Continua il nostro viaggio alla scoperta delle opere di Pietro Vannucci, in occasione dei 500 anni dalla sua morte. In questa puntata siamo a Foligno a scoprire Il Battesimo di Cristo.
La cittร di Foligno ci porta verso le opere del Divin Pittore; qui si possono trovare tracce di san Francesco, Federico II di Svevia, Mozart quattordicenne in viaggio con il padre e gli arbori della stampa, in particolare, della Divina Commedia.
Percorrendo le vie della cittร dei Trinci si arriva dinanzi a una chiesetta umbra, denominata Nunziatella, appellativo che rimanda al mistero dellโAnnunciazione ma, posto in grado vezzeggiativo, ricorda le sue piccole dimensioni.
Perugino, Battesimo di Cristo, 1508-1513, Foligno, Oratorio della Nunziatella
Il Santuario della Nunziatella, caso unico nel suo genere, forse per lโesiguitร degli spazi disponibili, adotta una pianta quadrata arricchita da sei nicchie in cui vengono collocati quattro altari. La perdita dei registri contabili della Nunziatella ci priva purtroppo di alcune informazioni importanti circa le maestranze che vi hanno operato, tra cui lโarchitetto responsabile del progetto; sebbene gli studiosi suggeriscano il nome di Francesco di Bartolomeo da Pietrasanta, presente in quegli anni a Foligno. Allโinterno di questo piccolo e minuto scrigno รจ conservato lโaffresco del Divin Pittore, raffigurante
Il Battesimo di Cristo
Lโaffresco รจ parte della decorazione voluta dal rettore della societร dellโAnnunziata Giovanni Battista Merganti, allโinizio del Cinquecento, per la cappella di san Giovanni Battista. Il tema del Battesimo aveva riscosso un grande successo tra i clienti del Perugino, grazie al modello da lui eseguito nella Cappella Sistina: รจ fortemente probabile che lโartista aveva avuto modo di ammirare opere con lo stesso soggetto nella bottega fiorentina di Andrea del Verrocchio.
Al centro della scena, nel fiume Giordano, san Giovanni sta per versare lโacqua del battesimo sul capo di Cristo in atto di pregare, vestito solo di un leggero panno annodato sotto i fianchi. Sulle sponde del corso dโacqua, si trovano quattro angeli eleganti, mentre altri due, circondati da cherubini, affiancano una colomba bianca, simbolo dello Spirito Santo che discende tramite lโatto.
Nella lunetta superiore, il Padre Eterno sulle nuvole con in mano il Globo benedice la scena, con accanto due angeli che reggono i gigli, simbolo di purezza. Lโintero dipinto nel corso dei secoli ha subito danni dovuti allโumiditร ed รจ stato soggetto ad alcuni restauri tra Otto e Novecento, con reintegro delle lacune per una migliore lettura complessiva della scena.
In occasione della settima edizione del Loco&Rail show, che si terrร il 17 e 18 giugno a Foligno, la storica Officina Manutenzione Ciclica Locomotive (OMCL), stabilimento industriale di Trenitalia (societร capofila del Polo Passeggeri del Gruppo Fs Italiane), apre le sue porte agli appassionati. Unโoccasione unica per guardare da vicino locomotive e convogli elettrici.
Le โPorte Aperteโ allโOMCL di Foligno sono un appuntamento particolarmente atteso dagli appassionati di un settore che continua ad emozionare adulti e bambini. Prenotazioni da tutta Italia e dalla Svizzera per ammirare le eccellenze dellโingegneria ferroviaria nazionale. Tecnici ed esperti illustreranno sabato 17 giugno dalle 8 alle 13 le diverse fasi delle lavorazioni a cui sono sottoposte le locomotive e accompagneranno i gruppi di visitatori tra carrelli, motori e componenti elettronici.
Il Loco&Rail Show, la kermesse ferroviaria organizzata dal Dopo Lavoro Ferroviario (DLF) di Foligno e dallโassociazione Umbra Treni Storici โTurno Cโ, torna dopo 5 anni con un programma ricco di appuntamenti:
Sabato 17 giugno dalle 9.30, presso il salone del Dopolavoro Ferroviario di Foligno (via Piave 2/A), si potranno ammirare plastici ferroviari di grandi dimensioni e decine di modelli partecipanti al Concorso Nazionale di modellismo ferroviario. Nel pomeriggio verranno presentate tutte le novitร del settore.
Contemporaneamente sarร possibile visitare il deposito rotabili storici della Fondazione FS italiane (Via Santa Maria in Campis) dove sono presenti automotrici e locomotive a vapore, tra cui quella utilizzata per il film premio oscar nel 1999, โLa Vita รจ bellaโ.
Domenica 18 giugno alle 10, si terrร la Gara Nazionale โCriterium Composizioniโ che premierร la riproduzione piรน fedele di un convoglio ferroviario che coinvolge oltre 20 partecipanti da tutta Italia premiati nel pomeriggio dal responsabile dellโevento Lorenzo Giacchi.
Per le visite guidate allโOMCL di Foligno รจ obbligatoria la prenotazione via mail a info.locoerailshow@libero.it (fino ad esaurimento posti), maggiori informazioni www.turnoc.it
A una settimana esatta dallโapertura della XII edizione in calendario per giovedรฌ 20 aprile boom di richieste di partecipazione per gli eventi di Foligno e Fabriano.
Superate le restrizioni imposte lo scorso anno dal Covid che prevedevano numeri contingentati, โFesta di Scienza e Filosofia – Virtute e Canoscenzaโ si prepara ad una grande edizione. Di fatto la XII, che sta facendo registrare un boom di prenotazioni. Ad una settimana esatta dallโapertura della manifestazione, in programma per giovedรฌ 20 aprile, รจ stata superata, infatti, la soglia delle 8mila richieste di partecipazione (nello specifico 8.197) agli eventi che, in questo 2023, non si terranno solo a Foligno (20-23 aprile) ma anche nella cittร di Fabriano (21-22 aprile). Nel dettaglio, sono 147 le conferenze in agenda, di cui 130 in Umbria e le restanti 17 nelle vicine Marche, nellโambito della nuova sinergia avviata dal Laboratorio di Scienze Sperimentali di Foligno insieme al Rotary Club di Fabriano e al Comune di Fabriano, che punta a fare della manifestazione un evento di tutto il Centro Italia. Per quanto riguarda, invece, i relatori che interverranno alla XII edizione, sono 114 quelli che arriveranno a Foligno, mentre 17 quelli che saranno protagonisti a Fabriano per un totale di 131 ospiti. Al centro del dibattito โUlisse del XXI secolo. La scienza strumento per affrontare le crisi globaliโ: questo, infatti, il tema scelto per questโanno dal Laboratorio di Scienze Sperimentali ODV, promotore e organizzatore dellโevento in collaborazione con lโassociazione Oicos Riflessioni, il Rotary Club di Fabriano, il Comune di Foligno e il Comune di Fabriano; e con il sostegno della Regione Umbria, dellโAssemblea legislativa dellโUmbria e della Regione Marche. Tra le questioni toccate nellโambito della grande Festa culturale: dai cambiamenti climatici e il ruolo della scienza per affrontarli e attenuarne le conseguenze al futuro della nostra salute, dallโintelligenza artificiale a ChatGPT e al mondo del Metaverso, dal superamento delle disparitร di genere alla libertร del pensiero razionale e fino ad arrivare alle vicende internazionali, con riferimento allโattuale situazione geopolitica e quindi alle guerre, ma anche alla criminalitร organizzata e alla legalitร . Mille glistudenti coinvolti nellโorganizzazione e gestione della โFesta di Scienza e Filosofiaโ tra la cittร di Foligno e quella di Fabriano, nellโambito dei Percorsi Trasversali per le Competenze e lโOrientamento (Ptco).ย
OSPITI – Ad aprire la XII edizione di โFesta di Scienza e Filosofiaโ, nella giornata di giovedรฌ 20 aprile, saranno in particolare don Luigi Ciotti e Romano Prodi. Il fondatore di Libera sarร a Foligno, alle 10, per un incontro con le scuole dal titolo โGuerra e pace. Mafie e legalitร . Il protagonismo dei giovaniโ, che sarร ospitato allโAuditorium San Domenico. Nel pomeriggio, invece, sempre al San Domenico, sarร protagonista lโex presidente del Consiglio ed economista, Romano Prodi. Intervistato dalla politologa e storica Marta Dassรน, il professor Prodi interverrร su โEst e Ovest, Europa e Russia: una tensione crescente. Come costruire una speranza di pace?โ. Tra gli ospiti che si susseguiranno, poi, nelle quattro giornate figurano – tra gli altri – i quattro referenti di Festa di Scienza e Filosofia: il fisico Roberto Battiston, il genetista Edoardo Boncinelli, il filosofo Silvano Tagliagambe e il linguista Massimo Arcangeli. E ancora il presidente della Pontificia Accademia di Teologia, monsignor Antonio Staglianรฒ in dialogo con il matematico Piergiorgio Odifreddi, il teologo laico e filosofo, Vito Mancuso, lโanalista geopolitico, Dario Fabbri, lโinfettivologo Massimo Galli, il presidente e fondatore dellโIstituto di Ricerche Farmacologiche โMario Negriโ, Silvio Garattini, il prorettore alla Ricerca e alla Terza Missione allโUniversitร Vita-Salute San Raffaele e direttore scientifico dellโOspedale San Raffaele di Milano, Gianvito Martino, il presidente della Societร Meteorologica Italiana, Luca Mercalli, il direttore de La Repubblica, Maurizio Molinari, il filosofo della scienza e senatore Marcello Pera, il segretario generale dellโAspen Institute, Angelo Maria Petroni, il sociologo Domenico De Masi. Per poi passare alla prorettrice vicaria con delega a Ricerca e innovazione dellโUniversitร degli Studi di Milano โLa Stataleโ, Maria Pia Abbracchio, allโingegnere nucleare Giuseppe Anerdi, allโingegnere meccanico e biomedico, Paolo Dario, tra le figure storiche della robotica mondiale, al presidente dellโIstituto Nazionale dellโIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Carlo Doglioni, al presidente dellโIstituto Nazionale di Fisica Nucleare, Antonio Zoccoli, al dirigente di ricerca affiliata allโIstituto Nazionale di Fisica Nucleare, Lucia Votano, al professore del Gran Sasso Science Institute e direttore del Progetto Einstein Telescope, Fernando Ferroni, al dirigente di ricerca del Cnr e direttore della rivista โSapereโ, Nicola Armaroli, al professore di Genetica allโUniversitร degli Studi di Ferrara, Guido Barbujani, alla giornalista scientifica Ansa, Enrica Battifoglia, alla giornalista Silvia Rosa Brusin, giร responsabile di Tg Leonardo, al professore emerito allโUniversitร โPompeu Fabraโ, Jaume Bertranpetit, al direttore dellโInstitute Fisica Alte Energie di Barcellona, Eugenio Coccia, al presidente della Societร Italiana di Biofisica pura e applicata, Alberto Diaspro, al neuroscienziato Giorgio Vallortigara. E fino ad arrivare al latinista Ivano Dionigi, al commissario tecnico della Nazionale italiana femminile di pallavolo, Davide Mazzanti, al professore ordinario di Biologia molecolare allโUniversitร degli Studi di Padova, Stefano Piccolo, al professore ordinario di Etica e sostenibilitร degli Allevamenti dellโUniversitร degli Studi di Sassari, Giuseppe Pulina, alla coordinatrice Network Nida e Osservatorio Nazionale Autismo, Maria Luisa Scattoni, al presidente della Fondazione Circolo Fratelli Rosselli, Valdo Spini, al professore di Filosofia teoretica allโalunna Kingโs College di Londra, Nicla Vassallo insieme alla giornalista culturale Anna Longo e al giornalista e scrittore MarcelloVeneziani. Tanti, poi, i giovani studiosi e ricercatori ai quali โFesta di Scienza e Filosofiaโ riserva sempre unโattenzione particolare.ย
EXPERIMENTA – Accanto alle conferenze troverร poi spazio, come sempre, anche โExperimentaโ, lโOfficina di โFesta di Scienza e Filosofiaโ curata dal professor Corrado Morici e allestita a palazzo Brunetti Candiotti di Foligno, che anche questโanno proporrร esperienze manipolative e sensoriali, laboratori scientifici e dimostrativi ed exhibit tecnologici aperti a tutti, dai bambini agli adulti. Diciotto le attivitร che si susseguiranno dal 20 al 23 aprile. Tra queste: โBe a scientist: build a vaccine! (Sii uno scienziato: sviluppa un vaccino!) In collaborazione con lโUniversitร di Edimburgo e AIRIcerca; โLa scienza dellโolio e i segreti del panel testโ con il Frantoio Clarici di Foligno; โIl giardino interioreโ promosso dal Liceo โFrezzi-Beata Angelaโ di Foligno per coinvolgere studenti e famiglie in unโesperienza sensoriale che contempla lโutilizzo di tutti i sensi;ย โBiologia cellulare: dal modello allโesperienza immersaโ in collaborazione con lโITS Umbria Academy; โ(Paleo)Climate changes & Energy transition: le rocce sedimentarie raccontanoโ con lโUniversitร degli Studi di Perugia; il progetto europeo โExperimenta: a community-based approach to STEM educationโ, finanziato dal programma Erasmus+ e coordinato dal Laboratorio di Scienze Sperimentali in partenariato con lโIstituto Tecnico Economico โGrimaldi-Pacioliโ di Catanzaro, lโOsnovna sola Dobrise Cesarina di Zagabria e la Mano Channel Asociacion para el desarrolo comunitario; e โPronti a salpare!โ, viaggio a tappe attraverso varie esperienza che stimoleranno la curiositร dei bambini delle scuole dellโinfanzia, guidandoli alla conoscenza del mondo attraverso il โfareโ.ย
Numerosi anche gli eventi collaterali, tra i quali รจ possibile annoverare: il concerto promosso in collaborazione con gli Amici della Musica di Foligno dal titolo โUn Brasil Diferenteโ, che vedrร lโesibizione di Gabriele Mirabassi al clarinetto e Roberto Tau alla chitarra; la visita allโorto didattico accessibile gestito dallโassociazione Liberi di essere, che proporrร anche un incontro sul ben-essere alimentare dal titolo โLโuomo รจ ciรฒ che mangiaโ;โLa forma del libroโ in collaborazione con il Comune di Foligno per โtoccareโ con mano alcuni dei documenti piรน preziosi conservati alla biblioteca โAlighieriโ; la visita โInnovatori dal 1874: alla scoperta del Frantoio Clariciโ. E ancora, due mostre fotografiche: la prima dal titolo โLโimportanza incommensurabile della biodiversitร โ curata dalla Lipu; la seconda dal titolo โLa Via Lauretana: il collegamento di Foligno con gli insediamenti di montagnaโ, a cui si collega anche lโiniziativa dellโArchivio di Stato di Perugia โLa Via Lauretana nei documenti dโArchivioโ.
Sempre in occasione della XII edizione della manifestazione verranno presentati i primi risultati del progetto didattico e formativo โI cambiamenti climatici. Monitoraggio dello scioglimento dei ghiacciai alpiniโ, che sta coinvolgendo alcune scolaresche con lโobiettivo favorire il processo di sensibilizzazione sullโimpatto del riscaldamento globale. Studenti che saranno protagonisti anche della sezione โAmbasciatoriโ, nellโambito del progetto triennale โIl pensiero scientifico e letterarioโ, giunto in questo anno scolastico al secondo modulo dal titolo โSpazio, suono e movimentoโ, che sta interessando gli istituti di diverse regioni italiane. Infine quattro tavole rotonde: โLโapprendimento cooperativo e lโetica dellโintelligenza collettivaโ insieme allโUniversitร per Stranieri di Perugia; โMedicina digitale tra sostenibilitร , efficacia e innovazioneโ con lโUsl Umbria 2; โIl clima che cambia, il monitoraggio dei ghiacciai alpini overthecloudsโ con la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno; e quella sullโacqua con la Valle Umbra Servizi. Questโanno, poi, โFesta di Scienza e Filosofiaโ ha deciso di ampliare la rete di collaborazioni sostenendo lโiniziativa di beneficenza in programma per lunedรฌ 24 aprile dallโassociazione โPenso Positivo by Tommasoโ, quando allโAuditorium San Domenico (ore 18) si terrร la lezione-spettacolo del professore di fisica Vincenzo Schettini.
La XII โFesta di Scienza e Filosofia – Virtute e Canoscenzaโ รจ realizzata con il patrocinio dellโUniversitร degli Studi di Perugia, dellโUniversitร per Stranieri di Perugia, dellโUniversitร degli Studi di Genova, dellโUniversitร di Camerino, dellโUniversitร degli Studi di Urbino โCarlo Boโ, dellโUniversitร Politecnica delle Marche, dellโUniversitร di Macerata, dellโUfficio Scolastico Regionale per lโUmbria,ย dellโUfficio Scolastico Regionale per le Marche e della Fondazione Aristide Merloni.
PARTNER SCIENTIFICI – Partner scientifici della โFesta di Scienza e Filosofiaโ sono: il Consiglio Nazionale delle Ricerche, lโIstituto Nazionale di Fisica Nucleare, lโIstituto Nazionale di Astrofisica, lโAgenzia Spaziale Italiana, lโIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, lโIstituto Italiano di Tecnologia, il Gran Sasso Science Institute, lโIstituto Nazionale di Ricerca Metrologica, lโInstitut de Fรฌsica dโAltes Energies e lโEnea.ย
MEDIA PARTNER – Da questโanno, poi, โFesta di Scienza e Filosofiaโ si avvale anche della media partnership di Rai Cultura.ย
COLLABORAZIONI – La โFesta di Scienza e Filosofiaโ รจ inoltre realizzata in collaborazione con lโEsercito, la Diocesi di Foligno, la Diocesi di Fabriano, la Valle Umbra Servizi, lโUsl Umbria 2 e il Gal Valle Umbra e Sibillini.
A circa 10 chilometri dalla cittร di Spoleto, sorge il piccolo borgo di Campello sul Clitunno. Il comune comprende tredici piccole frazioni, anche se con il toponimo Campello sul Clitunno si identificano soltanto due di esse, Campello Alto e Campello Basso.
Il nome deriverebbe dal barone di Borgogna, Rovero di Champeaux che, attorno al X secolo, governรฒ il feudo e fece erigere un castello, attorno al quale si sviluppa il borgo fortificato oggi denominato Campello Alto e abitato da poco piรน di cinquanta persone. Dellโantico castello rimangono le mura esterne e la porta dโingresso, di fronte alla quale รจ situata la Chiesa di San Donato. Originaria del XVI secolo, venne ristrutturata piรน volte nel corso dei secoli e attualmente ospita un bellโaltare ligneo di epoca barocca. Il campanile della chiesa รจ stato ricavato da una torre medievale dellโantico castello. Allโinterno di Campello Alto sono anche presenti il Palazzo Comunale e il complesso monastico dei Barnabiti, nel quale รจ custodito anche un affresco giottesco che raffigura la Crocifissione e i Santi.
Foto di Enrico Mezzasoma
La parte bassa di Campello, nella quale ha sede lโamministrazione comunale, รจ denominata La Bianca a causa della presenza di unโedicola votiva rappresentante una Madonna col Bambino, talmente chiara e bionda da essere soprannominata appunto la bianca. Il luogo piรน importante della frazione รจ il Santuario della Madonna della Bianca. Il progetto di costruzione venne avviato nel 1516 e aveva lo scopo di ospitare lโomonima edicola. La chiesa a croce latina, affiancata nel 1638 da una torre campanaria, presenta una facciata a spioventi divisa da quattro lesene verticali al cui centro sorge un semplice portale sormontato da una finestra circolare. Lโinterno, a una sola navata con copertura a cupola, รจ decorato con importanti affreschi e tele di artisti cinquecenteschi.
Nei dintorni vi รจ il Castello di Pissignano, che sorge nellโomonima frazione comunale. Il nome, che deriva dal latino Pissinianium ovvero piscina di Giano, testimonia lโantico dominio romano sulla zona. A causa della particolare morfologia del territorio, il castello si presenta con mura perimetrali a forma triangolare e con case disposte a terrazzamento. Tra le numerose torri medievali, una, a forma pentagonale, รจ stata trasformata nel campanile della chiesa di San Benedetto. Attualmente sconsacrata e di proprietร privata, era originariamente parte di un complesso architettonico benedettino. Lโinterno รจ decorato con numerosi affreschi, alcuni attribuiti a Fabio Angelucci da Mevale.
Tempietto sul Clitunno
Da non perdere assolutamente le Fonti del fiume Clitunno. Le sorgenti sono senza dubbio il luogo piรน suggestivo e rinomato di Campello sul Clitunno, alle quali numerosi poeti, come Virgilio e Giosuรจ Carducci, hanno dedicato delle magnifiche composizioni. Dalle fonti, create da sorgenti sotterranee che fuoriescono dalle rocce, si รจ formato uno splendido laghetto con limpide acque di colore smeraldo, nel quale sono presenti numerose specie e piante acquatiche. La struttura del parco oggi visibile, risale al XIX secolo, e venne costruita in seguito alla volontร di Paolo Campello della Spina di ridonare alla fonte lโantico splendore. Attualmente il parco si presenta come un luogo perfetto per gli amanti della natura che possono immergersi in sentieri tra salici piangenti e pioppi cipressini che donano allโarea una sensazione di pace e tranquillitร . Nei pressi delle fonti vi รจ il Tempietto sul Clitunno. Edificato nel V secolo sopra un preesistente santuario dedicato alla divinitร fluviale Clitunno, รจ, in realtร , una piccola chiesa a forma di tempietto dedicata al culto di San Salvatore. La struttura rimanda allo stile classico di un tempio prostilo, tetrastilo, in antis, costruito su di un basamento e con colonne corinzie tutte diverse lโuna dallโaltra. Allโinterno vi รจ la cella, coperta da una volta a botte, che culmina con unโabside affrescata. Gli affreschi, risalenti al VII secolo, raffigurano San Salvatore, benedicente a mezzo busto con un libro gemmato, e, ai lati, i Santi Pietro e Paolo. Dal 2011 il Tempietto sul Clitunno fa parte del sito seriale inserito nella lista dei patrimoni dellโumanitร dellโUnesco I Longobardi in Italia: i luoghi del potere (568-744 d.C.) che comprende sette localitร in cui sono custoditi beni artistico-monumentali di epoca longobarda.
Curiositร : Campello sul Clitunno fa parte dellโAssociazione Nazionale Cittร dellโolio ed รจ tra i migliori comuni italiani per la qualitร della produzione di olio extravergine dโoliva.
ยซร stimolante lavorare in questa regione perchรฉ, oltre a essere un autentico paradiso di natura incontaminata, bellissimi borghi e cittadine affascinanti, รจ anche una regione ricca di storia, tradizioni e arte in tutte le sue espressioniยป.
Umbro di nascita, Armando Moriconi ha il suo atelier a Foligno, dove vive e lavora tra attrezzi del mestiere e calchi a cui dare forma e sostanza. ร proprio nel suo studio, nel cuore dellโUmbria, che le sue sculture e installazioni prendono vita.
Alla scultura lei approda da giovanissimo, portavoce di uno stile scultoreo primitivo e istintuale, esperto conoscitore di tutte le tecniche nella lavorazione dei materiali. Ci racconta come nascono le sue opere?
Le mie opere nascono da visioni interiori; un poโ riflettendo come Henri Focillon: ยซla forma fintanto che non vive nella materia, รจ una visione dello spiritoยป. Per me la scultura รจ pensiero, visione, segue poi il processo di lavorazione, ma รจ come respirare, cโรจ la gioia non la fatica. Lโidea nella materia marmo vive di luce propria, respira, emana luce, comunica. Allโinizio, circa nel 1995, dallโidea passavo direttamente alla lavorazione del blocco di marmo, tracciavo giusto qualche riferimento sulle facce del blocco avendo ben in mente la forma da cercare al suo interno. Si trattava di forme non articolate ma semplici, essenziali. Negli anni successivi, con lโevolversi della ricerca che mi portava a sviluppare forme organiche con piรน dinamismo plastico e tensioni, ho iniziato ad adottare un metodo diverso, andando dallโidea allโargilla e sviluppandola al meglio, per poi iniziare a trasferire il progetto sul blocco di marmo mediante la tecnica di cavar punti, con uno strumento particolare che ha degli snodiย in ottone. Su un’estremitร scorre unโasta appuntita in acciaio che tocca i punti indicandone le loro rispettive profonditร ; questo viene ripetutamente trasferito dal bozzetto al blocco in fase di lavorazione per evidenziare la quantitร di marmo da rimuovere in quel determinato punto, avendo cura di non andare oltre altrimenti si compromette lโesito dellโintero lavoro. Per quanto riguarda la creazione delle mie opere in bronzo, si entra nel magico e affascinante spazio della fusione a cera persa: viverla e attuarla in prima persona in tutte le sue fasi รจ unโesperienza unica. Si apprendono nuovi modi di operare, quelli che potrebbero sembrare errori tecnici in molti casi si rivelano fantastiche sorprese che stimolano la ricerca artistica e aprono nuove possibilitร espressive. Attraverso lโesperienza di fonditore e formatore ho appreso tante cose utili per sviluppare nuovi progetti, come quello attuale sullโarcheologia del tempo. Mentre i lavori in ceramica si concretizzano in modo piรน diretto rispetto al marmo e bronzo: lavorare lโargilla per me รจ fondamentale, sia come studio per generare poi opere in marmo o bronzo, sia per creare opere finite con smalti oppure trattate con procedimenti di ossidoriduzione e in terzo fuoco.
Quanto รจ fondamentale per lei lavorare nel suo atelier? Da dove trae ispirazione?
Il mio atelier รจ immerso nella natura, da un lato ci sono gli alberi di ulivo, dei vitigni di Trebbiano, Grechetto e Merlot, un orto grande dove si alternano vari ortaggi di stagione che coltivo insieme a mio padre. ร fondamentale per me lavorare in questo contesto, dove la natura favorisce la mia ispirazione; blocchi di marmo, di onice, quando la luce del sole li coglie i loro spigoli si illuminano cosรฌ da far sembrare che al loro interno ci sia unโanima. Lavorare nel proprio studio ti fa accorgere anche di progetti incompiuti e lasciati a metร strada o in attesa di ripresa. Ogni volta che finisco una scultura non vedo lโora di fotografarla, in questo contesto la fotografia diventa uno strumento divulgativo ed espressivo che contribuisce ad accrescere il mito dellโarte, Mi piace fotografare lo sviluppo dei miei lavori e metterli in relazione con lโambiente, spesso in situazioni di luce suggestiva.
Quanto รจ stato importante per lei e per la sua arte lavorare in questa regione?
ร stimolante lavorare in questa regione perchรฉ, oltre a essere un autentico paradiso di natura incontaminata, bellissimi borghi e cittadine affascinanti, รจ anche una regione ricca di storia, tradizioni e arte in tutte le sue espressioni. In Umbria si puรฒ contemplare Giotto, Perugino, Beato Angelico, Piero della Francesca, Dottori, Leoncillo, Burri, Afro e musei e siti archeologici di grande importanza. LโUmbria รจ anche la regione di San Francesco, in particolare la mia cittร , Foligno, fu a lui la piรน cara e vicina dopo quella di Assisi.
Solitamente concludiamo questa chiacchierata con una domanda: se ci lascia con una parola su cui meditare che per lei rappresenti il connubio tra la sua arte e lโUmbria.
La parola armonia, intesa come connessione tra la mia energia creativa e il territorio in cui vivo e lavoro, ma anche come equilibrio plastico nelle mie opere.
Il secondo fine settimana si aprirร venerdรฌ 16 dicembre con un doppio set (ore 19 / ore 21 al Birrificio f.lli Perugini) del duo Lorenzo Bisogno (sassofono) e Francesco Poeti (basso). Lโinedito duo si confronta con i grandi standard della musica Jazz alternandoli con brani originali e in una location inedita.
Sabato 17 dicembre (Zut, ore 21.30) sarร la volta della formazione Aka. Young Jazz presenta in anteprima esclusiva il nuovo lavoro frutto di una ricerca sul dialogo tra silenzio, gesto e ripetizione. Concerto in collaborazione con Zut e con il sostegno di CURA Centro Umbro Residenze Artistiche. Il gruppo รจ tornato al lavoro ricominciando dal silenzio in una ricerca sul concetto di limite dal punto di vista del gesto fisico, della dinamica e della ripetizione e lavorando allโinterno di territori ben circoscritti da un punto di vista compositivo, improvvisativo ed espressivo. Sul piano strumentale il quartetto si avvale della collaborazione di un trio dโarchi: il legno rinsalda la musica ad un piano puramente materico, la possibilitร di suono senza articolazione riporta ad una dimensione sospesa, senza contorni. Il materiale, presentato in esclusiva per la prima volta allโinterno della rassegna di Young Jazz e sviluppato durante una residenza di tre giorni presso ZUT, si focalizza, da un punto di vista musicale, su texture ritmico-timbriche, sulla sovrapposizione di diversi livelli di segni e su soluzioni armoniche che riecheggiano le opere di compositori quali Feldman, Scelsi e Ligeti, pur mantenendo lo spirito e lโapproccio di un certo jazz contemporaneo. Lโelettronica e la post-produzione diventano fonte di ispirazione per lโapproccio allโimprovvisazione ed al suono โ puramente acustico โ dellโensemble. Sul palco: Luca Sguera (pianoforte preparato), Francesco Panconesi (sassofono tenore), Alessandro Mazzieri (basso), Carmine Casciello (batteria), Ambra Chiara Michelangeli (viola), Enrico Milani (violoncello), Michele Bondesan (contrabbasso).
Domenica 18 dicembre gran finale con una produzione originale targata Young Jazz: Enrico Zanisi & Impro Circo Contemporaneo (Zut, ore 21). Imprevisto: non previsto, che giunge quindi inaspettato o di sorpresa. Lโimprevisto valica tutto ciรฒ che si trova di pianificato, arriva da un inciampo che cambia le direzioni. Lโimprevisto ci dimostra che non possiamo controllare lโandamento delle cose. ร da qui che la quotidianitร si muove realmente: nellโinatteso. Su questo concetto si basa lโesibizione del pianista Enrico Zanisi che suonerร seguendo i movimenti dei performers di circo contemporaneo che, a loro volta, seguiranno il suono del piano. In questo ricercarsi, rincorrersi e inciampare del movimento e della musica ci troveremo di fronte allโimprevisto che si incontra nel fluire quotidiano.
Lโattrice di Foligno promuove la regione negli Usa, dove vive dal 2012. Da poco ha recitato nellโultimo film di Pupi Avati e con nostalgia racconta la sua amicizia con Ivana Trump.
Eleonora Pieroni
La potremmo definire la nostra italiana in America, anche se รจ ben lontana dal personaggio di Alberto Sordi nel film del 1967. Eleonora Pieroni infatti รจ unโattrice, modella e presentatrice nata a Foligno, da cui รจ scappata a 20 anni per rincorre il sogno americano โ e ce lโha fatta โ e ora si trova dopo 10 anni a essere il volto dellโUmbria e dellโItalia negli USA, la Madrina internazionale della Quintana di Foligno e la Madrina dei Borghi piรน Belli dโItalia per la nostra regione.ย ยซAlla fine tutto torna, sapevo che prima o poi avrei amato e promosso lโUmbria. A 20 anni mi stava stretta, dovevo e volevo fare un mio percorsoยป ci dice durante una lunga chiacchierata via zoom dalla sua casa di New York. Nonostante le bizze dalla connessione – Perugia-New York non sono proprio vicine – abbiamo parlato di tante cose. Non solo di Umbria, ma anche di progetti passati e futuri e della grande amicizia che aveva con Ivana Trump. Ne parla con un filo di commozione: ยซEra la mia mamma americana. Rimarrร sempre nel mio cuore. Sogno di essere come Ivana un giorno, di riuscire a fare anche solo la metร delle cose che ha fatto leiยป.ย
Eleonora qual รจ il suo rapporto con lโUmbria, visto che dal 2012 vive negli Stati Uniti?
Ho lasciato lโUmbria e Foligno 10 anni fa perchรฉ in quel momento odiavo questi luoghi, non mi vergogno a dirlo. LโUmbria non mi permetteva di raggiungere i miei obiettivi, di arrivare dove volevo, in primis nel mondo della moda e dello spettacolo. Dicevo sempre: ยซLโUmbria รจ bellissima e si vive bene, ma รจ una regione per vecchiยป. Il mio sogno si poteva realizzare solo tra Roma e Milano, avevo paura di restare intrappolata qui. A 20 anni non apprezzavo la mia regione; ha iniziato a mancarmi quando sono andata a fare la modella a Miami: lรฌ era tutto meraviglioso perรฒ sentivo la nostalgia delle mie origini. Devo dire che lโamore per lโUmbria รจ venuto crescendo.
Quindi รจ un amore nato con il tempoโฆ
Sรฌ. Oggi se chiudo gli occhi e mi immagino un posto dove stare serena e tranquilla sicuramente รจ un prato, dove guardare il cielo, nella campagna umbra. Per ritrovare in qualche modo questo, ogni giorno vado a fare una passeggiata a Central Park: ho proprio il bisogno di stare in mezzo al verde, agli alberi e alla natura. A casa mia a New York cโรจ Umbria dappertutto, ci sono dei paesaggi verdi, ho sempre una piantina di basilico o di aloe a portata in mano, e nella credenza tengo le lenticchie di Castelluccio, che considero lโelisir di lunga vita. E proprio in America รจ partito il desiderio di raccontare le mie origini, di raccontare la Quintana, di raccontare Foligno e lโUmbria.ย
Come si parte da Foligno alla volta degli Stati Uniti?
Si parte con tantissima paura, con tanto coraggio, adrenalina, un pizzico di pazzia e con una dose incredibile di ambizione. Ho avuto la visione di vedere me stessa proiettata nel mondo che volevo e questo mi ha spinto a partire. Inoltre, fondamentale รจ saper prendere il treno che passa in quel momento.
Il suo treno quandโรจ passato?
ร passato una mattina mentre ero a scuola a Spoleto come maestra di sostegno: mi ero appena laureata e avevo accettato un incarico a tempo determinato, soprattutto per la gioia dei miei genitori. Era un periodo un poโ particolare della mia vita e dopo tanti anni in giro per lโEuropa come modella, il lavoro a scuola era il coronamento dei miei anni di studio e poi, volevo vivere il mestiere dellโinsegnante, che devo dire, รจ uno dei piรน belli al mondo. Era novembre e a metร mattina mi รจ arrivata una telefonata: ยซPronto Eleonora ricordi quel meeting? Ti hanno scelta come modella per un progetto a Miami! Devi partire tra 20 giorni! Pronto Ele ci sei? Sei ancora lรฌ?ยป. Sono rimasta in silenzio per 3 minuti poi ho balbettato: ยซWow grazie, ma ci devo pensareยป. Ero frastornata e mi confidai coi miei colleghi, in primis col maestro Francesco. ร stato lui a dirmi che dovevo prendere al volo quel treno e che se non lโavessi preso lui stesso mi avrebbe cacciato a calci nel sedere dalla porta. E cosรฌ fu! Devo dire perรฒ che sono stati diversi i fattori che si sono allineati come sostiene la legge dellโattrazione dellโuniverso che รจ la mia filosofia di vita. Tutto รจ iniziato a 15 anni quando ho iniziato a sfilare per grandi marchi nazionali e internazionali tra cui: Ferragamo, Scervino, Roberto Cavalli, Cruciani, Brunello Cucinelli e Fendi che era prodotta dallโazienda Roscini a Spello. In contemporanea mi sono laureata allโUniversitร in Scienze della Formazione con specialistica in psicologia – la mia famiglia, molto tradizionalista, ci teneva che mi laureassi – e ho iniziato a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo tra Roma e Milano. Non mi fermavo mai. Ho sempre perseguito con passione e grande determinazione i miei obiettivi: volevo sfilare e raggiungere la moda a livelli internazionali. Volevo che la mia esistenza avesse un significato al di lร dei confini nazionali, o nella moda o nello spettacolo, ma questo volevo! Alla proposta di Miami ho saltato dalla gioia perchรฉ era il mio sogno, perรฒ allo stesso tempo avevo anche tanta paura: era la mia grande occasione quindi ho preso e sono partita, sono rimasta in Florida anche dopo che il progetto era terminato e da lรฌ tante altre nuove conoscenze e opportunitร sono arrivate, tra cui lโuomo della mia vita, Domenico.
Modella, attrice, presentatrice e anche cantante: qual รจ il lavoro che preferisce?
Quello che mi dร piรน soddisfazione รจ sicuramente il cinema, ma anche la conduzione. Sono due parti del mio lavoro che mi piacciono tantissimo. La modella fa parte di un periodo importante della mia vita che mi ha dato tante soddisfazioniโฆ tutto รจ iniziato lรฌ. Per quanto riguarda la musica, non mi definisco una cantante: ho inciso la canzone Volare perchรฉ rientra un poโ nellโimmaginario dellโitaliano in America, รจ stato un gioco, incentivata da un produttore italiano.
Ci raccontiโฆ
Nel 2016 a Miami e a New York iniziavo a essere riconosciuta agli eventi e ai party del jet set americano, era il momento in cui iniziavo a condurre i primi Festival, ero identificata come la bella italiana in America. Ricordo che a una festa di italo-americani iniziai a ballare il mambo emulando Sofia Loren e cosรฌ da lรฌ si รจ creato il clichรฉ di Elleonora Lora the Italian beauty (gli americani non pronunciano bene il mio nome). Lโidea di Volare รจ stata lanciata da un amico produttore musicale italiano e da mio marito Domenico Vacca, che รจ il mio mentore e una grande fucina di idee, poi รจ stata post prodotta da Ben DJ e distribuita da unโetichetta di Las Vegas.ย ย
Eleonora Pieroni durante la Quintana di Foligno
ร Ambasciatrice dโarte Made in Italy e della cultura italiana negli Stati Uniti per aver portato una delegazione della Quintana a sfilare a New York in occasione del Columbus Day del 2017โฆ
ร un titolo che mi รจ stato conferito dal sindaco di New York, Eric Leroy Adams ed รจ collegato a questโevento del 2017 e anche allโevento di promozione della regione Puglia, che รจ la mia seconda terra, avvenuto nel 2018. Non lo devo dire io, perรฒ credo che non ci siano altri personaggi che si sono cosรฌ impegnati a promuovere lโUmbria allโestero; ho fatto e faccio una promozione volontaria voluta e ideata da me. Il mio obiettivo รจ quello di raccontare agli americani la mia terra, Foligno e la Quintana.ย
Ora รจ anche madrina dei Borghi piรน Belli dโItalia per la regione Umbria, lei che dai borghi in qualche modo รจ scappata. ร una bella coincidenzaโฆ
ร verissimo. La vita รจ un circolo e secondo la legge dellโuniverso se tu visualizzi delle cose alla fine le attiri. Io avevo visualizzato il mio ritorno in Umbria, me lo aveva predetto anche un veggente, perchรฉ, diciamoci la veritร , ci si sta bene, ma volevo tornare dopo aver fatto un mio percorso. ร il suggerimento che do a tutti i giovani. Comunque sono felicissima di questa nomina perchรฉ richiama un poโ la mia natura e stiamo lavorando a dei progetti molto interessanti dedicati anche al turismo di ritorno, ossia invitando gli italiani che vivono fuori Italia (piรน di 80 milioni) a riscoprire i borghi e le loro cittร natali ormai dimenticate. In pratica promuovere un turismo sostenibile e delle proprie radici.
Da occhio umbro ma che vive allโestero: cโรจ qualcosa che manca alla regione e ai suoi borghi per fare quel passo in piรน e diventare famosa come la Toscana?
In realtร cโรจ quasi tutto, vanno migliorate solo alcune cose, come ad esempio le infrastrutture, i collegamenti ferroviari e alcuni servizi. Inoltre, andrebbero piรน approfonditi il marketing e la comunicazione per il turismo. Qualcosa si sta muovendo – Paola Agabiti e la presidente Donatella Tesei stanno facendo un ottimo lavoro – รจ stato creato anche un nuovo logo, ma occorre una visione piรน internazionale per puntare sul turismo di lusso che cerca sempre posti esclusivi e di nicchia. Non solo per i clienti italiani, ma anche provenienti dallโestero, per questo giร anni fa avevo puntato sullโUmbria poichรฉ รจ come una piccola Svizzera con paesaggi bellissimi e una qualitร della vita altissima, lโevento della Quintana a NY รจ stato in fondo un evento precursore del turismo delle radici. A proposito del turismo delle radici e del ritorno, ti anticipo che il 2024 sarร lโanno del turismo del ritorno.
Parliamo ora del suo ultimo film โDanteโ di Pupi Avati dove interpreta una suora: le scene del suo personaggio sono state girate proprio a Foligno. ร stato emozionante?
Assolutamente sรฌ. ร stata una grande gioia. Pensa al caso: sono scappata da Foligno e poi a distanza di anni la vita mi ha portato a girare un film proprio lรฌ, a Palazzo Trinci. Sono la suora che accompagna Dante a incontrare Papa Bonifacio VIII. ร stato un piccolo ruolo che perรฒ mi ha dato grande gioia, perchรฉ รจ una partecipazione in un film importante che rimarrร nella storia, diretto da un maestro del cinema come Pupi Avati e che racconta la Divina Commedia e Dante Alighieri, due capisaldi della letteratura italiana. ร stata una grande esperienza, abbiamo girato molto in Umbria, il 90% delle scene sono ambientate tra Foligno, Bevagna, Perugia, Spoleto e tanti borghi dellโUmbria. Inoltre, รจ stato bello aver rincontrato il costume designer Andrea Sorrentino e Sergio Castellitto, che avevo premiato durante il Festival Italy on screen Today che ho condotto a New York qualche anno fa.
Ce lโha un aneddoto su Pupi Avati da raccontare?ย ย
La prima volta che lโho incontrato sono rimasta sbalordita perchรฉ nel suo ufficio ha appesa la bandiera americana e sulla scrivania tiene la fotografia della sua casa americana. Era destino. Poi durante un meeting mi disse: ยซAndiamo a girare in Umbria e mi dicono che tu sei la madrina dellโUmbria e che la rappresenti anche in Americaยป. Insomma, รจ stato molto carino ed รจ stato per me una fonte di saggezza da cui imparare.
Come si descriverebbe in tre parole?
Sensibile, generosa e solare: amo la vita in tutte le sue sfumature!
Ha dei progetti in cantiere?
Ne ho diversi, sia nel cinema sia per quanto riguarda il mio ruolo di Ambasciatrice dei Borghi italiani. Come dicevo prima ci sono in campo progetti culturali che puntano sul turismo di ritorno e sulla promozione dei Borghi piรน belli dโItalia e li sto seguendo per quanto riguarda i due mondi: Italia e America. A gennaio 2023 a New York riceverรฒ una nomina molto importante dalla CIM-Confederazione italiani nel mondo.
La Quintana a New York
Ha ancora il sogno nel cassetto di aprire una masseria?
Sรฌ, ce lโho ancora. Vedo che si รจ informata bene su di me! (ride). Per ora ho comprato una masseria in Puglia e ho iniziato a fare dei lavori di ristrutturazione, a Trani invece stiamo realizzando un hotel di lusso. Sto mettendo in atto il turismo di ritorno anche nella mia vita! Vorrei anche un agriturismo in Umbria dove fare il vino, lโolio, il miele e i prodotti naturali che a me piacciono tanto.
Non posso non chiederle di Ivana Trump: comโรจ nata la vostra amicizia?ย
La incontrai per la prima volta a Saint Tropez. Poi la vera conoscenza avvenne durante una cena a Miami alla quale andai con mio marito Domenico Vacca. Domenico รจ stato il suo stilista personale per anni, ed erano legati da una grande amicizia; pensa che tutte le foto che si trovano di Ivana sul web sono quelle in cui indossa i tailleur coloratissimi di Domenico. Teneva molto a farmi conoscere Ivana perchรฉ voleva in qualche modo la sua approvazione. Da quel momento abbiamo iniziato a frequentarci.
Cosa ha rappresentato per lei?
Per me Ivana รจ stata veramente tanto importante. Era una fonte dโispirazione e di grande motivazione. La guardavo e pensavo: ยซVoglio essere come leiยป. ร stata la mia mamma americana nei momenti di solitudine e quando ancora non conoscevo nessuno a New York, lei cโera sempre. Non era solo una donna bellissima, ma anche una donna rigorosa, intelligente, una businesswoman, una campionessa di sci; ha scritto tre libri, aveva una sua linea di moda e degli alberghi col marito Donald Trump. Una vera icona degli anni 80.
Cosa facevate insieme?
Pranzavamo insieme almeno una volta alla settimana da Cipriani, il ristorante vicino a Central Park. Ci incontravamo a casa sua, facevamo una passeggiata e andavamo a pranzo insieme e poi la riaccompagnavo. Questa era la nostra routine. Stavamo ore e ore a parlare, io spesso prendevo appunti, ho un diario dove conservo tutti i suoi consigli e le sue frasi. Quando penso a lei mi si scatena un turbinio di emozioni, giusto qualche giorno fa mentre sistemavo la casa ho ritrovato delle foto e, sotto le note alla radio di Franck Sinatra, sono scoppiata in un pianto ininterrotto, mi fa tanto male pensare che non ci sia piรน, ha creato in me una rottura incredibile, mi aveva promesso tante cose, avrebbe dovuto essere presente a tanti nostri momenti belli. Ivana rimarrร sempre nel mio cuore, e se lascerรฒ un segno nella storia di New York sarร anche grazie a lei.
Foligno (PG) e Gibellina (TP) apparentemente non hanno niente da condividere, ma in realtร un cubo e una sfera unisce queste due localitร .
Foligno e Gibellina sono due comuni italiani che distano fra loro 1.246 km. La distanza รจ notevole, non solo da un punto di vista geografico, ma anche storico, culturale, di dialetto e di cucina. Eppure, Lu centru de lu munnu e la Valle del Belice sono molto piรน vicine di quello che si puรฒ pensare. Infatti un evento naturale e due opere architettoniche, pur con tempi e forme diverse, hanno unito e uniscono questi due luoghi. L’obiettivo di rinascita spesso passa anche attraverso l’arte e i valori simbolici che essa esprime.
Tutto ha inizio nel gennaio del 1968 quando un forte terremoto colpรฌ la Valle del Belice distruggendo Gibellina, paesino dell’entroterra trapanese. Poi nel settembre del 1997 un sisma di intensitร leggermente inferiore a quello siciliano fece piombare nel dramma le popolazioni a cavallo tra Umbria e Marche. Nonostante le perdite umane e le pesanti ripercussioni su un territorio disastrato, la voglia di rinascita e di riscatto sociale si fece strada anche con i contributi dell’architetti Massimiliano Fuksas e Ludovico Quaroni.
Gibellina e l’architetto Ludovico Quaroni
Per la ricostruzione edilizia si pensรฒ a una Nuova Gibellina distante una quindicina di km dal vecchio borgo. Per la rinascita delle coscienze e per la memoria storica si fece strada, da parte dell’amministrazione del Comune, l’idea di una ricostruzione culturale, dove l’arte e l’architettura avrebbero garantito un futuro a questa zona.
Chiesa di Gibellina
Nel 1970 l’architetto romano Ludovico Quaroni ricevette l’incarico per la progettazione della Chiesa parrocchiale nel punto piรน alto del paese. Il progetto fu completato nel 1972 ma i lavori iniziarono clamorosamente tardi e non furono completati fin quando nel 2002 ripresero i passaggi ultimativi, terminati poi nel 2010. Nel mese di marzo di quell’anno la chiesa fu inaugurata e consegnata ai fedeli.
La chiesa presenta una peculiaritร che ritroviamo nelle architetture metafisiche, nel Cenotafio di Newton di Boullรจe, nei connotati utopici di altri progetti contemporanei e che in sostanza si materializza nella forma perfettamente sferica dell’abside.
La Chiesa Madre, questo il suo nome, ha una geometria inusuale per una costruzione ecclesiastica: ha una pianta a base quadrata di 50 metri per lato, un anfiteatro scoperto dominato da una sfera centrale.
Foligno e l’architetto Massimiliano Fuksas
La Chiesa di San Paolo Apostolo a Foligno รจ una chiesa parrocchiale progettata dall’architetto Massimiliano Fuksas e inaugurata nel 2009. Simbolo della rinascita dopo il terremoto del 1997 sorge su un’area che aveva ospitato un campo container per gli sfollati. L’edificio รจ costruito prevalentemente in cemento armato ed รจ come una scatola nella scatola, essendo frutto della composizione di due parallelipipedi, uno interno e uno esterno dove sono presenti finestre di forma irregolare.
Chiesa di San Paolo Apostolo a Foligno
Non รจ, come qualcuno sofferma, una monolitica gettata di cemento, ma molto di piรน per l’importante rapporto che si crea fra l’edificio e il cielo e che rimanda al trascendente. La lunghezza, la larghezza e l’altezza sono uguali e perciรฒ di tratta esattamente di un cubo. Interessante รจ la leggerezza del cubo sospeso all’interno che si contrappone all’architettura massiva del volume esterno. Alla Chiesa si accede attraverso un vasto sagrato in salita dove si innalza una stele alta 13 metri in cemento e marmo di Carrara.
Accanto alla chiesa sorge un altro parallelepipedo, piรน basso e allungato dove trovano spazio la Sagrestia, il Ministero Pastorale e la Casa Canonica. Infine, un piccolo volume vetrato accoglie la cappella feriale. La facciata dell’ingresso, posta a sud, รจ attraversata in tutta la sua lunghezza da una bassa vetrata e numerose sono le fonti di luce che illuminano scenograficamente gli elementi di maggiore importanza.
Aspetti geometrici e rappresentativi
La Chiesa Madre di Gibellina rappresenta un luogo chiaramente simbolico, il centro gravitazionale degli spazi per la liturgia intorno a essa disposti. La sfera รจ una superficie liscia e candida che incarna la ricerca di purezza. ร memoria della chiesa originaria riletta in chiave moderna e sintetizza il trascendente con la razionalitร umana, รจ un’opera unica e un osservatorio privilegiato. Ludovico Quaroni ha sperimentato a Gibellina una sintesi fra arte, architettura e urbanistica tralasciando in parte gli aspetti liturgici.
Massimiliano Fuksas definisce cosรฌ il senso del suo progetto per il Complesso Parrocchiale San Paolo a Foligno: ยซVedere attraverso il cemento il cielo, dall’interno, dall’esterno, all’esternoยป. L’elemento luce in questo progetto รจ fondamentale per creare un ambiente favorevole alla spiritualitร . La geometria minimalista dell’ingresso, al quale si arriva attraversando il sagrato, รจ in perfetta sintonia con tutta l’opera. Il cubo di Fuksas si rifร a un’estetica di essenzialitร indicando ai fedeli la via della spiritualitร . Il progetto, ispirato da un’idea di modernitร , รจ di interesse, per il suo spirito d’innovazione, internazionale. La valenza simbolica รจ molto forte: opporsi alla distruzione ricostruendo un edificio forte e stabile.
La critica e la paura verso il nuovo
ย La prima critica nei confronti della Chiesa Madre di Gibellina, a nome degli anziani del posto, รจ che รจ ยซtroppo lontana, raggiungerla a piedi รจ impossibileยป, trovandosi nella parte piรน alta del paese. Inoltre, per i gibellinesi รจ moderna e con una forma bizzarra tanto che รจ stata soprannominata la chiesa palla.
Chiesa di Gibellina
Gli abitanti del posto erano abituati a cose ordinarie e capire questa nuova chiesa non รจ stato semplice. La Chiesa Madre di Quaroni per la gente รจ semplicemente un monumento da far vedere ai turisti e i fedeli vanno nella Chiesa Madre perchรฉ poi in fondo non hanno altre alternative, ma l’idea di appartenenza a una piccola comunitร religiosa รจ ormai perduta.
Sintetizzando possiamo affermare che l’obiettivo di rinascita non ha funzionato del tutto e che la chiesa palla รจ troppo lontana e troppo moderna per essere accettata. Per quanto riguarda Foligno, sebbene la Conferenza Episcopale Italiana abbia scelto il progetto di Fuksas per il suo forte carattere d’innovazione, vi รจ stato chi ha mosso dure critiche al risultato finale. I detrattori sostengono che l’edificio risulta troppo d’impatto con il contesto circostante richiamando l’idea di un magazzino o semplicemente l’idea di un cubo gigantesco. Un volume troppo imponente che non si integra con il paesaggio umbro e la sacralitร del luogo. ร cosรฌ che l’estetica contemporanea come tema di rinascita si รจ trasformata pure in tema di polemica. Come la chiesa palla non รจ entrata nel cuore dei gibellinesi, anche la chiesa cubo non fa impazzire i folignati. Probabilmente queste due opere architettoniche moderne hanno fatto emergere, in parte della popolazione, la neofobia intesa come il timore per tutto ciรฒ con cui non abbiamo familiaritร . Spesso non si ha paura del nuovo come tale, ma delle sue conseguenze. La paura della modernitร e del cambiamento รจ uno stato d’animo che esiste da sempre, perfino Socrate era diffidente di quell’astruseria moderna che era la scrittura.
Chiesa di San Paolo Apostolo a Foligno
Uno sguardo oltre
Molti sono gli esempi a livello internazionale di centri parrocchiali progettati in chiave moderna nell’ambito dell’architettura sacra. La chiesa del centro parrocchiale di Iesu a San Sebastian in Spagna, progettata da L.R. Moneo Valles, si contraddistingue per lo spazio astratto e cubico e per lo slancio verticale. La chiesa del complesso parrocchiale di Ka Don in Vietnam, si caratterizza per la semplicitร e il rigore. Si tratta di un’opera poetica capace di rispondere a uno spazio di preghiera dimensionalmente grande. La chiesa invece progettata dagli architetti Ansgar e Benedikt Shulz a Lipsia in Germania ha un significativo spazio liturgico capace di trasmettere una trascendente esperienza spaziale intensificata dall’alto lucernario.
Un cenno al simbolismo geometrico
Concludo facendo un breve cenno al simbolismo geometrico e se questo puรฒ essere utile ad aiutare gli scettici a scoprire la bellezza delle chiese di Foligno e Gibellina. La sfera รจ la forma primordiale perchรฉ รจ simile a se stessa in tutte le direzioni ed รจ la forma piรน universale essendo il simbolo della perfezione. L’assenza di angoli simboleggia l’armonia e rinvia a una immagine di totalitร .
Il cubo รจ la forma piรน immobile di tutte, รจ il solido per eccellenza e simboleggia la stabilitร la forza e l’integritร . Con le dovute modifiche, certamente Quaroni e Fuksas hanno applicato ai loro progetti il valore del simbolismo e mentre il primo asseriva che: ยซsenza possibilitร di sperimentare non รจ possibile fare nienteยป, l’altro ha affermato: ยซIo inizio a disegnare, intuisco una cosa, che poi non รจ mai quella vera o quella che mi era richiestaยป.
Si รจ tenuto lo scorso sabato 15 ottobre 2022 Montagne Super-Abili, lโevento finale di Hi-Ability, progetto finanziato dal programma Erasmus+ mirato a sviluppare competenze sociali e professionali di adulti con disabilitร intellettiva attraverso la pratica sportiva.
Pale di Foligno (PG) – con la sua Aula Verde Altolina e i suggestivi percorsi delle Cascate del Menotre e dellโEremo di Santa Maria Giacobbe โ ha accolto numerosi appassionati, curiosi e interessati al tema, nonchรฉ gli educatori e i ragazzi di diverse organizzazioni attive nellโambito dellโinclusione di persone con disabilitร intellettiva. Queste ultime, provenienti da Cittร di Castello (Cooperativa La Rondine), Foligno (Associazione Liberi di Essere e La Locomotiva), Perugia (Asd Viva) e Nepi (Cooperativa sociale Gea) si sono cimentati in escursioni e in laboratori volti alla fabbricazione della carta con il supporto degli organizzatori, i membri dellโASD Trekkify, e dellโassociazione Valle Umbra Trekking, che ha fatto gli onori di casa. In apertura della giornata sono intervenuti lโassessore alle politiche sociali e ambientali di Foligno Agostino Cetorelli, i rappresentanti delle organizzazioni e cooperative presenti che hanno condiviso i loro progetti e la loro esperienza, il presidente di Valle Umbra TrekkingCarlo Valentini โ che durante la mattinata ha inaugurato anche la panchina rossa contro la violenza sulle donne che colora lโingresso dellโAula Verde Altolina – e la presidentessa dellโASD Trekkify Eleonora Cesaretti, che ha ripercorso i due anni di progetto e presentato i quattro risultati prodotti, ponendo lโaccento sul ruolo comprimario delle persone con DI nella loro elaborazione.
Visita all’Eremo Santa Maria Giacobbe, foto di Elena Volterrani
In primis, รจ stato elaborato un Toolkit per gli educatori, un vero e proprio manuale diviso in otto moduli che presenta esercizi e tutorial affinchรฉ gli educatori abbiano gli strumenti e le competenze per mettere le persone con DI nelle condizioni di approcciarsi allโambiente naturale e agli sport allโaria aperta con autonomia e sicurezza. Poi unโApp (Hi-Ability, disponibile su App Store e presto anche su Google Play) creata con un linguaggio Easy to Read, coadiuvato da pittogrammi e immagini, che racchiude dodici percorsi accessibili (quattro per ogni Paese partner, e cioรจ Italia, Croazia, Belgio e Grecia) individuati dai partecipanti al progetto con lโaiuto degli educatori; una Guida Verde, strumento a disposizione del turismo naturalisticoaccessibile, che riporta i suddetti dodici percorsi pilota, disponibile in inglese nella sua versione integrale e nelle quattro lingue dei partner nella sua versione semplificata, sempre concepita con un linguaggio Easy to Read. Infine, un documento con raccomandazioni per le politiche, che consenta di esportare il modello Hi-Ability al di fuori del progetto e di riprodurlo in maniera sistematica.
Laboratorio della carta, foto di Elena Volterrani
La giornata รจ proseguita con i tre gruppi di partecipanti che si sono dati il cambio nellโammirare, sia la mattina sia il pomeriggio, le bellezze storico-naturalistiche del paese di Pale, del Sentiero dei Vecchi che lo costeggia, delle Cascate del fiume Menotre e dellโEremo di Santa Maria Giacobbe, apprezzando la zona anche per sua tradizione cartiera, attraverso la partecipazione al laboratorio di fabbricazione della carta, e culinaria, attraverso la condivisione di un momento conviviale.
Attivitร outdoor, laboratori e una tavola rotonda sullโattivitร sportiva come strumento inclusivo a supporto delle persone con disabilitร intellettiva
Il 15 ottobre 2022, presso lโAula Verde Altolina di Pale (Foligno), si svolgerร Montagne super-Abili, lโevento finale del progetto europeo Hi-Ability, finanziato dal programma della Commissione europea Erasmus+ e incentrato sullo sviluppo di competenze sociali e professionali di adulti con disabilitร intellettiva attraverso la pratica sportiva, con un focus particolare sul trekking.
Durante lโevento, organizzato dallโASD Trekkify con il supporto di Valle Umbra Trekking e con il patrocinio del Comune di Foligno, verranno presentati i risultati del progetto – un Manuale di educazione ambientale, una Guida di percorsi escursionistici accessibili a persone con disabilitร e unโApp per la fruizione di tali percorsi – che intendono supportare non solo le persone con disabilitร , ma anche le loro famiglie e gli educatori nellโacquisizione di competenze atte a utilizzare lโambiente naturale come strumento a supporto del benessere psico-fisico.
In apertura della giornata interverranno rappresentanti dellโASD Trekkify, di Valle Umbra Trekking e della FIE Umbria โ Federazione Italiana Escursionismo, nonchรฉ dellโASD Viva, de La Rondine e di Liberi di Essere di Foligno. Seguiranno alcune semplici escursioni, a cura di Valle Umbra Trekking e dellโASD Trekkify, per scoprire le Cascate del Menotre, lโEremo di Santa Maria Giacobbe e le Grotte di Pale, cosรฌ da valorizzare il territorio e il patrimonio naturalistico della Montagna folignate.
Dopo il pranzo offerto, la giornata proseguirร con alcuni laboratori ambientali a cura degli operatori di Valle Umbra Trekking e con intrattenimento musicale a cura di Young Jazz.
In unโottica di totale inclusione sociale, tutte le attivitร (presentazioni, escursioni, laboratori) sono gratuite e rivolte sia a persone con disabilitร sia alle loro famiglie, educatori o altre persone interessate ai temi dellโevento.
Iscrizione obbligatoria su www.trekkify.it, da effettuarsi entro e non oltre il 7 ottobre 2022.