ยซร stimolante lavorare in questa regione perchรฉ, oltre a essere un autentico paradiso di natura incontaminata, bellissimi borghi e cittadine affascinanti, รจ anche una regione ricca di storia, tradizioni e arte in tutte le sue espressioniยป.
Umbro di nascita, Armando Moriconi ha il suo atelier a Foligno, dove vive e lavora tra attrezzi del mestiere e calchi a cui dare forma e sostanza. ร proprio nel suo studio, nel cuore dellโUmbria, che le sue sculture e installazioni prendono vita.
Alla scultura lei approda da giovanissimo, portavoce di uno stile scultoreo primitivo e istintuale, esperto conoscitore di tutte le tecniche nella lavorazione dei materiali. Ci racconta come nascono le sue opere?
Le mie opere nascono da visioni interiori; un poโ riflettendo come Henri Focillon: ยซla forma fintanto che non vive nella materia, รจ una visione dello spiritoยป. Per me la scultura รจ pensiero, visione, segue poi il processo di lavorazione, ma รจ come respirare, cโรจ la gioia non la fatica. Lโidea nella materia marmo vive di luce propria, respira, emana luce, comunica. Allโinizio, circa nel 1995, dallโidea passavo direttamente alla lavorazione del blocco di marmo, tracciavo giusto qualche riferimento sulle facce del blocco avendo ben in mente la forma da cercare al suo interno. Si trattava di forme non articolate ma semplici, essenziali. Negli anni successivi, con lโevolversi della ricerca che mi portava a sviluppare forme organiche con piรน dinamismo plastico e tensioni, ho iniziato ad adottare un metodo diverso, andando dallโidea allโargilla e sviluppandola al meglio, per poi iniziare a trasferire il progetto sul blocco di marmo mediante la tecnica di cavar punti, con uno strumento particolare che ha degli snodiย in ottone. Su un’estremitร scorre unโasta appuntita in acciaio che tocca i punti indicandone le loro rispettive profonditร ; questo viene ripetutamente trasferito dal bozzetto al blocco in fase di lavorazione per evidenziare la quantitร di marmo da rimuovere in quel determinato punto, avendo cura di non andare oltre altrimenti si compromette lโesito dellโintero lavoro. Per quanto riguarda la creazione delle mie opere in bronzo, si entra nel magico e affascinante spazio della fusione a cera persa: viverla e attuarla in prima persona in tutte le sue fasi รจ unโesperienza unica. Si apprendono nuovi modi di operare, quelli che potrebbero sembrare errori tecnici in molti casi si rivelano fantastiche sorprese che stimolano la ricerca artistica e aprono nuove possibilitร espressive. Attraverso lโesperienza di fonditore e formatore ho appreso tante cose utili per sviluppare nuovi progetti, come quello attuale sullโarcheologia del tempo. Mentre i lavori in ceramica si concretizzano in modo piรน diretto rispetto al marmo e bronzo: lavorare lโargilla per me รจ fondamentale, sia come studio per generare poi opere in marmo o bronzo, sia per creare opere finite con smalti oppure trattate con procedimenti di ossidoriduzione e in terzo fuoco.
Quanto รจ fondamentale per lei lavorare nel suo atelier? Da dove trae ispirazione?
Il mio atelier รจ immerso nella natura, da un lato ci sono gli alberi di ulivo, dei vitigni di Trebbiano, Grechetto e Merlot, un orto grande dove si alternano vari ortaggi di stagione che coltivo insieme a mio padre. ร fondamentale per me lavorare in questo contesto, dove la natura favorisce la mia ispirazione; blocchi di marmo, di onice, quando la luce del sole li coglie i loro spigoli si illuminano cosรฌ da far sembrare che al loro interno ci sia unโanima. Lavorare nel proprio studio ti fa accorgere anche di progetti incompiuti e lasciati a metร strada o in attesa di ripresa. Ogni volta che finisco una scultura non vedo lโora di fotografarla, in questo contesto la fotografia diventa uno strumento divulgativo ed espressivo che contribuisce ad accrescere il mito dellโarte, Mi piace fotografare lo sviluppo dei miei lavori e metterli in relazione con lโambiente, spesso in situazioni di luce suggestiva.
Quanto รจ stato importante per lei e per la sua arte lavorare in questa regione?
ร stimolante lavorare in questa regione perchรฉ, oltre a essere un autentico paradiso di natura incontaminata, bellissimi borghi e cittadine affascinanti, รจ anche una regione ricca di storia, tradizioni e arte in tutte le sue espressioni. In Umbria si puรฒ contemplare Giotto, Perugino, Beato Angelico, Piero della Francesca, Dottori, Leoncillo, Burri, Afro e musei e siti archeologici di grande importanza. LโUmbria รจ anche la regione di San Francesco, in particolare la mia cittร , Foligno, fu a lui la piรน cara e vicina dopo quella di Assisi.
Solitamente concludiamo questa chiacchierata con una domanda: se ci lascia con una parola su cui meditare che per lei rappresenti il connubio tra la sua arte e lโUmbria.
La parola armonia, intesa come connessione tra la mia energia creativa e il territorio in cui vivo e lavoro, ma anche come equilibrio plastico nelle mie opere.