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Lโ€™aggiornamento dellโ€™archivio multimediale e la presentazione, in anteprima, del progetto legato alla realizzazione del nuovo museo dei Plenaristi presso lโ€™ex villa Morandi al Belvedere superiore della Cascata delle Marmore.

Saranno questi i momenti salienti dellโ€™evento del 30 settembre quando, a cura dellโ€™Asp Beata Lucia, si svolgerร  a Narni, presso il complesso monumentale di piazza Galeotto Marzio, la Giornata dei Plenaristi – Paesaggi e Viaggi dโ€™Arte. Unโ€™occasione unica non solo per fare il punto sullo stato dellโ€™arte del progetto iniziato nove anni fa grazie alla passione e alla costanza di Franco Passalacqua, ma anche per guardare con gli occhi degli artisti del passato il territorio di Narni e non solo.

 

 

Lโ€™Archivio e il Nuovo Museo La Villa Sulla Cascata, trekking e pittura

La giornata inizierร  alle 10: partenza dal Beata Lucia per un Trekking sui luoghi del Grand Tour del territorio di Narni a cura di 165m_Servizi Turistici (prenotazione al numero 345 6983825); contestualmente, a partire dalle 10,30, la Terrazza dei Plenaristi ospiterร  unโ€™attivitร  di pittura en plein air in conclusione delle attivitร  estive promosse da Asp Beata Lucia, Comune di Narni e coop Edit.

A partire dalle 15 si svolgerร  la conferenza che vedrร  la presentazione dellโ€™aggiornamento dellโ€™archivio-database dei dipinti, disegni e acquerelli realizzati dai pittori del plein air nella valle ternana fra โ€˜700 e โ€˜800. Lโ€™archivio, consultabile sul sito www.plenaristi.it, classifica ben 410 opere di 105 autori noti e 12 autori anonimi, dipinti che si trovano in collezioni private e in 90 musei del mondo dal Giappone agli Stati Uniti. Dopo i saluti istituzionali, interverranno il dott. Franco Passalacqua, ideatore e curatore del progetto I Plenaristi nella valle del Nera e la dott.ssa Marcella Culatti dellโ€™Universitร  di Bologna e della Fondazione Zeri.

Seguirร  la presentazione in anteprima del nuovo Museo dei Plenaristi, in corso di realizzazione alla Villa sulla Cascata, un luogo unico che si trova a ridosso della caduta della Cascata delle Marmore e circondata da un parco che offre visuali inedite sul primo salto e sulla Valnerina.

La villa, di proprietร  della famiglia Noceta Dillon, รจ in corso di ristrutturazione ed ospiterร  una magnifica collezione di dipinti realizzati da artisti provenienti da tutta Europa tra โ€˜700 e โ€˜800. Periodo che ha visto la nascita in Italia della pittura dal vero. Per lโ€™occasione verranno mostrate in anteprima, nella sala espositiva del Beata Lucia, sei opere della collezione che saranno commentate dalla storica dellโ€™arte Marcella Culatti.

Il progetto I Plenaristi nella valle del Nera

Era il 2014 quando, presso il Caos di Terni, si รจ svolta la presentazione del progetto I Plenaristi nella valle del Nera a cura del dottor Franco Passalacqua. Di fatto tutti gli obiettivi proposti nellโ€™ambito del progetto sono stati realizzati e tuttora fruibili: il sito web www.plenaristi.it; i documentari โ€œLa valle incantataโ€ e โ€œCorot nella valle incantataโ€; lโ€™Archivio/database digitale Il Museo Diffuso dei Plenaristi; Il Percorso Corot Papigno; la Terrazza dei Plenaristi e la sala immersiva multimediale al Beata Lucia di Narni; lโ€™Allestimento multimediale alla biglietteria della Cascata delle Marmore e i numerosi corsi di pittura dal vero per bambini e adulti.

La realizzazione di questo progetto รจ stata possibile grazie allโ€™impegno economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni (CARIT) e alla partecipazione dei Comuni di Terni e Narni e allโ€™opera di volontariato.

Filo conduttore di questo 2023 โ€œStorie dallโ€™acqua e dalla terraโ€. Narni torna indietro nel tempo con quattro giornate tra eventi ludico-culturali, mercato di arti e mestieri, seminari, ambientazioni animate, spettacoli e momenti musicali. Per lโ€™occasione saranno riaperte le taverne e i forni dei tre Terzieri di Mezule, Fraporta e Santa Maria.

Al via dal 31 agosto al 3 settembre a Narni lโ€™edizione 2023 del Festival delle Arti del Medioevo che arriverร  ad animare il centro storico sotto il filo conduttore Storie dall’acqua e dalla terra con un programma ricco tra conferenze, mercato di arti e mestieri, spettacoli, musica, workshop di sartoria storica, teatro medievale, danza medievale e cornamusa (iscrizioni a partire dal fine settimana sul sito della Corsa allโ€™Anello), scene trecentesche per rivivere spaccati di vita animati dell’epoca. Queste solo alcune delle proposte in calendario. Prevista anche la riapertura delle tipiche osterie dei Terzieri per deliziare i palati, banchetti medievali e degustazioni a tema.

I workshop, che prenderanno il via durante la quattro giorni, sono frutto del percorso intrapreso dallโ€™Universitร  del Medioevo Ricostruito nel 2022 e saranno diretti da Sara Piccolo Paci (lab di sartoria medievale), Andrea Mengaroni (lab di teatro medievale), Matteo Nardella (lab di cornamusa) e Maria Cristina Esposito (lab di danza medievale).

IL PROGRAMMA

Giovedรฌ 31 agosto

alle 17.30 in piazza dei Priori Chiamata alla Festa, spettacolo itinerante nei Terzieri fra teatro dellโ€™arte e teatro di strada, di e con Stefano de Majo. Un mirabolante menestrello, accompagnato dallโ€™Ensemble Histriones Carbij, condurrร  il pubblico lungo le vie della cittร  narrando amori, poesie e gesta cavalleresche senza tempo

alle 18 nella sala ex Refettorio di palazzo dei Priori โ€œTra uomini e acque: la wetland archaeology tra i laghi reatini e la conca ternana. Fattori ambientali e ragioni storiche sulle dinamiche del popolamento protostorico velino e nerinoโ€, conferenza con Carlo Virili, archeologo del dipartimento di Scienze dellโ€™antichitร  di Sapienza Universitร  di Roma, che dialogherร  con Eleonora Mancini, archeologa e specialista Beni demoetnoantropologici

alle 21.30 alla Loggia di piazza dei Priori Fabio Ronci presenta Sanktus Gambrinus e il dono della birra, degustazione guidata di birra a cura del produttore Federico Varazi e Giovanni Ridolfi. Progetto Grani Antichi, Molino Spilaceto dal 1927

 

Venerdรฌ 1 settembre

Eventi in occasione della Giornata mondiale per la cura del Creato (che segna lโ€™inizio del Tempo del Creato e si conclude il 4 ottobre con la festa liturgica di San Francesco)

alle 17 alla Loggia dei Priori Io, Francesco e Giotto, spettacolo per bambine e bambini di Andrea Mengaroni , con Giullare Silvestro

alle 17.15 e alle 18.15 visite guidate alla chiesa di San Francesco a cura dellโ€™associazione Paideia

alle 17.30 alla sala ex Refettorio di palazzo dei Priori Nel seno della mia candida Neraโ€ฆ il ruolo identitario del fiume nella cultura letteraria. Maria Lusi dellโ€™Universitร  di Bologna – Campus di Ravenna dialoga con Eleonora Mancini, archeologa e specialista Beni demoetnoantropologici

alle 18 allโ€™auditorium Bortolotti del complesso di San Domenico Inaugurazione di Misteri del cosmo, mostra di opere sullโ€™universo di Tonino Scacciafratte, โ€œEclissiโ€, installazione dโ€™arte di Stefano Sevegnani e โ€œGrande immensa vitaโ€, installazione dโ€™arte di Carmine Leta. Evento nellโ€™ambito della terza edizione del Festival dellโ€™ecologia integrale e dellโ€™astronomia

alle 18.30 alla chiesa di San Francesco Laudato siโ€™, mi Signore per sora nostra madre terraโ€ฆ, conferenza con la dottoressa Delfina Ducci, ricercatrice e autrice di saggi di carattere storico, letterario, artistico e con Padre Pietro Messa della Pontificia Universitร  Antonianum, che dialogheranno con Don Sergio Rossini, parroco di Narni

alle 19.30 alla chiesa di San Francesco monologo di Delfina Ducci Io Francesco Giullare di Dio con Andrea Mengaroni. A seguire, proiezione del video sul Cantico delle Creature di Giorgio Sebastiani, a cura di associazione Paideia

alle 20 allโ€™Orto di poca considerazione di palazzo dei Priori degustazione di vini dellโ€™azienda Castello Patrizi di Montoro

alle 21.30 in piazza Galeotto Marzio Cantica Nova, concerto dellโ€™Ensemble Musicanti Potestatis: Benedetta Bocchini (mezzosoprano), Federica Bocchini (mezzosoprano), Danilo Tamburo (tenore, oud, symphonia, trombone), Lorenzo Lolli (baritono, salterio, percussioni), Mario Lolli (liuto, oud), Ilaria Lolli (mezzosoprano), Matteo Nardella (cennamella, flauto doppio, flauto con il tamburino), Giacomo Silvestri (cennamella, gaita)

 

Sabato 2 settembre

A partire dalle 10 al parcheggio del Suffragio, al Chiostro di Santโ€™Agostino, in via Cairoli, via San Giuseppe, Orto di Poca Considerazione, Loggia dei Priori e piazza dei Priori Viaggio nel Tempoโ€ฆ passeggiando nel Medioevo, ricostruzione di un accampamento e di un ambiente medievale a cura della Compagnia de la Fiera del Terziere Santa Maria. Allestimento di banchi, artigiani, artisti, workshop, guerriglie, danze, giochi medievali, viandanti di ogni tipo tra i quali giullari, attori, menestrelli, poeti, giocolieri e pittori.

dalle 10.30 alle 13 allโ€™Ala diruta del chiostro di Santโ€™Agostino … Quae vulgo dicitur Barbara, laboratorio di cornamusa aperto al pubblico a cura di Matteo Nardella

dalle 10 alle 18 a palazzo dei Priori Dalla terra al cielo – cuffie, cappucci, veli e cappelli: copricapo tardo trecenteschi da uomo e da donna, laboratorio di sartoria storica a cura di Sara Piccolo Paci. Programma: dalle 10 alle 13 alla sala Ex-Refettorio introduzione allโ€™argomento; dalle 13 alle 14 pausa; dalle 14 alle 18 nella sede dellโ€™Associazione Corsa allโ€™Anello workshop sartoriale

dalle 10.30 alle 23 alla Loggia dei Priori e in piazza dei Priori La Fucina delle Arti e dei Mestieri, seminari di Arti Meccaniche, didattica sulle arti medievali e antichi mestieri e mercato medievale

dalle 11 alle 20 allโ€™Orto di poca considerazione di palazzo dei Priori Ad Ludum Descendo, giochi per bambine e bambini dallโ€™Etร  di Mezzo ad oggi, a cura di IoGiocoOvunque Ludobus

dalle 11 alle 23 in piazza dei Priori Cโ€™erano una volta due giostrine di legnoโ€ฆ a cura di Mastri nel tempo

alle 11.30 lungo le vie e le piazze dei Terzieri spettacolo itinerante Sonambulos con Claudia & Pablo (tre le repliche durante la giornata)

dalle 16 alle 19 al chiostro di Santโ€™Agostino e alla Loggia dei Priori (biglietteria) Ambienti medievali animati nei tre Terzieri: Mezule Ospedale e Lanaiolo, Fraporta Ceraiolo e Falegname, Santa Maria Armaiolo e Speziale. Ingresso libero fino ai 12 anni, contributo minimo euro 6 per le successive fasce d’etร . Il contributo raccolto verrร  interamente devoluto alla manutenzione e conservazione degli ambienti dei terzieri

alle 16.30 al chiostro di Santโ€™Agostino spettacolo itinerante di danza a cura della Compagnia Medievale di Todi

alle 17.00 lungo le vie e le piazze della cittร  spettacolo musicale itinerante dellโ€™ensemble Histriones Carbij

alle 17.30 al chiostro di Santโ€™Agostino Lโ€™arte della guerra, spettacolo della Compagnia de la Fiera del Terziere di Santa Maria: dai racconti del mestiere delle armi con duelli messi in atto con spade, scudi, coltelli, picche, lance, vestizione dei cavalieri, spade infuocate e vessilli fino a raccontare miti e leggende medievali animando le piazze con particolari e mai viste coreografie che evocano le antiche moresche con bandieroni e lance

alle 18.30 alla sala ex Refettorio di palazzo dei Priori Ippocrasso: storia di una bevanda speziata, conferenza a cura della dottoressa Sandra Ianni, storica della gastronomia e saggista, e del dottor Marco Sarandrea, erborista, fitopreparatore e socio fondatore e docente dellโ€™Accademia delle Arti Erboristiche: origini e curiositร  sulla bevanda, preparazione e degustazione dellโ€™Hypoclas con pasticceria medievale secca

alle 21.30 in piazza Galeotto Marzio Alchimia, spettacolo a cura della Compagnia Materiaviva Performance, ispirato al mistero delle ricerche alchemiche medioevali

 

 

Domenica 3 settembre

A partire dalle 10 al parcheggio del Suffragio, al Chiostro di Santโ€™Agostino, in via Cairoli, via San Giuseppe, Orto di Poca Considerazione, Loggia dei Priori e piazza dei Priori Viaggio nel Tempoโ€ฆ passeggiando nel Medioevo, ricostruzione di un accampamento e di un ambiente medievale a cura della Compagnia de la Fiera del Terziere Santa Maria. Allestimento di banchi, artigiani, artisti, workshop, guerriglie, danze, giochi medievali, viandanti di ogni tipo tra i quali giullari, attori, menestrelli, poeti, giocolieri e pittori

dalle 10.30 alle 23 alla Loggia dei Priori La Fucina delle Arti e dei Mestieri, seminari di Arti Meccaniche, didattica sulle arti medievali e antichi mestieri e mercato medievale

dalle 11 alle 13 in centro storico Ambienti medievali animati nei tre Terzieri: Mezule Ospedale e Lanaiolo, Fraporta Ceraiolo e Falegname, Santa Maria Armaiolo e Speziale. Ingresso libero fino ai 12 anni, contributo minimo euro 6 per le successive fasce d’etร . Il contributo raccolto verrร  interamente devoluto alla manutenzione e conservazione degli ambienti dei terzieri

dalle 11 alle 20 allโ€™Orto di poca considerazione di palazzo dei Priori Ad Ludum Descendo, giochi per bambine e bambini dallโ€™Etร  di Mezzo ad oggi, a cura di IoGiocoOvunque Ludobus

alle 11.15 lungo le vie e le piazze della cittร  spettacolo musicale itinerante dellโ€™ensemble Histriones Carbij

alle 11.15 alla sala ex Refettorio di palazzo dei Priori Proprietร , circolazione e sfruttamento della terra nella Narni tardomedievale, conferenza a cura di Paolo Pellegrini, vicepresidente Centro Studi Storici di Narni, introduce Eleonora Mancini, archeologa e specialista Beni demoetnoantropologici

alle 11.30 lungo le vie e le piazze dei Terzieri spettacolo itinerante Sonambulos con Claudia & Pablo (tre le repliche durante la giornata)

dalle 11.30 alle 16.30 in piazza San Francesco e al chiostro di Santโ€™Agostino (Ala diruta) Con festevole & onesto danzare, laboratorio di danza antica a cura di Maria Cristina Esposito. Programma: dalle 11.30 alle 13.30 Danze antiche in piazza San Francesco; dalle 13.30 alle 14.30 pausa; dalle 14.30 alle 16.30 – Danze antiche in costume al chiostro di Santโ€™Agostino (Ala diruta)

dalle 16 alle 19 Sora nostra Matre Terra, laboratorio aperto di teatro medievale a cura di Andrea Mengaroni. Programma: dalle 16 alle 17 nellโ€™atrio di palazzo Comunale e dalle 17.15 alle 19 allโ€™Ala diruta del chiostro di Santโ€™Agostino

alle 16 spettacolo itinerante di danza a cura della Compagnia Medievale di Todi

alle 17 in piazza Galeotto Marzio Musicorum spectaculum, spettacolo dei musici dei Terzieri della Corsa allโ€™Anello di Narni e di alcuni dei piรน importanti gruppi musici delle rievocazioni storiche dellโ€™Umbria

alle 21.30 al chiostro Santโ€™Agostino Spettacolo di lame infuocate e danze medievali combattimenti scenici a cura della Compagnia de la Fiera del Terziere di Santa Maria e danze della Compagnia Medievale di Todi

alle 23 in contemporanea tra piazza dei Priori, chiostro di Santโ€™Agostino e le piazze dei tre Terzieri Rito di chiusura. Volo delle lanterne alle quali saranno affidati i ricordi, la meraviglia e le suggestioni di questa edizione, nonchรฉ lโ€™auspicio di realizzarne una altrettanto emozionante nel 2024

 

I WORKSHOP

Laboratorio di Sartoria Storica a cura di Sara Piccolo Paci (max 60 partecipanti) – Il Trecento รจ il grande secolo del cappuccio: declinato in mille varianti รจ indossato perรฒ con sfumature e significati molto diversi, di cui non sempre siamo oggi consapevoli. Il Trecento vede anche moltissimi altri modi di ornare la testa, sia per gli uomini come per le donne, che includono cappelli, berrette e velami di vario genere. Il copricapo, nelle sue diverse accezioni di cappello e acconciatura, costituisce uno dei piรน caratteristici e distintivi elementi dellโ€™abbigliamento umano, in ogni epoca e luogo. Forse per questo risulta difficile tracciarne con precisione varianti, limiti e significati. Inoltre, esso risponde a regole tanto globali e generali quanto specifiche e particolari. Tra 13esimo e 16esimo secolo, il copricapo diventa unโ€™espressione molto specifica dello status sociale di ciascuno. Nel workshop si cercherร  di capire chi indossasse cosa e si proverร  a realizzare uno o piรน copricapi, facendo attenzione alle forme, ai materiali, ai significati di ciascuno.

Laboratorio di teatro medievale a cura di Andrea Mengaroni (massimo 20 partecipanti) – Il lab sarร  diviso in due parti. Una parte teorica, durante cui si affronterร  la figura dellโ€™attore, soffermandosi sul verso, la metrica, il corpo come โ€œfoglio biancoโ€, la voce (lโ€™importanza della maschera e la respirazione diaframmatica), la fantasia (il โ€œgioco del far Fintaโ€) per arrivare all’atto della recitazione. Una parte pratica legata al testo โ€œde Aqua loquendoโ€, che porterร  poi alla realizzazione di uno spettacolo finale.

Laboratorio di cornamusa a cura di Matteo Nardella (massimo 8 partecipanti) – Il corso di cornamusa sarร  basato sullo studio della tecnica dello strumento, in base alle necessitร  e al livello degli studenti. Le danze monodiche del repertorio medievale europeo, dai saltarelli ai balli di Domenico da Piacenza, i conductus ed i brani processionali di musica spagnola, verranno affrontati durante le lezioni, che saranno articolate tra momenti di pratica individuale per perfezionare il controllo dello strumento e di musica di insieme, cercando di sperimentare in gruppo tra eterofonia e forme di polifonia โ€œrusticaโ€.

Laboratorio di danza medievale a cura di Maria Cristina Esposito (massimo 60 partecipanti) – Coreografie originali e in stile con riferimento al tema dellโ€™acqua bene comune, come definito nelle Metamorfosi di Ovidio โ€œUsus communis aquarum estโ€ (Metam. VI, 349), in attinenza al tema generale del progetto teatrale 2022/2023. Pratica delle tecniche e degli stili di danza di epoca tardo medievale, con particolare riguardo alle danze di repertorio italiano e francese, ricostruite sulla base delle fonti dellโ€™epoca e riproposte in funzione teatrale in collaborazione con i laboratori di teatro, costumi e musica.

 

TAVERNE E FORNI

Mezule: Osteria del pozzo (piazza Pozzo della Comunitร ) sia allโ€™esterno che allโ€™interno con i piatti tipici della tradizione arnese. Apertura dal 31 agosto al 3 settembre a partire dalle 18, sabato e domenica anche a pranzo. Info e prenotazioni: Simone 329 068 0889 – Giulio 348 335 3190.
Forno (vicolo Aspromonte) aperto dal 31 agosto al 3 settembre dal pomeriggio in poi con la vendita della tradizionale focaccia e del pane. Nei vicoli delle Stranezze sarร  possibile mangiare la focaccia farcita. Info e prenotazioni: Vittoria 328 714 8859

Fraporta: Il Banchetto di Medeluccia (chiostro di San Francesco) sabato 2 settembre a partire dalle 20.30 fedele riproposizione di un banchetto medievale con pietanze dai ricettari originali e animazione a tema. Prenotazione obbligatoria entro il 29 agosto al numero: 348.3418989. Costo banchetto euro 40, disponibilitร  massima 40 posti. Per informazioni: info@fraporta.it

Santa Maria: Taberna degli anelli (piazza XIII Giugno) immersa nel cuore del terziere offre piatti dal gusto ricercato, specialitร  locali e ottimi vini. Ampio spazio allโ€™aperto, orari di apertura: venerdรฌ primo settembre a cena, sabato 2 settembre pranzo e cena, domenica 3 pranzo. Info e prenotazioni: 334.9487756
Forno e arrosticini (via Mazzini) con tradizionale pizza bianca e variamente farcita, arrosticini e bevande. Apertura dal 31 agosto al 3 settembre a partire dalle 18, sabato e domenica anche a pranzo.

 


Sito ufficiale www.corsallanello.it

Il 9 e 10 settembre al Parco Bruno Donatelli (Parco dei Pini) di Narni Scalo, ci sarร  il consueto appuntamento con Ephebia Festival, festival organizzato dallโ€™Associazione Ephebia, giunto alla sua venticinquesima edizione, la quarta a Narni.

Lโ€™associazione punta anche questโ€™anno sulla totale fruibilitร  dellโ€™evento e sullโ€™importanza della musica come strumento di condivisione e come valore collettivo. Non a caso Ephebia rimane ad ingresso gratuito. La direzione artistica sotto lโ€™attenta guida di Thomas el Honsali porta, anche per questo 2022, nomi di caratura nazionale.

Programma musicale:

Venerdรฌ 9 settembre – ore 21.00

  • ELOISE Dโ€™EGIDIO
  • NOVA GORICA
  • VINYASA AND THE MOTHERFUNKERS
  • ASSALTI FRONTALI
  • DJ SET

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Sabato 10 settembre – ore 21.00

  • TOURISTI (band vincitrice di Ephebia Contest 2021/2022)
  • DINOSAURO
  • LE LARVE
  • STATUTO
  • DJ SET a seguire

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ยซTantissime le attivitร  proposte questโ€™anno per Ephebia festival ma, al primo posto rimane sempre la musica, perchรฉ non vi รจ mezzo migliore per combattere qualsiasi forma di discriminazione. La musica unisce e crea condivisione ed รจ proprio questo il valore che intendiamo perseguire: una ricchezza collettiva in una location di grande fascino, una manifestazione per tutti e di tutti, uno spazio aperto di arte, di creativitร  e di collaborazione, perchรฉ รจ solo grazie alla collaborazione e al supporto reciproco che si costruiscono legamiยป spiega la presidente Eleonora Castellani.
Da non perdere anche Incursioni Musicali a cura di Lunatika, format tutto al femminile che vanta una schiera di talentuose cantautrici e, Lezioni aperte di strumento e musica dโ€™insieme a cura del Panpot. Inoltre, come negli ultimi anni, la cittadella della Musica e dellโ€™integrazione in collaborazione con i progetti Sai ordinari, Sai MSNA e Sai Dm del Comune di Narni, tratterร  il macrotema della lotta al pregiudizio sotto ogni sua forma. Un format che si รจ definito negli anni e che si รจ dimostrato vincente: una cittadella che focalizza lโ€™attenzione sulla reale necessitร  di fare rete tra associazioni e tra singoli per abbattere le barriere e le distanze sociali. Per questo saranno moltissime le attivitร  proposte:

  • Ephebia Bimbi, format ormai strutturato a cura di Arciragazzi Narni ed Ens onlus con attivitร  dedicate a bambini utenti e non utenti, venerdi e sabato a partire dalle 18.
  • Vasta area associazioni con attivitร  artistiche e musicali, laboratori aperti a tutti, ping pong, fumetto, passeggiate (programma dettagliato online)
  • unโ€™area food aperta dalle 19.
  • unโ€™area dedicata allโ€™artigianato locale.

 

 

ยซIl ringraziamento piรน grande va a tutti i volontari della nostra associazione che dedicano tempo e passione a questa romantica missione, che sacrificano weekend per lavorare a un progetto, che si impegnano per perseguire questo piccolo grande sogno chiamato Ephebia, perchรฉ รจ questo che รจ Ephebia per noi: un amore da condividere con tutti quelli che parteciperanno al festival. Siamo tutti volontari, ci mettiamo il cuore, non saremo perfetti ma sappiamo di certo che ce la metteremo sempre tutta. Come ogni anno rimane fondamentale la partecipazione del Comune di Narni al quale va il nostro ringraziamento per la costante attenzione dimostrata rispetto alla necessitร  di cultura e di momenti di aggregazione, perciรฒ grazie al sindaco Lorenzo Lucarelli, agli assessori e a tutti i funzionari che ci aiutano in questa impresa anno dopo annoยป conclude la presidente.

 


Per maggiori informazioni

LIA – Laboratorio Internazionale delle Arti riprende nel 2022 con un intenso programma di incontri, mostre e laboratori. La pratica del fare legati al mondo dellโ€™arte e dellโ€™alto artigianato prendono forma attraverso percorsi formativi nel bellissimo territorio di Narni.

 

 

Dal 26 maggio fino allโ€™11 settembre:

  • Corso di acciottolato – a cura di Tiziana Mondini
  • Corso di tornitura artistica – a cura di Giacomo Malaspina
  • Corso di mosaico contemporaneo – a cura di Tiziana Mondini
  • Corso di decorazione del costume storico – a cura di Roberto Michelini e Cristina Tucci
  • Corso di linoleografia con interventi narrativi – a cura di Valeria Gasparrini e Antonio Andronico
  • Corso di acquaforte con interventi narrativi – a cura di Valeria Gasparrini e Antonio Andronico
  • Corso di scultura in ferro – a cura di Antonio Buonfiglio
  • Corso di coccio pesto – a cura di Danilo Dianti
  • Corso di foggiatura tornio ceramica – a cura di Luca Leandri
  • Mostra fotografica: E di sostanza sferzanteย Laura Priami e Simone Vannelli – a cura di Isabella Cruciani e Franco Profili

Per info e prenotazioni referente Tiziana Mondini 3471225550 anche whatsapp.

Il 10 e 11 settembre torna a Narni lโ€™evento dedicato allโ€™integrazione, con concerti gratuiti e un Memorial a Gino Strada.

Ephebia Festival ha piรน di 25 anni di storia: รจ nato nella zona di Santโ€™Efebo a Terni โ€“ da qui il nome – come piccolo festival di quartiere, per poi crescere nel corso degli anni. Lโ€™evento, che si terrร  il 10 e 11 settembre, dal 2018 ha lasciato Terni per spostarsi a Narni Scalo, al Parco dei Pini, un luogo accessibile a tutti. Perchรฉ รจ proprio questo lo spirito del festival: musica, integrazione e accoglienza per tutti.
ยซNon ci siamo stancati della qualitร , non si puรฒ sempre dare unโ€™accezione frivola alla cultura. La cultura e la musica devono aprire la mente, devono essere elementi di coesione e per questo fruibili a tutti, non possono rappresentare un valore elitario, per questo la scelta dei concerti gratuitiยป spiega lo staff dellโ€™evento. Uno staff composto dai volontari dellโ€™Associazione Ephebia che, grazie a una campagna di crowdfunding, ha potuto organizzare tutto questo. ยซSolo grazie allโ€™associazionismo si possono fare manifestazioni di questo genere.ย  In tanti ci chiedono: โ€œPerchรฉ lo fate? Non ci guadagnate nullaโ€. รˆ vero, spesso anzi ci rimettiamo soldi di tasca nostra, ma per noi รจ una questione etica: non puoi sperare che qualcuno faccia qualcosa se non sei tu il primo a realizzarlaยป chiariscono i volontari.

 

Un concerto delle edizioni passate

Non solo musica…

Nei due giorni non ci saranno solo concerti gratuiti, ma anche valorizzazione del territorio locale e non mancherร , nemmeno questโ€™anno, la Cittadella della Musica e dellโ€™Integrazione organizzata dai Progetti Sai (Progetto Sai minori di Terni e Narni e Progetto Sai ordinari Terni e Narni); verranno coinvolte le associazioni locali culturali che operano sul territorio nel settore dellโ€™integrazione e dellโ€™accoglienza – primi fra tutti Arci Terni, San Martino e Laboratorio Idea. Stand di artigiani locali, unโ€™area dedicata al food and beverage a cura di Ephebia, scuole di musica, liuterie e una programmazione esclusivamente dedicata ai ragazzi e ai bambini completerร  la ricca e variegata offerta.
Ma vediamo nello specifico chi troverete sul palco. Il 10 settembre (apertura alle ore 18.00) sarร  una serata tutta local con Poetry slam (gara di poesia) a cura del collettivo Catena e di Matteo Paloni, poi Rio Sacro e Vinyasa and the Motherfunkers. Lโ€™11 (apertura ore 18.00) sarร  la volta dei concerti dal respiro piรน nazionale con Pocarobaย (vincitori Ephebia 2019), Lorenzo Kruger e Il Muro del Canto.
ยซAffronteremo anche un argomento molto attuale come Ddl Zan, perchรฉ la musica deve essere emancipante, di integrazione e aprire le menti, altrimenti รจ inutile. Per venerdรฌ abbiamo organizzato anche un Memorial a Gino Strada. Il Festival oramai รจ diventato un appuntamento fisso per le associazioni locali, che partecipano sempre con grande entusiasmo sapendo che lโ€™ambiente positivo e propositivo รจ un luogo ideale per scambiarsi idee e stringere relazioni che portano a realizzare progetti in rete, strumento essenziale per la crescita umana e culturale di un territorioยป conclude lo staff.


Lโ€™evento รจ gratuito e non serve prenotazione. Obbligatorio il green pass.

Qui tutte le informazioni.

Studio Lumiรจre e Associazione dei Mestieri del Cinema Umbri portano le produzioni nella regione e forniscono maestranze specializzate: ยซUn passo molto importanteยป.

 

Lโ€™Umbria torna a essere lo scenario perfetto per un altro film. ย A Montoro โ€“ frazione di Narni โ€“ e presso il Relais Tenuta Gentili (Amelia) per tre settimane le forze malefiche sono state protagoniste con le riprese di Medium, un thriller-horror ambientato tra Roma e lโ€™Umbria. La pellicola, diretta da Massimo Paolucci e prodotta da Daniele Gramiccia per Emy Productions di Giovanni Franchini, sโ€™ispira โ€“ non prendendosi troppo sul serio – ai vecchi film anni Settanta e racconta la storia di una gang di romanacci, capitanata da Tony Sperandeo, che si ritrova in una villa dove si manifestano forze malefiche.
Quello che accadrร  sarร  opera dellโ€™uomo o di qualcosa di sovrannaturale? Questo ce lo racconta un ricco cast, che vede la presenza di Barbara Bacci, Hal Yamanouchi, Bruno Bilotta, Francesco Maria Dominedรฒ, Emilio Franchini, Martina Marotta, Pierfrancesco Ceccanei, Daphne Barbieri e Martina Angelucci.
Lo Studio Lumiรจre, societร  di produzione video cinematografica di Perugia, ha reso possibile ciรฒ, creando il contatto tra la produzione romana e lโ€™Umbria. ยซAbbiamo curato diversi aspetti per questa produzione: dagli alloggi alle regole per il virus, fino al backstage e, grazie alla sinergia con lโ€™Associazione dei Mestieri del Cinema Umbri, รจ stato possibile inserire diverse maestranze umbre allโ€™interno del film: nel settore del trucco e parrucco, in quello tecnico con Marco Benedetti, nella direzione della fotografia con Matteo De Angelis e nel backstage con Federico Locchiยป spiega la presidente Matilde Pennacchi.

 

Lโ€™importanza del cinema in Umbria

ยซUn bel gruppo di soci dellโ€™Associazione Mestieri del Cinema โ€“ che ne conta oltre 100 – ha fatto parte di questo progetto e per noi รจ molto importante. Dopo aver partecipato a festival di primโ€™ordine, tra cui Venezia e Roma, il nostro passo successivo era quello di cercare occasioni concrete di lavoro e contatti con produzioni nazionali. Questo film ne รจ stato un esempio. Stiamo inoltre lavorando per una sinergia tra tutte le imprese dei singoli soci, cosรฌ da fornire un servizio completo alle produzioni che scelgono lโ€™Umbria come location per i loro film. Siamo orgogliosi di dire che la produzione di Medium รจ stata molto soddisfatta e si sono creati con loro i presupposti per altre collaborazioniยป prosegue Federico Menichelli, presidente Associazione dei Mestieri del Cinema Umbri.

 

 

Le riprese, durate tre settimane, sono state realizzate la maggior parte in notturna, creando anche qualche apprensione tra la comunitร : ยซUna sera, mentre si girata nel piccolo cimitero di Montoro, รจ arrivata la telefonata dellโ€™assessore di Narni, Lorenzo Lucarelli, che aveva ricevuto diverse chiamate allarmate, perchรฉ gli abitanti vedevano delle luci allโ€™interno del cimitero e non sapevano cosa fosseยป racconta Menichelli.
ยซIn Umbria, a oggi, ci sono tanti professionisti del mondo cinema costretti ad andare a lavorare in altre regioni, ma con la creazione a regime dellโ€™Umbria Film Commission si potrebbero unire le forze tra enti e associazioni, cosรฌ da creare progetti importanti allโ€™interno dellโ€™Umbriaยป conclude il presidente Associazione dei Mestieri del Cinema Umbri.

 

Continua il tour di eventi organizzati da AboutUmbria in giro per la regione per presentare i numeri della sua collana Collection. Questa volta tocca al colore White, ultimo numero dedicato appunto al colore bianco, occasione che porta AboutUmbria a Foligno.

Calamita Cosmica, foto by Claudia Iona

 

La rivista contiene infatti un interessante articolo dedicato alla Calamita Cosmica, lโ€™opera di Gino De Dominicis conservata nellโ€™ex chiesa della Santissima Trinitร  in Annunziata, e sarร  proprio questo lโ€™incipit che condurrร  i presenti lungo un excursus tracciato da unโ€™affascinante linea bianca.
Gli argomenti affrontati in questo numero coinvolgono al solito lโ€™intero territorio regionale, partendo dalla Tela Umbra di Cittร  di Castello, passando per il Trasimeno con lโ€™albero piรน grande del mondo realizzato in acqua, arrivando a Todi e al suggestivo Tempio della Consolazione e a Terni, in piazza Tacito e alla sua bianca fontana. Si racconta della bianca e soffice torta al testo, del panpepato bianco di Narni, dei bianchi bozzoli della seta immortalati nella Gaita Santa Maria di Bevagna e del parco archeologico di Carsulae. Come di consueto lโ€™arte riveste un ruolo di primo piano e fra gli artisti citati ci saranno la ternana Lauretta Barcaroli, che ha realizzato per lโ€™occasione lโ€™opera Avvento allegata in una riproduzione litografica alle prime 200 copie della rivista, e gli assisani Peducci & Savini, la cui opera Opinion Leaders รจ stata scelta per la copertina di White.
Diverse le realtร  imprenditoriali raccontate in White: Cancelloni Food Service, il Castello di Montevibiano Vecchio, lโ€™agriturismo Il Cantico di San Francesco, Listone Giordano, lโ€™Oro di Spello e le Fonti di Sassovivo.
Allโ€™evento parteciperanno: Decio Barili, Assessore alla Cultura del Comune di Foligno, Sonia Bagnetti, presidente di AboutUmbria, Ludovica Cappelletti, grafica e web designer di Corebook, Claudia Ioan di Officine Creative Italiane, Antonella Pesola e Giulia Venturini, storiche dellโ€™arte. Coordinerร  Ugo Mancusi, direttore marketing di Corebook.

ยซLe mie bufale sono una forma dโ€™arte, per questo non ho voluto mai guadagnarci un soldoยป.

Ermes Maiolica รจ lo pseudonimo di un trentacinquenne ternano che negli ultimi anni si รจ divertito a prendere in giro un poโ€™ tutti nel web. Molto popolare nel mondo di internet per le sue bufale, che hanno avuto come protagonisti Matteo Renzi, Cรฉcile Kyenge, Flavio Briatore, Teo Mammuccari, Umberto Eco e persino i rettiliani e la Volkswagen, ha iniziato con lo scopo di fare satira ed educare i creduloni. ยซHo sempre avuto un obiettivo educativo. Prendere in giro per insegnareยป. E ora lo fa, anche nelle scuole. Sarei stata a parlare con lui per ore, a inventare sciocchezze, ma il lavoro chiamava e pure lo stomaco, visto che erano le 20. Quindiโ€ฆ

 

bufale-web

Ermes Maiolica

Ermes, qual รจ il suo legame con lโ€™Umbria?

Sono nato a Terni e ora per lavoro vivo a Narni. Sono voluto rimanere in Umbria perchรฉ ci sto bene e sono sicuro di aver fatto la scelta giusta. Terni ha un paesaggio umano piacevole, รจ la cittร  che rimane un poโ€™ stretta. Perugia รจ decisamente piรน vivace, non ha nulla da invidiare alle grandi cittร  in quando a divertimenti: forse sono lโ€™unico ternano che ama Perugia (ride).

Comeโ€™รจ nata lโ€™idea di creare bufale nel web?

Non ero un amante del web, poi mi sono iscritto a Facebook per vendere le magliette che stampo e per farmi pubblicitร . Sono da sempre un bancarellaro. Da quel momento ho iniziato a frequentare siti di controinformazione dove commentavo in modo ironico le notizie palesemente inventate, che provenivano da siti farlocchi. Ho cominciato a fare scherzi e vedere come reagiva la gente, da qui lโ€™idea di creare la mia prima fake news: scaricai la foto dellโ€™allora ministro Cรฉcile Kyenge, che non era molto amata, e scrissi che voleva dare le case popolari ai neri, agli zingari e ai rettiliani. Migliaia di persone commentarono indignate e condivisero la foto e la notizia si diffuse a macchia dโ€™olio.

Ma secondo lei comโ€™รจ possibile una cosa del genere?

I motivi sono due: il primo รจ che non sapevano chi fossero i rettiliani, magari pensavano a una popolazione africana; il secondo motivo รจ che spesso il testo della bufala non viene letto. Hanno visto la foto della Kyenge e hanno commentato solo per sfogarsi su di lei. Stessa situazione รจ accaduta con la fake su Umberto Eco. Poco prima del referendum costituzionale resuscitai Eco e gli attribuii la frase: ยซChi vota No รจ un imbecilleยป, solo che lui era morto nel 2016. La gente ci cascรฒ e commentรฒ dicendo che doveva stare zitto o che non avrebbe comprato piรน i suoi libri. Se tocchi il nervo scoperto delle persone, รจ facile che abbocchino e non si rendono nemmeno contro che queste notizie provengono da siti palesemente finti, ma non si preoccupano di andare a verificare, aprendo il sito, per vedere se รจ reale o meno.

Perchรฉ secondo lei la gente รจ cosรฌ credulona?

Tutti credono alle bufale, perchรฉ รจ facile credere a quello che piรน ci fa comodo. Se un post o un articolo confermano la tua idea, metti โ€œmi piaceโ€ e lo condividi. Ci cascano tutti, persino i giornali e le televisioni. Inventai una bufala sui tapiri consegnati da Valerio Staffelli di Striscia la Notizia: beh, la redazione del Giornale di Monza abboccรฒ in pieno e scrisse un articolo.

Cosa pensa di chi invece le fake news le combatte? รˆ un suo nemico?

Io ho iniziato proprio per combatterle, prendendo in giro chi credeva a questo tipo di notizie. Il mio obiettivo รจ sempre stato a titolo educativo: prendere in giro tutti per educare. Ora รจ un anno e mezzo che non invento piรน burle e mi dedico come docente a insegnare un uso corretto del web. รˆ tutta una questione di insegnamento, basta educare. Occorre far capire alla gente che non tutto quello che cโ€™รจ nella rete รจ vero. Se si legge una notizia รจ bene anche aprire lโ€™articolo e verificare chi la scrive. Non occorre censurare, come in molti pensano di risolvere il problema delle fake, serve invece alzare lโ€™asticella e puntare su un corretto uso del web, combattendo lโ€™ignoranza. Controllare รจ lโ€™opposto di educare.

La piรน grande bufala che racconterebbe sullโ€™Umbria o su Terni: cosa inventerebbe?

Anni fa inventai la presenza di un coccodrillo che usciva dal fiume Nera, con tanto di video contraffatto โ€“ per altro fatto male โ€“ ma la gente abboccรฒ. Una notte attaccai anche dei finti cartelli del Comune di Terni che mettevano in allerta i cittadini sulla presenza e pericolositร  dellโ€™animale. Ne parlarono i siti e giornali e in cittร  iniziarono a fare i cocktail e gli aperitivi in onore del coccodrillo. Ma la bufala piรน bella sarebbe un gemellaggio tra le tifoserie di Perugia e Ternana. Se uno la costruisse bene, potrebbero anche cascarci. Magari ci penso!

Come descriverebbe lโ€™Umbria in tre parole?

Torta di Pasqua, cinghiale, inquinamento di Terni.

La prima cosa che le viene in mente pensando a questa regione…

I tanti paesi medievali e le sagre che li valorizzano.

Possiamo confessarlo: questa intervista รจ una bufala?

No, รจ tutto vero!

ยซCostui fu discepolo dello Angelico fraโ€™ Giovanni, a ragione amato da lui, e da chi lo conobbe tenuto pratico di grandissima invenzione, e molto copioso negli animali, nelle prospettive, neโ€™ paesi e negli ornamentiยป (Giorgio Vasari, Le Vite deโ€™ piรน eccellenti architetti, pittori, et scultori italiani da Cimabue, insino aโ€™ tempi nostri)

Sono pochi i dati biografici rimasti sul fiorentino Benozzo di Lese di Sandro, meglio conosciuto come Benozzo Gozzoli. Stretto collaboratore di Beato Angelico, anzi suo consocio, amava replicare i bambolotti dallโ€™espressione un poโ€™ esangue del maestro, senza riuscire a superarlo, senza mai spingersi oltre il confine. Tuttavia nelle sue prime opere riuscรฌ a raggiungere un mirabile equilibrio tra la saldezza delle forme nella luce piena e un disarmante candore.

 

Narni

Lโ€™Annunciazione nella Pinacoteca di Narni

Una grande opera firmata

Questi caratteri si riconoscono perfettamente nelle opere umbre del pittore. Non solo nel ciclo delle storie della vita di San Francesco, affrescate nellโ€™omonima chiesa di Montefalco, ma anche nellโ€™Annunciazione della Vergine, una pala dโ€™altare ritrovata a Narni e tuttora conservata nella Pinacoteca del paese.
Lโ€™opera รจ una grande tempera su tavola, larga 117 centimetri e alta 142, di attribuzione certa, in quanto firmata dallo stesso pittore che, lungo il bordo inferiore del tendaggio di broccato dietro la Vergine, ha inciso in maiuscolo: ยซOPV[S] BENOTI[I] DE FLORENTI[A]ยป. Questa non รจ lโ€™unica iscrizione. Ne compare unโ€™altra sul mantello della Vergine: ยซAV[E] REGINAยป.
I personaggi della pala, lโ€™Arcangelo Gabriele e Maria, si trovano in un portico, del quale sono visibili due pilastri. La Vergine, con le mani incrociate sul petto, รจ inginocchiata su un piccolo sgabello, ricalcando il modello dellโ€™Angelico nella terza cella del convento di San Marco a Firenze. Nella parte alta sono ancora parzialmente visibili i raggi di luce, probabilmente completati originariamente dalla figura, oggi perduta, dellโ€™Eterno o della Colomba dello Spirito Santo che dallโ€™alto illuminava la scena. La raffinatezza dellโ€™opera trova riscontro nella cura e nellโ€™eleganza dei dettagli, come ad esempio nelle lumeggiature delle unghie delle mani dei personaggi, nel realismo delle doppie chiavi e nella raffinata decorazione a intarsio del cassone ligneo che si trova alle spalle di Maria.

Danni e restauri

Lโ€™opera รจ molto danneggiata e ha subito diversi interventi di restauro (1901, 1933, 1947, 1952, 1988, 2002). La firma dellโ€™autore era giร  visibile prima dellโ€™intervento del 1988, anche se questa รจ la data che รจ sempre stata accettata per la scoperta dellโ€™iscrizione. Giร  nel 1959, infatti, Castellani poteva notarla. Forse, perรฒ, tra la fine del XIX e lโ€™inizio del XX secolo, a causa del cattivo stato di conservazione non era piรน facilmente leggibile, tanto che il Guardabassi attribuรฌ la tavola a Pierantonio Mezzastris, mentre Eroli la riteneva piรน genericamente ยซdi scuola umbraยป.
A restituirla al Gozzoli fu Pรฉratรฉ nel 1907, che la datรฒ al 1450-1452. Lโ€™attribuzione al Gozzoli fu accolta anche da Gnoli, il quale successivamente collocรฒ il dipinto intorno al 1449, ritenendola ยซla piรน antica opera del maestro fiorentinoยป. Ancora oggi il dipinto viene datato intorno al 1449, in una fase precoce del soggiorno in Umbria del maestro fiorentino che si estese per un periodo di cinque anni. Nel 1449 il pittore รจ documentato a Orvieto, cittร  non troppo distante da Narni che allโ€™epoca rappresentava un importante centro dello Stato Pontificio, non troppo distante da Roma.
Per quanto riguarda la collocazione, il Guardabassi, alla fine dellโ€™800, la colloca nella chiesa di Santa Maria Maggiore, oggi San Domenico, e scrive: ยซII Cappella. Lโ€™ingresso fu architettato sullo scorcio del XV secolo, alla bellezza delle linee corrispondono sculture ornamentali. Interno. Parete S: Tavola a tempra โ€“ l’Annunciazione; opera del Mezzastiยป. Da Eroli, invece, sappiamo che nel 1898 lโ€™opera giร  non era piรน lรฌ: ยซLa seconda Cappella fu denudata deโ€™ suoi ornamenti, come anco deโ€™ quadri che lโ€™abbellivano (โ€ฆ) Non men vaga una piccola tavola, che io vidi quivi appiccata in sulla parete destra dellโ€™altare, avente in sรฉ lโ€™Annunziata, che non dubito attribuire alla scuola umbra; ma i tarli hanno fatto danno, e in breve perirร , se il Municipio, che oggi halla in custodia, non la cura e risanaยป.

Un problema di committenza

Se lโ€™attribuzione dellโ€™opera รจ certa, incerta รจ la committenza. La vicinanza di Narni con Orvieto ha sollevato il probabile legame con unโ€™opera raffigurante lโ€™Annunciazione, che era stata richiesta a Benozzo da una ยซdomina Gianna Gregoriiยป e che era rimasta incompleta per lโ€™insolvenza della committente. Benozzo allora cercรฒ di cedere il dipinto allโ€™Opera del Duomo di Orvieto, offrendosi di ultimare a sue spese il lavoro iniziato. Quelli accettarono lโ€™offerta, dichiarandosi disposti a sostenere il costo dei colori, purchรฉ lo stemma di donna Gianna fosse sostituito con quello della Fabbrica del Duomo. Di questo dipinto tuttavia non si conosce nรฉ la sorte, nรฉ la tecnica esecutiva, ma non รจ escluso che lโ€™opera fosse quella arrivata poi in modo sconosciuto a Narni.
Unโ€™altra ipotesi รจ che Benozzo fosse entrato in contatto con i frati domenicani della chiesa di Santa Maria Maggiore di Narni per intermediazione dellโ€™Angelico. In effetti, diversi elementi iconografici, uniti allโ€™originaria collocazione allโ€™interno della chiesa domenicana, portano a rendere piรน plausibile una committenza narnese. Alcuni dettagli apparentemente solo decorativi, hanno in realtร  una funzione fortemente simbolica; se accettiamo la committenza narnese possono fornire importanti indizi non solo sulla committenza stessa, ma anche sulla destinazione dellโ€™opera.

Significati simbolici


Particolare importanza riveste il motivo decorativo del tappeto ai piedi di Maria, costituito da uno stuolo di cani neri, posti tutto intorno alla Madonna, quasi schierati a sua difesa. รˆ probabile che in essi vada vista unโ€™allusione ai frati predicatori secondo un gioco di parole basato sul loro nome latino, Dominicanes; i seguaci di Domenico, infatti, si ritenevano Cani del Signore, appunto Domini canes, in quanto difensori dellโ€™ortodossia cattolica, in particolare per la loro funzione di inquisitori delle eresie. Un altro elemento che rafforza questa tesi รจ fornito dal colore dei cani, neri con il contorno bianco. Questi sono degli stessi colori del saio indossato dai frati dellโ€™ordine dei Predicatori. Del resto, come giร  detto, Benozzo era entrato in contatto con i domenicani grazie al suo lungo sodalizio con Beato Angelico, e con questo ordine rimase sempre legato, eseguendo per esso numerosi lavori in diverse cittร . Un altro elemento a favore della committenza narnese รจ dato dalla decorazione floreale presente sui pilastri del loggiato che divide lโ€™Arcangelo Gabriele dallโ€™Annunziata. Le foglioline sono chiaramente foglie di edera, raffigurate sia nella forma stilizzata, a cuore, sia in quella piรน naturalistica. La versione cuoriforme di queste รจ distintiva della casata degli Eroli e sono presenti nello stemma della nobile famiglia narnese che in questo periodo storico arricchรฌ con molte opere dโ€™arte le chiese cittadine. Dunque quella che sembrava solo una decorazione, probabilmente rappresenta un preciso riferimento alla committenza e pertanto รจ posto significativamente al centro dellโ€™opera. รˆ molto probabile quindi che il committente sia stato il cardinale Berardo Eroli che, dati i suoi stretti rapporti con alcuni dei maggiori esponenti del mondo politico e religioso del tempo (Niccolรฒ V, i Medici a Firenze, Santโ€™Antonino Pierozzi, per esempio), potrebbe essere entrato in contatto con lโ€™artista fiorentino e avergli affidato lโ€™opera.

 


Museo della Cittร 

via Aurelio Saffi, 1 – Narni (TR)

Orari di apertura:
aprile-giugno
dal martedรฌ alla domenica, festivi e prefestivi 10.30-13.00/15.30-18.00
chiuso il lunedรฌ
settembre
tutti i giorni 10.30 – 13.00 / 15.30 – 18.00
ottobre-marzo
venerdรฌ, sabato, domenica, festivi e prefestivi 10.30-13.00/15.00-17.30
Chiuso il 25/12. Il 01/01 solo orario pomeridiano.

Telefono:ย 0744 717117

E-mail:ย narni@sistemamuseo.it


Bibliografia:

G. Vasari, Le vite deโ€™ piรน eccellenti architetti, pittori et scultori italiani, da Cimabue aโ€™ tempi nostri, Firenze, per i tipi di Lorenzo Torrentino, 1550

E. Lunghi, Benozzo Gozzoli a Montefalco, Assisi, Editrice Minerva, 2010

A. Novelli, L. Vignoli, Lโ€™arte a Narni tra Medioevo e Illuminismo, Perugia, Era Nuova, 2004

B. Toscano, G. Capitelli, Benozzo Gozzoli allievo a Roma, maestro in Umbria, Silvana Editoriale, 2002

Cocci, vetri rotti, ossa e maioliche decorate. Oggetti, che quasi tutti definiremmo spazzatura, sono stati puliti e catalogati e ora sono esposti nel museo di Casteldilago, in provincia di Terni. La mostra, non a caso, รจ stata chiamata Rubbish: tre secoli di ceramiche ed รจ stata curata da sir Timothy Clifford, studioso inglese che, dopo aver diretto la sezione ceramiche del Victoria & Albert Museum, la sezione disegni del British Museum, essere stato direttore della Galleria nazionale di Scozia e direttore del museo di Manchester, ha deciso di dedicare il tempo concessogli dalla pensione alle ceramiche del piccolo borgo umbro. รˆ stato proprio il critico dโ€™arte a raccontarci la storia del ritrovamento e lโ€™idea di esporle in un museo.

La scoperta

A trovare i numerosi oggetti di uso comune รจ stato Angelo Francucci, appassionato imprenditore della zona che fin dallโ€™etร  di quindici anni si รจ dedicato alla ristrutturazione del paese. รˆ stato, infatti, proprio durante alcuni lavori che Francucci si รจ trovato davanti a un butto, cioรจ unโ€™antica discarica. Nata come una cisterna, probabilmente avvelenata, si รจ trasformata nel posto perfetto per gli scarti provenienti da resti alimentari, oggetti in metallo, pezzi di vetro, di ceramica e carcasse di animali.

Un tesoro buttato via

Incuriosito, lโ€™imprenditore ha deciso di mostrarli ai coniugi Clifford che hanno la propria residenza estiva nel borgo. Timothy ha subito capito di essere davanti a straordinari reperti che vanno dal Medioevo fino al 1500. Raccolti tutti i pezzi, lo studioso ha iniziato a ricomporre gli oggetti come se fossero veri e propri puzzle e, pezzo dopo pezzo, gli รจ sembrato sempre piรน evidente che quelle che aveva davanti agli occhi erano ceramiche di straordinaria fattura, molte delle quali provenienti da Deruta. Andando avanti con gli studi ha infatti scoperto che Deruta apparteneva alla diocesi di Spoleto, alla quale apparteneva anche Casteldilago che nel Medioevo era una fortificazione abbastanza importante, e per questo gestita da diversi governatori che, spostandosi spesso, una volta finito il loro mandato, alleggerivano il loro carico buttando tutto ciรฒ che non sarebbe servito nella nuova dimora. A testimonianza di ciรฒ ci sono molti pezzi decorati con gli stemmi di famiglie nobili come gli Orsini, i Medici, i Lauri e i Clementini.

 

La produzione locale

Mentre avanza tra le teche orgoglioso, la moglie Jane racconta come abbiano fatto una scoperta ancora piรน importante. Molti pezzi sono accomunati da singolari caratteristiche che hanno portato a capire che molto probabilmente una fabbrica di ceramica si trovava anche a Spoleto. Timothy ha trovato un documento contenente un accordo tra due bancari di Spoleto, un vasaio di Deruta e un vasaio di Faenza. Inoltre, vicino allโ€™anfiteatro e vicino al Palazzo di Spoleto, ha trovato altri frammenti con le stesse singolari caratteristiche. Nulla tuttavia confermava lโ€™idea della fabbrica di ceramica a Spoleto finchรฉ Duccio Marignoli, presidente della The Marignoli di Montecorona Foundation,ย durante i lavori per risistemare una fogna ha trovato degli scarti di fornace con gli stessi disegni. Infine molti pezzi sono stati trovati nella Rocca di Spoleto, ma alcuni anche in quella di Narni e confermano la presenza di una produzione locale.

 


Per prenotare visite al museo:
Durate orario d’ufficio: +39-0744388710
Fuori dall’orario d’ufficio: +39-3357529230

 

Per saperne di piรน su Arrone
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