fbpx
Home / Posts Tagged "borghi umbri"

Alla scoperta delle due opere del Divin Pittore esposte a Panicale e Cerqueto.

Il Martirio di San Sebastiano, Perugino. Panicale

 

Nella città di Panicale, borgo non distante da Città della Pieve, nella chiesa dedicata a San Sebastiano è custodito l’affresco realizzato dal Vannucci nel 1505 raffigurante il martirio del Santo, soldato vissuto al tempo dell’imperatore Diocleziano. Sebastiano si convertì al Cristianesimo e fu condotto al martirio, ma sopravvisse alle frecce che gli furono scagliate dai suoi commilitoni; i soldati, vedendolo morente e perforato dai dardi, lo credettero morto e lo abbandonarono sul luogo. Santa Irene, che voleva recuperarne il corpo per dargli sepoltura, si accorse che il soldato era ancora vivo, per cui lo trasportò nella sua dimora sul Palatino e lo curò dalle molte ferite con pia dedizione. Venne poi condannato a morte mediante flagellazione.
Il Santo, sopra un alto plinto, si trova sotto di un grandioso porticato che si affaccia su un luminoso paesaggio. È al centro della scena in posizione dominante legato ad una colonna, il suo corpo è candido e perfetto e non sembra sentire dolore. Gli arcieri ai suoi piedi danno movimento a tutta la scena; gli uomini con pose bizzarre sembrano danzare; caratteristica dell’arte cinquecentesca sarà proprio la danza degli arcieri.

 

Perugino nella chiesa di Cerqueto

Lo stesso soggetto è stato raffigurato dal Perugino nella chiesa di Cerqueto, borgo medievale nel comune di Marsciano. Un piccolo e grazioso borgo sulla sommità di una collina lungo l’antica via che raggiunge Perugia. L’affresco è di notevole importanza perché è la prima opera del maestro datata 1478 e firmata; per gli studiosi nella produzione artistica del Perugino esiste un prima e un dopo l’affresco di Cerqueto.
Il Santo legato alla colonna si presenta con un’aria languida, assorta più che sofferente, con evidenti trapassi chiaroscurali e con un ritmo lento e pacato. Il Perugino è ormai pronto, dopo i lavori in provincia, per il più importante palcoscenico dell’arte: da lì a poco infatti Sisto IV lo chiamerà a Roma.

 

 

Il prossimo 30 maggio lo storico Palazzo Cesi nel comune di Acquasparta farà da scenario a un evento culturale organizzato dall’Associazione I Borghi più Belli d’Italia.

Un’iniziativa in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Umbria che prevede la presentazione di due importanti progetti. Il primo, quello realizzato dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Umbria che presenterà gli Statuti Comunali Digitalizzati Umbri, è uno dei più importanti progetti di tutela e valorizzazione che ha elaborato e sta realizzando la Soprintendenza. Il secondo è la presentazione del progetto per la realizzazione del Centro di Documentazione dei Borghi più Belli d’Italia a Palazzo Cesi.

 

Una idea lanciata dalla Giunta guidata dal sindaco Giovanni Montani e recentemente approvata dal consiglio direttivo dell’Associazione Nazionale I Borghi più Belli d’Italia. Interverranno illustri ospiti tra cui la dott.ssa Giovanna Giubbini Soprintendente Archivistico e Bibliografico dell’Umbria e del Lazio e segretario del Ministero della Cultura per l’Umbria, il presidente Nazionale dell’Associazione I Borghi più Belli d’Italia Fiorello Primi, la prof.ssa Maria Grazia Nico dell’Università per gli Studi di Perugia e Alessandro Bianchi della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Umbria. Saranno inoltre presenti i sindaci dei comuni di Acquasparta, Arrone, San Gemini, Stroncone e Massa Martana che sono i 5 Borghi Umbri sui quali verrà focalizzata la presentazione degli Statuti Comunali Digitalizzati.

Umbria Ecologia Artificiale è un progetto in corso che mira a immaginare i piccoli borghi e le città dell’Umbria attraverso gli occhi di famosi architetti, designers e artisti del passato, utilizzando l’intelligenza artificiale.

 

Il progetto si concentra sull’approccio agli aspetti sostenibili e allo stile, immaginando come apparirebbero questi borghi storici se fossero progettati e costruiti dai grandi maestri. Esplorando le possibilità della tecnologia AI, il progetto cerca di creare un dialogo tra il passato e il presente, favorendo una comprensione e un apprezzamento più profondi del patrimonio culturale unico della regione. Attraverso questo approccio innovativo, Umbria Ecologia Artificiale spera di ispirare nuove idee e visioni per uno sviluppo urbano sostenibile che rispetti l’ambiente e il patrimonio culturale, abbracciando al contempo il design e la tecnologia contemporanei. Attraverso vari articoli faremo un viaggio nel tempo ed esploreremo l’influenza che le menti creative del passato potrebbero aver avuto sull’architettura e sull’estetica di questi antichi borghi. Dalle stradine tortuose di Allerona ai maestosi panorami collinari di Trevi, esamineremo le caratteristiche uniche di ogni villaggio e come potrebbero essere state trasformate dall’immaginazione di un maestro architetto o artista.

 

Allerona attraverso gli occhi di Gaudì

Gaudí incontra l’Italia medievale ad Allerona

Immerso nelle colline umbre, Allerona è un incantevole borgo medievale che ha mantenuto il suo fascino storico nel corso dei secoli. Con le sue strade acciottolate, le antiche mura e i tetti in terracotta, il paese trasporta i visitatori indietro nel tempo, in un’epoca passata. Ma cosa sarebbe successo se questo villaggio fosse stato rigenerato dal famoso architetto spagnolo Antoni Gaudì? Come sarebbe stata Allerona se il genio catalano avesse lasciato la sua impronta su questo pittoresco borgo umbro?

Le origini di Allerona risalgono all’epoca etrusca, che si trovava sull’antica strada romana nota come Cassia. Nel Medioevo il paese fu un importante castello alleato di Orvieto. I resti delle sue mura fortificate e le due porte – Porta del Sole e Porta della Luna – e il Palazzo Visconteo, sono testimoni di un passato prospero. Se Gaudì avesse ridisegnato Allerona, potremmo immaginare l’aggiunta dei suoi tocchi caratteristici alle strutture del paese, incorporando le forme organiche e i colori vibranti per cui è famoso. Il Palazzo Visconteo, ad esempio, sarebbe stato trasformato in un capolavoro unico ed estroso, con le finestre e i balconi che assumono forme sinuose e ondulate ispirate alle forme organiche presenti in natura. I colori vivaci del palazzo sarebbero forse stati ispirati dal paesaggio circostante, con sfumature di verde, blu e giallo creando un effetto armonioso e giocoso.

Anche le due chiese, Santa Maria Assunta e San Michele Arcangelo, avrebbero subito una trasformazione significativa sotto le mani di Gaudì. Le facciate di entrambe le chiese sarebbero state decorate con intricati mosaici di vetro colorato, riflettendo la luce del sole in un caleidoscopio di colori. Gli interni delle chiese sarebbero stati progettati per creare un senso di movimento e di flusso, con pareti e soffitti ondulati e percezione dinamica dello spazio.

Tuttavia, mi piace pensare che il vero capolavoro che Gaudì avrebbe realizzato è la chiesa della Madonna dell’Acqua, situata appena fuori dal paese. Questa piccola chiesa rurale, costruita all’inizio del XVIII secolo, è stata costruita in pietra e mattoni seguendo una pianta ottagonale. La chiesa si trova vicino a una sorgente miracolosa e si ritiene che l’acqua abbia proprietà curative. Un vero e proprio santuario, con la forma accentuata da pareti curve e da un intricato sistema di vetrate colorate, che proiettano un arcobaleno di luce all’interno della chiesa. L’esterno invece sarebbe stato ricoperto di mosaici e adornato con sculture e piastrelle colorate.

 

Scorci di Allerona

 

Se Antoni Gaudì avesse davvero rigenerato questo borgo meraviglioso, le forme organiche della cittadina, i colori vivaci e i dettagli intricati avrebbero richiamato il mondo naturale e il verde lussureggiante circostante, una testimonianza del genio e della sua creatività. Queste immagini, in alcuni pixels provocanti, invocano futuri interventi a introdurre ancora più verde, colori vivaci e forme sinuose.

Dal 21 aprile al 1° maggio torna l’evento più amato della stagione primaverile. Grande attesa per le spettacolari sfilate dei carri allegorici rivestiti di petali: parate previste il 23, il 25 e, in notturna, il 30 aprile. Tante le iniziative in programma.

Oltre 150.000 tulipani, circa 1 milione di petali, 4 carri allegorici che hanno richiesto ben tre mesi di lavoro per la loro creazione, quattro I Borghi più Belli d’Italia gemellati e presenti all’evento con le proprie delegazioni in costume, più di 150 volontari, 11 giorni di manifestazione con decine di iniziative ed eventi in programma. Con questi numeri imponenti è stata presentata l’edizione numero 53 della Festa del Tulipano di Castiglione del Lago (PG). Tutto pronto per la più importante festa di primavera dell’Umbria che si protrarrà fino a lunedì 1° maggio e che avrà nelle sfilate di domenica 23, martedì 25 e domenica 30 aprile (quest’ultima in notturna) i suoi momenti clou.

 

 

Decisamente affollata la presentazione, avvenuta sotto la regia dell’Associazione “I Borghi più Belli d’Italia” presieduta da Fiorello Primi e fondata nel 2001 proprio nella cittadina lacustre. “Aggregazione, senso di appartenenza, tradizione e storia, voglia di accogliere i visitatori e di scommettere sul futuro del proprio territorio” sono state le parole chiave utilizzate da Primi e dal testimonial Osvaldo Bevilacqua, popolarissimo personaggio televisivo, per rappresentare l’evento che si prepara ad accogliere, come ogni anno, migliaia di turisti e curiosi. Concetti ben sviluppati da Marco Cecchetti, presidente dell’Associazione “Eventi Castiglione del Lago” che da alcuni anni ha raccolto il testimone del passato nell’organizzazione della manifestazione: “In mezzo al tripudio di colori e profumi – ha detto Cecchetti – ben abbinati ai sapori eno-gastronomici del territorio, a rubare la scena sarà l’opera di tanti castiglionesi che con abilità e sacrificio hanno fatto di tutto per garantire uno spettacolo unico. Esempio tangibile di questo impegno sono i quattro carri allegorici che sabato verranno decorati con migliaia di petali di tulipano, in una specie di rito che coinvolge tutta la cittadina”.

Un volano turistico considerevole, che secondo il Consigliere di Amministrazione di Enit-Agenzia Nazionale del Turismo Sandro Pappalardo testimonia “la fertilità di iniziative che per il 2023 porta a prevedere il sorpasso dei dati del boom registrato su tutto il territorio nazionale nel 2019, dopo i duri anni dell’epoca-Covid. Castiglione del lago – ha sottolineato – si candida di diritto ad autentico esempio di borgo sul territorio dove si possono ben ritrovare quelle caratteristiche richieste da migliaia di turisti”.

Parole particolarmente apprezzate dal sindaco della cittadina lacustre, nonché presidente dell’Unione dei Comuni del Trasimeno, Matteo Burico, che non ha mancato di elogiare come la “Festa del Tulipano” è “un’esperienza modello che sta mettendo in rete tanti borghi capaci di rappresentare il marketing migliore per valorizzare tanti territori della penisola. Un plauso convinto va agli organizzatori e ai volontari che hanno saputo tramandare la bellezza di una festa antica e sentita esaltando quel senso di comunità che ogni città dovrebbe avere”. E a proposito di borghi è proprio dai temi scelti per la realizzazione dei carri allegorici che emerge la grande unità di intenti: Gradara (Marche), Poppi (Toscana), Castel San Pietro Romano (Lazio) e Pacentro (Abruzzo) si uniranno fisicamente a Castiglione del Lago per esaltare ben più che idealmente la bellezza dei territori del centro Italia attraverso, rispettivamente, la raffigurazione della Rocca dove Paolo e Francesca vissero il loro tragico amore, del teatro della Battaglia di Campaldino tra Guelfi e Ghibellini, della celebre piazzetta dove Vittorio De Sica e Gina Lollobrigida furono mitici interpreti di “Pane, amore e fantasia” e dello scenario tipicamente abruzzese dove da oltre 200 anni si rinnova il rito a piedi nudi della “Corsa degli Zingari”.

 

 

La bontà dell’evento è stata rimarcata anche dalle altre istituzioni intervenute: l’Assemblea legislativa della Regione dell’Umbria con il vicepresidente Michele Bettarelli; il Gal Trasimeno-Orvietano, che da sempre offre un supporto notevole alla manifestazione, con il Direttore Francesca Caproni; la Confcommercio Trasimeno con il presidente Mirko Salvi; il Consorzio Tutela Vini Colli del Trasimeno con il presidente Emanuele Bizzi. La collaborazione e il sostegno di queste realtà ha così reso possibile un fitto programma di iniziative scaricabile, sul sito internet dell’evento www.festadeltulipano.com. Tra queste spicca la quarta edizione del “Trasimeno Rosé Festival”, organizzato in collaborazione con il Consorzio Tutela vini Doc Colli del Trasimeno, che propone un viaggio tra gusto, eccellenze enologiche e storia del territorio. Ad attendere i visitatori ci saranno la suggestiva “Terrazza del Rosé”, un punto di degustazione e di promozione delle etichette locali nello scenario unico del poggio adiacente la Rocca del Leone, e una particolare offerta presso la “Taverna del Tulipano” dove sarà predisposta una carta dei vini dedicata ai rosati del Trasimeno.

Dopo il successo dell’edizione 2022 torna anche il “Trasimeno Jamboparty”, una due giorni di divertimento per rivivere la magia degli anni ‘50 e ‘60 attraverso un raduno di auto, moto e vespe d’annata, musica dal vivo e intrattenimento (in collaborazione con “I cinquantini eventi vintage”). Non poteva poi mancare lo sport, con la quarta edizione de “La Trasimena”, ciclostorica del lago Trasimeno aperta a bici storiche antecedenti al 1987, e con il torneo nazionale di calcio “Trasimeno-Cup”, riservato alle categorie esordienti e pulcini.

Per gli amanti dei fiori, invece, grande attesa per il “Giardino dei Tulipani” dove i visitatori potranno ammirare decine di tipologie di questo bellissimo fiore, andare a caccia dei preferiti, raccoglierli e portarli a casa in un apposito cestino. La “Fiera del Fiore” colorerà inoltre le strade di Castiglione del Lago da sabato 22 a martedì 25 aprile e da sabato 29 aprile a lunedì 1° maggio, con decine di produttori e coltivatori che metteranno in mostra le più svariate tipologie di piante e fiori recisi. Entrambe le iniziative si svolgeranno in piazza Dante Alighieri sovrastate da una gigantesca ruota panoramica multicolore per la gioia di grandi e piccini. Nell’area del “Poggio”, che si affaccia direttamente sul lago Trasimeno, sarà allestita una grande area giochi per bambini. Numerose, infine, le iniziative organizzate in prossimità del “Bar del Poggio”, con numerosi appuntamenti musicali e serate danzanti per ogni gusto.

 


Info e programma completo sul sito www.festadeltulipano.com

 

A Lugnano in Teverina, venerdì 21 aprile 2023, l’incontro di comunità per fare il punto sul progetto, presentare le prossime azioni promozionali e coinvolgere nuovi protagonisti del territorio Amerino.

Si terrà venerdì 21 aprile 2023, alle ore 17.00, presso la Sala Consiliare del Comune di Lugnano in Teverina (Tr), l’incontro aperto alla cittadinanza e a tutti gli attori del territorio Amerino, sul progetto “Amerino Tipico. Azioni integrate per la strategia territoriale del cibo del paesaggio amerino”. Finanziato con la misura 16.7 del PSR per l’Umbria, il progetto Amerino Tipico è promosso dalle 11 amministrazioni dell’Amerino – Amelia capofila di progetto, Alviano, Attigliano, Avigliano Umbro, Baschi, Giove, Guardea, Lugnano in Teverina, Montecastrilli, Montecchio, Penna in Teverina – con l’obiettivo di definire una strategia di sviluppo territoriale per valorizzare il cibo come elemento chiave per l’innovazione territoriale, a partire dalla costruzione del brand “Amerino©” quale volano del territorio e dalla creazione di una innovativa forma di cooperazione fra soggetti pubblici e privati del territorio.
È per tale ragione che all’incontro, in programma venerdì 21 aprile a Lugnano in Teverina, al quale interverranno i referenti del partenariato e i portatori d’interesse che hanno già formalizzato il supporto alla proposta progettuale oltre agli Amministratori degli 11 Comuni coinvolti, sono invitati a partecipare tutti coloro che a vario titolo, possono essere interessati a prendere parte al progetto “Amerino Tipico”: produttori agricoli, agriturismi, strutture ricettive, ristoranti, artigiani, Pro Loco, Enti legati al turismo, associazioni territoriali e sociali, reti territoriali ecc…


Durante l’incontro verrà fatto un punto sulle azioni già attuate nell’ambito del progetto e verranno presentate le prossime iniziative ed azioni in programma, ma in particolare l’incontro vuole infatti essere un momento di conoscenza, condivisione e coinvolgimento nella costruzione di nuove relazioni che attraverso lo strumento digitale e la leva del cibo, portino a un processo di riscoperta della propria identità territoriale e dei valori di comunità e di prossimità. Al termine dell’incontro è previsto un momento conviviale, di comunità, con l’assaggio dei prodotti Amerini Tipici, tutti i potenziali portatori di interesse sono quindi invitati a partecipare all’incontro e anche a voler proporre in degustazione e condivisione i loro prodotti.

Evento  Cicloturistico/Cicloescursionistico per : E-BIKE / GRAVEL / MTB

Il programma

ORE 08:00 Ritrovo presso il Polo Museale di San Francesco a Trevi, Registrazione dei Partecipanti e consegna dei Pacchi di Partecipazione

ORE 09:00 Saluti Istituzionali del Presidente dell’Associazione ITALIA LANGOBARDORUM, che coordina i sette siti UNESCO dei Longobardi in Italia, del Responsabile del Polo Museale di San Francesco, del Sindaco di Campello sul Clitunno e del Sindaco di Trevi.

ORE 09:15 Briefing con i partecipanti e Partenza verso i sentieri della Fascia Olivata, già patrimonio Agricolo della FAO

ORE 10:00 Arrivo presso il Frantoio Gaudenzi e sosta con Ristoro a base di Bruschetta con Olio Extra Vergine di Oliva di ultima molitura.

ORE 11:00 Arrivo al Tempietto sul Clitunno, sito UNESCO, ingresso al Sito e descrizione dello stesso da parte di personale competente, foto e ripartenza.

ORE 12:05 Arrivo alla piana delle cosiddette CANAPINE, unica zona di produzione del SEDANO NERO DI TREVI presidio Slow Food dell’Umbria; descrizione del presidio Slow Food e delle fasi di produzione del Sedano Nero di Trevi e della Chiesa di S.Maria in  Pietrarossa che si incontrerà sulla via del rientro a Trevi

ORE 12:30 Passaggio nei pressi della Chiesa di S. Maria in Pietrarossa e della Necropoli Longobarda i resti della quale, sono magnificamente conservati presso il Polo museale di San Francesco in Trevi, alla sezione Longobarda.

ORE 13:00 (circa) rientro a Trevi e fine dell’evento.

Presentato ad Agriumbria il progetto NAMOR l’itinerario della biodiversità del territorio narnese-amerino-orvietano

Ieri ad Agriumbria a Bastia Umbra è avvenuta la presentazione del progetto NAMOR l’Itinerario della Biodiversità del territorio di Narni, Amelia, Orvieto, curato dal 3A Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria. È un progetto di valorizzazione delle varietà e razze locali iscritte all’Anagrafe Nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare (LN. 194/2015) e degli agricoltori che le custodiscono. L’itinerario vuole essere uno strumento di promozione del territorio Narnese – Amerino – Orvietano, delle sue produzioni agricole identitarie e delle sue ricchezze naturali, culturali e storico artistiche.

È il terzo itinerario umbro, dopo CIBUM della Valnerina e TRASIB del Trasimeno, dedicato alla parte meridionale dell’Umbria che gravita intorno alle città di Narni, Amelia e Orvieto.

 

Importanza di rilievo del progetto, oltre ai prodotti delle coltivazioni agricole, sono i CUSTODI, ossia coloro che con il loro prezioso lavoro preservano non solo le risorse genetiche vegetali e animali a rischio di estinzione ma anche le tradizioni e le conoscenze tramandate da generazioni. Il Comune di Lugnano in Teverina in virtù della intensa attività che svolge per il miglioramento e la gestione della Collezione Mondiale degli Ulivi Olea Mundi, ha ricevuto ieri l’attestato di Custode dai curatori del Progetto. Un unicum del suo genere che deve essere condiviso con l’intera comunità e soprattutto con chi opera nel settore agricolo ed Agroalimentare. Una intera comunità che cresce culturalmente, per difendere le eccellenze e la qualità dei prodotti dell’intero territorio amerino, definendo un vero modello da seguire per le generazioni future.

 

Un motivo di orgoglio da condividere con tutti gli attori che in questi quasi dieci anni si sono adoperati per la gestione della Collezione Olea Mundi: il CNR di Perugia, il 3A PTA di Todi e la Cooperativa Luniano. Il portale del progetto NAMOR, che è già attivo, fruibile per visitare questa nuova frontiera delle eccellenze locali simbolo non solo della qualità dei nostri prodotti ma della difesa del nostro patrimonio ambientale, oltre ai protagonisti del progetto promuove anche i punti di interesse territoriali come monumenti e strutture ricettive. Un ulteriore tassello alle tante iniziative che si propongono di rilanciare un intero territorio.

Sabato 25 marzo il progetto “Il Borgo è Donnaha avuto il suo battesimo ufficiale a Lugnano in Teverina con la prima conferenza dedicata alle pari opportunità nel mondo della cultura.

In un bel pomeriggio assolato, l’evento si è aperto con l’inaugurazione del giardino dedicato a Luisa Spagnoli: un grazioso fazzoletto di terra prima abbandonato e che, grazie all’associazione Unitre Lugnano in Teverina, è tornato alla vita, a disposizione dei cittadini e a ricordo di una grande donna umbra. Non solo: nel giardino è stata posta una panchina rossa, ormai universalmente simbolo della lotta contro la violenza sulle donne e una piccola bacheca con libri a disposizione di chiunque voglia fruirne, denominata appunto piccola biblioteca libera. I membri di Unitre hanno spiegato come la vicinanza di questi due oggetti – la panchina e la biblioteca – vogliano ricordare che la violenza sulle donne si combatte prima di tutto con l’educazione e la cultura.

 

Alessandro Dimiziani, Gianluca Filiberti e Caterina Grechi. Foto by Novifilm

 

Da questo luogo ricco di significato e di simbolismi inaugurato dal sindaco Gianluca Filiberti, dal presidente dei Borghi Umbri più Belli d’Itala nonché vicesindaco Alessandro Dimiziani e dall’avvocato Caterina Grechi – presidente del Centro Pari Opportunità della Regione Umbria – che ha anche letto i saluti della Ministra per la famiglia, natalità e pari opportunità Eugenia Maria Roccella e il suo plauso per l’iniziativa, ci siamo avviati verso il vicino Teatro Spazio Fabbrica. Questo originale teatro sorge su un ex fabbrica di lampadine di costruzione ottocentesca e rappresenta un bell’esempio di archeologia industriale e di riuso intelligente degli spazi.
Qui siamo entrati nel vivo del progetto Il Borgo è Donna che AboutUmbria ha il piacere di organizzare insieme al Centro Pari Opportunità della Regione Umbria e all’Associazione Borghi più belli d’Italia in Umbria. Questa prima conferenza, dicevamo, ha avuto come filo conduttore e tema principale la cultura. Sotto il puntuale coordinamento di Alessandro Dimiziani, i lavori si sono aperti con l’intervento dell’attrice e ambasciatrice dell’Associazione Borghi più Belli d’Italia in Umbria Eleonora Pieroni. Questa giovane donna è impegnata nella promozione dei nostri borghi negli Stati Uniti dove vive e ha ricordato la grande opportunità che la nostra economia può trarre dal turismo delle radici, quel turismo cioè degli italiani nel mondo che tornano in Italia, in Umbria nel nostro caso, a riscoprire la loro storia, le loro radici appunto. Gli italiani nel mondo sono ben 80 milioni e dedicare loro una promozione turistica è un’attività su cui vale la pena concentrarsi e nella quale la donna, con la sua creatività e la sua tenacia, può dare un contributo fondamentale.
A seguire l’avv. Caterina Grechi – dopo aver portato i saluti della vicepresidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Umbria Paola Fioroni – ha spiegato con una relazione articolata e puntuale come purtroppo proprio nel campo della cultura più che in altri settori, la percentuale di occupazione femminile sia molto inferiore a quella maschile, specie in ambiti quali l’audiovisivo, l’intrattenimento televisivo e il teatro. Fortunatamente va meglio nel campo dell’archeologia, come sottolineato da Maria Angela Turchetti, direttrice del Museo Archeologico Nazionale, settore in cui sono finalmente molte le donne a essere protagoniste in scavi importanti tra cui si contano, tra l’altro, quelli di Lugnano in Teverina, presso l’area nota come “la necropoli dei bambini”. Turchetti ha inoltre regalato alla platea un interessante e affascinante focus sul ruolo della donna etrusca sottolineando come, rispetto alle donne di civiltà contemporanee (greca e romana), quella etrusca fosse una donna emancipata, indipendente, con un ruolo in società di pari dignità rispetto all’uomo.

 

Foto by Novifilm

 

Il pomeriggio è volato via velocemente in un alternarsi di interventi di donne artiste, come la pittrice Grazia Cucco, giornaliste e imprenditrici, come Lorenza Vitali, amministratrici, come l’assessore del Comune di Amelia Elide Rossi. Graditi sono giunti anche i video-saluti dell’attrice Maria Chiara Giannetta, neocittadina lugnanese.
A proposito di arte, Cristina Caldani, attrice e direttrice del Teatro Spazio Fabbrica, dopo aver sottolineato accodandosi all’intervento dell’avv. Grechi la difficoltà ad affermarsi per le donne in ruoli di primo piano nel mondo del teatro, ha recitato un monologo scritto da Stefano Bartezzaghi. Il brano ha indotto nel pubblico in sala un sorriso amaro inducendo a riflettere sul sessismo che può esserci anche nelle parole.
Per noi di AboutUmbria è intervenuto Ugo Mancusi che ha sottolineato come ci sia stata unità di intenti con Centro Pari Opportunità della Regione Umbria e l’Associazione Borghi più belli d’Italia in Umbria nel promuovere un’iniziativa che metta in evidenza il ruolo importante e fortunatamente crescente della donna nella nostra regione. Mancusi ricordando come l’anima dei borghi sia fondamentalmente femminile – da qui Il Borgo è Donna – e come il borgo rappresenti l’ossatura della nostra regione, ha concluso che in effetti l’Umbria è Donna.

 

I partecipanti all’evento. Foto by Novifilm

 

Dopo aver donato ai partecipanti un piatto in ceramica realizzato dell’artista Monia Romanelli, gli organizzatori hanno dato appuntamento alla prossima tappa di questo percorso, di cui a breve saranno resi noti i dettagli. L’amministrazione comunale ha offerto a tutti i presenti un gradito buffet a base di prodotti tipici umbri in cui il ruolo di re della tavola è stato naturalmente ricoperto dall’olio extravergine di oliva, oro liquido di questa terra. La serata è proseguita con un concerto di beneficenza per le popolazioni terremotate della Turchia, con Cardyophone e Original CRB Band.

La prima conferenza, fissata per il 25 marzo a Lugnano in Teverina, si aprirà con la forte carica simbolica dell’inaugurazione di una panchina rossa – emblema della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – e di un parco dedicato a Luisa Spagnoli.

Il ciclo di conferenze Il Borgo è Donna è un progetto dal respiro regionale che vede coinvolti il Centro per le pari opportunità e attuazione delle politiche di genere della Regione Umbria, l’associazione de I Borghi più Belli d’Italia in Umbria e AboutUmbria.

 

Ugo Mancusi, Caterina Grechi e Alessandro Dimiziani

 

Gli incontri in calendario sono stati presentati ieri a Perugia e dopo l’introduzione di Ugo Mancusi di AboutUmbria – che ha spiegato come il calibro di questa iniziativa ne faccia un perfetto esempio di quelle eccellenze regionali che l’associazione promuove – l’avvocato Caterina Grechi, presidente del Centro Pari Opportunità, ha affermato che l’intento è quello di sottolineare il retaggio culturale, storico, enogastronomico e sociale di cui le donne sono depositarie e si è scelto di metterlo in relazione ai borghi, dai quali l’Umbria, più di qualsiasi altra regione italiana, è così pregevolmente rappresentata.

In questo modo, le tematiche di valorizzazione, di recupero, di benessere, di qualità della vita e di sostenibilità ambientale e sociale che animano le attività del Centro pari opportunità vanno a incastrarsi con l’azione dell’associazione de I Borghi più belli d’Italia: i 30 borghi iscritti al circuito sono stati infatti raggruppati per sviluppare un ciclo di 6 conferenze incentrate sui temi della cultura, della salute, del lavoro, dei saperi e sapori e della sostenibilità che iniziano il prossimo 25 marzo per terminare nel marzo 2024.

«Anche se l’associazione ha scopi principalmente turistici» ha affermato Alessandro Dimiziani, presidente regionale de I Borghi più belli d’Italia «non possiamo che trarre beneficio da tematiche del genere, legate a una bellezza che non è solo estetica, ma anche amministrativa, sociale e d’intenti. Stiamo parlando del futuro della società».
«Non è un semplice sguardo su un passato di cui siamo eredi e verso il quale ci sentiamo di avere un debito» sottolinea anche l’avvocato Grechi «ma di una visione che guarda al futuro. Ci confronteremo sul ruolo della donna nello sviluppo delle smart cities, nel recupero del divario digitale e nella conversione dei luoghi e delle attività che in essi si svolgono, nel segno della sostenibilità ambientale e sociale».
La prima conferenza, fissata per il prossimo 25 marzo a Lugnano in Teverina, si aprirà con la forte carica simbolica dell’inaugurazione di una panchina rossa – emblema della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – e di un parco dedicato a Luisa Spagnoli. Proseguirà con una serie di interventi incentrati sul valore, i problemi e le opportunità della donna nei piccoli centri urbani e con dei momenti conviviali. L’artista Monia Romanelli, presente alla presentazione, ha mostrato in anteprima il suo omaggio per le relatrici della conferenza di sabato 25.

 

Il programma:

Ore 15.30 Località Sant’Antonio – Inaugurazione giardino Luisa Spagnoli

Presentazione della targa e della panchina rossa simbolo della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, in collaborazione con Unitre di Lugnano in Teverina.

Ore 16.45 Teatro Spazio Fabbrica – Convegno sulle pari opportunità

Il borgo è donna: la cultura. Valore, problemi e opportunità della donna nei piccoli centri urbani.

Dopo i saluti del sindaco Gianluca Filiberti, interverranno:

  • Cristina Caldani, attrice e direttrice Teatro Spazio Fabbrica
  • Francesca Caproni, direttrice Assogal Umbria
  • Grazia Cuccia, pittrice
  • Maria Chiara Giannetta, attrice
  • Caterina Grechi, presidente del Centro per le pari opportunità e attuazione delle politiche di genere della Regione Umbria
  • Cristiana Pegoraro, pianista e compositrice
  • Eleonora Pieroni, attrice e madrina dei Borghi più Belli d’Italia in Umbria
  • Carla Spagnoli, imprenditrice
  • Maria Angela Turchetti – funzionaria della Soprintendenza dei Beni Culturali
  • Lorenza Vitali – giornalista enogastronomica

 

Coordinano Alessandro Dimiziani, presidente regionale dei Borghi più Belli d’Italia e Lorenza Vitali, giornalista enogastronomica. Al termine della conferenza verrà donato alle relatrici un omaggio realizzato dall’artista Monia Romanelli

Ore 19.30 Sala Terzo Pimpolari Teatro Spazio Fabbrica – Degustazione di prodotti tipici

Ore 21.00 Teatro Spazio Fabbrica – La solidarietà è donna

“RockWOMAN”: concerto di beneficenza per le popolazioni terremotate della Turchia, con Cardyophone e Original CRB Band

Valore, problemi e opportunità della Donna nei piccoli centri urbani

Il giorno 22 marzo 2023 alle ore 11.00, presso la Sala Fiume di Palazzo Donini, verrà presentato Il Borgo è Donna, un ciclo di incontri promosso dal Centro per le pari opportunità e attuazione delle politiche di genere della Regione Umbria in collaborazione con l’associazione dei Borghi più Belli d’Italia in Umbria e l’associazione AboutUmbria, volto al confronto sul ruolo della donna nei piccoli comuni, fra stereotipi, ostacoli e opportunità, nonché all’individuazione di spunti per orientare le politiche di genere future.

Le conferenze, come precisa l’Avv. Caterina Grechi, presidente del Centro Pari Opportunità della Regione Umbria, si terranno presso sedi messe a disposizione dai Borghi più Belli d’Italia in Umbria partendo dall’idea di rendere omaggio alle donne di ieri e di oggi, protagoniste e artefici della cura e della bellezza dei borghi umbri. Il borgo rappresenta storia, cultura e tradizioni di cui la donna è da sempre maggiore depositaria e punto di riferimento, dalla tradizione culinaria a quella di mestieri antichi come il ricamo, passando per la cura familiare in contesti in cui i servizi a sostegno sono talvolta insufficienti.

 

 

Alessandro Dimiziani, presidente regionale dei Borghi più Belli d’Italia, spiega che verranno individuate sei sedi, stabilite in base a un criterio non solo geografico, ma anche di punti in comune tra i diversi borghi di volta in volta rappresentati. Da ogni raggruppamento è stato tratto un tema che rappresenterà l’argomento principale di ciascuna conferenza:

  • Civiltà etrusco-romana: CULTURA
  • Acqua e Rinascimento: SALUTE
  • La strada del vino, della ceramica e la terra dei condottieri: LAVORO
  • La Valnerina: SAPERI E SAPORI
  • Terre del Sagrantino: ACCOGLIENZA
  • Il lago e i borghi: SOSTENIBILITÀ

 

La prima conferenza si terrà a Lugnano in Teverina il 25 marzo 2023 con un nutrito parterre di esponenti del mondo femminile; inoltre l’evento sarà arricchito dall’inaugurazione del giardino Luisa Spagnoli, dalla presentazione della targa e della panchina rossa simbolo della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, in collaborazione con l’Unitre di Lugnano in Teverina. Seguirà un concerto di beneficenza per le popolazioni terremotate della Turchia.

  • 1