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Dal 22 al 24 marzo scrittura, poesia, fantasia, musica, cibo, disagio e sogno. Ospiti Andrea Antoni, Massimo Gerardo Carrese, Francesca Grazioli, Enrico Merlin, Francesco Tormen, Ida Travi e Stefano Valenti.

Arriva a Perugia, dal 22 al 24 marzo, la sesta edizione di Che cosโ€™eฬ€ La Cultura, rassegna promossa dalla casa editrice il Saggiatore per indagare i molteplici aspetti che compongono la cultura e che costituiscono, nella loro globalitaฬ€, un laboratorio di idee, in un approccio multidisciplinare che va dalla letteratura alla poesia, dallโ€™arte alle tecnologie, dallโ€™antropologia allo spettacolo, dalla storia alla filosofia, dalla contemporaneitaฬ€ al futuro. Nato nel 2016 a Milano per celebrare la pubblicazione del millesimo volume della storica collana La Cultura, dal 2019 il festival del Saggiatore รจ diventato itinerante e ora fa tappa nel capoluogo umbro: protagoniste le tre librerie indipendenti di Perugia โ€“ Edicola 518, Mannaggia, POPUP โ€“ che nei tre giorni del festival ospiteranno le presentazioni e gli incontri con gli autori.

 

Enrico Merlin

Il programma

Che cosโ€™eฬ€ la Musica? Che cosโ€™eฬ€ la Fantasia? Che cosโ€™eฬ€ il Disagio? Che cosโ€™eฬ€ il Sogno? Che cosโ€™eฬ€ la Scrittura? Che cosโ€™eฬ€ la Poesia? Che cosโ€™eฬ€ il Cibo?

Si comincia venerdiฬ€ 22 marzo alle 18.30, a Mannaggia in via Cartolari, con il fantasiologo Massimo Gerardo Carrese e il suo Il grande libro della fantasia, viaggio alla scoperta dei segreti e le differenze che intercorrono tra fantasia, immaginazione e creativitaฬ€. A seguire, alle 20.30, ci si sposterร  in piazza Birago, a POPUP, per l’incontro con Andrea Antoni โ€“ ideatore del progetto instagram Cose Brutte Impaginate Belle โ€“ e la sua Teoria del disagio contemporaneo, a cui seguirร  uno โ€œspuntino disagiatoโ€.

 

Francesco Tormen

 

Sabato 23 marzo, alle 17, alla Biblioteca degli Arconi Stefano Valenti, in dialogo con Giovanni Dozzini, parlerร  del suo libro Cronache della sesta estizione, interrogandosi sul senso ultimo del gesto piuฬ€ rivoluzionario, immaginifico e pericoloso di ogni altro: scrivere. Alle 18.30 poesia a Edicola 518, in via Santโ€™Ercolano, con la poetessa Ida Travi che presenterร  la sua ultima raccolta I Tolki; alle 20.30 a POPUP focus su allevamenti intensivi, carni sintetiche e il futuro del mondo con Capitalismo carnivoro, di Francesca Grazioli, che ne parlerร  con Mariano Pauselli, dell’Universitaฬ€ degli Studi di Perugia. L’incontro sarร  accompagnato da un’aperitivo vegetariano a cura del progetto COOKISM โ€“ Autismo in cucina.

Infine domenica 24 marzo, alle 19, al T-Trane Record Store di borgo XX Giugno Francesco Tormen racconterร  lโ€™arte dellโ€™onironautica, del viaggio cosciente nel mondo dei sogni, a partire dal suo libro Con gli occhi aperti. Che cosโ€™eฬ€ La Cultura si concluderร  in musica dalle 21 a Edicola, con la presentazione del libro 1000 dischi per un secolo dello storico della musica, divulgatore, compositore e chitarrista Enrico Merlin, in dialogo con Fabrizio Fofoย Croce.

La sessantasettesima edizione del Festival dei Due Mondi si terrร  a Spoleto da venerdรฌ 28 giugno a domenica 14 luglio 2024. Il Festival di arti performative piรน antico dโ€™Italia presenta in 17 giorni e 20 sedi piรน di 60 spettacoli tra opera, musica, danza e teatro, performance e installazioni artistiche, coinvolgendo 30 compagnie internazionali per un totale di oltre 600 artisti provenienti da 20 paesi.

La direttrice artistica Monique Veaute prosegue il percorso tracciato in questi anni allโ€™insegna del dialogo interdisciplinare, mettendo il pubblico di fronte a stimoli sempre nuovi grazie alla creativitร  dei migliori artisti della scena contemporanea. รˆ il mito a guidare la riflessione di questa edizione, come espressione del complesso rapporto tra gli individui e la societร , elemento fondante della civiltร  occidentale. ยซLa cittร  e il Festival, un connubio imprescindibile per gli artisti di tutto il mondo, quelli che su questo palcoscenico si sono esibiti in passato, e quelli del nostro tempo, che a Spoleto giungono, o tornano, con il loro immaginario nutrito di creativitร , di eticitร , di speranza, di volontร  di trasformazioneยป dice Monique Veaute ยซil Festival non รจ solo una vetrina di grandi nomi ma un laboratorio in cui crescono idee, sinergie, collaborazioni, progetti artistici. Per questa ragione guardo ai talenti giovani tanto quanto alle proposte originali e ai nuovi mezzi espressiviยป.

 

 

Il Festival sโ€™inaugura venerdรฌ 28 giugno al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti con un nuovo allestimento di Ariadne auf Naxos, opera in un atto preceduta dalla suite dal Borghese Gentiluomo sempre di Richard Strauss come prologo. Lโ€™esecuzione musicale รจ affidata alla Budapest Festival Orchestra diretta da Ivรกn Fischer che ne cura la regia con Chiara Dโ€™Anna.

Al titolo di apertura si aggiunge una seconda produzione dโ€™opera: Orfeo ed Euridice di Christoph Willibald Gluck con la regia di Damiano Michieletto e lโ€™Orchestra Nazionale di Santa Cecilia. Il mito di Baรนbo ispira la regista francese Jeanne Candel, e il tema attraversa i concerti di mezzogiorno con artisti quali JACK Quartet, La Lira di Orfeo, i musicisti della Budapest Festival Orchestra e lโ€™Orchestra da Camera di Perugia. Alessandro Baricco presenta in prima assoluta la sua Breve ed eretica Storia della Musica classica. Torna a Spoleto Barbara Hannigan alla testa dellโ€™Orchestra Nazionale di Santa Cecilia nel concerto finale e come interprete in un concerto con grandi star della musica jazz e contemporanea. Grande attenzione รจ riservata alle altre musiche: arriva in esclusiva in Italia Daniel Lopatin, conosciuto come Oneohtrix Point Never, tra i piรน influenti nomi dellโ€™elettronica internazionale. La voce suadente di Lizz Wright segna un appuntamento imperdibile con la musica afro-americana.

La danza irrompe con la star mondiale Friedemann Vogel, una nuova creazione di Wayne McGregor, una grande produzione in Piazza Duomo di Yoann Bourgeois, con le musiche dal vivo di Hania Rani, e ancora con Mehdi Kerkouche. Una nuova e potente esperienza immersiva รจ firmata dal duo Adrien M & Claire B.

Per il teatro รจ ospite dโ€™eccezione Isabelle Adjani, che dร  voce ai testi di giganti della letteratura francese e italiana. Lโ€™attenzione verso i giovani drammaturghi riporta il regista Antonio Latella a lavorare con gli allievi dellโ€™Accademia Nazionale dโ€™Arte Drammatica Silvio dโ€™Amico per quattro nuovi spettacoli. รˆ atteso il ritorno di Davide Enia con un ritratto della sua Palermo. La compagnia #SIneNOmine presenta il nuovo spettacolo nato dal laboratorio nella Casa di Reclusione di Spoleto. Leonardo Lidi conclude il suo progetto ฤŒechov con Il giardino dei ciliegi e torna il regista umbro Liv Ferracchiati con La morte a Venezia.

Tanti gli appuntamenti dedicati alla cittร , tra spettacoli gratuiti e iniziative per tutta la famiglia. I danzatori della compagnia Il Posto trasformano in palcoscenico le superfici verticali dei palazzi della cittร . La musica รจ un gioco da ragazzi รจ il progetto didattico per i bambini delle scuole primarie che porta a esplorare in anteprima alcuni capolavori della musica presenti nel cartellone, con attivitร  in classe e a teatro. Torna come anteprima lo spettacolo di Luca Marinelli Una relazione per unโ€™accademia, andato in scena con grande successo nella scorsa edizione.

 

Festival dei Due Mondi – Spoleto

Il manifesto

Lโ€™artista Chiara Camoni firma il manifesto ufficiale della sessantasettesima edizione. Lโ€™opera Burning Sister nasce su una piccola isola greca dove lโ€™artista ha trascorso un periodo in residenza. ยซLa striscia di Gaza, oggi. La guerra civile in Sudan. I barconi dei migranti. Il riscaldamento globale, i grandi roghi. Tutto questo accade mentre io guardo la luce che filtra nellโ€™acqua del mare di Thassos che sembra fatto di vetro. Qui la Bellezza punta a diventare Perfezione e oggi diventa quasi imbarazzante, insostenibileยป dice lโ€™artista. ยซPer giorni e giorni ho raccolto fiori, foglie, semi e alghe. Le ho infilate in lunghe collane, che tutte insieme hanno dato forma a una figura misteriosa. Lโ€™ultima sera, in un tramonto mozzafiato, le abbiamo dato fuoco. La Burning Sister non si sacrifica nel fuoco, ma al contrario trova la sua massima realizzazione nel fuoco stesso. Nellโ€™attimo della distruzione, raggiunge la sua forma. In questa coesistenza di opposti, di contraddizioni, spesso si collocano le mie opere. Belle e terribili allo stesso tempoยป.

 


Il programma completo

Sabato 23 e domenica 24 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera, il piรน importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese: 750 luoghi in 400 cittร  saranno visitabili a contributo libero, grazie ai volontari di 350 delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni (elenco dei luoghi e modalitร  di partecipazione, consultabili su www.giornatefai.it).

Le Giornate FAI di Primavera si confermano nella loro trentaduesima edizione uno degli eventi piรน importanti e significativi per conoscere il patrimonio culturale e paesaggistico italiano. Unโ€™esclusiva opportunitร  di scoprire unโ€™Italia meno nota, di luoghi solitamente inaccessibili, dalle grandi cittร  ai borghi, da veri e propri monumenti a luoghi curiosi e inediti, che tuttavia ugualmente raccontano la cultura millenaria, ricchissima e multiforme del nostro Paese. Un modo per contribuire alla tutela e alla valorizzazione di questo patrimonio, che va innanzitutto conosciuto, frequentato, e prima ancora, raccontato. รˆ questa la missione del FAI: curare il patrimonio raccontandolo, a cominciare dai suoi 72 Beni aperti al pubblico durante lโ€™anno, ma ampliando e arricchendo questo racconto proprio in occasione delle Giornate FAI di Primavera, quando 750 luoghi saranno aperti in tutta Italia grazie a migliaia di delegati e volontari del FAI e agli Apprendisti Ciceroni, giovani studenti appositamente formati per raccontare le meraviglie del loro territorio. Le Giornate del FAI offrono un racconto unico e originale dei beni culturali italiani, che risiede nella loro Storia intrecciata con la Natura, nei monumenti e nei paesaggi, nel patrimonio materiale e immateriale, e nelle tante storie che questi possono raccontare, che insegnano, ispirano e talvolta anche commuovono. Un racconto corale e concreto che si fonda sulla partecipazione di centinaia di istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati che in numero sempre maggiore vi collaborano grazie a una vasta e capillare rete territoriale con un unico obiettivo: conoscere e riconoscere il valore del patrimonio italiano per tutelarlo con il contributo di tutti, perchรฉ appartiene a tutti.

 

Tuoro sul Trasimeno (PG), Castello di Montegualandro

 

Le parole del Presidente del Fondo per lโ€™Ambiente Italiano Marco Magnifico in occasione della XXXII edizione delle Giornate FAI di Primavera: โ€œRaccontare il patrimonio culturale per educare la collettivitร  a proteggerlo e a prendersene cura: da questa necessitร  nacquero nel 1992 le Giornate FAI di Primavera dando vita, e poi corpo, e poi forza a una impressionante struttura di volontariato – le Delegazioni del FAI -, che con entusiasmo e pervicacia eccezionali in questi trentadue anni hanno aperto al pubblico 15.540 luoghi dimenticati o difficilmente visitabili raccontandoli, appunto, con semplicitร  e passione a ben 12 milioni e 515.000 di cittadini. Ai benefici di questo raccontare se ne รจ ora aggiunto un altro: quello della fisicitร  e del ruolo che essa ha per un vero apprendimentoโ€.

 

Perugia, Palazzo Graziani

Ecco alcune delle aperture piรน interessanti in Umbria:

PERUGIA

Salone Brugnoli di Palazzo Graziani

Attuale sede della Fondazione Perugia, Palazzo Graziani sorge in corso Vannucci, la via principale del centro storico di Perugia. Costruito in etร  medievale, fu sottoposto a interventi nel corso dei secoli che ne hanno modificato e ampliato la struttura. Il palazzo รจ citato ne Il conte di Montecristo di A. Dumas, dove si descrive il soggiorno di Edmond Dantรจs allโ€™Hotel Posta che in quel periodo qui aveva la sua sede. Nel 1895 Annibale Brugnoli vi realizzรฒ quattro grandi quadri a olio sulle pareti e quattro grandi dipinti murali sulla volta di quello che successivamente venne chiamato Salone del Brugnoli, ancora oggi la sala di maggior pregio dell’intero complesso. Abitualmente non accessibile al pubblico, la Fondazione Perugia ne ha gentilmente concesso l’apertura in occasione delle Giornate FAI di Primavera 2024.

 

TUORO SUL TRASIMENO (PG)

Castello di Montegualandro

A circa 450 metri slm, il forte sorge all’estremo confine del territorio perugino dominante sulla strada che collegava Perugia ad Arezzo e Firenze e su tutta la piana aretina. L’origine della sua struttura, come testimonierebbe la famosa Stele del luogo (tuttora conservata al Museo Archeologico dell’Umbria a Perugia), viene fatta risalire agli Etruschi. Il primo vero signore del Castello fu perรฒ Andrea di Giacomo Montemelino, Potestร  di Perugia, la cui omonima famiglia ne mantenne il dominio fino al 1678. In seguito, Papa Innocenzo XI mise in vendita la Contea di Monte Gualandro assieme al titolo che finรฌ nelle mani di Ruggiero Ranieri e dei suoi eredi che lo possedettero sino a pochi anni fa. Pur avendo subรฌto diverse rivisitazioni nel tempo, il castello conserva ancora la classica struttura circolare con mura alte e possenti di circa 8 metri, merlature, feritoie, un fossato che costituisce ancora la principale difesa da incursioni esterne, una splendida chiesa a una sola navata in arenaria e cotto, torrioni di avvistamento con strutture militari litiche e muri a scarpa, una prigione. Le modifiche apportate alla struttura – l’apertura di ampie finestre e la sostituzione del ponte levatoio con un grande portone in ferro โ€“ ne hanno sancito la trasformazione da fortezza militare nella lussuosa residenza nobiliare che รจ oggi. Tutto il complesso รจ oggi di proprietร  privata, perciรฒ di norma non visitabile all’interno, e grazie alle Giornate FAI si potrร  eccezionalmente godere della splendida vista sul lago e sulla pianura toscana nonchรฉ di alcuni degli edifici interni che lo compongono.

 

Narni (TR), Villa Valli

 

NARNI (TR)
Concerto della Fanfara dellโ€™Accademia Navale nella Chiesa di San Domenico โ€“ sabato POMERIGGIO
Lโ€™auditorium comunale Mauro Bortolotti รจ stato ricavato all’interno della ex chiesa domenicana di Santa Maria Maggiore, nel centro storico di Narni. La fase piรน antica della chiesa risale al VI-VII secolo ed รจ testimoniata dai resti di un mosaico bizantino ritrovato, mentre l’antica abside romanica in fondo alla navata centrale risale al 1200. La struttura attuale รจ frutto di un ampliamento iniziato intorno al 1300 che ne ha modificato notevolmente le dimensioni. Relegata per secoli a svariate destinazioni dโ€™uso, solo alla fine degli anni Sessanta importanti interventi strutturali ne riconsentirono l’utilizzo, prima come sede del museo della cittร , poi come biblioteca comunale e infine dagli anni 2014-2015 come sede dellโ€™auditorium. Nel corso del tempo gran parte degli arredi e delle decorazioni sono andati perduti; rimangono importanti testimonianze in loco e nel museo della cittร  come l’Annunciazione di Benozzo Gozzoli e alcuni affreschi, come una Madonna in trono col bambino, una crocifissione e la cosiddetta Capella della Genesi. In occasione delle Giornate FAI, l’auditorium ospiterร  il concerto della Fanfara dell’Accademia Navale che si svolgerร  alle ore 15.30 disabato 23 marzo, al termine del quale sarร  possibile visitare lโ€™ex Chiesa di San Domenico. L’Accademia Navale, dalla sua inaugurazione nel 1881 ha istituito una piccola fanfara di ottoni, allo scopo di garantire l’addestramento alla marcia degli Allievi e rendere gli onori militari nelle visite ufficiali. Nel corso del secondo conflitto mondiale venne sciolta per poi ricostituirsi nel 1965 per iniziativa del Contrammiraglio Luigi Vivaldi. Attualmente la Fanfara รจ costituita da personale proveniente dai vari Conservatori e Licei Musicali italiani, consta di 20 elementi, ed รจ diretta dal 1ยฐ Luogotenente Franco Impalaโ€™.

Villa Valliย ย ย ย ย ย ย ย ย 
Edificata nel 1889 dalla famiglia Valli come residenza estiva, la villa รจ circondata da una magnifica lecceta. Si compone di una struttura principale di ispirazione neo cinquecentesca arricchita da un edificio di servizio con annessa cappella e da un elegante giardino con cedri del libano e palme. Durante il Novecento la numerosa famiglia Valli โ€“ che conta imprenditori, militari ed esploratori – รจ protagonista della storia del territorio di Narni e della storia contemporanea internazionale. Occupata dai tedeschi nel 1943, fu salvata in extremis dall’ordine di minarla e farla esplodere. รˆ comunemente detta โ€œIl Montiello”, poichรฉ sorge su uno sprone pianeggiante a mezza costa sul declivio settentrionale del Montiello. Il complesso si compone di un edificio padronale e di uno di servizio nonchรฉ di una torre colombaia nascosta in parte dalla vegetazione. Imponente edificio in stile eclettico, la villa padronale รจ ispirata alle architetture neo cinquecentesche. Le facciate presentano un ricco apparato decorativo in finto travertino su fondo rosato, mentre all’interno si possono ammirare alcune sale decorate con dipinti e stucchi colorati e un’imponente scala. Il giardino ha un gusto formale caratterizzato dal disegno della vasca centrale e del parterre erboso arricchito da cedri del Libano, palme, tassi e lecci. Il parco, invece, presenta un carattere decisamente piรน naturalistico e sfuma senza soluzione di continuitร  verso i boschi circonstanti. In occasione delle Giornate FAI sarร  possibile visitare questo luogo solitamente chiuso al pubblico.

 

ASSISI (PG)
Monastero di San Pietroย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย 

Situata ai margini del centro storico di Assisi, si erge trionfante l’Abbazia San Pietro: luogo meno conosciuto rispetto alle Basiliche di San Francesco e Santa Chiara, gode di una piazza che si affaccia sulla valle umbra in direzione di Perugia e ospita l’opera di Beverly Pepper Ascensione realizzata nel 2008 appositamente per la chiesa benedettina. Fondata tra la fine del X e l’inizio dell’XI sec. sopra un’antica necropoli romana, nel corso del XVII secolo le fabbriche monastiche furono interamente rinnovate, eliminando la quasi totalitร  delle costruzioni piรน antiche e plasmando l’aspetto che conosciamo. Il monastero, soppresso prima dai Francesi nel 1799 e poi nel 1810, fu trasformato in ospedale civico per alcuni anni. La chiesa รจ stata restaurata nel 1954; nel 2000 l’abbazia รจ stata iscritta nella lista dei Patrimoni Unesco dell’Umanitร . L’interno รจ diviso in tre navate: quella centrale รจ molto alta, con travature lignee e senza finestre proprie, ed รจ illuminata dal rosone centrale. Le pareti sono state mese a nudo durante il restauro del 1954, che ha comportato anche l’abbattimento degli altari barocchi. A sinistra dell’abside sono presenti alcuni affreschi frammentari della metร  del secolo XIII. Sulla testata del transetto sinistro nella cappella del Santissimo Sacramento si puรฒ ammirare un’Annunciazione, a destra una Madonna in Trono e sulla parete destra San Vittorino. L’apertura nelle Giornate FAI prevede la scoperta di alcuni ambienti interni ed esterni come la Cappella del Rosario, chiostro del XVII secolo con colonnato tuscanico, e la Cripta, che si estende al di sotto del monastero per tutta la sua ampiezza.

 

Assisi (PG), Monastero di San Pietro

 

ORVIETO (TR)
Oratorio di San Giovanni decollato detto della Misericordia
L’oratorio di San Giovanni decollato รจ parte integrante del complesso della Misericordia, costituito dalla chiesa di San Giovanni Battista e dalla chiesa di S. Agnese, mentre lโ€™intero isolato era parte dell’antico palazzo della famiglia Caetani poi trasformato in monastero delle monache terziarie di S. Agnese. La riconversione in Oratorio avvenne nel 1495 con il Vescovo Della Rovere e nel 1556 venne istituita la Confraternita della Misericordia, di origine fiorentina. Suo fine principale era quello di offrire conforto ai carcerati e ai condannati a morte, trasportare gli infermi, raccogliere le elemosine, seppellire gli indigenti e conferire la dote alle fanciulle povere. L’esterno del complesso consta di un semplice portale in basaltina del XVI secolo con al centro la testa del Battista su un piatto e l’iscrizione Confraternitae Misericordiae. Esempio di architettura barocca, presenta un’aula rettangolare con volta a vela su pennacchi e lunette per le aperture, con affreschi del 1666 che raccontano le storie di San Giovanni, opera dell’artista aretino Salvi Castellucci, allievo di Piero da Cortona. Perimetralmente erano disposti i seggi in legno con uno schienale ligneo riccamente decorato datati 1554. Le sedute sono complete di inginocchiatoi, le decorazioni sono a grottesche di finissima fattura sormontate da una trabeazione con scritte che fanno riferimento alla condotta richiesta ai confratelli. L’altare รจ composto da una mensa con al centro una pala raffigurante la Pietร  con San Francesco e Maria Maddalena. Chiuso al pubblico per un lungo periodo, ora, grazie all’interessamento dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi Todi Orvieto e dell’attuale parroco della Parrocchia di S. Andrea, sono possibili visite in occasioni speciali.

 

SPOLETO (PG)
Basilica di San Gregorio Maggiore e leggenda del Ponte Sanguinario
La Basilica venne eretta tra la fine dell’XI e il XII sec. sul luogo di una primitiva chiesa con annessa area cimiteriale, di cui rimane traccia in alcuni elementi come i capitelli della cripta. Lโ€™edificio originario sarebbe sorto in onore dell’omonimo martire spoletino ad opera della pia vedova Abbondanza, che ne avrebbe raccolto il corpo. Sebbene sia stato piรน volte rimaneggiato nel corso del XVI e XVIII sec., presenta un aspetto assai simile a quello di altre chiese cittadine. La facciata รจ preceduta da un portico cinquecentesco ed รจ ornata da un bel portale del 1597. Sono di pieno Trecento, invece, i tre archi rincassati della parte superiore. Nel lato sinistro del portico si apre la Cappella degli Innocenti, decorata con scene che ricordano la storia della chiesa e di Santa Abbondanza, e il Martirio dei Santi gettati dal ponte Sanguinario. Sul fondo di una delle scene รจ rappresentata una bella immagine della cittร  di Spoleto con tutti i suoi monumenti principali. Ciรฒ che resta del Ponte Sanguinario, di probabile epoca longobarda โ€“ รจ citato da Paolo Diacono che ne ricorda lโ€™utilizzo da parte di Liutprando -, risulta completamente interrato e si raggiunge attraverso una scala. La tradizione attribuisce diversi significati all’appellativo โ€œsanguinarioโ€, che potrebbe riferirsi al sangue dei martiri cristiani, le cui esecuzioni avvenivano in quel luogo, come era accaduto per il patrono di Spoleto, San Ponziano.

 

NOCERA UMBRA (PG)
Lโ€™antico borgo di Bagnara di Nocera Umbra e la sua sorgente
Il piccolo borgo di Bagnara รจ immerso in un ambiente naturale ai piedi del monte Pennino, nei pressi delle sorgenti del fiume Topino che sgorga dal monte Pennino e trasporta la sua acqua fino a Perugia e che Dante cantรฒ nel noto passo del Paradiso (XI) glorificando la vita di S. Francesco. Alle pendici di queste sorgenti sostรฒ infatti San Francesco che, giร  malato, venne trasportato da Bagnara ad Assisi da una delegazione di cavalieri passando per Satriano; il viaggio viene oggi ricordato come โ€œcavalcata di Satrianoโ€ e si celebra ogni anno ai primi di settembre. Nel territorio di Bagnara troviamo l’importante Chiesa di S. Egidio risalente al XIII secolo, inserita nell’elenco degli edifici monumentali. La chiesa รจ citata per la prima volta in un documento del 1333, e conserva al suo interno un fonte battesimale del 1574 donato dall’Universitร  degli uomini di Bagnara, alcuni resti di affreschi votivi del XV e XVI secolo, tre altari appartenenti alle confraternite allora esistenti e un bellissimo organo del 1800. La sua origine trecentesca รจ dimostrata dallo stile ogivale francescano, con tetto nudo sostenuto da quattro archi a sesto acuto. Si visiterร  inoltre la sede della Comunanza agraria, con al suo interno un’aula didattica per lo studio di antichi documenti, una mostra permanente di mappe storiche e vecchie fotografie della comunitร  e dei suoi abitanti, nonchรฉ antichi registri parrocchiali e dell’Universitร  degli uomini di Bagnara.

Una finestra aperta sulle eccellenze del nostro territorio, eventi positivi allโ€™insegna di amicizia e solidarietร , troppo spesso trascurati, che contribuiscono a rendere migliore la nostra Comunitร . I Lions Clubs, la piรน grande organizzazione umanitaria al mondo, presente in oltre 200 Paesi, segue questa etica: Dimostrare, con lโ€™eccellenza delle opere e la solerzia del lavoro, la serietร  della vocazione al servizio.


La Bellezza del Donare, il motto voluto dalla Presidente Letizia Mezzasoma per lโ€™annata 2023/2024, illumina come una cometa le iniziative del Lions Club Perugia Host che mirano a preservare lโ€™ambiente che dovremo restituire alle generazioni future.

Nasce lโ€™Urban Bee Park

 

Consapevoli di questa enorme responsabilitร  gli oltre cento soci del Club si sono idealmente uniti a quanti nella nostra regione, in Italia e nel mondo si spendono per limitare al massimo lโ€™impatto ambientale delle attivitร  umane. Il comportamento responsabile di ciascuno, per quanto possa essere un piccolo gesto, contribuisce a contrastare una eccessiva antropizzazione, fonte di grandi preoccupazioni. Per questo il 24 gennaio u.s. presso il Parco Chico Mendez a Pian di Massiano di Perugia il Lions Club Perugia Host ha voluto mettere a dimora sei alberi al fine di compensare la CO2 emessa in occasione del Convegno Ambiente e Cambiamento Climatico: Boschi, Anidride Carbonica ed Energie Rinnovabiliย organizzato dallo stesso Club Lions.

 

 

 

Il calcolo dellโ€™emissione di CO2 รจ stato elaborato seguendo il protocollo del Progetto Europeo LIFE CLIVUT (Valutazione economica degli alberi in cittร ), di cui il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dellโ€™Universitร  degli Studi di Perugia, diretto dal Prof. Giovanni Gigliotti, รจ capofila e il Comune di Perugia รจ partner.

La prima messa a dimora, sovvenzionata dal L.C. Perugia Host, รจ stata sostenuta dal Comune di Perugia, dallโ€™AFOR (Agenzia Forestale Regionale) e dal Progetto LIFE CLIVUT mentre, la seconda sovvenzionata dallโ€™Associazione AMAR ODV รจ stata sostenuta anche dai Lions Club della Zona IX B del Distretto 108L. Alla manifestazione hanno partecipato numerose autoritร  lionistiche: Antonio Cipiciani, Presidente della Zona IXB, Letizia Mezzasoma, Presidente L.C. Perugia Host, Carla Carozzi, Presidente del L.C. Perugia Augusta Perusia, Riccardo Baldelli, Presidente L.C. Perugia Fonti di Veggio, Aldo Ranfa, Coordinatore Distretto del Service Nazionale.

Erano presenti, inoltre, lโ€™Assessore ai Lavori Pubblici, Infrastrutture, Ambiente e Aree Verdi del Comune di Perugia, Otello Numerini, La Presidente di AMAR ODV, Alessia Zegna e il Responsabile del Progetto LIFE CLIVUT, Marco Fornaciari da Passano nonchรฉ due Classi del Liceo Statale Assunta Pieralliย di Perugia, accompagnati dai propri docenti.

 

 

Sulla convinta adesione del L.C. Perugia Host al bando comunale Alleanza per il Verde urbano, che deriva dallo stesso progetto LIFE CLIVUT, si basa lโ€™idea di realizzare questa compensazione e mettere a dimora gli alberi. Alberi di grossa taglia che, scelti in base alle loro prestazioni ecologiche, tenendo conto anche delle peculiaritร  del luogo, costituiscono il punto di partenza per il Bosco del Buon Respiro, ideato dal L.C. Perugia Host per dare sollievo alle persone affette da allergie da pollini, ma anche per migliorare la qualitร  dellโ€™aria in un contesto polifunzionale di occasioni sportive e passeggiate. Il 15 marzo verrร  inaugurata al Parco Giuseppe Pascoletti lโ€™Oasi dei profumi e del respiro – Urban Bee Park: un giardino botanico di specie aromatiche a forma di polmoni ideato e progettato dal Prof. Aldo Ranfa, giร  Presidente del L.C. Perugia Host.

Lโ€™Oasi รจ stata realizzata anche grazie al contributo del Comune di Perugia, della Consulta dei Rioni, di Giuseppe Nardelli, di AFAS e dellโ€™Associazione #Volandoconleapibees, ed รจ dedicata alla memoria del Prof. Giuseppe Maria Nardelli, noto etnobotanico riconosciuto a livello nazionale.

Le principali specie utilizzate oltre a costituire richiamo di api e altri insetti impollinatori hanno azione espettorante, lenitiva, rilassante, protettiva, e sono fonte di molecole antiossidanti che riducono il danno ossidativo particolarmente significativo in un contesto cosรฌ antropizzato come Ponte San Giovanni. Ha dichiarato il prof. Ranfa: โ€œvuole essere un laboratorio ambientale a cielo aperto per le scuole di ogni ordine e grado โ€ฆ[con] lo scopo di sensibilizzare la cittadinanza verso i problemi della qualitร  dellโ€™aria ed รจ a disposizione dei ponteggianiโ€ โ€ฆ e non solo โ€ฆ aggiungiamo noi.

Iniziative che a buon titolo si possono inserire allโ€™interno del Service Nazionale Lions: Club a impatto zer0: piantiamo alberi e ricicliamo smartphone, Distretto 108L, con il quale si vuole promuovere anche il coinvolgimento di Amministrazioni Pubbliche e Scuole a conferma dellโ€™impegno dei Lions a favore della crescita e del benessere delle proprie comunitร .

Salviamo le api

Salviamo le api e la biodiversitร  รจ un tema di Studio Nazionale al quale il Lions Club Perugia Host ha voluto dare il proprio contributo con una conferenza, tenuta nel gennaio scorso nella splendida cornice di Villa Buitoni, dalla Dott.ssa Angela Savino, Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Direttore dellโ€™Ispettorato Centrale della tutela della qualitร  e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero dellโ€™Agricoltura, della Sovranitร  Alimentare e delle Foreste, nonchรฉ socia del medesimo Club.

 

 

La Dott.ssa Angela Savino, ha affrontato il tema di studio con una relazione dettagliata e avvincente, ha focalizzato lโ€™attenzione dei numerosissimi presenti sulle problematiche connesse alla significativa diminuzione della produzione di miele nel mondo per poi trattare le proprietร  organolettiche del miele e delle caratteristiche specifiche dei vari tipi di miele. Grande interesse ha suscitato la parte relativa alla grave realtร  delle frodi alla quale fa da contrappunto lโ€™intensa attivitร  di contrasto con sofisticati strumenti e personale di grande professionalitร  costantemente in campo per tutelare questo prezioso prodotto di cui lโ€™Italia, ancora una volta, รจ garante sia dal punto di vista qualitativo che dal punto di vista della grande varietร .

 

 

Durante la Conferenza, la Relatrice ha anche donato a tutti i presenti una bellissima esperienza sensoriale attraverso la degustazione di diversi tipi di miele monoflorali italiani, rendendo la platea protagonista di una serata unica. Nella successiva conviviale, la scelta del menu, con il miele indiscusso protagonista, ha permesso di apprezzare anche il valore che questo prodotto assume in tutti i piatti della nostra tavola.

 

I motori del futuro

Presso la sede del Centro Porsche Perugia, grazie alla ospitalitร  della Dr.ssa Fotinรฌ Giustozzi il Lions Club Perugia Host, il 16 febbraio, ha proposto un incontro dal titolo Benzina, elettrico, diesel o cosaโ€ฆ: uno sguardo sulla ricerca e le nuove tecnologie per la produzione di motori sempre piรน rispettosi dellโ€™ambiente.

 

 

Lโ€™Ing. Michele Dโ€™Alessandro, socio del Lions Club Perugia Host, ha moderato la discussione e ha coordinato il dialogo fra il numeroso e partecipe pubblico e gli autorevoli relatori conferendo al confronto rigore scientifico, approfondimento culturale e ampio respiro.

Il passato, presente e futuro del motore termico, dal rombo proporzionato alla potenza, รจ stato oggetto della relazione appassionata e appassionante del Prof. Carlo Grimaldi dellโ€™Universitร  degli Studi di Perugia. A seguire con altrettanta suggestiva intensitร , il Prof. Ermanno Cardelli, Direttore del Dipartimento di Ingegneria dellโ€™Universitร  degli Studi di Perugia, ha ragguagliato sulla potenza silenziosa del motore elettrico dando conto dello stato dellโ€™arte e delle prospettive future dellโ€™elettrico in Italia e nel mondo, sottolineando che i progressi delle nuove tecnologie sono legati a scelte globali. Infine, il futuro dellโ€™idrogeno รจ stato brillantemente descritto dallโ€™ Ing. Gabriele Ghione, Program Manager Idrogeno Renova Red e Past Presidente del Lions Club Terni Host. Lโ€™utilizzo dellโ€™idrogeno costituisce una sfida entusiasmante: un presente, piรน che un futuro, il cui campo di azione a 360 gradi va dagli autoveicoli ai treni, per giungere fino agli aerei.

 

 

Fra i numerosi graditi ospiti, il Past Presidente del Lions Club Terni Host, Dott. Carmelo Campagna, Presidente GEPAFIN, il Vicepresidente ANFIR e Presidente dellโ€™Ordine dei Commercialisti di Terni, che ha portato i saluti della Presidente del Lions Club Terni Host, Prof.ssa Alessandra Robatto, impossibilitata a essere presente.

La Presidente del Lions Club Perugia Host, Dott.ssa Letizia Mezzasoma, ha espresso sentimenti di gratitudine alla Dr.ssa Giustozzi, agli organizzatori, agli autorevoli Relatori ed ai graditi ospiti per la riuscita di una serata di grande interesse in cui la bellezza della tecnologia e del progresso รจ stata abbracciata dallโ€™innegabile fascino del design e della bellezza di auto sempre in grado di far emozionare.

 

 

Quali saranno dunque le frontiere future del mondo delle motorizzazioni? Di certo in questo particolare momento storico si รจ sviluppata una grande sensibilitร  a favore della green economy e dello sviluppo sostenibile. La ricerca si dovrร  indirizzare nella diffusa consapevolezza della necessitร  di trovare un equilibrio tra progresso e salvaguardia del pianeta, il resto รจ in un futuro tutto da scoprire.

 

Immergiamoci nell’affascinante mondo dell’antica cittadina umbra di Trevi in combinazione con l’immaginario di Salvador Dalรญ, nel contesto del progetto Umbria Ecologia Artificiale.

Trevi. Foto di Andrea Martina Tiberi

 

Attraverso l’intelligenza artificiale esploriamo la rielaborazione di Trevi sotto l’influenza surreale di Salvador Dalรญ, esaminando come il borgo si trasformerebbe se plasmato dalla creativitร  del celebre artista. Dalle strade medievali alle rive del fiume Clitunno, sprofondiamo insieme in uno scenario dove storia e arte si fondono, concependo una nuova prospettiva virtuale sulla ricca ereditร  culturale umbra.

 

Fiume Clitunno, foto surrealista di Andrea Martina Tiberi.

 

Intrigante scoprire che il nome stesso – Trevi – abbia radici profonde nel passato. Dal latino trivium, incrocio di tre strade, la cittadina si presenta forse come il crocevia di tre percorsi? Un punto di convergenza? La sua ricca storia ha ispirato numerosi artisti nel corso dei secoli. Il fiume Clitunno, fonte di ispirazione per poeti come Carducci, si immette nella cittadina e trasforma il borgo secondo ciรฒ che lโ€™intelligenza artificiale ha catturato di Dalรญ. Le sue acque, che da sempre scorrono lente e tranquille, si animano di forme e colori inusuali, piante e fiori dai colori sgargianti e dalle fluide forme.

L’opera senza tempo di Dalรญ, La persistenza della memoria, ci guida attraverso il labirinto di Trevi, dove orologi molli e non, trovano un inaspettato riflesso nel fluire delle acque del fiume. I dipinti di Dalรญ, alcuni dei quali ispirati forse dalle teorie sulla relativitร  di Einstein, raffigurano il tempo come una dimensione elastica. Il fluire del tempo diventa flessibile, proprio come le case che si piegano sotto l’influenza di una forza impalpabile. Questa concezione del tempo elastico trova un’eco sorprendente nel fiume Clitunno, dove le acque danzano con leggerezza e fluiditร , tra i tavoli esposti al sole degli edifici bronzei in corten.

 

Foto di Andrea Martina Tiberi

 

Le case si sciolgono sotto il calore del sole e la pressione della realtร , un’immagine della mente umana che si dissolve. Le abitazioni perdono la loro soliditร . รˆ come se le strade medievali di Trevi si piegassero e si torcessero sotto l’incantesimo surreale di Dalรญ, trasformando la cittร  in un labirinto a tratti abbandonato. I panorami offerti dall’intelligenza artificiale, arricchiti da dettagli classici e liberty dalle forme sinuose, narrano di un ciclo perpetuo di oggetti in continua trasformazione. Ogni angolo e ogni via sembrano fungere da testimonianza dell’istante precedente a un evento della vita quotidiana dei cittadini.

 

Trevi. Foto di Andrea Martina Tiberi

 

In questo contesto, si delineano forse eccentricitร  e narcisismo proprie dellโ€™artista, con l’apparizione di una figura maschile di spalle, verosimilmente riconducibile a Dalรญ. Con acume, l’intelligenza artificiale cattura questa sfumatura della sua esistenza, offrendo agli osservatori un’illuminante percezione della personalitร  singolare e provocatoria l’artista. La rielaborazione di Trevi secondo l’AI Dalรญ รจ un panorama che sfida la logica dei materiali e delle strutture, e che ci invita a riflettere sulla natura fluida e mutevole del mondo che ci circonda.ย 

Conto alla rovescia per la XVIII edizione del Festival Internazionale del Giornalismoย che si appresta a confermare Perugia capitale globale dellโ€™informazione. Da mercoledรฌ 17 a domenica 21 aprile, il centro storico della cittร  vedrร  quasi 600 speaker provenienti da tutto il mondo, pronti ad alternarsi ai microfoni di piรน di 200 eventi in programma.

Unโ€™edizione piรน internazionale che mai, grazie soprattutto alle numerosissime e importanti proposte arrivate durante la fase organizzativa dellโ€™evento, a sottolineare la fiducia e la stima consolidate nei confronti del Festival. Un evento considerato unico e magico grazie al lavoro di questi anni che ha visto crescere e ampliare sempre piรน la rete di partecipanti (speaker e pubblico) e la sua community internazionale. Reputazione consacrata dallโ€™invito di ottobre scorso a New York allโ€™incontro annuale delle fondazioni filantropiche che sostengono il giornalismo in America e non solo, organizzato da Media Impact Funders. Ai due fondatori e organizzatori, Arianna Ciccone e Christopher Potter, รจ stato chiesto di raccontare il modello del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia. Il titolo dellโ€™intervista affidata a Miguel Castro direttore di Global Media Partnerships della Bill & Melinda Gates Foundation restituiva in pieno lโ€™immagine che questa manifestazione ha presso sponsor, sostenitori e pubblico allโ€™estero: The International Journalism Festival: Feeling the Spirit of Public Interest Journalism Worldwide in the Streets of a Medieval Italian Hill Town.

 

Festival del Giornalismo edizione 2023

 

Giornalismo, attivismo, mondo accademico, le nuove frontiere della tecnologia e del digitale. Dalla scala globale alle stradine del borgo antico di Perugia,ย torna a darsi appuntamento nel 2024 la comunitร  #ijf sempre piรน allargata e interconnessa, unita dal bisogno di capire il presente per incamminarsi verso il futuro.

La XVIII edizione puรฒ contare sulla donazione di Craig Newmark, tra i piรน importanti filantropi al mondo. Con la sua fondazione, la Craig Newmark Philanthropies, รจ tra i nostri principali sostenitori.

Tra i temi di questa edizione cโ€™รจ prima di tutto la GUERRA. Dallโ€™Europa, alla Russia, al Medio-Oriente, #ijf24 dedica ampio spazio alle analisi di autorevoli firme del giornalismo internazionale e alle testimonianze dirette degli inviati piรน coraggiosi, che lavorano nelle zone di conflitto del mondo.ย  รˆ il caso di Motaz Azaiza, il fotoreporter palestinese che sui suoi profili social ha documentato in presa diretta la distruzione e la crisi umanitaria causata da Israele nella Striscia di Gaza, dopo lโ€™attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre, che ha fatto oltre 1.200 vittime e ha preso in ostaggio centinaia di civili, che ancora oggi non vengono rilasciati. Prima di questa data il profilo Instagram di Azaiza aveva poche migliaia di followers. Oggi ne conta quasi 20 milioni. La sua cronaca cruda e senza censura dallโ€™inferno di Gaza, le immagini sensibili di bambini e civili palestinesi massacrati, lo hanno immediatamente consacrato tra le figure globali di riferimento per le cronache dai quei territori. Azaiza non รจ stato risparmiato dalla catastrofe. In un video ha rivelato che oltre 15 membri della sua famiglia sono stati uccisi dagli attacchi aerei israeliani. รˆ stato lui stesso bersaglio di cecchini israeliani, come documentato in diretta nei suoi video, e ha ricevuto minacce di morte. Per queste e altre ragioni, che non ha potuto rivelare in un video su Instagram dove si sfila il giubbotto con la scritta โ€˜Pressโ€™ che gli รจ valso da armatura in questi mesi, Motaz Azaiza รจ stato costretto a evacuare e ha lasciato la Striscia di Gaza. Nonostante tutto, il suo lavoro e il suo impegno continuano: venerdรฌ 19 aprile partecipa a #ijf24, in dialogo con Jodie Ginsberg, CEO del Committee to Protect Journalists.

Della guerra tra Israele e Hamas e delle conseguenze sui civili a Gaza, Haaretz, storico e unico quotidiano progressista in Israele, voce critica sulle questioni interne e internazionali, propone una doppia prospettiva ebraica e palestinese con la partecipazione a #ijf24 di Noa Landau e Hanin Majadli, rispettivamente vicedirettrice israeliana e direttrice della sezione in lingua araba del quotidiano.

Sulla complessitร  di coprire il proprio paese in guerra ne parleranno Alona Vinograd, CEO di Shomrim – The Center for Media and Democracy, un’organizzazione giornalistica israeliana indipendente e senza scopo di lucro, la pluripremiata Sevgil Musaieva, direttrice del quotidiano ucraino Ukrainska Pravda, e Vivian Schiller, vice presidente e direttrice di Aspen Digital.

Doppia prospettiva anche nellโ€™incontro contro la disumanizzazione nel conflitto israelo-palestinese moderato da Nello Scavo con Bruno Montesano, ricercatore e giornalista ebreo e la scrittrice Widad Tamimi, figlia di un profugo palestinese e di una donna di origini ebree.ย  Gaza, e non solo nellโ€™incontro con Francesca Mannocchi, pluripremiata autrice di video-reportage, documentari, libri e Paola Caridi, saggista e giornalista, fondatrice e presidente di Lettera22. Cโ€™รจ la Cisgiordania e il Libano nella lista dei fronti di guerra che coinvolgono Israele e la Palestina, dal Mediterraneo al Giordano. Sono teatri di violenza quasi sempre proibiti per i giornalisti internazionali. Non per le due speaker che a #ij24 raccontano cosa non sappiamo di ciรฒ che accade in quelle terre e cosa arriva al pubblico italiano.

Al suo terzo anno, lโ€™invasione russa dellโ€™Ucraina continua a spostare gli equilibri politici globali e impattare i tessuti sociali dei due paesi.ย Secondo le autoritร  ucraine, i soldati russi avrebbero commesso oltre 120.000 crimini di guerra in Ucraina dall’inizio dell’invasione su larga scala.ย Kyiv Independent, che ha indagato anche sulla corruzione delle forze militari del proprio paese nel corso della guerra in atto, ha creato un team completamente nuovo: un’Unitร  di Investigazione sui Crimini di Guerra che produce documentari investigativi sui rapimenti di bambini ucraini da parte della Russia, sull’uccisione di bambini ucraini da parte dell’esercito russo e sulle torture dei prigionieri di guerra ucraini. Ilย capo dell’unitร  Yevheniia Motorevska e la direttrice del Kyiv Independent, Olga Rudenko, forniranno approfondimenti sull’indagine dei crimini di guerra mentre vengono commessi.

Sappiamo che i conflitti non si guerreggiano solo con gli eserciti ma anche con la repressione. Lo vediamo in Iran e Afghanistan cosรฌ come in Russia, dove le poche voci libere dellโ€™informazione e dellโ€™opposizione politica, dellโ€™attivismo sono state costrette al silenzio, al carcere, allโ€™esilio fino alla morte come nel caso di Alexej Navalny.

Saranno collegati via video per testimonianze in prima persone: Dimitry Muratov il direttore responsabile di Novaya Gazeta e co-vincitore – insieme a Maria Ressa – del Premio Nobel per la Pace 2021 [anche lei sarร  a Perugia questโ€™anno per discutere di disinformazione ed elezioni]; Evgenia Kara Murza, moglie del giornalista e attivista politico russo condannato a 25 anni per aver pronunciato allโ€™estero frasi di denuncia contro i crimini commessi dallโ€™esercito russo in Ucraina; Elena Kostyuchenko, una delle piรน importanti giornaliste russe che dalle pagine del giornale online Meduza, la piรน grande realtร  mediatica russa indipendente dichiarata ‘agente straniero’ dalle autoritร  russe, ha raccontato di essere stata avvelenata mentre si trovava in Germania lo scorso ottobre. Solo lโ€™ultimo tentativo da parte russa di ucciderla.

Raccontare la guerra รจ unโ€™arte complessa. Lo spiegano a #ijf24 quattro giornalisti sul campo altamente qualificati che insieme vantano piรน di un secolo di esperienza nella copertura di guerre e conflitti, avendo affrontato praticamente ogni situazione di conflitto violento dal 1990 in poi. Jeremy Bowen senior international editor della BBC News, Janine di Giovanni executive director del The Reckoning Project, a war crimes unit in Ukraine, Ron Haviv regista nominato agli Emmy e la pluripremiata fotogiornalista, Nicole Tung freelance photojournalist. Una sessione unica e approfondita per esplorare i vari generi: televisione, fotogiornalismo, reportage stampato a lungo formato, notizie dure. Per condividere informazioni su esperienze dolorose, la sicurezza sul campo, la protezione dei soggetti, l’oggettivitร  nei conflitti come quello tra Gaza e Israele. E guardare alย giornalismo moderno nella sua complessitร .

Quando il lavoro quotidiano consiste nel riportare le sofferenze degli altri, qual รจ il prezzo che si paga personalmente? Perchรฉ cosรฌ tanti giornalisti sono attratti dal conflitto nonostante l’impatto evidente sulla propria vita? Quali sono le veritร  scomode sulla relazione tra il reporter di guerra e gli individui che raccontano? A queste domande risponde uno degli storici corrispondenti della BBC, Fergal Keane autentica star della TV e autore di bestseller. Il suo ultimo libro รจ “The Madness” – un memoriale di guerra, paura e PTSD, uno sguardo sincero su ciรฒ che lo spinge a riportare conflitti, ciรฒ che lo tiene lรฌ e un bilancio dei danni causati.

La narrazione letteraria e la cronaca giornalistica dei conflitti sโ€™intrecciano nellโ€™incontro a due voci tra Paolo Giordano e Cecilia Sala. Il pluripremiato scrittore e lโ€™instancabile inviata-podcaster in aree di crisi, portano a #ijf24 il loro racconto in prima persona della guerra, direttamente dai fronti piรน caldi da cui scrivono.

A #ijf24 sono attese ‘Le parole e le immagini per raccontare la guerraโ€™ di Lorenzo Tondo pluripremiato corrispondente del Guardian e Alessio Mamo fotoreporter, per due volte vincitore del World Press Photos.

Le donne, pur svolgendo ruoli rilevanti nel contesto dei conflitti bellici, in un ambiente dominato dagli uomini sono percepite come ‘corpi estranei’. Questo rende la dinamica di genereย  ancora piรน complessa da gestire e moltiplica le sfide e i pericoli della guerra per le donne. Ne parlano le inviate Francesca Caferri (Repubblica), Amalia De Simone (Rai 3), Marta Serafini (Corriere della Sera) e Francesca Volpi (fotoreporter Wall Street Journal).

 

 

ELEZIONIย 

Da Taiwan agli Stati Uniti, dalla Russia al Bangladesh, allโ€™Iran passando per le elezioni europee: metร  della popolazione mondiale รจ chiamata alle urne. Il 2024 sarร  lโ€™anno in cui metร  della popolazione mondiale andrร  a votare.

Nellโ€™incontro Come i media indipendenti dell’India collaborano per coprire le elezioni parlamentari… e non solo moderato da Preethi Nallu si parla di India, paese che sta battendo ogni recordย economico di crescita, con ambizioni globali che sfidano la Cina nel Subcontinente e un nodo interno da sciogliere sullaย democrazia indiana. Il panel esamina come i principali media indipendenti indiani stiano collaborando per produrre reportage accurati sulle elezioni parlamentari, dalla creazione di hub di fact-checking e dibattiti focalizzati su regioni/comunitร , alla produzione collettiva di risultati in tempo reale delle votazioni e al monitoraggio delle promesse elettorali dei candidati. Intervengono: Vignesh Vellore, uno dei fondatori e CEO di The News Minute, piattaforma di notizie esclusivamente digitale con sede a Bangalore; Siddharth Varadarajan, fondatore e redattore di The Wire India; Supriya Sharma, direttore esecutivo di Scroll, la prima e pluripremiata organizzazione di sole notizie digitali dell’India fondata nel 2014.

Uno sguardo alle urne anche in South Africa, Indonesia, Pakistan, 2024 nel panel Elezioni, elezioni, elezioni: come coprire in modo sicuro le elezioni cruciali del 2024. In questa conversazione approfondita tra giornalisti ed editori che seguiranno entrambe le imminenti elezioni indiane (aprile 2024) e l’elezione (novembre 2024), intervengono Shahina K.K., senior editor di Outlook magazine, Julie Pace executive editor di The Associated Press, Brianne Pfannenstiel capo della redazione politica di The Des Moines Register. Modera Lih Yi Beh, coordinatore del programma Asia del Committee to Protect Journalists.

Lโ€™Italia si prepara allโ€™Election day lโ€™8 e il 9 giugno, quando si voterร  per le Europee, Regionali e Comunali. A meno di due mesi da uno dei piรน importanti appuntamenti democratici degli ultimi tempi, qual รจ lo stato di salute del dibattito politico nel nostro paese? E cosa possiamo aspettarci, in Italia ma non solo, prima e dopo le elezioni dell’8 e 9 giugno? Se ne parla con il politologo Gianfranco Pasquino, la giornalista Marianna Aprile e il comunicatore politico e pianificatore strategico dell’agenzia Proforma Dino Amenduni.

 

INCONTRI CON

Torna al Festival Internazionale del Giornalismo la vincitrice del Nobel per la Pace, Maria Ressa. Cofondatrice del sito giornalistico Rappler, nella seconda metร  degli anni 2010 si รจ distinta per le critiche sull’operato del presidente filippino Rodrigo Duterte nell’ambito della sua “guerra alla droga”, venendo arrestata e condannata per diffamazione online per la sua attivitร . Maria Ressa partecipa a diversi panel #ijf24, tra cui un’approfondita intervista su democrazia, disinformazione e demagogia con Julie Posetti, vicepresidente della Ricerca Globale presso il Centro Internazionale per i Giornalisti (ICFJ) e docente City, University of London. La giornalista Daphne Caruana Galizia ha denunciato la corruzione e gli illeciti a Malta prima di essere assassinata da coloro che cercava di portare davanti alla giustizia. La sua morte ha portato a importanti processi penali e a un libro pubblicato nel 2023 dal suo figlio piรน giovane, Paul Caruana Galizia. Giornalista investigativo e autore di A Death in Malta: An assassination and a familyโ€™s quest for justice interviene a #ijf24 intervistato da Jane Martinson, giornalista investigativa e autrice, nellโ€™incontro Una vita per il giornalismo e la giustizia: in memoria di Daphne Caruana Galizia.

Destinato ai giornalisti, ma utile anche ai politici e in generale a tutti coloro il cui obiettivo sia dire le cose chiaramente e farsi capire, l’incontro La comunicazione come cultura, con Ros Atkins analysis editor della BBC News. Giornalista e volto popolare della rete britannica, analizza e spiega fatti e temi del momento in una rubrica di pochi minuti detta โ€œExplainerโ€, realizzata con linguaggio comprensibile anche quando si affrontano argomenti particolarmente complessi. La sua tecnica di comunicazione รจ oggi illustrata nel libro The Art of Explanation, un must per chi vuole lavorare nel mondo dell’informazione e la comunicazione in generale.

In una conversazione dal respiro internazionale lo scrittore Roberto Saviano e la giornalista Barbara Serra, Sky News Uk ed ex Al Jazeera, seguono la linea criminale e mafiosa che attraversa i grandi temi della politica dalla Russia di Putin, alle elezioni europee, allโ€™Ecuador posando lo sguardo anche sull’Italia.

Nessuno come Zerocalcare รจ riuscito a portare al centro del dibattito una serie di vicende poco note che sono di norma relegate al circuito ristretto della controinformazione. Dal drammatico caso di Ilaria Salis alla triste sorte di Ugo Russo, passando per le torture inflitte ad Alfredo Cospito, sono racconti marginali che toccano temi divisivi, affrontati dall’autore ascoltando tutte le parti coinvolte e mettendo su carta ogni possibile punto di vista. รˆ un giornalismo a fumetti capace di prendere di petto i temi piรน scottanti, cosรฌ come quelli destinati all’oblio, senza rinunciare in nessun caso alla comicitร , senza cedere di un millimetro sui propri convincimenti, senza perdere mai di vista la propria area di appartenenza. Zerocalcare, stimolato dalle domande del giornalista, scrittore e sceneggiatore Oscar Glioti ci conduceย Nel buco nero della stampa.

Imperdibile e particolarmente raro lโ€™incontro con Federica Sciarelli e con il team di mitici inviati di Chi l’ha visto?, considerando la solita dedizione agli impegni investigativi che li tengono lontani da eventi pubblici. La trasmissione piรน longeva e partecipata della Tv italiana, che da 35 anni svolge servizio pubblico per la ricerca di persone scomparse con migliaia di casi risolti, ha un metodo di successo ed รจ un caso di scuola per il giornalismo investigativo.

 

 

MEDIA IN ESILIOย 

Come operano dallโ€™estero quelle che sono vere e proprie redazioni in esilio, create per poter informare i propri connazionali in sicurezza e senza accettare compromessi censori, o come resistono quelle realtร  che restano in patria?

A #ijf24 i casi di eccellenza come AMU TV, l’emittente indipendente afghana che supera la censura mediatica dei talebani e risponde al grave bisogno di reportage imparziali e contenuti culturali nel paese. Intevengono il CEO e fondatore Lotfullah Najafizada in conversazione con Phil Chetwynd, direttore dellโ€™agenzia France Presse.

L’ambiente mediatico della Bielorussia รจ tra i piรน restrittivi in Europa, con lo Stato che utilizza misure fisiche, digitali e legali per controllare lo spazio dell’informazione e garantire elevati livelli di propaganda di Stato e penetrazione della disinformazione russa. Tuttavia, nonostante il fatto che dalla metร  del 2021 la maggior parte degli organi d’informazione operi dall’esilio, essi mantengono la portata e la fiducia del loro pubblico all’interno della Bielorussia. Come nel caso delle due realtร  mediatiche Zerkalo.io, il media piรน diffuso in nel paese prima che fosse soppresso dalle autoritร , e Nasha Niva, una delle piรน antiche pubblicazioni socio-politiche indipendenti in Bielorussia. Se ne parla con le rispettive direttrici di testata Aleksandra Pushkina e Nasta Rouda.

 

INTELLIGENZA ARTIFICIALEย 

L’Intelligenza Artificiale รจ senza dubbio una delle piรน grandi rivoluzioni tecnologiche che l’uomo abbia mai sperimentato. รˆ un tema storicamente e scientificamente molto dibattuto. IJF24 dedica un ampio approfondimento in diversi incontri tra cui:ย ย Come domare le reti neurali nei modelli di intelligenza artificiale, con Christina Elmer, professoressa in Giornalismo Digitale e Giornalismo dei Dati presso l’Universitร  di TU Dortmund, in Germania, Uli Kรถppen responsabile del laboratorio di Intelligenza Artificiale e Automazione presso Bayerischer Rundfunk (ARD), Maren Urner neuroscienziata tedesca, co-fondatrice di Perspective Daily, professoressa di Psicologia dei Media e autrice di bestseller, Olle Zachrisonย Responsabile della Strategia di Intelligenza Artificiale e Notizie presso la Radio Svedese.

Il Giornalismo puรฒ sopravvivere allโ€™AI? con Julia Angwin premiata giornalista d’inchiesta, scrittrice di bestseller, editorialista del New York Times; Meredith Broussard giornalista e professoressa associata presso l’Istituto di Giornalismo Arthur L. Carter della New York University; Dhruv Mehrotra giornalista investigativo di dati per WIRED, Courtney C. Radsch giornalista, autrice e studiosa che scrive e parla del modo in cui la tecnologia influisce sul giornalismo. รˆ direttrice del Center for Journalism and Liberty presso l’Open Markets Institute.

Lโ€™AI generativa delle notizie: un anno dopo con Nicholas Diakopoulos professore Comunicazione e Informatica presso la Northwestern University, dove dirige il Computational Journalism Lab, Chris Moran direttore dell’innovazione editoriale del The Guardian, Felix M. Simon giornalista, ricercatore in comunicazione e dottorando presso l’Oxford Internet Institute e assistente di ricerca presso il Reuters Institute for the Study of Journalism, Agnes Stenbom capo di IN/LAB, che esplora i futuri delle notizie all’incrocio tra giornalismo, tecnologia e democrazia attraverso una nuova iniziativa sperimentale di Schibsted e del Tinius Trust.

 

 

CLIMAย 

Il 2023 รจ l’anno piรน caldo mai registrato nella storia, con una temperatura globale vicina al limite di 1.5ยฐC. Lo ha stabilito ufficialmente a gennaio di quest’anno uno studio di Copernicus, l’Istituto europeo per il monitoraggio del cambiamento climatico. Tanti gli appuntamenti in programma al Festival Internazionale del Giornalismo.

Ne citiamo solo alcuni:

Investigazioni pantropicali: collaborazioni su crimini ambientali e distruzione con Anton L. Delgado giornalista del Southeast Asia Globe, Gustavo Faleiros direttore delle indagini ambientali presso il Pulitzer Center, dove coordina la Rainforest Investigations Network, Josiane Kouagheu giornalista camerunense premiata che ha coperto la guerra civile, gli abusi dei diritti umani e le questioni sanitarie per Le Monde Afrique e Reuters, tra gli altri. Andrรฉs Bermรบdez Liรฉvano giornalista colombiano che lavora presso il Latin American Center for Investigative Journalism.

Come coprire efficacemente i cambiamenti climatici con Juan Manuel Benรญtez professore della Columbia University; Anna Bressanin redattrice BBC Reel; Adam Levy scienziato del clima e divulgatore, Amy Westervelt giornalista investigativa sul clima pluripremiata, scrive per Inside Climate News, The Washington Post, The Guardian, The Intercept, NPR e molte altre.

Il pianeta sta cambiando quindi perchรฉ non lo facciamo noi? con Ali Rae e Meenakshi Ravi film-maker e produttrici di Al Jazeera

Giornalismo investigativo e cambiamento climatico: monitorare l’industria dei combustibili fossili con Anne Koch direttrice Global Investigative Journalism Network (GIJN), Sunita Narain, direttrice generale del Centro per la Scienza e l’Ambiente, attivista e giornalista, Ajit Niranjan corrispondente Europeo sull’Ambiente del The Guardian, Amy Westervelt.

ย Crisi climatica a lezione da Luca Mercalli, presidente della Societร  Meteorologica Italiana intervistato dalla giornalista climatica Stella Levantesi.

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DONNE

Patriarcato, femminicidi, stereotipi sessisti, delegittimazioni, il dibattito attorno alle donne, paritร  e diritti รจ vivo ma ancora molto dibattuto in tutto il mondo. Gli approfondimenti in diversi panel.

Ne citiamo solo alcuni:

Donne in rete, una battaglia quotidiana? con Vera Gheno e Galatea Vaglio.

Studiose, attiviste, divulgatrici in Rete con Donata Columbro, Vera Gheno, Lilia Giugni, Silvia Semenzin

Oltre il velo: i diversi attori della societร  civile nel movimento trainato dalle donne in Iran con Luciana Borsatti, Sara Hejazi, Mostafa Khosravi, Farian Sabahi

Veri uomini, il sistema che โ€˜โ€™uccideโ€™โ€™ le donne e non solo con Matteo Bussola, Lorenzo Gasparrini, Valentina Mira Maria, Giuseppina Pacilli.

Infrangere le barriere: donne leader alla guida della gestione del cambiamento conย  Jin Ding, Yukari Kane, Niketa Patel, Aimee Rinehart.

 

 

DIVERSITY

La queerness diventa una chiave per emancipare le donne, le persone Lgbtqia+, i corpi non conformi, denunciare il razzismo e promuovere una narrazione consapevole delle molteplici differenze umane che, ancora oggi, sono soggette a discriminazione. Per riconoscere, infine, i pregiudizi nei media e dentro di noi, oltre che un’occasione per scoprire altri punti di vista, quelli di tutt! Dove per ‘tutt’ non si pone una semplice questione linguistica o fonetica, ma di diritti e inclusivitร . Ovvero la libertร  di ognuno di declinare e di affermare la propria identitร  di genere nei termini che piรน ritiene appropriati, pur sentendosi parte di tutti, tutte, tutt’, tutt*, tuttษ™, tutt. A #ijf24 Queer libera tutt con Giulia Blasi, Karma_B, Karima Moual, Pasquale Quaranta.

Nellโ€™ambito della XVIII edizione del Festival Internazionale del Giornalismo si terrร  la prima edizione di Valigia Blu Live #ijf24, una serie di incontri organizzati dallo spazio collettivo Valigia Blu.Come ogni anno gli eventi saranno a ingresso libero. Tutti gli incontri saranno in diretta streaming e on demand sul sitoย alla voce programma, allโ€™interno delle singole pagine degli eventi, sul canale YouTube del Festival. Anche questโ€™anno in tutte le sale sarร  previsto per gli eventi un servizio di traduzione automatica in tempo reale (AI-generated real-time translation), tramite il software W-AIspeech, realizzato dal Festival Internazionale del Giornalismo in collaborazione con WILDOO.AI.

 


Ricordiamo che il programma completo รจ disponibile sul sito festivaldelgiornalismo.com e journalismfestival.com (navigabile per giorni, sale, speaker, categorie) ed รจ aggiornato in tempo reale. รˆ inoltre possibile salvare sulla propria agenda elettronica gli eventi che si desidera seguire giorno per giorno.

Il cuore verde dโ€™Italia batte al ritmo della Storia a Todi dal 15 al 17 marzo 2024. Tre giornate di grandi lezioni di storia ospite dโ€™onore Umberto Galimberti Extra Festival a Perugia il 22-23 marzo.

Non cโ€™รจ due senza tre. L’Umbria Antica Festival torna per la sua terza edizione in collaborazione con il Comune di Todi, mantenendo lo stesso spirito di sempre: divulgare la Storia attraverso le lezioni gratuite e coinvolgenti dei piรน importanti studiosi del settore con un linguaggio accessibile e adatto a tutti. Dal 15 al 17 marzo nella Sala del Consiglio del Palazzo del Capitano in piazza del Popolo, si alterneranno archeologi e storici per raccontare le tante sfumature del mondo antico: dai popoli italici agli Etruschi, dalla Grecia classica a Roma.

 

 

Non solo lezioni: al Festival ci sarร  una speciale serata al Teatro Comunale di Todi (15 marzo, ore 21) con protagonista Umberto Galimberti che parlerร  de โ€œLโ€™uomo nellโ€™etร  della tecnicaโ€ (qui per prenotare i biglietti rimanenti) e una Fiera del Libro in collaborazione con le principali case editrici di saggistica (Laterza, Il Mulino, Carocci) e la Libreria Ubik di Todi, allestita nella suggestiva Sala delle Pietre. Inoltre, nel corso delle giornate, saranno organizzate speciali visite guidate alle Cisterne Romane, al Museo Civico e al Museo Lapidario, per valorizzare e far conoscere al pubblico il patrimonio archeologico tuderte.

Gli ospiti

Umberto Galimberti, Giovanni Brizzi, Andrea Carandini, Costantino dโ€™Orazio, Valentino Nizzo, Marcella Frangipane, Livio Zerbini, Arnaldo Marcone, Nicola Mastronardi, Paolo Giulierini e tanti altri ancora.

Il programma

Aprirร  il Festival venerdรฌ alle 17.30 Giovanni Brizzi, uno dei maggiori esperti di storia annibalica e storia militare antica, che presenterร  per la prima volta in Umbria il suo ultimo lavoro: Imperium. Il potere a Roma (Laterza 2024). Venerdรฌ sera al Teatro Comunale si terrร  una lezione di Umberto Galimberti, psicanalista e filosofo, che guiderร  il pubblico in una riflessione sul rapporto tra essere umano e tecnica, partendo da una provocazione: non รจ piรน l’umano a governare la tecnica, ma รจ la tecnica a governare l’umano.

La seconda giornata. Sabato si aprirร  con Costantino d’Orazio, il nuovo Direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria e dei Musei Nazionali di Perugia – Direzione Regionale Musei Umbria, con un intervento dedicato al patrimonio umbro (La sottile linea dโ€™Umbria, tra Antico e Contemporaneo). Sarร  poi il turno dell’archeologia con Marcella Frangipane, che porterร  a Todi la sua illustre esperienza e riconosciuta abilitร  nel “far parlare gli oggetti”, raccontando come i frammenti archeologici siano tesori inestimabili per ricostruire la storia delle antiche civiltร  (Un frammento alla volta: gli oggetti che raccontano la Storia). Chiuderร  la mattinata Andrea Carandini, che presenterร  il suo ultimo libro Io, Nerone (Laterza 2023), dialogando con il dottor Nicolรฒ Squartini.

Il pomeriggio prosegue all’insegna della storia romana, alla scoperta di altri due imperatori: Vespasiano, l’inaspettato salvatore dell’impero, con la lezione Arnaldo Marcone e Commodo, l’imperatore gladiatore, nell’intervento di Livio Zerbini.

La terza giornata. Domenica mattina sarร  interamente dedicata a Todi. Si inizia con Valentino Nizzo con la lezione Tuder/Tular: cittร , persone, confini, per proseguire poi con Enrico Zuddas che racconterร  il ruolo di Todi nella guerra di Perugia (Il Bellum perusinum e la colonia di Tuder) e concludere la sessione con Nicoletta Paolucci che illustrerร  uno dei tesori tuderti: le cisterne romane.

Nel pomeriggio ci si sposterร  nell’Italia pre-romana. Inizierร  il glottologo Augusto Ancillotti, che parlerร  del rapporto tra Todi e il Tevere a partire da ciรฒ che ci svelano i nomi stessi dei luoghi. A seguire, Paolo Giulierini ci porterร  sulle tracce degli antichi popoli italici a partire dal suo ultimo libro L’Italia prima di Roma (Rizzoli 2023). A concludere Nicola Mastronardi con l’intervento I Sanniti e la nascita di Italia.

 

Museo Lapidario di Todi

 

Le visite guidate

In collaborazione con il Comune di Todi e CoopCulture durante il Festival ci sarร  la possibilitร  di partecipare ad alcune visite guidate gratuite, in tre siti significativi della cittร : sabato pomeriggio dalle 15.30 alle Cisterne Romane (vista lโ€™enorme richiesta abbiamo giร  organizzato quattro gruppi, uno ogni mezzโ€™ora; รจ ancora possibile prenotare il quinto in partenza alle 17.30). Domenica mattina alle 10.30 al Museo Lapidario, un tesoro allestito nellโ€™antico e suggestivo Monastero delle Lucrezie, e domenica alle 15.30 al Museo Civico della Cittร , nella sezione archeologica. Le visite saranno a cura di Nicoletta Paolucci, direttrice del Circuito Museale di Todi, Filippo Orsini e Francesca Tenti.

ยซLa tre giorni di Umbria Antica โ€“ sottolinea il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano โ€“ risponde a una duplice finalitร : da una parte qualifica ulteriormente la proposta culturale cittadina, dall’altra va ad aprire la stagione turistica 2024, andando ad occupare un periodo che tradizionalmente era privo di iniziative consolidate. L’inserimento dell’evento in una logica di cartellone tematico regionale non puรฒ che far bene alla cittร  e all’Umbria, che in tema di politica turistica dovrร  fare in futuro sempre piรน sistemaยป.

Il senso del Festival. ยซCi sono tanti motivi per parlare di storia in Umbria. Per i suoi borghi incastonati tra monti e colline. Per gli archi etruschi, i teatri romani e millenarie tavole di bronzo. Basta percorrere le antiche strade o seguire il corso dei fiumi per ammirare le silenti tracce lasciate da antiche civiltร ยป, recita la voce del nostro spot promozionale. ยซMa la vera ragione per parlare di storia in Umbria รจ che di tutti i suoi tesori conserva ancora il piรน prezioso: il valore del tempo. L’antica arte di andare al passo con la natura per godersi appieno la meraviglia intorno a noi. Il cuore verde dโ€™Italia batte al ritmo della storia e la sabbia del tempo scorre nelle sue vene. Sa quando bisogna rallentare i battiti per non farsi travolgere dal presente frenetico o quando entusiasmarsi davanti a monumenti di immutabile bellezza. Allโ€™Umbria Antica Festival potrai immergerti nel passato per capire il presente. E per farlo, potrai prenderti tutto il tempo del mondoยป.

Extra Festival: focus a Perugia

Venerdรฌ 22 e sabato 23 marzo organizzeremo allโ€™Auditorium di San Francesco al Prato una due giorni dedicata alla storia di Perugia con qualche incursione nellโ€™affascinante mondo della Roma antica.

Venerdรฌ 22 aprirร  la giornata Michele Bilancia che illustrerร  la storia e lโ€™unicitร  delle mura di Perugia e il suo lavoro instancabile di questi anni per valorizzarle, che ha il suo esito piรน recente nel Parco delle Mura, inaugurato a novembre dello scorso anno (Le mura di Perugia. Continuitร  e resilienza di un monumento). Seguirร  poi una lezione di Luana Cenciaioli, che svelerร  i segreti dellโ€™antica Perugia a partire dallโ€™area archeologica scoperta sotto il Duomo (Sotto la cattedrale. I tesori della Perugia sotterranea). Infine, la mattinata di venerdรฌ sarร  chiusa dal professor Paolo Braconi, con un intervento dedicato allโ€™antica chiesa di Santa Susanna, la chiesa sopra cui รจ stata costruita San Francesco al Prato (L’antica chiesa di Santa Susanna).

Il pomeriggio di venerdรฌ 22 vedrร  sul palco Immacolata Eramo, filologa classica e docente allโ€™Universitร  di Bari, che presenterร  il suo ultimo libro Il mondo antico in 20 stratagemmi: un racconto di imbrogli, trucchi e raggiri che rivelano le sorprendenti sfaccettature del carattere e del mondo dei nostri antichi antenati. A chiudere la sessione un dialogo tra gli storici Giusto Traina e Franco Cardini sulla prima guerra mondiale della storia: lo scontro civile tra Marco Antonio e Ottaviano (La prima guerra mondiale della storia).

La mattina di sabato 23 sarร  aperta da una lezione del professor Filippo Coarelli su La battaglia del Metauro. A seguire, il professor Francesco Marcattili esporrร  in anteprima assoluta i suoi studi su Le mura etrusche del Verzaro e la porta Scalelle. Infine, la direttrice dellโ€™Ipogeo dei Volumni e Necropoli del Palazzone Maria Angela Turchetti racconterร  le novitร  legate alla tomba ipogea etrusca, ora in corso di restauro e al centro di un nuovo progetto di valorizzazione (Lโ€™ipogeo dei Volumni, lavori in corso).

Il pomeriggio di sabato vedrร  sul palco dellโ€™Auditorium il professor Tommaso Braccini con una lezione sullโ€™umorismo nellโ€™antichitร  (Nel Foro, nel triclinio, alle terme: ridere con gli Antichi per capirli meglio), seguito dallโ€™ultima lezione dellโ€™Extra Festival a cura di Mario Lentano, che parlerร  del rapporto tra gli antichi e gli alberi: un perfetto epilogo per un Festival che si chiude nel capoluogo del โ€œcuore verde dโ€™Italiaโ€ (ยซVissero i boschi un dรฌยป. La vita culturale degli alberi nella Roma antica).

I libri. I libri dei relatori e relatrici delle giornate di Perugia saranno disponibili alla vendita grazie alla collaborazione con la Libreria delle Volte di Perugia, che allestirร  un corner presso lโ€™Auditorium.

 

Ipogeo dei Volumni

 

Le visite guidate. Anche a Perugia saranno organizzate delle viste guidate per consentire ai partecipanti di vedere e toccare con mano i reperti di cui si parlerร  nel corso delle lezioni.

In particolare, grazie alla preziosa collaborazione con lโ€™associazione Radici di Pietra e Michele Bilancia, saranno realizzati due itinerari di visita nelle mattinate di sabato e domenica, dal titolo I confini della memoria. Il parco delle mura etrusche di Perugia. Sabato 23 la visita si svolgerร  con percorso che da piazza Grimana-Arco etrusco arriverร  Parco della Canapina, dove รจ stato da poco inaugurato il Parco delle Mura. Domenica 24 il tour partirร  invece da Santโ€™Ercolano e si concluderร  sempre al Parco della Canapina.

Domenica 24 sarร  possibile anche partecipare a una speciale visita guidata allโ€™Ipogeo dei Volumni, grazie alla collaborazione con la Direzione Regionale Musei Umbria e la direttrice dott.ssa Turchetti.

Epocale, la nuova serie di video-podcast. Dopo le tappe del Festival il progetto Umbria antica continuerร  nel corso dellโ€™anno a offrire alla sua comunitร  una serie di contenuti originali per valorizzare il patrimonio storico e archeologico umbro. Ad aprile pubblicheremo nelle piattaforme di podcasting e su YouTube le videolezioni del Festival. Poi da maggio ad agosto verranno registrate le puntate di โ€œEpocaleโ€, la nuova serie di video-podcast, dalla durata di unโ€™ora circa, in cui intervisteremo i direttori e le direttrici di una rosa di musei e siti archeologici gestiti dalla Direzione Regionale Musei Umbria.

 

Museo Civico – sezione Archeologica Todi

 

Una chiacchierata approfondita per valorizzare i reperti custoditi nei luoghi della bellezza della storia antica umbra, ma anche comunicare in senso ampio lโ€™amore per la cultura e per la storia e raccontare cosa ci sia dietro un museo o un sito archeologico, cosa significhi organizzare una mostra o allestire una collezione, cosa sia il lavoro dellโ€™archeologo, dello storico dellโ€™arte, del curatore o della direttrice musale.

La prima puntata, dedicata al Museo archeologico nazionale dellโ€™Umbria a Perugia sarร  pubblicata a settembre. La serie di video-podcast Epocale continuerร  con puntate registrate presso lโ€™Area Archeologica Di Carsulae, lโ€™Ipogeo Dei Volumni e Necropoli Del Palazzone, il Teatro Romano e Antiquarium Di Gubbio, il Museo Archeologico Nazionale Di Orvieto e il Tempietto sul Clitunno.

Lโ€™Umbria Antica Festival รจ realizzato grazie al sostegno del Comune di Todi e del Comune di Perugia, in collaborazione con la Direzione Regionale Musei Umbria e con il patrocinio della Regione Umbria, dellโ€™Universitร  degli Studi di Perugia, del Festival del Medioevo e di Archeo.

 


Per informazioni scrivere a info@festivalumbriantica.it

 

Sito: www.festivalumbriantica.it

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Nel 1924 Giovanni Buitoni cambia il nome dei “Cazzotti” in “Baci” e gli dร  una nuova veste. L’incarto argento con le scritte blu e il messaggio d’amore al suo interno sono opera dell’art director di Perugina, il futurista Federico Seneca.

Baci Perugina, un nome e un secolo di storia. Ogni italiano mangia, di media, 8,3 Baci Perugina ogni anno e la Perugina lo soddisfa producendone 500 milioni in 12 mesi. Malgrado si affoghi in dolci e di cioccolati di genere, i Baci Perugina sono inossidabili. Hanno superato il secolo e sono dei vecchietti in piena salute.

Baci Perugina, foto da baciperugina.com

Sono stati dei precursori di cose che oggi diamo per scontate. Un cioccolatino incartato? Normale. Un cioccolatino in scatola? Normale. Cioccolatini accanto o dentro un oggetto piรน o meno prezioso? Normale. Una confezione regalo? Normale. Ma cโ€™รจ stato un tempo in cui tutto questo non solo non era normale, ma non lo aveva ancora pensato nessuno. I Baci Perugina sono stati un importante indotto di lavoro per tutta la provincia di Perugia. Forse รจ meglio cominciare dallโ€™inizio. Nel 1922 il cioccolato era ancora giovanetto. Il secolo precedente era servito a far cambiare aspetto al cioccolato da liquido a solido. Nel 1700 era solo la bevanda amata dalle รฉlite che lo sorbivano in magnifiche tazze di porcellana e lo versavano da bricchi appositi. Poi chimici e farmacisti scoprirono che se al cioccolato si aggiunge il burro di cacao, questo si solidifica.

Nellโ€™Ottocento nacquero le tavolette di cioccolata prodotte da societร  ancora in auge come Maiani, Lindt, Cadbury. Le tavolette sono la prima produzione industriale di cioccolato e vengono quadrettate o rigate per facilitarne la rottura. รˆ la forma che conosciamo che si divide facilmente si mette nel pane e si puรฒ dividere tra amici. รˆ diventata un prodotto sociale. Il prodotto va a ruba, ma resta di nicchia. Infatti, quando gli americani arrivarono in Italia con la Seconda Guerra Mondiale, distribuirono tavolette di cioccolata che molti italiani hanno ricordato per anni perchรฉ molti di loro non le avevano mai assaggiate.

Ma la tavoletta non รจ un cioccolatino. Li ci vuole ancora un poโ€™ di tecnica. Il cioccolato in tavoletta รจ duro; allora la stessa massa, colata in uno stampo, diventa un piccolo recipiente che si presta ad essere riempito. Nascono cosรฌ le praline, che riempiono i vassoi delle belle pasticcerie di Torino e Parigi. Le praline era adatte per essere consumate al tavolo da tรจ e prese una per una con delicatezza per non sporcarsi le dita. Si confezionavano solo su richiesta ed erano molto care.

Intanto gli anni passano e a Perugia lavora la coppia Luisa Spagnoli e Giovanni Buitoni. Due industriali illuminati. Luisa segue la produzione delle caramelle Rossana, un grande successo, e poi dร  il suo nome alle tavolette di cioccolato fondente. Cโ€™erano anche altri prodotti dolciari prodotti dallโ€™azienda e purtroppo gli sprechi erano elevati.

In fabbrica se si spreca รจ sempre per volumi molto grandi. Ogni giorno si gettavano nella spazzatura chili di nocciole e di cioccolato. Luisa non รจ tirchia, ma non intende buttare via materie prime di ottima qualitร .

Unโ€™idea che ha si riassume in piรน punti.

La fase delle nocciole:

  1. parte delle nocciole avanzate serve per fare il gianduia
  2. alcune si conservano intere
  3. le altre si riducono a granella
  4. si miscela il gianduia con le nocciole spezzettate.

La fase del cioccolato:

  1. in uno stampino si cola il cioccolato e sulla punta si cala una nocciola intera.
  2. la scocca di cioccolato vuota viene riempita con la miscela di gianduia e granella di nocciole.
  3. sigillare la base con il cioccolato Luisa fondente.

 

Il cioccolatino รจ fatto. Luisa trova che la forma le ricorda un pugno perchรฉ รจ tondeggiante con unโ€™evidente protuberanza in cima. Decide di chiamarlo Cazzotto e questo sarร  incartato. Lโ€™idea dโ€™incartarlo รจ ottima perchรฉ non sporca le dita quando lo si tocca, puรฒ essere tenuto in tasca e se ne puรฒ comperare uno alla volta e portarlo via. Ma il nome! Non puรฒ andare, รจ un errore di comunicazione. Come si fa a dire: ti offro un Cazzotto. รˆ meglio offrire un Bacio. รˆ nel 1924 che Giovanni Spagnoli cambia il nome ai Cazzotti per trasformali in Baci.

 

Pubblicitร  degli anni ’20

 

Basta questo a far scattare la molla della genialitร  e le cose si concatenano. La Perugina aveva un Direttore Artistico che era Francesco Seneca. Lui trova che incartare il prodotto va bene, ma non si distingue, ci vuole un incarto che attiri lโ€™attenzione. Lui e Giovanni Buitoni pensano a un incarto romantico. Forse รจ stata lโ€™immagine del famoso quadro di Francesco Hayez, Il Bacio, a suggerirglielo; comunque elaborano unโ€™immagine romantica: contro un cielo trapunto di stelle si stagliano due figure nere abbracciate mentre si baciano. Lโ€™immagine nera lascia immaginare ogni sfumatura della passione amorosa.

Il Bacio Perugina piace e piace anche lโ€™incarto. Ma Buitoni non si accontenta, vuole distinguersi sopra tutti e fa aggiungere, tra la stagnola e il cioccolatino un cartiglio con una frase dโ€™amore. Lโ€™idea รจ piรน che vincente visto che a distanza di un secolo il cartiglio cโ€™รจ ancora. Adesso รจ diventato multilingue, ma chi ha tra le mani un Bacio, prima di metterlo in bocca cerca subito il cartiglio. La nostra storia non finisce qui, perchรฉ Buitoni era uno di quegli industriali illuminati che ogni tanto appaiono e lavorano anche per la comunitร .

 

 

Unโ€™altra novitร  sta per sorgere nellโ€™universo Perugina/Buitoni: la confezione regalo.

Buitoni coinvolge una tipografia e una fabbrica di scatole. Sul coperchio fa stampare lโ€™immagine della coppia che si bacia sul fondo di stelle e dentro ci sono i cioccolatini in fila. Il tutto chiuso e legato da un bel fiocco. Si apriva lโ€™era delle scatole di cioccolatini giร  pronte per essere regalate. Perchรฉ illuminato? Perchรฉ la sua idea riattiva il settore tipografico che languiva e offrรฌ molti nuovi posti di lavoro. La stessa cosa accadde nel dopoguerra, quando a Deruta il lavoro dei ceramisti ristagnava e molti erano costretti ad emigrare.

Buitoni decide che la confezione regalo non sarร  solo la scatola, ma diventa piรน preziosa se accanto ai cioccolatini cโ€™รจ un oggetto. Nascono gli asinelli verdi in ceramica di Deruta, che tirano un carrettino o che trasportano due gerle cariche di cioccolatini. I Baci a dorso dโ€™asino entreranno in tantissime case. Gli asinelli verdi oggi sono diventati un oggetto da collezione.

Lโ€™Archivio di Stato di Terni ospiterร  la conferenza โ€œRisonanze Storiche, ricordando Gisa Giani a cento anni dalla nascitaโ€. Lโ€™appuntamento รจ per venerdรฌ 8 marzo dalle ore 16.30.

 

In occasione della Festa della donna, attraverso un cammino storico, verranno ricordate e celebrate figure femminili che, con talento e determinazione, conquistarono le prime posizioni sociali nel campo culturale, nello specifico nel vasto e raffinato mondo della musica dal XVII al XX secolo. Lโ€™Archivio di Stato di Terni ricorderร , con un totale coinvolgimento della famiglia, una concittadina a cento anni dalla nascita, che ha segnato profondamente con i propri studi la storia del territorio: Gisa Giani.

Nato da una sapiente rigenerazione urbana dellโ€™Ex Foro Boario e da una significativa sinergia tra le Amministrazioni, da De Girolamo a Latini, lโ€™attuale del sindaco Bandecchi accompagna al nastro augurale lโ€™inizio della programmazione.

 

Il PalaTerni vuole essere un polo di riferimento di tutto il centro Italia per lโ€™intrattenimento ed eventi culturali. Affaccia direttamente sul parco del Nera. Dietro il maxi schermo appare una entrata pensata come lโ€™accesso ad un grande Hangar. โ€œUn automezzo puรฒ entrare direttamente in pista per scaricare attrezzature – racconta ad AboutUmbria Francesca Duranti -. Immaginiamo, un evento live, un concerto. Un effetto wow! Eventi anche allโ€™apertoโ€. Il palazzetto di 6mila metri cubi a ridosso della tangenziale Terni – Orte – Perugia, e prossimo al centro cittร  รจ in grado di ospitare eventi artistici e sportivi, in spazi modulari caratteristici, e secondo le necessitร  puรฒ trasformarsi in un teatro piรน intimo. Organizzato a gradoni e balconate contiene una Press Area e unโ€™area Vip.ย 

 

 

Un pacchetto di eventi sono stati giร  pianificati dal comune di Terni per il 2024, la struttura resta aperta anche a co-produzioni. Ramona Morelli, Direttore generale PalaEventi presenta il programma dopo i ringraziamenti a tutti gli attori del PalaTerni: dal costruttore al Direttore di cantiere, gli sponsor, i professionisti della squadra umbra e lโ€™IT manager. Infine, i rappresentanti dell’amministrazione ternana. Bordoni e Schenardi per cultura e sport. Lโ€™inaugurazione il 5 aprile, a entrata libera con Amores, danza arte e balletto a cura di Daniele Cipriani con Eleonora Abbagnato diretto da Ernesto Gormes e con scuola di danza del Teatro dellโ€™Opera di Roma, Tosca e i suoi musicisti e altri talenti. Seguono, The Beatbox – Magical Mystery Story, I Beatles attraverso i racconti di Carlo Massarini il 25 maggio, e Shine, Pink Floyd Moon spettacolo di danza e musica con Raffaele Paganini diretti da Fabio Castaldi. Massimo Ranieri Tour lโ€™8 novembre; A Christmas Carol Musical in scena il 23 dicembre.ย 

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