Al confine tra Umbria e Lazio, su di un promontorio che svetta sul fiume Tevere, vi è il piccolo comune di Attigliano. Secondo alcune tradizioni la collina era originariamente ricoperta da un fitto bosco di tigli, da cui deriverebbe il nome del paese [dalla locuzione latina ad tilium “verso i tigli”].

Nella zona sono state ritrovate numerose testimonianze di epoca etrusca e romana, a dimostrazione della strategicità della città di Attigliano, il cui castello era anticamente proprio lungo il fiume Tevere. Castello che venne edificato nel XI secolo, e il cui dominio venne conteso tra Todi, Amelia e Orvieto. A causa di terremoti e inondazioni, oggi è rimasto ben poco della struttura originale. Nonostante ciò, le parti rimanenti, e, in particolare, i resti della cinta muraria e del portale d’ingresso cinquecentesco, testimoniano l’antico fascino medievale del borgo.

Una delle piazze principali del centro di Attigliano è Piazza della Rocca. Una piazza semplice ma caratteristica, nella quale svetta un campanile con un orologio molto particolare, era infatti un orologio a dodici ore e con una sola lancetta. Al centro della piazza è situata la Fontana dei delfini, una fontana realizzata nel 1885 da Ramperti da Amelia, sia come ornamento sia come metodo di approvvigionamento idrico.

Tra le chiese più belle vi è la Chiesa di San Lorenzo Martire, patrono del paese. Realizzata nel 1983, è peculiare lo stile moderno con cui è stata progettata. Le navate sono decorate con vetrate colorate realizzate con la tecnica del mosaico, mentre la facciata è ornata con uno splendido portone in bronzo, ideato dalla scultrice Nadia Rognoni. Materiale insolito che viene ripreso da un’altra scultrice, Annita Mechelli, per la realizzazione di un’opera nel giardino antistante il sagrato.

Da non perdere assolutamente il Parco dei Mostri di Bomarzo. Oltrepassando il fiume Tevere, confine naturale tra le due regioni Umbria e Lazio, a circa 7 km dal centro di Attigliano, è situato questo sorprendente parco. È un complesso monumentale risalente al XVI secolo, ideato dall’architetto Pirro Ligorio. La particolarità che rende questo bosco così suggestivo è la presenza di numerose sculture in basalto ritraenti animali mitologici, divinità e mostri.

Curiosità: nella periferia di Attigliano è presente un Parco di Studi e Riflessione. Uno dei 33 parchi presenti in tutto il mondo, si presenta come un’area in mezzo alla natura che promuove gratuitamente la cultura e la meditazione, secondo gli insegnamenti della guida spirituale Silo, ispiratore di una nuova corrente chiamata Umanesimo Universalista.