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Continua il nostro viaggio alla scoperta delle opere di Pietro Vannucci, in occasione dei 500 anni dalla sua morte. In questa puntata siamo a Foligno a scoprire Il Battesimo di Cristo.

La cittร  di Foligno ci porta verso le opere del Divin Pittore; qui si possono trovare tracce di san Francesco, Federico II di Svevia, Mozart quattordicenne in viaggio con il padre e gli arbori della stampa, in particolare, della Divina Commedia.
Percorrendo le vie della cittร  dei Trinci si arriva dinanzi a una chiesetta umbra, denominata Nunziatella, appellativo che rimanda al mistero dellโ€™Annunciazione ma, posto in grado vezzeggiativo, ricorda le sue piccole dimensioni.

 

Perugino, Battesimo di Cristo, 1508-1513, Foligno, Oratorio della Nunziatella

Il Santuario della Nunziatella, caso unico nel suo genere, forse per lโ€™esiguitร  degli spazi disponibili, adotta una pianta quadrata arricchita da sei nicchie in cui vengono collocati quattro altari. La perdita dei registri contabili della Nunziatella ci priva purtroppo di alcune informazioni importanti circa le maestranze che vi hanno operato, tra cui lโ€™architetto responsabile del progetto; sebbene gli studiosi suggeriscano il nome di Francesco di Bartolomeo da Pietrasanta, presente in quegli anni a Foligno. Allโ€™interno di questo piccolo e minuto scrigno รจ conservato lโ€™affresco del Divin Pittore, raffigurante

Il Battesimo di Cristo

Lโ€™affresco รจ parte della decorazione voluta dal rettore della societร  dellโ€™Annunziata Giovanni Battista Merganti, allโ€™inizio del Cinquecento, per la cappella di san Giovanni Battista. Il tema del Battesimo aveva riscosso un grande successo tra i clienti del Perugino, grazie al modello da lui eseguito nella Cappella Sistina: รจ fortemente probabile che lโ€™artista aveva avuto modo di ammirare opere con lo stesso soggetto nella bottega fiorentina di Andrea del Verrocchio.
Al centro della scena, nel fiume Giordano, san Giovanni sta per versare lโ€™acqua del battesimo sul capo di Cristo in atto di pregare, vestito solo di un leggero panno annodato sotto i fianchi. Sulle sponde del corso dโ€™acqua, si trovano quattro angeli eleganti, mentre altri due, circondati da cherubini, affiancano una colomba bianca, simbolo dello Spirito Santo che discende tramite lโ€™atto.
Nella lunetta superiore, il Padre Eterno sulle nuvole con in mano il Globo benedice la scena, con accanto due angeli che reggono i gigli, simbolo di purezza. Lโ€™intero dipinto nel corso dei secoli ha subito danni dovuti allโ€™umiditร  ed รจ stato soggetto ad alcuni restauri tra Otto e Novecento, con reintegro delle lacune per una migliore lettura complessiva della scena.

In occasione della settima edizione del Loco&Rail show, che si terrร  il 17 e 18 giugno a Foligno, la storica Officina Manutenzione Ciclica Locomotive (OMCL), stabilimento industriale di Trenitalia (societร  capofila del Polo Passeggeri del Gruppo Fs Italiane), apre le sue porte agli appassionati. Unโ€™occasione unica per guardare da vicino locomotive e convogli elettrici.

Le โ€œPorte Aperteโ€ allโ€™OMCL di Foligno sono un appuntamento particolarmente atteso dagli appassionati di un settore che continua ad emozionare adulti e bambini. Prenotazioni da tutta Italia e dalla Svizzera per ammirare le eccellenze dellโ€™ingegneria ferroviaria nazionale. Tecnici ed esperti illustreranno sabato 17 giugno dalle 8 alle 13 le diverse fasi delle lavorazioni a cui sono sottoposte le locomotive e accompagneranno i gruppi di visitatori tra carrelli, motori e componenti elettronici.

Il Loco&Rail Show, la kermesse ferroviaria organizzata dal Dopo Lavoro Ferroviario (DLF) di Foligno e dallโ€™associazione Umbra Treni Storici โ€œTurno Cโ€, torna dopo 5 anni con un programma ricco di appuntamenti:

Sabato 17 giugno dalle 9.30, presso il salone del Dopolavoro Ferroviario di Foligno (via Piave 2/A), si potranno ammirare plastici ferroviari di grandi dimensioni e decine di modelli partecipanti al Concorso Nazionale di modellismo ferroviario. Nel pomeriggio verranno presentate tutte le novitร  del settore.

Contemporaneamente sarร  possibile visitare il deposito rotabili storici della Fondazione FS italiane (Via Santa Maria in Campis) dove sono presenti automotrici e locomotive a vapore, tra cui quella utilizzata per il film premio oscar nel 1999, โ€œLa Vita รจ bellaโ€.

Domenica 18 giugno alle 10, si terrร  la Gara Nazionale โ€œCriterium Composizioniโ€ che premierร  la riproduzione piรน fedele di un convoglio ferroviario che coinvolge oltre 20 partecipanti da tutta Italia premiati nel pomeriggio dal responsabile dellโ€˜evento Lorenzo Giacchi.

Per le visite guidate allโ€™OMCL di Foligno รจ obbligatoria la prenotazione via mail a info.locoerailshow@libero.it (fino ad esaurimento posti), maggiori informazioni www.turnoc.it

A una settimana esatta dallโ€™apertura della XII edizione in calendario per giovedรฌ 20 aprile boom di richieste di partecipazione per gli eventi di Foligno e Fabriano.

Superate le restrizioni imposte lo scorso anno dal Covid che prevedevano numeri contingentati, โ€œFesta di Scienza e Filosofia – Virtute e Canoscenzaโ€ si prepara ad una grande edizione. Di fatto la XII, che sta facendo registrare un boom di prenotazioni. Ad una settimana esatta dallโ€™apertura della manifestazione, in programma per giovedรฌ 20 aprile, รจ stata superata, infatti, la soglia delle 8mila richieste di partecipazione (nello specifico 8.197) agli eventi che, in questo 2023, non si terranno solo a Foligno (20-23 aprile) ma anche nella cittร  di Fabriano (21-22 aprile). Nel dettaglio, sono 147 le conferenze in agenda, di cui 130 in Umbria e le restanti 17 nelle vicine Marche, nellโ€™ambito della nuova sinergia avviata dal Laboratorio di Scienze Sperimentali di Foligno insieme al Rotary Club di Fabriano e al Comune di Fabriano, che punta a fare della manifestazione un evento di tutto il Centro Italia. Per quanto riguarda, invece, i relatori che interverranno alla XII edizione, sono 114 quelli che arriveranno a Foligno, mentre 17 quelli che saranno protagonisti a Fabriano per un totale di 131 ospiti. Al centro del dibattito โ€œUlisse del XXI secolo. La scienza strumento per affrontare le crisi globaliโ€: questo, infatti, il tema scelto per questโ€™anno dal Laboratorio di Scienze Sperimentali ODV, promotore e organizzatore dellโ€™evento in collaborazione con lโ€™associazione Oicos Riflessioni, il Rotary Club di Fabriano, il Comune di Foligno e il Comune di Fabriano; e con il sostegno della Regione Umbria, dellโ€™Assemblea legislativa dellโ€™Umbria e della Regione Marche. Tra le questioni toccate nellโ€™ambito della grande Festa culturale: dai cambiamenti climatici e il ruolo della scienza per affrontarli e attenuarne le conseguenze al futuro della nostra salute, dallโ€™intelligenza artificiale a ChatGPT e al mondo del Metaverso, dal superamento delle disparitร  di genere alla libertร  del pensiero razionale e fino ad arrivare alle vicende internazionali, con riferimento allโ€™attuale situazione geopolitica e quindi alle guerre, ma anche alla criminalitร  organizzata e alla legalitร . Mille gli studenti coinvolti nellโ€™organizzazione e gestione della โ€œFesta di Scienza e Filosofiaโ€ tra la cittร  di Foligno e quella di Fabriano, nellโ€™ambito dei Percorsi Trasversali per le Competenze e lโ€™Orientamento (Ptco).ย 

 

 

OSPITI – Ad aprire la XII edizione di โ€œFesta di Scienza e Filosofiaโ€, nella giornata di giovedรฌ 20 aprile, saranno in particolare don Luigi Ciotti e Romano Prodi. Il fondatore di Libera sarร  a Foligno, alle 10, per un incontro con le scuole dal titolo โ€œGuerra e pace. Mafie e legalitร . Il protagonismo dei giovaniโ€, che sarร  ospitato allโ€™Auditorium San Domenico. Nel pomeriggio, invece, sempre al San Domenico, sarร  protagonista lโ€™ex presidente del Consiglio ed economista, Romano Prodi. Intervistato dalla politologa e storica Marta Dassรน, il professor Prodi interverrร  su โ€œEst e Ovest, Europa e Russia: una tensione crescente. Come costruire una speranza di pace?โ€. Tra gli ospiti che si susseguiranno, poi, nelle quattro giornate figurano – tra gli altri – i quattro referenti di Festa di Scienza e Filosofia: il fisico Roberto Battiston, il genetista Edoardo Boncinelli, il filosofo Silvano Tagliagambe e il linguista Massimo Arcangeli. E ancora il presidente della Pontificia Accademia di Teologia, monsignor Antonio Staglianรฒ in dialogo con il matematico Piergiorgio Odifreddi, il teologo laico e filosofo, Vito Mancuso, lโ€™analista geopolitico, Dario Fabbri, lโ€™infettivologo Massimo Galli, il presidente e fondatore dellโ€™Istituto di Ricerche Farmacologiche โ€œMario Negriโ€, Silvio Garattini, il prorettore alla Ricerca e alla Terza Missione allโ€™Universitร  Vita-Salute San Raffaele e direttore scientifico dellโ€™Ospedale San Raffaele di Milano, Gianvito Martino, il presidente della Societร  Meteorologica Italiana, Luca Mercalli, il direttore de La Repubblica, Maurizio Molinari, il filosofo della scienza e senatore Marcello Pera, il segretario generale dellโ€™Aspen Institute, Angelo Maria Petroni, il sociologo Domenico De Masi. Per poi passare alla prorettrice vicaria con delega a Ricerca e innovazione dellโ€™Universitร  degli Studi di Milano โ€œLa Stataleโ€, Maria Pia Abbracchio, allโ€™ingegnere nucleare Giuseppe Anerdi, allโ€™ingegnere meccanico e biomedico, Paolo Dario, tra le figure storiche della robotica mondiale, al presidente dellโ€™Istituto Nazionale dellโ€™Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Carlo Doglioni, al presidente dellโ€™Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Antonio Zoccoli, al dirigente di ricerca affiliata allโ€™Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Lucia Votano, al professore del Gran Sasso Science Institute e direttore del Progetto Einstein Telescope, Fernando Ferroni, al dirigente di ricerca del Cnr e direttore della rivista โ€œSapereโ€, Nicola Armaroli, al professore di Genetica allโ€™Universitร  degli Studi di Ferrara, Guido Barbujani, alla giornalista scientifica Ansa, Enrica Battifoglia, alla giornalista Silvia Rosa Brusin, giร  responsabile di Tg Leonardo, al professore emerito allโ€™Universitร  โ€œPompeu Fabraโ€, Jaume Bertranpetit, al direttore dellโ€™Institute Fisica Alte Energie di Barcellona, Eugenio Coccia, al presidente della Societร  Italiana di Biofisica pura e applicata, Alberto Diaspro, al neuroscienziato Giorgio Vallortigara. E fino ad arrivare al latinista Ivano Dionigi, al commissario tecnico della Nazionale italiana femminile di pallavolo, Davide Mazzanti, al professore ordinario di Biologia molecolare allโ€™Universitร  degli Studi di Padova, Stefano Piccolo, al professore ordinario di Etica e sostenibilitร  degli Allevamenti dellโ€™Universitร  degli Studi di Sassari, Giuseppe Pulina, alla coordinatrice Network Nida e Osservatorio Nazionale Autismo, Maria Luisa Scattoni, al presidente della Fondazione Circolo Fratelli Rosselli, Valdo Spini, al professore di Filosofia teoretica allโ€™alunna Kingโ€™s College di Londra, Nicla Vassallo insieme alla giornalista culturale Anna Longo e al giornalista e scrittore Marcello Veneziani. Tanti, poi, i giovani studiosi e ricercatori ai quali โ€œFesta di Scienza e Filosofiaโ€ riserva sempre unโ€™attenzione particolare.ย 

 

 

EXPERIMENTA – Accanto alle conferenze troverร  poi spazio, come sempre, anche โ€œExperimentaโ€, lโ€™Officina di โ€œFesta di Scienza e Filosofiaโ€ curata dal professor Corrado Morici e allestita a palazzo Brunetti Candiotti di Foligno, che anche questโ€™anno proporrร  esperienze manipolative e sensoriali, laboratori scientifici e dimostrativi ed exhibit tecnologici aperti a tutti, dai bambini agli adulti. Diciotto le attivitร  che si susseguiranno dal 20 al 23 aprile. Tra queste: โ€œBe a scientist: build a vaccine! (Sii uno scienziato: sviluppa un vaccino!) In collaborazione con lโ€™Universitร  di Edimburgo e AIRIcerca; โ€œLa scienza dellโ€™olio e i segreti del panel testโ€ con il Frantoio Clarici di Foligno; โ€œIl giardino interioreโ€ promosso dal Liceo โ€œFrezzi-Beata Angelaโ€ di Foligno per coinvolgere studenti e famiglie in unโ€™esperienza sensoriale che contempla lโ€™utilizzo di tutti i sensi;ย  โ€œBiologia cellulare: dal modello allโ€™esperienza immersaโ€ in collaborazione con lโ€™ITS Umbria Academy; โ€œ(Paleo)Climate changes & Energy transition: le rocce sedimentarie raccontanoโ€ con lโ€™Universitร  degli Studi di Perugia; il progetto europeo โ€œExperimenta: a community-based approach to STEM educationโ€, finanziato dal programma Erasmus+ e coordinato dal Laboratorio di Scienze Sperimentali in partenariato con lโ€™Istituto Tecnico Economico โ€œGrimaldi-Pacioliโ€ di Catanzaro, lโ€™Osnovna sola Dobrise Cesarina di Zagabria e la Mano Channel Asociacion para el desarrolo comunitario; e โ€œPronti a salpare!โ€, viaggio a tappe attraverso varie esperienza che stimoleranno la curiositร  dei bambini delle scuole dellโ€™infanzia, guidandoli alla conoscenza del mondo attraverso il โ€œfareโ€.ย 

Numerosi anche gli eventi collaterali, tra i quali รจ possibile annoverare: il concerto promosso in collaborazione con gli Amici della Musica di Foligno dal titolo โ€œUn Brasil Diferenteโ€, che vedrร  lโ€™esibizione di Gabriele Mirabassi al clarinetto e Roberto Tau alla chitarra; la visita allโ€™orto didattico accessibile gestito dallโ€™associazione Liberi di essere, che proporrร  anche un incontro sul ben-essere alimentare dal titolo โ€œLโ€™uomo รจ ciรฒ che mangiaโ€; โ€œLa forma del libroโ€ in collaborazione con il Comune di Foligno per โ€œtoccareโ€ con mano alcuni dei documenti piรน preziosi conservati alla biblioteca โ€œAlighieriโ€; la visita โ€œInnovatori dal 1874: alla scoperta del Frantoio Clariciโ€. E ancora, due mostre fotografiche: la prima dal titolo โ€œLโ€™importanza incommensurabile della biodiversitร โ€ curata dalla Lipu; la seconda dal titolo โ€œLa Via Lauretana: il collegamento di Foligno con gli insediamenti di montagnaโ€, a cui si collega anche lโ€™iniziativa dellโ€™Archivio di Stato di Perugia โ€œLa Via Lauretana nei documenti dโ€™Archivioโ€.

Sempre in occasione della XII edizione della manifestazione verranno presentati i primi risultati del progetto didattico e formativo โ€œI cambiamenti climatici. Monitoraggio dello scioglimento dei ghiacciai alpiniโ€, che sta coinvolgendo alcune scolaresche con lโ€™obiettivo favorire il processo di sensibilizzazione sullโ€™impatto del riscaldamento globale. Studenti che saranno protagonisti anche della sezione โ€œAmbasciatoriโ€, nellโ€™ambito del progetto triennale โ€œIl pensiero scientifico e letterarioโ€, giunto in questo anno scolastico al secondo modulo dal titolo โ€œSpazio, suono e movimentoโ€, che sta interessando gli istituti di diverse regioni italiane. Infine quattro tavole rotonde: โ€œLโ€™apprendimento cooperativo e lโ€™etica dellโ€™intelligenza collettivaโ€ insieme allโ€™Universitร  per Stranieri di Perugia; โ€œMedicina digitale tra sostenibilitร , efficacia e innovazioneโ€ con lโ€™Usl Umbria 2; โ€œIl clima che cambia, il monitoraggio dei ghiacciai alpini overthecloudsโ€ con la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno; e quella sullโ€™acqua con la Valle Umbra Servizi. Questโ€™anno, poi, โ€œFesta di Scienza e Filosofiaโ€ ha deciso di ampliare la rete di collaborazioni sostenendo lโ€™iniziativa di beneficenza in programma per lunedรฌ 24 aprile dallโ€™associazione โ€œPenso Positivo by Tommasoโ€, quando allโ€™Auditorium San Domenico (ore 18) si terrร  la lezione-spettacolo del professore di fisica Vincenzo Schettini.

La XII โ€œFesta di Scienza e Filosofia – Virtute e Canoscenzaโ€ รจ realizzata con il patrocinio dellโ€™Universitร  degli Studi di Perugia, dellโ€™Universitร  per Stranieri di Perugia, dellโ€™Universitร  degli Studi di Genova, dellโ€™Universitร  di Camerino, dellโ€™Universitร  degli Studi di Urbino โ€œCarlo Boโ€, dellโ€™Universitร  Politecnica delle Marche, dellโ€™Universitร  di Macerata, dellโ€™Ufficio Scolastico Regionale per lโ€™Umbria,ย  dellโ€™Ufficio Scolastico Regionale per le Marche e della Fondazione Aristide Merloni.

PARTNER SCIENTIFICI – Partner scientifici della โ€œFesta di Scienza e Filosofiaโ€ sono: il Consiglio Nazionale delle Ricerche, lโ€™Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, lโ€™Istituto Nazionale di Astrofisica, lโ€™Agenzia Spaziale Italiana, lโ€™Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, lโ€™Istituto Italiano di Tecnologia, il Gran Sasso Science Institute, lโ€™Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica, lโ€™Institut de Fรฌsica dโ€™Altes Energies e lโ€™Enea.ย 

MEDIA PARTNER – Da questโ€™anno, poi, โ€œFesta di Scienza e Filosofiaโ€ si avvale anche della media partnership di Rai Cultura.ย 

COLLABORAZIONI – La โ€œFesta di Scienza e Filosofiaโ€ รจ inoltre realizzata in collaborazione con lโ€™Esercito, la Diocesi di Foligno, la Diocesi di Fabriano, la Valle Umbra Servizi, lโ€™Usl Umbria 2 e il Gal Valle Umbra e Sibillini.

A circa 10 chilometri dalla cittร  di Spoleto, sorge il piccolo borgo di Campello sul Clitunno. Il comune comprende tredici piccole frazioni, anche se con il toponimo Campello sul Clitunno si identificano soltanto due di esse, Campello Alto e Campello Basso.

Il nome deriverebbe dal barone di Borgogna, Rovero di Champeaux che, attorno al X secolo, governรฒ il feudo e fece erigere un castello, attorno al quale si sviluppa il borgo fortificato oggi denominato Campello Alto e abitato da poco piรน di cinquanta persone. Dellโ€™antico castello rimangono le mura esterne e la porta dโ€™ingresso, di fronte alla quale รจ situata la Chiesa di San Donato. Originaria del XVI secolo, venne ristrutturata piรน volte nel corso dei secoli e attualmente ospita un bellโ€™altare ligneo di epoca barocca. Il campanile della chiesa รจ stato ricavato da una torre medievale dellโ€™antico castello. Allโ€™interno di Campello Alto sono anche presenti il Palazzo Comunale e il complesso monastico dei Barnabiti, nel quale รจ custodito anche un affresco giottesco che raffigura la Crocifissione e i Santi.

 

Foto di Enrico Mezzasoma

 

La parte bassa di Campello, nella quale ha sede lโ€™amministrazione comunale, รจ denominata La Bianca a causa della presenza di unโ€™edicola votiva rappresentante una Madonna col Bambino, talmente chiara e bionda da essere soprannominata appunto la bianca. Il luogo piรน importante della frazione รจ il Santuario della Madonna della Bianca. Il progetto di costruzione venne avviato nel 1516 e aveva lo scopo di ospitare lโ€™omonima edicola. La chiesa a croce latina, affiancata nel 1638 da una torre campanaria, presenta una facciata a spioventi divisa da quattro lesene verticali al cui centro sorge un semplice portale sormontato da una finestra circolare. Lโ€™interno, a una sola navata con copertura a cupola, รจ decorato con importanti affreschi e tele di artisti cinquecenteschi.

Nei dintorni vi รจ il Castello di Pissignano, che sorge nellโ€™omonima frazione comunale. Il nome, che deriva dal latino Pissinianium ovvero piscina di Giano, testimonia lโ€™antico dominio romano sulla zona. A causa della particolare morfologia del territorio, il castello si presenta con mura perimetrali a forma triangolare e con case disposte a terrazzamento. Tra le numerose torri medievali, una, a forma pentagonale, รจ stata trasformata nel campanile della chiesa di San Benedetto. Attualmente sconsacrata e di proprietร  privata, era originariamente parte di un complesso architettonico benedettino. Lโ€™interno รจ decorato con numerosi affreschi, alcuni attribuiti a Fabio Angelucci da Mevale.

 

Tempietto sul Clitunno

 

Da non perdere assolutamente le Fonti del fiume Clitunno. Le sorgenti sono senza dubbio il luogo piรน suggestivo e rinomato di Campello sul Clitunno, alle quali numerosi poeti, come Virgilio e Giosuรจ Carducci, hanno dedicato delle magnifiche composizioni. Dalle fonti, create da sorgenti sotterranee che fuoriescono dalle rocce, si รจ formato uno splendido laghetto con limpide acque di colore smeraldo, nel quale sono presenti numerose specie e piante acquatiche. La struttura del parco oggi visibile, risale al XIX secolo, e venne costruita in seguito alla volontร  di Paolo Campello della Spina di ridonare alla fonte lโ€™antico splendore. Attualmente il parco si presenta come un luogo perfetto per gli amanti della natura che possono immergersi in sentieri tra salici piangenti e pioppi cipressini che donano allโ€™area una sensazione di pace e tranquillitร . Nei pressi delle fonti vi รจ il Tempietto sul Clitunno. Edificato nel V secolo sopra un preesistente santuario dedicato alla divinitร  fluviale Clitunno, รจ, in realtร , una piccola chiesa a forma di tempietto dedicata al culto di San Salvatore. La struttura rimanda allo stile classico di un tempio prostilo, tetrastilo, in antis, costruito su di un basamento e con colonne corinzie tutte diverse lโ€™una dallโ€™altra. Allโ€™interno vi รจ la cella, coperta da una volta a botte, che culmina con unโ€™abside affrescata. Gli affreschi, risalenti al VII secolo, raffigurano San Salvatore, benedicente a mezzo busto con un libro gemmato, e, ai lati, i Santi Pietro e Paolo. Dal 2011 il Tempietto sul Clitunno fa parte del sito seriale inserito nella lista dei patrimoni dellโ€™umanitร  dellโ€™Unesco I Longobardi in Italia: i luoghi del potere (568-744 d.C.) che comprende sette localitร  in cui sono custoditi beni artistico-monumentali di epoca longobarda.

Curiositร : Campello sul Clitunno fa parte dellโ€™Associazione Nazionale Cittร  dellโ€™olio ed รจ tra i migliori comuni italiani per la qualitร  della produzione di olio extravergine dโ€™oliva.

 


Per saperne di piรน

ยซรˆ stimolante lavorare in questa regione perchรฉ, oltre a essere un autentico paradiso di natura incontaminata, bellissimi borghi e cittadine affascinanti, รจ anche una regione ricca di storia, tradizioni e arte in tutte le sue espressioniยป.

Umbro di nascita, Armando Moriconi ha il suo atelier a Foligno, dove vive e lavora tra attrezzi del mestiere e calchi a cui dare forma e sostanza. รˆ proprio nel suo studio, nel cuore dellโ€™Umbria, che le sue sculture e installazioni prendono vita.

Alla scultura lei approda da giovanissimo, portavoce di uno stile scultoreo primitivo e istintuale, esperto conoscitore di tutte le tecniche nella lavorazione dei materiali. Ci racconta come nascono le sue opere?

Le mie opere nascono da visioni interiori; un poโ€™ riflettendo come Henri Focillon: ยซla forma fintanto che non vive nella materia, รจ una visione dello spiritoยป. Per me la scultura รจ pensiero, visione, segue poi il processo di lavorazione, ma รจ come respirare, cโ€™รจ la gioia non la fatica. Lโ€™idea nella materia marmo vive di luce propria, respira, emana luce, comunica. Allโ€™inizio, circa nel 1995, dallโ€™idea passavo direttamente alla lavorazione del blocco di marmo, tracciavo giusto qualche riferimento sulle facce del blocco avendo ben in mente la forma da cercare al suo interno. Si trattava di forme non articolate ma semplici, essenziali. Negli anni successivi, con lโ€™evolversi della ricerca che mi portava a sviluppare forme organiche con piรน dinamismo plastico e tensioni, ho iniziato ad adottare un metodo diverso, andando dallโ€™idea allโ€™argilla e sviluppandola al meglio, per poi iniziare a trasferire il progetto sul blocco di marmo mediante la tecnica di cavar punti, con uno strumento particolare che ha degli snodiย  in ottone. Su un’estremitร  scorre unโ€™asta appuntita in acciaio che tocca i punti indicandone le loro rispettive profonditร ; questo viene ripetutamente trasferito dal bozzetto al blocco in fase di lavorazione per evidenziare la quantitร  di marmo da rimuovere in quel determinato punto, avendo cura di non andare oltre altrimenti si compromette lโ€™esito dellโ€™intero lavoro. Per quanto riguarda la creazione delle mie opere in bronzo, si entra nel magico e affascinante spazio della fusione a cera persa: viverla e attuarla in prima persona in tutte le sue fasi รจ unโ€™esperienza unica. Si apprendono nuovi modi di operare, quelli che potrebbero sembrare errori tecnici in molti casi si rivelano fantastiche sorprese che stimolano la ricerca artistica e aprono nuove possibilitร  espressive. Attraverso lโ€™esperienza di fonditore e formatore ho appreso tante cose utili per sviluppare nuovi progetti, come quello attuale sullโ€™archeologia del tempo. Mentre i lavori in ceramica si concretizzano in modo piรน diretto rispetto al marmo e bronzo: lavorare lโ€™argilla per me รจ fondamentale, sia come studio per generare poi opere in marmo o bronzo, sia per creare opere finite con smalti oppure trattate con procedimenti di ossidoriduzione e in terzo fuoco.

 

Quanto รจ fondamentale per lei lavorare nel suo atelier? Da dove trae ispirazione?

Il mio atelier รจ immerso nella natura, da un lato ci sono gli alberi di ulivo, dei vitigni di Trebbiano, Grechetto e Merlot, un orto grande dove si alternano vari ortaggi di stagione che coltivo insieme a mio padre. รˆ fondamentale per me lavorare in questo contesto, dove la natura favorisce la mia ispirazione; blocchi di marmo, di onice, quando la luce del sole li coglie i loro spigoli si illuminano cosรฌ da far sembrare che al loro interno ci sia unโ€™anima. Lavorare nel proprio studio ti fa accorgere anche di progetti incompiuti e lasciati a metร  strada o in attesa di ripresa. Ogni volta che finisco una scultura non vedo lโ€™ora di fotografarla, in questo contesto la fotografia diventa uno strumento divulgativo ed espressivo che contribuisce ad accrescere il mito dellโ€™arte, Mi piace fotografare lo sviluppo dei miei lavori e metterli in relazione con lโ€™ambiente, spesso in situazioni di luce suggestiva.

 

Quanto รจ stato importante per lei e per la sua arte lavorare in questa regione?

รˆ stimolante lavorare in questa regione perchรฉ, oltre a essere un autentico paradiso di natura incontaminata, bellissimi borghi e cittadine affascinanti, รจ anche una regione ricca di storia, tradizioni e arte in tutte le sue espressioni. In Umbria si puรฒ contemplare Giotto, Perugino, Beato Angelico, Piero della Francesca, Dottori, Leoncillo, Burri, Afro e musei e siti archeologici di grande importanza. Lโ€™Umbria รจ anche la regione di San Francesco, in particolare la mia cittร , Foligno, fu a lui la piรน cara e vicina dopo quella di Assisi.

Solitamente concludiamo questa chiacchierata con una domanda: se ci lascia con una parola su cui meditare che per lei rappresenti il connubio tra la sua arte e lโ€™Umbria.

La parola armonia, intesa come connessione tra la mia energia creativa e il territorio in cui vivo e lavoro, ma anche come equilibrio plastico nelle mie opere.

Un secondo fine settimana di eventi e concerti!

 

Il secondo fine settimana si aprirร  venerdรฌ 16 dicembre con un doppio set (ore 19 / ore 21 al Birrificio f.lli Perugini) del duo Lorenzo Bisogno (sassofono) e Francesco Poeti (basso). Lโ€™inedito duo si confronta con i grandi standard della musica Jazz alternandoli con brani originali e in una location inedita.

Sabato 17 dicembre (Zut, ore 21.30) sarร  la volta della formazione Aka. Young Jazz presenta in anteprima esclusiva il nuovo lavoro frutto di una ricerca sul dialogo tra silenzio, gesto e ripetizione. Concerto in collaborazione con Zut e con il sostegno di CURA Centro Umbro Residenze Artistiche. Il gruppo รจ tornato al lavoro ricominciando dal silenzio in una ricerca sul concetto di limite dal punto di vista del gesto fisico, della dinamica e della ripetizione e lavorando allโ€™interno di territori ben circoscritti da un punto di vista compositivo, improvvisativo ed espressivo. Sul piano strumentale il quartetto si avvale della collaborazione di un trio dโ€™archi: il legno rinsalda la musica ad un piano puramente materico, la possibilitร  di suono senza articolazione riporta ad una dimensione sospesa, senza contorni. Il materiale, presentato in esclusiva per la prima volta allโ€™interno della rassegna di Young Jazz e sviluppato durante una residenza di tre giorni presso ZUT, si focalizza, da un punto di vista musicale, su texture ritmico-timbriche, sulla sovrapposizione di diversi livelli di segni e su soluzioni armoniche che riecheggiano le opere di compositori quali Feldman, Scelsi e Ligeti, pur mantenendo lo spirito e lโ€™approccio di un certo jazz contemporaneo. Lโ€™elettronica e la post-produzione diventano fonte di ispirazione per lโ€™approccio allโ€™improvvisazione ed al suono โ€“ puramente acustico โ€“ dellโ€™ensemble. Sul palco: Luca Sguera (pianoforte preparato), Francesco Panconesi (sassofono tenore), Alessandro Mazzieri (basso), Carmine Casciello (batteria), Ambra Chiara Michelangeli (viola), Enrico Milani (violoncello), Michele Bondesan (contrabbasso).

Domenica 18 dicembre gran finale con una produzione originale targata Young Jazz: Enrico Zanisi & Impro Circo Contemporaneo (Zut, ore 21). Imprevisto: non previsto, che giunge quindi inaspettato o di sorpresa. Lโ€™imprevisto valica tutto ciรฒ che si trova di pianificato, arriva da un inciampo che cambia le direzioni. Lโ€™imprevisto ci dimostra che non possiamo controllare lโ€™andamento delle cose. รˆ da qui che la quotidianitร  si muove realmente: nellโ€™inatteso. Su questo concetto si basa lโ€™esibizione del pianista Enrico Zanisi che suonerร  seguendo i movimenti dei performers di circo contemporaneo che, a loro volta, seguiranno il suono del piano. In questo ricercarsi, rincorrersi e inciampare del movimento e della musica ci troveremo di fronte allโ€™imprevisto che si incontra nel fluire quotidiano.

Lโ€™attrice di Foligno promuove la regione negli Usa, dove vive dal 2012. Da poco ha recitato nellโ€™ultimo film di Pupi Avati e con nostalgia racconta la sua amicizia con Ivana Trump.

Eleonora Pieroni

La potremmo definire la nostra italiana in America, anche se รจ ben lontana dal personaggio di Alberto Sordi nel film del 1967. Eleonora Pieroni infatti รจ unโ€™attrice, modella e presentatrice nata a Foligno, da cui รจ scappata a 20 anni per rincorre il sogno americano โ€“ e ce lโ€™ha fatta โ€“ e ora si trova dopo 10 anni a essere il volto dellโ€™Umbria e dellโ€™Italia negli USA, la Madrina internazionale della Quintana di Foligno e la Madrina dei Borghi piรน Belli dโ€™Italia per la nostra regione.ย ยซAlla fine tutto torna, sapevo che prima o poi avrei amato e promosso lโ€™Umbria. A 20 anni mi stava stretta, dovevo e volevo fare un mio percorsoยป ci dice durante una lunga chiacchierata via zoom dalla sua casa di New York. Nonostante le bizze dalla connessione – Perugia-New York non sono proprio vicine – abbiamo parlato di tante cose. Non solo di Umbria, ma anche di progetti passati e futuri e della grande amicizia che aveva con Ivana Trump. Ne parla con un filo di commozione: ยซEra la mia mamma americana. Rimarrร  sempre nel mio cuore. Sogno di essere come Ivana un giorno, di riuscire a fare anche solo la metร  delle cose che ha fatto leiยป.ย 

 

Eleonora qual รจ il suo rapporto con lโ€™Umbria, visto che dal 2012 vive negli Stati Uniti?

Ho lasciato lโ€™Umbria e Foligno 10 anni fa perchรฉ in quel momento odiavo questi luoghi, non mi vergogno a dirlo. Lโ€™Umbria non mi permetteva di raggiungere i miei obiettivi, di arrivare dove volevo, in primis nel mondo della moda e dello spettacolo. Dicevo sempre: ยซLโ€™Umbria รจ bellissima e si vive bene, ma รจ una regione per vecchiยป. Il mio sogno si poteva realizzare solo tra Roma e Milano, avevo paura di restare intrappolata qui. A 20 anni non apprezzavo la mia regione; ha iniziato a mancarmi quando sono andata a fare la modella a Miami: lรฌ era tutto meraviglioso perรฒ sentivo la nostalgia delle mie origini. Devo dire che lโ€™amore per lโ€™Umbria รจ venuto crescendo.

Quindi รจ un amore nato con il tempoโ€ฆ

Sรฌ. Oggi se chiudo gli occhi e mi immagino un posto dove stare serena e tranquilla sicuramente รจ un prato, dove guardare il cielo, nella campagna umbra. Per ritrovare in qualche modo questo, ogni giorno vado a fare una passeggiata a Central Park: ho proprio il bisogno di stare in mezzo al verde, agli alberi e alla natura. A casa mia a New York cโ€™รจ Umbria dappertutto, ci sono dei paesaggi verdi, ho sempre una piantina di basilico o di aloe a portata in mano, e nella credenza tengo le lenticchie di Castelluccio, che considero lโ€™elisir di lunga vita. E proprio in America รจ partito il desiderio di raccontare le mie origini, di raccontare la Quintana, di raccontare Foligno e lโ€™Umbria.ย 

Come si parte da Foligno alla volta degli Stati Uniti?

Si parte con tantissima paura, con tanto coraggio, adrenalina, un pizzico di pazzia e con una dose incredibile di ambizione. Ho avuto la visione di vedere me stessa proiettata nel mondo che volevo e questo mi ha spinto a partire. Inoltre, fondamentale รจ saper prendere il treno che passa in quel momento.

Il suo treno quandโ€™รจ passato?

รˆ passato una mattina mentre ero a scuola a Spoleto come maestra di sostegno: mi ero appena laureata e avevo accettato un incarico a tempo determinato, soprattutto per la gioia dei miei genitori. Era un periodo un poโ€™ particolare della mia vita e dopo tanti anni in giro per lโ€™Europa come modella, il lavoro a scuola era il coronamento dei miei anni di studio e poi, volevo vivere il mestiere dellโ€™insegnante, che devo dire, รจ uno dei piรน belli al mondo. Era novembre e a metร  mattina mi รจ arrivata una telefonata: ยซPronto Eleonora ricordi quel meeting? Ti hanno scelta come modella per un progetto a Miami! Devi partire tra 20 giorni! Pronto Ele ci sei? Sei ancora lรฌ?ยป. Sono rimasta in silenzio per 3 minuti poi ho balbettato: ยซWow grazie, ma ci devo pensareยป. Ero frastornata e mi confidai coi miei colleghi, in primis col maestro Francesco. รˆ stato lui a dirmi che dovevo prendere al volo quel treno e che se non lโ€˜avessi preso lui stesso mi avrebbe cacciato a calci nel sedere dalla porta. E cosรฌ fu! Devo dire perรฒ che sono stati diversi i fattori che si sono allineati come sostiene la legge dellโ€™attrazione dellโ€™universo che รจ la mia filosofia di vita. Tutto รจ iniziato a 15 anni quando ho iniziato a sfilare per grandi marchi nazionali e internazionali tra cui: Ferragamo, Scervino, Roberto Cavalli, Cruciani, Brunello Cucinelli e Fendi che era prodotta dallโ€™azienda Roscini a Spello. In contemporanea mi sono laureata allโ€™Universitร  in Scienze della Formazione con specialistica in psicologia – la mia famiglia, molto tradizionalista, ci teneva che mi laureassi – e ho iniziato a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo tra Roma e Milano. Non mi fermavo mai. Ho sempre perseguito con passione e grande determinazione i miei obiettivi: volevo sfilare e raggiungere la moda a livelli internazionali. Volevo che la mia esistenza avesse un significato al di lร  dei confini nazionali, o nella moda o nello spettacolo, ma questo volevo! Alla proposta di Miami ho saltato dalla gioia perchรฉ era il mio sogno, perรฒ allo stesso tempo avevo anche tanta paura: era la mia grande occasione quindi ho preso e sono partita, sono rimasta in Florida anche dopo che il progetto era terminato e da lรฌ tante altre nuove conoscenze e opportunitร  sono arrivate, tra cui lโ€™uomo della mia vita, Domenico.

Modella, attrice, presentatrice e anche cantante: qual รจ il lavoro che preferisce?

Quello che mi dร  piรน soddisfazione รจ sicuramente il cinema, ma anche la conduzione. Sono due parti del mio lavoro che mi piacciono tantissimo. La modella fa parte di un periodo importante della mia vita che mi ha dato tante soddisfazioniโ€ฆ tutto รจ iniziato lรฌ. Per quanto riguarda la musica, non mi definisco una cantante: ho inciso la canzone Volare perchรฉ rientra un poโ€™ nellโ€™immaginario dellโ€™italiano in America, รจ stato un gioco, incentivata da un produttore italiano.

Ci raccontiโ€ฆ

Nel 2016 a Miami e a New York iniziavo a essere riconosciuta agli eventi e ai party del jet set americano, era il momento in cui iniziavo a condurre i primi Festival, ero identificata come la bella italiana in America. Ricordo che a una festa di italo-americani iniziai a ballare il mambo emulando Sofia Loren e cosรฌ da lรฌ si รจ creato il clichรฉ di Elleonora Lora the Italian beauty (gli americani non pronunciano bene il mio nome). Lโ€™idea di Volare รจ stata lanciata da un amico produttore musicale italiano e da mio marito Domenico Vacca, che รจ il mio mentore e una grande fucina di idee, poi รจ stata post prodotta da Ben DJ e distribuita da unโ€™etichetta di Las Vegas.ย ย 

 

Eleonora Pieroni durante la Quintana di Foligno

รˆ Ambasciatrice dโ€™arte Made in Italy e della cultura italiana negli Stati Uniti per aver portato una delegazione della Quintana a sfilare a New York in occasione del Columbus Day del 2017โ€ฆ

รˆ un titolo che mi รจ stato conferito dal sindaco di New York, Eric Leroy Adams ed รจ collegato a questโ€™evento del 2017 e anche allโ€™evento di promozione della regione Puglia, che รจ la mia seconda terra, avvenuto nel 2018. Non lo devo dire io, perรฒ credo che non ci siano altri personaggi che si sono cosรฌ impegnati a promuovere lโ€™Umbria allโ€™estero; ho fatto e faccio una promozione volontaria voluta e ideata da me. Il mio obiettivo รจ quello di raccontare agli americani la mia terra, Foligno e la Quintana.ย 

Ora รจ anche madrina dei Borghi piรน Belli dโ€™Italia per la regione Umbria, lei che dai borghi in qualche modo รจ scappata. รˆ una bella coincidenzaโ€ฆ

รˆ verissimo. La vita รจ un circolo e secondo la legge dellโ€™universo se tu visualizzi delle cose alla fine le attiri. Io avevo visualizzato il mio ritorno in Umbria, me lo aveva predetto anche un veggente, perchรฉ, diciamoci la veritร , ci si sta bene, ma volevo tornare dopo aver fatto un mio percorso. รˆ il suggerimento che do a tutti i giovani. Comunque sono felicissima di questa nomina perchรฉ richiama un poโ€™ la mia natura e stiamo lavorando a dei progetti molto interessanti dedicati anche al turismo di ritorno, ossia invitando gli italiani che vivono fuori Italia (piรน di 80 milioni) a riscoprire i borghi e le loro cittร  natali ormai dimenticate. In pratica promuovere un turismo sostenibile e delle proprie radici.

Da occhio umbro ma che vive allโ€™estero: cโ€™รจ qualcosa che manca alla regione e ai suoi borghi per fare quel passo in piรน e diventare famosa come la Toscana?

In realtร  cโ€™รจ quasi tutto, vanno migliorate solo alcune cose, come ad esempio le infrastrutture, i collegamenti ferroviari e alcuni servizi. Inoltre, andrebbero piรน approfonditi il marketing e la comunicazione per il turismo. Qualcosa si sta muovendo – Paola Agabiti e la presidente Donatella Tesei stanno facendo un ottimo lavoro – รจ stato creato anche un nuovo logo, ma occorre una visione piรน internazionale per puntare sul turismo di lusso che cerca sempre posti esclusivi e di nicchia. Non solo per i clienti italiani, ma anche provenienti dallโ€™estero, per questo giร  anni fa avevo puntato sullโ€™Umbria poichรฉ รจ come una piccola Svizzera con paesaggi bellissimi e una qualitร  della vita altissima, lโ€™evento della Quintana a NY รจ stato in fondo un evento precursore del turismo delle radici. A proposito del turismo delle radici e del ritorno, ti anticipo che il 2024 sarร  lโ€™anno del turismo del ritorno.

Parliamo ora del suo ultimo film โ€œDanteโ€ di Pupi Avati dove interpreta una suora: le scene del suo personaggio sono state girate proprio a Foligno. รˆ stato emozionante?

Assolutamente sรฌ. รˆ stata una grande gioia. Pensa al caso: sono scappata da Foligno e poi a distanza di anni la vita mi ha portato a girare un film proprio lรฌ, a Palazzo Trinci. Sono la suora che accompagna Dante a incontrare Papa Bonifacio VIII. รˆ stato un piccolo ruolo che perรฒ mi ha dato grande gioia, perchรฉ รจ una partecipazione in un film importante che rimarrร  nella storia, diretto da un maestro del cinema come Pupi Avati e che racconta la Divina Commedia e Dante Alighieri, due capisaldi della letteratura italiana. รˆ stata una grande esperienza, abbiamo girato molto in Umbria, il 90% delle scene sono ambientate tra Foligno, Bevagna, Perugia, Spoleto e tanti borghi dellโ€™Umbria. Inoltre, รจ stato bello aver rincontrato il costume designer Andrea Sorrentino e Sergio Castellitto, che avevo premiato durante il Festival Italy on screen Today che ho condotto a New York qualche anno fa.

Ce lโ€™ha un aneddoto su Pupi Avati da raccontare?ย ย 

La prima volta che lโ€™ho incontrato sono rimasta sbalordita perchรฉ nel suo ufficio ha appesa la bandiera americana e sulla scrivania tiene la fotografia della sua casa americana. Era destino. Poi durante un meeting mi disse: ยซAndiamo a girare in Umbria e mi dicono che tu sei la madrina dellโ€™Umbria e che la rappresenti anche in Americaยป. Insomma, รจ stato molto carino ed รจ stato per me una fonte di saggezza da cui imparare.

Come si descriverebbe in tre parole?

Sensibile, generosa e solare: amo la vita in tutte le sue sfumature!

Ha dei progetti in cantiere?

Ne ho diversi, sia nel cinema sia per quanto riguarda il mio ruolo di Ambasciatrice dei Borghi italiani. Come dicevo prima ci sono in campo progetti culturali che puntano sul turismo di ritorno e sulla promozione dei Borghi piรน belli dโ€™Italia e li sto seguendo per quanto riguarda i due mondi: Italia e America. A gennaio 2023 a New York riceverรฒ una nomina molto importante dalla CIM-Confederazione italiani nel mondo.

 

La Quintana a New York

Ha ancora il sogno nel cassetto di aprire una masseria?

Sรฌ, ce lโ€™ho ancora. Vedo che si รจ informata bene su di me! (ride). Per ora ho comprato una masseria in Puglia e ho iniziato a fare dei lavori di ristrutturazione, a Trani invece stiamo realizzando un hotel di lusso. Sto mettendo in atto il turismo di ritorno anche nella mia vita! Vorrei anche un agriturismo in Umbria dove fare il vino, lโ€™olio, il miele e i prodotti naturali che a me piacciono tanto.

Non posso non chiederle di Ivana Trump: comโ€™รจ nata la vostra amicizia?ย 

La incontrai per la prima volta a Saint Tropez. Poi la vera conoscenza avvenne durante una cena a Miami alla quale andai con mio marito Domenico Vacca. Domenico รจ stato il suo stilista personale per anni, ed erano legati da una grande amicizia; pensa che tutte le foto che si trovano di Ivana sul web sono quelle in cui indossa i tailleur coloratissimi di Domenico. Teneva molto a farmi conoscere Ivana perchรฉ voleva in qualche modo la sua approvazione. Da quel momento abbiamo iniziato a frequentarci.

Cosa ha rappresentato per lei?

Per me Ivana รจ stata veramente tanto importante. Era una fonte dโ€™ispirazione e di grande motivazione. La guardavo e pensavo: ยซVoglio essere come leiยป. รˆ stata la mia mamma americana nei momenti di solitudine e quando ancora non conoscevo nessuno a New York, lei cโ€™era sempre. Non era solo una donna bellissima, ma anche una donna rigorosa, intelligente, una businesswoman, una campionessa di sci; ha scritto tre libri, aveva una sua linea di moda e degli alberghi col marito Donald Trump. Una vera icona degli anni 80.

Cosa facevate insieme?

Pranzavamo insieme almeno una volta alla settimana da Cipriani, il ristorante vicino a Central Park. Ci incontravamo a casa sua, facevamo una passeggiata e andavamo a pranzo insieme e poi la riaccompagnavo. Questa era la nostra routine. Stavamo ore e ore a parlare, io spesso prendevo appunti, ho un diario dove conservo tutti i suoi consigli e le sue frasi. Quando penso a lei mi si scatena un turbinio di emozioni, giusto qualche giorno fa mentre sistemavo la casa ho ritrovato delle foto e, sotto le note alla radio di Franck Sinatra, sono scoppiata in un pianto ininterrotto, mi fa tanto male pensare che non ci sia piรน, ha creato in me una rottura incredibile, mi aveva promesso tante cose, avrebbe dovuto essere presente a tanti nostri momenti belli. Ivana rimarrร  sempre nel mio cuore, e se lascerรฒ un segno nella storia di New York sarร  anche grazie a lei.

Foligno (PG) e Gibellina (TP) apparentemente non hanno niente da condividere, ma in realtร  un cubo e una sfera unisce queste due localitร .

Foligno e Gibellina sono due comuni italiani che distano fra loro 1.246 km. La distanza รจ notevole, non solo da un punto di vista geografico, ma anche storico, culturale, di dialetto e di cucina. Eppure, Lu centru de lu munnu e la Valle del Belice sono molto piรน vicine di quello che si puรฒ pensare. Infatti un evento naturale e due opere architettoniche, pur con tempi e forme diverse, hanno unito e uniscono questi due luoghi. L’obiettivo di rinascita spesso passa anche attraverso l’arte e i valori simbolici che essa esprime.
Tutto ha inizio nel gennaio del 1968 quando un forte terremoto colpรฌ la Valle del Belice distruggendo Gibellina, paesino dell’entroterra trapanese. Poi nel settembre del 1997 un sisma di intensitร  leggermente inferiore a quello siciliano fece piombare nel dramma le popolazioni a cavallo tra Umbria e Marche. Nonostante le perdite umane e le pesanti ripercussioni su un territorio disastrato, la voglia di rinascita e di riscatto sociale si fece strada anche con i contributi dell’architetti Massimiliano Fuksas e Ludovico Quaroni.

Gibellina e l’architetto Ludovico Quaroni

Per la ricostruzione edilizia si pensรฒ a una Nuova Gibellina distante una quindicina di km dal vecchio borgo. Per la rinascita delle coscienze e per la memoria storica si fece strada, da parte dell’amministrazione del Comune, l’idea di una ricostruzione culturale, dove l’arte e l’architettura avrebbero garantito un futuro a questa zona.

Chiesa di Gibellina

Nel 1970 l’architetto romano Ludovico Quaroni ricevette l’incarico per la progettazione della Chiesa parrocchiale nel punto piรน alto del paese. Il progetto fu completato nel 1972 ma i lavori iniziarono clamorosamente tardi e non furono completati fin quando nel 2002 ripresero i passaggi ultimativi, terminati poi nel 2010. Nel mese di marzo di quell’anno la chiesa fu inaugurata e consegnata ai fedeli.
La chiesa presenta una peculiaritร  che ritroviamo nelle architetture metafisiche, nel Cenotafio di Newton di Boullรจe, nei connotati utopici di altri progetti contemporanei e che in sostanza si materializza nella forma perfettamente sferica dell’abside.
La Chiesa Madre, questo il suo nome, ha una geometria inusuale per una costruzione ecclesiastica: ha una pianta a base quadrata di 50 metri per lato, un anfiteatro scoperto dominato da una sfera centrale.

Foligno e l’architetto Massimiliano Fuksas

La Chiesa di San Paolo Apostolo a Foligno รจ una chiesa parrocchiale progettata dall’architetto Massimiliano Fuksas e inaugurata nel 2009. Simbolo della rinascita dopo il terremoto del 1997 sorge su un’area che aveva ospitato un campo container per gli sfollati. L’edificio รจ costruito prevalentemente in cemento armato ed รจ come una scatola nella scatola, essendo frutto della composizione di due parallelipipedi, uno interno e uno esterno dove sono presenti finestre di forma irregolare.

Chiesa di San Paolo Apostolo a Foligno

Non รจ, come qualcuno sofferma, una monolitica gettata di cemento, ma molto di piรน per l’importante rapporto che si crea fra l’edificio e il cielo e che rimanda al trascendente. La lunghezza, la larghezza e l’altezza sono uguali e perciรฒ di tratta esattamente di un cubo. Interessante รจ la leggerezza del cubo sospeso all’interno che si contrappone all’architettura massiva del volume esterno. Alla Chiesa si accede attraverso un vasto sagrato in salita dove si innalza una stele alta 13 metri in cemento e marmo di Carrara.
Accanto alla chiesa sorge un altro parallelepipedo, piรน basso e allungato dove trovano spazio la Sagrestia, il Ministero Pastorale e la Casa Canonica. Infine, un piccolo volume vetrato accoglie la cappella feriale. La facciata dell’ingresso, posta a sud, รจ attraversata in tutta la sua lunghezza da una bassa vetrata e numerose sono le fonti di luce che illuminano scenograficamente gli elementi di maggiore importanza.

Aspetti geometrici e rappresentativi

La Chiesa Madre di Gibellina rappresenta un luogo chiaramente simbolico, il centro gravitazionale degli spazi per la liturgia intorno a essa disposti. La sfera รจ una superficie liscia e candida che incarna la ricerca di purezza. รˆ memoria della chiesa originaria riletta in chiave moderna e sintetizza il trascendente con la razionalitร  umana, รจ un’opera unica e un osservatorio privilegiato. Ludovico Quaroni ha sperimentato a Gibellina una sintesi fra arte, architettura e urbanistica tralasciando in parte gli aspetti liturgici.
Massimiliano Fuksas definisce cosรฌ il senso del suo progetto per il Complesso Parrocchiale San Paolo a Foligno: ยซVedere attraverso il cemento il cielo, dall’interno, dall’esterno, all’esternoยป. L’elemento luce in questo progetto รจ fondamentale per creare un ambiente favorevole alla spiritualitร . La geometria minimalista dell’ingresso, al quale si arriva attraversando il sagrato, รจ in perfetta sintonia con tutta l’opera. Il cubo di Fuksas si rifร  a un’estetica di essenzialitร  indicando ai fedeli la via della spiritualitร . Il progetto, ispirato da un’idea di modernitร , รจ di interesse, per il suo spirito d’innovazione, internazionale. La valenza simbolica รจ molto forte: opporsi alla distruzione ricostruendo un edificio forte e stabile.

La critica e la paura verso il nuovo

ย La prima critica nei confronti della Chiesa Madre di Gibellina, a nome degli anziani del posto, รจ che รจ ยซtroppo lontana, raggiungerla a piedi รจ impossibileยป, trovandosi nella parte piรน alta del paese. Inoltre, per i gibellinesi รจ moderna e con una forma bizzarra tanto che รจ stata soprannominata la chiesa palla.

Chiesa di Gibellina

Gli abitanti del posto erano abituati a cose ordinarie e capire questa nuova chiesa non รจ stato semplice. La Chiesa Madre di Quaroni per la gente รจ semplicemente un monumento da far vedere ai turisti e i fedeli vanno nella Chiesa Madre perchรฉ poi in fondo non hanno altre alternative, ma l’idea di appartenenza a una piccola comunitร  religiosa รจ ormai perduta.
Sintetizzando possiamo affermare che l’obiettivo di rinascita non ha funzionato del tutto e che la chiesa palla รจ troppo lontana e troppo moderna per essere accettata. Per quanto riguarda Foligno, sebbene la Conferenza Episcopale Italiana abbia scelto il progetto di Fuksas per il suo forte carattere d’innovazione, vi รจ stato chi ha mosso dure critiche al risultato finale. I detrattori sostengono che l’edificio risulta troppo d’impatto con il contesto circostante richiamando l’idea di un magazzino o semplicemente l’idea di un cubo gigantesco. Un volume troppo imponente che non si integra con il paesaggio umbro e la sacralitร  del luogo. รˆ cosรฌ che l’estetica contemporanea come tema di rinascita si รจ trasformata pure in tema di polemica. Come la chiesa palla non รจ entrata nel cuore dei gibellinesi, anche la chiesa cubo non fa impazzire i folignati. Probabilmente queste due opere architettoniche moderne hanno fatto emergere, in parte della popolazione, la neofobia intesa come il timore per tutto ciรฒ con cui non abbiamo familiaritร . Spesso non si ha paura del nuovo come tale, ma delle sue conseguenze. La paura della modernitร  e del cambiamento รจ uno stato d’animo che esiste da sempre, perfino Socrate era diffidente di quell’astruseria moderna che era la scrittura.

 

Chiesa di San Paolo Apostolo a Foligno

Uno sguardo oltre

Molti sono gli esempi a livello internazionale di centri parrocchiali progettati in chiave moderna nell’ambito dell’architettura sacra. La chiesa del centro parrocchiale di Iesu a San Sebastian in Spagna, progettata da L.R. Moneo Valles, si contraddistingue per lo spazio astratto e cubico e per lo slancio verticale. La chiesa del complesso parrocchiale di Ka Don in Vietnam, si caratterizza per la semplicitร  e il rigore. Si tratta di un’opera poetica capace di rispondere a uno spazio di preghiera dimensionalmente grande. La chiesa invece progettata dagli architetti Ansgar e Benedikt Shulz a Lipsia in Germania ha un significativo spazio liturgico capace di trasmettere una trascendente esperienza spaziale intensificata dall’alto lucernario.

Un cenno al simbolismo geometrico

Concludo facendo un breve cenno al simbolismo geometrico e se questo puรฒ essere utile ad aiutare gli scettici a scoprire la bellezza delle chiese di Foligno e Gibellina. La sfera รจ la forma primordiale perchรฉ รจ simile a se stessa in tutte le direzioni ed รจ la forma piรน universale essendo il simbolo della perfezione. L’assenza di angoli simboleggia l’armonia e rinvia a una immagine di totalitร .
Il cubo รจ la forma piรน immobile di tutte, รจ il solido per eccellenza e simboleggia la stabilitร  la forza e l’integritร . Con le dovute modifiche, certamente Quaroni e Fuksas hanno applicato ai loro progetti il valore del simbolismo e mentre il primo asseriva che: ยซsenza possibilitร  di sperimentare non รจ possibile fare nienteยป, l’altro ha affermato: ยซIo inizio a disegnare, intuisco una cosa, che poi non รจ mai quella vera o quella che mi era richiestaยป.

Si รจ tenuto lo scorso sabato 15 ottobre 2022 Montagne Super-Abili, lโ€™evento finale di Hi-Ability, progetto finanziato dal programma Erasmus+ mirato a sviluppare competenze sociali e professionali di adulti con disabilitร  intellettiva attraverso la pratica sportiva.

Pale di Foligno (PG) – con la sua Aula Verde Altolina e i suggestivi percorsi delle Cascate del Menotre e dellโ€™Eremo di Santa Maria Giacobbe โ€“ ha accolto numerosi appassionati, curiosi e interessati al tema, nonchรฉ gli educatori e i ragazzi di diverse organizzazioni attive nellโ€™ambito dellโ€™inclusione di persone con disabilitร  intellettiva. Queste ultime, provenienti da Cittร  di Castello (Cooperativa La Rondine), Foligno (Associazione Liberi di Essere e La Locomotiva), Perugia (Asd Viva) e Nepi (Cooperativa sociale Gea) si sono cimentati in escursioni e in laboratori volti alla fabbricazione della carta con il supporto degli organizzatori, i membri dellโ€™ASD Trekkify, e dellโ€™associazione Valle Umbra Trekking, che ha fatto gli onori di casa. In apertura della giornata sono intervenuti lโ€™assessore alle politiche sociali e ambientali di Foligno Agostino Cetorelli, i rappresentanti delle organizzazioni e cooperative presenti che hanno condiviso i loro progetti e la loro esperienza, il presidente di Valle Umbra Trekking Carlo Valentini โ€“ che durante la mattinata ha inaugurato anche la panchina rossa contro la violenza sulle donne che colora lโ€™ingresso dellโ€™Aula Verde Altolina – e la presidentessa dellโ€™ASD Trekkify Eleonora Cesaretti, che ha ripercorso i due anni di progetto e presentato i quattro risultati prodotti, ponendo lโ€™accento sul ruolo comprimario delle persone con DI nella loro elaborazione.

 

Visita all’Eremo Santa Maria Giacobbe, foto di Elena Volterrani

 

In primis, รจ stato elaborato un Toolkit per gli educatori, un vero e proprio manuale diviso in otto moduli che presenta esercizi e tutorial affinchรฉ gli educatori abbiano gli strumenti e le competenze per mettere le persone con DI nelle condizioni di approcciarsi allโ€™ambiente naturale e agli sport allโ€™aria aperta con autonomia e sicurezza. Poi unโ€™App (Hi-Ability, disponibile su App Store e presto anche su Google Play) creata con un linguaggio Easy to Read, coadiuvato da pittogrammi e immagini, che racchiude dodici percorsi accessibili (quattro per ogni Paese partner, e cioรจ Italia, Croazia, Belgio e Grecia) individuati dai partecipanti al progetto con lโ€™aiuto degli educatori; una Guida Verde, strumento a disposizione del turismo naturalistico accessibile, che riporta i suddetti dodici percorsi pilota, disponibile in inglese nella sua versione integrale e nelle quattro lingue dei partner nella sua versione semplificata, sempre concepita con un linguaggio Easy to Read. Infine, un documento con raccomandazioni per le politiche, che consenta di esportare il modello Hi-Ability al di fuori del progetto e di riprodurlo in maniera sistematica.

 

Laboratorio della carta, foto di Elena Volterrani

 

La giornata รจ proseguita con i tre gruppi di partecipanti che si sono dati il cambio nellโ€™ammirare, sia la mattina sia il pomeriggio, le bellezze storico-naturalistiche del paese di Pale, del Sentiero dei Vecchi che lo costeggia, delle Cascate del fiume Menotre e dellโ€™Eremo di Santa Maria Giacobbe, apprezzando la zona anche per sua tradizione cartiera, attraverso la partecipazione al laboratorio di fabbricazione della carta, e culinaria, attraverso la condivisione di un momento conviviale.

Attivitร  outdoor, laboratori e una tavola rotonda sullโ€™attivitร  sportiva come strumento inclusivo a supporto delle persone con disabilitร  intellettiva

Il 15 ottobre 2022, presso lโ€™Aula Verde Altolina di Pale (Foligno), si svolgerร  Montagne super-Abili, lโ€™evento finale del progetto europeo Hi-Ability, finanziato dal programma della Commissione europea Erasmus+ e incentrato sullo sviluppo di competenze sociali e professionali di adulti con disabilitร  intellettiva attraverso la pratica sportiva, con un focus particolare sul trekking.

Durante lโ€™evento, organizzato dallโ€™ASD Trekkify con il supporto di Valle Umbra Trekking e con il patrocinio del Comune di Foligno, verranno presentati i risultati del progetto – un Manuale di educazione ambientale, una Guida di percorsi escursionistici accessibili a persone con disabilitร  e unโ€™App per la fruizione di tali percorsi – che intendono supportare non solo le persone con disabilitร , ma anche le loro famiglie e gli educatori nellโ€™acquisizione di competenze atte a utilizzare lโ€™ambiente naturale come strumento a supporto del benessere psico-fisico.

In apertura della giornata interverranno rappresentanti dellโ€™ASD Trekkify, di Valle Umbra Trekking e della FIE Umbria โ€“ Federazione Italiana Escursionismo, nonchรฉ dellโ€™ASD Viva, de La Rondine e di Liberi di Essere di Foligno. Seguiranno alcune semplici escursioni, a cura di Valle Umbra Trekking e dellโ€™ASD Trekkify, per scoprire le Cascate del Menotre, lโ€™Eremo di Santa Maria Giacobbe e le Grotte di Pale, cosรฌ da valorizzare il territorio e il patrimonio naturalistico della Montagna folignate.

Dopo il pranzo offerto, la giornata proseguirร  con alcuni laboratori ambientali a cura degli operatori di Valle Umbra Trekking e con intrattenimento musicale a cura di Young Jazz.

In unโ€™ottica di totale inclusione sociale, tutte le attivitร  (presentazioni, escursioni, laboratori) sono gratuite e rivolte sia a persone con disabilitร  sia alle loro famiglie, educatori o altre persone interessate ai temi dellโ€™evento.

Iscrizione obbligatoria su www.trekkify.it, da effettuarsi entro e non oltre il 7 ottobre 2022.

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