Sabato 11 Febbraio, in occasione dell’Humus Music Fest – edizione invernale, presso il cinema teatro Zenith di Perugia è stato presentato alle istituzioni e al pubblico il mediometraggio dalle sfumature blues La Ballata del Trasimeno, che vede come protagonista l’attore romano Massimiliano Varrese nei panni di Roberto Giansoni, chiaro rimando al bluesman Robert Johnson.
Prodotto da Visualcam APS, associazione culturale che ha sede nel Comune di Corciano e che raccoglie professionisti del settore cineaudiovisivo, il mediometraggio vede l’esordio nel cinema del regista umbro nonché presidente Mauro Magrini. Scritto da Arianna Fiandrini – che ne è anche interprete nel ruolo di Giulia, la fotografa del Trasimeno Blues – e con i dialoghi dell’attore Mirko Revoyera che veste i panni del coprotagonista, il pescatore Renzo, racconta la storia di un poliziotto infiltrato che, dopo una brutta vicenda nei sobborghi di una grande città, viene sottoposto al programma di protezione dal vicequestore Antonio (interpretato dal cantante e ora anche attore Antonio Ballarano) e spedito in Umbria, al lago Trasimeno, dove dovrà diventare un pescatore.
La natura, il lago Trasimeno che è il vero protagonista di questa storia, le tradizioni, il blues e la genuinità delle persone pian piano cambiano lo stato d’animo del protagonista che, affascinato, poco a poco si integra felicemente, anche grazie ai personaggi come Jart (interpretato dal bluesman Fabrizio Martin).
Il medioetraggio è stato coprodotto da Philms e NoviFilm e molti partner hanno contribuito alla sua realizzazione: Trasimeno Blues, Corebook, AboutUmbria, Cantabris, il Ristorante l’Acquario con il suo B&B e la Locanda dei Pescatori. È stato sponsorizzato da Frantoio Berti, Farmacentro e Umbria in Vespa e patrocinato da Regione Umbria Assemblea Legislativa, GAL Trasimeno Orvietano, Comune di Castiglione del Lago, Comune di Magione e Unione dei Comuni del Trasimeno.
Alla proiezione erano presenti Simona Meloni per la Regione Umbria, Matteo Burico per il Comune di Castiglione del Lago e l’Unione dei Comuni del Trasimeno, Vanni Ruggeri per il Comune di Magione, Francesco Mangano e Andrea Braconi per il Comune di Corciano. L’evento, sold out, si è concluso con le musiche della colonna sonora proposte live dal cast e dal regista, di fronte a un pubblico caldo e partecipe. Il video dell’evento è stato realizzato da Filippo Fagioli (Philms) e Matteo Novelli (NoviFilm), le foto da Leonardo Corgna.
Una nuova formula per diffondere la cultura dell’opera lirica al grande pubblico e, soprattutto per coinvolgere i giovani, nell’ascoltarla e nel praticarla.
Il nuovissimo Talent per Cantanti Lirici, ideato e condotto dal Tenore Gianluca Terranova in onda su SKY 176 Explorer Hd, che è approdato in Umbria con due spettacoli e una intera giornata dedicata alle audizioni per la seconda serie, è stata un vero successo sia per l’apprezzamento che ha avuto il pubblico che per i nuovi followes su Instagram. Infatti anche questa modernissima formula della diretta sul social più in seguito in questo momento è un modo per fare uscire l’Opera dai Teatri e farla capire ed apprezzare a un pubblico essenzialmente giovanile. Moltissimi gli iscritti alle audizioni del 4 gennaio scorso al Mancinelli di Orvieto, così tanti e da ogni parte del mondo, che l’iniziativa ha richiesto addirittura la necessità di una preselezione i giorni che hanno preceduto l’appuntamento. Altrettanto seguite sia dal pubblico in sala che dai social i due spettacoli, un vero successo al punto tale che Instagram ha quasi raddoppiato la sua performance e i cantanti in gara sono stati super votati.
Altri artisti di fama si sono esibiti, o hanno fatto parte della Giuria. Infatti la gara di cantanti lirici, ha visto l’accompagnamento al pianoforte con la magistrale interpretazione dal M° Mirca Rosciani(20 anni al Rossini Opera Festival) e la Giuria di queste selezioni umbre ha visto il coinvolgimento di importanti personalità quali:
– il baritono M° Alberto Gazale a cui è stata assegnata la direzione artistica di un importante teatro lirico italiano, quale quello di Sassari;
– l’Agente Lirico M° Angelo Gabrielli della Stage door Agency uno dei più noti agenti della musica classica e l’ultimo agente di Luciano Pavarotti;
– il direttore artistico del programma: il Tenore Gianluca Terranova;
– il M° Mirca Rosciani;
La Giuria presente durante le gare IOT LIVE come osservatori di giovani talenti ma non hanno votato, dando al pubblico pieno potere decisionale, infatti nelle due selezioni un giovane è stato scelto con la gara Instagram e uno con l’applausometro con il pubblico in presenza. I vincitori accederanno di diritto alle fasi eliminatorie di IOT Seconda Ed____izione 2023-24. Le due serate umbre sono state registrate e messe in onda successivamente, dando visibilità alle bellezze della Regione e delle sue meravigliose opere d’arte, come le Opere del Signorelli e del Perugino, nel 500mo anniversario dalla morte, che hanno fatto da Scenografia all’intera Gara in Teatro. È con piena soddisfazione che il Gal Trasimeno-Orvietano ha sostenuto questa iniziativa e ringrazia il Maestro Gianluca Terranova, che è stato menzionato dal M° Alberto Gazale come il Tenore più bravo al mondo, per aver deciso di portare questa proposta in Umbria.
«Un’opportunità per far conoscere la Regione, e in particolare il territorio del Gal al mondo e ai milioni di followers virtuali e reali che questa formula, come pure l’opera lirica tradizionale ha soprattutto fuori dal nostro Paese. Sappiamo però che la cultura legata all’opera è un prodotto tutto italiano e il fatto che sia apprezzato e conosciuto nel mondo e una importante promozione per l’Italia e, nel caso specifico per queste due cittadine che hanno ospitato il Talent, e che di Bellezza possono vantarsi ed avvantaggiarsi a supporto dell’economia turistica» spiegano dal Gal. Altri appuntamenti seguiranno a breve e in primavera con il Maestro Gianluca Terranova altrettanto importanti e altrettanto utili alla promozione del territorio.
E’ Luigi Bevilacqua, in arte Rame, ad aggiudicarsi con la canzone “Pare” la quarta edizione di “ProSceniUm Festival della canzone d’autore – Città di Assisi”, concorso canoro nazionale riservato ai giovani talenti della musica cantautoriale che si è tenuto sabato 22 ottobre al Teatro Lyrick di Assisi. Il 22enne originario di Senigallia (Ancona), oltre ad aver conquistato il premio Siae “Cristian Parisi, Miglior canzone” (conferito al 50% dagli stessi cantanti in gara e al 50% dalla giuria di qualità), ha vinto anche quello per la “Canzone più radiofonica”, assegnato da Radio Subasio, radio ufficiale del Festival, e consegnato dalla speaker Katia Giuliani. Secondo classificato è giunto Alberto Giovinazzo di Potenza con la canzone “Pastori di greggio”, mentre al terzo posto è arrivato Emanuele Conte di Montebelluna (Treviso) con “La nona meraviglia”. Giulia Damico di Torino con “Non colpito” ha conquistato il premio Pegaso Università Telematica per la “Migliore musica” (assegnato dai Maestri orchestrali) mentre quello Humilis per il “Miglior Testo” (da Beppe Dati) è andato a Enzo Antonino di Taranto con “Tutto il mondo tace”.
Rame, foto by Vignaroli
Nessun premio ma tanti applausi anche per gli altri concorrenti in gara tra cui gli eugubini Roberto Pezzini e Martino Tordoni, in arte Pez&Mab, saliti sul palco del Lyrick con “Meglio le scimmie con le banane”. Gli altri finalisti erano Alessandro Di Lascia di Manfredonia (Foggia) con “Cambiami”, Claudia Salvini di Montevarchi (Arezzo) con “Madame Bovary”, Crisso di La Spezia con “Per orso (tekoşer)”, Scapigliati di Roma con “Sammy”, Vanessa Chiappa di Senigallia (Ancona) con “Così simile all’amore” ed Ylenia Iorio di Tortora (Cosenza) con “Non resto”.
Splendida serata quella vissuta al Lyrick, con il teatro sold out ed il Festival – ideato ed organizzato dall’Associazione “ProSceniUm – Progetto Scenico Umbro” – che si è confermato una manifestazione a tutto tondo. Non solo un concorso musicale, ma un vero e proprio talk show con grandi ospiti e momenti divertenti. Ottima la conduzione dell’attore e doppiatore Luca Ward, affiancato da Loredana Torresi (che è anche direttore artistico della kermesse insieme a Roberto Lipari). Piacevoli e coinvolgenti gli ospiti. A partire dai “Neri per caso”, sei voci a cappella, che, oltre alla canzone che li ha resi celebri “Le Ragazze” (con cui nel 1995 vinsero il Festival di Sanremo nella categoria Nuove Proposte), hanno eseguito brani attuali come “I love you baby” di Jovanotti, “A mano a mano” di Rino Gaetano e “Via” di Claudio Baglioni. Tra gli altri ospiti la solare Simona Molinari che ha fatto cantare il Lyrick a ritmo di “Forse” e “La Felicità” (Festival di Sanremo e Disco d’Oro nel 2013). Graditissimo anche il ritorno di Roger Wright (performer, cantante, compositore ed attore londinese) che, ospite anche alla seconda edizione del Festival, ha aperto la serata con una versione ritmata e coinvolgente di “Music” di John Miles per poi chiuderla insieme a Frate Alessandro Brustenghi eseguendo “Amazing Grace”, uno dei più famosi inni cristiani in lingua inglese del Settecento, cantato anche durante il periodo natalizio. Dolcissimo anche l’omaggio di Giovanni Caccamo (vincitore della categoria nuove proposte alla 65esima edizione del Festival di Sanremo con “Ritornerò da te”, premio della critica Mia Martini, premio sala stampa Lucio Dalla e premio Emanuele Luzzati) che, presente nel doppio ruolo di ospite e membro della giuria, ha voluto ricordare il suo “maestro”, Franco Battiato, eseguendo il brano “La cura”. Tutte esibizioni rese ancora più preziose dall’orchestra ritmo sinfonica di ProSceniUm, composta da 34 elementi e condotta dal maestro Paolo Ciacci, titolare della cattedra di “Strumentazione e composizione per orchestra di fiati” presso il Conservatorio “Morlacchi” di Perugia.
LA GIURIA – La giuria della quarta edizione era composta da Giovanni Caccamo, da Alessandro Bracci Ex direttore della Sede Interregionale della SIAE di Roma, da Julian Borghesan, conduttore e autore di Radio RAI, in onda su Radio1 con il programma “Discosveglia” e su RAI Radio Tutta Italiana con il programma “Lui, Lei, Loro” la storia della musica leggera italiana (è anche conduttore del podcast “Avanti Pop” sulla piattaforma Raiplay Sound); Emilio Munda, produttore, compositore e autore per artisti di talent televisivi come “The Voice“, “Amici” e “X Factor“, autore per l’etichetta Sugar Music, vincitore di Dischi d’Oro e di Platino e per due volte consecutive sul podio del Festival di Sanremo; Beppe Dati, compositore e paroliere, tre Festival di Sanremo vinti, un’opera musicale e più di mille canzoni scritte, tra gli altri, per Mia Martini, Laura Pausini, Marco Masini, Raf, Paolo Vallesi e Francesco Guccini; Katia Giuliani, speaker di Radio Subasio, radio ufficiale del Festival; Frate Alessandro Giacomo Brustenghi, tenore, il primo frate ad aver firmato un esclusivo contratto discografico con una etichetta discografica mondiale, la Decca Records appartenente alla Universal Music.
IL MANIFESTO – Era della giovane artista perugina Giulia Ciacci l’opera, intitolata Music Anatomy, che quest’anno impreziosisce il manifesto ufficiale del ProSceniUm Festival: un cuore musicale che racchiude in sé tutte le armonie delle emozioni. Classe 1990, dopo la laurea in Storia dell’arte e varie esperienze in giro per l’Italia, Giulia espone le sue opere presso la galleria “Il Melograno” di Livorno e presso lo Spazio Espositivo Indipendente “Area Privata” a Perugia, dove collabora con lo scultore Pietro Nicoletti.
Simona Molinari
NOTE & SOLIDARIETÀ CON CASA PAPA FRANCESCO – Gli organizzatori del ProSceniUm Festival 2022 come ogni anno hanno dato spazio ad un momento legato alla solidarietà. Sabato sera si è parlato della “Casa Papa Francesco”, centro di prima accoglienza della Caritas della Diocesi di Assisi. “Casa Papa Francesco” ha preso il nome in seguito alla visita del 2013 proprio di Papa Francesco, che ha consumato lì il pranzo con i Poveri del centro di accoglienza. Il centro ha una “mensa dei poveri” e accoglie ogni giorno circa 30 persone bisognose fornendo loro la possibilità di mangiare e di dormire. Per sostenerlo basta effettuare un versamento su Iban (IT 47 C 02008 38278 000029399303), presso Banca Unicredit Assisi intestato a “Diocesi di Assisi, Nocera Umbra, Gualdo Tadino”, specificando nella causale l’attività che si vuole sostenere (Casa Papa Francesco).
Il concerto musicale “Battiato Nascosto” di Andrea Ceccomori, tenutosi a Perugia, presso il tempio di San Michele Arcangelo, è stato accompagnato da una suggestiva interpretazione canora di Annalisa Baldi. L’emozionante esibizione è stata arricchita da una serie di danze sacre.
Battiato nascosto al tempio di San Michele Arcangelo è stato un concerto in crescendo. Un trionfo di emozioni, trasmesse magistralmente da parte di chi la musica la sa fare e interpretare in modo eccelso: protagonisti il maestro Andrea Ceccomori, sinonimo di bravura e sapienza musicale – sia come compositore sia come interprete – tutta l’orchestra e la suadente ed eccellente voce di Annalisa Baldi. La loro è stata un’interpretazione canora che ha rapito tutta la platea, catturata dalla vocalità e dagli assoli speciali del maestro Ceccomori.
Il concerto
Un evento dedicato alla dimensione spirituale e alla musica di Franco Battiato, una ricerca dell’essenza nascosta dei testi e delle note delle sue canzoni che sempre parleranno alle anime sensibili. Un omaggio definito doveroso dello stesso Ceccomori, che prende vita dal ricordo della collaborazione con il cantautore siciliano per la Messa Arcaica, composizione sacra e tappa importante del profondo viaggio spirituale che scandì tutta la vita di Battiato, presentata per la prima volta nell’ottobre del 1993 nella Basilica di San Francesco d’Assisi. Battiato Nascosto è dedicato a San Michele Arcangelo, con la voce unica e irripetibile di Annalisa Baldi, il flauto dello straordinario Maestro Andrea Ceccomori, il bravissimo pianista e arrangiatore Antonio Cocomazzi, la meravigliosa destrezza della violoncellista Giovanna Famulari, gli eccellenti interpreti delle danze sacre curate da Otello Boco. Uno spettacolo sublime, capace di dare un insostituibile tributo a chi, con la propria musica, riesce a entrare in sintonia con la platea, aprendo le serrature di quei cuori che sono amanti dell’arte e della bellezza in genere.
Andrea Ceccomori
Andrea Ceccomori è un flautista che ha suonato in tutto il mondo, portando la sua musica anche al cospetto di personalità importanti come Papa Francesco e la Regina Sofia di Spagna. È direttore artistico e fondatore di importanti progetti come Baton for Peace, Assisi Suono Sacro, Keysound e Ars Pace. Ha collaborato con i più grandi musicisti a livello mondiale e molti teatri lo ricordano per le sue grandi interpretazioni anche come solista.
Il Festival è in programma sabato 22 ottobre (ore 21) al Lyrick di Assisi; il Dopo Festival domenica 23 ottobre (ore 17) al Centro Commerciale Collestrada
Alberto Giovinazzo di Potenza, Alessandro Di Lascia di Manfredonia (Foggia), Claudia Salvini di Montevarchi (Arezzo), Crisso di La Spezia, Emanuele Conte di Montebelluna (Treviso), Enzo Antonino di Taranto, Giulia Damico di Torino, Rame di Senigallia (Ancona), Scapigliati di Roma, Sophia di Roma, Vanessa Chiappa di Senigallia (Ancona) ed Ylenia Iorio di Tortora (Cosenza). Sono i nomi dei 12 finalisti della quarta edizione di ProSceniUm Festival della canzone d’autore – Città di Assisi, concorso canoro nazionale riservato ai giovani talenti della musica cantautoriale che si terrà sabato 22 ottobre al Teatro Lyrick di Assisi alle ore 21. E’ inoltre previsto un secondo appuntamento, Il Dopo Festival, in programma il pomeriggio del giorno successivo, domenica 23 ottobre alle ore 17, al Centro Commerciale Collestrada. La manifestazione, ideata ed organizzata dall’Associazione ProSceniUm – Progetto Scenico Umbro, vanta una propria orchestra ritmo sinfonica composta da 34 elementi, condotta dal maestro Paolo Ciacci, titolare della cattedra di “Strumentazione e composizione per orchestra di fiati” presso il Conservatorio “Morlacchi” di Perugia.
LA GIURIA – I 12 finalisti in gara si esibiranno al Teatro Lyrick dal vivo, accompagnati dall’orchestra, e saranno giudicati da una giuria di eccezione composta da: Giovanni Caccamo, vincitore della categoria “Nuove proposte” alla 65esima edizione del Festival di Sanremo (premio della critica “Mia Martini”, premio sala stampa “Lucio Dalla” e premio “Emanuele Luzzati”) e terzo classificato alla 66esima edizione del Festival di Sanremo nella sezione “Big”; Alessandro Bracci Ex direttore della Sede Interregionale della SIAE di Roma, nonchè Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana; Julian Borghesan, conduttore e autore di Radio RAI, in onda su Radio1 con il programma “Discosveglia” e su RAI Radio Tutta Italiana con il programma “Lui, Lei, Loro” la storia della musica leggera italiana (è anche conduttore del podcast “Avanti Pop” sulla piattaforma Raiplay Sound); Emilio Munda, produttore, compositore e autore per artisti di talent televisivi come “The Voice“, “Amici” e “X Factor“, autore per l’etichetta Sugar Music, vincitore di Dischi d’Oro e di Platino e per due volte consecutive sul podio del Festival di Sanremo; Beppe Dati, compositore e paroliere, tre Festival di Sanremo vinti, un’opera musicale e più di mille canzoni scritte, tra gli altri, per Mia Martini, Laura Pausini, Marco Masini, Raf, Paolo Vallesi e Francesco Guccini; Fra Alessandro Giacomo Brustenghi, tenore, è stato il primo frate ad aver firmato un esclusivo contratto discografico con una etichetta discografica mondiale, la Decca Records appartenente alla Universal Music.
IL MANIFESTO – E’ della giovane artista perugina Giulia Ciacci l’opera, intitolata Music Anatomy, che quest’anno impreziosisce il manifesto ufficiale del ProSceniUm Festival: un cuore musicale che racchiude in sé tutte le armonie delle emozioni. Classe 1990, dopo la laurea in Storia dell’arte e varie esperienze in giro per l’Italia, Giulia espone le sue opere presso la galleria “Il Melograno” di Livorno e presso lo Spazio Espositivo Indipendente “Area Privata” a Perugia, dove collabora con lo scultore Pietro Nicoletti.
Il 9 e 10 settembre al Parco Bruno Donatelli (Parco dei Pini) di Narni Scalo, ci sarà il consueto appuntamento con Ephebia Festival, festival organizzato dall’Associazione Ephebia, giunto alla sua venticinquesima edizione, la quarta a Narni.
L’associazione punta anche quest’anno sulla totale fruibilità dell’evento e sull’importanza della musica come strumento di condivisione e come valore collettivo. Non a caso Ephebia rimane ad ingresso gratuito. La direzione artistica sotto l’attenta guida di Thomas el Honsali porta, anche per questo 2022, nomi di caratura nazionale.
Programma musicale:
Venerdì 9 settembre – ore 21.00
ELOISE D’EGIDIO
NOVA GORICA
VINYASA AND THE MOTHERFUNKERS
ASSALTI FRONTALI
DJ SET
Sabato 10 settembre – ore 21.00
TOURISTI (band vincitrice di Ephebia Contest 2021/2022)
DINOSAURO
LE LARVE
STATUTO
DJ SET a seguire
«Tantissime le attività proposte quest’anno per Ephebia festival ma, al primo posto rimane sempre la musica, perché non vi è mezzo migliore per combattere qualsiasi forma di discriminazione. La musica unisce e crea condivisione ed è proprio questo il valore che intendiamo perseguire: una ricchezza collettiva in una location di grande fascino, una manifestazione per tutti e di tutti, uno spazio aperto di arte, di creatività e di collaborazione, perché è solo grazie alla collaborazione e al supporto reciproco che si costruiscono legami» spiega la presidente Eleonora Castellani.
Da non perdere anche Incursioni Musicali a cura di Lunatika, format tutto al femminile che vanta una schiera di talentuose cantautrici e, Lezioni aperte di strumento e musicad’insieme a cura del Panpot. Inoltre, come negli ultimi anni, la cittadella della Musica e dell’integrazione in collaborazione con i progetti Sai ordinari, Sai MSNA e Sai Dm del Comune di Narni, tratterà il macrotema della lotta al pregiudizio sotto ogni sua forma. Un format che si è definito negli anni e che si è dimostrato vincente: una cittadella che focalizza l’attenzione sulla reale necessità di fare rete tra associazioni e tra singoli per abbattere le barriere e le distanze sociali. Per questo saranno moltissime le attività proposte:
Ephebia Bimbi, format ormai strutturato a cura di Arciragazzi Narni ed Ens onlus con attività dedicate a bambini utenti e non utenti, venerdi e sabato a partire dalle 18.
Vasta area associazioni con attività artistiche e musicali, laboratori aperti a tutti, ping pong, fumetto, passeggiate (programma dettagliato online)
un’area food aperta dalle 19.
un’area dedicata all’artigianato locale.
«Il ringraziamento più grande va a tutti i volontari della nostra associazione che dedicano tempo e passione a questa romantica missione, che sacrificano weekend per lavorare a un progetto, che si impegnano per perseguire questo piccolo grande sogno chiamato Ephebia, perché è questo che è Ephebia per noi: un amore da condividere con tutti quelli che parteciperanno al festival. Siamo tutti volontari, ci mettiamo il cuore, non saremo perfetti ma sappiamo di certo che ce la metteremo sempre tutta. Come ogni anno rimane fondamentale la partecipazione del Comune di Narni al quale va il nostro ringraziamento per la costante attenzione dimostrata rispetto alla necessità di cultura e di momenti di aggregazione, perciò grazie al sindaco Lorenzo Lucarelli, agli assessori e a tutti i funzionari che ci aiutano in questa impresa anno dopo anno» conclude la presidente.
“La sessantacinquesima edizione del Festival dei Due Mondi ospita le migliori esperienze performative a livello internazionale, valorizzando teatri, spazi all’aperto e luoghi non convenzionali, di cui Spoleto offre una concentrazione unica in Italia: più di 60 spettacoli in 17 giorni e oltre 500 artisti da 36 paesi” (Monique Veaute, direttrice artistica).
La sessantacinquesima edizione del Festival dei Due Mondi s’inaugura venerdì 24 giugno alle ore 19:30, con il concerto della Budapest Festival Orchestra diretta da Iván Fischer in Piazza Duomo. L’Orchestra di Budapest è raggiunta dal Coro dell’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia per la prima esecuzione europea dell’oratorio di Philip Glass The Passion of Ramakrishna, accostato alla Suite n. 4 in re maggiore per orchestra di Johann Sebastian Bach.
La sezione Danza si apre con la celebre coreografia del Sacre du printemps di Pina Bausch, riletto dai ballerini della senegalese École des Sables fondata da Germaine Acogny, interprete con Malou Airaudo della seconda parte del dittico – lo spettacolo common ground[s] – dal 24 al 27 giugno al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti (ore 21:30, 20:30, 16:00, 20:30).
Le Sacre du printemps, credit Maarte Vanden Abeele
In scena al Teatro Romano sabato 25 e domenica 26 giugno (ore 21:30) Through the Grapevine di Alexander Vantournhout, coreografo belga che sfida il danzatore Axel Guérin a mantenere un costante contatto fisico in un eccentrico pas-de-deux. Nella Sala XVII settembre del Teatro Nuovo inizia Le Bal de Paris, spettacolo immersivo in realtà aumentata – in scena fino alla fine del Festival (giorni e orari su www.festivadispoleto.com) – dove gli spettatori sono invitati a partecipare al ballo ideato dalla coreografa spagnola Blanca Li, indossando visori ottici e sensori di movimento nel mondo reale e costumi di Chanel in quello virtuale. Arriva per la prima volta in Italia il Teatro Musicale dei registi francesi Jeanne Candel e Samuel Achache: da venerdì 24 a domenica 26 giugno a San Simone (ore 21:30, 19:00, 19:00) lo spettacolo Le Crocodile trompeur / Didon et Énée, vincitore del Premio Molière nel 2014 e tratto dall’opera di Henry Purcell, intreccia teatro shakespeariano e dramma musicale e coinvolge uno straordinario cast di attori che sono anche musicisti. Da venerdì 24 a domenica 26 giugno all’Auditorium della Stella (ore 19:45, ore 17:00, 17:00) debutta a Spoleto L’appuntamento ossia la storia di un cazzo ebreo, lo spettacolo con la regia di Fabio Cherstich tratto dal romanzo rivelazione del 2020 di Katharina Volckmer, nella nuova produzione del Teatro Franco Parenti. I musicisti della Budapest Festival Orchestra curano anche la rassegna di concerti da camera, a mezzogiorno e alle ore 17:00, al Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi, tra musica contemporanea e barocca.
Barbara Hannigan, Photo: Marco Borggreve
Grande attesa per la residenza di Barbara Hannigan, straordinaria cantante e direttrice d’orchestra invitata a Spoleto con una carta bianca e presente in quattro diversi concerti: sul podio come solista e direttrice dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia per La Voix Humaine di Poulenc (2 luglio, Piazza Duomo), in duo con il pianista Stephen Gosling per Jumalattaret con musiche di John Zorn (3 luglio, Teatro Romano), al Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi per l’happening musicale di domenica 10 luglio insieme ad Alessandro Carbonare e Antonio Pappano, con il quale condivide anche il palcoscenico del concerto finale (10 luglio, Piazza Duomo). Fino al 10 luglio 2022 il cartellone ospita le migliori esperienze performative a livello internazionale, valorizzando teatri, spazi all’aperto e luoghi non convenzionali, di cui Spoleto offre una concentrazione unica in Italia: più di 60 spettacoli in 17 giorni, tutti in prima italiana, con più di 500 artisti da 36 paesi in 19 sedi. Tra gli appuntamenti in arrivo la proposta musicale include jazz, elettronica e contemporanea, dalla rassegna di musica americana dell’ensemble Sentieri selvaggi alla performance di Tovel, tra sculture di pianoforti preparati ed elaborazione elettronica. Da non perdere le voci di Angelique Kidjo, Mariza e Dianne Reeves, in Piazza Duomo con i loro speciali concerti per Spoleto. Attesa per la nuova coreografia di Anne Teresa De Keersmaeker, l’omaggio a Trisha Brown a cinque anni dalla scomparsa, e i lavori della nuova generazione di coreografe e coreografi come Ayelen Parolin, Luz Arcas e Yoann Bourgeois. La sezione Teatro porta a Spoleto il regista tedesco Thomas Ostermeier e presenta gli ultimi lavori di drammaturghi italiani quali Leonardo Lidi, Davide Enia e del duo RezzaMastrella.
Intorno al cartellone ufficiale gli appuntamenti collaterali e gli eventi speciali fanno di Spoleto un luogo vivo della creazione artistica dei nostri giorni: incontri con gli artisti, premi, istallazioni d’arte, rassegne cinematografiche e mostre. L’artista Anselm Kiefer firma il manifesto ufficiale della 65ma edizione. Prosegue, con un impulso sempre più incisivo, il progetto avviato nel 2021 per rendere la macchina organizzativa del Festival aderente ai principi dello sviluppo sostenibile, perseguendo, con azioni concrete e mirate, alcuni degli obiettivi dell’Agenda 2030.
Un abbraccio, più precisamente un abbraccio collettivo, è avvenuto durante la manifestazione della Notte Bianca a Passignano sul Trasimeno, denominata “Nessun Dorma”. Un evento ben organizzato, con una pluralità di spettacoli e un’offerta qualitativa di spessore.
Un abbraccio – quanto è importante riceverlo così come donarlo! – ti fa provare delle belle sensazioni. L’abbraccio è il primo segno di affetto dal momento che veniamo al mondo: un abbraccio è sincero, un abbraccio non mente, un abbraccio ti fa sentire se, chi lo fa, lo dona per circostanza o con spontaneità. Un abbraccio è semplicemente un abbraccio. Un atto bellissimo e profondo.
La gente, sia per il Covid sia per la guerra in terra di Ucraina, è stata distante e le persone hanno perso l’abitudine alle relazioni vis à vis, portandosi dietro i problemi di salute, economici e sociali. Eventi come la Notte Bianca a Passignano significano proprio questo, annullare le distanze, far ritrovare le persone in un’occasione scanzonata di divertimento, senza dimenticare l’importante ricaduta economica per gli operatori commerciali, quella di fare incassi interessanti dopo tanto tempo di buio.
Foto di “Notte bianca di Passignano sul Trasimeno”
Un fantastico abbraccio pluralistico!
Il vostro inviato lacustre ha visto, negli occhi dei partecipanti all’evento passignanese, spensieratezza e voglia di divertirsi. Ragazzi che ballavano e cantavano nei numerosi punti dove degli interessanti gruppi musicali o dj proponevano la loro musica con spettacoli, mostre, concerti, mercatini e degustazioni che completavano l’offerta della manifestazione. Un abbraccio collettivo nel segno del divertimento. Nessun dorma è stato il titolo di questa edizione 2022 e, come nel testo della romanza scritta da Giacomo Puccini e cantata per la prima volta da Miguel Fleta, le parole sono significative e calzanti; si rivelano in perfetta sintonia con i sogni di chi ha partecipato all’evento e in particolare di quelle fanciulle trasognanti che speravano di incrociare uno sguardo principesco che le potesse dire: “guardi le stelle, che tremano d’amore e di speranza”. Complimenti agli organizzatori, al comune passignanese, all’associazione commercianti e alla proloco di aver proposto un così bell’evento certamente riuscito e di successo in un momento in cui ce n’era veramente bisogno.
Al mattino dopo, il Nessun Dorma non deve cessare e deve comunque valere anche per quello che sta succedendo nella vita di tutti i giorni. Restiamo vigili agli accadimenti del mondo e soprattutto in nome della Pace e della Libertà… parole più consone non esistono: Nessun Dorma!
Un concerto lirico dedicato alla musica dell’800 si terrà sabato 11 giugno. “Il Palio all’Opera” a cura dell’Orchestra Lirica Umbra.
Oltre alle attività tradizionali del Palio del Cupolone, che si terrà a Santa Maria degli Angeli dal 1o al 18 giugno, quest’anno, ci sarà (sabato 11 giugno) in piazza Garibaldi una novità: un concerto lirico dedicato alla musica dell’800. Il Palio dell’Opera, a cura dell’Orchestra Lirica Umbra fa la sua prima esibizione pubblica. Fondata dal Tenore Claudio Rocchi, porterà in scena tra le più famose arie d’opera, canzoni napoletane e brani sinfonici di compositori del secolo XIX, eseguiti da 10 maestri d’orchestra: Patrizio Scarponi (primo violino), Silvia Alessio (secondo violino), Daniele Marcelli (viola), Cristiano Bellavia (violoncello), Massimo Santostefano (contrabbasso), Nicolò Sannipoli (flauto traverso), Annalisa Tinti (oboe), Emanuela Sinigaglia (clarinetto), Cristiano Fiorucci (clarinetto basso) e Jonathan Whitman (corno). L’orchestra, diretta dal Maestro Michele Margaritelli, accompagnerà le voci del Mezzo-soprano Manuela Molinelli e del Tenore Claudio Rocchi. Le due voci hanno da poco cantato a Pretoria in Sud Africa in un concerto all’Ambasciata.
Un’edizione ancora più ricca che porta “Moon in June” ad ampliare il suo sempre suggestivo ventaglio di proposte musicali da proporre anche in nuovi spazi. Non solo la tradizionale Isola Maggiore a far da scenario, ma tutto il Trasimeno diventa per l’estate palcoscenico di eventi unici.
Il festival Moon in June nasce infatti come una rassegna di musica all’Isola Maggiore sul Lago Trasimeno il mese di giugno. Nel 2015 la prima edizione dopo la scomparsa del promoter umbro Sergio Piazzoli, che ha avuto l’intuito di creare una serie di eventi musicali nella piccola Isola del Trasimeno, famosa per i suoi tramonti. Tutti i concerti si svolgono infatti al calar del sole.
Dal 2022 in accordo con la Regione Umbria che sostiene l’evento e i Comuni del Trasimeno, il festival ha assunto una dimensione itinerante per svolgersi oltre che a Tuoro sul Trasimeno (Isola Maggiore) e a Castiglione del Lago (entrata nel cartellone già da due anni), anche a Passignano, Panicale, Magione (San Feliciano) e Città della Pieve.
Il festival amplia così il suo obiettivo, quello di porre al centro del suo impegno la valorizzazione del Lago Trasimeno e il territorio circostante, grazie alla creazione di una sinergia tra ambiente lacustre e proposta artistica volta alla narrazione di un turismo consapevole. Nell’intento di conciliare le istanze ambientali e la sensibilizzazione culturale, il festival si struttura tra iniziative musicali e momenti di esperienza del territorio, che saranno incoraggiati e promossi nel corso delle giornate.
A Perugia è stato presentato il cartellone dell’edizione 2022 di Moon in June, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta nel Salone d’Onore di Palazzo Donini. Sono intervenuti, tra gli altri, la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, il consigliere regionale Eugenio Rondini, sindaci e rappresentanti dei Comuni che ospiteranno il festival e la direttrice artistica di Moon in June Patrizia Marcagnani.
“Siamo arrivati ad una tappa fondamentale di un percorso iniziato nel 2015 con la Fondazione Sergioperlamusica e grazie al presidente Virgilio Ambroglini – ha spiegato Marcagnani – per poi proseguire con l’Associazione Moon in june. Oggi, su suggerimento e con il sostegno della Regione, siamo riusciti ad allargare il festival coinvolgendo altri comuni del territorio”.
“Un festival in cui crediamo e che abbiamo voluto sostenere – ha affermato Tesei – perché va nella direzione dei grandi eventi e della necessità di fare squadra, ed è questo il modo giusto di far conoscere e valorizzare i nostri territori, in questo caso del Trasimeno, e in generale la nostra regione”. Anche il consigliere Rondini ha voluto sottolineare l’impegno della Regione e dei Comuni per creare un grande evento per il Trasimeno. Gli altri sindaci (Matteo Burico, Castiglione del Lago, Sandro Pasquali, Passignano), assessori (Vanni Ruggeri, Magione, Thomas Fabilli, Tuoro) e rappresentanti delle istituzioni lacustri presenti hanno evidenziato l’importanza di sentirsi “come un’unica città” con obiettivo comune che è quello di investire in cultura ed eventi, e visti i risultati del turismo al Trasimeno questo può dare frutti importanti ad un territorio che è uno dei motori dell’Umbria.
Il festival anche quest’anno ripete così, allargandosi ancora di più, l’esperienza itinerante con concerti in varie location del Trasimeno, dopo la conferma della Rocca Medievale di Castiglione del Lago e del consueto e immancabile palco naturale dell’Isola Maggiore. Il cartellone prende il via proprio dall’Isola al centro del Trasimeno, ancora cuore pulsante del festival, con due giorni di grande musica al tramonto (18 e 19 giugno).
Sabato 18 giugno (ore 19.45) ci sarà l’atteso concerto di Max Gazzè. Bassista d’eccezione, straordinario musicista, compositore di opere ‘sintoniche’ e colonne sonore, attore sporadico e pilota sopra le righe: Gazzè è un artista ed un uomo capace di spostarsi in ambiti diversissimi sempre con grandissimo successo. In occasione della manifestazione porterà un progetto semiacustico, in rispetto dei lidi lacustri e pensando all’inquinamento sonoro e a quello luminoso, per un concerto decisamente sostenibile.
Elisa Coclite, in arte Casadilego, si esibirà in apertura. Dopo aver conquistato pubblico e critica durante i live di X Factor 2020, esce il suo primo EP “Casadilego” (Sony Music Italy).
Domenica 19 giugno (ore 19.45) toccherà ad un progetto molto speciale: “Pinocchio”, il recital del cantautore Francesco Bianconi (voce dei Baustelle), è un lavoro che racchiude le splendide musiche di Fiorenzo Carpi scritte per lo sceneggiato tv del 1972 “Le avventure di Pinocchio” diretto da Luigi Comencini, ed eseguite dall’ensemble degli Esecutori di Metallo su Carta diretto da Marcello Corti, con la partecipazione straordinaria proprio di Bianconi alla lettura e alla voce. Una colonna sonora perfetta anche per i bambini.
Sempre il 19 giugno, in apertura, “Bob Dylan per un amico” in omaggio a Gianni Versiglioni, un amico del festival scomparso prematuramente che si definiva sempre un “dylaniano”. Sul palco Billy Shaker and the infidels (Billy Shaker alla voce, chitarra, armonica, Roberto Giuli voce e tastiere, Fausto Goracci alla chitarra, Marco Matteucci al basso, Angelo Di Dio alla batteria e Toti Panzanelli alla chitarra.
Il 25 giugno Moon in June si trasferisce a Castiglione del Lago con la presentazione del libro “Rai stereo notte” alla presenza dell’autore Giampiero Vigorito e con il concerto di una delle voci più raffinate del cantautorato italiano come Andrea Chimenti.
Il 26 giugno (ore 21, Rocca Medievale di Castiglione del Lago) sarà invece il grande giorno di Patti Smith. Con la sua voce, dolente, febbrile e scorticata, ha segnato la storia del rock. Introducendo un nuovo stile, a metà tra liturgia free form e invettiva proto-punk. E oggi, lungi dal ritirarsi, ha ancora tanta energia positiva da regalare ai fan. Il viaggio nel mito di Patti Smith, enigmatica sacerdotessa del rock, sarà proposto con l’evento “An evening of poetry and music”: in duo sarà uno spettacolo acustico ed intimo tra musica e poesia.
Patti Smith, foto by Paolo Brillo
Passignano (Lungo Lago) il 21 luglio (ore 21) farà da scenario a un’altra grande artista, la cantautrice folk inglese Beth Orton, in esclusiva per Moon in June come unica data italiana. Alle origini della sua carriera, il suo sound era caratterizzato da una significativa fusione tra folk e musica elettronica; tale commistione si è andata ridimensionando con la maturità, lasciando spazio a un suono più acustico e a uno stile compositivo più intimistico. La sua popolarità – in particolare negli Stati Uniti – si è considerevolmente accresciuta in seguito all’utilizzo di molti suoi brani in celebri serials televisivi come Felicity, Streghe, Dawson’s Creek e Grey’s Anatomy, oltre che per il grande schermo come Vanilla Sky e Il divo. Nel 2000 è stata insignita del Brit Award come Miglior artista femminile inglese.
Non mancheranno anche eventi gratuiti. Il 18 agosto a San Feliciano ad esibirsi saranno Petra Magoni e Ilaria Fantin. Emozioni di passaggio, come le nuvole, attraverso le note di Sinéad O’Connor, Fabrizio De André, Domenico Modugno, Joni Mitchell, Deep Purple. Un concerto-racconto dove il suono dell’arciliuto si fonde con il timbro unico di Petra Magoni, creando una sinergia originale, sempre nella direzione del pubblico. Petra Magoni, da anni in duo con Ferruccio Spinetti, storico contrabbassista degli Avion Travel, si esibisce sui più importanti palchi internazionali. Tra le centinaia di concerti l’anno con Musica Nuda, riesce a dedicarsi anche al teatro e ad altri progetti paralleli, tra cui questo duo con la liutista vicentina Ilaria Fantin.
Prima ci sarà la presentazione di “Inchiostro”, progetto di brani originali di Anna Panzanelli. Con lei (voce e pianoforte) ci saranno Pietro Mirabassi (sax), Toti Panzanelli (chitarra), Ruggero Bonucci (basso) e Nicola Pitassio (batteria).
A Città della Pieve, il 28 agosto, l’ultimo evento in cartellone. “Flavio Boltro, Gabriele Mirabassi play Ciammarughi”, un vero e proprio omaggio al Jazz nostrano con dei musicisti di grande spessore che rielaborano la musica di uno dei più importanti pianisti italiani: Ramberto Ciammarughi.
In apertura di serata spazio al progetto Mora, con Miriam Fornari (voce e pianoforte), Ruggero Fornari (chitarra), Joe Rehmer (basso), Evita Polidoro (batteria).
Moon in June è realizzato con il sostegno della Regione Umbria, dei “Fondi POR FESR Umbria 2014-2020 – Az. 3.2.1 – Avviso Pubblico per partecipazione Progetto Spettacoli dal Vivo” e di 6 Comuni del territorio lacustre (Tuoro, Castiglione del Lago, Passignano, Magione, Panicale, Città della Pieve).
Per info e contatti:
Per i concerti sono attive già le prevendite online su www.boxol.it.