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Il Festival รจ in programma sabato 22 ottobre (ore 21) al Lyrick di Assisi; il Dopo Festival domenica 23 ottobre (ore 17) al Centro Commerciale Collestrada

Alberto Giovinazzo di Potenza, Alessandro Di Lascia di Manfredonia (Foggia), Claudia Salvini di Montevarchi (Arezzo), Crisso di La Spezia, Emanuele Conte di Montebelluna (Treviso), Enzo Antonino di Taranto, Giulia Damico di Torino, Rame di Senigallia (Ancona), Scapigliati di Roma, Sophia di Roma, Vanessa Chiappa di Senigallia (Ancona) ed Ylenia Iorio di Tortora (Cosenza). Sono i nomi dei 12 finalisti della quarta edizione di ProSceniUm Festival della canzone d’autore – Cittร  di Assisi, ย concorso canoro nazionale riservato ai giovani talenti della musica cantautoriale che si terrร  sabato 22 ottobre alย Teatro Lyrick di Assisi alle ore 21. ย Eโ€™ inoltre previsto un secondo appuntamento, Il Dopo Festival, ย in programma il pomeriggio del giorno successivo, domenica 23 ottobre alle ore 17, al Centro Commerciale Collestrada. La manifestazione, ideata ed organizzata dall’Associazione ProSceniUm โ€“ Progetto Scenico Umbro, vanta una propria orchestra ritmo sinfonica composta da 34 elementi, condotta dal maestroย  Paolo Ciacci, titolare della cattedra di “Strumentazione e composizione per orchestra di fiati” presso il Conservatorio “Morlacchi” di Perugia.

 

 

LA GIURIA โ€“ I 12 finalisti in gara si esibiranno al Teatro Lyrick dal vivo, accompagnati dallโ€™orchestra, e saranno giudicati da una giuria di eccezione composta da: Giovanni Caccamo, vincitore della categoria โ€œNuove proposteโ€ alla 65esima edizione del Festival di Sanremo (premio della critica โ€œMia Martiniโ€, premio sala stampa โ€œLucio Dallaโ€ e premio โ€œEmanuele Luzzatiโ€) e terzo classificato alla 66esima edizione del Festival di Sanremo nella sezione โ€œBigโ€; Alessandro Bracci Ex direttore della Sede Interregionale della SIAE di Roma, nonchรจ Commendatore dellโ€™Ordine al merito della Repubblica Italiana; Julian Borghesan, conduttore e autore di Radio RAI, in onda su Radio1 con il programma โ€œDiscosvegliaโ€ e su RAI Radio Tutta Italiana con il programma โ€œLui, Lei, Loroโ€ la storia della musica leggera italiana (รจ anche conduttore del podcast โ€œAvanti Popโ€ sulla piattaforma Raiplay Sound); Emilio Munda, produttore, compositore e autore per artisti di talent televisivi come โ€œThe Voiceโ€œ, โ€œAmiciโ€ e โ€œX Factorโ€œ, autore per lโ€™etichetta Sugar Music, vincitore di Dischi dโ€™Oro e di Platino e per due volte consecutive sul podio del Festival di Sanremo; Beppe Dati, compositore e paroliere,ย tre Festival di Sanremo vinti, un’opera musicale e piรน di mille canzoni scritte, tra gli altri, per Mia Martini, Laura Pausini, Marco Masini, Raf, Paolo Vallesi e Francesco Guccini; Fra Alessandro Giacomo Brustenghi, tenore, รจ stato il primo frate ad aver firmato un esclusivo contratto discografico con una etichetta discografica mondiale, la Decca Records appartenente alla Universal Music.

 

 

IL MANIFESTO – Eโ€™ della giovane artista perugina Giulia Ciacci lโ€™opera, intitolata Music Anatomy, che questโ€™anno impreziosisce il manifesto ufficiale del ProSceniUm Festival: un cuore musicale che racchiude in sรฉ tutte le armonie delle emozioni. Classe 1990, dopo la laurea in Storia dellโ€™arte e varie esperienze in giro per lโ€™Italia, Giulia espone le sue opere presso la galleria โ€œIl Melogranoโ€ di Livorno e presso lo Spazio Espositivo Indipendente โ€œArea Privataโ€ a Perugia, dove collabora con lo scultore Pietro Nicoletti.

L’inaugurazione si terrร  venerdรฌ 23 settembre alle ore 18.00 e la rassegna sarร  visibile fino al 12 ottobre 2022.

Lโ€™associazione arti visive Trebisonda, con il patrocinio del comune di Perugia, per lโ€™anno in corso organizza una rassegna di cinque mostre sotto il titolo generale di Drawing as concept. Il tema analizzato fa riferimento alle modalitร  di intuizione, elaborazione e stesura iniziale dellโ€™idea delineando i percorsi attraverso i quali lโ€™intuizione si manifesta. Le mostre saranno accompagnate di volta in volta da un testo a carattere generale sulla tematica, per questo numero il catalogo sarร  corredato dai contributi di Maila Buglioni e Aldo Iori.

Artisti: Paolo Assenza,ย  Peter Bartlett, Franca Bernardi, Arianna Bonamore, Anja Capocci, Lea Contestabile, Elfrida Gubbini, Clara Luiselli, Serenella Lupparelli, Giulia Manfredi,ย  Saverio Mercati, Laura Palmieri, Diego Randazzo, Nicola Rotiroti, Dafne Tafuri, ScAle architects.

 


Centro per l’Arte Contemporanea Trebisonda, via Bramante 26, 06122, Perugia.

ยซTutti i dialetti sono metafore e tutte le metafore sono poesiaยป. (Gilbert Keith Chesterton)

Cittร  della Pieve รจ una cittร  di confine. Per questo il suo dialetto risente delle influenze delle terre vicine: dalla Toscana orientale al nord del Lazio, fino a contaminazioni ternane e perugine. Insomma, un mix di linguaggi che si fondono per dare vita alla parlata pievese. Con lโ€™ultima tappa (forse!) di Dialettiamoci andiamo alla scoperta della lingua di Cittร  della Pieve e a guidarci รจ Ario Acquarelli, pievese doc e curioso appassionato dellโ€™argomento.

Ario Acquarelli

ยซOramai il dialetto si sta perdendo, รจ legato prevalentemente a una cultura contadina e a una popolazione anziana o che non cโ€™รจ piรน. I giovani lo parlano poco, molti termini sono scomparsi e spesso loro nemmeno li conosconoยป spiega il signor Acquarelli.
Se girando per la cittadina umbra vi diranno: ยซChe te pijร sse โ€˜n colpoโ€ฆ quanto tempo che โ€˜n te vedoยป o ยซChe te pijร sse โ€˜na paralisi!ยป, tranquilli lโ€™insulto รจ a scopo amichevole, perchรฉ qui si salutano โ€“ come in altre zone dellโ€™Umbria โ€“ mandandosi non proprio degli auguri. Te pijasse sonno invece รจ una frase bonaria di rimprovero.
I rimproveri appunto e le male parole sono tradizionali nel vernacolo e quindi se sei un perditempo ti diranno: โ€˜nte sudร  oppure aspetta maggio che giugno vene o se’ lungo come la messa cantata.
I babbani per i pievesi sono gli abitanti della vicina Toscana, mentre un cacanizzolo รจ una persona piccola di statura e fastidiosa, invece quando รจ solo fastidiosa รจ gnรฒrgna. Se cerchi di barare ma non ci riesci sei uno che: sapรฉlla giusta ma โ€˜n sapรฉlla raccontร .
A Cittร  della Pieve sono curiosi come le cecche (gazza ladra) e gli impiccioni formano una chiucchiurlร ia (gruppo di persone che sparla) che spesso tra trippole e trappole (tra una cosa e unโ€™altra) te rimagnร no coโ€™ panni addosso (ti rimproverano), soprattutto se fe nisdรจa (fai un disastro), ma occhio a non aver il can guasto (sei arrabbiato), anche se cโ€™รจ un baldresco (gruppo di persone che fa confusione). Inoltre mi raccomando stร  โ€˜al balzello (stare a controllare, aspettare al varco).

 

Palazzo Bandini

 

Purtroppo, come ci spiega Ario Acquarelli, i frรจgni (ragazzi: frรจgno โ€“ ragazzo, frรจgna โ€“ ragazza. Il fregnรฒne invece รจ un burlone) non conoscono molti termini che si usavano anticamente: ยซNon diranno mai abbiricchiร  (attorcigliare. Come facevano le donne quando attorcigliavano i panni per strizzarli), addรฒpio (sonnolenza โ€“ doppo aveโ€™ magnato me pija sempre lโ€™addรฒpio) oppure mโ€™ha preso il pujร no (preso sonno) cosรฌ come mโ€™ha preso โ€˜na starna o mโ€™ha preso โ€˜na stoppa (mi sono ubriacato). Meno ancora lippe lappe (quando cโ€™รจ qualcosa che fa gola, che piace)ยป.
Se corri forte a Cittร  della Pieve fai le lute (le scintille del camino), quando balugina vuol dire che sta per arrivare un temporale, mentre acciuetร  si traduce con acchiappare; puoi essere arronchettato (piegato) o appindolone (appeso), ma attenti a non sguillร  (scivolare).
E poiโ€ฆ quando le cose vanno veramente male: Piovessero gli incudini co le falce fienaie a vento.

 


Le puntate precedenti

Perugino
Eugubino
Castellano
Folignate
Spoletino
Ternano
Orvietano

Dal 16 al 18 settembre il borgo lacustre in festa con la X edizione della Mostra internazionale del merletto e del ricamo

Decine di stand espositivi in un tripudio di ricami e merletti, ben otto mostre in tre giorni, la magia di unโ€™opera lirica appositamente abbinata allโ€™evento, numerose iniziative che si tramandano nel tempo. E poi il pubblico, atteso quello delle grandi occasioni, per celebrare unโ€™arte โ€“ quella appunto del merletto e del ricamo – che prova a resistere nonostante la modernitร  dei tempi. Eโ€™ stato presentato cosรฌ, stamani nella sede della Giunta regionale a Perugia, lโ€™appuntamento 2022 con Fili in Trama, che da venerdรฌ 16 a domenica 18 accenderร  Panicale, il borgo con vista mozzafiato per eccellenza sul Lago Trasimeno.

Una manifestazione agghindata di tutto punto anche per il fatto di tagliare il traguardo del decennale di vita: il Gal Trasimeno-Orvietano, che lโ€™organizza da sempre, per la decima edizione di un appuntamento che non si รจ mai fermato nemmeno sotto la scure del Covid 19 ha deciso di apportare le giuste migliorie per renderlo ancor piรน attraente.

 

 

Cosรฌ ecco che la Mostra Mercato Internazionale del Merletto e del Ricamo farร  salire a ben 52 il numero degli stand dislocati tra i vicoli e le piazze panicalesi (gli orari di apertura: venerdรฌ 16 dalle 16 alle 20.30; sabato 17 dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 21; domenica 18 dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19): sarร  possibile ammirare filati, stoffe ricamate, oggettistica rifinita con pizzi e merletti, abbigliamento dโ€™altri tempi perรฒ senza etร , produzioni prodigiose di scuole di tutta Italia e singole ricamatrici dalle mani dโ€™oro. Su tutte quelle legate alla locale Ars Panicalensis che con lโ€™associazione La Trama di Anitaย prova a tenere vivi passione e mestiere coinvolgendo tante donne del posto e non solo. โ€œSi tratta di tramandare tecniche antiche anche di oltre centโ€™anni e il modo migliore per presentarle il pubblico non poteva che essere quello di portare ancora a โ€œFili in Tramaโ€ chi con le mani realizza autentiche meraviglieโ€, ha detto Francesca Caproni, Direttore del Gal Trasimeno-Orvietano. Che poi ha aggiunto: โ€œLa particolaritร  รจ che quando si parla degli espositori presenti, ci si deve riferire solo a scuole di ricamo e merletto e non a commercianti. Una formula vincente che questโ€™anno comincerร  a riaprire piano piano le porte alle ricamatrici estere: saranno tra noi due artiste ucraine che vivono in Umbria ma ben esprimono il concetto di internazionalizzazione che portiamo avanti d tempo, esaltando nello specifico anche il concetto di accoglienzaโ€.

Tra i tanti eventi collaterali in programma, particolarmente attesi la Tavola rotonda Da Perugino a Raffaello, le influenze sullโ€™artigianato artistico, allโ€™interno della quale sarร  presentato il volume โ€œRaffaellesco ricamo Deruta policromoโ€ a cura di Anna Lisa Piccioni (ore 10.30, Sala Comunale) e il concerto del coro maschile Monte Gonare/Priamo Gallisay โ€œSardegnaโ€ che proporrร  Canti di tradizione sardaย del coro guidato dal maestro Sandro Pisanu, a cura dellโ€™associazione โ€œMusicittร โ€ di Perugia, โ€œLโ€™Arca di Panโ€ e โ€œFili in Tramaโ€ (ore 12, piazza Umberto I). Il concetto, invece, di โ€œampliare lโ€™offerta per coinvolgere maggiormente il territorioโ€ รจ stato espresso dal Presidente del Gal Trasimeno-Orvietano Gionni Moscetti, che ha voluto โ€œringraziare le tantissime collaborazioni ricevute sia a livello di appassionati che di associazioniโ€.

Tra queste รจ consolidato il rapporto con il Pan Opera Festival, che propone una nuova produzione di TรจathronMusikรจ: la farsa in un atto intitolata Il campanello di notteย con musiche e libretto di Gaetano Donizetti, per la regia di Marco Bellussi. A dirigere la Pan Opera Festival Orchestra e un cast eccellente di cantanti sarร  il direttore Patrick David Murray, mentre i costumi sono di Carlos Tieppo, costumista del Gran teatroย โ€œLa Feniceโ€ di Venezia. Lo spettacolo andrร  in scena venerdรฌ 16 e sabato 17 alle 21 e domenica 18 alle 17.30. Collegati allo stesso Festival anche la Messa in musica degli artisti e degli artigianiย (sabato 17 settembre alle 16, presso la chiesa Collegiata di San Michele Arcangelo), con animazione liturgica a cura degli artisti del โ€œPan Operaโ€; il Concerto di Mezzogiorno Lโ€™organo in canto fra Roma e Napoliย (domenica 18, alle ore 12, stessa location) con il controtenore Stefano Guadagnini ed Eric Eade Foster Organ; e lโ€™azione scenica per un solo spettatore intitolata Fragili fogli, omaggio a Edina Altara, presso la chiesa di Santโ€™Agostino/Museo del tulle (sempre domenica dalle 15 alle 17.30).

 

 

Da non perdere anche lโ€™evento Groviglio di emozioni (sabato 17, alle ore 19) presso i Giardini della Residenza protetta โ€œOlindo Brancaleoniโ€ con proiezione di un filmato e concerto con il Duo Thibris (arpa e violino) e a conclusione della kermesse (domenica 18, alle ore 18) il momento conclusivo con lโ€™estrazione di una lotteria con in palio una lampada in tulle e ben sette lavori in Ars Panicalensis. Di questโ€™ultima hanno parlato le rappresentanti dellโ€™associazione โ€œLa Trama di Anitaโ€, Simona Gentili e Domenicangela Fadda, pronte a ribadire anche โ€œla passione e lโ€™amore verso un lavoro speciale, quello delle ricamatrici, che viene esaltato proprio da โ€œFili in Tramaโ€ e dalla partecipazione costante di un pubblico sempre piรน competente e numerosoโ€.

Tornando alla kermesse, molto ampia anche la sezione mostre: la decima edizione ne conta addirittura otto. Si comincia venerdรฌ 16 (ore 17.30) con lโ€™inaugurazione de Il Filo รจ il mio Pennelloย di Mauro Ottaviani in Piazza Umberto I (ex Circolo); unโ€™ora piรน tardi (presso lโ€™Hotel โ€œIl Rastrello) รจ la volta di Dipinti e trasposizione su Tulle di alcuni disegniย di Angelo Speziale. Sabato 17, alle ore 18, tocca al vernissage di Donna nel socialeย a cura di Roberta Costanzi, Graziella Mallamaci e Marco Pareti e di โ€œUn amore dal grigio al coloreโ€ a cura dellโ€™Associazione Vivo a Colori. Inoltre, quelle permanenti; Je suis โ€œbleu de toi (Il blu di Denise)ย con opere dellโ€™artista Denise De Visscher nella Galleria De Visscher in via Boldrino Panieri, 3; โ€œTracce dโ€™arteโ€ itinerante con angeli, arcieri e putti โ€œstrappatiโ€ agli affreschi della Chiesa di San Sebastiano che guideranno il pubblico per le vie del borgo di Panicale alla scoperta di ricami, tessuti, trame e fili colorati; la personale di pittura di Barbara Gallo in piazza Umberto I; e la mostra Ars Panicalensis in casa Nicchiarelliย in cui per la seconda volta verranno esposti vecchi pizzi e disegni in Ars Panicalensis in esclusiva per Fili in Trama (via Virgilio Ceppari, 35). Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti anche il Consigliere regionale Eugenio Rondini e il consigliere provinciale Erika Borghesi, che non hanno mancato di sottolineare rispettivamente โ€œla grande forza attrattiva di eventi di questo tipo, capaci di contribuire al raggiungimento nellโ€™estate 2022 di un milione di presenze nel comprensorio del Trasimeno a livello di attivitร  turisticaโ€; e โ€œlโ€™importanza del ruolo della donna nel mondo del sociale e in quello del lavoro, che emerge dalla realizzazione di autentiche opere dโ€™arte attraverso lโ€™uso di ago, tombolo e filo, sempre piรน da valorizzareโ€.


Con unโ€˜estate cosรฌ torrida la siccitร  รจ in agguato. Da tutte le parti si sono levate voci che invitavano a non sprecare lโ€™acqua, che รจ il bene fondamentale per la vita.

Il totem di Fabrizio Plessi

Lโ€™artista Fabrizio Plessi ha capito il problema, ma non ha voluto rinunciare allโ€™acqua, anzi a tanta acqua, a una cascata dโ€™acqua. Fabrizio Plessi vive sullโ€™acqua perchรฉ la sua cittร  รจ Venezia. A Venezia incontri lโ€™acqua ogni momento, ma a Venezia lโ€™acqua รจ orizzontale e stranamente non ci sono fontane, mentre Plessi ama le fontane. Certo questa รจ una parola che ai romani evoca le fontane monumentali del barocco: fontana di Trevi, quella dei Quattro Fiumi o quella piccina delle tartarughe. I romani sono abituati a veder scorrere lโ€™acqua a vederla scendere dallโ€™alto, con mille schizzi e con lโ€™arcobaleno che lโ€™attraversa. Lโ€™acqua di Plessi รจ diversa perchรฉ lโ€™artista ha creato lโ€™acqua elettronica verticale.

Il sindaco di Todi, Antonino Ruggiano, da molti anni accarezza il sogno di far diventare Todi la capitale dellโ€™arte contemporanea e ogni anno viene invitato un artista famoso in occasione del Festival delle Arti (organizzato dalla Fondazione Beverly Pepper) che si svolge in contemporanea al Todi Festival proprio perchรฉ chi viene ad assistere al Festival, puรฒ godere anche di altre forme dโ€™arte.

Fabrizio Plessi รจ presente in tre luoghi diversi: sulla piazza del Popolo con il totem Todi Today, nelle cisterne romane con Secret water e nella Sala delle Pietre con la mostra Progetti del Mondo.

Il totem elettronico รจ installato nella piazza del Popolo, dove cinquantโ€™anni fa Beverly Pepper aveva installato le sue Todi Columns, quelle che adesso si trovano sulla collina che sovrasta la cittร . Plessi ha voluto installare la sua opera elettronica nello stesso posto. Lโ€™artista ha ripreso lโ€™idea che Pepper e Pomodoro avevano iniziato, perchรฉ vedevano nelle loro opera la continuitร  verticale dei campanili.

 

 

Il totem ha due lati neri e due elettronici dove scorre lโ€™acqua. Lโ€™acqua sale adagio, come una marea, sale per 12 metri, poi, come la marea comincia a ritirarsi fino a sparire e prosciugarsi; quindi il ciclo ricomincia ininterrottamente sulla piazza e nei sotterranei. Plessi ha riportato lโ€™acqua anche nelle cisterne romane che attraversano il sottosuolo della piazza, con tre installazioni corrispondenti a quella di sopra. Questโ€™acqua, come quella reale, non sta mai ferma e ha un suo rumore che di notte si sente meglio, mentre il totem si illumina. Plessi รจ stato un antesignano dellโ€™elettronica usata come arte e come collegamento tra i materiali. Noi vediamo tutti i giorni questi collegamenti senza percepirli come arte. Abbiamo il televisore attaccato al muro, il computer posato sulla scrivania e il telefonino in mano. Materiali diversi che hanno un unico collegamento: lโ€™elettronica che solo nelle mani di Plessi diventa forma dโ€™arte.

Secret Water rappresenta lโ€™acqua che sogni, che vedi scorrere ma questa รจ acqua che non bagna, che non schizza, che non puoi toccare, non ci sono arcobaleni che lโ€™attraversano, รจ solo acqua da vedere per immaginare un mondo ideale. Lโ€™installazione resterร  sulla Piazza del Popolo di Todi fino al 25 settembre.

Il 9 e 10 settembre al Parco Bruno Donatelli (Parco dei Pini) di Narni Scalo, ci sarร  il consueto appuntamento con Ephebia Festival, festival organizzato dallโ€™Associazione Ephebia, giunto alla sua venticinquesima edizione, la quarta a Narni.

Lโ€™associazione punta anche questโ€™anno sulla totale fruibilitร  dellโ€™evento e sullโ€™importanza della musica come strumento di condivisione e come valore collettivo. Non a caso Ephebia rimane ad ingresso gratuito. La direzione artistica sotto lโ€™attenta guida di Thomas el Honsali porta, anche per questo 2022, nomi di caratura nazionale.

Programma musicale:

Venerdรฌ 9 settembre – ore 21.00

  • ELOISE Dโ€™EGIDIO
  • NOVA GORICA
  • VINYASA AND THE MOTHERFUNKERS
  • ASSALTI FRONTALI
  • DJ SET

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Sabato 10 settembre – ore 21.00

  • TOURISTI (band vincitrice di Ephebia Contest 2021/2022)
  • DINOSAURO
  • LE LARVE
  • STATUTO
  • DJ SET a seguire

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ยซTantissime le attivitร  proposte questโ€™anno per Ephebia festival ma, al primo posto rimane sempre la musica, perchรฉ non vi รจ mezzo migliore per combattere qualsiasi forma di discriminazione. La musica unisce e crea condivisione ed รจ proprio questo il valore che intendiamo perseguire: una ricchezza collettiva in una location di grande fascino, una manifestazione per tutti e di tutti, uno spazio aperto di arte, di creativitร  e di collaborazione, perchรฉ รจ solo grazie alla collaborazione e al supporto reciproco che si costruiscono legamiยป spiega la presidente Eleonora Castellani.
Da non perdere anche Incursioni Musicali a cura di Lunatika, format tutto al femminile che vanta una schiera di talentuose cantautrici e, Lezioni aperte di strumento e musica dโ€™insieme a cura del Panpot. Inoltre, come negli ultimi anni, la cittadella della Musica e dellโ€™integrazione in collaborazione con i progetti Sai ordinari, Sai MSNA e Sai Dm del Comune di Narni, tratterร  il macrotema della lotta al pregiudizio sotto ogni sua forma. Un format che si รจ definito negli anni e che si รจ dimostrato vincente: una cittadella che focalizza lโ€™attenzione sulla reale necessitร  di fare rete tra associazioni e tra singoli per abbattere le barriere e le distanze sociali. Per questo saranno moltissime le attivitร  proposte:

  • Ephebia Bimbi, format ormai strutturato a cura di Arciragazzi Narni ed Ens onlus con attivitร  dedicate a bambini utenti e non utenti, venerdi e sabato a partire dalle 18.
  • Vasta area associazioni con attivitร  artistiche e musicali, laboratori aperti a tutti, ping pong, fumetto, passeggiate (programma dettagliato online)
  • unโ€™area food aperta dalle 19.
  • unโ€™area dedicata allโ€™artigianato locale.

 

 

ยซIl ringraziamento piรน grande va a tutti i volontari della nostra associazione che dedicano tempo e passione a questa romantica missione, che sacrificano weekend per lavorare a un progetto, che si impegnano per perseguire questo piccolo grande sogno chiamato Ephebia, perchรฉ รจ questo che รจ Ephebia per noi: un amore da condividere con tutti quelli che parteciperanno al festival. Siamo tutti volontari, ci mettiamo il cuore, non saremo perfetti ma sappiamo di certo che ce la metteremo sempre tutta. Come ogni anno rimane fondamentale la partecipazione del Comune di Narni al quale va il nostro ringraziamento per la costante attenzione dimostrata rispetto alla necessitร  di cultura e di momenti di aggregazione, perciรฒ grazie al sindaco Lorenzo Lucarelli, agli assessori e a tutti i funzionari che ci aiutano in questa impresa anno dopo annoยป conclude la presidente.

 


Per maggiori informazioni

Fino al 3 settembre si terrร  a Perugia, presso la suggestiva cornice dell’Abbazia di San Pietro (Borgo XX Giugno, 74), l’International Festival of Art Therapies for Psychosis Healing Spaces.ย 

Il Festival, a ingresso gratuito, รจ organizzato dal Dipartimento di Filosofia Scienze Sociali Umane e della Formazione dell’Universitร  di Perugia e dall’ISPS (International Society for Psychological and Social Approaches to Psychosis).

 

 

Il Festivalย raccoglieย mostre, installazioni, performance artistiche, e sarร  possibile sperimentare in vari workshop, condotti da terapeuti provenienti da vari continenti del mondo, innovative forme di arte terapia per la salute psichica. Il festival Healing Spaces ha anche l’intento di ricordare che cinquant’anni fa un gruppo di operatori sanitari, pazienti e artisti iniziรฒ un movimento trasformativo che portรฒ alla chiusura degli ospedali psichiatrici.ย In particolare l’Umbria fu all’avanguardia di questo movimento. Infatti, la nostra regione fu la prima nel mondo a offrire ai pazienti liberati dal manicomio una rete completa di servizi operanti in tutta l’Umbria. Questo evento ha segnato una pietra miliare nella storia dell’umanitร .ย Al festival si accompagna la 22ma International Conference dell’International Society for Psychological and Social Approaches to Psychosis.

 


Per saperne di piรน

ยซIl mio modo di manifestare lโ€™Arte รจ per me una profonda riflessione sullโ€™umanitร  dellโ€™artista; dico spesso che รจ lโ€™opera che fa lโ€™artistaยป

Bruno Ceccobelli

 

Bruno Ceccobelli, allievo di Toti Scialoja, รจ un artista spirituale che ha sviluppato un linguaggio formale del tutto autonomo e scevro dalle influenze dettate dalla moda. Dalla seconda metร  degli anni โ€™70 fa parte degli artisti che si insediarono nellโ€™ex pastificio Cerere a Roma, nel quartiere san Lorenzo, gruppo poi divenuto noto come Nuova scuola Romana o Officina san Lorenzo. Lโ€™artista tiene la sua personale nel 1976 presso la Galleria Spazio Alternativo di Roma; successivamente espone a Parigi e New York. Nel 1984 e nel 1986 รจ invitato alla Biennale di Venezia ed espone in diverse mostre in Europa, Canada e Stati Uniti.

Cโ€™รจ stato un momento in cui ha capito che lโ€™arte avrebbe fatto parte della sua vita e che lei sarebbe diventato un artista?

Beh, era il 1959 e frequentavo la prima elementare, vinsi un premio di pittura promosso dallโ€™I.N.A.- Istituto Nazionale Assicurativo, un libretto di risparmio a mio nome; vivevo in campagna e i miei erano contadini: fu uno sconvolgimento per tutto il circondario. Dipinsi un pastorello che conduceva le pecore, prendendo spunto dalla raffigurazione pubblicitaria della scatola dei colori Giotto che avevano per icona emblematica Cimabue, il quale guardava con entusiasmo il piccolo Giotto, che diverrร  poi suo allievo, mentre disegnava una pecora su una roccia. Mi ero cosรฌ impressionato da quel romanzato episodio artistico che credetti nel sogno totalmenteโ€ฆ e come Giotto anchโ€™io stavo con le pecore, in fondo mi mancava solo un futuro maestro: giร , d’altronde non si racconta anche nella Bibbia che ยซquello che credi ti sarร  datoยป?

Lei รจ stato un allievo di Toti Scialoja: questa relazione quanto ha influito sulla sua arte? Se vuole, ci puรฒ raccontare un aneddoto che ricorda con piacere?

Quattordici anni dopo aver vinto quel mio primo premio, allโ€™Accademia di Belle Arti di Roma, Sezione Scenografia, arrivรฒ il mio primo maestro, Toti Scialoja, un uomo coltissimo, pittore, poeta, giร  famoso per aver avuto allievi importanti come Pino Pascali, Jannis Kounellis, Giosetta Fioroni e Carlo Battaglia. Toti era un istrione, un perfetto narratore, un rigoroso insegnante e infine un bonario amico. Ricordo con piacere lโ€™ultima sua lezione, che fece anni dopo la sua uscita dallโ€™Accademia; per il suo ottantesimo compleanno organizzammo una festa di reincontro: lui e i suoi allievi piรน affezionati, pranzammo a San Lorenzo, al ristorante Pommidoro, per poi scegliere il mio studio allโ€™ex Pastificio Cerere per un ulteriore saluto. Toti, emozionato, non si trattenne e si caricรฒ per darci una sua definitiva prolusione sulla gnoseologia dellโ€™arte; finito il discorso con applausi e commozione, io rimasi scosso perchรฉ, ancora una volta, non solo lo ritrovai empatico, ma quello che il prof. aveva appena detto era esattamente il mio pensiero sullโ€™arte. Dunque, non ero io allievo che avevo un pensiero artistico originale, ma si ergeva in me lo spirito del maestro e ne fui felice.

 

”Motore Universale”, 2011, tecnica mista su legno

Lโ€™arte รจ quindi il saper rappresentare la visione olistica-filosofica e ontologica dellโ€™umana esistenza; infatti nelle sue opere รจ molto forte e preponderante lโ€™aspetto spirituale, il modo di ricercare lโ€™essenza attraverso lโ€™arte. Ci puรฒ raccontare?

A diciassette anni, a Roma, incontrai il mondo della Teosofia grazie a Emma Cusani della L.U.T. – Logge Unite Teosofiche, cosรฌ approfondii il pensiero filosofico di Madame Helen Blavatsky che tanto aveva influenzato pittori del Novecento come Hilmaaf Klint, Kazimir Malevic, Vasilij Kandinskij, Paul Klee e Piet Mondrian. Poi, nel 1985 fui uno dei pochi artisti italiani viventi a partecipare al Los Angeles County Museum of Art, quell’esposizione storica itinerante dallโ€™America allโ€™Europa dal titolo The Spiritual artabstract painting 1890-1985. Il mio modo di manifestare lโ€™Arte รจ per me una profonda riflessione sullโ€™umanitร  dellโ€™artista; dico spesso che รจ lโ€™opera che fa lโ€™artista. Senza dubbio i miei dipingere e scolpire sono iconico-simbolici e i miei temi sono le profonditร  del cosmo e dellโ€™anima.

Vorrei concludere chiedendole di lasciarci con una parola su cui riflettere; una parola che per lei rappresenti il connubio tra la sua arte e lโ€™Umbria.

Sono nato a Todi, nel cuore dellโ€™Umbria che รจ il cuore dโ€™Italia. Mi sento fortunato, vorrei abbinare allโ€™Umbria i miei quadri fatti con la parola cuore.

Tutto pronto per il secondo appuntamento del ciclo di eventi del Circuito dei Borghi dellโ€™Orvietano, il progetto volto alla scoperta degli angoli piรน suggestivi del comprensorio di Orvieto attraverso lโ€™orienteering.

Il progetto รจ guidato dallโ€™Associazione Sportiva Dilettantistica Scolastica โ€œE. Majoranaโ€, affiliata alla FIE – Federazione Italiana Escursionismo, con la partecipazione di FISO – Federazione Italiana Sport Orientamento, Slow Food Orvieto, UISP Sport per tutti, Touring Club Italiano, PAAO โ€“ Parco Archeologico Ambientale dellโ€™Orvietano e Trame di Comunitร .

 

Lโ€™evento

La giornata del 28 agosto 2022, organizzata con la partecipazione del Comune di San Venanzo, si svolgerร  presso il Parco dei Sette Frati del Monte Peglia, ed รจ un evento dedicato agli adulti come ai piรน piccoli. Si inizia infatti alle ore 9.00 con il Nordic Walking; segue, alle ore 10.00, la passeggiata alla scoperta della disciplina dellโ€™orienteering, mentre alle 10.30 si potrร  andare alla ricerca delle lanterne in un divertente gioco per adulti e bambini. Non solo: dopo la pausa pranzo un gruppo di musicisti allieterร  i partecipanti con della buona musica e, per rendere la giornata ancora piรน interessante, si aggiungeranno anche gli eventi del Peglia Fest, con lo spettacolo dei Tamburini di Assisi, una mostra mercato e concerti.

Il progetto

Il Circuito cittadino dei Borghi dellโ€™orvietano nasce dallโ€™analisi della tendenza, piรน o meno recente, alla riscoperta di una dimensione di maggiore sostenibilitร  nei ritmi quotidiani e nei rapporti sociali, con un equilibrio piรน marcato tra tempo lavorativo e tempo libero e piรน legata ai luoghi in cui il vivere si esprime. I sostanziali cambiamenti di prospettiva che lโ€™esperienza della pandemia ha velocizzato e, spesso, reso indispensabili, hanno dato impulso alla riscoperta dei piccoli borghi come modello sociale e culturale da far conoscere e valorizzare. Lo scopo del progetto รจ proprio quello di creare modelli di fruizione che possano spingere verso livelli superiori di coinvolgimento e comprensione, sia degli aspetti fisici (elementi architettonici e spazi di socialitร ) sia di quelli culturali (modelli di artigianato, enogastronomia), spesso non apprezzati appieno nella canonica visita turistica.
La strategia รจ quella di utilizzare lo sport dellโ€™orienteering, ormai affermato nella maggior parte delle scuole e quindi ben conosciuto dagli studenti e dalle loro famiglie. Si scopriranno cosรฌ gli angoli piรน suggestivi e significativi di ogni borgo in cui si svolgerร  la manifestazione: sotto forma di gara, per chi vorrร , ma anche sotto forma di passeggiata per le famiglie. I concorrenti seguiranno autonomamente percorsi per raggiungere i punti indicati su una carta topografica specifica, sperimentando, quindi, anche la capacitร  di saper leggere e orientare una carta e sapersi muovere in uno spazio relativamente nuovo.

 


Le iscrizioni dovranno pervenire entro il 26 agosto a info@circuitodeiborghi.com

ยซรˆ troppo naturale in ciascuno lโ€™amore verso la Patria. Questo amore sรฌ giusto, e sรฌ naturale deve spronare ogni Cittadino a soccorrere la madre Patria in tutte le sue indigenze, a difenderla nei suoi pericoli, e nei suoi diritti; a procurarne i vantaggi, e gli avanzamenti, e finalmente a esaltarla, abbellirla, e a esporre al pubblico ogni suo pregio, e ornamentoยป. (Fabio Alberti).

ย Giuseppe Corradi

Nasce a Bevagna il 21 ottobre 1830, da Innocenzo Corradi che in quel periodo esercitava la chirurgia come condotto, proprio in questa cittร . Il padre Innocenzo vinse la condotta chirurgica di Bevagna nel 1829 e vi si stabilisce con la moglie Vincenza Moreschini, abitando in Palazzo Ciccoli (ora Nalli- Fraolini).
Dopo aver compiuto gli studi di filosofia a Jesi e frequentato le scuole degli Scopoli a Firenze, studiรฒ Medicina nellโ€™Universitร  di Pisa e allโ€™Istituto di Studi Superiori di Firenze. Manifestรฒ fin da principio la sua passione per la Chirurgia, seguendo lโ€™esempio del padre. Nel 1854 entrรฒ nella Clinica Chirurgica di Firenze diretta da C. Burci che lo scelse quale allievo prediletto e gli affidรฒ lโ€™insegnamento di Medicina Operatoria e Patologia Chirurgica. In questi anni perfezionรฒ le proprie capacitร  tecniche e si dedicรฒ in particolare allo studio sugli organi genito urinari. Nel 1869 a Parigi lโ€™Acadรจmie Imperiale de Mรจdicine gli attribuรฌ lโ€™ambito premio dโ€™Argenteuil per un lavoro sui restringimenti dโ€™uretra.

Nel 1870 vinse il Primo Premio al Concorso Riberi indetto dalla R. Accademia di Medicina di Torino, presentando un trattato sulle malattie degli organi genito urinari. Nellโ€™ottobre del 870 fu chiamato a fondare e a dirigere a Roma la I Clinica Chirurgica di cui gli fu riconsegnata la Cattedra di professore ordinario nel 1873. Contemporaneamente aveva vinto anche il concorso per la cattedra di Firenze e, con una decisione mediata anche da alcune sventure familiari, volle tornare alla Clinica dove aveva svolto le prime tappe della sua carriera. Prima di tornare a Firenze, in perfetto accordo con lo spirito che animรฒ tutta la sua opera di chirurgo moderno, progressista e innovatore, ma anche di attento osservatore delle altrui esperienze, si recรฒ a Vienna e a Berlino per frequentare le cliniche dirette da Billroth e da Langenbeck. Nel 1874, dopo tanti anni di esperienza in chirurgia urologica, pubblicรฒ il primo volume del Trattato sule malattie degli organi orinari. Nel 1884 compare sulla rivista medica Lo sperimentale la sua dotta monografia Sui progressi della Litotripsia. Nel 1882 fu uno dei 7 fondatori della Societร  Italiana di Chirurgia. Lโ€™opera scientifica del Corradi fu attiva e gloriosa perchรฉ si devono a lui lavori pregevolissimi e la modifica e realizzazione di nuovi strumenti atti a migliorare continuamente la tecnica chirurgica. Scrisse molto sui restringimenti uretrali e fece costruire un uretrotomo dilatatore con pregi incontrastabili e molteplici; a lui si deve la cura degli angiomi con la compressione e la galvanocaustica; fu lโ€™iniziatore dellโ€™asepsi facendo costruire delle cassette di rame, dentro cui depositava il necessario per le medicazioni, le quali messe in stufe apposite, le portava ad alta temperatura; propugnรฒ quale metodo di cura dei calcoli, la litotrisia rapida facendo costruire apparecchi appositi, fra i quali una comune siringa metallica a becco, che poteva diventare eretta, ben fenestrata, da poter permettere il passaggio anche di grossi calcoli. Dopo la perdita della moglie avvenuta nel 1887, ridusse le proprie attivitร , finchรฉ nel 1893 affidรฒ al suo allievo Colzi la gestione dellโ€™Istituto, lasciando definitivamente la Direzione nel 1897 e divenendo professore emerito. Si spense a Firenze il 9 maggio 1907 dopo anni di gravi infermitร . Nel 1989, a Bevagna, fu fondata su iniziativa del prof. Andrea Trenti e del dott. Leonello Petasecca Donati, chirurgo bevanate, lโ€™associazione Giuseppe Corradi che di anno in anno ha conferito premi a medici e scienziati di indubbio valore, creando un appuntamento importante sul piano nazionale e internazionale. Nel 1990 lโ€™Amministrazione di Bevagna fece apporre nella casa natale del Corradi una lapide con su scritto: A Giuseppe Corradi, insigne scienziato, fondatore della Societร  Italina di Chirurgia, primo clinico chirurgo di Roma Italiana, a eterno ricordo, i cittadini posero. Bevagna 8 maggio 1990.

Domenico Bertini

Nato a Bevagna il 24 febbraio 1924, da Leonardo e Domenica. Laureatosi a Perugia allโ€™inizio degli anni Cinquanta, entrรฒ a far parte dellโ€™Istituto di Patologia Chirurgica di quellโ€™Universitร , diretto da Luigi Tonelli che seguรฌ poi a Pisa e a Firenze. Sotto la guida del maestro fu rapida la sua formazione culturale e professionale, dotato di grande capacitร  lavorativa e di una propensione alla chirurgia, tanto da rendere semplici gli interventi piรน complessi. Allโ€™inizio degli anni Settanta, quando ancora erano rari in Itala gli interventi di chirurgia vascolare arteriosa ricostruttiva e si erano appena formate le scuole di chirurgia vascolare milanese, con Edmondo Malan, e romana, con Paride Stefanini, Luigi Tonelli volle che anche Firenze avesse un centro universitario dedicato a tale specialitร . Iniziรฒ cosรฌ lโ€™attivitร  di Domenico Bertini come chirurgo vascolare, dapprima accanto al maestro, poi autonomamente con sempre maggior fervore ed entusiasmo. Nel 1971 gli venne conferito lโ€™incarico dellโ€™insegnamento di Chirurgia vascolare il 1ยฐ novembre 1975 fu nominato professore straordinario e poi ordinario di questa disciplina nellโ€™Ateneo fiorentino, posizione che mantenne fino al suo collocamento fuori ruolo nel 1996. Nel 1980 fondรฒ anche la Scuola di specializzazione in Chirurgia vascolare. A partire da quegli anni ebbero inizio gli interventi di chirurgia dei tronchi sopraortici e furono messe a punto le tecniche di monitoraggio dellโ€™attivitร  cerebrale durante i clampaggi mediante lo studio dei potenziali evocati. Tale approccio rappresentรฒ una razionale metodica per una chirurgia sempre piรน scevra da complicanze. Altrettanto importante fu la semplificazione degli interventi sullโ€™aorta addominale, i cui tempi operatori sotto le sue mani esperte e sicure si accorciarono significativamente. Raggiunse un ruolo di primissimo piano a livello toscano e nazionale grazie agli ottimi risultati dellโ€™impressionante numero di interventi che lui e la sua scuola hanno eseguito: piรน di 7000 disostruzioni carotidee e oltre 6000 rivascolarizzazioni aortoiliache, per patologia aneurismatica e obliterante. Morto a Firenze il 4 giugno 1997 e sepolto nella sua Bevagna.
I modi gentili e lโ€™atteggiamento umile esaltavano ancor di piรน le sue grandi doti umane e chirurgiche. Pur vivendo a Firenze le visite e le soste nella sua Bevagna erano frequenti. Aveva un ambulatorio in cui, insieme alla moglie, pediatra, ha visitato quasi tutti i bevenati. Molti bevanati si recavano, invece, a Firenze accompagnati dal tassista Brandi Luigi.
Nel 1989 รจ stato premiato dallโ€™ Associazione Giuseppe Corradi appena sorta a Bevagna e che negli anni ha conferito premi a medici e scienziati di indubbio valore.
Lโ€™Universitร  di Firenze ha instituito, per commemorare la sua figura, il Premio di laurea Prof. Domenico Bertini attribuito alla miglior tesi di specializzazione in Chirurgia vascolare. Lโ€™Amministrazione Comunale di Bevagna gli ha intitolato una via del paese.

 


Riferimenti bibliografici

Andrea Trenti, Leonello Petasecca Donati.ย  Giuseppe Corradi. Il clinico chirurgo di Roma

Giovanni Spampatti. Giuseppe Corradi ed il suo contributo alla chirurgia delle vie urinarie

Carlo Pratesi. Domenico Bertini. La razionalizzazione della Chirurgia vascolare

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