Attivitร per famiglie che si svolgerร domenica 7, 14, 21 maggio e domenica 11 giugno alle ore 17.00.
In occasione delle celebrazioni di Pietro Vannucci detto il Perugino, lโIsola di San Lorenzo ospita – fino allโ11 giugno – il cantiere di restauro della Pala Martinelli, un dipinto su tavola realizzato dal pittore per la chiesa di San Francesco al Prato.
Nellโambito delle iniziative educative e formative, lโIsola propone โLโarte di riparare la vita. Il restauro della Pala Martinelli e la tecnica del Kintusgiโ, unโattivitร per famiglie che si svolgerร domenica 7, 14, 21 maggio e domenica 11 giugno alle ore 17.00. Partendo dallโosservazione dellโopera che presenta alcune โferiteโ causate da circostanze diverse nel corso dei secoli, insieme ai visitatori grandi e piccoli, si svilupperร un dialogo attorno al concetto di restauro e di cura dellโopera dellโarte. Unโoccasione significativa per scoprire da vicino il prezioso e minuzioso lavoro del restauratore che cercando di migliorare lโaspetto dellโopera, se ne prende cura con una serie di interventi mirati. Dopo aver osservato il dipinto e aver incontrato la sua storia e le sue vicende, sarร possibile svolgere un laboratorio che prevede la sperimentazione della tecnica del Kintsugisu carta con lโarte terapeuta Monica Grelli. Il kintusgi, che letteralmente significa โriparare con lโoroโ, รจ unโantica tecnica di restauro giapponese, in cui le linee di rottura dellโoggetto, sono lasciate visibili ed evidenziate con polvere dโoro: le โcicatriciโ diventano cosรฌ una bellezza da esibire e da valorizzare, la fragilitร dellโoggetto diviene un punto di forza e al tempo stesso di perfezione.โฏย
Una lunga storia, fatta di ferite e di cure, diventa il centro dellโattivitร didattica. Cosรฌ come San Sebastiano, protagonista del dipinto รจ ferito dalle frecce del martirio, anche lโopera appare ferita, colpita non dalle frecce ma da circostanze che ne hanno lasciato il segno: il foglio strappato su cui si andrร a lavorare diviene espressione delle ferite di ognuno che vengono colmate e collegate con lโoro che funge da collante.โฏโฏIl laboratorio รจ unโoccasione che permette alle famiglie di scoprire lโimportante ruolo che il restauro assume nella vita delle opere dโarte, ma anche unโopportunitร per incontrare e conoscere le potenzialitร dellโarte nella vita dellโuomo, attraverso lโincontro con la bellezza.โฏโฏย
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Per il laboratorio รจ prevista la prenotazione obbligatoria allโindirizzo: info@secretumbria.it o allo 075 8241011- 370 1581907.ย
La storia di una pizza poco conosciuta fuori dai confini sabaudi, ma che per caratteristiche e impasto risulta molto interessante e che sta iniziando ad essere apprezzata fuori dal luogo d’origine, grazie al lavoro di alcuni giovani professionisti.
Perugia e l’Umbria sempre piรน al centro della ricerca e dell’innovazione gastronomica, con il settore degli impasti, e della pizza in particolare, che prosegue nella sua evoluzione tra novitร e riscoperte. In questo solco si inserisce il padellino, che in questi giorni Da Andrea, Pizza Contemporanea sta proponendo a San Sisto. Una proposta frutto di un percorso di ricerca tra nuovi metodi e ricette storiche dello Stivale, che punta a valorizzare le differenti tecniche e tradizioni attraverso una loro attualizzazione. Un vero e proprio studio โgastro-antropologicoโ che punta a dare valore alle differenti interpretazioni storico-geografiche di โsua maestร โ la pizza.
Il padellino sta a Torino come la napoletana a Napoli.ย La piรน nota tra le due รจ, ovviamente, la campana,ย ma come sottolinea Andrea Bava: โIn questa ricetta tradizionale piemontese c’รจ molto da cui attingere per proporre un modo diverso e appagante di gustare la pizzaโ.
Si tratta di un impasto che subisce una doppia lievitazione: la prima con un riposo fino a 24 ore e la seconda dopo essere stata stesa proprio dentro al padellino. Spessa, soffice dentro e croccante fuori, la pizza al padellino, รจ, come detto, una tradizione tutta torinese, difficile da trovare al di fuori dei confini sabaudi. Le origini, incerte, ne attribuiscono la paternitร a un famigerato pizzaiolo emigrato nella cittร della Fiat dallโItalia meridionale nel secondo dopoguerra. Lโintuizione โ come si legge su un articolo del Gambero Rosso โ fu quella di preparare le pizze e, giร condite, metterle in piccole teglie, accorciando sensibilmente i tempi e adeguandosi ai ritmi di una moderna cittร industriale. Lโimpasto alto e morbido, che la caratterizza, deve molto alla seconda lievitazione, fatta quando la pizza รจ giร nel padellino nellโattesa di essere infornata. Prima della seconda fase di emigrazione Sud-Nord la pizza a Torino era solo questa.ย โPiรน recentementeย –ย prosegue Andrea Bavaย –ย questa tipicitร รจ tornata di moda grazie al lavoro di giovani professionisti intenzionati a conoscere e proporre quanto di interessante ci ha lasciato la tradizione.ย Il mio รจ un lavoro che muove in due direzioni:ย da un lato esplorare tutto il meglio che la contemporaneitร con le nuove tecniche di lievitazione e le farine sempre piรน interessanti ci offre, dall’altro attingere dal patrimonio della tradizione italiana per riattualizzare il meglio della nostra storia. Il pubblico apprezza e riconosce nel piatto una ricetta frutto di studio, ricerca e passione.
Perugia, per anni descritta, un po’ a ragione, come ferma solo sulle sue tradizioni, negli ultimi anni si sta mostrando sempre piรน dinamica.ย Questo accade perchรฉ, nei diversi settori, dal vino alla birra, dalla ristorazione al lievitati, c’รจ una schiera di giovani umbri preparati e coraggiosi dal punto di vista imprenditorialeโ.
Mercoledรฌ 3 maggio 2023 alle ore 17.00, presso lโazienda agraria Carlo e Marco Carini.
Mercoledรฌ 3 maggio 2023 alle ore 17.00, presso lโazienda agraria Carlo e Marco Carini (strada del Tegolaro, 2 โ Perugia), si terrร la conferenza stampa di presentazione della seconda edizione di La Spesa nellโOrto, lโevento dedicato alla biodiversitร , allโambiente e alla rigenerazione del suolo, che trae ispirazione dallโomonimo canale YouTube.
Lโappuntamento, che avrร luogo il 6 e 7 maggio 2023 presso la residenza dโepoca Villa Pieve (Corciano), ha in programma due giorni di laboratori, meeting, dimostrazioni pratiche e attivitร per bambini con esperti e addetti ai lavori; oltre a una vasta area espositiva. ย Il tutto รจ realizzato in collaborazione con Philms, Visualcam APS e Corebook e con il patrocinio del Comune di Perugia, del Comune di Corciano e di Slow Food Italia.
Dopo il saluto delle istituzioni interverranno:
Filippo Fagioli – ideatore del progetto La Spesa nellโOrto
Luca Crotti – agronomo
Ugo Mancusi – Corebook
Al termine della conferenza stampa verrร offerto agli ospiti un aperitivo.
ยซUn mio sogno รจ quello di partecipare alle Olimpiadi con la pole dance. Ancora non รจ uno sport olimpico, ma ci stiamo piano piano avvicinandoยป.
Francesca Cesarini ha 16 anni, vive a Magione (Perugia) ed รจ una stella dello sport paralimpico. Ha conquistato – volteggiando con la poledance, una performance art che di danza e ginnastica con una pertica – il primo premio al World Pole and Aerial Championship 2022 ed รจ anche salita sul podio piรน alto della federazione Posa Pole Sports & Arts World Federation.
Francy, come la chiama la mamma Valeria, รจ nata senza gli avambracci e una gamba e ha scelto questa disciplina un poโ per caso โ forse a causa di un sogno โ nemmeno lei lo sa con certezza. Quello che sa invece, รจ che รจ un animale da palcoscenico. ยซMe lo dicono tutti!ยป.
Lo ha dimostrato anche durante le riprese del docufilm Come una piuma (in uscita prossimamente), per la regia di Daniele Suraci e promosso dallโassociazione perugina MenteGlocale, che racconta la sua storia sportiva e personale. E in qualche modo anche durante la nostra chiacchierata dove, senza nessun tipo di timidezza adolescenziale, ha risposto alle mie domande con molta schiettezza. Oltrechรฉ in palestra si allena con il palo piantato in salotto e questo la fa sentire libera. ยซQuando volteggio posso essere chi voglio!ยป.
L’atleta Francesca Cesarini
Francesca, come mai a 11 anni hai scelto questa disciplina?
Non mi ricordo di preciso. Ricordo solamente che un giorno sono andata dalla mamma e le ho detto: ยซMamma, voglio fare la pole danceยป. Forse lโho visto sui social, forse me lo sono sognato, perรฒ sta di fatto che da quel giorno โ dopo aver trovato una palestra – ho iniziato questa disciplina.
Quante ore ti alleni?
Tre volte alla settimana per circa unโora e mezza.
Facci capire cosa di prova a volteggiare in ariaโฆ
Un poโ dโansia cโรจ per il rischio di cadere, ma quando sono in alto sul palco posso fare ciรฒ che voglio. Mi fa sentire libera. ร una sensazione che provo ancora, anche dopo tanto tempo. ร sempre bello!
Cosa consiglieresti a una giovane che vuole iniziare la pole dance?
Prima cosa le consiglierei di fare una prova e di continuare a provarci anche se da subito non la coinvolge, perchรฉ comunque รจ un sport molto bello.
Segui una dieta particolare?
No. Io mangio tutto. Non faccio nessuna dieta (ride).
Hai mai pensato di dire “basta, smetto”?
ร successo a luglio 2022. Ho dovuto cambiare allenatrice, per questo ho rischiato di non poter partecipare al Mondiale. Per due settimane ho detto: ยซBasta, non continuo!ยป. Poi mia mamma si รจ messa alla ricerca di altre scuole di pole: abbiamo conosciuto Giulia Lupattelli, insegnante di pole alla Movโit di Perugia e alla scuola Altrove danza di Magione, la quale mi ha messo in contatto con lโattuale allenatrice di Firenze, Iliana Ciccarello. Quindi mi divido con gli allenamenti tra Magione (con Giulia) e Firenze (con Iliana).
Chi รจ Francesca quando รจ fuori dalla palestra?
Mi piace tanto stare con i miei amici, uscire con loro il sabato sera e andare a ballare. Spesso ci organizziamo e si va in centro, al cinema o in qualche centro commerciale. Dโestate invece il posto che piรน frequentiamo รจ il lago Trasimeno. Amo molto anche ascoltare la musica.
Che musica ascolti?
Musica americana di qualsiasi genere. Adoro anche guardare film e serie tv. Ne vedo tantissime.
Quali sono le ultime serie che hai visto?
Con mia mamma sto guardando Greyโs Anatomy, poi guarderemo Stazione 19. Da poco ho terminato Mercoledรฌ e The Vampire Diaries.
Ho letto che sei appassionata di Harry Potter: si sta parlando della realizzazione di una serie tv, che ne pensi?
Sarร bellissimo avere una serie su Harry Potter, perรฒ gli attori non saranno quelli dei film, quindi non so se sarร bella lo stesso!
Durante le riprese di “Come una piuma”
Quali sono i tuoi prossimi impegni sportivi?
ย Le prossime gare saranno alla fine dellโanno. Per ora mi alleno soltanto.
Giร sai cosa vorrai fare da grande? Qual รจ il tuo sogno?
Vorrei continuare a esibirmi con la pole dance. Mi piacerebbe anche lavorare in ambito medico: sto studiando Biotecnologie sanitarie allโITAS Giordano Bruno e il mondo della medicina mi affascina molto. Fare il medico sarebbe bellissimoโฆ ancora perรฒ non ho pensato la specializzazione. Ho tempo! Un altro sogno รจ quello di partecipare alle Olimpiadi con la pole dance. Ancora non รจ uno sport olimpico, ma ci stiamo piano piano avvicinando; si spera di farlo rientrare giร nelle prossime Olimpiadi. Sarebbe fichissimo!
Oramai la pole dance รจ diventata anche molto di modaโฆ
Sรฌ. Negli ultimi anni รจ cresciuta tantissimo, questo si vede anche durante le gare dove partecipano molti piรน atleti.
In autunno uscirร il docufilm โCome una piumaโ con la regia di Daniele Suracie promosso dallโassociazione perugina MenteGlocale, che si occupa dal 2001 di progetti di comunicazione sociale. Come sono andate le riprese?
Mi sono divertita tantissimo, anche a girare con i miei amici che sono presenti in alcune scene. Stare davanti alla telecamera mi piace, mi hanno detto che sono un animale da palcoscenico. Non provo mai ansia. Anche alle gare sono un poโ agitata qualche minuto prima di salire sul palco, poi quando sono lรฌ divento tranquilla e faccio la mia esibizione.
Hai qualche piccolo rito scaramantico?
Faccio un saltello e un passo quando chiamano il mio nome prima dellโesibizione. Tutto qui.
Torna il Festival Internazionale del Giornalismo con una XVII edizione che ad aprile renderร Perugia capitale globale dellโinformazione.
Giornalismo, attivismo, mondo accademico, nuove frontiere della tecnologia e del digitale: tutte le strade portano a Perugia, per una comunitร sempre piรน allargata e interconnessa, unita dal bisogno di capire il presente per incamminarsi verso il futuro. Da mercoledรฌ 19 a domenica 23 aprile, il centro storico vedrร piรน di 500 speaker provenienti da tutto il mondo, pronti ad alternarsi ai microfoni dei quasi 200 eventi in programma. Unโedizione piรน internazionale che mai, grazie soprattutto alle numerosissime e importanti proposte arrivate durante la fase organizzativa dellโevento, a sottolineare la fiducia e la stima consolidate nei confronti del Festival.
Tra le protagoniste di questa edizione cโรจ prima di tutto lโUcraina: a un anno dalla criminale invasione su larga scala voluta da Putin, un intero paese continua a resistere in nome della libertร , e questo coinvolge anche il difficile lavoro di chi racconta il fronte di guerra. Ascolteremo i giornalisti che hanno documentato il devastante assedio di Mariupol, la cittร rasa al suolo durante il primo mese di guerra, rischiando di essere catturati o uccisi. Il team di Associated Press formato da Mstyslav Chernov, Evgeniy Maloletka e Vasilisa Stepanenko รจ stato presente nella cittร fin dallโesplosione dei primi razzi, partendo appena prima della caduta di Mariupol, quando le truppe russe stavano dando la caccia anche a chi stava documentando gli orrori di quei giorni. Grazie al loro lavoro รจ stato possibile capire fin da subito la brutalitร dellโinvasione in corso. Conosceremo una realtร ucraina divenuta sempre piรน importante nel panorama mediatico internazionale, Kyiv Independent. Il sito di informazione รจ ormai una lente consolidata attraverso cui guardare alla situazione del paese. Tra le sfide affrontate, la redazione parlerร a Perugia anche dellโinchiesta che ha condotto sulla corruzione nelle forze armate ucraine. Un lavoro in cui le difficoltร del racconto giornalistico hanno dovuto misurarsi con le implicazioni etiche: come si indaga sullโesercito del tuo paese, quando sei invaso?
Il fronte ucraino รจ la parte piรน visibile di un mondo in cui purtroppo, sempre piรน spesso i conflitti sono affrontati con gli eserciti e con la repressione. Lo abbiamo visto in Iran e Afghanistan, cosรฌ come in Russia, dove le poche voci libere dellโinformazione e dellโattivismo sono state costrette al silenzio, al carcere o allโesilio. Proprio perchรฉ tra gli effetti di guerre e repressioni ci sono esili e diaspore, lo stravolgimento di esistenze e del concetto stesso di identitร , abbiamo dato il piรน possibile voce a chi vive in Italia e ha le sue radici in paesi come Siria, Ucraina, Afghanistan e Iran. Troppo spesso queste soggettivitร sono assenti dal dibattito pubblico, proprio mentre si parla al posto loro di quei paesi. Vedremo inoltre come operano dallโestero quelle che sono vere e proprie redazioni in esilio, create per poter informare i propri connazionali in sicurezza e senza accettare compromessi censori, o come resistono quelle realtร che restano in patria.
A Perugia ci saranno, ad esempio, giornalisti russi in esilio, come Tikhon Dzyadko caporedattore di Dozhd (TV Rain) e Ivan Kolpakov, co-fondatore e redattore capo di Meduza, la piรน grande realtร mediatica russa indipendente, che ora lavora da Riga, in Lettonia. Nell’aprile 2021 le autoritร russe hanno dichiarato Meduza “agente straniero” e nel marzo 2022 hanno bloccato il sito web.; Ascolteremo la storia di Jimmy Lai, storico editore di Hong Kong perseguitato dal governo cinese per le sue posizioni pro-democrazia. A raccontarla sarร suo figlio Sebastien, che sta conducendo una campagna internazionale per far liberare il padre, incarcerato a vita dal 2020. Sono molti i paesi in cui i giornalisti devono misurarsi con minacce, abusi e rischi per la propria incolumitร . Ne parleremo grazie a un documentario, Endangered, che ha tra i suoi produttore il Premio Pulitzer Ronan Farrow. Uno dei giornalisti investigativi americani piรน famosi, che con le sue storie per il New Yorker ha rivelato le prime accuse di violenza sessuale contro il produttore cinematografico Harvey Weinstein, da cui partรฌ il movimento #metoo. Ci saranno inoltre giornaliste che hanno subito preoccupanti abusi e campagne di delegittimazione, come il Premio Nobel Maria Ressa (via video) e la giornalista britannica Carole Cadwalladr. Sono loro, infatti, le giornaliste che nel 2022 hanno subito il maggior numero di aggressioni online, cui bisogna aggiungere persecuzioni giudiziarie e cause intimidatorie. Un fenomeno, questโultimo, che sta prendendo sempre piรน piede in Europa e che da anni mina la libertร di informazione nel nostro paese. Uno degli incontri sarร proprio dedicato alla lotta contro le cosiddette SLAPP: โLibertร dei media sotto attacco in Europa: cosa sta facendo lโUnione europea contro le azioni legali vessatorie?โ, con la partecipazione di Sarah Clarke a capo di ARTICLE 19 Europa e Asia Centrale una delle principali realtร internazionale impegnata nella difesa della libertร di espressione e informazione, Bojana Jovanoviฤ vice direttrice di Crime and Corruption Reporting Network, Sielke Kelner di Media Freedom Rapid Response che tra lโaltro coordina il gruppo italiano di lavoro anti-SLAPP, e il nostro Roberto Saviano. Saviano poi terrร un incontro con Corrado Formigli sul tema della libertร di informazione sotto attacco del potere. I problemi dellโinformazione riguardano anche una categoria ormai sempre piรน cruciale per le grandi inchieste, quella del whistleblower. Chi sono le persone che attirano lโattenzione su scandali e illeciti delle grandi compagnie? Conviene uscire allo scoperto in pubblico? Come cambia la vita quando ciรฒ avviene? Affronteremo queste domande direttamente con alcuni storici whistleblower, come Anika Collier Navaroli, ex dipendente di Twitter e vincitrice del Ridenhour Truth-Telling Prize per la sua testimonianza alla commissione del Congresso degli Stati Uniti che ha indagato sull’attacco al Campidoglio del 6 gennaio 2021; Mark MacGann, il whistleblower che ha portato allโinchiesta degli UberFiles uscita nel 2022; Antoine Deltou, tra i piรน importanti whistleblower della storica inchiesta LuxLeaks.
Come ogni anno gli eventi saranno a ingresso libero. Tutti gli incontri saranno in diretta streaming e on demand sul sito del Festival alla voce programma allโinterno delle singole pagine degli eventi, sul canale YouTube e su media.journalismfestival.com. Per la prima volta, in tutte le sale sarร previsto per gli eventi un servizio di traduzione automatica in tempo reale degli eventi (AI-generated real-time translation). Si tratta di W-AIspeech, realizzato dal Festival Internazionale del Giornalismo in collaborazione con WILDOO.AI.
In occasione delle celebrazioni del cinquecentenario del Perugino, รจ possibile ammirare la mostra a Palazzo Baldeschi dal 21 giugno al 2 ottobre 2023
Rendere evidente il legame artistico che, a distanza di quasi 500 anni, unisce idealmente lโarte del Perugino con lโopera di Alberto Burri. ร lโobiettivo della mostra NERO Perugino/Burri, voluta da Fondazione Perugia nellโambito delle attivitร promosse per le celebrazioni per il Cinquecentenario dalla morte di Pietro Vannucci, che mette in dialogo le opere di quelli che forse sono i due maggiori artisti di origine umbra accomunate dalla suggestiva e peculiare soluzione formale del fondo nero, da cui il titolo dellโevento.
La mostra รจ stata presentata nei dettagli dalla Presidente di Fondazione Perugia Cristina Colaiacovo e dai due curatori della mostra, la storica dellโarte Vittoria Garibaldi e il Presidente della Fondazione Burri Bruno Corร . โLโIntuizione di mettere a confronto i due maestri โ ha spiegato la Presidente Colaiacovo – si รจ sviluppata a partire dal desiderio di valorizzare, in occasione del Cinquecentenario, il gioiello piรน prezioso della collezione dโarte di proprietร della Fondazione: la tavoletta del Perugino Madonna con il Bambino e due cherubini. Da qui ha avuto origine il percorso, che inizialmente doveva essere dedicato al solo Pietro Vannucci e che, successivamente, ci ha condotto, grazie alla competenza dei curatori, a una mostra originale che rappresenta una vera novitร nel panorama espositivo. Siamo molto grati alla Fondazione Burri per questa proficua collaborazione tra istituzioni culturali del territorio che continueremo a coltivare a beneficio dellโattrattivitร della nostra regioneโ.
Saranno circa 20 le opere esposte dal 21 giugno al 2 ottobre 2023 a Palazzo Baldeschi in Corso Vannucci a Perugia accuratamente selezionate dai due curatori. Grazie alla collaborazione con la Fondazione Burri, che ha messo a disposizione le opere dellโartista tifernate, e agli importanti prestiti di prestigiosi musei, a partire dalla Galleria Nazionale dellโUmbria fino alla Galleria degli Uffizi e al Museo del Louvre, รจ stato possibile creare un percorso espositivo suggestivo che fa emergere i tratti comuni di due artisti pari per grandezza e solo apparentemente distanti. Le opere dei maestri Rinascimentali e del Perugino, in particolare, hanno infatti rappresentato per Burri una fondamentale fonte di ispirazione. Lโelemento piรน evidente che accomuna le opere in mostra รจ lo sfondo nero, privato quindi delle ambientazioni paesaggistiche o prospettico-architettoniche e che rappresenta una grande innovazione per lโepoca del Perugino ed uno dei tratti piรน ricorrenti nellโopera di Burri.
Rosso Plastica di Alberto Burri
Ma gli aspetti comuni non finiscono qui come ha spiegato Vittoria Garibaldi che ha curato la grande mostra sul Perugino del 2004: โHo avuto lโonore di conoscere ma soprattutto di frequentare Alberto Burri negli anni ottanta. Era solito ripercorrere le vie del Rinascimento dellโItalia centrale insieme ai suoi piรน cari amici come Nemo Sarteanesi. ร questo un dialogo dalle radici lontane e che trova conferma nelle linee, nelle forme e nelle sensibilitร cromatiche che uniscono i due grandi artisti.โ
Dal canto suo Bruno Corร afferma: ยซLe affinitร da cogliere in questo episodio espositivo con il Perugino, cosรฌ come avvenuto nel 2015 in occasione del confronto di Burri con Piero della Francescaย e perfino col Signorelli, risiedono nel rapporto tra le loro opere che Brandi ha definito โallotropicoโ, cioรจ di creazioni che pur avendo aspetti diversi sono accomunate da una stessa sostanza: essa riguarda, infatti, oltre il colore nero, lโesigenza irrinunciabile di forma, spazio ed equilibrio nellโoperaยป.
La Ballata del Trasimeno, il film realizzato dalla VisualCam APS, dopo il sold out della prima visione al Cinema Zenith di Perugia, ora sta girando i festival sia nazionali sia internazionali e ad oggi ha conquistato tre awards: allโ8 & Halfilm Awords 2023 โBest European Comedyโ, al Frida Film Festival 2023 โBest European Short Filmโ e al Ponza Film Awards 2023 โBest Short Filmโ.
Il mediometraggio nasce dallโintuizione di due membri del direttivo della VisualCam APS, Mauro Magrini regista dellโopera e Arianna Fiandrini autrice e attrice della stessa. Partendo dallโamore per il territorio e la sua cultura e dalla loro esperienza collaborativa in qualitร di studio videofotografico al Trasimeno Blues si sono chiesti: perchรฉ non raccontare lโUmbria, con le sue tradizioni e contaminazioni attraverso una storia blues? Da questa domanda nasce โLa Ballata del Trasimenoโ che vede come protagonista lโattore romano, anche lui innamorato del territorio umbro, Massimiliano Varrese.
Il soggetto
Protagonista deย La Ballata del Trasimenoย รจ un poliziotto, interpretato daย Massimiliano Varrese, che in una missione come infiltrato, viene scoperto dalla malavita. Viene cosรฌ messo in atto il programma di protezione, organizzato dal vicequestore (Antonio Ballarano), il quale lo nasconde in Umbria presso un contatto fidato, cambiando la sua identitร in Roberto Giansoni (richiamo a Robert Johnson bluesman dei primi del Novecento). Il contatto ospite di Giasoni รจ Renzo (Mirko Revoyera), un pescatore del lago Trasimeno, che lo accoglie sotto la sua ala protettiva e lo istruisce alla pesca. Roberto inizialmente รจ scontroso, anche perchรฉ proviene da un ambiente cittadino e ha frequentato i bassifondi, ma poi grazie al suo nuovo mentore, alla magnificenza della natura e dellโambiente rurale si apre e si rasserena.ย Jart (Fabrizio Martin), un chitarrista bluesman, gli fa conoscere ilย Trasimeno Bluesย e lรฌ Roberto incontra Giulia (Arianna Fiandrini), fotografa del festival. Queste due nuove amicizie lo aprono a una socialitร semplice e naturale, portandolo a riscoprire sรฉ stesso. Per lui sarร un vero e proprio cambiamento, che lo porterร a riscoprire la semplicitร delle tradizioni, la forza di Madre Natura e il suono spirituale del blues. Roberto ritornerร al suo vecchio lavoro? Il film รจ stato realizzato con la collaborazione di Novifilm, di Philms, dello Studio Teclas e di tutto lo staff tecnico e cast, il sostegno di Regione Umbria, Unione dei Comuni del Lago Trasimeno, Comune di Castiglione del Lago, Comune di Magione, GAL Trasimeno Orvietano, Umbria in Vespa, Frantoio Berti, Farma Centro e Trasimeno Blues.
VisualCam APS
Visualcam APSย รจ unโAssociazione culturale di Promozione Sociale con sede a Corciano che opera nel settore cineaudiovisivo e nelle arti in generale. Il direttivo รจ composto da professionisti specializzati sia in produzioni di format tv – dallโidea alla realizzazione – sia di documentari, cortometraggi e produzioni musicali.
Lโopera realizzata, tra il 1499 e il 1504 dallโartista toscano, ha ispirato anche gli affreschi della Cappella Sistina di Michelangelo.
ยซIl Giudizio Universale รจ senza dubbio il capolavoro di Luca Signorelli. Secondo Giorgio Vasari, Michelangelo lo osservรฒ attentamente per dipingere poi il suo Giudizio Universaleยป. A dircelo รจ il professor Giuseppe Della Fina, consigliere dellโOpera del Duomo di Orvieto.
Particolare dell’Inferno, Luca Signorelli
Una grande macchina scenica, un colossal cinematografico che โ con le sue 7 scene (Anticristo, Finimondo, Resurrezione dei corpi, Inferno, Paradiso, Chiamata degli eletti e i Dannati) – ha la capacitร di coinvolgere e portare al suo interno lo spettatore, o il fedele, come solo un film visto al cinema sa fare. Questo, e molto altro, รจ il Giudizio Universale realizzato da Luca Signorelli, che si trova allโinterno del Duomo di Orvieto nella Cappella Nova o di San Brizio e che prese vita tra il 1499 e il 1504.
ยซIl primo contratto con lโartista toscano venne stipulato nel 1499 e nel 1504 ci fu lโultimo pagamento. Prima di lui il Beato Angelico aveva dipinto due delle vele del soffitto (Cristo Giudice tra angeli e Profeti). Possiamo dire che questโopera vanta la mano di due grandi maestri, anche se molto diversi tra loro. Dieci anni prima โ nel 1489 – era stato contattato anche il Perugino, ma siccome era impegnato in altri lavori, non ha mai rispettato il contrattoยป racconta il professor Della Fina.
Paradiso, Luca Signorelli
Camminando sotto le volte col naso allโinsรน si osservano le diverse fasi del Giudizio Universale, che suscitano un grande coinvolgimento emotivo. ร possibile percorrere due sentieri visivi: ยซSe seguiamo un filo cronologico si deve partire dalla scena dellโAnticristo che racconta i movimenti politici e sociali dellโepoca, per passare poi a quella del Finimondo(che si trova sulla parete dโingresso), seguita della Resurrezione dei corpi o della carne (con gli scheletri che riprendono muscoli e carne), per arrivare al Giudizio Universale vero e proprio con laCattura dei dannati da una parte e laChiamata degli eletti dallโaltra. Se invece si volesse seguire una sequenza teologica, dovremmo iniziare la visione dal centro in cui รจ dipinta – sopra lโaltare – la vela del Cristo Giudice, con a sinistra il Paradiso e a destra lโInferno, separati da una finestra. Si proseguirebbe lungo le altre pareti, che raffigurano le scene che precedono il momento del Giudizio. Per dipingere lโopera, Signorelli ha preso ispirazione dal Vangelo di Matteo e dalla Divina Commedia, tant’รจ vero che raffigura Dante nella scena dei Beati del Paradiso insieme a diversi personaggi del mondo antico e medievale. Il ritratto del Sommo Poeta รจ tra i piรน celebri che conosciamo. Signorelli stesso poi si raffigura nella scena dellโAnticristo (in una sorta di firma) insieme a un altro uomo: per molti รจ il Beato Angelico – io credo che abbiano ragione – mentre altri sostengono che potrebbe essere Antonio Albรจri, uno dei teologi che ha ispirato la scelta delle sue rappresentazioniยป spiega Della Fina.
Anticristo, Luca Signorelli
Cappellina dei Corpi Santi
La mano di Luca Signorelli si estese anche alla cappellina a destra dellโingresso della Cappella Nova: lรฌ lโartista nel 1503 ha affrescato la Pietร di Cristo con ai lati i santi Pietro Parenzo e Faustino, particolarmente venerati a Orvieto. ยซLa deposizione del corpo di Cristo รจ di grande bellezza. Giorgio Vasari scrisse che Signorelli gli raccontรฒ di aver disegnato il figlio Antonio, per conservarne il ricordo dopo la sua morte prematura. ร molto probabile che poi questo disegno lโabbia utilizzato per rappresentare il volto di Cristoยป conclude il professore.
Presentato ad Agriumbria il progetto NAMOR lโitinerario della biodiversitร del territorio narnese-amerino-orvietano
Ieri ad Agriumbria a Bastia Umbra รจ avvenuta la presentazione del progetto NAMOR lโItinerario della Biodiversitร del territorio di Narni, Amelia, Orvieto, curato dal 3A Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria. ร un progetto di valorizzazione delle varietร e razze locali iscritte allโAnagrafe Nazionale della biodiversitร di interesse agricolo e alimentare (LN. 194/2015) e degli agricoltori che le custodiscono. Lโitinerario vuole essere uno strumento di promozione del territorio Narnese โ Amerino โ Orvietano, delle sue produzioni agricole identitarie e delle sue ricchezze naturali, culturali e storico artistiche.
ร il terzo itinerario umbro, dopo CIBUM della Valnerina e TRASIB del Trasimeno, dedicato alla parte meridionale dellโUmbria che gravita intorno alle cittร di Narni, Amelia e Orvieto.
Importanza di rilievo del progetto, oltre ai prodotti delle coltivazioni agricole, sono i CUSTODI, ossia coloro che con il loro prezioso lavoro preservano non solo le risorse genetiche vegetali e animali a rischio di estinzione ma anche le tradizioni e le conoscenze tramandate da generazioni. Il Comune di Lugnano in Teverina in virtรน della intensa attivitร che svolge per il miglioramento e la gestione della Collezione Mondiale degli Ulivi Olea Mundi, ha ricevuto ieri l’attestato di Custode dai curatori del Progetto. Un unicum del suo genere che deve essere condiviso con l’intera comunitร e soprattutto con chi opera nel settore agricolo ed Agroalimentare. Una intera comunitร che cresce culturalmente, per difendere le eccellenze e la qualitร dei prodotti dell’intero territorio amerino, definendo un vero modello da seguire per le generazioni future.
Un motivo di orgoglio da condividere con tutti gli attori che in questi quasi dieci anni si sono adoperati per la gestione della Collezione Olea Mundi: il CNR di Perugia, il 3A PTA di Todi e la Cooperativa Luniano. Il portale del progetto NAMOR, che รจ giร attivo, fruibile per visitare questa nuova frontiera delle eccellenze locali simbolo non solo della qualitร dei nostri prodotti ma della difesa del nostro patrimonio ambientale, oltre ai protagonisti del progetto promuove anche i punti di interesse territoriali come monumenti e strutture ricettive. Un ulteriore tassello alle tante iniziative che si propongono di rilanciare un intero territorio.
Sabato 25 marzo il progetto โIl Borgo รจ Donnaโ ha avuto il suo battesimo ufficiale aLugnano in Teverina con la prima conferenza dedicata alle pari opportunitร nel mondo della cultura.
In un bel pomeriggio assolato, lโevento si รจ aperto con lโinaugurazione del giardino dedicato a Luisa Spagnoli: un grazioso fazzoletto di terra prima abbandonato e che, grazie allโassociazione Unitre Lugnano in Teverina, รจ tornato alla vita, a disposizione dei cittadini e a ricordo di una grande donna umbra. Non solo: nel giardino รจ stata posta una panchina rossa, ormai universalmente simbolo della lotta contro la violenza sulle donne e una piccola bacheca con libri a disposizione di chiunque voglia fruirne, denominata appunto piccolabiblioteca libera. I membri di Unitre hanno spiegato come la vicinanza di questi due oggetti โ la panchina e la biblioteca – vogliano ricordare che la violenza sulle donne si combatte prima di tutto con lโeducazione e la cultura.
Alessandro Dimiziani, Gianluca Filiberti e Caterina Grechi. Foto by Novifilm
Da questo luogo ricco di significato e di simbolismi inaugurato dal sindaco Gianluca Filiberti, dal presidente dei Borghi Umbri piรน Belli dโItala nonchรฉ vicesindaco Alessandro Dimiziani e dallโavvocato Caterina Grechi – presidente del Centro Pari Opportunitร della Regione Umbria – che ha anche letto i saluti della Ministra per la famiglia, natalitร e pari opportunitร Eugenia Maria Roccella e il suo plauso per lโiniziativa, ci siamo avviati verso il vicino Teatro Spazio Fabbrica. Questo originale teatro sorge su un ex fabbrica di lampadine di costruzione ottocentesca e rappresenta un bellโesempio di archeologia industriale e di riuso intelligente degli spazi.
Qui siamo entrati nel vivo del progetto Il Borgo รจ Donnaย che AboutUmbria ha il piacere di organizzare insieme al Centro Pari Opportunitร della Regione Umbria e allโAssociazione Borghi piรน belli dโItalia in Umbria. Questa prima conferenza, dicevamo, ha avuto come filo conduttore e tema principale la cultura. Sotto il puntuale coordinamento di Alessandro Dimiziani, i lavori si sono aperti con lโintervento dellโattrice e ambasciatrice dellโAssociazione Borghi piรน Belli dโItalia in Umbria Eleonora Pieroni. Questa giovane donna รจ impegnata nella promozione dei nostri borghi negli Stati Uniti dove vive e ha ricordato la grande opportunitร che la nostra economia puรฒ trarre dal turismo delle radici, quel turismo cioรจ degli italiani nel mondo che tornano in Italia, in Umbria nel nostro caso, a riscoprire la loro storia, le loro radici appunto. Gli italiani nel mondo sono ben 80 milioni e dedicare loro una promozione turistica รจ unโattivitร su cui vale la pena concentrarsi e nella quale la donna, con la sua creativitร e la sua tenacia, puรฒ dare un contributo fondamentale.
A seguire lโavv. Caterina Grechi – dopo aver portato i saluti della vicepresidente dellโAssemblea Legislativa della Regione Umbria Paola Fioroni – ha spiegato con una relazione articolata e puntuale come purtroppo proprio nel campo della cultura piรน che in altri settori, la percentuale di occupazione femminile sia molto inferiore a quella maschile, specie in ambiti quali lโaudiovisivo, lโintrattenimento televisivo e il teatro. Fortunatamente va meglio nel campo dellโarcheologia, come sottolineato da Maria Angela Turchetti, direttrice del Museo Archeologico Nazionale, settore in cui sono finalmente molte le donne a essere protagoniste in scavi importanti tra cui si contano, tra lโaltro, quelli di Lugnano in Teverina, presso lโarea nota come โla necropoli dei bambiniโ. Turchetti ha inoltre regalato alla platea un interessante e affascinante focus sul ruolo della donna etrusca sottolineando come, rispetto alle donne di civiltร contemporanee (greca e romana), quella etrusca fosse una donna emancipata, indipendente, con un ruolo in societร di pari dignitร rispetto allโuomo.
Foto by Novifilm
Il pomeriggio รจ volato via velocemente in un alternarsi di interventi di donne artiste, come la pittrice Grazia Cucco, giornaliste e imprenditrici, come Lorenza Vitali, amministratrici, come lโassessore del Comune di Amelia Elide Rossi. Graditi sono giunti anche i video-saluti dellโattrice Maria Chiara Giannetta, neocittadina lugnanese.
A proposito di arte, Cristina Caldani, attrice e direttrice del Teatro Spazio Fabbrica, dopo aver sottolineato accodandosi allโintervento dellโavv. Grechi la difficoltร ad affermarsi per le donne in ruoli di primo piano nel mondo del teatro, ha recitato un monologo scritto da Stefano Bartezzaghi. Il brano ha indotto nel pubblico in sala un sorriso amaro inducendo a riflettere sul sessismo che puรฒ esserci anche nelle parole.
Per noi di AboutUmbria รจ intervenuto Ugo Mancusi che ha sottolineato come ci sia stata unitร di intenti con Centro Pari Opportunitร della Regione Umbria e lโAssociazione Borghi piรน belli dโItalia in Umbria nel promuovere unโiniziativa che metta in evidenza il ruolo importante e fortunatamente crescente della donna nella nostra regione. Mancusi ricordando come lโanima dei borghi sia fondamentalmente femminile โ da qui Il Borgo รจ Donna – e come il borgo rappresenti lโossatura della nostra regione, ha concluso che in effetti lโUmbria รจ Donna.
I partecipanti all’evento. Foto by Novifilm
Dopo aver donato ai partecipanti un piatto in ceramica realizzato dellโartista Monia Romanelli, gli organizzatori hanno dato appuntamento alla prossima tappa di questo percorso, di cui a breve saranno resi noti i dettagli. Lโamministrazione comunale ha offerto a tutti i presenti un gradito buffet a base di prodotti tipici umbri in cui il ruolo di re della tavola รจ stato naturalmente ricoperto dallโolio extravergine di oliva, oro liquido di questa terra. La serata รจ proseguita con un concerto di beneficenza per le popolazioni terremotate della Turchia, con Cardyophone e Original CRB Band.
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