Si terrร sabato 14 ottobre alle ore 18.30 la seconda mostra personale dellโartista francese Achao presso lโincantevole e centrale spazio espositivo della Galleria delle Logge, in piazza del Comune di Assisi.
La sua seconda mostra nella magica localitร umbra verterร sul connubio tra arte figurativa e musica senza trascurare la spiritualitร , linea guida della produzione dellโartista, che si manifestano in perfetta armonia nelle sue grandi tele lasciate libere, dunque senza il tradizionale telaio, per permettere allโosservatore di effettuare unโesperienza immersiva, per perdersi in quelle immagini appartenenti stilisticamente allโEspressionismo Astratto con unโaccezione contemplativa e meditativa, persino ipnotica, grazie alle trasparenze e alle ombre che donano profonditร e riflesso alle immagini principali.
Lโartista francese Achao
La serie dedicata alla musica si affianca a quella ispirata ai Mandala di cui Achao mette in evidenza solo il centro, di forma circolare dunque incarnante la perfezione dellโanima, e ai Vahana induisti, sottolineando la sua forte connessione con una spiritualitร e con la consapevolezza dellโimportanza di connettersi con lโuniverso intorno allโindividuo.
Allegro vivace IV- acrilico e inchiostro su tela libera, 180x180cm
Dice di lui Marta Lock che presenterร lโartista anche questa volta come giร in occasione di tutte le sue altre mostre in Italia: โLโartista francese Achao interpreta a suo modo il tema della connessione tra pittura e musica associandovi anche concetti filosofici delle religioni orientali, vibrazioni energetiche che si traducono sulla tela in forme fluttuanti, delicate e quasi trasparenti seppur fortemente intense dal punto di vista cromatico, a riprodurre la leggerezza dellโanima nella fase di consapevolezza e di dialogo con la spiritualitร stimolata dallโascolto delle note piรน vivaci della musica classica. [โฆ]Il tipo di ricerca di Achao converge cosรฌ con quella di Kandinsky dal punto di vista concettuale perchรฉ laddove il secondo attribuiva ai colori lโidentificazione con le note musicali, il primo invece racconta lโatmosfera generale, come se lโapparato sinfonico si diffondesse sullโintera composizione pittorica accompagnando le figure indefinite in una danza armonica che raggiunge lโemotivitร dellโosservatore, il quale ne viene inevitabilmente coinvolto.[โฆ] Altro punto cardine della pittura di Achao รจ il contatto, il ricongiungimento con la spiritualitร che lui ha scoperto attraverso lo studio e lโapprofondimento delle filosofie orientali, in particolare il buddismo, e che traduce in invito nei confronti dellโosservatore di riuscire a lasciarsi condurre verso percorsi nuovi, inesplorati dalle religioni occidentali, dove l’uomo รจ parte di un tutto piรน grande di lui, dove l’essere umano diventa il perno dell’evoluzione e dell’elevazione di un’anima che ha bisogno di spogliarsi delle sue convinzioni limitanti per tendere verso la riconnessione con la divinitร presente in ogni cosa e che attende solo di accogliere la persona che manifesta il bisogno e la volontร di trovare questo contatto.โ
Lโevento, patrocinato dal Comune di Assisi, sarร seguito da un brindisi offerto dallโartista agli ospiti partecipanti, per festeggiare e rendere omaggio alla sua seconda mostra nel suolo umbro.
Piรน che un evento, una vera esperienza per valorizzare e promuovere il territorio.
Cuore a Cilindrinasce dallโidea della giovane fashion designer Miriam Moroni che, domenica 10 settembre, ha dato appuntamento a una cinquantina di persone (invitate da lei stessa) nella piccola piazza di Casteldilago (TR) per intraprendere insieme a loro un percorso esperienziale allโinterno di un luogo affascinante, quasi fiabesco.
Gli invitati – tra i quali cโeravamo anche noi di AboutUmbria – ricevuti nella piazza del borgo, hanno subito avuto modo di conoscersi e di fruire della prima proposta del singolare tour: una mostra di moto dโepoca (da cui il nome Cuore a Cilindri) allineate al centro della piazza, tra cui pezzi appartenuti al campione motociclistico Libero Liberati, per gentile concessione del nipote, Luciano Liberati. I proprietari delle moto erano a disposizione degli ospiti per illustrare i pezzi esposti e raccontare la storia di quei motori dโaltri tempi.
Da qui รจ iniziato un suggestivo tour allโinterno di Casteldilago, piccolo borgo medievale che sorge a circa 10 km da Terni su uno sperone roccioso che sovrasta la valle del fiume Nera e che, grazie alla sua posizione, ha avuto un ruolo importante di difesa e di controllo di questo territorio.
Abbiamo avuto modo di sperimentarlo personalmente salendo lungo viottoli stretti e acciottolati, passando sotto archi e sottopassi, fino a raggiungere il punto piรน alto, una terrazza naturale che offre una veduta mozzafiato, dando la precisa idea del sontuoso scoglio su cui si arrocca il caratteristico borgo. ร stato come entrare allโinterno di un guscio che dentro racchiude meraviglie, un complesso edilizio di pietra calcarea bianca che fuori appare severo e compatto, ma dentro offre scorci deliziosi, luoghi dโaltri tempi, signore sedute lungo i vicoli a conversare, vasi di fiori colorati, sorprese che si palesano passo dopo passo, gradino dopo gradino.
Lassรน sul punto piรน alto del paese, addossata sulla parete rocciosa che sostiene lโintero borgo, troviamo la chiesa di San Valentino dedicata al santo Patrono di Casteldilago che, come ci viene spiegato, qui รจ celebrato nella sua figura di prete e non di vescovo come nella vicina Terni.
Casteldilago – Foto di Angela Menganna (Corebook)
Casteldilago – Foto di Angela Menganna (Corebook)
Riscendendo e continuando la nostra visita, abbiamo attraversato un profumato giardino di erbe aromatiche per poi raggiungere il Museo della Ceramica. Come forse chi ci legge si starร domandando, anche noi ci siamo chiesti cosa ci fa un museo della ceramica in un piccolissimo borgo della Valnerina. Ebbene ci รจ stato spiegato che durante dei recenti lavori di ristrutturazione, sono stati rinvenuti allโinterno di un butto – antica cisterna utilizzata come discarica – numerosi oggetti di uso comune: cocci in ceramica, ossi provenienti da resti alimentari, oggetti in metallo e pezzi di vetro. Fra le maioliche molti oggetti di ottima qualitร , decorati con stemmi di famiglie nobili provenienti dalle fabbriche di ceramica dellโItalia centrale. Le ceramiche rinvenute sono state ripulite e catalogate dal sapiente lavoro Timothy Clifford, uno studioso inglese qui residente, ed esposte allโinterno del museo.
Qui รจ stata allestita per lโoccasione la mostra di Christopher Domiziani, artista e designer umbro, profondo conoscitore delle tecniche di lavorazione della ceramica, che rielabora con metodi personali e anticonvenzionali. Sotto la guida del gallerista Lorenzo Barbaresi, รจ stato possibile ammirare le creazioni in terracotta esposte nel museo, oggetti feritiย dal passaggio dellโacqua di fiume, a testimonianza del rapporto atavico e talvolta conflittuale dellโuomo con questo elemento.
Mostra “Flumen” di Christopher Domiziani – foto di Angela Menganna (Corebook)
Mostra “Flumen” di Christopher Domiziani – foto di Angela Menganna (Corebook)
Il pomeriggio si รจ concluso con il buffet offerto dallโOsteria dello sportello, locale molto caratteristico inserito nel palazzo nobiliare del borgo.
I deliziosi finger food sono stati accompagnati dai vini offerti da Cantina Pizzogallo che si trova nella vicina Amelia: Rosato, Traminer, Chardonnay, Vermentino, oltre ai rossi DOC Merlot, Sangiovese, Ciliegiolo, a vantaggio di ogni abbinamento e di ogni palato.
Vini della Cantina Pizzogallo – foto di Angelica Ferri
Buffet offerto dall’Osteria dello Sportello – foto di Angelica Ferri
Cuore a Cilindri รจ stato un evento originale che ha unito arte, cultura, passione per i motori a convivialitร , piacere di conoscersi e fare rete, assaporando i prodotti tipici del territorio. Il borgo raccontato in modo piacevole, in un clima confidenziale e amichevole, con cura del dettaglio ed esaltazione della bellezza nelle sue diverse forme dโespressione.
ยซIl bilancio di questa prima edizione รจ davvero positivoยป ha sottolineato Miriam Moroni nel ringraziare tutti coloro che, tra Istituzioni, Aziende e Privati, hanno contribuito al successo dellโiniziativa. ยซร un modo nuovo di scoprire le bellezze della nostra regione unendo arte, cultura, enogastronomia in un format snello e originale. Ma รจ anche unโoccasione di incontro che ripeteremo alla scoperta di altri borghi umbriยป.
Lรฌ cโera il lago Umbro, poi si ritirรฒ, venne la palude e poi due fiumi con le canne.
I primi a insediarsi furono gli Etruschi seguiti dai Romani, poi dai barbari, i perugini e i papalini. Dopo tutto questo via vai รจ arrivata anche lโItalia. La storia di Cannara comincia in collina nella zona di Collemancio. Gli Etruschi si allargarono verso la valle Umbra, dove cโera il lago, e trovarono che la collina fosse un buon sito per costruire una cittร mentre cercavano di sfruttare tutto il terreno coltivabile. Ma, si sa, niente รจ per sempre. Il lago Umbro non si prosciugรฒ del tutto e lasciรฒ la palude, due fiumi e tante canne.
Sito archeologico Urvinum Hortense. Foto di Enrico Mezzasoma
Dopo gli Etruschi arrivano i Romani. A loro il sito piacque perchรฉ era buono per il commercio, Ampliarono la cittร , le dettero il nome di Urvinum Hortense e, efficienti come sempre, iniziarono la bonifica della palude. Le merci che transitavano lungo la via principale dovevano essere tante perchรฉ, a Urvinum fu dato il titolo di Municipium. Cosรฌ divenne cittร e le cittร offrono molti divertimenti. I Romani non si sono mai tirati indietro quando cโera da divertirsi cosรฌ costruirono prima il tempio, poi il teatro, lโanfiteatro, le terme, le botteghe e le domus. Una delle domus aveva addirittura le terme personali e aveva abbellito la villa con un mosaico di 65 mq con scene nilotiche. Lโeleganza e la dimensione del mosaico fanno chiaramente capire che si trattava di una famiglia ricca e che il proprietario era stato in Africa. Urvinum doveva essere un luogo importante perchรฉ ne parla Plinio il Vecchio nel suo libro Naturalis Historiae. La scoperta del sito di Urvinum Hortense ha lasciato un dilemma non ancora risolto: i Romani erano abili ingegneri e sapevano trattare le acque, ma gli archeologi si chiedono come hanno fatto a convogliare cosรฌ tanta acqua fino a 500 metri di altezza? Prima o poi lo scopriranno.
Maniero di Collemancio. Foto di Enrico Mezzasoma
La nascita di Cannara
I secoli passarono, nel V secolo venne costruita una basilica paleocristiana, i Romani non erano piรน potenti, i commerci si fermarono, Urvinum Hortense decadde: il bosco lo ricoprรฌ e se ne persero le tracce fino al 1932 quando gli archeologi lo hanno riportato in luce. Purtroppo al momento non รจ visitabile. Intanto, a poche centinaia di metri aveva cominciato a svilupparsi il borgo di Collemancio. Dura la vita di Collemancio. I barbari, poi la guerra gotica, poi la rivalitร tra Assisi e Perugia e infine il papato. Devastazioni e rovine non sono mancate. Ma in mezzo a tante vicende tragiche, tra il fiume Topino e un rio, nacque un nuovo insediamento che prese il nome dalle canne di palude: lo chiamarono Cannara.
In quei tempi cupi e pericolosi nacque come castrum, con mura perimetrali robuste una casa gentilizia e tante chiese. Lโabbondanza di chiese in un luogo cosรฌ piccolo รจ sorprendente. Ci sono piรน chiese che case. Forse รจ da attribuirsi al fatto che San Francesco era un habituรฉ di Cannara e dormiva in un luogo oggi chiamato Il Tugurio. Pare che in quel Tugurio abbia fondato lโordine dei frati terziari.
Piccolo borgo medievale era politicamente molto impegnato, disposto anche a cambiare posizione. Infatti, passรฒ da guelfo a ghibellino. Cannara adesso รจ famosa per cose molto lontane tra loro: le cipolle Dop (in programma dal 5 al 10 settembre e dal 12 al 17 settembre), le lavande di primavera e il nuovo museo.
Mosaico di Urvinum
Il museo
Nel nostro Paese, dove possibile, si ricicla tutto, infatti il museo รจ allestito allโinterno del monastero benedettino, ma non ha niente della cupezza di un monastero perchรฉ prende tanta luce ed รจ luminoso e ben organizzato. Nelle teche si possono vedere molti reperti provenienti da Urvinum: arnesi da lavoro, monete, lanterne, pesi, monili e reperti fittili. Ci sono anche molte steli funebri di varie epoche, prima e dopo Cristo. Il pezzo forte, comunque, รจ il mosaico di Urvinum grande come un appartamento di 65mq e lo si puรฒ vedere bene solo dal primo piano. Le tessere delineano ippopotami, aironi, serpenti e pigmei che sono anche ritratti in una scena tra il comico e il canzonatorio: i pigmei urinano verso gli ippopotami. In Italia ogni luogo, anche se piccolo, ha dietro di sรฉ una storia affascinante millenaria e piena di sorprese e Cannara non รจ da meno.
LโOasi naturalistica lago di Alviano รจ unโarea naturale protetta, gestita dal WWF Italia, che si trova nella Valle del Tevere.
Oche selvatiche con i piccoli. Foto di Oasi di Alviano
Unโoasi felice, soprattutto per gli uccelli migratori. Una zona di sosta fondamentale durante il loro viaggio, ma รจ anche un luogo di particolare interesse per la nidificazione di numerose specie di uccelli, che lo scelgono come nursery. Si possono contare oltre 200 nidi.
Fenicotteri rosa. Foto di Massimo Biasco
ยซLโOasi del lago di Alviano ospita una delle piรน importanti garzaie dโItalia e nell’ultimo periodo cโรจ stato un incremento in nidificazioni. Molti uccelli scelgono questo luogo per deporre le uova. Possiamo vantare la presenza di aironi guardabuoi e aironi cenerino, di garzette, di sgarze ciuffetto, di fenicotteri (con circa 50 nidi) e di oche selvatiche, che tornano spesso. Da poco inoltre, la garzaia si รจ arricchita anche della presenza dellโibis europeo, la prima volta in Umbria. Ne siamo molto soddisfatti. Senza dimenticare gli stanziali, come la folaga, il falco di palude, il martin pescatore, lo svasso e numerose anatreยป spiega Alessio Capoccia, direttore dellโOasi, che รจ gestita dalla Fondazione WWF con il supporto operativo della Cooperativa Lympha.
Questo prezioso scrigno di biodiversitร – che ha una estensione di circa 900 ettari, suddivisa in una superficie paludosa di circa 500 ettari e oltre 300 di bosco igrofilo (con prevalenza di alberi di ontano nero, pioppo bianco e salice) โ non ospita solo uccelli, ma anche numerosi mammiferi. Si possono incontrare volpi, cinghiali, tassi, istrici, ricci e lo scoiattolo europeo; importante รจ anche la presenza di anfibi, tra i quali spiccano la rana verde, la rana dalmatina, il tritone punteggiato e il raro tritone crestato. Per una rappresentanza a 360 gradi non mancano i rettili, come la biscia dal collare, il cervone, il biacco e lโelusivo orbettino. Tutte queste specie si muovono in una rigogliosa flora che comprende vaste distese di Potamogeton, Najas e Ceratophyllum, mentre tra le piante palustri si possono ammirare iris giallo, carice, scirpo, tifa, giunco e cannuccia di palude.
La biscia. Foto di Mauro Apuleo
Didattica e scoperte
Compresa tra i Comuni di Alviano, Guardea, Montecchio (TR) e Civitella DโAgliano (VT), lโOasi comprende tutti gli ambienti tipici delle zone umide ad acqua dolce: palude, stagno, acquitrini, marcita, bosco igrofilo ed รจ tra le piรน estese dellโItalia centrale. Riaprirร al pubblico (dopo la pausa estiva) il 3 settembre per tornare a farsi scoprire da adulti e bambini, con un particolare riguardo per le scuole.
Al suo interno, infatti, รจ presente un laboratorio didattico per la divulgazione dellโeducazione ambientale dove รจ possibile studiare la vita della palude: รจ attrezzato di microscopi, telecamere e monitor, cosicchรฉ gli operatori possano direttamente far seguire agli studenti tutte le fasi di unโautentica ricerca. Sono disseminati per la palude anche dei capanni dโosservazione per scoprire al meglio la fauna e c’รจ uno stagno didattico dove si svolgono attivitร di ricerca.
Posti di avvistamento. Foto di Oasi di Alviano
ยซUn nuovo progetto รจ lโOrienteering Drama organizzato dallโAssociazione Ippocampo. Si tratta di una narrazione sonora in 12 tappe per voce, musica e natura. Un percorso di 1,5 km in cui si intrecciano il gioco di orientamento, lโascolto di una narrazione in cuffia e lโambiente attraversato. Fanno da punteggiatura le lanterne, ovvero dei QR code disseminati lungo il sentiero che, una volta individuati, raccontano La Lacrima, una fiaba taoista dal Libro delle meraviglie di Bรฉla Balร zs.
ร sicuramente una creazione unica e originale, che unisce analogico e digitale, natura e cultura ed รจ il frutto dellโincontro tra la Cooperativa Lympha, che si prende cura dellโoasi, e lโAssociazione Ippocampoยป prosegue il direttore. Un luogo magico che racchiude natura, ambiente, ricerca e scopertaโฆ un piccolo consiglio: ottobre รจ un mese bellissimo per godersi appieno questo posto!
Filo conduttore di questo 2023 โStorie dallโacqua e dalla terraโ. Narni torna indietro nel tempo con quattro giornate tra eventi ludico-culturali, mercato di arti e mestieri, seminari, ambientazioni animate, spettacoli e momenti musicali. Per lโoccasione saranno riaperte le taverne e i forni dei tre Terzieri di Mezule, Fraporta e Santa Maria.
Al via dal 31 agosto al 3 settembre a Narni lโedizione 2023 del Festival delle Arti del Medioevo che arriverร ad animare il centro storico sotto il filo conduttore Storie dall’acqua e dalla terra con un programma ricco tra conferenze, mercato di arti e mestieri, spettacoli, musica, workshop di sartoria storica, teatro medievale, danza medievale e cornamusa (iscrizioni a partire dal fine settimana sul sito della Corsa allโAnello), scene trecentesche per rivivere spaccati di vita animati dell’epoca. Queste solo alcune delle proposte in calendario. Prevista anche la riapertura delle tipiche osterie dei Terzieri per deliziare i palati, banchetti medievali e degustazioni a tema.
I workshop, che prenderanno il via durante la quattro giorni, sono frutto del percorso intrapreso dallโUniversitร del Medioevo Ricostruito nel 2022 e saranno diretti da Sara Piccolo Paci (lab di sartoria medievale), Andrea Mengaroni (lab di teatro medievale), Matteo Nardella (lab di cornamusa) e Maria Cristina Esposito (lab di danza medievale).
IL PROGRAMMA
Giovedรฌ 31 agosto
alle 17.30 in piazza dei Priori Chiamata alla Festa, spettacolo itinerante nei Terzieri fra teatro dellโarte e teatro di strada, di e con Stefano de Majo. Un mirabolante menestrello, accompagnato dallโEnsemble Histriones Carbij, condurrร il pubblico lungo le vie della cittร narrando amori, poesie e gesta cavalleresche senza tempo
alle 18 nella sala ex Refettorio di palazzo dei Priori โTra uomini e acque: la wetland archaeology tra i laghi reatini e la conca ternana. Fattori ambientali e ragioni storiche sulle dinamiche del popolamento protostorico velino e nerinoโ, conferenza con Carlo Virili, archeologo del dipartimento di Scienze dellโantichitร di Sapienza Universitร di Roma, che dialogherร con Eleonora Mancini, archeologa e specialista Beni demoetnoantropologici
alle 21.30 alla Loggia di piazza dei Priori Fabio Ronci presenta Sanktus Gambrinus e il dono della birra, degustazione guidata di birra a cura del produttore Federico Varazi e Giovanni Ridolfi. Progetto Grani Antichi, Molino Spilaceto dal 1927
Venerdรฌ 1 settembre
Eventi in occasione della Giornata mondiale per la cura del Creato (che segna lโinizio del Tempo del Creato e si conclude il 4 ottobre con la festa liturgica di San Francesco)
alle 17 alla Loggia dei Priori Io, Francesco e Giotto, spettacolo per bambine e bambini di Andrea Mengaroni , con Giullare Silvestro
alle 17.15 e alle 18.15 visite guidate alla chiesa di San Francesco a cura dellโassociazione Paideia
alle 17.30 alla sala ex Refettorio di palazzo dei Priori Nel seno della mia candida Neraโฆ il ruolo identitario del fiume nella cultura letteraria. Maria Lusi dellโUniversitร di Bologna – Campus di Ravenna dialoga con Eleonora Mancini, archeologa e specialista Beni demoetnoantropologici
alle 18 allโauditorium Bortolotti del complesso di San Domenico Inaugurazione di Misteri del cosmo, mostra di opere sullโuniverso di Tonino Scacciafratte, โEclissiโ, installazione dโarte di Stefano Sevegnani e โGrande immensa vitaโ, installazione dโarte di Carmine Leta. Evento nellโambito della terza edizione del Festival dellโecologia integrale e dellโastronomia
alle 18.30 alla chiesa di San Francesco Laudato siโ, mi Signore per sora nostra madre terraโฆ, conferenza con la dottoressa Delfina Ducci, ricercatrice e autrice di saggi di carattere storico, letterario, artistico e con Padre Pietro Messa della Pontificia Universitร Antonianum, che dialogheranno con Don Sergio Rossini, parroco di Narni
alle 19.30 alla chiesa di San Francesco monologo di Delfina Ducci Io Francesco Giullare di Dio con Andrea Mengaroni. A seguire, proiezione del video sul Cantico delle Creature di Giorgio Sebastiani, a cura di associazione Paideia
alle 20 allโOrto di poca considerazione di palazzo dei Priori degustazione di vini dellโazienda Castello Patrizi di Montoro
alle 21.30 in piazza Galeotto Marzio Cantica Nova, concerto dellโEnsemble Musicanti Potestatis: Benedetta Bocchini (mezzosoprano), Federica Bocchini (mezzosoprano), Danilo Tamburo (tenore, oud, symphonia, trombone), Lorenzo Lolli (baritono, salterio, percussioni), Mario Lolli (liuto, oud), Ilaria Lolli (mezzosoprano), Matteo Nardella (cennamella, flauto doppio, flauto con il tamburino), Giacomo Silvestri (cennamella, gaita)
Sabato 2 settembre
A partire dalle 10 al parcheggio del Suffragio, al Chiostro di SantโAgostino, in via Cairoli, via San Giuseppe, Orto di Poca Considerazione, Loggia dei Priori e piazza dei Priori Viaggio nel Tempoโฆ passeggiando nel Medioevo, ricostruzione di un accampamento e di un ambiente medievale a cura della Compagnia de la Fiera del Terziere Santa Maria. Allestimento di banchi, artigiani, artisti, workshop, guerriglie, danze, giochi medievali, viandanti di ogni tipo tra i quali giullari, attori, menestrelli, poeti, giocolieri e pittori.
dalle 10.30 alle 13 allโAla diruta del chiostro di SantโAgostino … Quae vulgo dicitur Barbara, laboratorio di cornamusa aperto al pubblico a cura di Matteo Nardella
dalle 10 alle 18 a palazzo dei Priori Dalla terra al cielo – cuffie, cappucci, veli e cappelli: copricapo tardo trecenteschi da uomo e da donna, laboratorio di sartoria storica a cura di Sara Piccolo Paci. Programma: dalle 10 alle 13 alla sala Ex-Refettorio introduzione allโargomento; dalle 13 alle 14 pausa; dalle 14 alle 18 nella sede dellโAssociazione Corsa allโAnello workshop sartoriale
dalle 10.30 alle 23 alla Loggia dei Priori e in piazza dei Priori La Fucina delle Arti e dei Mestieri, seminari di Arti Meccaniche, didattica sulle arti medievali e antichi mestieri e mercato medievale
dalle 11 alle 20 allโOrto di poca considerazione di palazzo dei Priori Ad Ludum Descendo, giochi per bambine e bambini dallโEtร di Mezzo ad oggi, a cura di IoGiocoOvunque Ludobus
dalle 11 alle 23 in piazza dei Priori Cโerano una volta due giostrine di legnoโฆ a cura di Mastri nel tempo
alle 11.30 lungo le vie e le piazze dei Terzieri spettacolo itinerante Sonambulos con Claudia & Pablo (tre le repliche durante la giornata)
dalle 16 alle 19 al chiostro di SantโAgostino e alla Loggia dei Priori (biglietteria) Ambienti medievali animati nei tre Terzieri: Mezule Ospedale e Lanaiolo, Fraporta Ceraiolo e Falegname, Santa Maria Armaiolo e Speziale. Ingresso libero fino ai 12 anni, contributo minimo euro 6 per le successive fasce d’etร . Il contributo raccolto verrร interamente devoluto alla manutenzione e conservazione degli ambienti dei terzieri
alle 16.30 al chiostro di SantโAgostino spettacolo itinerante di danza a cura della Compagnia Medievale di Todi
alle 17.00 lungo le vie e le piazze della cittร spettacolo musicale itinerante dellโensemble Histriones Carbij
alle 17.30 al chiostro di SantโAgostino Lโarte della guerra, spettacolo della Compagnia de la Fiera del Terziere di Santa Maria: dai racconti del mestiere delle armi con duelli messi in atto con spade, scudi, coltelli, picche, lance, vestizione dei cavalieri, spade infuocate e vessilli fino a raccontare miti e leggende medievali animando le piazze con particolari e mai viste coreografie che evocano le antiche moresche con bandieroni e lance
alle 18.30 alla sala ex Refettorio di palazzo dei Priori Ippocrasso: storia di una bevanda speziata, conferenza a cura della dottoressa Sandra Ianni, storica della gastronomia e saggista, e del dottor Marco Sarandrea, erborista, fitopreparatore e socio fondatore e docente dellโAccademia delle Arti Erboristiche: origini e curiositร sulla bevanda, preparazione e degustazione dellโHypoclas con pasticceria medievale secca
alle 21.30 in piazza Galeotto Marzio Alchimia, spettacolo a cura della Compagnia Materiaviva Performance, ispirato al mistero delle ricerche alchemiche medioevali
Domenica 3 settembre
A partire dalle 10 al parcheggio del Suffragio, al Chiostro di SantโAgostino, in via Cairoli, via San Giuseppe, Orto di Poca Considerazione, Loggia dei Priori e piazza dei Priori Viaggio nel Tempoโฆ passeggiando nel Medioevo, ricostruzione di un accampamento e di un ambiente medievale a cura della Compagnia de la Fiera del Terziere Santa Maria. Allestimento di banchi, artigiani, artisti, workshop, guerriglie, danze, giochi medievali, viandanti di ogni tipo tra i quali giullari, attori, menestrelli, poeti, giocolieri e pittori
dalle 10.30 alle 23 alla Loggia dei Priori La Fucina delle Arti e dei Mestieri, seminari di Arti Meccaniche, didattica sulle arti medievali e antichi mestieri e mercato medievale
dalle 11 alle 13 in centro storico Ambienti medievali animati nei tre Terzieri: Mezule Ospedale e Lanaiolo, Fraporta Ceraiolo e Falegname, Santa Maria Armaiolo e Speziale. Ingresso libero fino ai 12 anni, contributo minimo euro 6 per le successive fasce d’etร . Il contributo raccolto verrร interamente devoluto alla manutenzione e conservazione degli ambienti dei terzieri
dalle 11 alle 20 allโOrto di poca considerazione di palazzo dei Priori Ad Ludum Descendo, giochi per bambine e bambini dallโEtร di Mezzo ad oggi, a cura di IoGiocoOvunque Ludobus
alle 11.15 lungo le vie e le piazze della cittร spettacolo musicale itinerante dellโensemble Histriones Carbij
alle 11.15 alla sala ex Refettorio di palazzo dei Priori Proprietร , circolazione e sfruttamento della terra nella Narni tardomedievale, conferenza a cura di Paolo Pellegrini, vicepresidente Centro Studi Storici di Narni, introduce Eleonora Mancini, archeologa e specialista Beni demoetnoantropologici
alle 11.30 lungo le vie e le piazze dei Terzieri spettacolo itinerante Sonambulos con Claudia & Pablo (tre le repliche durante la giornata)
dalle 11.30 alle 16.30 in piazza San Francesco e al chiostro di SantโAgostino (Ala diruta) Con festevole & onesto danzare, laboratorio di danza antica a cura di Maria Cristina Esposito. Programma: dalle 11.30 alle 13.30 Danze antiche in piazza San Francesco; dalle 13.30 alle 14.30 pausa; dalle 14.30 alle 16.30 – Danze antiche in costume al chiostro di SantโAgostino (Ala diruta)
dalle 16 alle 19 Sora nostra Matre Terra, laboratorio aperto di teatro medievale a cura di Andrea Mengaroni. Programma: dalle 16 alle 17 nellโatrio di palazzo Comunale e dalle 17.15 alle 19 allโAla diruta del chiostro di SantโAgostino
alle 16 spettacolo itinerante di danza a cura della Compagnia Medievale di Todi
alle 17 in piazza Galeotto Marzio Musicorum spectaculum, spettacolo dei musici dei Terzieri della Corsa allโAnello di Narni e di alcuni dei piรน importanti gruppi musici delle rievocazioni storiche dellโUmbria
alle 21.30 al chiostro SantโAgostino Spettacolo di lame infuocate e danze medievali combattimenti scenici a cura della Compagnia de la Fiera del Terziere di Santa Maria e danze della Compagnia Medievale di Todi
alle 23 in contemporanea tra piazza dei Priori, chiostro di SantโAgostino e le piazze dei tre Terzieri Rito di chiusura. Volo delle lanterne alle quali saranno affidati i ricordi, la meraviglia e le suggestioni di questa edizione, nonchรฉ lโauspicio di realizzarne una altrettanto emozionante nel 2024
I WORKSHOP
Laboratorio di Sartoria Storica a cura di Sara Piccolo Paci (max 60 partecipanti) – Il Trecento รจ il grande secolo del cappuccio: declinato in mille varianti รจ indossato perรฒ con sfumature e significati molto diversi, di cui non sempre siamo oggi consapevoli. Il Trecento vede anche moltissimi altri modi di ornare la testa, sia per gli uomini come per le donne, che includono cappelli, berrette e velami di vario genere. Il copricapo, nelle sue diverse accezioni di cappello e acconciatura, costituisce uno dei piรน caratteristici e distintivi elementi dellโabbigliamento umano, in ogni epoca e luogo. Forse per questo risulta difficile tracciarne con precisione varianti, limiti e significati. Inoltre, esso risponde a regole tanto globali e generali quanto specifiche e particolari. Tra 13esimo e 16esimo secolo, il copricapo diventa unโespressione molto specifica dello status sociale di ciascuno. Nel workshop si cercherร di capire chi indossasse cosa e si proverร a realizzare uno o piรน copricapi, facendo attenzione alle forme, ai materiali, ai significati di ciascuno.
Laboratorio di teatro medievale a cura di Andrea Mengaroni (massimo 20 partecipanti) – Il lab sarร diviso in due parti. Una parte teorica, durante cui si affronterร la figura dellโattore, soffermandosi sul verso, la metrica, il corpo come โfoglio biancoโ, la voce (lโimportanza della maschera e la respirazione diaframmatica), la fantasia (il โgioco del far Fintaโ) per arrivare all’atto della recitazione. Una parte pratica legata al testo โde Aqua loquendoโ, che porterร poi alla realizzazione di uno spettacolo finale.
Laboratorio di cornamusa a cura di Matteo Nardella (massimo 8 partecipanti) – Il corso di cornamusa sarร basato sullo studio della tecnica dello strumento, in base alle necessitร e al livello degli studenti. Le danze monodiche del repertorio medievale europeo, dai saltarelli ai balli di Domenico da Piacenza, i conductus ed i brani processionali di musica spagnola, verranno affrontati durante le lezioni, che saranno articolate tra momenti di pratica individuale per perfezionare il controllo dello strumento e di musica di insieme, cercando di sperimentare in gruppo tra eterofonia e forme di polifonia โrusticaโ.
Laboratorio di danza medievale a cura di Maria Cristina Esposito (massimo 60 partecipanti) – Coreografie originali e in stile con riferimento al tema dellโacqua bene comune, come definito nelle Metamorfosi di Ovidio โUsus communis aquarum estโ (Metam. VI, 349), in attinenza al tema generale del progetto teatrale 2022/2023. Pratica delle tecniche e degli stili di danza di epoca tardo medievale, con particolare riguardo alle danze di repertorio italiano e francese, ricostruite sulla base delle fonti dellโepoca e riproposte in funzione teatrale in collaborazione con i laboratori di teatro, costumi e musica.
TAVERNE E FORNI
Mezule: Osteria del pozzo (piazza Pozzo della Comunitร ) sia allโesterno che allโinterno con i piatti tipici della tradizione arnese. Apertura dal 31 agosto al 3 settembre a partire dalle 18, sabato e domenica anche a pranzo. Info e prenotazioni: Simone 329 068 0889 – Giulio 348 335 3190.
Forno (vicolo Aspromonte) aperto dal 31 agosto al 3 settembre dal pomeriggio in poi con la vendita della tradizionale focaccia e del pane. Nei vicoli delle Stranezze sarร possibile mangiare la focaccia farcita. Info e prenotazioni: Vittoria 328 714 8859
Fraporta: Il Banchetto di Medeluccia (chiostro di San Francesco) sabato 2 settembre a partire dalle 20.30 fedele riproposizione di un banchetto medievale con pietanze dai ricettari originali e animazione a tema. Prenotazione obbligatoria entro il 29 agosto al numero: 348.3418989. Costo banchetto euro 40, disponibilitร massima 40 posti. Per informazioni: info@fraporta.it
Santa Maria: Taberna degli anelli (piazza XIII Giugno) immersa nel cuore del terziere offre piatti dal gusto ricercato, specialitร locali e ottimi vini. Ampio spazio allโaperto, orari di apertura: venerdรฌ primo settembre a cena, sabato 2 settembre pranzo e cena, domenica 3 pranzo. Info e prenotazioni: 334.9487756
Forno e arrosticini (via Mazzini) con tradizionale pizza bianca e variamente farcita, arrosticini e bevande. Apertura dal 31 agosto al 3 settembre a partire dalle 18, sabato e domenica anche a pranzo.
In un’entusiasmante fusione tra passato e futuro, il progetto Umbria Ecologia Artificiale si propone come strumento generativo per esplorare i borghi storici dell’Umbria attraverso lo sguardo di brillanti architetti, designer e artisti del passato.
Montefalco secondo il progetto Umbria Ecologia Artificiale
In questo viaggio fantastico ci concentreremo su Montefalco, uno dei gioielli nascosti della regione, re-immaginando la sua architettura in chiave neoplastica. Pensate a una nuova prospettiva, un’idea che fonde la purezza delle linee geometriche e i colori audaci di PietMondrian con la realtร tangibile. Qui, insieme esploreremo l’influenza rivoluzionaria del movimento De Stijl sulle strutture in pietra delle abitazioni, sulle vie lastricate e sull’antico castello di questo meraviglioso borgo. L’arte geometrica, non piรน relegata alla tela bidimensionale, diventa un elemento di design funzionale. Queste immagini – generate tramite intelligenza artificiale – ci fanno immergere nel carattere tridimensionale del Razionalismo architettonico, ma sotto una nuova luce.
Bagnata dalle acque del Clitunno, La Ringhiera dell’Umbria conquista visitatori da tutto il mondo con le sue colline di uliveti e filari di viti. Montefalco, luogo intriso di storia millenaria, traccia le sue radici nell’epoca dellโImpero Romano, quando era conosciuta come Coccorone. Attraverso i secoli, il borgo ha attraversato varie fasi di sviluppo, ciascuna lasciando un segno nel suo tessuto urbano. Dal periodo medievale, quando fiorirono i liberi comuni, fino al Rinascimento, ogni epoca ha contribuito al suo fascino. La Cinta Duecentesca e la maestosa Piazza del Comune, adornata da palazzi nobiliari rivisitati in maniera razionalista con quadrati di colori compatti, ci parlano di una cittร prospera e modernista.ย
Ci sono due fattori che mi hanno stupita, fattori che non pensavo che l’intelligenza artificiale avrebbe catturato. Il primo riguarda la palette che mescola i colori primari con colori caldi richiamanti la natura. Mondrian amava quelli che al tempo erano conosciuti come colori primari, utilizzava (quasi) solamente quelli nei suoi dipinti, oltre al bianco e al nero. BLU, GIALLO, ROSSO, segno di purezza e metafora dellโorigine. Dโaltra parte, Montefalco, come tanti borghi umbri, ha una palette colori dettata dal tufo. Piacevole sorpresa vedere che la soluzione al dogma dei colori primari per Mondrian, lโAI abbia risposto con un compromesso di classe.
Lโaltro aspetto, che puรฒ lasciare incuriositi รจ lโeleganza nella composizione delle immagini. Gli elementi che nei dipinti di Mondrian sono protagonisti, le linee e i quadrilateri creati da queste, nell’immaginario AI diventano cornici del meraviglioso mondo di Montefalco. Un luogo in cui si puรฒ fare una breve pausa, lasciando lo sguardo vagare nel panorama mozzafiato, per immergersi nella contemplazione di una bellezza che abbraccia l’anima. Viste spettacolari e a tratti nostalgiche vengono inquadrate, come il cipresso tra i filari, con estro artistico da sottrazione di materia nelle strutture scolpite nella pietra, o colate di cemento e applicazioni in vetroresina, o nella costruzione di padiglioni dallo scheletro sottile.
Particolare di Montefalco
Mondrian aveva un debole per la purezza della linea – retta e intensa – la quale rappresentava i valori universali del suo immaginario astratto. Elemento chiave anche in queste immagini di Montefalco a trasformare il paesaggio urbano e rurale del borgo, conferendogli una nuova griglia e un’atmosfera che vede mescolati gli angoli retti del linguaggio neoplastico e l’affascinante essenziale irregolaritร del patrimonio storico. Forme, colori, suggestioni ci iniziano a una complessitร che va oltre i confini di una visione statica della realtร .ย
L’arte geometrica, raffinata e suggestiva, si espande all’interno dei vigneti stessi. Sulla Strada del Sagrantino, ci lasciamo guidare alla scoperta delle radici culinarie locali e dei tesori enogastronomici che si celano nel cuore di questa terra generosa. Qui, tra i filari ordinati che accolgono le viti del rinomato vino Sagrantino, il paesaggio si svela in una composizione di topografie organiche. I campi agricoli sono suddivisi in una griglia di rettangoli e quadrati che abbracciano le curve delle colline, donando un affascinante effetto visivo che cattura l’attenzione dall’alto.ย
Proprio come Mondrian ha scosso la temperie artistica con la sua Espressione De Stijl nel Ventesimo secolo, Montefalco ci ha avvolti con il suo fascino unico, svelando l’estetica delle forme nei suoi scorci inaspettati. Qui, ogni peregrinazione si trasforma in esperienza epifanica, una rara opportunitร per sondare il carattere enigmatico della creativitร algoritmica, dell’essenza sottesa della natura e dell’incanto senza tempo dell’Umbria. Vi invito a esplorare, a lasciarvi abbracciare dalle lusinghe della storia, con anima curiosa e occhio affilato alla ricerca di meraviglie.
ร un vero e proprio tuffo nel Medioevo, in un mondo fatto di dame e cavalieri, pittori e guerrieri, che ci permette di riscoprire e vivere fatti, emozioni e colori di un tempo passato.
A Montone, dal 13 al 20 agosto, torna la Donazione della Santa Spina, una delle rievocazioni storiche piรน antiche e suggestive dellโUmbria. Una settimana di festeggiamenti per preservare la memoria e la tradizione del borgo e dei suoi personaggi piรน illustri attraverso spettacoli, eventi culturali e gare di tiro con lโarco; ricordando le gesta della Famiglia Fortebracci: dal padre Braccio, grande Capitano di Ventura fino al figlio, Carlo, che ha donato a Montone la Santa Spina, per recare onore e prestigio al suo paese e alla sua gente.
La regia รจ nelle mani del Consiglio della Pro loco montonese, con il contributo dellโAmministrazione comunale, ma la manifestazione coinvolge lโintera cittadinanza in un costante lavoro di ricerca che rappresenta un preziosissimo valore aggregativo e di trasmissione di cultura e tradizioni.
Foto di Paolo Ippoliti
La Festa
La Donazione della Santa Spina nasce allโinizio degli anni โ60 come celebrazione religiosa e ostensione della stessa. Negli anni successivi si รจ sviluppata inserendo anche la sfida tra i Rioni di Montone: Porta del Borgo, Porta del Monte e Porta del Verziere, che si affrontano per aggiudicarsi il Palio ed eleggere la propria Castellana.
I tre Rioni acquisiscono punti sfidandosi nelle scene di vita medievale: delle vere e proprie rappresentazioni storiche realizzate dai rionali negli angoli piรน belli del borgo, che narrano fatti notevoli della storia, o anche semplicemente momenti di vita quotidiana del 1400. Queste vengono chiamate dai montonesi โStornellateโ, in memoria di quando, nel passato, le prime scene venivano cantate su musica, sotto forma di stornelli, per lโappunto. Le scene di vita medievale vengono giudicate da una giuria di esperti, che valutano la storicitร , la scenografia e lโinterpretazione.
Lโaltra gara che porta punteggio per la vittoria del Palio รจ la sfida di tiro con lโarco: negli anni a Montone si รจ creata una vera e propria tradizione di tiratori, che si allenano tutto lโanno e competono per la Festa della Santa Spina, ma anche in tutta Italia durante le varie gare di arco storico. La somma dei punteggi realizzati nelle scene di vita e nel tiro con lโarco permettono di aggiudicarsi il Palio della Santa Spina ed eleggere la prima Dama del rione come Castellana, Margherita Malatesta, moglie di Carlo Fortebracci.
I punteggi rimangono segreti fino al sabato sera, quando nella piazza del paese, in un clima intriso di tensione e competizione, viene proclamato il Rione vincitore. Durante la settimana poi, anche i piรน piccoli si sfidano tra loro nei giochi popolari, tra risate e tanto divertimento. In piรน, ogni sera saranno aperte le taverne rionali per gustare i piatti della tradizione.
โTutto รจ pronto per lโinizio, domenica 13, della rievocazione storica della Donazione della Santa Spina, che per tutta la settimana vedrร sfidarsi i tre rioni per la conquista del Palio e per eleggere la propria candidata Castellana – precisa Raffaele Bei, presidente della Pro loco montonese -. Il tiro con lโarco e le rappresentazioni medievali, che ogni rione ambienterร nella propria parte del centro storico, saranno decisive per la vittoria finale. Chiuderร la festa, domenica 20, il corteo storico della donazione, dove la Castellana appena eletta, sfilerร al fianco di Carlo Fortebracci, che farร ritorno a Montone recando in dono la Santa Spina, in un ultimo atto dove si mescola la fierezza nel rievocare un glorioso passato, allโemozione di vedere lโostensione al pubblico della reliquia della Santa Spinaโ.
La mostra fotografica di Paolo Ippoliti
Tra gli appuntamenti da non perdere, allโinterno della Festa anche la mostra fotografica di Paolo Ippoliti dal titolo La Santa Spina, la storia la bellezza, ospitata nel Chiostro di San Francesco. In esposizione 16 immagini, tutte dedicate alla festa e ai suoi momenti piรน significativi, in grande formato e scelte tra quelle scattate nell’edizione del 2022, lโanno che ha segnato la grande ripartenza della celebrazione della Donazione della Santa Spina dopo i limiti imposti dal Covid.
Foto di Paolo Ippoliti
Programma 2023
Domenica 13
– Museo di San Francesco ore 11: visita teatralizzata in costume storico per il Museo
e il borgo medievale;
– Chiostro di San Francesco ore 17.30: Braccio Fortebraccio รจ tornato a Montone, spettacolo per bambini;
– Centro storico ore 19.30: apertura taverne rionali.
Lunedรฌ 14
– Rocca di Braccio ore 21.30: gara di tiro con lโarco tra i Rioni.
Martedรฌ 15
– Museo di San Francesco ore 11: visita teatralizzata in costume storico per il Museo
ed il borgo medievale;
– Chiostro di San Francesco ore 17: Braccio Fortebraccio รจ tornato a Montone, spettacolo per bambini;
– Rocca di Braccio ore 18: sfida tra gli Arcieri Malatesta di Montone e gli Arcieri Storici del Girfalco di Fermo;
– Rocca di Braccio ore 21.30, Calandrino e i suoi amici alla corte dei Fortebracci. Novelle del Boccaccio rivisitate dalla compagnia teatrale Astra. Spettacolo ad ingresso libero.
Mercoledรฌ 16
– Dalle ore 21: Duplice Pietade
Rappresentazione medievale del rione Porta del Monte.
Giovedรฌ 17
– Dalle ore 21: Itinerarium Mentis
Rappresentazione medievale del Rione Porta del Verziere.
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Venerdรฌ 18
– Dalle ore 21: Il sogno di Giacoma
Rappresentazione medievale del Rione Porta del Borgo.
Sabato 19
– Chiesa di San Francesco ore 11: Propter bonam, mutuam et cordialem amicitiam. La Vergine col Bambino e santi di Luca Signorelli migrata alla National Gallery di Londra. Conferenza. Relatrice prof. Valentina Ricci Vitiani;
– Chiostro di San Francesco ore 17: Braccio Fortebraccio รจ tornato a Montone, spettacolo per bambini;
– Rocca di Braccio ore 18: Guanto di Sfida. Giochi popolari tra i giovani dei Rioni;
– Piazza Fortebraccio ore 21.30: proclamazione del Rione vincitore.
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Domenica 20
– Museo di San Francesco ore 11: visita teatralizzata in costume storico per il Museo
ed il borgo medievale;
– Centro Storico ore 18: Corteo Storico della Donazione della Santa Spina;
– Chiostro di San Francesco ore 21.15: Omnia Vincit Amor, concerto della Corale Braccio Fortebraccio diretta dal Maestro Francesco Fulvi.
Sulle colline che dominano la valle del fiume Tevere sorge Torgiano, fondato in epoca romana.
Piazza Baglioni
Chiamato Torsciano nei seicenteschi atti del Comune, Torgiano forse deve il suo nome alla Torre di Giano (XIII secolo) anche se รจ piรน probabile che derivi da Trausan, espressione longobarda che allude allโimpaludamento alla base del colle dove รจ posto. Anticamente assegnato ai Bizantini, il Castrum Trosciani viene rifondato nel 1274 su ordine di un Comune di Perugia in espansione demografica, poi rafforzato da un baluardo del Castrum Grifonis – lโattuale Brufa. Nel tempo Torgiano diviene un borgo fortificato al quale verrร aggiunto un Ponte Nuovo alla confluenza tra Tevere e Chiascio, costruito da Fra Bevignate; verrร riconosciuto Comune nel 1426. Purtroppo viene saccheggiato dallโesercito del Duca Valentino, sfuggendo invece alla devastante Guerra del Sale. Nel XIX secolo vengono costituiti due possedimenti, uno dei conti Meniconi Bracceschi, lโaltro del marchese Pietro Ugo Spinola, mentre in Umbria si assiste a un generale sfaldamento delle proprietร terriera. Nel borgo medievale sono molti i tesori da scoprire: partendo da Piazza Matteotti si accede al Corso Vittorio Emanuele II che attraversa il centro costeggiando lโOratorio della Misericordia, la Chiesa di San Bartolomeo – custode del Cristo deposto dalla croce (1588) di Felice Pellegrini – il Palazzo Manganelli, proprietร dei Baglioni, il Palazzetto delle Manifatture Stocchi e lโantica residenza della famiglia Falcinelli. Passando su via di Mezzo si incontrano il Palazzo comunale, su Piazza Baglioni, opposto al barocco Palazzo Graziani Baglioni, sede del Museo del Vino, che nel piano nobile ospita la ricca biblioteca e la seicentesca galleria affrescata; allโesterno cโรจ la sede della Pro loco, una volta scuderia del palazzo. Incantevole รจ la Madonna con Bambino, affresco di Domenico Alfani – pittore perugino del Cinquecento allievo di Raffaello – sulla parete dellโOratorio di SantโAntonio.
Museo del vino
Via Garibaldi scopre la residenza di Palazzo Graziani, e la Chiesa di Santa Maria nel Castello del 1600 contigua allโOspedale medievale, lโedificio sede del Museo dellโOlio – riservato un tempo alla molitura delle olive – e poi Piazza della Repubblica con il Palazzo Malizia che ospita il MACC – Museo Arte Ceramica Contemporanea – con la mostra permanente delle Vaselle dโAutore. Seguendo invece il percorso delle mura di fortificazione, da Piazza Matteotti si svolta in Viale della Rimembranza per giungere alla medievale Torre Baglioni – simbolo del borgo – testimonianza dellโantica cinta muraria fortificata, e alla Chiesa di Santa Maria dellโOlivello; lungo via Pasquale Tiradossi ci si ritrova in un ampio spazio con pergolato aperto sulla Valle del Tevere dal quale si scorge lโantico palazzo abitato dai Signorelli. Lungo via Giordano Bruno si vedono altre porzioni di cinta medievale, con la TorreJaccera; infine รจ consigliabile tornare in Piazza Matteotti per ammirare forme dโarte contemporanea come quelle del ceramista Nino Caruso – La Fonte di Giano – e del pittore Mario Madiai. Gustando i Borghi, Cantine Aperte, Calici di Stelle e i Vinarelli sono solo alcuni degli eventi piรน seguiti del borgo, volti alla degustazione delle eccellenti produzioni tipiche: il vino Torgiano Rosso Riserva, unica DOCG dellโUmbria insieme al Sagrantino di Montefalco, e la DOC Torgiano, il ricercato olio dโoliva e i prodotti della tradizione culinaria quali torta al testo, schiacciata, torta di Pasqua e mostaccioli, biscotti con mosto e uvetta a forma di piccole ciambelle.
Calici di Stelle
Torna a Torgiano, il 10 agosto Calici di stelle, lโatteso appuntamento estivo nelle cantine socie del Movimento Turismo del Vino della regione, ma anche nelle piazze delle Cittร del Vino, con degustazioni sotto le stelle e tante altre iniziative.
Il borgo umbro sarร come sempre protagonista inneggiando a Bacco, in una delle notti piรน suggestive dellโanno, offrendo ai visitatori la possibilitร di godersi la pioggia di lacrime di San Lorenzo in compagnia del vino di qualitร . Nel centro storico, dalle 20.30 alle 24, si brinderร con i migliori vini Doc e Docg delle cantine della Strada dei Vini del Cantico (sono 31 quelle aderenti) degustando i piatti tipici del territorio proposti dai Ristoranti e dalle Proloco presenti lungo l’itinerario.
Le stelle cadenti rinsalderanno cosรฌ lo straordinario connubio fra vino e arte offrendo, accanto alle degustazioni guidate da abili sommelier, una ricca proposta di eventi. Tra le novitร , uno stand per i celiaci (gluten free) e una postazione per la frutta fresca, entrambi non compresi nei ticket. Saranno invece 3 i ristoranti con un menรน dedicato (solo su prenotazione).
Lโapertura degli stand enogastronomici รจ prevista alle ore 20.30, cosรฌ come lโavvio di Calici di Stelle in concerto, con concerti nelle vie e piazze principali di Torgiano. Alle 22.30 apertura del pub Barcollo con musica e degustazioni. Alle ore 23 il tradizionale taglio del dolce di Calici di Stelle e a seguire lo spettacolo pirotecnico.
In occasione dellโevento, il MUVIT Museo del Vino di Torgiano propone una visita guidata alla scoperta della storia del calice, nellโambito della mostra Dalla kylix al calice – Forme e modi del bere dal mondo antico ai giorni nostri. (Per info e prenotazioni della visita: 0759880200 – prenotazionimusei@lungarotti.it). E a proposito di mostre, al via anche lโesposizione di pittura dellโagosto torgianese.
Dall’11 al 20 agosto andrร in scena anche la 40esima edizione dei Vinarelli.
Per info e prenotazioni: 075 6211682 – 351 3531789 – info@stradadeivinidelcantico.it.
“La Cattedrale non รจ un semplice spazio architettonico, ma unโessenza spaziale che pulsa e respira”. Guardini, Lโopera dโarte, 1988
Inoccasione della ricorrenza del patrono San Lorenzo, Isola San Lorenzo organizza una serata eccezionale di visite guidatenella Cattedrale di San Lorenzo alla scoperta della storia della cattedrale e dei tesori storico-artistici in essa contenuti.ย Al termine della visita guidata un brindisi sulla suggestiva Loggia di Braccio, concluderร la serata.ย
Nel marzo del 1300 la cittร di Perugia decise di costruire una nuova cattedrale, ma si dovette aspettare la fine del 1400 per ammirare il nuovo edificio completato. โฏ Da allora la Cattedrale, naturale sfondo prospettico di Corso Vannucci e di Piazza IV Novembre, รจ uno scrigno prezioso di storia e di fede in cui si conservano splendidi capolavori dellโarte italiana, che saranno al centro della visita guidata, come la Madonna delle Grazie attribuita al pittore Giannicola di Paolo, allievo del Perugino, eseguito agli inizi del 1500, il coro ligneo realizzato dai maestri toscani Giuliano da Maiano e Domenico del Tasso nel 1491 e la monumentale sacrestia in cui รจ possibile ammirare uno dei piรน bei cicli pittorici tardo rinascimentali, eseguito dal pittore Giovanni Antonio Pandolfi, in cui รจ raffigurato al centro della volta, il martirio di San Lorenzo. Una serata che consentirร al visitatore di conoscere la storia del diacono Lorenzo, martire romano a cui รจ dedicata la cattedrale perugina, compiendo un viaggio alla scoperta della storia di questo luogo, che con le sue numerose trasformazioni avvenute nel corso dei secoli, testimonia la fede e la devozione dei perugini, ma anche le importanti committenze che i Vescovi richiesero agli artisti.ย
Sacrestia di San Lorenzo
โฏLe visite guidate, avranno una durata di circa30 minuti con partenze scaglionate nei seguenti orari: 19:00 / 19:45 / 20:30 / 21:15 / 22:00.โฏโฏA seguire, la visita prosegue addentrandosi nel chiostro della Cattedrale e salendo fino alla Loggia di Braccio, costruita nel 1423. Qui una degustazione di sushi umbro accompagnato da un calice di spumante (cantina Berioli) concluderanno la serata allโinsegna della cultura e dellโenogastronomia, immersi nel suggestivo contesto con affaccio su Piazza IV Novembre e sulla Fontana Maggiore. Da qui si puรฒ godere di una straordinaria vista sulle principali emerge architettoniche del centro storico di Perugia. Unโoccasione unica per lasciarsi sorprendere dallโincontro con la bellezza nel cuore dellโacropoli di Perugia.ย
โฏ Il costo della visita guidata e del brindisi nella Loggia di Braccio รจ di 15,00โฌ a persona.ย ย
Lโingresso in Cattedrale, eccezionalmente aperta di sera, sarร libero e gratuito.โฏ Per informazioni e prenotazioni:ย www.secretumbria.itย –ย 075 8241011 โ 3701581907โฏย
I biglietti sono disponibili su secretumbria.it al seguente link: https://bit.ly/43OXxMAย
oppure scrivere aโฏinfo@secretumbria.itspecificando lโorario di visita desiderato.โฏย
Continua il nostro viaggio alla scoperta delle opere di Pietro Vannucci, in occasione dei 500 anni dalla sua morte. In questa puntata siamo a Foligno a scoprire Il Battesimo di Cristo.
La cittร di Foligno ci porta verso le opere del Divin Pittore; qui si possono trovare tracce di san Francesco, Federico II di Svevia, Mozart quattordicenne in viaggio con il padre e gli arbori della stampa, in particolare, della Divina Commedia.
Percorrendo le vie della cittร dei Trinci si arriva dinanzi a una chiesetta umbra, denominata Nunziatella, appellativo che rimanda al mistero dellโAnnunciazione ma, posto in grado vezzeggiativo, ricorda le sue piccole dimensioni.
Perugino, Battesimo di Cristo, 1508-1513, Foligno, Oratorio della Nunziatella
Il Santuario della Nunziatella, caso unico nel suo genere, forse per lโesiguitร degli spazi disponibili, adotta una pianta quadrata arricchita da sei nicchie in cui vengono collocati quattro altari. La perdita dei registri contabili della Nunziatella ci priva purtroppo di alcune informazioni importanti circa le maestranze che vi hanno operato, tra cui lโarchitetto responsabile del progetto; sebbene gli studiosi suggeriscano il nome di Francesco di Bartolomeo da Pietrasanta, presente in quegli anni a Foligno. Allโinterno di questo piccolo e minuto scrigno รจ conservato lโaffresco del Divin Pittore, raffigurante
Il Battesimo di Cristo
Lโaffresco รจ parte della decorazione voluta dal rettore della societร dellโAnnunziata Giovanni Battista Merganti, allโinizio del Cinquecento, per la cappella di san Giovanni Battista. Il tema del Battesimo aveva riscosso un grande successo tra i clienti del Perugino, grazie al modello da lui eseguito nella Cappella Sistina: รจ fortemente probabile che lโartista aveva avuto modo di ammirare opere con lo stesso soggetto nella bottega fiorentina di Andrea del Verrocchio.
Al centro della scena, nel fiume Giordano, san Giovanni sta per versare lโacqua del battesimo sul capo di Cristo in atto di pregare, vestito solo di un leggero panno annodato sotto i fianchi. Sulle sponde del corso dโacqua, si trovano quattro angeli eleganti, mentre altri due, circondati da cherubini, affiancano una colomba bianca, simbolo dello Spirito Santo che discende tramite lโatto.
Nella lunetta superiore, il Padre Eterno sulle nuvole con in mano il Globo benedice la scena, con accanto due angeli che reggono i gigli, simbolo di purezza. Lโintero dipinto nel corso dei secoli ha subito danni dovuti allโumiditร ed รจ stato soggetto ad alcuni restauri tra Otto e Novecento, con reintegro delle lacune per una migliore lettura complessiva della scena.