fbpx
Home / Posts Tagged "Terni"

Stroncone, splendido borgo posto a guardia della valle ternana, nel Palazzo municipale ospita un tesoro di rara bellezza. Si tratta dei Corali, nove codici miniati risalenti al XIV secolo rivelatisi fondamentali non solo per arricchire la storia della paleografia musicale, ma anche quella dellโ€™arte.

Per Corali di Stroncone si intendono nove codici miniati su pergamena, databili intorno al XIV secolo, che furono rinvenuti nel 1883 dallo storico Luigi Lanzi in due chiese collegiate, quella di San Michele Arcangelo e quella di San Nicola. Formavano il Graduale e lโ€™Antifonario custoditi nelle due collegiate e alcuni lasciti testamentari inerenti alla loro realizzazione ci dicono che furono commissionati in piรน fasi, dal 1325 circa al 1400. Ma perchรฉ sono cosรฌ preziosi?

 

Libri per lโ€™officium chori

I libri corali erano codici di grandi dimensioni (alcuni, aperti, potevano raggiungere anche i 50 centimetri dโ€™altezza e i 60 di larghezza) fatti per essere appoggiati su grandi leggii a beneficio dellโ€™ufficiatura quotidiana del coro. Contenevano infatti le parti che dovevano essere cantate, scritte in lettere gotiche, e la notazione musicale. I Salmi, i Versetti, le Antifone e cosรฌ via erano solitamente scritte in minuscola nera, mentre le rubriche in minuscola rossa. Ma la vera meraviglia erano le lettere capitali, riprodotte coi colori piรน disparati e ornate da fregi e decorazioni pittoriche ispirati a scene bibliche e sacre.

I Corali di Stroncone non sono da meno e ci consentono di ammirare preziose miniature istoriate e arricchite di lamine in oro zecchino attribuibili, secondo alcuni studiosi, alla stessa mano che dipinse anche parte degli affreschi di San Pietro a Terni, tale e misterioso Maestro della Dormitio Virginis.

Un libro per ogni occasione

Ai corali venivano dati nomi diversi in base allโ€™uso: i nove di Stroncone si dividono infatti tra Graduali e Antifonari. I primi prendono probabilmente il nome dai gradini dellโ€™altare e contengono un certo numero di versetti che veniva cantato tra lโ€™Epistola e il Vangelo, mentre i secondi contenevano i canti per le ore diurne e per quelle notturne. Lโ€™Antiphonarium, tradizionalmente, si divideva infatti in nocturnale e in diurnale e vesperale: il primo conteneva mattutino e laudi, mentre nel secondo confluivano la prima, la terza, la sesta, la nona, vespro e compieta.

 


I preziosi codici miniati sono custoditi nel Palazzo comunale, aperto dal lunedรฌ al venerdรฌ dalle 9 alle 12.

Intervista con la docente e ricercatrice ternana, inserita tra le 1000 scienziate del mondo e nominata nel 2022 Foreign Adjunct Professor in geriatria traslazionale presso il Karolinska Institutet di Stoccolma.

Le eccellenze che rendono lโ€™Umbria eccellente nel mondo. La professoressa Patrizia Mecocci, ternana DOC, รจ una di queste. Per scrivere il suo curriculum servirebbero pagine e pagine, tanti sono i riconoscimenti, le ricerche e le pubblicazioni realizzate. Proverรฒ a riassumere per voi. La professoressa รจ una scienziata esperta degli aspetti clinici e biologici dellโ€™invecchiamento; รจ autrice, anche in collaborazione con prestigiosi centri di ricerca internazionali, di oltre 350 articoli scientifici e 30 monografie e capitoli di libri.

Oggi รจ a capo della Struttura Complessa di Geriatria dellโ€™Azienda Ospedaliera di Perugia ed รจ direttrice del Dipartimento di Medicina Interna e Medicina Specialistica 1, oltre a essere Professore Ordinario di Gerontologia e Geriatria dellโ€™Universitร  degli Studi di Perugia.
Nel 2022 il Comitato Scientifico del Karolinska Institutet di Stoccolma lโ€™ha nominata Foreign Adjunct Professor in geriatria traslazionale, titolo attribuito a ricercatori con pubblicazioni di alto livello e riconosciuti come leader nel loro settore.
A fine 2023 รจ stata riconosciuta fra le mille migliori scienziate del mondo (26esima tra le ricercatrici italiane e 925 esima a livello mondiale) nella classifica stilata da Researach.com, una delle principali piattaforme accademiche che valuta i migliori ricercatori sulla base delle loro pubblicazioni. ยซรˆ un riscontro concreto del tanto lavoro fatto in questi anni. Inoltre, รจ anche una rivincita per le donneยป. Una carriera e un percorso di vita che fanno impallidire molti e che lโ€™hanno resa una figura di spicco, sia in Italia sia allโ€™estero.
Abbiamo parlato con lei di tanti argomenti, alcuni anche un poโ€™ fuori dagli schemi โ€“ dalla musica allo sport, dalle sue passioni ai diversi incarichi, fino ai suoi ultimi studi e al ruolo che le donne hanno nel mondo accademico – per conoscere Patrizia, non solo la professoressa Mecocci.

 

Professoressa Patrizia Mecocci

 

Professoressa la prima domanda รจ di routine: qual รจ il suo rapporto con lโ€™Umbria?

Penso che sia la regione piรน bella dโ€™Italia. Amo molto lโ€™Umbria, la sua storia e la sua arte. รˆ stata la bellezza del panorama di Assisi – che vedevo dal mio vecchio studio quando lโ€™ospedale era ancora a Monteluce โ€“ a farmi lasciare gli Stati Uniti: lavoravo allโ€™Universitร  di Harvard e mi era stato offerto un contratto, perรฒ il richiamo di questo territorio รจ stato piรน forte. Forse il mio rapporto con lโ€™Umbria mi ha un poโ€™ tarpato le ali, magari la mia carriera sarebbe stata ancora piรน brillante se fossi rimasta negli Stati Uniti. Oppure no. Nella vita bisogna convincersi che le decisioni che si prendono sono quelle giuste, non serve avere rimpianti.

 

รˆ stata inserita tra le 1000 scienziate del mondo. La prima cosa che ha pensato quando ha ricevuto la notizia?

Non lo immaginavo assolutamente e per questo sono stata molto felice. รˆ un riscontro concreto del tanto lavoro fatto in questi anni, perchรฉ nella vita non sempre lโ€™impegno viene riconosciuto dagli altri e dalla societร . Inoltre, รจ anche una rivincita per le donne.

 

A tal proposito il suo commento dopo la nomina รจ stato: โ€œQuesto risultato mi porta a sperare che ci siano in futuro sempre piรน donne coinvolte come leader nellโ€™attivitร  di ricerca e che possano ottenere un sempre maggiore e meritato riconoscimento al loro impegnoโ€. Siamo ancora lontani dal renderlo normalitร ?

Siamo un poโ€™ meno lontani di quando ho iniziato la mia carriera. Ancora oggi purtroppo โ€“ ciรฒ mi fa ridere e allo stesso tempo arrabbiare – articoli pubblicati su prestigiose riviste scientifiche come Science o Nature hanno molto spesso la firma finale di un uomo, nonostante il lavoro di ricerca e il laboratorio sia stato portato avanti interamente da donne. Il senior, il capoprogetto, ancora oggi รจ quasi sempre un uomo; ci dovrebbero essere piรน donne a ricoprire questo incarico.

 

Secondo lei perchรฉ accade questo?

Perchรฉ gli uomini stanno in cima alla piramide, poi sotto ci sono le donne. Il vertice รจ ancora maschile. Penso perรฒ che diventerร  presto femminile perchรฉ, nellโ€™area biomedica le donne prevalgono come numero. Per cui sono convinta che โ€“ visto che i numeri sono dalla nostra parte – si romperร  il famoso tetto di cristallo.

 

In quanto donna si รจ dovuta impegnare maggiormente rispetto a un uomo per raggiungere i risultati che ha ottenuto? Ha avuto mai questa sensazione?

Assolutamente sรฌ. Se un uomo deve dimostrare di essere bravo, una donna deve dimostrare di essere molto brava: occorre sempre qualcosa in piรน. Quello che posso dire di positivo รจ che, nel mio percorso lavorativo, ho avuto pochi intralci, penso ai miei maestri che mi hanno lasciato libera di andare a fare ricerca dove volevo. Sono stata molto autonoma e questo รจ stato un grande vantaggio. Non tutte le mie colleghe hanno avuto โ€“ e hanno – queste possibilitร .

 

Cโ€™รจ lo studio di cui รจ piรน orgogliosa? Un traguardo di cui va piรน fiera?

Sicuramente lo studio che ho realizzato negli Stati Uniti: una ricerca veramente innovativa. Ho studiato una molecola che allโ€™epoca โ€“ parliamo del 1992/93 – non si trovava in commercio, quindi lโ€™ho sintetizzata da sola come fossi un chimico. Mi sono dovuta arrangiare, mi sembravo Maga Magรฒ (ride). Perรฒ alla fine, dopo mesi di fallimenti, ci sono riuscita, e questo per me รจ stato motivo dโ€™orgoglio. Ricordo ancora che, per 4-5 mesi, durante gli incontri con i ricercatori e con il professore referente, non riuscivo a presentare nessun risultato, mi sentivo umiliata e incapace; poi quando le cose hanno cominciato a funzionare e ho concluso lo studio รจ stata per me una grande soddisfazione, soprattutto perchรฉ avevo fatto tutto da sola.

 

Ha avuto sviluppi concreti questa ricerca?

Si รจ sviluppata nello studio del ruolo dello stress ossidativo nellโ€™invecchiamento cerebrale, nellโ€™invecchiamento in genere e nelle demenze. Da lรฌ poi sono partiti diversi studi.

 

A che punto รจ oggi la ricerca sullโ€™invecchiamento cerebrale e sulle malattie degenerative?

In questo momento ci stiamo focalizzando sugli aspetti legati alla senescenza che รจ il nucleo base di tante patologie cronico-degenerative come lโ€™Alzheimer, i tumori, lโ€™insufficienza respiratoria o lo scompenso cardiaco. Queste patologie si manifestano maggiormente con lโ€™invecchiamento, quindi il nostro scopo รจ quello di studiare dei marcatori attraverso il sangue per individuare i soggetti che avranno un invecchiamento piรน rapido (di conseguenza un elevato rischio di patologie cronico-degenerative) per provarne a fermare o rallentare lo sviluppo con farmaci giร  presenti in commercio o con molecole naturali.

 

Nessuno vuole invecchiare. Esistono pratiche quotidiane per ritardare lโ€™invecchiamento cerebrale?

Ci sono degli studi e dei gruppi di ricerca svedesi e finlandesi, con i quali collaboriamo, che stanno portando avanti dei progetti fondati sulla prevenzione della fragilitร . Si basano su esercizi di attivitร  fisica e di attivitร  di stimolazione cognitiva, come i giochi che tengono attivo il cervello. Inoltre, รจ importante favorire la socializzazione e la socialitร , bisogna stare in compagnia, e occorre optare per unโ€™alimentazione ricca di frutta, verdura, pesce e bere molta acqua. Una dieta il piรน equilibrata possibile perchรฉ spesso, invecchiando, le persone tendono ad alimentarsi male: penso agli anziani che la sera mangiano caffรจ dโ€™orzo, latte e biscotti, e questo non รจ salubre.

 

La professoressa con il suo gruppo di lavoro

 

Preferisce il laboratorio, la corsia o le aule universitarie?

Il top per me รจ la ricerca, mi dร  tanta soddisfazione. Mi piace anche la corsia perchรฉ ti mette in relazione con le persone e sโ€™impara tanto; il difficile perรฒ รจ soddisfare le aspettative dei pazienti e dare loro le risposte giuste di cui hanno bisogno. Trovo interessante anche la didattica, solo che negli ultimi anni si percepisce molto un atteggiamento di diffidenza verso i docenti e si รจ creata unโ€™atmosfera molto basata sui giudizi, dei professori verso gli studenti e degli studenti verso i professori. Si ha la sensazione di vivere sempre sotto esame che svaluta quello che รจ il vero ruolo dellโ€™Universitร . Mi spiego. Il nucleo non รจ solo superare test o verifiche, ma creare un rapporto fra studenti e docente, in modo tale che questโ€™ultimo trasmetta e condivida ciรฒ che ha imparato nel corso della sua vita; invece nellโ€™aria spesso si respira solo lโ€™incubo dellโ€™esame, di finire il corso nel piรน breve tempo possibile, del rapporto con il docente spesso percepito solo come un esaminatore. Ciรฒ impoverisce tutto, mentre lโ€™Universitร  deve essere un luogo dove le diverse generazioni si relazionano e scambiano idee. Mi piacerebbe tanto che docenti e studenti sentissero lโ€™Universitร  come un luogo di cultura e non un esamificio.

 

Chi รจ Patrizia quando si toglie il camice? Cosa le piace fare?

Mi piace leggere romanzi, studiare storia e storia dellโ€™arte, visitare musei, mostre, andare al cinema e a teatro. Apprezzo tutto ciรฒ che รจ artistico anche se non so assolutamente disegnare o dipingere. Adoro anche viaggiare, scoprire altri Paesi e altre persone.

 

Nella sua vita non puรฒ fare a meno diโ€ฆ

Della musica e degli amici.

 

Ora sono curiosa: che musica ascolta?

Di tutto: dalla classica al rock degli anni โ€™80-โ€™90. Mi piace il cantautorato italiano, mentre tra le nuove generazioni rock apprezzo i Greta Van Fleet: a luglio saranno in concerto a Mantova, se ce la faccio mi piacerebbe andare.

 

La professoressa Mecocci durante un viaggio in Bolivia

 

Ho letto che รจ anche appassionata di calcio: per che squadra tifa?

Tifo Ternana e Inter, ma le seguo meno perchรฉ il calcio di oggi รจ deludente. I giocatori cambiano continuamente casacca per cui non sai mai se quel giocatore gioca con la tua squadra o con la squadra avversaria, ascoltare una partita alla radio diventa difficile. รˆ un mondo gonfiato e pieno di soldi, per questo non mi diverte piรน, perรฒ fino a una decina di anni fa mi piaceva molto.

 

รˆ vero che da piccola era la mascotte della Ternana?

Fino alla terza media sono stata una mascotte delle Fere e ho continuato a seguire la Ternana anche per tutto il periodo del liceo, andavo allo stadio. Poi, durante lโ€™universitร  ho rallentato. Ora seguo molto la pallavolo e il rugby.

 

Tifa per la Sir, anche se รจ di Perugia?

Sรฌ, se vince sono contenta. Quando una squadra รจ forte le si deve comunque riconoscere i meriti (ride).

 

Lo fa ancora lโ€™album delle figurine?

Adesso non piรน, ma da ragazzina facevo lโ€™album dei calciatori.

 

Ha realizzato i suoi sogni? Quando era bambina giร  si immaginava medico? ย 

Giร  a quattro anni dicevo a tutti che da grande avrei fatto il medico, mentre non pensavo assolutamente alla carriera accademica. Quella รจ iniziata in modo casuale con lโ€™opportunitร  di fare un dottorato di ricerca subito dopo la laurea, prima in Svezia e poi negli Stati Uniti. Questo mi ha svoltato la vita. Tutti dovrebbero provare ciรฒ che gli piace, per questo non trovo giusto il test dโ€™ingresso alla facoltร  di Medicina, che spesso blocca i sogni di un diciottenne. Un giovane dovrebbe iniziare gli studi, poi se capisce che non รจ la strada giusta, smette o cambia facoltร .

 

Non crede che i test possano fare una scrematura?

I test dโ€™ingresso non selezionano i migliori, lo dico da docente che ha visto arrivare alla laurea anche persone mediocri. Spesso mi chiedo come abbiano fatto a superare lโ€™ammissione: questo dimostra che il test non seleziona i migliori, la meritocrazia รจ ben altro.

 

Quale consiglio darebbe ai ragazzi, in particolar modo alle giovani donne, che vogliono intraprendere il suo mestiere?

Di avere costanza, di non farsi sottomettere da nessuno. Se si ha unโ€™idea buona va portata avanti, non avere paura di sbagliare e non mollare alla prima difficoltร . Bisogna andare avanti con competenza e studiare. Inoltre, smetterla di pensare sempre che ci sono quelli piรน fortunati o piรน raccomandati.

 

Proprio come faceva Pietro Mennea. รˆ ancora lui il suo mito o รจ cambiato?

No, รจ sempre lui. Mennea aveva una struttura fisica alla quale non avresti dato un soldo di fiducia. Lui perรฒ si รจ allenato con costanza e tenacia, e ha trasformato il suo fisico mingherlino. รˆ una persona che ha detto: ยซSe io voglio, possoยป. Non รจ sempre detto che questo riesca a tutti, perรฒ lui ha dimostrato che se si vuole qualcosa si puรฒ ottenere. Era anche una persona molto intelligente perchรฉ ha conseguito – se non sbaglio – quattro o cinque lauree.

 

Lei si รจ rivista in questo atteggiamento?

Lui รจ un livello molto superiore (ride). Pensi, ogni volta che rivedo le sue gare mi commuovo.

 

Ultima domanda: qual รจ la prima cosa che le viene in mente pensando allโ€™Umbria?

Lโ€™Umbria รจ una regione bellissima, straordinaria e unica, ma si visita con difficoltร  perchรฉ non ha buoni collegamenti stradali e ferroviari e su questo si deve impegnare di piรน. I turisti che vengo qui, vedono dei posti unici, ma compiono unโ€™impresa titanica. Va resa piรน fruibile.

Lโ€™Archivio di Stato di Terni ospiterร  la conferenza โ€œRisonanze Storiche, ricordando Gisa Giani a cento anni dalla nascitaโ€. Lโ€™appuntamento รจ per venerdรฌ 8 marzo dalle ore 16.30.

 

In occasione della Festa della donna, attraverso un cammino storico, verranno ricordate e celebrate figure femminili che, con talento e determinazione, conquistarono le prime posizioni sociali nel campo culturale, nello specifico nel vasto e raffinato mondo della musica dal XVII al XX secolo. Lโ€™Archivio di Stato di Terni ricorderร , con un totale coinvolgimento della famiglia, una concittadina a cento anni dalla nascita, che ha segnato profondamente con i propri studi la storia del territorio: Gisa Giani.

Nato da una sapiente rigenerazione urbana dellโ€™Ex Foro Boario e da una significativa sinergia tra le Amministrazioni, da De Girolamo a Latini, lโ€™attuale del sindaco Bandecchi accompagna al nastro augurale lโ€™inizio della programmazione.

 

Il PalaTerni vuole essere un polo di riferimento di tutto il centro Italia per lโ€™intrattenimento ed eventi culturali. Affaccia direttamente sul parco del Nera. Dietro il maxi schermo appare una entrata pensata come lโ€™accesso ad un grande Hangar. โ€œUn automezzo puรฒ entrare direttamente in pista per scaricare attrezzature – racconta ad AboutUmbria Francesca Duranti -. Immaginiamo, un evento live, un concerto. Un effetto wow! Eventi anche allโ€™apertoโ€. Il palazzetto di 6mila metri cubi a ridosso della tangenziale Terni – Orte – Perugia, e prossimo al centro cittร  รจ in grado di ospitare eventi artistici e sportivi, in spazi modulari caratteristici, e secondo le necessitร  puรฒ trasformarsi in un teatro piรน intimo. Organizzato a gradoni e balconate contiene una Press Area e unโ€™area Vip.ย 

 

 

Un pacchetto di eventi sono stati giร  pianificati dal comune di Terni per il 2024, la struttura resta aperta anche a co-produzioni. Ramona Morelli, Direttore generale PalaEventi presenta il programma dopo i ringraziamenti a tutti gli attori del PalaTerni: dal costruttore al Direttore di cantiere, gli sponsor, i professionisti della squadra umbra e lโ€™IT manager. Infine, i rappresentanti dell’amministrazione ternana. Bordoni e Schenardi per cultura e sport. Lโ€™inaugurazione il 5 aprile, a entrata libera con Amores, danza arte e balletto a cura di Daniele Cipriani con Eleonora Abbagnato diretto da Ernesto Gormes e con scuola di danza del Teatro dellโ€™Opera di Roma, Tosca e i suoi musicisti e altri talenti. Seguono, The Beatbox – Magical Mystery Story, I Beatles attraverso i racconti di Carlo Massarini il 25 maggio, e Shine, Pink Floyd Moon spettacolo di danza e musica con Raffaele Paganini diretti da Fabio Castaldi. Massimo Ranieri Tour lโ€™8 novembre; A Christmas Carol Musical in scena il 23 dicembre.ย 

Stroncone rappresenta lโ€™Umbria nellโ€™edizione 2024 de โ€œIl Borgo dei Borghiโ€, il format legato al programma Kilimangiaro in onda su Rai3. รˆ possibile votare la cittadina umbra fino al 17 marzo 2024. CLICCA QUI PER VOTARE.

Stroncone รจ un borgo medioevale (fa parte dei Borghi piรน Belli dโ€™Italia) arroccato su uno sperone di roccia e domina dallโ€™alto la valle ternana, ai confini tra Lazio e Umbria. รˆ probabile che lโ€™insediamento sia sorto nellโ€™Alto Medioevo, tra i secoli VII-VIII, a partire da una torre dโ€™avvistamento posta a guardia dellโ€™asse viario che collegava la via Flaminia e uno dei tracciati secondari della Salaria.

 

Stroncone

 

Stroncone conserva, quasi inalterato, lโ€™aspetto di un borgo fortificato medievale. Appena fuori le mura, in Piazza della Libertร  (entrata principale della cittadina) si puรฒ ammirare la cinquecentesca fontana delle Tre Tazze. Il Museo di Storia Naturale, sotto la piazza, custodisce al suo interno numerosi reperti che narrano la storia del territorio dal Giurassico fino al Pleistocene. La porta Principale, o Maggiore, immette in Piazza San Giovanni, dove si trovano il pozzo medievale, con relativa cisterna sottostantee, e lโ€™Oratorio di San Giovanni Decollato, un autentico gioiello di arte barocca, che conserva affreschi raffiguranti storie della vita del Santo.
Allโ€™interno del borgo, caratterizzato da stradine strette e tortuose, sorge la chiesa di San Nicolรฒ che si affaccia su un ampio sagrato, un tempo sede delle assemblee popolari: al suo interno si puรฒ ammirare una tavola dellโ€™Incoronazione della Vergine, opera di Rinaldo di Calvi, uno dei migliori allievi dello Spagna.

 

Palazzo Comunale

 

Il Palazzo Comunale, formato dallโ€™unione dellโ€™antico Palazzo dei Priori del XIII secolo e del Palazzo Apostolico, costruito intorno al 1500, custodisce al suo interno numerose opere dโ€™arte, tra cui i preziosi Corali di Stroncone, nove codici liturgico-musicali su pergamena databili al XIV secolo, arricchiti da pregevoli miniature. In Piazza della Torre si affaccia lโ€™oratorio della Madonna del Gonfalone, mentre in Via Vici si trovano lโ€™omonimo Palazzo e la cappella di Santa Maria della Neve o della Porta di Sotto, che conserva al suo interno un altare del primo Barocco. Il Sacrario delle Armi, in Via Contessa, espone cimeli storici, armi bianche e materiale dโ€™armamento donato nel corso dei secoli dagli abitanti del borgo.

Poco fuori dal centro storico, si trova il Convento di San Francesco. Allโ€™interno della chiesa sono conservati affreschi del primo Quattrocento, tra cui una delle piรน antiche rappresentazioni di San Francesco e lโ€™urna con il corpo del Beato Antonio Vici, patrono di Stroncone. Nelle immediate vicinanze, si trovano il Monastero benedettino di San Simeone e i resti dellโ€™Abbazia di San Benedetto in Fundis.

 

Convento di San Francesco

 

Nei dintorni del borgo sorgono anche le 4 frazioni di epoca medievale: Aguzzo, Coppe, Finocchieto e Vasciano. Alle pendici del monte Macchialunga si trova la localitร  turistica de I Prati, unโ€™oasi naturalistica che offre la possibilitร  di praticare numerose attivitร  outdoor. Stroncone รจ meta di pellegrini: per il borgo passa La via di Francesco, Il cammino dei Protomartiri francescani e il Cammino di Santโ€™Antonio da Padova. Nel borgo si celebrano numerosi eventi legati alla tradizione locale e al territorio, come L’Agosto Stronconese, la Festa della Castagna e Pane e Olio. Prodotto tipico รจ il Pane di Stroncone, privo di sale ma estremamente gustoso e fragrante. Il territorio ha inoltre una plurisecolare tradizione olivicola e i castagni secolari di Cimitelle offrono gustosi marroni.

Nel ricco ciclo di incontri del “San Valentino Arte” e la declinazione delle forme dell’amore al Museo Diocesano e Capitolare di Terni, Maela Piersanti, ideatrice del progetto, ha incentrato l’edizione sulla tematica delle “Metamorfosi” per i 100 anni dalla scomparsa di Franz Kafka.

I tre corridori – Kafka

 

Da Ovidio a Kafka, tra arte e tavole rotonde: L’amore come agente di metamorfosi e Corpi in metamorfosi, il capitolo Metamorfosi in arte e architettura nel ‘900, in particolare, ha svelato un Kafka inedito, di collezionista e disegnatore. Lo ha raccontato in conferenza la storica dell’Arte Eleonora Belli che, nella sua ricerca Metamorfosi di uno scrittore Kafka disegnatore e connoisseur, ha scoperto come Kafka scrittore non fosse solo un collezionista molto attivo nel panorama culturale della cittร  mito, la Praga alchemica e magica, ma anche un disegnatore.ย 

 

Eleonora Belli, storica dellโ€™Arte

 

ยซKafka, con il pessimismo che lo ha sempre caratterizzato, non ha mai creduto troppo in questa sua espressione artistica, cosa in cui ha creduto invece il suo fedele amico Max Brod, il quale aveva tenuto da parte non solo tutti i manoscritti dell’amico Kafka ma anche i suoi disegni. Il corpus degli scritti kafkiano รจ stato infatti pubblicato quasi tutto post mortem, Kafka scriveva moltissimo, era iper prolifico ma con la stessa velocitร  con cui scriveva, distruggevaยป. Si legge nella lettera di Franz Kafka a Max Brod del 1921: “Carissimo Max queste sono le mie ultime volontร : lโ€™intero mio lascito, che siano i diari, i manoscritti, le lettere, sia le mie sia quelle a me indirizzate, i disegni e cosรฌ via, tutto andrร  interamente bruciato”.ย 

Tuttavia gli affari di Kafka restano a discrezione di Brod che nel 1948 pubblica il celebre Processo, i suoi studi su Kafka e alcuni disegni, che poi vennero venduti tramite Sotheby’s nel 1952. In Kafkas Glauben und Lehre, Brod scrive di un Kafka indifferente, per non dire ostile ai propri disegni, piรน di quanto non lo fosse verso le sue creazioni letterarie. Ciรฒ che non era stato messo in salvo da Max, era andato distrutto.

Il dormiente e il pensatore di Kafka

Kafka disegnava

ยซLasciava appuntiยป prosegue Belli ยซaveva un quaderno di schizzi e disegnava anche a margine dei suoi scritti. Una forma gestuale di cui qualche anno piรน tardi la tecnica della memoria delle Pathosformel di Aby Warburg spiegherร  il flusso della vita e delle sensazioni, e l’attenzione kafkiana al fenomeno del disegno, come alle sculture, e al fenomeno del calco e delle impronte nei suoi scrittiยป. “Tutti sanno che le immagini hanno una loro forza e un loro significato. Si tratta di un sapere antichissimo, condiviso da molti sin dalla preistoria” (Kafka, scritti 1901-1907).

Quaderno degli schizzi

Ora, sebbene Max Brod ricevesse continue sollecitazioni ai disegni di Kafka, alla luce di quelli pubblicati – come lamenta in un una lettera del 1950 Rudolf Hirsch editore Fisher – i materiali restano in sua custodia e di rado vengono venduti e pubblicati. Quattro cartelle dei ricordi di Kafka che contengono disegni, manoscritti e lettere in possesso di Brod vengono donati perรฒ a Ilse Ester Hoffe, e fino all’intervento sugli eredi dei tribunali israeliani che tentano di ricomporre il patrimonio artistico di Kafka. Ne restano anche all’editore Salman Schocken, in biblioteche private o cassette di sicurezza in Svizzera, e infine a Marianne Steiner, nipote di Franz Kafka che preserva le carte dellโ€™ereditร  letteraria. Scrive Franz Kafka sull’uso dell’immagine: “Noi ebrei non siamo pittori, non sappiamo rappresentare staticamente le cose. Le vediamo sempre fluire, muoversi, mutare. Siamo narratori. Dire la veritร  รจ difficile, perchรฉ รจ sรฌ una, ma vivente e animata e cambia volto continuamente.”

 

Franz Kafka e Max Brod

 

ยซKafka era arrivato alla conclusione che l’uomo ha difficoltร  a cogliere la vera essenza delle coseยป aggiunge la storica ยซanzi si chiede se lโ€™uomo abbia veramente intenzione di conoscere la veritร  o se ne tragga beneficio, perchรฉ la veritร  annichilisce l’uomo. Vero รจ che Kafka ha influenzato l’arte delle grandi avanguardie, in particolareย  il surrealismo di Magritte sul significato non significato delle immagini, e dellโ€™associazione delle immagini alla parola. Le clef de songe di Magritte, ad esempio. Su questa luce, e che l’uomo si rifiuta di vedere illuminare il mondo, รจ significativo il dipinto L’impero di luce II di Renรฉ in un paesaggio diurno di luce tersa e splendente,ย  le case degli uomini restano al buio. L’uomo si rifiuta di vedere, ha paura del peso della realtร ยป.

Kafka avrebbe voluto trasformarsi. Vivere in un’altra epoca? ยซForse, ma nulla di piรน straordinario che vivere in un’epoca come quella del fermento intellettuale e artistico dei primi del Novecento, e prima dei grandi orrori della guerra che da ebreo lo avrebbero inevitabilmente travoltoยป.

Da AMOR DI PANE al Free from, tra dolci e cuori piccanti โ€œUn lungo viaggioโ€. Francesco Favorito si racconta al San Valentino di Terni. La cittร  fibrilla di eventi per la settimana del cuore.

Terni in questi giorni รจ turbinio d’amore. Vestita del Drappo valentiniano in cui il volto del patrono รจ rivitalizzato dalle opere del pittore Giovanni Gasparro, amarsi รจ un must. Dal corteo religioso di San Valentino alle mostre, videomapping e balli in maschera, si accendono gli spot, con App, teatro, musica e letture con UmbriaLibri Love. Incastri di solidarietร . Forme d’Amore declinate in ogni versione, forme di cioccolato si esprimono ovunque per grandi e piccini. Il Chocolate Love fest apre gli eventi dedicati al santo patrono di Terni. Per il Master Chocolate il dolce di San Valentino 2024 รจ Amor di pane.ย Creativo e artistico l’impiattamento, รจ un dolce frutto dell’ideazione del gruppo di giovani pasticcieri della classe 5L della Scuola Alberghiera A. Casagrande di Terni: Alessio, Gabriele, Imad Kafi, Aurora, Sofia e Tommaso guidati dal docente Matteo Zannetti.ย Ex alunno dellโ€™Istituto e ora supplente al Casagrande per Laboratorio di cucina ed arti bianche, conclude il concorso con la vittoria tra i sei dolci delle tre classi in gara.ย 

 

Francesco Favorito

 

ยซIl dolce รจ accompagnato da una riduzione di mirtilliยป racconta festoso con i suoi studenti Matteo Zannetti ยซmescola gli ingredienti di due dolci tipici ternani il pan polenta delicato dolce tipico dell’inverno umbro e della cucina povera, e il panpepato natalizio, perciรฒ chiamato Amor di paneยป. ยซUn titolo idealeยป per il maestro Francesco Favorito ยซuna squisita variante di Pan polenta, detto a Terni anche Amor polentaยป. Direttore artistico del Cioccolentino, lo intervistiamo per saperne di piรน al PalaSรฌ, in pieno centro a due passi da palazzo Spada, mentre allโ€™ingresso lo scultore Marco Diamanti scolpisce un drago con oltre 100 chili di cioccolato lavorato dagli stessi studenti dellโ€™Alberghiero.ย 

 

Amor di pane

 

Maestro Favorito, l’incarto รจ il primo messaggio di un prodotto. Cosa ci racconta della storica pasticceria di Terni?

La pasticciera ternana รจ una tradizione importante che nasce i primi anni del ‘900 con una generazione di pasticceri che ha saputo sviluppare capacitร  sia artigiane sia imprenditoriali. Favorito รจ a Terni dal 1945, con la mia siamo alla terza generazione, grazie alla mia famiglia ho potuto sviluppare la specializzazione in Tecnologia degli alimenti e creare qualcosa di importante. Ho girato 105 paesi del mondo con la bandiera italiana e di Terni. Al tempo, con 110 mila panettoni a lievito madre, e presente nel 97 % delle tavole festive dei ternani, negliย  anni ’60 – ’70 eravamo nel loro cuore con quel marchio F di Favorito, quel pasticcere di Terni.

 

Molto interessante la collaborazione con la scuola alberghiera di Terni, le giovani leve sono il futuro della professione. Amor di pane che mescola ingredienti con maestriaย  ha vinto il concorso Chocolate master e ha un suo segreto sicuramente. Qual รจ il motivo del suo successo?ย 

Grazie delle attenzioni le sue informazioni sono ben precise, e particolari allโ€™evento. Amor di pane porta la tradizione ternana del pan polenta e panpepato come tradizione antica del centro d’italia. Una cultura fatta di continui spostamenti e viandanti. La forma del dolce in viaggio nella sacca รจ la pallina ricca di frutti della terra: noce, nocciola, pinoli, mandorla, e perchรฉ no diย  frutta candita, grazie all’influenza araba che dalla Sicilia ha introdotto questo uso.

 

E del pepato piccante? ย 

Il pepato piccante รจ il frutto della dominazione turca, che ha portato la tradizione delle spezie: pepe cannella, noce moscataโ€ฆ profumi straordinari. Nel panpepato andrebbe messo anche unย  frutto tipico umbro, lโ€™arancio amaro, merangola (ndr melangola), un frutto quasi scomparso che lo stesso Giotto disegnรฒ. Amor di Pane, per esempio, รจ anche free from per la presenza della farina di mais.

 

Perchรฉ dolci free fromโ€ฆ senza glutine, senza…?

รˆ stata una mia scelta. Quando proposi l’idea di prodotti senza alcuni ingredienti fu considerata una follia, una follia sana, ora che sono uno dei massimi esperti mondiali a livello mondiale dell’intolleranza alimentare.ย 

 

Quindi come fa colazione Favorito?

Senza lattosio maggiormente per la mia alimentazione e rispetto a una problematica man mano sempre piรน emergente. Sempre piรน trattata ora ma esisteva prima, non era stata tradotta ancora come esigenza alimentare.ย 

 

La pasticceria รจ una questione di chimica. Se non si eseguono alla lettera i procedimenti rischiamo di vedere fallire la ricettaโ€ฆย 

Nella pasticceria e nella pasticceria lievitata mi vanto di essere lievitista, poichรฉ noi Favorito nasciamo come lievitisti. Ho avuto l’onore di lavorare tanti anni fa al fianco di Gualtiero Marchesi, che disse: “il pasticcere รจ un chimico ma non sa di esserlo”. Un pasticciere maneggia almeno 50 – 60 ingredienti tutti i giorni. Ed รจ vero, se non vai con una certa chimica il dolce non esce fuori. Nella cucina invece il piatto si puรฒ aggiustare diversamente. Nel mondo delle intolleranze, personalmente, ho fondato nel 2014 la World Gluten Free Chef Academy, ย la prima accademia mondiale che parla di intolleranza alimentare. In 10 anni abbiamo formato e certificato 350 ragazzi con grande soddisfazione. Rappresentano oggi quasi il 90% delle aziende presenti in Italia dedicate appunto al free from.

 

Complimenti maestro, ci regala una piccola ricetta per i lettori di AboutUmbria?

Quella che faremo stasera รจ la migliore. Per ora la migliore – per eccellenza – รจ un prodotto ideato di altissimo livello e di cui siamo particolarmente soddisfatti: la frolla free from con amido di mais e farina di riso o addirittura farina di mais, e sicuramente del tuorlo d’uovo per un’ottima impressione, di facile esecuzione.

  • 400 di zucchero semolato o di zucchero grezzo
  • 250 g di tuorlo dโ€™uovo
  • 550 di burro delattosato
  • 600 g di amido di mais
  • 400 g di farina di riso

Ricordiamo che una persona su 4 รจ intollerante al lattosio, dunque circa 6 milioni di persone intolleranti. E perchรฉ no, la facciamo anche senza glutine. Abbiamo l’obbligo di specificare i potenziali allergeni anche nelle ricette (Regolamento UE 1169/2011. Le buone pratiche). Formiamo questo sistema di impasto sablรฉe cui aggiungiamo l’uovo e otteniamo una eccellente frolla. Quella stessa offerta in degustazione al Cioccolentino.

 

Grazie di cuore, รจ il caso in questo festival.

Grazie AboutUmbria.

 

Sculture di cioccolato

Cioccolentino

Cioccolentino inizia la sua avventura nel 2004. Il format ideato da Andrea Barbarossa, vede via via crescere la manifestazione con eventi itineranti, show cooking e gli assaggi di specialitร  presenti nei vari stand.
Per questa edizione tante storie raccontate da pasticceri e chef:ย  la storia del cioccolato e i ripieni, la storia del cioccolato fondente e della pasticceria ternana. La scuola di cake design, pasta di zucchero e lโ€™anteprima di Wine Love con i vini del territorio. Dolce e piccante – Chef Academy –ย  infine il liquore Viparo, di qualitร , come riduzione nei dolci. Ospite, special guest Roberto Rinaldini campione del mondo di pasticceria. Tutto in attesa del clou del 14 (a partire dalle 18.30) quando Francesco Favorito presenterร  il dolce di san Valentino accompagnato da un racconto di storie, e poesie d’amore e gusto dello scrittore ternano Andrea Giuli, con le note del musicista Gustavo Gasperini. Gastriche dolcezze amorose amarezze. Un racconto semiserio e dolce (รจ sempre Carnevale), attraverso grandi autori –ย  Proust, Calvino, Gadda, Marquez, Gozzano e altri โ€“ Eros e cibo, dolciumi,ย  passioni, sentimento e gola.

 

Golose e ghiotte:

[…] il farmivi da presso,
baciarvi ad una ad una,
o belle bocche intatte
di giovani signore,
baciarvi nel sapore
di crema e cioccolatte?

L’attore ternano Stefano de Majo ci ha regalato la sua interpretazione della poesia “Lu martirio de S. Valentinu” scritta da Antonio Pecorelli nel 1969.

Stefano de Majo nelle vesti di Valentino

Frustatu a morte come San Callistuย 

e ammanettatu a tutte due le mano,

San Valentinu vescu, tutto pistu,

annรฒ avanti a la corte dโ€™Aureliano.

 

โ€œChi sรชte voi?โ€ je chiese in siciliano

un prefettacciu menzu sangue mistu.ย 

Dice: โ€œCome chi sรฒ, io sรฒ un ternano

che ciร  โ€˜na Fede e crede in Gesรน Cristuโ€.

 

โ€œPortร temelo via, quistu me scocciaโ€,ย 

fece quillu a li sbirri, a intendimentuย 

che โ€˜jj รจssero tajjata la capoccia…

 

… la testa rotolรฒ, e novanta inverniย 

su la Flaminia accesero โ€˜n gran ventu.ย 

Lu Santu, โ€˜ncรฒ guardava versu Terni.

 

 

 

 

 


Per gentile concessione di Stefano de Majo

รˆ curioso che una delle feste piรน sentite e festeggiate del mondo sia collegata non solo alla misteriosa agiografia del santo da cui trae il nome, ma che la figura stessa del martire sia ancora, in larga parte, confusa con quella di altri santi omonimi, generando una confusione non trascurabile sullโ€™origine della festa e sulla diffusione fino ai giorni nostri. Ma andiamo per ordine.

Le fonti ci dicono che un certo vescovo Valentino, nato a Interamna Nahars (lโ€™odierna Terni), venne convocato a Roma dal filosofo greco Cratone affinchรฉ ne curasse il figlio Cerimone, affetto da una grave patologia neurologica. Sembra che Valentino godesse della fama di taumaturgo perchรฉ, qualche tempo prima, aveva curato con successo un giovane nelle stesse identiche condizioni.

La guarigione di Cerimone spinge tutta la sua famiglia a convertirsi al Cristianesimo; si convertono anche alcuni discepoli di Cratone, tra cui Abbondio, figlio del Prefetto Furioso Placido. A quel punto interviene il Senato, che fa arrestare nel bel mezzo della notte Valentino e, di nascosto, lo fa giustiziare. La stessa fine fanno tre dei suoi discepoli che, nel riportarne le spoglie a Terni, vengono fatti arrestare e giustiziare dal Magistrato locale.

 

chiese di terni

Basilica di San Valentino

 

Altri dettagli, come la data della morte (14 febbraio) e la cittร  di sepoltura (Terni), si ritrovano in un documento ufficiale della Chiesa chiamato Martyrologium hieronymianum (V-VI secolo), mentre nella Passio Sancti Valentini episcopi et martiri (VI sec.) si indugia sui dettagli relativi alla tortura e alla morte per decapitazione. Le fonti ci permettono di ricostruire lโ€™epoca in cui avviene la vicenda, presumibilmente tra il 346 e il 347, in piena etร  post-costantiniana. Questo spiegherebbe anche lโ€™agire di nascosto: i magistrati non avevano piรน la facoltร  di perseguire legalmente i cristiani. Il vescovo e suoi discepoli furono poi sepolti sulla collina di Terni, al LXIII miglio della via Flaminia; qui sorse in seguito una basilica che, dopo essere stata distrutta e ricostruita piรน volte, รจ ricordata per aver ospitato lโ€™incontro, nel 792, tra Papa Zaccaria e il re longobardo Liutprando, che cosรฌ donรฒ alla Chiesa di Roma numerose cittร , tra cui Sutri. Il luogo fu scelto proprio perchรฉ i Longobardi tenevano in grande considerazione le capacitร  taumaturgiche che avevano accompagnato la figura del santo in vita come nella morte.

La basilica, cosรฌ come la vediamo oggi, รจ frutto di una ricostruzione seicentesca fatta a seguito della rivalutazione delle figure dei primi martiri fatta da Papa Paolo V. Vennero infatti promossi degli scavi per recuperare le spoglie di Valentino, che riposarono per circa tredici anni nella cattedrale di Terni, in attesa che i lavori di ristrutturazione venissero terminati. Oggi sono conservate in unโ€™urna posta sotto lโ€™altare.

 

San Valentino

La storia dโ€™amore tra Sabino e Serapia

Non lontano dalla basilica, vi รจ anche una necropoli, detta delle Acciaierie. Nel 1909 vi fu ritrovato un sarcofago bisomo, cioรจ con due corpi, il cui corredo funerario presentava, tra le altre cose, anche due braccialetti intrecciati. Qualcuno lo interpretรฒ come il simbolo dellโ€™amore eterno di due figure molto apprezzate dalla tradizione popolare, ovvero Sabino e Serapia che, con la benedizione di Valentino, si sarebbero amati per sempre. Da qui qualcuno ha fatto derivare lโ€™associazione tra il Santo e la festa degli innamorati. In realtร  le analisi hanno dimostrato che si tratta dei corpi di due bambine, antecedenti di 8 secoli rispetto a San Valentino: la loro tomba รจ stata ricreata completamente allโ€™interno della sezione archeologica del CAOS (Centro Arti Opificio Siri).

Lโ€™altro Valentino

In realtร  della figura di Valentino sappiamo davvero poco, soprattutto se pensiamo ai casi di omonimia e alle tante e controverse teorie secondo cui sarebbe diventato il patrono degli innamorati. Si รจ parlato infatti anche di un altro Valentino, martirizzato sempre il 14 febbraio, che perรฒ era un prete di Roma. Le date perรฒ non corrisponderebbero: sembra che la vicenda del Valentino romano si sia svolta sotto lโ€™impero di Gallieno, tra il 253 e il 268, e che il suo corpo sia stato inumato ai piedi dellโ€™attuale collina dei Parioli. Cosรฌ, per diverso tempo, gli studiosi hanno ritenuto che si trattassero semplicemente di due persone diverse.

Per altri, invece, lโ€™appellativo di santo sarebbe stato dato al finanziatore della basilica soprastante la catacomba di San Valentino, a Roma: era prassi comune, infatti, ringraziare i benefattori con appellativi altisonanti, come nel caso di Santa Prassede o di Santa Cecilia. Solo recentemente รจ stata accolta lโ€™idea che i due Valentino siano stati in realtร  la stessa persona, il cui culto si sarebbe diffuso da Roma fino alla cittร  natale del santo, non cosรฌ distante, dove i concittadini lo avrebbero tributato del titolo di episcopus.

Lo zampino degli inglesi

Questo perรฒ non spiega come abbia fatto un santo, famoso per le sue capacitร  di guaritore, a diventare il patrono degli innamorati. Per alcuni la Festa di San Valentino deriverebbe dai Lupercalia, festeggiamenti sfrenati afferenti alla venerazione del dio pagano della fertilitร  Luperco, che cadevano il 15 di febbraio. Nel 496 d.C. Papa Gelasio decise di trasformare la connotazione dei festeggiamenti in modo da renderla piรน aderente alla morale cristiana e di anticipare tutto al 14, cosรฌ che coincidessero con il giorno dedicato a San Valentino. Questa tradizione venne rinforzata dai Benedettini, i primi custodi della basilica ternana, ma fu consacrata da una cultura che potremmo definire di massa โ€“ sebbene ante litteram – da Geoffrey Chaucher. Il poeta inglese, nella sua opera Il Parlamento degli Uccelli, associa la ricorrenza di Valentino al fidanzamento di Riccardo II dโ€™Inghilterra con Anna di Boemia e chiama il santo a sovrintendere alla ยซfesta dellโ€™amoreยป che a febbraio inoltrato sโ€™impadronisce di tutte le creature disseminate sulla Terra da madre Natura, uccelli compresi. La stessa immagine viene poi ripresa da Shakespeare e da alcuni poeti francesi, che la traghettarono verso i tempi moderni sempre piรน simile alla forma in cui la conosciamo oggi.

San Valentino in Umbria

Al Santo, in Umbria, sono dedicati diversi edifici e luoghi di culto, nonchรฉ numerosi toponimi. Uno di questi รจ San Valentino della Collina, frazione del Comune di Marsciano citata giร  nel 1163 nel diploma imperiale concesso da Federico I al vescovo di Perugia.

Chiesa di San Valentino, Casteldilago

La chiesa principale del borgo รจ dedicata proprio a Valentino. In Valnerina, a Scheggino, vi รจ invece il castello di San Valentino โ€“ sempre arricchito dallโ€™omonima chiesa โ€“ sorto come villa dipendente dal feudo abbaziale di San Piero in Valle. Nella chiesa sono conservati degli affreschi votivi in cui San Valentino ora compare ai piedi della croce con Santa Caterina dโ€™Alessandria e ora attornia la Beata Vergine assieme a San Biagio.

Scendendo verso Terni, una chiesa dedicata a San Valentino si trova anche a Casteldilago, piccolo borgo posto nel Comune di Arrone. Qui una statua del santo tiene tra le mani, con fare protettivo, una riproduzione in miniatura del borgo.

  • 1