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Grande attesa per Con il cuore – Nel nome di Francesco, la trasmissione di beneficienza che stasera, alle 21.30, sarà in diretta su Rai1 dalla Basilica Superiore di San Francesco d’Assisi. Durante la serata condotta da Carlo Conti sarà eseguita per la prima volta in pubblico God of Love, l’ultima canzone dell’artista statunitense Amii Stewart.

 

Si tratta della versione musicata dall’autore fiorentino Beppe Dati di una preghiera di pace che Papa Ratzinger lesse il 20 aprile 2008 a New York, a Ground Zero, davanti alle rovine delle Torri Gemelle; le stesse parole furono riprese anche nel 2015 da Papa Francesco, durante l’incontro interreligioso a New York.

 

Il video musicale, che sarà online dopo l’esibizione di stasera, è stato girato proprio qui in Umbria, nei luoghi di San Francesco: l’Eremo delle Carceri ad Assisi, la Porziuncola di Santa Maria degli Angeli e Piandarca di Cannara, il luogo della predica agli uccelli. Luoghi suggestivi che si sposano perfettamente con il testo della canzone, e che Amii Stewart non ha mancato di apprezzare. «L’Eremo delle Carceri è un posto meraviglioso, soprattutto il grande giardino, e i Frati sono stati magnifici, sempre con un sorriso e con una gentilezza interiore incredibile. Ho lasciato l’anima dentro la Porziuncola. È raro sentire un’emozione così forte come quella che ho provato registrando questo brano» ha dichiarato.

 

Foto e video backstage a cura di Laura Madeo e Andrea Mammoli

Il video – con la produzione esecutiva dell’Associazione Proscenium di Assisi, con il patrocinio del Comune di Assisi, con la produzione di Piero Rosati e con la collaborazione della Provincia Serafica Ofm di San Francesco d’Assisi e del Comune di Cannara – è stato diretto da Mauro Magrini e scritto da Arianna Fiandrini di Visualcam APS.

 

«L’obiettivo è stato quello di creare emozioni e far immergere lo spettatore nell’armonia e pace dei luoghi francescani» ha dichiarato il regista, direttore alla fotografia, dronista e cameraman Mauro Magrini, che del video è anche montatore e colorist. «Sono nato e cresciuto a Cannara, ai piedi del Monte Subasio, e percepisco l’energia che esso sprigiona. Proprio per questo abbiamo girato l’ultima scena a Piandarca, il luogo della famosa predica agli uccelli di San Francesco, dove Amii libera una colomba all’interno del Tau. Una scena enfatizzata da una ripresa dall’alto effettuata con il drone. Il resto delle immagini è stato girato con steadycam e lenti cinematografiche. Per la postproduzione, è stata determinante la fase della color: abbiamo cercato di dare un look cinematografico con tonalità tendenzialmente calde, che evocano emozioni di benessere. Ringrazio la produzione, è sempre entusiasmante lavorare in un set, soprattutto se ne fanno parte artisti leggendari come Amii Stewart.»

Aver lavorato con un’artista del calibro di Amii è stato un momento di crescita professionale e umana.» ha commentato dal canto sui Arianna Fiandrini, sceneggiatrice e camerawoman che si è occupata anche dell’organizzazione del set. «Sul set il mio compito era dare a Amii delle indicazioni per avere le scene come da copione. All’inizio mi confrontavo con lei con una certa riverenza, ma lei si è rivelata una persona magnifica, ricca di umiltà, e mi ha messo subito a mio agio. Inoltre, la sua canzone mi è arrivata dritta al cuore. Quando l’ho ascoltata per la prima volta, mi sono sentita subito catturata dalla melodia, dalla sua voce penetrante e dalle parole di Papa Benedetto XVI. Mentre scrivevo, mi sono immaginata la sequenza delle inquadrature e mi sono emozionata. Sono davvero orgogliosa di aver preso parte a questo progetto.»

 

Dopo La Ballata del Trasimeno, mediometraggio di promozione del Lago Trasimeno e del Trasimeno Blues che ha già collezionato diversi premi, Visualcam APS colleziona un altro progetto di promozione dello splendido territorio umbro che, sicuramente, non lascerà delusi.

 

Sette giorni di riflessioni dedicati al futuro dell’architettura e dell’ambiente, passando per lo spazio sacro. Cittadini, istituzioni, imprese, progettisti e designer, per la prima volta insieme grazie a una nuovissima agorà fisica e digitale dove dialogare, scambiarsi idee e proporre azioni concrete da mettere in atto per un domani più umano e sostenibile.

Seed come il seme che fa germogliare la curiosità e le idee con l’intenzione di produrre buoni frutti e lasciare tracce evidenti del suo passaggio, grazie all’architettura intesa come “fertilizzante”. Seed – Design actions for the future è il Festival internazionale di architettura (Perugia e Assisi, dal 24 al 30 aprile) dove cultura del progetto e scienze umanistiche si incontreranno per discutere delle sfide e opportunità che ci attendono.

Insieme a designer, architetti, ingegneri, urbanisti, artisti, scienziati, filosofi, psicologi, economisti, accademici e imprenditori, sette giorni dedicati al futuro del design e dell’architettura, ma soprattutto del pianeta. Un evento che si propone quindi come luogo di incontro e confronto internazionale, fisico e digitale, per scambiare idee, condividere esperienze, ma soprattutto proporre una serie di azioni concrete capaci di aprire le porte a un futuro diverso.

 

 

E l’Umbria, attraverso le città di Perugia (24-28 aprile) e Assisi (29-30 aprile), sarà al centro di questa ricerca multidisciplinare che coinvolge la natura ma anche la spiritualità. Protagonista di Seed 2023, nelle due sessioni di Perugia (DESIGN, ARCHITETTURA, URBANISTICA, TERRITORIO, PLANET LIFE) e Assisi (“SpazioSacro” RASSEGNA INTERNAZIONALE DI ARCHITETTURA SACRA), sarà infatti l’ecologia umana, intesa come prospettiva di ricostruzione di un rapporto equilibrato tra uomo, spiritualità e resto della natura. Le due principali location che ospiteranno incontri ed eventi saranno l’Auditorium San Francesco al Prato a Perugia e il Centro convegni Colle del Paradiso (sala Cimabue) ad Assisi.

Dibattiti e confronti, proposte e riflessioni sul mondo che si sta trasformando intorno a noi spinto a grande velocità dalla rivoluzione tecnologica, i cui cambiamenti ci impongono una altrettanto rapida trasformazione nei modi di pensare, sentire, agire. Il costruito come habitat per un domani in cui scienza, filosofia e arte dialogano tra loro: dall’intelligenza delle piante al giardino agrivoltaico, dall’edilizia innovativa alla biologia cellulare, sono tanti i temi al centro di Seed. Così come gli ospiti. Dai fisici (Fabio Truc) ai virologi (llaria Capua), passando per i grandi nomi della progettazione: Renzo Piano Building Workshop, Benedetta Tagliabue, Kjetil Trædal Thorsen – Snøhetta, Michele De Lucchi, Open Architecture, Carlo Ratti, Paola Viganò, Mario Cucinella, Joseph Grima, Bjarke Ingels Group, Patricia Viel, e Mvrdv.

“Ci attende – ha detto Andrea Margaritelli, presidente Istituto Nazionale di Architettura – una settimana ricchissima di stimoli culturali e, prevedo, di una grande energia umana. In oltre un anno di lavoro abbiamo raccolto semi di pensiero da ogni parte del mondo, invitando straordinarie personalità di paesi, culture e discipline molto diverse tra loro a ritrovarsi e scambiare idee attorno a uno stesso tavolo. Ora sarà bello metterli a terra qui in Umbria e poi farli germogliare. Ci aspettiamo che producano buoni frutti, cioè azioni concrete, capaci di indicare una direzione per il futuro”.

“Seed è un evento atteso ed importante anche su scala internazionale – afferma la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei – e ringrazio gli organizzatori che hanno saputo mettere insieme un programma di alto livello. Un festival che si connota come momento di riflessione e stimolo verso quel modello di ecologia umana e sviluppo sostenibile che è anche il posizionamento della regione Umbria per il presente e il futuro. L’Umbria, un territorio ricchissimo di stimoli culturali e ambientali, è riconosciuta come cuore verde d’Italia, ed è dunque orgogliosa di offrirsi come luogo di incontro planetario, fisico e digitale, per scambiare idee ed esperienze, per proporre azioni coerenti con un futuro diverso, tutto da costruire. La Regione, quindi, ha voluto sostenere ancora concretamente una manifestazione in cui crede e di cui condivide la visione del domani. Un domani che sappia far coesistere, fino a farli fondere, lo sviluppo economico con il welfare, la salute e l’ambiente nel nome di una sostenibilità vera e pragmatica che trova applicazione concreta proprio in Umbria. Bisogna entrare sempre più dentro un meccanismo di consapevolezza e lavorare ad un percorso sostenibile di crescita ed in questo senso abbiamo saputo subito cogliere le opportunità che si potevano avere per l’Umbria dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) guardando soprattutto alle infrastrutture perché la regione sconta ritardi importanti da questo punto di vista”.

“E’ particolarmente gratificante – sottolinea il sindaco di Perugia, Andrea Romizi – sapere che il concept del Festival Seed è nato da una riflessione dell’artista Joseph Beuys, particolarmente legato alla città di Perugia da un avvenimento del lontano 3 aprile 1980, quando all’interno della Sala Cannoniera della Rocca Paolina, ebbe luogo una sua performance insieme ad Alberto Burri, dove illustrò le sue teorie, rappresentandole sinteticamente su delle lavagne. Queste, conservate all’interno del Museo Civico di Palazzo della Penna, racchiudono tutto il suo pensiero artistico, sociologico e politico, toccando tematiche legate all’organizzazione della società umana, allo sfruttamento delle risorse, alla comunicazione e all’ambiente. Le sei lavagne ci parlano ancora oggi di una visione post-capitalista e post-produttiva, e della salvezza della natura. Quasi un messaggio messianico in cui sosteneva che il mondo era un’opera d’arte e che tutti gli uomini potevano essere artisti. Manifestazioni come queste ci aiutano a pianificare e prepararci ai cambiamenti necessari che guardano alla nuova filosofia del Design Thinking, dove il pensiero progettuale riguarda l’avere come punto di partenza l’utente umano. Ancora una volta Perugia è al centro di un dibattito sul futuro con una platea di altissimo livello, grazie all’impegno e alla visione di Andrea Margaritelli e di tutti i suoi collaboratori”.

 

 

“Il Festival Seed – aggiunge il presidente della Provincia di Perugia e sindaco di Assisi, Stefania Proietti – è un’idea innovativa che parla di architettura e di ambiente per una vera rigenerazione umana oltre che urbana e accende i riflettori su temi importanti e di stringente attualità. Perché anche un’idea vincente perché unisce Assisi e Perugia in un legame forte caratterizzato dalla bellezza e dalla storia. Sette giorni di pensieri e riflessioni, di cultura in sostanza con un parterre di ospiti veramente prestigioso che si confrontano in un dialogo interdisciplinare tra natura e spiritualità. La due giorni ad Assisi si concentra su Spazio Sacro in architettura (iniziativa patrocinata e sostenuta dal Comune) e vuole essere un grande abbraccio spirituale alle arti e alle scienze proiettato in un futuro sostenibile, nel rispetto del Creato e dell’ecologia integrale”.

“Abbiamo aderito con entusiasmo a questa prima edizione del Festival Internazionale di architettura – dichiara la presidente della Fondazione Perugia, Cristina Colaiacovo – poiché promuove una riflessione condivisa su temi che rientrano pienamente nell’attività della Fondazione, a partire dalla sostenibilità. La rigenerazione urbana, il consumo responsabile delle risorse, la progettazione degli spazi delle nostre città e l’inclusione sociale rappresentano fattori fondamentali per garantire il benessere e la crescita delle nostre comunità. Ringrazio quindi l’ideatore, Andrea Margaritelli, per aver reso l’Umbria il centro di un progetto culturale ampio e multidisciplinare su cui far convergere professionalità ed esperienze, analisi e proposte che siano capaci di incidere sul futuro dei nostri territori e delle nuove generazioni, coinvolgendo nel dialogo l’intera comunità”. A portare i saluti della presidente in conferenza stampa è stato il direttore della Fondazione Perugia Fabrizio Stazi.

Prosegue Bruno Mario Broccolo, presidente Fondazione Umbra per l’Architettura: “Credo che dopo la pandemia, la guerra ancora presente alle porte dell’Europa, i problemi dell’economia, dell’energia, dei migranti, noi abbiamo fame di socialità, di dialogo, di un benessere profondo. In tutta Europa c’è una grande voglia di verticalizzare un po’ i nostri orizzonti, c’è una grande fame di sacro, declinato nelle più varie forme. Ritengo che con Seed abbiamo intercettato queste voci, queste necessità, e dalla silenziosa Umbria speriamo di poter portare un seme di bellezza nel cuore di molte persone”.

Il festival è organizzato dalla Fondazione Guglielmo Giordano e promosso dall’Istituto Nazionale di Architettura e dalla Fondazione Umbra per l’Architettura, con il sostegno della Regione Umbria, della Provincia di Perugia, della Fondazione Perugia, del Comune di Perugia e del Comune di Assisi. Seed è tra i progetti vincitori della seconda edizione del Festival Architettura, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

 


Il programma definitivo del festival è disponibile sul sito https://seed360.org/programma/

E’ Luigi Bevilacqua, in arte Rame, ad aggiudicarsi con la canzone Pare” la quarta edizione di “ProSceniUm Festival della canzone d’autore – Città di Assisi”,  concorso canoro nazionale riservato ai giovani talenti della musica cantautoriale che si è tenuto sabato 22 ottobre al Teatro Lyrick di Assisi. Il 22enne originario di Senigallia (Ancona), oltre ad aver conquistato il premio Siae “Cristian Parisi, Miglior canzone” (conferito al 50% dagli stessi cantanti in gara e al 50% dalla giuria di qualità), ha vinto anche quello per la “Canzone più radiofonica”, assegnato da Radio Subasio, radio ufficiale del Festival, e consegnato dalla speaker Katia Giuliani. Secondo classificato è giunto Alberto Giovinazzo di Potenza con la canzone Pastori di greggio”, mentre al terzo posto è arrivato Emanuele Conte di Montebelluna (Treviso) con La nona meraviglia”. Giulia Damico di Torino con Non colpito” ha conquistato il premio Pegaso Università Telematica per la “Migliore musica” (assegnato dai Maestri orchestrali) mentre quello Humilis per il “Miglior Testo” (da Beppe Dati) è andato a Enzo Antonino di Taranto con Tutto il mondo tace”.

 

Rame, foto by Vignaroli

 

Nessun premio ma tanti applausi anche per gli altri concorrenti in gara tra cui gli eugubini Roberto Pezzini e Martino Tordoni, in arte Pez&Mab, saliti sul palco del Lyrick con “Meglio le scimmie con le banane”. Gli altri finalisti erano Alessandro Di Lascia di Manfredonia (Foggia) con Cambiami”, Claudia Salvini di Montevarchi (Arezzo) con Madame Bovary”, Crisso di La Spezia con Per orso (tekoşer)”, Scapigliati di Roma con Sammy”, Vanessa Chiappa di Senigallia (Ancona) con Così simile all’amore” ed Ylenia Iorio di Tortora (Cosenza) con Non resto”.

Splendida serata quella vissuta al Lyrick, con il teatro sold out ed il Festival – ideato ed organizzato dall’Associazione “ProSceniUm – Progetto Scenico Umbro” – che si è confermato una manifestazione a tutto tondo. Non solo un concorso musicale, ma un vero e proprio talk show con grandi ospiti e momenti divertenti. Ottima la conduzione dell’attore e doppiatore Luca Ward, affiancato da Loredana Torresi (che è anche direttore artistico della kermesse insieme a Roberto Lipari). Piacevoli e coinvolgenti gli ospiti. A partire dai “Neri per caso”, sei voci a cappella, che, oltre alla canzone che li ha resi celebri “Le Ragazze” (con cui nel 1995 vinsero il Festival di Sanremo nella categoria Nuove Proposte), hanno eseguito brani attuali come “I love you baby” di Jovanotti, “A mano a mano” di Rino Gaetano e “Via” di Claudio Baglioni. Tra gli altri ospiti la solare Simona Molinari che ha fatto cantare il Lyrick a ritmo di “Forse” e “La Felicità” (Festival di Sanremo e Disco d’Oro nel 2013). Graditissimo anche il ritorno di Roger Wright (performer, cantante, compositore ed attore londinese) che, ospite anche alla seconda edizione del Festival, ha aperto la serata con una versione ritmata e coinvolgente di “Music” di John Miles per poi chiuderla insieme a Frate Alessandro Brustenghi eseguendo “Amazing Grace”, uno dei più famosi inni cristiani in lingua inglese del Settecento, cantato anche durante il periodo natalizio. Dolcissimo anche l’omaggio di Giovanni Caccamo (vincitore della categoria nuove proposte alla 65esima edizione del Festival di Sanremo con “Ritornerò da te”, premio della critica Mia Martini, premio sala stampa Lucio Dalla e premio Emanuele Luzzati) che, presente nel doppio ruolo di ospite e membro della giuria, ha voluto ricordare il suo “maestro”, Franco Battiato, eseguendo il brano “La cura”. Tutte esibizioni rese ancora più preziose dall’orchestra ritmo sinfonica di ProSceniUm, composta da 34 elementi e condotta dal maestro Paolo Ciacci, titolare della cattedra di “Strumentazione e composizione per orchestra di fiati” presso il Conservatorio “Morlacchi” di Perugia.

 

 

LA GIURIA – La giuria della quarta edizione era composta da Giovanni Caccamo, da Alessandro Bracci Ex direttore della Sede Interregionale della SIAE di Roma, da Julian Borghesan, conduttore e autore di Radio RAI, in onda su Radio1 con il programma “Discosveglia” e su RAI Radio Tutta Italiana con il programma “Lui, Lei, Loro” la storia della musica leggera italiana (è anche conduttore del podcast “Avanti Pop” sulla piattaforma Raiplay Sound); Emilio Munda, produttore, compositore e autore per artisti di talent televisivi come “The Voice“, “Amici” e “X Factor“, autore per l’etichetta Sugar Music, vincitore di Dischi d’Oro e di Platino e per due volte consecutive sul podio del Festival di Sanremo; Beppe Dati, compositore e paroliere, tre Festival di Sanremo vinti, un’opera musicale e più di mille canzoni scritte, tra gli altri, per Mia Martini, Laura Pausini, Marco Masini, Raf, Paolo Vallesi e Francesco Guccini; Katia Giuliani, speaker di Radio Subasio, radio ufficiale del Festival; Frate Alessandro Giacomo Brustenghi, tenore, il primo frate ad aver firmato un esclusivo contratto discografico con una etichetta discografica mondiale, la Decca Records appartenente alla Universal Music.

IL MANIFESTO – Era della giovane artista perugina Giulia Ciacci l’opera, intitolata Music Anatomy, che quest’anno impreziosisce il manifesto ufficiale del ProSceniUm Festival: un cuore musicale che racchiude in sé tutte le armonie delle emozioni. Classe 1990, dopo la laurea in Storia dell’arte e varie esperienze in giro per l’Italia, Giulia espone le sue opere presso la galleria “Il Melograno” di Livorno e presso lo Spazio Espositivo Indipendente “Area Privata” a Perugia, dove collabora con lo scultore Pietro Nicoletti.

 

Simona Molinari

 

NOTE & SOLIDARIETÀ CON CASA PAPA FRANCESCO – Gli organizzatori del ProSceniUm Festival 2022 come ogni anno hanno dato spazio ad un momento legato alla solidarietà. Sabato sera si è parlato della “Casa Papa Francesco”, centro di prima accoglienza della Caritas della Diocesi di Assisi. “Casa Papa Francesco” ha preso il nome in seguito alla visita del 2013 proprio di Papa Francesco, che ha consumato lì il pranzo con i Poveri del centro di accoglienza. Il centro ha una “mensa dei poveri” e accoglie ogni giorno circa 30 persone bisognose fornendo loro la possibilità di mangiare e di dormire. Per sostenerlo basta effettuare un versamento su Iban (IT 47 C 02008 38278 000029399303), presso Banca Unicredit Assisi intestato a “Diocesi di Assisi, Nocera Umbra, Gualdo Tadino”, specificando nella causale l’attività che si vuole sostenere (Casa Papa Francesco).

Il Festival è in programma sabato 22 ottobre (ore 21) al Lyrick di Assisi; il Dopo Festival domenica 23 ottobre (ore 17) al Centro Commerciale Collestrada

Alberto Giovinazzo di Potenza, Alessandro Di Lascia di Manfredonia (Foggia), Claudia Salvini di Montevarchi (Arezzo), Crisso di La Spezia, Emanuele Conte di Montebelluna (Treviso), Enzo Antonino di Taranto, Giulia Damico di Torino, Rame di Senigallia (Ancona), Scapigliati di Roma, Sophia di Roma, Vanessa Chiappa di Senigallia (Ancona) ed Ylenia Iorio di Tortora (Cosenza). Sono i nomi dei 12 finalisti della quarta edizione di ProSceniUm Festival della canzone d’autore – Città di Assisi,  concorso canoro nazionale riservato ai giovani talenti della musica cantautoriale che si terrà sabato 22 ottobre al Teatro Lyrick di Assisi alle ore 21.  E’ inoltre previsto un secondo appuntamento, Il Dopo Festival,  in programma il pomeriggio del giorno successivo, domenica 23 ottobre alle ore 17, al Centro Commerciale Collestrada. La manifestazione, ideata ed organizzata dall’Associazione ProSceniUm – Progetto Scenico Umbro, vanta una propria orchestra ritmo sinfonica composta da 34 elementi, condotta dal maestro  Paolo Ciacci, titolare della cattedra di “Strumentazione e composizione per orchestra di fiati” presso il Conservatorio “Morlacchi” di Perugia.

 

 

LA GIURIA – I 12 finalisti in gara si esibiranno al Teatro Lyrick dal vivo, accompagnati dall’orchestra, e saranno giudicati da una giuria di eccezione composta da: Giovanni Caccamo, vincitore della categoria “Nuove proposte” alla 65esima edizione del Festival di Sanremo (premio della critica “Mia Martini”, premio sala stampa “Lucio Dalla” e premio “Emanuele Luzzati”) e terzo classificato alla 66esima edizione del Festival di Sanremo nella sezione “Big”; Alessandro Bracci Ex direttore della Sede Interregionale della SIAE di Roma, nonchè Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana; Julian Borghesan, conduttore e autore di Radio RAI, in onda su Radio1 con il programma “Discosveglia” e su RAI Radio Tutta Italiana con il programma “Lui, Lei, Loro” la storia della musica leggera italiana (è anche conduttore del podcast “Avanti Pop” sulla piattaforma Raiplay Sound); Emilio Munda, produttore, compositore e autore per artisti di talent televisivi come “The Voice“, “Amici” e “X Factor“, autore per l’etichetta Sugar Music, vincitore di Dischi d’Oro e di Platino e per due volte consecutive sul podio del Festival di Sanremo; Beppe Dati, compositore e paroliere, tre Festival di Sanremo vinti, un’opera musicale e più di mille canzoni scritte, tra gli altri, per Mia Martini, Laura Pausini, Marco Masini, Raf, Paolo Vallesi e Francesco Guccini; Fra Alessandro Giacomo Brustenghi, tenore, è stato il primo frate ad aver firmato un esclusivo contratto discografico con una etichetta discografica mondiale, la Decca Records appartenente alla Universal Music.

 

 

IL MANIFESTO – E’ della giovane artista perugina Giulia Ciacci l’opera, intitolata Music Anatomy, che quest’anno impreziosisce il manifesto ufficiale del ProSceniUm Festival: un cuore musicale che racchiude in sé tutte le armonie delle emozioni. Classe 1990, dopo la laurea in Storia dell’arte e varie esperienze in giro per l’Italia, Giulia espone le sue opere presso la galleria “Il Melograno” di Livorno e presso lo Spazio Espositivo Indipendente “Area Privata” a Perugia, dove collabora con lo scultore Pietro Nicoletti.

Condotto da Ezio Greggio, l’evento accoglie ospiti ed esperti che quotidianamente affrontano i temi della nascita pretermine

Appuntamento domenica 11 settembre 2022 con la seconda edizione della Festa delle Mamme e dei Nati Prematuri, la giornata di approfondimento e confronto sulle tematiche della maternità organizzata dal prof. Gian Carlo di Renzo, dalla Parrocchia della Madonna delle Grazie e Santa Tecla di Palazzo di Assisi, dalla Proloco Tordibetto e dalla Confraternita di San Bernardino.

La giornata, che anche quest’anno viene celebrata in occasione della Festa della Madonna, avrà inizio alle ore 9.00 con il raduno delle famiglie, proseguirà con la Santa Messa al Parco della Mamma di Tordibetto (Assisi) e terminerà con la Cerimonia “Mamme e cicogne frettolose” nella Sala della Conciliazione del Comune di Assisi. La cerimonia sarà condotta da Ezio Greggio, presidente dell’Associazione Ezio Greggio, e presieduta dall’ing. Stefania Proietti, Sindaco di Assisi, e dal prof. Gian Carlo di Renzo, professore di Ostetricia e Ginecologia e Medicina Materno-Fetale dell’Università di Perugia e Detroit (USA).

 

 

Interverranno anche Luigi Orfeo, presidente Società Italiana di Neonatologia – SIN, Fra’ Marco Moroni, Custode del Sacro Convento, nonché i rappresentanti delle associazioni delle famiglie dei bambini prematuri.

Ad arricchire la giornata ci sarà la lettura del prof. Andrea Dotta sull’Esperienza dei bimbi ultrapiccoli del Bambino Gesù, nonché la presenza dell’ospite d’onore, Andrea Tomassini, musicista ed emblema di coraggio e determinazione. Andrea farà ascoltare al pubblico il suo ultimo componimento e interloquirà con Ezio Greggio sulle difficoltà dei bambini disabili di inserirsi nel mondo moderno.

L’evento è supportato dal Comune di Assisi, dall’Associazione Ezio Greggio (Montecarlo), dalla Fondazione Bambino Gesù (Roma) e dalle associazioni Cuore di Maglia, Cicogna Frettolosa, La Carica dei Prematuri, Piccino Picciò, Nati Prima, Vivere Onlus, Cucciolo (Pulcino, Nati per Vivere, Il Bruco, Prematuramente, AISTMAR, Remì, Lilliput), Millegiorni spa, dal Resort Borgo Brufa e dall’agriturismo Il Cantico di San Francesco.

L’ex calciatore dell’Inter parla dell’Umbria, delle sue passioni e degli anni nerazzurri.

Undici anni da leader con la stessa maglia – quella dell’Inter – aria e comportamento da bravo ragazzo, attaccamento alla famiglia e alla sua terra. Andrea Ranocchia, nato Bastia Umbra, difensore di professione, è ben lontano dallo stereotipo del calciatore: è uno che piace anche ai tifosi avversari per la sua educazione e gentilezza. Dopo aver vinto con l’Inter un Campionato, due Coppe Italia e una Supercoppa e aver ricevuto il Premio Armando Picchi come Miglior difensore Italiano under 23 nella stagione 2010-2011, oggi veste la maglia del Monza, per iniziare a 34 anni una nuova avventura. Gli abbiamo fatto qualche domanda per conoscere non solo il Ranocchia calciatore, ma anche l’Andrea di tutti i giorni. Unica domanda a cui non ha risposto è stata quella sulla vittoria del Campionato del Milan… chissà perché?!

 

Andrea Ranocchia saluta l’Inter, foto via Facebook

Andrea, qual è il tuo legame con l’Umbria?

È un legame forte, perché è la terra dove sono nato, dove ho gli amici e dove vive la mia famiglia. Le mie radici sono qui e appena posso, quando ho un po’ di tempo libero – non ne ho molto – torno ad Assisi e a Bastia Umbra.

Da bastiolo, per quale rione fai il tifo durante il Palio di San Michele?

Simpatizzo per il rione Moncioveta, ma quando c’è il Palio non ci sono mai perché è già iniziata la stagione, quindi sono praticamente vent’anni che non lo vivo. Però mi è sempre piaciuta molto l’atmosfera che si crea e che si respira durante la festa, indipendentemente da chi vince o perde.

Dopo 11 anni hai lasciato l’Inter: cosa vuol dire chiudere un capitolo così importante della vita lavorativa?

Va bene così. Sono contento di come è finita e soprattutto sono contento di quello che ho fatto in questi 11 anni all’Inter. Questi anni e questa grande squadra mi hanno lasciato veramente tantissimo dentro.

Qual è il ricordo più bello e quello più brutto legato a questi anni nerazzurri?

Il più bello è sicuramente quando abbiamo vinto lo scudetto perché era tanto tempo che l’Inter non ne vinceva uno. Ci ha ripagato di tutti gli anni un po’ bui. Invece, il periodo più brutto è stato quello con i cambi di proprietà, i tanti allenatori. Insomma c’era una grande confusione; però, più che periodo brutto, direi anni difficili in cui le cose non andavano bene.

Ora vesti la maglia del Monza: cosa ti aspetti da questa nuova esperienza?   

Sono contento e veramente grato di questa nuova esperienza. Ho molto entusiasmo e voglio fare una grande annata.

Sei partito dalle giovanili del Bastia e del Perugia: che ne pensi di finire la carriera – quando sarà – col Perugia?

Non escludo nulla. Non so quando e dove finirà la mia carriera, vedrò quanta voglia ho ancora di giocare quando scadrà il mio contratto col Monza. Lascio aperto tutte le porte, ma sinceramente non lo so. Ci penserò quando dovrò prendere altre decisioni lavorative.

 

Andrea Ranocchia con la maglia del Monza, foto by Facebook

Prima o poi tornerai comunque a vivere in Umbria…

Quando smetterò sicuramente tornerò a vivere in Umbria: ho comprato una casa ad Assisi quindi con la mia famiglia vivremo lì.

Cosa fa Andrea Ranocchia quando non fa il calciatore?

Quando non faccio il calciatore faccio il papà. Mi godo gli amici, la famiglia, gli affetti. Non ho tanto tempo libero perché sono sempre in viaggio tra allenamenti, partite e trasferte però cerco di dedicare tutto il mio tempo libero ai miei figli e alla mia famiglia.

Hai qualche hobby?

Sono un grande appassionato di vino, ma il mio hobby preferito è godermi i miei figli.

È il tema promosso dal Movimento delle idee e del fare: le migliori esperienze a confronto con la cittadinanza insieme alle associazioni culturali e politiche e le liste civiche della regione.

Si apre venerdì 1 luglio 2022 ore 16.00  ad Assisi, presso la sede DigiPASS del Palazzo del Capitano del Perdono a Santa Maria degli Angeli, il primo di una serie di appuntamenti pubblici dell’agenda politica del Movimento delle Idee e del fare per l’Umbria, per una riflessione sulla situazione energetica e ambientale in tempo di crisi energetica e crisi bellica.
Caro energia, crisi idrica, caro bollette per cittadini e imprese, progetti per l’innovazione energetica, per la ricerca e la sostenibilità, saranno i temi principali dell’incontro pubblico con la cittadinanza, il primo in presenza, dopo due anni di pandemia, con l’obiettivo di imprimere, insieme ai soggetti nazionali e locali, comprese le liste civiche, che  hanno aderito all’iniziativa (vedi dettagli nella locandina allegata), una svolta seria in campo energetico, economico e ambientale in Umbria, nelle nostre città e in Italia.
Sara l’On. Rossella Muroni – Vice Presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati presente all’appuntamento, a rappresentare la situazione nazionale, le misure per uscire dalla dipendenza energetica e gli scenari futuri del Paese e dell’Europa, insieme al prof. Ing. Franco Cotana dell’Università degli Studi di Perugia e al Dr. Stefano Nodessi Proietti in rappresentanza della Regione Umbria che faranno il punto sui progetti scientifici e le scelte in campo energetico e ambientale di cui l’Umbria è protagonista.
Sarà quindi un appuntamento di confronto sulle più significative e innovative esperienze imprenditoriali, istituzionali e sociali dell’Umbria, sulle idee, proposte e azioni per il futuro della regione come da programma degli interventi.
Dunque, un programma fitto di buoni propositi introdotto da Lorena Pesaresi e Sergio Santini del Movimento delle Idee e del Fare, con il contributo di apertura del Sindaco di Assisi  Stefania Proietti insieme ai giovani del Movimento Friday for Future con il contributo di Martina Carlini.

 

 

Prenderanno parte al dibattito Anna Chiacchierini Imprenditrice – Consorzio AGEA l’impianto di biogas di Sant’Egidio nel comune di Perugia, Albano Agabiti Presidente Coldiretti Umbria, Adriano Rossi Presidente Cooperativa di Comunità Monte Peja – Comunità energetica di San Vito in Monte, Francesco Cinti Ingegnere – Direzione ARPA Umbria, Carla Baldassarri  Vice Presidente Federconsumatori di Perugia, Ottavio Oriano Anastasi Presidente dell’Associazione NO-Profit Guardo Avanti, Luca Gammaitoni Professore Ordinario di fisica dell’Università degli Studi di Perugia, Daniele Zepparelli Direttore Umbria Green Festival.

Con l’adesione e partecipazione di associazioni e liste civiche: Alleanza Verde e Civica, Siamo Bevagna, Todi civica, Assisi Civica, Assisi Domani, Idee Persone Perugia, Associazione Guardo Avanti, Umbria Green Festival, Federconsumatori, Associazione Socialismo XXI, AboutUmbria e RTN Radio.

Una donna straordinaria con una forza commovente che, con tenacia e determinazione nel raccontare la propria testimonianza di deportata al tempo della Seconda Guerra Mondiale, ha stupito tutti coloro i quali hanno ascoltato le sue drammatiche narrazioni in merito ai campi di concentramento nazisti, da lei denominati “campi di annientamento”. Edith Bruck è il suo nome. Nella vita e nella storia rimarrà indelebile come le terribili disumanità che ha vissuto come vittima, sottoposta a violenze in nome di ideali sorretti da gratuite crudeltà.

 Edith Bruck ha raccontato, dapprima a mille studenti umbri, poi alle autorità civili, militari e religiose presso la sala della Conciliazione del Comune, la sua storia di deportata ebrea tredicenne ungherese, dapprima ad Auschwitz e poi in altri campi di sterminio nazisti.
I due incontri sono stati organizzati da Marina Rosati, responsabile del Museo della Memoria di Assisi, dalla fondazione diocesana Opera Casa Papa Giovanni e dal Comune di Assisi, con il patrocinio della Provincia di Perugia. Nell’occasione il Sindaco assisano nonché Presidente della Provincia di Perugia, Stefania Proietti, ha consegnato a Edith Bruck la cittadinanza onoraria di Assisi, con parole di affetto: «La sua testimonianza è stata intensa e la signora Edith ha ribadito più volte che non conosce l’odio. Una scrittrice e una testimonial fantastica che non si è sottratta alle tante domande ricevute. Ci ha detto delle sue cinque luci e così racconta la sua vita. Edith ha lasciato un segno profondo in Assisi e Assisi l’ha abbracciata con tanto affetto. Nell’occasione abbiamo celebrato la sua cittadinanza onoraria come assisana».

 

 

La signora Edith, con semplicità e orgoglio, ha detto: «Grazie per la cittadinanza, di cui sono molto fiera, perché Assisi è una città di esempio di come si può convivere e difendere i perseguitati o i diversi. Io sono molto affezionata a questa città da quando sono in Italia. Poi naturalmente avevo molto amiche ebree italiane che si erano nascoste qui ad Assisi e ogni due anni venivo qui a trovare un’amica. Ssono molto legata a questa città per un’umanità rara che non ho trovato da nessun’altra parte. Non finisce mai l’antisemitismo, non finisce mai il razzismo perché siamo incapaci di vivere in pace e forse questo è il più grande fallimento dell’uomo e della ragione stessa. Io credo che Auschwitz sia stata unica nella storia e non va appiattita o negata o banalizzata, come succede spesso… io non ho mai visto pace dopo la guerra. La mia storia come deportata è iniziata quando avevo 13 anni e i fascisti ungheresi bussarono alla mia porta: dopo 4-5 giorni nei vagoni ferroviari piombati ci hanno portato ad Aushwitz e appena arrivati è successa la prima luce. La sinistra o la destra significavano la camera a gas o il lavoro e un tedesco mi ha fatto andare nella fila del lavoro: questa è la prima luce di cui ho parlato con Papa Francesco».

Questo è l’incipit del racconto di Edith Bruck, straordinaria donna, che con grande lucidità ha espresso la sua drammatica e preziosa testimonianza, da cui si capisce la grande forza che porta in sé, così come la violenza e la crudeltà l’hanno segnata. Non ha uno spirito di rivalsa o vendetta, anzi, Edith ha voluto raccontare la sua esperienza da deportata ebrea soprattutto ai giovani, al fine di sensibilizzarne coscienze; la sua è anche una personale missione di vita, cioè quella di raccontare le violenze e i fatti vissuti, soprattutto agli studenti, per tenere viva la Memoria.

Maria Rosati ci ha confidato il suo entusiasmo per la visita di Edith Bruck ad Assisi: «La visita della signora Bruck è stata una cosa straordinaria che ci riempie d’orgoglio ma la cosa più bella è vedere tanti ragazzi che l’hanno ascoltata attentamente e soprattutto le hanno fatto tantissime domande. Non la volevano lasciar andare via, quanto erano desiderosi di conoscere, direttamente da lei, l’esperienza della deportazione. L’incontro con i giovani è stata la vera essenza di questa bellissima giornata dedicata alla Memoria».

“Uno sguardo su Dante. La tradizione della Commedia e il mito del Sommo Poeta a 700 anni dalla morte”. A cura di Paolo Renzi. Accademico properziano. Assisi, Palazzo del Comune, Sala della Conciliazione, venerdì 22 aprile 2002, ore 16.30.

L’incontro, organizzato dall’Accademia Properziana del Subasio nell’ambito delle iniziative culturali denominate I Venerdì dell’Accademia, è stato concepito come evento conclusivo delle celebrazioni per il VII centenario della morte di Dante Alighieri.

Oggetto di discussione sarà anzitutto la fortuna e la tradizione editoriale della Commedia, illustrata attraverso la disamina di alcuni fra i più importanti codici manoscritti e libri a stampa esposti nella mostra bibliografica recentemente allestita presso la Biblioteca Augusta di Perugia. Nella circostanza, oltre ai materiali bibliografici presenti nelle collezioni della biblioteca (a partire dai tre preziosi codici trecenteschi, gli incunaboli, le edizioni aldine, numerose edizioni dal XVI secolo a oggi) sono stati esposti anche frammenti di manoscritti ed edizioni antiche eccezionalmente concessi da istituzioni pubbliche e da privati dell’Umbria e della Toscana.

La fortuna della Commedia, la cui prima edizione a stampa vide la luce a Foligno nel 1472, coincide con quella della figura di Dante, che muta fortemente nel tempo e che, a partire dal Risorgimento, si connota di caratteristiche mitiche, acquistando dapprima una valenza politica in funzione della costituzione dello stato unitario, quindi diventando un simbolo della lingua e della cultura italiana nel mondo. Ancora oggi Dante e la sua opera sono di estrema attualità e il loro valore, oltre che in ambito nazionale, è universalmente riconosciuto in tutte le culture come patrimonio dell’umanità.

Paolo Renzi, nato a Terni, archeologo e bibliotecario, Accademico Properziano, lavora dal 1999 come Istruttore culturale presso l’Ufficio Fondo Antico della Biblioteca Augusta del Comune di Perugia. Nel 2020-2021 è stato uno dei curatori della mostra bibliografica Dante a Porta Sole. Dai manoscritti a Dante pop e del relativo catalogo edito da Bertoni.

Il 23 aprile il Premio Carlo Lampone, a seguire la presentazione di giuria e Madonne Primavera, ma anche gare e spettacoli per turisti con Balestrieri e Sbandieratori.

Tutto pronto per il Calendimaggio di Assisi 2022, che torna dopo due anni di pandemia, con la formula a quattro giorni e la messa in onda in diretta streaming (a parte le scene di Parte, trasmesse in differita anche nei locali della Taverna e nella ex Pinacoteca) sul sito del Calendimaggio di Assisi (https://www.calendimaggiodiassisi.com/calendimaggio-live) grazie alla collaborazione con Umbria Webcam. Per chi fosse interessato a partecipare in presenza, i biglietti si possono comprare su Boxol

Come nelle precedenti edizioni, prima dei quattro giorni di Festa ci sono alcuni appuntamenti di avvicinamento: il 21 aprile sarà aperta la Taverna nella Sala delle Volte disponibile nei giorni 21-22-23-24-25 e 30 aprile e poi l’1-4-5-6-7 maggio solo a cena, mentre tutti i giorni dal 21 aprile al 7 maggio, sarà attiva la vendita di panini con porchetta e vino nella Sala delle Logge in Piazza del Comune. Il 23 aprile alle 10 nella Sala della Conciliazione la premiazione della ventisettesima edizione del Premio Carlo Lampone, per far conoscere agli studenti delle scuole assisane le tradizioni, la bellezza, lo spirito e l’importanza del Calendimaggio di Assisi.

 

 

Sempre all’interno di …E Vien Calendimaggio, lunedì 25 aprile alle 15.30 in Piazza Santa Chiara la gara di selezione tra i Balestrieri delle Parti e alle 17 nella Sala della Conciliazione la presentazione della giuria Edizione 2022. Sabato 30 aprile alle 16 nella piazzetta Chiesa Nuova la presentazione delle dieci Madonne Primavera e l’omaggio canoro dei Cantori di Assisi. Alle 20.30 nei rioni delle Parti le cene propiziatorie – aperte ai soli tesserati di Magnifica e Nobilissima. Domenica 1 maggio alle 14.30 in Piazza Santa Chiara lo Spettacolo della Compagnia Balestrieri di Assisi e alle 17 lo spettacolo del Gruppo Sbandieratori di Assisi. Martedì 3 maggio tornano invece le scene aperte in costume, dalle 21.30 nei vicoli di Parte de Sotto e Parte de Sopra.

Il programma

Il programma del Calendimaggio “vero e proprio” parte il 4 maggio con la benedizione dei vessilli (nella Cattedrale di San Rufino per Sopra, nella Basilica di San Francesco per Sotto), e, in piazza del Comune dalle 15.45 con il suono della Campana delle Laudi, la consegna delle Chiavi da parte del sindaco al Maestro de Campo che per i successivi 4 giorni avrà simbolicamente il potere sulla città seguita dall’esecuzione dell’Inno del Coprifuoco, dalla restituzione del Palio, dall’investitura dei giurati e dalla lettura dei bandi di sfida. A sera, nei quartieri della Nobilissima, le rievocazioni di vita medioevale.

Giovedì 5 è il giorno di Madonna Primavera, con la sfida tra gli atleti di Parte de Sopra e Parte de Sotto per assegnare a una delle cinque ragazze della propria parte il titolo di regina della festa: dopo i cortei per introdurre le dieci Madonne, gli atleti delle Parti si sfideranno nella gara di tiro dei balestrieri, nella corsa delle tregge e al tiro alla fune. A sera, sarà poi la Magnifica Parte de Sotto a mettere in scena le rievocazioni di vita medioevale.

Venerdì 6 è il giorno de “Lo Spettacolo”, organizzato dall’Ente Calendimaggio con gli Sbandieratori di Assisi. A sera, dalle 21.30, i cortei della sera con gli spettacolari giochi di fuoco. Infine, sabato 7 maggio è il giorno della sfida, con i due cortei storici (dalle 15.30) e la sfida canora (dalle 21.30): intorno alla mezzanotte, l’assegnazione del Palio.

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