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ยซUn mio sogno รจ quello di partecipare alle Olimpiadi con la pole dance. Ancora non รจ uno sport olimpico, ma ci stiamo piano piano avvicinandoยป.

Francesca Cesarini ha 16 anni, vive a Magione (Perugia) ed รจ una stella dello sport paralimpico. Ha conquistato – volteggiando con la pole dance, una performance art che di danza e ginnastica con una pertica – il primo premio al World Pole and Aerial Championship 2022 ed รจ anche salita sul podio piรน alto della federazione Posa Pole Sports & Arts World Federation.
Francy, come la chiama la mamma Valeria, รจ nata senza gli avambracci e una gamba e ha scelto questa disciplina un poโ€™ per caso โ€“ forse a causa di un sogno โ€“ nemmeno lei lo sa con certezza. Quello che sa invece, รจ che รจ un animale da palcoscenico. ยซMe lo dicono tutti!ยป.
Lo ha dimostrato anche durante le riprese del docufilm Come una piuma (in uscita prossimamente), per la regia di Daniele Suraci e promosso dallโ€™associazione perugina MenteGlocale, che racconta la sua storia sportiva e personale. E in qualche modo anche durante la nostra chiacchierata dove, senza nessun tipo di timidezza adolescenziale, ha risposto alle mie domande con molta schiettezza. Oltrechรฉ in palestra si allena con il palo piantato in salotto e questo la fa sentire libera. ยซQuando volteggio posso essere chi voglio!ยป.

 

L’atleta Francesca Cesarini

Francesca, come mai a 11 anni hai scelto questa disciplina?

Non mi ricordo di preciso. Ricordo solamente che un giorno sono andata dalla mamma e le ho detto: ยซMamma, voglio fare la pole danceยป. Forse lโ€™ho visto sui social, forse me lo sono sognato, perรฒ sta di fatto che da quel giorno โ€“ dopo aver trovato una palestra – ho iniziato questa disciplina.

Quante ore ti alleni?

Tre volte alla settimana per circa unโ€™ora e mezza.

Facci capire cosa di prova a volteggiare in ariaโ€ฆ

Un poโ€™ dโ€™ansia cโ€™รจ per il rischio di cadere, ma quando sono in alto sul palco posso fare ciรฒ che voglio. Mi fa sentire libera. รˆ una sensazione che provo ancora, anche dopo tanto tempo. รˆ sempre bello!

Cosa consiglieresti a una giovane che vuole iniziare la pole dance?

Prima cosa le consiglierei di fare una prova e di continuare a provarci anche se da subito non la coinvolge, perchรฉ comunque รจ un sport molto bello.

Segui una dieta particolare?

No. Io mangio tutto. Non faccio nessuna dieta (ride).

Hai mai pensato di dire “basta, smetto”?

รˆ successo a luglio 2022. Ho dovuto cambiare allenatrice, per questo ho rischiato di non poter partecipare al Mondiale. Per due settimane ho detto: ยซBasta, non continuo!ยป. Poi mia mamma si รจ messa alla ricerca di altre scuole di pole: abbiamo conosciuto Giulia Lupattelli, insegnante di pole alla Movโ€™it di Perugia e alla scuola Altrove danza di Magione, la quale mi ha messo in contatto con lโ€™attuale allenatrice di Firenze, Iliana Ciccarello. Quindi mi divido con gli allenamenti tra Magione (con Giulia) e Firenze (con Iliana).

Chi รจ Francesca quando รจ fuori dalla palestra?

Mi piace tanto stare con i miei amici, uscire con loro il sabato sera e andare a ballare. Spesso ci organizziamo e si va in centro, al cinema o in qualche centro commerciale. Dโ€™estate invece il posto che piรน frequentiamo รจ il lago Trasimeno. Amo molto anche ascoltare la musica.

Che musica ascolti?

Musica americana di qualsiasi genere. Adoro anche guardare film e serie tv. Ne vedo tantissime.

Quali sono le ultime serie che hai visto?

Con mia mamma sto guardando Greyโ€™s Anatomy, poi guarderemo Stazione 19. Da poco ho terminato Mercoledรฌ e The Vampire Diaries.

Ho letto che sei appassionata di Harry Potter: si sta parlando della realizzazione di una serie tv, che ne pensi?

Sarร  bellissimo avere una serie su Harry Potter, perรฒ gli attori non saranno quelli dei film, quindi non so se sarร  bella lo stesso!

 

Durante le riprese di “Come una piuma”

Quali sono i tuoi prossimi impegni sportivi?

ย Le prossime gare saranno alla fine dellโ€™anno. Per ora mi alleno soltanto.

Giร  sai cosa vorrai fare da grande? Qual รจ il tuo sogno?

Vorrei continuare a esibirmi con la pole dance. Mi piacerebbe anche lavorare in ambito medico: sto studiando Biotecnologie sanitarie allโ€™ITAS Giordano Bruno e il mondo della medicina mi affascina molto. Fare il medico sarebbe bellissimoโ€ฆ ancora perรฒ non ho pensato la specializzazione. Ho tempo! Un altro sogno รจ quello di partecipare alle Olimpiadi con la pole dance. Ancora non รจ uno sport olimpico, ma ci stiamo piano piano avvicinando; si spera di farlo rientrare giร  nelle prossime Olimpiadi. Sarebbe fichissimo!

Oramai la pole dance รจ diventata anche molto di modaโ€ฆ

Sรฌ. Negli ultimi anni รจ cresciuta tantissimo, questo si vede anche durante le gare dove partecipano molti piรน atleti.

In autunno uscirร  il docufilm โ€œCome una piumaโ€ con la regia di Daniele Suraci e promosso dallโ€™associazione perugina MenteGlocale, che si occupa dal 2001 di progetti di comunicazione sociale. Come sono andate le riprese?

Mi sono divertita tantissimo, anche a girare con i miei amici che sono presenti in alcune scene. Stare davanti alla telecamera mi piace, mi hanno detto che sono un animale da palcoscenico. Non provo mai ansia. Anche alle gare sono un poโ€™ agitata qualche minuto prima di salire sul palco, poi quando sono lรฌ divento tranquilla e faccio la mia esibizione.

Hai qualche piccolo rito scaramantico?

Faccio un saltello e un passo quando chiamano il mio nome prima dellโ€™esibizione. Tutto qui.

 


 

 

ยซMi piace pensare che Vannucci non sarebbe potuto essere il Perugino e non avrebbe potuto creare quel linguaggio artistico legato al paesaggio di cui รจ stato innovatore, se non fosse stato umbroยป.

A 500 anni dalla morte, il 3, 4, 5 aprile arriva nei cinema italiani Perugino. Rinascimento immortale, prodotto da Ballandi e diretto da Giovanni Piscaglia che, insieme a Marco Pisoni e Filippo Nicosia, ne ha realizzato anche il soggetto. Il documentario, attraverso la voce dellโ€™attore Marco Bocci, racconta la vita e le opere del Divin Pittore, partendo dal legame con lโ€™Umbria e dai paesaggi luminosi che spesso lโ€™artista ha immortalato sullo sfondo dei suoi dipinti.

Il regista Giovanni Piscaglia. Foto by Alessandro Bachiorri

Ma รจ soprattutto un docufilm che vuole riscattare la figura di Pietro Vannucci, dandogli il giusto posto nella storia dellโ€™arte e mettendone in luce le novitร , i meriti e il carattere.
Il progetto, sostenuto dal Ministero della Cultura, Regione Umbria e Arpa Umbria, vanta gli interventi di esperti come il direttore della Galleria Nazionale dellโ€™Umbria Marco Pierini, il direttore delle Gallerie degli Uffizi di Firenze Eike Schmidt, la professoressa di Storia dellโ€™architettura presso lโ€™Universitร  di Firenze Emanuela Ferretti, il geografo allโ€™Universitร  di Bologna Franco Farinelli, la storica dellโ€™arte della Galleria Nazionale dellโ€™Umbria Veruska Picchiarelli, lo storico Franco Cardini, il coreografo e ballerino Virgilio Sieni. Il regista Giovanni Piscaglia ci racconta il suo film, ma soprattutto ci regala un Perugino forse inedito e meno conosciuto che si merita di stare tra i grandi nomi dellโ€™arte italiana.

Giovanni, il docufilm vuole essere in qualche modo un riscatto per lโ€™artista, non solo allievo di Piero Della Francesca e maestro di Raffaelloโ€ฆ

รˆ il primo film che racconta la sua figura e ha quindi lo spirito di riabilitarne la memoria. Siamo abituati a sentir parlare di Perugino sempre legato a qualcun altro e soprattutto accostato a Raffaello: questo marchio รจ dovuto a Giorgio Vasari che nelle sue Vite lo ridimensiona a figura di secondo livello, descrivendolo con toni dispregiativi e riportando aneddoti e tratti del carattere negativi. Vasari lo inserisce tra i maestri dai quali distaccarsi e che realizzano unโ€™arte sorpassata; riesce a elogiarlo solo quando si bagna nellโ€™Arno e va a lavorare a Firenze. Prima, per lui, รจ solo un pittore provinciale. Il docufilm vuole smentire il biografo, portando allo spettatore prove e documenti, ascoltando le voci dei maggiori studiosi e storici dellโ€™arte, analizzando le opere nel dettaglio e cercando una veritร  diversa da quella giunta fino ai giorni nostri con lโ€™obiettivo di riscattarlo.

รˆ un artista amato e richiesto nel suo tempo, che perรฒ sbiadisce nel corso dei secoli successiviโ€ฆย 

Esatto. Perugino รจ stato spesso criticato per la sua impostazione artigianale molto tecnica, che si basava sulla bottega. รˆ stato uno straordinario capo bottega e proprio grazie al suo laboratorio ha realizzato dipinti che hanno fatto il giro dโ€™Italia, dettando e creando un vero e proprio linguaggio pittorico. Questo lo ha reso una star, allโ€™epoca. La sua sfortuna perรฒ รจ stata quella di vivere a lungo e diventare contemporaneo di Leonardo, Raffaello e Michelangelo: tre geni che a differenza sua lavoravano di loro mano e che inventarono figure di rottura. Vannucci divenne cosรฌ un pittore obsoleto ancor prima del tempo.

 

Foto by Alessandro Bachiorri

Quali sono gli aspetti della sua figura che vengono messi piรน in risalto nel film?

Come detto, il primo obiettivo รจ quello di riconsegnargli la fama che aveva quando era in vita. Cโ€™รจ poi un aspetto fondamentale che รจ quello sul suo attaccamento al territorio umbro: nonostante molti lo considerino un pittore fiorentino – perchรฉ a Firenze ha raggiunto la sua maturitร  e ha avuto la consacrazione da Lorenzo il Magnifico che lo ha portato ad affrescare la Cappella Sistina – il legame col territorio dโ€™origine รจ stato presente per tutta la sua vita. I paesaggi che dipinge non sono paesaggi umbri reali, perรฒ i colori, le valli, la vegetazione e i laghi ricordano quelli dellโ€™Umbria. Mi piace pensare che Vannucci non sarebbe potuto essere il Perugino, e non avrebbe potuto creare quel linguaggio artistico legato al paesaggio di cui รจ stato innovatore, se non fosse stato umbro. Unโ€™altra parte fondamentale del film รจ quella che lo celebra come un vero pittore. Un artista che amava ciรฒ che faceva e che soprattutto amava lโ€™arte; che รจ morto a Fontignano con il pennello ancora in mano mentre dipingeva lโ€™ennesima Adorazione dei pastori. Anche se vecchio e in declino ha continuato a sviluppare le sue opere e a essere a suo modo innovatore. Questo รจ per confutare quello che Vasari – e molti dellโ€™epoca – pensavano di lui, e cioรจ che fosse un pittore avaro e legato ai soldi, che dipingeva solo per arricchirsi e non per una necessitร  artistica.

Lei, che idea si รจ fatto?

Penso che sia stato un uomo del suo tempo e che sicuramente ha avuto un buon senso degli affari. Aveva creato un marchio di fabbrica e uno stile riconoscibile che si รจ diffuso in tuttโ€™Italia. Era un uomo che sapeva concentrarsi molto e che non lasciava niente al caso, perchรฉ i suoi dipinti, ancora oggi, hanno grande freschezza: penso a quelli di Panicale e Cittร  della Pieve. Era un ottimo pittore e possedeva una notevole maestria, oltre a essere uno straordinario disegnatore e uno straordinario interprete delle figure femminili. Insomma, un uomo di luce e ombra: da una parte sapeva fare affari e ottenere grandi commissioni, utilizzava la bottega per fare piรน opere possibili e spesso sempre uguali, ma questo non deve distogliere lโ€™attenzione dal fatto che aveva unโ€™ottima mano.

 

Durante le riprese del docufilm. Foto by Alessandro Bachiorri

Comโ€™รจ partito il progetto del docufilm?

Il progetto รจ nato grazie allโ€™amicizia e alla stima reciproca che mi lega alla Galleria Nazionale dellโ€™Umbria e in particolare al direttore Marco Pierini. Sono stato davvero felice e onorato quando il direttore mi ha chiamato un giorno dโ€™agosto di due anni fa, dicendomi: ยซGiovanni, che ne pensi di realizzare un soggetto per un documentario su Perugino?ยป Ecco, tutto รจ nato da lรฌ. Devo dire che non saremmo arrivati a questa felice conclusione se non ci fosse stata una relazione di stima e fiducia con lโ€™intero staff della Galleria, che ha messo a disposizione i locali per le riprese anche in orari insoliti.

Sono presenti anche scene di danza. Come mai questa scelta?

Lโ€™idea mi รจ venuta perchรฉ avevo visto Virgilio Sieni, uno tra i piรน grandi coreografi e ballerini, realizzare una serie di performance tratte dai quattro Cenacoli storici di Firenze. Ho trovato questo spazio bellissimo e assolutamente sconosciuto ai piรน e quindi ho pensato di coinvolgerlo. Sieni sostiene che, sebbene Perugino sembri un pittore statico, le sue figure sono degli incubatori di atteggiamenti che si possono sviluppare attraverso la danza. Danza che, in questo caso, fa muovere figure cristallizzate dalla pittura.

La voce narrante รจ lโ€™attore umbro Marco Bocciโ€ฆ

Sรฌ. Marco Bocci รจ riuscito a dare alla storia – che รจ un poโ€™ la parabola di un artista che tocca il cielo e poi cade – unโ€™interpretazione partecipata e intima, ma allo stesso tempo leggera. รˆ stato disponibile e si รจ dimostrato da subito molto coinvolto nel progetto. Con lui siamo riusciti a girare โ€“ รจ la prima volta che mi capita con un attore – in tante location diverse: dalla Galleria Nazionale dellโ€™Umbria al Collegio del Cambio, fino allโ€™isola Polvese.

 

Marco Bocci e Giovanni Piscaglia. Foto by Alessandro Bachiorri

Perchรฉ lโ€™isola Polvese?

Grazie allโ€™Arpa – che รจ partnership nel progetto – abbiamo potuto girare nellโ€™isola anche in inverno. Secondo me, nessun luogo meglio della Polvese poteva identificare e fotografare il momento finale di un artista maturo e in decadenza. Quei luoghi e Marco Bocci, solo nella natura, chiudono il cerchio alla perfezione sulla vita di Perugino.

ย Per concludere: รจ soddisfatto del lavoro finale?

Sono molto soddisfatto. รˆ stata una produzione avventurosa e gestita bene, nonostante le difficoltร , con un grande dialogo. Posso dire che non ho nessun rimorso. Anche le musiche, composte da Eraldo Bernocchi, arricchiscono lโ€™opera, donandole una componente coinvolgente ed emotiva.

 

 

รˆ stata lanciata il 21 novembre 2022, in occasione della Giornata nazionale degli Alberi, รˆ tempo di piantarla, la campagna di crowdfunding dedicata alla tutela e alla riqualificazione dellโ€™ambiente.

La campagna di crowdfunding, ospitata sulla piattaforma italiana Eppela (attiva da oltre dieci anni), fa parte del piรน ampio progetto Padroni per Poco, docufilm prodotto da Philms Produzioni Video, co-organizzato da AboutUmbria e distribuito da Premiรจre Film Italia. Lo scopo del docufilm รจ quello di sensibilizzare il pubblico sullโ€™oramai annoso problema del cambiamento climatico e della sostenibilitร  energetica ed economica, offrendo punti di vista e opinioni qualificate in ambiti solo apparentemente diversi: dai professionisti del verde, come agronomi e dottori forestali, a gruppi di ricerca nel campo dellโ€™edilizia sostenibile, passando per medici microbiologi specializzati in microbiota e microbioma.

 

Lo staff del docufilm

 

Ma il docufilm intende anche contribuire attivamente a importanti progetti di riforestazione e di riqualificazione ambientale, grazie al sostegno di Fondazione S. Lucia โ€“ Roma, Federbeton, PEFC Italia, Listone Giordano e Seed.

Dunque Philms, insieme a Rete Clima, PEFC Italia, al team di VAIA, allโ€™Associazione Monti del Tezio e a LaBrada Agricamping, ha deciso di lanciare il crowdfunding con il quale in parte finanziare il docufilm e in parte contribuire al rimboschimento delle aree colpite dalla tempesta Vaia, che nellโ€™ottobre 2018 devastรฒ diverse zone dellโ€™arco alpino. A ogni modalitร  di contribuzione corrispondono diverse ricompense, partendo da 5 โ‚ฌ a salire. Con le donazioni si potrร  contribuire non solo a sostenere le spese del docufilm Padroni per Poco, ma anche alla salvaguardia e tutela delle aree verdi del Comune di Perugia di competenza dellโ€™Associazione Monti del Tezio, al rimboschimento delle aree alpine colpite dalla tempesta Vaia, al sostegno dellโ€™economia di quei luoghi attraverso il Vaia Cube serigrafato, nonchรฉ alla diffusione della pratica del forest bathing e allโ€™acquisto di nuovo gioco per il parco giochi adiacente le scuole dellโ€™infanzia M. Petri e della Scuola Elementare di Colle Umberto Sabatini.

 


Pagina donazioni: https://www.eppela.com/projects/9105

Sito web docufilm: https://www.padroniperpoco.it/

Video promo: https://www.youtube.com/watch?v=qwkeiIP1KlQ

PerSo – Perugia Social Film Festival: nove giorni di cinema del reale, concorsi e workshop. Dal 5 al 13 ottobre Perugia diventa capitale del documentario con cinque titoli in anteprima nazionale per il concorso principale e oltre quaranta film da tutto il mondo.

ยซSiamo un Festival che porta novitร  in campo cinematografico. Proiettiamo in sala film di qualitร , che difficilmente si potrebbero vedere al cinema; inoltre lo spettatore puรฒ incontrare gli autori e vivere lโ€™ambiente del festival come se fosse una vera comunitร  formata da registi, addetti ai lavori e volontariยป. Con queste parole di Luca Ferretti, direttore artistico del Festival insieme a Giacomo Caldarelli e Ivan Frenguelli, spiega l’evento perugino.

 

Buona fortuna di Alberto Brizioli. Categoria Umbria in celluloide

 

Tutto questo e molto di piรน รจ PerSo – Perugia Social Film Festival che, giunto alla quinta edizione, attraverso il linguaggio del documentario racconta la realtร  e il mondo del sociale nel suo senso piรน ampio e nelle articolazioni piรน varie.
Differente, non indifferente e resistente sono le tre parole che meglio rappresentano lโ€™evento, che vanta quaranta titoli selezionati divisi in sei categorie, tra cui cinque anteprime nazionali.
ยซSi tratta di unโ€™edizione di resistenza per il poco budget a disposizione, rischiavamo anche di non fare lโ€™evento, ma ce lโ€™abbiamo fatta. Abbiamo deciso di mantenere la struttura del Festival nonostante le poche risorse, riuscendo a presentare un programma aperto a diversi generi e gusti. La selezione dei film รจ di altissimo livello, con anteprime nazionali, europee e internazionali che toccano temi e contenuti che attraversano il panorama del cinema del reale. Il criterio di selezione ha riguardato, sia la bellezza e lโ€™innovazione cinematografica, sia lโ€™attualitร  e lโ€™importanza dei temi trattati: un festival di cinema sociale non puรฒ prescindere dal contenutoยป prosegue Ferretti.

 

J’veux du soleil, di Gilles Perret e Franรงois Ruffin. Uno dei titoli in concorso.

Numeri e novitร 

Una cittร , tre sale cinematografiche, nove giorni di festival a ingresso gratuito, sei categorie di concorsi, una rassegna dei migliori documentari della stagione (i PerSo Masterpiece), oltre quaranta titoli nazionali e internazionali in programmazione, cinque anteprime italiane, un concorso cortometraggi e una residenza artistica dedicata ai giovani cineasti. Inoltre, il PerSo Lab per il finanziamento di nuove produzioni, laboratori e workshop: tutto questo offre al pubblico lโ€™edizione 2019, organizzata dallโ€™associazione RealMente in collaborazione con la Fondazione La Cittร  del Sole-Onlus.
Uniche anche le giurie composte dai detenuti della Casa circondariale di Perugia-Capanne, da persone immigrate che vivono a Perugia, oltre a quella degli studenti di cinema dellโ€™Universitร  degli studi di Perugia e quella del pubblico. ยซIn carcere faremo tre proiezioni e i detenuti incontreranno i registi e assegneranno un premio al miglior documentario. Questo progetto รจ senza dubbio quello che ci ha regalato piรน emozioni e piรน soddisfazioni. Oltre a tutte le categorie di concorso, siamo riusciti a riconfermare anche il Perso Lab, che sostiene nuovi progetti filmici di giovani autori, contribuendo a incentivare la produzione cinematografica della nostra regione, cosรฌ come Umbria in celluloide. Tra le novitร : gli Audio doc di Radio Tre, un racconto documentario senza immagini che siamo felici di poter ospitare, e la Residenza artistica (in collaborazione con la Siae e il Mibac) che permetterร  a sei giovani film maker di realizzare un documentario di regia collettiva che racconterร  lโ€™Umbria e i suoi personaggiยป conclude Luca Ferretti.

 

Selfie, di Agostino Ferrente. Nella categoria PerSo Masterpiece

Le categorie competitive

  • Concorso internazionale per documentari in anteprima italiana (PerSo Award)
  • Concorso per documentari di produzione italiana (PerSo Cinema Italiano)
  • Concorso internazionale di cortometraggi documentari (PerSo Short Award)
  • Premio Umbria in celluloide, storie di tematica sociale sullโ€™Umbria e/o di autori umbri
  • Concorso Percorsi/Prospettive, dedicato ai cortometraggi (sia di finzione, che di animazione e documentari) di giovani cineasti nazionali
  • Premio di sostegno allo sviluppo per progetti di film (PerSo Lab) che, oltre ad offrire un premio in denaro per sostenere un progetto filmico ancora da realizzare, offrirร  un tutoraggio tecnico con unโ€™รฉquipe di professionisti del settore.

 


Il programma di PerSo – Perugia Social Film Festival 2019

Come giร  avvenuto altre volte nella Storia, anche in questo caso da un piccolo lembo di terra ferito nel cuore del โ€œCuore d’Italiaโ€ possono germogliare semi di futuro per il Paese e l’Europa.

Montanari testoni

 

Quattro documentari, quattro storie che raccontano la rinascita della Valnerina. A un anno dal sisma che ha colpito l’Italia centrale, quattro documentari, scritti, prodotti e realizzati con il progetto Restart. Comunitร  resistenti da MenteGlocale – laboratorio permanente di comunicazione sociale, con sede a Perugia – raccontano le storie di una terra, la Valnerina umbra, che ha reagito ai danni materiali e morali del terremoto.
Norcia, Campi, Cascia, Ruscio: il sisma ha colpito le popolazioni toccandole negli affetti, nelle abitudini e nelle piccole e grandi sicurezze della vita di tutti i giorni. Questi โ€œmontanariโ€ sono stati feriti ma non sconfitti, e in alcuni casi hanno saputo reagire alle difficoltร  rimboccandosi le maniche. Scritto da Filippo Costantini, Giorgio Vicario e Daniele Suraci, che ne ha anche curato regia e montaggio, il progetto Restart. Comunitร  resistenti รจ stato realizzato con il contributo del Corecom Umbria, attraverso il bando Tv di Comunitร  2017.

I quattro documentari

I quattro docu-film cercano di raccontare le storie di questi territori, le storie poco conosciute o che in pochi raccontano. Persone e luoghi sono i protagonisti, che vanno oltre il terremoto e che cercano di rimboccarsi le maniche per ricominciare e andare avanti.

 

  • Montanari testoni

Nata nel novembre 2016 a Norcia, dentro una tenda da campo, l’associazione Montanari Testoni รจ stata promossa da un gruppo di giovani del territorio per affrontare insieme le avversitร  legate al terremoto. Per parlare e confrontarsi sulla situazione personale e collettiva e per proporre attivitร  di partecipazione, condivisione, collaborazione e promozione culturale dedicate agli abitanti di Norcia. Da centro di raccolta di beni alimentari e vestiti, a vero e proprio centro sociale, il container ha ospitato in questi mesi – e continua a farlo – riunioni di condominio, laboratori per bambini, cineforum e molto altro, fino alle prove della celebre Corale di Norcia, rimasta senza una sede, ed รจ diventato ormai un punto di riferimento fondamentale per tutta la comunitร  nursina.

 

suore-cascia

Le suore di Cascia

 

  • Rita

A Cascia, dopo la scossa del 30 ottobre 2016, diversi edifici sono risultati inagibili, ma tranne pochi casi non ci sono stati crolli. Per questioni di sicurezza, per la prima volta nella storia di Cascia la Basilica di Santa Rita รจ stata chiusa e le suore Agostiniane di clausura hanno dovuto abbandonare il Monastero, facendovi rientro dopo alcune settimane. รˆ in questo contesto che si racconta la vita all’interno del Monastero di clausura delle Suore di Cascia e il rapporto dei casciani con Santa Rita: in una Cascia colpita dal sisma l’icona della Santa รจ una presenza concreta di speranza per il futuro.

 

 

  • Maddalena

Ruscio รจ una piccola frazione del Comune di Monteleone di Spoleto composta di case a due piani, palazzi storici, tre chiese, due piazze, un ponte e tante fontane. Il borgo si sviluppa lungo una sola via tagliata da un ponte che divide Ruscio di sopra da Ruscio di sotto. La frazione, dove vi risiedono stabilmente settanta persone, non ha subito molti danni. I segni materiali dei recenti terremoti ci sono, ma non sono fortissimi: i danni forse piรน evidenti sono nelle persone e sono legati alla paura dello spopolamento, al timore che almeno per qualche anno non sarร  piรน come prima. Ogni anno d’estate i rusciari sparsi nel mondo ritornano nella piccola frazione umbra per passare le loro vacanze, ripopolando case che per buona parte dell’anno sono custodite con cura dai pochi abitanti stabili del paese. Il 24 agosto viene celebrata la tradizionale Cena dei Rusciari, momento irrinunciabile per salutarsi prima di tornare ai propri luoghi di residenza. Nel 2016, a causa del terremoto, la cena รจ stata annullata.

 

  • Doctormonster

Back to Campi รจ il sogno di Roberto Doctormonster Sbriccoli, muratore-dj di Campi, frazione del Comune di Norcia fortemente colpita dalle scosse del 2016. La parte alta della frazione รจ zona rossa, tutte le case sono inagibili, e diverse sono quelle crollate. Tra la parte alta e quella bassa del paese sorge la sede della Pro Loco, una struttura inaugurata appena 4 giorni prima del terremoto del 24 agosto 2016 e costruita dagli abitanti di Campi guidati da Docmonster. Una struttura antisismica in classe 4 che รจ stata da subito utilizzata come centro d’accoglienza per l’emergenza. Nelle settimane successive alla scossa agostana ha ospitato fino a novanta persone, rivelandosi fondamentale per offrire riparo e assistenza ai campesi. Animatore e coordinatore dello spazio รจ stato Docmonster, che รจ anche il presidente della Pro Loco. Sono stati giorni difficili, carichi di sconforto e nervosismo, ma quel luogo รจ stato fondamentale. Oggi molti degli abitanti di Campi vivono nei container e nelle casette di legno appena consegnate.
Docmonster ha un sogno che si chiama Back to campi, un progetto da 4 milioni di euro che ha l’obiettivo di costruire su di un terreno appena acquistato dalla Pro Loco un centro polifunzionale per il turismo e lo sport. รˆ un progetto che ha l’obiettivo di fornire una struttura completa e dotata di tutti i servizi a chi d’estate verrร  in vacanza (prima del sisma erano in molti a scegliere questo luogo per le vacanze estive) in queste zone ed ha l’ambizione di essere un centro polifunzionale per i ritiri pre campionato delle squadre dei diversi sport. Docmonster si รจ messo in testa di realizzare questo progetto.

 

Norcia

 


Per vedere i video al completo:ย http://www.menteglocale.com/

 

Per saperne di piรน su Norcia Per saperne di piรน su Cascia