scorso, farà tappa a Orvieto lunedì 28 novembre 2022 alle ore 16.00 presso l’Auditorium Gioacchino Messina della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, per raccontare le opportunità del nuovo documento di programmazione dello sviluppo rurale ovvero il Complemento di Sviluppo Rurale per l’Umbria 2023/2027 (CSR) che accompagnerà la nuova programmazione.

 

 

La partecipazione all’iniziativa avviene tramite prenotazione obbligatoria utilizzando il form di registrazione in cui è possibile selezionare uno degli appuntamenti programmati. L’incontro prevede in primis la presenza dell’Assessore Roberto Morroni, del Direttore Regionale dell’Agricoltura Luigi Rossetti, del Dirigente dell’Autorità di Gestione Franco Garofalo, del Presidente di AssoGAL Umbria e del Gal Trasimeno – Orvietano Gionni Moscetti, del Direttore Francesca Caproni, e di Paolo Lanzi per Coldiretti, Costantino Pacioni per CIA, Paolo Maiolini per Confagricoltura e Giulio Massini per AIAB. Dopo l’apertura con i saluti del Sindaco di Orvieto Roberta Tardani l’incontro sarà coordinato dal giornalista Andrea Luccioli. L’evento sarà l’occasione per un confronto diretto con le istituzioni locali, le imprese e gli stakeholder del territorio, in questa fase di animazione, molto importante al fine di poter elaborare la migliore proposta programmatica per il prossimo quinquennio.

“Si aprono cinque anni di programmazione importanti per le imprese agricole e agroalimentari dell’Umbria, chiamate a nuove sfide – sottolinea l’assessore all’Agricoltura, Roberto Morroni – Il Complemento di sviluppo rurale, elaborato nel quadro di riferimento del Piano nazionale della Pac, individua gli interventi strategici per la loro ulteriore qualificazione e competitività, la promozione dei processi di innovazione e ricerca,  la vitalità delle zone rurali, la sostenibilità ambientale ed energetica, il contrasto ai cambiamenti climatici. Significativa la dotazione finanziaria, circa 519 milioni di euro, grazie alla quale potremo segnare un ulteriore salto di qualità del sistema produttivo locale, valorizzando il ruolo fondamentale svolto dall’agricoltura: produrre alimenti, proteggere la natura e salvaguardare la biodiversità oggi, domani e per le generazioni future”.

“È molto importante in questo momento ascoltare tutti gli attori dello sviluppo locale al fine di utilizzare al meglio le risorse della nuova programmazione – ricorda il Presidente di Assogal Umbria Gionni Moscetti –  e mettere in campo dei progetti che possano aiutare imprese e istituzioni in questo momento così difficile. I Gal Umbri sono disponibili ad accompagnare il lavoro dell’assessore Morroni che sta dimostrando di sostenere l’Agricoltura in Umbria con un importante cambio di passo”.

Il grande tenore Gianluca Terranova e l’amore per l’Umbria: le Operacorto presentate a Orvieto e Panicale arrivano su Sky.

Un altro personaggio molto famoso perché porta il canto lirico e l’opera in ogni parte del mondo con grande professionalità e bravura ha scelto l’Umbria per passare qualche giorno di riposo tra un successo e l’altro, che colleziona in molti e importanti palcoscenici internazionali. Molto conosciuto e apprezzato all’estero, in Italia la sua fortuna è dovuta anche al fatto di aver interpretato Caruso nella fortunata fiction di Rai 1. Stiamo parlando del Tenore Gianluca Terranova che questa estate in collaborazione con il Gal Orvietano e Trasimeno, ha portato nelle piazze umbre il suo spettacolo Lezioni di Canto Show con grande successo, è in questi giorni in onda su Sky con il suo Italia Opera Talent. «Ho voluto presentare in anteprima al pubblico di Orvieto e Panicale la formula nuovissima di divulgazione dell’opera lirica: la Operacorto». Raccontare un’opera intera in venti minuti, significa arrivare a un pubblico smart – così lo definisce Terranova – che non ha modo o tempo per poter apprezzare questo meraviglioso genere di intrattenimento che è osannato in tutto il mondo. «Mi piacerebbe portare queste operacorto anche a teatro, per coinvolgere più gente possibile».

 

 

Il programma Italia Opera Talent in onda su Sky Explorer Channel 176, è una prima serie di un programma che coinvolge i territori italiani, l’arte e la cultura, la gastronomia, trascinati dall’opera lirica; 12 giovani talenti si sfidano a suon di do di petto per far vincere un operacorto che verrà prodotta come short movie e presentata nei festival dei Corti internazionali. Dal lunedì al sabato, alle 7-15-23, gli allenamenti poi la puntata della Gara la domenica alle 13 e alle 21, con una giuria prestigiosa e tanti ospiti di livello mondiale, da Raina Kabaivanska celebre soprano bulgaro a Lyndon Terracini il direttore artistico di Opera Australia a Giuseppe Cuccia Consulente artistico per le opere occidentali a Pechino e Tomer Zvulun direttore artistico di The Atlanta Opera. Il programma ideato e condotto da Gianluca Terranova si può seguire, anche se non si ha l’abbonamento Sky, su www.explorertv.it negli stessi orari in streaming. «…la mia amata Umbria ha visto l’anteprima di questo format che farà il giro del mondo, sarà tradotta in piu lingue e prodotta in vari paesi, ma il mio sogno è quello di girare le operacorto nei borghi meravigliosi di questa regione splendida».

Presentata la manifestazione “Orvieto, città dell’arte, del gusto e del lavoro” in due sedi differenti: Perugia e Orvieto.

Tutto è pronto per la manifestazione Orvieto, città del gusto, dell’arte e del lavoro che si svolgerà dal 24 settembre al 3 ottobre, proponendo un cartellone variegato e di grande spessore grazie ai tanti appuntamenti previsti: chef stellati, meeting di approfondimento, workshop, percorsi enogastronomici, incontri sull’alimentazione e molto altro.

 

 

Gli obiettivi dell’evento sono molteplici: contaminare la cucina del territorio con la grande cucina italiana, comunicare e rafforzare sul mercato i vini del Consorzio Vini Orvieto, puntare sulla passeggiata enogastronomica con l’obiettivo di valorizzare le piccole imprese e i prodotti locali e far scoprire le meraviglie artistiche della città umbra.
L’iniziativa – organizzata dalla Fondazione Cotarella e dal Consorzio Way of Life, con il supporto del GAL Trasimeno-Orvietano e il patrocinio del Comune di Orvieto – vuole porre in evidenza – oltre al gusto e all’arte, collegati ovviamente al mondo del lavoro – tutto ciò che diviene associato al sentimento di bellezza, il quale viene auspicato che possa trasformarsi in occasioni lavorative. In aggiunta, l’evento vuol mettere il focus sui racconti del patrimonio culturale e delle eccellenze del territorio orvietano, che ne dispensa a volontà per il piacere di appagamento dei sensi.
A questi si aggiunge l’avvicinarsi del 2023, cinquecentenario della morte degli straordinari pittori Luca Signorelli e di Pietro Vannucci detto Il Perugino, che ha messo proprio in sinergia la Fondazione Cotarella e il Consorzio Orvieto Way of Life, creando la manifestazione Orvieto Città dell’arte, del Gusto e del lavoro.

 


Per maggiori informazioni

 

Il 24 settembre comincia la seconda edizione di “Orvieto, Città del Gusto, dell’Arte e del Lavoro”, evento promosso da Fondazione Cotarella e Consorzio Orvieto Way of Life, realizzato con il contributo del Gal Trasimeno Orvietano e con il Patrocinio del Comune di Orvieto, che prevede cene con chef stellati, meeting di approfondimento e di assaggio con prodotti e vini del territorio, workshop, incontri sul tema dell’alimentazione, passeggiate culturali ed enogastronomiche, mostre dedicate all’arte del merletto e della ceramica, immersi tra le mura di Orvieto e la natura umbra.

È stata presentata la seconda edizione di Orvieto, Città del Gusto, dell’Arte e del Lavoro che avrà luogo dal 24 settembre al 2 ottobre, un omaggio al Rinascimento Umbro dove la bellezza incontra l’enogastronomia e il mondo del lavoro. Momento clou di questa edizione sarà il primo weekend di ottobre che vedrà tre convegni e le passeggiate gastronomiche tra le vie medievali della città dove si potranno gustare piatti tipici e vini del territorio. Presenti sul palco istituzioni e partner dell’evento che hanno evidenziato la necessità di raccontare non solo la città di Orvieto, ma tutta l’Umbria con le sue tante bellezze artistiche ed enogastronomiche. L’obiettivo della manifestazione è voler diventare un punto di riferimento per la politica, le imprese, le istituzioni che devono fare sistema e creare sinergie per valorizzare il territorio in tutte le sue forme e sfaccettature.

 

 

Questa Regione infatti ha dato i natali ad artisti del calibro di Bernardino Pinturicchio, Raffaello Sanzio (urbinate di nascita ma umbro di formazione), Pietro Perugino e Luca Signorelli. È proprio di questi ultimi che Orvieto e la Regione Umbria vogliono festeggiare i 500 anni dalla loro morte, che si celebrerà nel 2023.

La presentazione è stata aperta da Dominga Cotarella, founder, insieme alle sorelle Marta ed Enrica di Fondazione Cotarella, e Giuseppe Santi, presidente del Consorzio Orvieto Way of Life e Confcommercio Orvieto. Quest’ultimo ha sottolineato «l’importanza di avere idee chiare e fare squadra per creare un sistema dove le esigenze delle imprese e le scelte di chi amministra siano sinergiche e orientate allo sviluppo dei nostri territori. Uno dei pilastri della manifestazione sarà la passeggiata enogastronomica per le vie e piazze della nostra Orvieto, lungo le quali oltre a degustare le nostre eccellenze, sarà possibile percepire il totale coinvolgimento dei giovani grazie all’importante collaborazione con l’istituto per l’istruzione superiore artistica, classica e professionale della nostra città». Dominga Cotarella ha proseguito evidenziando come «la bellezza non sia sufficiente per promuovere un territorio dall’enorme potenziale di cui ancora non si ha piena consapevolezza. Sono sempre più convinta che si debba lavorare sul territorio e con il territorio. Non esiste niente di più redditizio che vivere il territorio come una risorsa a cui prestare estrema attenzione, creando un rapporto di complicità e sinergia con le imprese e contribuendo a rafforzare il genius loci». Una premessa condivisa dall’importante parterre di relatori, moderati dal giornalista televisivo Bruno Vespa, che hanno fornito molti spunti interessanti.

 

 

La città, dotata di un patrimonio storico ed artistico unico nel suo genere, sarà la protagonista dell’evento, come ha spiegato la sindaca di Orvieto, Roberta Tardani. «Ho sostenuto con entusiasmo questa iniziativa, che coniuga le ricchezze storico, artistiche e culturali di Orvieto con quella della nostra tavola, che rappresenta senza dubbio uno dei punti di forza della nostra città, che nella cucina e nei prodotti tipici trova un grande veicolo di promozione. Particolarmente importante aver inserito nel programma i temi della sana alimentazione e soprattutto del lavoro e della formazione. Conosciamo i problemi dei nostri operatori che faticano a trovare personale adeguato e preparato e sappiamo quanto sia importante la formazione e gli investimenti dei privati per elevare la qualità dell’accoglienza sul nostro territorio e quindi puntare anche a un turismo di qualità. Questo progetto sarà importante anche per la candidatura di Orvieto a Capitale italiana della cultura per il 2025».

«La Bellezza nella Bellezza» spiega Francesca Caproni, Direttore Gal Trasimeno Orvietano che ha anche sottolineato che «una delle motivazioni che ci ha spinto con fierezza a sostenere questa edizione è la capacità di portare la manifestazione anche oltre i confini locali, coinvolgendo il pubblico delle aree limitrofe, come la zona del Trasimeno. Il progetto ha anche un’importante ricaduta economica sul territorio e sui giovani, grazie al lavoro di squadra tra le istituzioni e le imprese». Concetto, quello di un sistema tra pubblico e privato, confermato da Donatella Tesei, Presidente della Regione Umbria, che ha sottolineato l’importanza del potenziamento delle infrastrutture che permettano un collegamento più agevole anche con i luoghi più nascosti e straordinari della nostra Regione. Proprio per questo stiamo continuando a lavorare alla confluenza di alcune importanti linee aeree sull’aeroporto di Perugia, così da potenziare e rafforzare il flusso del turismo in Umbria. «Un turismo la cui promozione è assegnata a ogni singola regione e non a un unico ente nazionale non può funzionare» spiega Marina Lalli, Presidente di Federturismo, «per cui il confronto con la Francia è talvolta schiacciante. Il turismo è un’industria che crea un indotto. Dobbiamo imparare a vendere la bellezza e far innamorare gli stranieri del nostro stile di vita e della nostra gastronomia, raccontando la forza del sistema Paese ma enfatizzando le peculiarità di ogni singola Regione e Borgo».

 

 

Con il suo intervento il Presidente Coldiretti Ettore Prandini ribadisce che «dobbiamo vendere l’Italia e la sua biodiversità, un patrimonio di immenso valore di cui non siamo abbastanza consapevoli, ma che ci rende unici al mondo. L’Italia è il paese più sostenibile d’Europa, ma questo non ci esclude dalla grande crisi energica che colpisce tutti i settori, in particolare l’agroalimentare». Concetti espressi anche da Silvio Barbero, vice presidente dell’Università delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo e Slow Food: «un territorio che vuole guardare al futuro deve farlo con un approccio interdisciplinare e olistico, con una transizione ecologica anche sui temi legati al cibo e all’arte e sviluppare progetti virtuosi di formazione, sensibilità culturale, e relazioni con il territorio dove un alimento ha messo radici».

«Il turismo è un asset strategico” chiarisce Giorgio Mancaroni, Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, sempre più attiva nella promozione delle tante bellezze, paesaggistiche, storiche, culturali, che assieme alle eccellenze enogastronomiche e a spettacoli di caratura internazionale rendono unica la nostra Regione». «La ristorazione è il principale motore del turismo italiano, ma manca una politica industriale di settore ed è giunto il momento di una riforma del sistema della formazione continua” precisa Roberto Calugi, Direttore Generale F.I.P.E. “La ristorazione, gestita da imprenditori sempre più consapevoli, è o può diventare una vera e propria agenzia di tutela e valorizzazione del territorio, ma non ci si può improvvisare». «L’investimento in scienza e tecnologia è uno degli elementi chiave per lo sviluppo economico, sociale e culturale. Un Paese che cresce è un Paese che investe sui giovani e sul futuro, ossia sulla Ricerca, che dello sviluppo e del futuro è il motore principale» commenta Gino Nicolais, Professore Emerito dell’Università di Napoli Federico II e Presidente Materias.

«A Orvieto si possono respirare tanti segni del bello» sottolinea Giuseppe Cerasa, Direttore delle Guide di Repubblica. «È una terra con un immenso patrimonio architettonico, culturale, paesaggistico, enogastronomico; l’arte trova proprio sulla rupe e il suo territorio un ventaglio ricco di sfumature, di tradizioni, di linguaggi diversi: dall’arte dei merletti alle ceramiche, dagli ingredienti gastronomici al vino. In particolare quest’ultimo, così importante per il nostro paese Italia, ma soprattutto per una città come la nostra che al vino concede il proprio nome, Orvieto Doc, così come altre città italiane diventate famose per le proprie produzioni enologiche».

«Come il territorio deve essere consapevole del proprio potenziale, è altrettanto giusto che questa consapevolezza accompagni chi scrive e racconta da anni, con grande passione, dedizione e professionalità, uno degli ingredienti più importanti del made in Italy italiano, la cucina Italiana» commenta Paolo Marchi, giornalista e ideatore di Identità Golose. «Il giornalismo gastronomico italiano deve essere orgoglioso e conscio del proprio valore comunicativo e della propria identità». In conclusione, Dominga Cotarella ha sottolineato come «dalle parole bisogna passare ai fatti. Da qui al maggio 2023 ogni mese faremo un evento, con protagonista la ristorazione del territorio e uno chef stellato, perché dai più bravi bisogna imparare e non averne paura. Se il territorio è concepito come azienda, con identità sempre più chiara e fatta di persone, diventa intuitiva la necessità di formare il capitale umano che vi opera, per permettere uno sviluppo concreto e coerente. Nasce da questa considerazione il Master in Turismo sostenibile, organizzato da Luiss Business School in collaborazione con l’Accademia di alta formazione Intrecci, che inizierà il 24 ottobre prossimo e che avrà proprio l’obiettivo di formare i futuri Manager del Territorio». In chiusura della presentazione si è svolta una degustazione presso il Palazzo dei Congressi con i prodotti tipici di Campagna Amica, l’Amatriciana dello chef Gianfranco Vissani in abbinamento ai vini del Consorzio Orvieto Doc, e tutti gli ospiti sono stati omaggiati con una copia della Guida di Repubblica dedicata a orvieto. Organizzatori della manifestazione Fondazione Cotarella e quattro imprenditori lungimiranti del Consorzio Way of Life (Giuseppe Santi, Giuliano Portarena, Alfredo Branca e Riccardo Cristorori).

 

Programma di Orvieto, Città del Gusto, dell’Arte e del Lavoro

Tre le cene stellate del mese di settembre si comincia lunedì 26 settembre con la famiglia Iaccarino del “Don Alfonso” (2 stelle Michelin), martedì 27 settembre sarà la volta della famiglia Cerea del Ristorante “Da Vittorio” (3 stelle Michelin), giovedì 29 settembre il protagonista sarà l’enfant prodige della pizza napoletana Ciro Oliva con la sua pizzeria “Concettina ai tre Santi”.
Tra i workshop segnaliamo quello sull’olio il 24 settembre “L’olio extravergine di oliva: se lo conosci ti cambia la vita!” con Nicola Di Noia, Direttore Generale UNAPROL e AD Evooschool e il 26 “L’Orvieto allo specchio”, tavola rotonda con i produttori del Consorzio Vini Orvieto.
Per il primo week end di ottobre ci saranno tre worshop: il 30 settembre alle ore 17.00 “A tavola con la scienza: la salute dell’uomo passa anche dal legame con la natura e i suoi prodotti” a cui seguirà degustazione di presidi Slow Food del territorio presso i Giardini dell’Opera del Duomo; il 1 ottobre alle ore 11 “Giovani, formazione ed enogastronomia come leve per lo sviluppo dei nostri territori” e infine il 2 ottobre alle ore 10:30 “Alimentarsi di vita: il rapporto con l’ambiente, con la natura e con il cibo” e alle ore 16:00 il laboratorio di a cura di Valentina Dallari, autrice dei libri “Non mi sono mai piaciuta” e “Uroboro”. Questo fine settimana avrà come protagonista la passeggiata eno-gastronomica che darà visibilità alle piccole imprese locali e ai loro prodotti, legandoli alle bellezze paesaggistiche e artistiche di Orvieto. La formula è quella del pranzo itinerante che attraverserà le principali vie e piazza per fare tappa al palazzo del Capitano del Popolo, il complesso del San Giovanni dove ha sede l’enoteca provinciale e ancora quello di San Francesco e Santa Chiara, la chiesa di Sant’Andrea con i suoi sotterranei fino al Duomo, simbolo della città nel mondo.


Per maggiori informazioni:

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Tutto pronto per il secondo appuntamento del ciclo di eventi del Circuito dei Borghi dell’Orvietano, il progetto volto alla scoperta degli angoli più suggestivi del comprensorio di Orvieto attraverso l’orienteering.

Il progetto è guidato dall’Associazione Sportiva Dilettantistica Scolastica “E. Majorana”, affiliata alla FIE – Federazione Italiana Escursionismo, con la partecipazione di FISO – Federazione Italiana Sport Orientamento, Slow Food Orvieto, UISP Sport per tutti, Touring Club Italiano, PAAO – Parco Archeologico Ambientale dell’Orvietano e Trame di Comunità.

 

L’evento

La giornata del 28 agosto 2022, organizzata con la partecipazione del Comune di San Venanzo, si svolgerà presso il Parco dei Sette Frati del Monte Peglia, ed è un evento dedicato agli adulti come ai più piccoli. Si inizia infatti alle ore 9.00 con il Nordic Walking; segue, alle ore 10.00, la passeggiata alla scoperta della disciplina dell’orienteering, mentre alle 10.30 si potrà andare alla ricerca delle lanterne in un divertente gioco per adulti e bambini. Non solo: dopo la pausa pranzo un gruppo di musicisti allieterà i partecipanti con della buona musica e, per rendere la giornata ancora più interessante, si aggiungeranno anche gli eventi del Peglia Fest, con lo spettacolo dei Tamburini di Assisi, una mostra mercato e concerti.

Il progetto

Il Circuito cittadino dei Borghi dell’orvietano nasce dall’analisi della tendenza, più o meno recente, alla riscoperta di una dimensione di maggiore sostenibilità nei ritmi quotidiani e nei rapporti sociali, con un equilibrio più marcato tra tempo lavorativo e tempo libero e più legata ai luoghi in cui il vivere si esprime. I sostanziali cambiamenti di prospettiva che l’esperienza della pandemia ha velocizzato e, spesso, reso indispensabili, hanno dato impulso alla riscoperta dei piccoli borghi come modello sociale e culturale da far conoscere e valorizzare. Lo scopo del progetto è proprio quello di creare modelli di fruizione che possano spingere verso livelli superiori di coinvolgimento e comprensione, sia degli aspetti fisici (elementi architettonici e spazi di socialità) sia di quelli culturali (modelli di artigianato, enogastronomia), spesso non apprezzati appieno nella canonica visita turistica.
La strategia è quella di utilizzare lo sport dell’orienteering, ormai affermato nella maggior parte delle scuole e quindi ben conosciuto dagli studenti e dalle loro famiglie. Si scopriranno così gli angoli più suggestivi e significativi di ogni borgo in cui si svolgerà la manifestazione: sotto forma di gara, per chi vorrà, ma anche sotto forma di passeggiata per le famiglie. I concorrenti seguiranno autonomamente percorsi per raggiungere i punti indicati su una carta topografica specifica, sperimentando, quindi, anche la capacità di saper leggere e orientare una carta e sapersi muovere in uno spazio relativamente nuovo.

 


Le iscrizioni dovranno pervenire entro il 26 agosto a info@circuitodeiborghi.com

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