La fraternitร di Monteripido e gli Archivi Gerardo Dottori vi invitano allโevento Futurismo Sacro che celebra il centenario (1923-2023) del Trittico di San Francesco eseguito da Gerardo Dottori e custodito nella chiesa di San Francesco del Monte a Monteripido, Perugia.
Il Trittico รจ un notevole esempio di arte sacra allโinterno del futurismo di inizio XX secolo e unโimmagine molto cara agli amici di San Francesco del nostro tempo.
“Il programma pittorico dellโartista si condensa in questโopera, definita anche Lโapoteosi della Porziuncola. Del trittico colpisce la raffigurazione centrale della Porziuncola, luogo degli inizi e del compimento della vita cristiana di Francesco, rivestita della figura simbolica del grembo materno. Le luminose raggiere che da essa provengono raccolgono Francesco in un abbraccio, lo tengono sospeso, a contatto con le verdi colline umbre e i suoi villaggi, trasfigurato nel momento dellโincontro con sorella morteย e i nembi azzurri di un cielo che ha desiderio di accoglierlo. La regina povera della Porziuncola, madre misericordiosa degli inizi della vocazione, lo offre facendo della sua morte un transito felice”. (Luigi Giacometti, San Francesco del Monte a Perugia)
Interverranno Mario Tosti, Universitร degli Studi di Perugia, e Antonella Pesola, Archivi Gerardo Dottori. Lโevento si inserisce nelle celebrazioni di San Francesco e inizierร alle ore 17 di sabato 7 ottobre presso la Biblioteca di Monteripido. Seguirร una lettura dellโopera nella chiesa di Monteripido.
Conclusa con grande successo la terza edizione di Orvieto cittร del Gusto, dellโArte, del Lavoro e dellโInnovazione, lโappuntamento che ha animato per 15 giorni la cittร di Orvieto, andato in scena dal 15 settembre al 1 ottobre.
Grandi numeri per lโevento che ha animato per due settimane la cittร di Orvieto, ideato e realizzato dal consorzio Orvieto Way of Lifeย e daย Fondazione Cotarella, con il patrocinio delย Comune di Orvietoย e il supporto delย Gal Trasimeno Orvietano.
Ph by Orvieto Cittร del Gusto, dell’Arte e del Lavoro e dell’Innovazione
Circa 2000 presenze alla Passeggiata con Gusto che si รจ svolta sabato 30 e domenica 1 ottobre, che ha coniugato lโenogastronomia tipica e visita ad alcuni luoghi storici e artistici della cittร , solitamente chiusi al pubblico. Migliaia i partecipanti ai convegni, alle degustazioni e ai momenti conviviali dedicati alle eccellenze della tavola, in cui sono stati protagonisti esperti e chef stellati, come Gianfranco Vissani, Heinz Beck, Cristina Bowerman e Viviana Varese, e nei quali si รจ raggiunto sempre il tutto esaurito.
Ph by Orvieto Cittร del Gusto, dell’Arte e del Lavoro e dell’Innovazione
Ph by Orvieto Cittร del Gusto, dell’Arte e del Lavoro e dell’Innovazione
Lโevento – declinato in quattro temi cardine, ovvero il Gusto, lโArte, il Lavoro e lโInnovazione – ย ha offerto la possibilitร ai partecipanti di vivere interessanti esperienze: da momenti di confronto concreto con esperti, rappresentanti istituzionali, operatori economici, a esperienze di visita e gusto memorabili. La contaminazione, la sinergia e la connessione fra Arte, Gusto e Lavoro si รจ concretizzata grazie alla collaborazione con i principali attori dellโenogastronomia e del turismo in Italia โย Coldiretti,ย Slow Food,ย Ambasciatori del Gusto,ย Federturismo,ย Sviluppumbriaย โ e anche attraverso la presenza attiva di alcuni importanti Istituti Scolastici di Orvieto.
Ph by MEP Radio
Molti gli esperti e i personaggi del mondo dello sport, della moda, della tv, ma anche della politica e dellโimprenditoria che sono stati coinvolti per portare la loro esperienza e la loro testimonianza a Orvieto. Fra questi anche alcuni importanti influencer partecipanti al viaggio esperienziale organizzato dalla Guida Michelin in Umbria, che hanno potuto ammirare e vivere in prima persona la bellezza di Orvieto e tutto il piacere delle sue eccellenze.
Lโinfluencer perugina รจ ambasciatrice di Compassion, oltre a essere una donna super attiva, sia nella vita reale sia nei social. ร promotrice anche dellโevento che si terrร il 14 ottobre a Perugia: la proiezione del docufilm โImperdonabileโ in cui si racconta il genocidio in Ruanda del 1994.
Oggigiorno siamo circondati da influencer piรน o meno popolari, piรน o meno interessanti, tutti intenti a illuminarci la strada della vita. Riuscire perรฒ ad andare oltre la semplice apparenza glamour e modaiola, per comunicare e promuovere progetti sociali, o semplicemente per affrontare temi che possono far riflettere chi sta dietro lo schermo dello smartphone, non riesce a tutti, anzi veramente a pochi.
A Ilaria Di Vaio questo riesce, e pure bene. Nei suoi spazi social (blog e profilo Instagram, in cui ha 158.000 follower) va oltre, parla di tutto con chiarezza ed empatia: dal suo ruolo di mamma di tre bambine (Matilde, Adelaide e Dorotea) al rapporto profondo con la fede, da ciรฒ che vive nella quotidianitร al suo essere testimonial di Compassion Italia (una onlus internazionale che opera da 70 anni per sostenere i bambini piรน poveri) fino al promuovere iniziative in cui crede profondamente, come lโevento che si terrร il 14 ottobre (ore 18) alla Sala dei Notari a Perugia. Verrร trasmesso il docufilm Imperdonabile, che racconta il genocidio avvenuto in Ruanda nel 1994. ยซLโho sentito subito mio e invito tutti a vederlo per darsi lโoccasione di mettersi in discussione nella propria intimitร e analizzare le cose da un punto di vista diverso. La proiezione รจ gratuita, previa prenotazioneยป. Lโetichetta di semplice influencer le va stretta e sfrutta la sua popolaritร per parlare di progetti meritevoli e valori in cui crede. Dopotuttoโฆ si puรฒ influenzare in diversi modi e su diversi argomenti.
Ilaria Di Vaio
Ilaria, la prima domanda รจ di rito: qual รจ il suo rapporto con lโUmbria?
Che bella domanda! LโUmbria non รจ solo il cuore verde dโItalia, ma รจ il mio cuore. Mio padre ha origini campane, mio nonno sarde e mio marito pugliesi, per questo mi considero italiana nel senso piรน esteso del termine, perรฒ lโUmbria mi ha dato i natali. Sono nata ad Assisi, non a caso: mia mamma ci teneva che venissi al mondo nella cittร piรน conosciuta della regione. Ho sempre vissuto a Perugia e sono cresciuta con influenze di altre regioni, ma allo stesso tempo con un profondo amore per le mie origini umbre. Ho un rapporto molto intenso e particolare con mia nonna materna che รจ di Casalalta (una frazione del Comune di Collazzone): mi ha sempre stimolata a vivere la vita contadina e ad avere un rapporto viscerale con la terra. Il mio amore per questa regione si evidenzia anche dal fatto che sono rimasta a vivere qui, sebbene, per il lavoro che faccio, altri luoghi mi avrebbero avvantaggiato.
Perchรฉ ha scelto di restare?
Per la pace, i ritmi tranquilli e gli spazi percorribili con facilitร , oltre ovviamente per i paesaggi. Io vivo immersa nella campagna, circondata da ulivi e colline, e quando apro gli occhi la mattina vedo la vera Umbria.
Oltre a essere una influencer molto conosciuta รจ anche ambasciatrice di Compassion Italia: quando รจ iniziato questo incarico?
Conosco Compassion da quando sono piccola, perchรฉ con la mia famiglia abbiamo sempre sostenuto dei bambini a distanza. Lโincarico di ambasciatrice รจ nato due anni fa quando mi sono resa conto di avere qualcosa dโimportante in mano e che potevo sfruttare la mia popolaritร nel mondo social in modo concreto e significativo. Ho sempre sentito questa responsabilitร , anche perchรฉ nella vita ho ricevuto molto. Inoltre, non cโรจ nulla di piรน bello che essere utili per qualcun altro. Compassion per me รจ lโoccasione per poter donare ed essere utile, sfruttando quello che ho grazie al mio lavoro. ร veramente una missione.
Ilaria con le figlie Matilde e Adelaide nella Repubblica Dominicana
Questa estate รจ stata con la sua famiglia nella Repubblica Dominicana come testimonial di Compassion per sensibilizzare lโopinione pubblica sulla povertร e il disagio sociale dei minori che vivono lรฌ: ci racconta questโesperienza?
ร la prima volta che ne parlo in unโintervista. ร stato un viaggio incredibile che mi ha cambiato la vita. Sembra una frase retorica, ma รจ reale. Sono partita con la consapevolezza che non sarei piรน tornata uguale a prima; รจ stato un percorso molto formativo, sia dal punto di vista spirituale sia emotivo e allo stesso tempo anche impegnativo. Siamo stati lรฌ un mese: ho portato con me le mie tre figlie e mia mamma, lo rifarei altre mille volte.
Come mai questa scelta?
Rendo le mie figlie sempre molto partecipi nel mio lavoro, loro sanno quello che faccio e sanno i miei impegni. Devo dire che sono per me delle grandi motivatrici. Inoltre, รจ giusto che conoscano delle diverse realtร anche distanti e incredibili.
Cosa ha fatto di concreto in quel mese?
La Repubblica Dominicana รจ tra i primi Paesi nel mondo per il turismo sessuale minorile, oltre alla grande presenza di droga: รจ un contesto molto pesante. Ci sono perรฒ delle piccole isole felici realizzate da Compassion che operano nel territorio: รจ importante che le persone conoscano queste realtร e si rendano conto che il loro aiuto economico si concretizza portando dei risultati. Nella prima parte del viaggio ho conosciuto altre associazioni e organizzazioni internazionali presenti lรฌ; mentre nella seconda parte, come ambasciatrice, ho girato e utilizzato la mia popolaritร per accendere una luce su tutto questo.
Ha in previsione altri viaggi?
Certo, sono solo allโinizio. Fra qualche settimana andrรฒ a Madrid. Il mio compito in Occidente รจ quello di raccogliere fondi, investitori e far conoscere Compassion e le sue attivitร .
Possiamo dire che รจ una influencer social, ma anche molto socialeโฆ
Quella della influencer รจ solo unโetichetta che banalizza tutto. Ognuno utilizza la propria popolaritร in base alle sue peculiaritร e ai suoi interessi. Nel mio profilo Instagram e nel mio blog (Crumbs of Life) racconto chi sono in tutte le mie sfaccettature. Quando nel 2018 Il Sole 24ore mi ha nominato tra le mamme piรน influenti dโItalia, in qualche modo mi ha attaccato unโetichetta, anche se, ovviamente, mi ha aperto tantissime porte a livello lavorativo. I brand con cui collaboro, ad esempio, sanno bene chi sono e come vivo i social, per questo mi capita spesso anche di rifiutare dei lavori, se non sono in linea con quello in cui credo e con il messaggio che voglio trasmettere.
Per lei le parole sono importanti tanto quanto le azioni e, per questo, come diceva, โusaโ la sua popolaritร e le sua parole per sensibilizzare e far conoscere temi importantiโฆ
Sรฌ. Non mi tiro mai indietro quando cโรจ lโoccasione di portare valore. Nel mio canale Instagram ho anche una rubrica in cui intervisto persone per me rilevanti e affronto tematiche importanti, proprio per arricchirmi e arricchire gli altri. Il mio profilo รจ uno spazio comune, un salotto in cui entrare e trovare spazio. Credo che come personaggi popolari abbiamo una responsabilitร nei confronti delle persone che ci seguono, รจ importante proporre qualcosa e spronare a riflettere.
ร con questo spirito che promuove la proiezione del docufilm โImperdonabileโ, che si terrร il 14 ottobre alla Sala dei Notari di Perugia (ore 18). So che tiene molto a questo eventoโฆ
Assolutamente sรฌ, lo sento proprio mio. Sono stati i responsabili di Compassion a parlarmi di questo docufilm, che racconta il genocidio avvenuto in Ruanda nel 1994. Sarร trasmesso per la prima volta a Perugia, il 14 ottobre. ร stato girato da un giovane regista, Giosuรจ Petrone: lโho voluto conoscere perchรฉ il film mi ha colpito nel profondo e volevo capire da che testa e da che persona fosse partito, questo notevole prodotto. Trae origine da un articolo giornalistico che racconta la storia del percorso di riconciliazione tra due famiglie, di etnia diversa, rispettivamente vittime e carnefici durante il genocidio ruandese. ร un invito alla riflessione su alcuni temi di grande attualitร e contiene un messaggio potente, rivoluzionario e di grande impatto. Imperdonabile ci aiuta a considerare quanto male si annida perfino nelle parole, oltre che negli atti crudeli e violenti. Ecco perchรฉ oltre che denunciare bisogna anche imparare a perdonare e questo documentario evidenzia quanto sia notevole il potere delle parole. Lo sento proprio mio e invito tutti a vederlo per darsi lโoccasione di mettersi in discussione nella propria intimitร e analizzare le cose da un punto di vista diverso.
ร mamma di tre bambine, su Instagram e sul blog Crumbs of Life parla di loro e racconta la โvita da mammaโ: cโรจ un consiglio che vuol dare alle neo o future mamme?ย
Nessuno nasce preparato per questo ruolo. Quello che posso consigliare รจ – se abbiamo la grazia di ricevere questo dono – di affrontarlo con tranquillitร , giorno per giorno. Non ha senso riempirsi di paure. ร sicuramente un viaggio complesso che puรฒ provarti e toglierti le forze – ciรฒ รจ indiscutibile – ma dopotutto le cose piรน belle della vita prevedono sacrificio. Nel mio libro Ho bisogno di amare scrivo proprio che: ยซsacrificare significa rendere sacroยป. Noi abbiamo unโaccezione negativa di questo termine, in realtร vuol dire prendere qualcosa di sรฉ e renderla sacra. Essere mamma รจ un lavoro costante anche su sรฉ stessi ed รจ unโoccasione per migliorarsi; tutto questo impegno perรฒ viene ripagato con un amore sconfinato, probabilmente molte volte anche immeritato. ร unโavventura bellissima che va vissuta serenamente con la consapevolezza che non รจ scontata, e per questo va apprezzata nonostante la fatica. Noi mamme ne usciamo sicuramente migliori.
Non crede che oggi siamo un poโ invasi da โmamme socialโ?
Non posso dire se sono troppe o poche, ognuno cerca la sua strada o ne crea un lavoro. Oramai i social sono a disposizione di tutti, ed รจ giusto cosรฌ. La differenza perรฒ la fa il motivo per il quale si realizza una determinata cosa e qual รจ il messaggio che si vuol trasmettere. Se tutto รจ solo legato alla pubblicitร e ai brand, non resisti, e col tempo sparisci. La differenza – che cerco di fare io – non รจ tanto nellโessere mamma, ma nel messaggio che trasmetto.
Spesso si discute dellโesposizione dei figli nei social media: per lei รจ non certo un problemaโฆ
Le mie figlie sono consapevoli di quello che faccio e le coinvolgo quotidianamente in ciรฒ di cui mi occupo. Sanno che ho un lavoro che mi dร visibilitร , che mi fa riconoscere per strada. Inoltre, mio marito รจ un avvocato esperto di proprietร intellettuale, per questo siamo ancora piรน tutelate. Forse un giorno mi rimprovereranno di questo, ma come di tante altre scelte che ora faccio per loro. La cosa fondamentale – ribadisco – รจ di come si utilizzano i social.
Ilaria con le figlie Adelaide, Dorotea e Matilde
ร decisamente multitasking: quante ore hanno le sue giornate?
Per sfruttare la giornata al meglio mi sveglio molto presto, verso le 5.45-6. In questo modo riesco a ritagliarmi del tempo per me stessa: leggo, faccio gli esercizi di logopedia e inizio la giornata. Ho anche ridotto al minimo il tempo che passo al telefono e mi organizzo per incastrare tutto. Cerco di ritagliarmi del tempo anche per me e andare in palestra, รจ un modo per scaricarmi.
Cโรจ qualcosa di Ilaria che in pochi conoscono?
Il rapporto che ho con mia mamma. Vado sempre da lei quando ho bisogno di avere dei consigli, la sua opinione conta molto. Poi cโรจ la mia fede, che รจ qualcosa di profondamente intimo, ma di cui parlo tranquillamente anche nei miei canali.
Di cosa non potrebbe mai fare a meno?
Come dice mia nonna: ยซUscire di casa senza rossetto รจ come uscire senza mutande!ยป (ride)
Lei รจ la sorella maggiore di Mariano Di Vaio, un influencer molto popolare: questo lโha aiutata nel suo lavoro o in qualche modo lโha ostacolata?ย ย
So chi รจ mio fratello e quanto si รจ impegnato per arrivare dovโรจ. Siamo stati cresciuti come dei soldatini, ligi alle regole e allโimpegno. Ovviamente il cognome ha un richiamo che non mi ha certo ostacolato, ma nemmeno aiutato come si potrebbe pensare. Sono molto orgogliosa di lui e degli obiettivi che ha raggiunto e per me รจ solo motivo di vanto essere accostata a Mariano.
Cโรจ stato mai un momento in cui ha pensato di abbandonare i social?
Lo scorso anno mi hanno hackerato il profilo Instagram per la terza volta e con mio marito ci siamo detti: ยซForse deve andare cosรฌ! Farรฒ altroยป.
Per concludere, come descriverebbe lโUmbria in tre parole?ย ย ย ย ย ย ย ย
โCโรจ una corda che vibra in tutti noi, che mantiene vivo il ricordo di Giulio Loreti e ci dร la carica per proseguire in questo cammino. Non smetteremo mai di suonare quella corda. La musica che produce infonde coraggio ed รจ un inno alla vitaโ, queste le parole con cui Sandro Loreti e la sua famiglia festeggiano i primi ventโanni della Fondazione.
Importante traguardo raggiunto grazie al desiderio di Giulio Loreti stesso, malato di tumore al pancreas: che chiunque, proprio come lui, potesse avere le cure e le attenzioni di cui necessitava. La Fondazione che, infatti, รจ poi diventata O.N.L.U.S., fin dalla sua creazione si prodiga ad offrire assistenza medica gratuita a chiunque non sia in grado di sostenere i costi per visite specialistiche o strumentali. A oggi ha al suo attivo numerosi progetti sanitari e sociosanitari, dal 2003 ha effettuato oltre 12.500 visite gratuite e 2518 trasporti gratuiti (per persone non autosufficienti o privi di una rete familiare che necessitino di raggiungere luoghi di cura come ospedali, ambulatori, fisioterapisti, etc.) avvalendosi di un gruppo di 8 volontari e, grazie al Poliambulatorio Specialistico, puรฒ contare su oltre 55 medici e 40 specialitร mediche.
Oggi presieduta dal Cav. Lav. Olga Urbani e, prima di lei, dal Prof. Valerio Di Carlo (San Raffaele – Milano), la Fondazione porta avanti strenuamente la grandezza del pensiero di Giulio Loreti che, nella sua sede di Campello sul Clitunno, ha seminato amore, coraggio e generositร . Lโassistenza medica ad ampio raggio che la Fondazione Giulio Loreti svolge con il suo stesso spirito, riguarda: visite mediche generiche, visite mediche specialistiche, diagnostica come Tac, RSM, Raggi X, mammografie a cui si aggiunge il nuovissimo servizio di chirurgia ambulatoriale generale, vascolare e ortopedica. Non solo cura, ma anche attivitร di indirizzo e consiglio su come muoversi per affrontare casi di affezioni gravi o particolari.
Una grande famiglia, dunque, creatasi negli anni per supportare e aiutare il prossimo. Garanti della vita stessa della Fondazione, oltre ai volontari e ai medici cui quotidianamente vi รจ espressa gratitudine, ci sono quegli attori che permettono con il sostegno fattivo di poter espletare le proprie attivitร : la Farmacia Loreti, il Poliambulatorio Specialistico Giulio Loreti, lโAmbulatorio Veterinario, il Centro di Salute di Campello sul Clitunno, il Centro Heta per Anoressia, Bulimia e Disturbi dellโAlimentazione, una Palestra polifunzionale ed altro. La Fondazione Giulio Loreti nei suoi primi 20 anni dimostra cosรฌ di essere un importante punto di riferimento per il territorio, andando a supportare con solidarietร e collaborazione anche lโazienda sanitaria locale.
Questi 20 anni verranno festeggiati con un evento di grande prestigio proprio nella sede di Campello. In cucina lo chef Giuseppe Sinisi, del Ristorante Apollinare di Spoleto con il suo team, il quale realizzerร un menรน a base di tartufo. Ci sarร la partecipazione straordinaria della famosa Soprano giapponeseYasko Sato, che canterร i pezzi piรน importanti di opere come Madame Butterfly e La Bohรจme, che Yasko ha portato in tutti i teatri piรน famosi nel mondo. Accompagnata al pianoforte da Sookyong Luna Yang, famosissima pianista coreana anche lei ormai innamorata dell’Italia. Questa coppia di donne prestigiose rappresenta davvero un grande regalo per tutti i medici, per i pazienti e per tutti coloro che ruotano intorno alla Fondazione Giulio Loreti. Un ringraziamento speciale va al Tenore Gianluca Terranova, affezionato amico della Fondazione, che ha voluto fortemente la presenza della sua allieva Yasko Sato, per la serata del 6 ottobre. Medicina, Arte e solidarietร sono un mix importantissimo di valori a disposizione del territorio, a maggior ragione in questo momento di grande difficoltร del settore sanitario in tutta Italia.
Il Lions Club Perugia Host, in occasione della riapertura delle scuole, รจ sceso in campo al fianco della Caritas Diocesana per raccogliere materiale di cancelleria a favore delle famiglie che si rivolgono agli Empori della Solidarietร di Perugia.
Il Lions Club Perugia Host, da sempre pronto a mettere in pratica il motto dei Lions nel Mondo ยซWe Serveยป, si รจ trovato naturalmente e convintamente a fianco della Caritas di Perugia che, ispirata dalla fede cattolica per la promozione della Caritร , ha adottato il motto: ยซil Bene รจ contagioso!ยป.
I volontari
Sabato 16 settembre, presso il Centro Commerciale Collestrada, allโinsegna di Alza la testa con la Cultura si รจ svolta una raccolta di materiale scolastico a favore delle famiglie e dei ragazzi sostenuti dai 5 Empori della Solidarietร della Caritas Diocesana. Grazie a una grande partecipazione sono stati raccolti 14 scatoloni di cancelleria che come recita la nota della stessa Caritas sono: ยซrappresentativi di 2.650 pezzi tra quaderni, astucci, album da disegno, calcolatrici, zaini e molto altro per un valore complessivo di oltre 3.000 euroยป.
Il pieno successo dellโiniziativa trova eco nella stessa nota che si conclude: ยซInsieme possiamo prenderci cura dei nostri fratelli in difficoltร e aiutarli a rialzare lo sguardo verso lโalto! Grazie di cuore a Lions Club Perugia Host, Ipercoop Collestrada, Coop Centro Italia, Lino Le Voci e Letizia Mezzasoma per aver organizzato e promosso lโiniziativaยป.
La grande soddisfazione di Letizia Mezzasoma, Presidente del Perugia Host, di tutto il Club e dei giovani del Leo Club di Perugia che si sono distinti per la presenza, lโimpegno e il cuore che hanno messo in gioco, รจ nella consapevolezza di aver dedicato una giornata grazie alla quale molte famiglie inizieranno il nuovo anno scolastico con maggiore serenitร portando con sรฉ un tangibile messaggio di amicizia e solidarietร .
Nel sito ufficiale si legge: ยซAiutaci a portare avanti i progetti di sostegno agli oltre 12.000 poveri accompagnati da Caritas Diocesana. Ridoniamo insieme dignitร a chi lโha perdutaยป. ร stata solo una goccia, ma i mari e gli oceani sono fatti da gocce che il L.C. Perugia Host continuerร a donare a questi nostri sconosciuti amici perchรฉ diventino un mare di solidarietร , amicizia e fratellanza.
Dal 2 ottobre al 7 gennaio la Galleria Tesori d’Arte del Complesso monumentale di San Pietro a Perugia ospiterร , nei pressi della sua collocazione originale, la grande opera che Perugino aveva dipinto per la basilica in Borgo XX Giugno.
Il Perugino di San Pietro torna per la prima volta a casa, nell’omonimo complesso monumentale in Borgo XX Giugno, a Perugia, in una straordinaria mostra che verrร aperta al pubblico lunedรฌ 2 ottobre.
In programma fino a domenica 7 gennaio nella Galleria Tesori d’Arte di San Pietro, l’iniziativa riporta in cittร una parte importante della grande opera che Perugino aveva dipinto per la vicina basilica, ed รจ promossa dalla Fondazione per lโIstruzione Agraria e dall’Universitร degli Studi di Perugia, con il contributo del Comitato promotore delle celebrazioni per il quinto centenario della morte del pittore Pietro Vannucci detto โil Peruginoโ, main sponsorBrunello Cucinelli spa, il sostegno del GAL Media Valle del Tevere.
Il Perugino di San Pietro, allestimento. Ph. D’Arrigo Bellu
La mostra, curata da Laura Teza, professoressa associata di Storia dellโArte moderna dellโUniversitร degli Studi di Perugia, รจ realizzata con il Musรฉe des Beaux-Arts di Rouen e i Musei Vaticani, il patrocinio della Regione Umbria, del Comune di Perugia, dellโAmbasciata di Francia, il Consolato Onorario di Francia a Perugia, e la collaborazione di Isola San Lorenzo, Comune di Cittร della Pieve e Fondazione Ranieri di Sorbello.
La predella dell’Ascensione di Cristo. La storia dell’opera
Nel 1495 i monaci benedettini della basilica di San Pietro ordinarono a Pietro Vannucci, per il loro altare maggiore, una grandiosa Ascensione di Cristo, coronata da un Eterno benedicente con alla base una predella con 11 scomparti, raffiguranti al centro lโAdorazione dei Magi, la Resurrezione e il Battesimo, e ai lati 6 santi benedettini e i due protettori di Perugia, san Costanzo e santโErcolano. Racchiusa da una specie di armadio aperto che la proteggeva e che aveva alla sua sommitร due grandi tondi con profeti, l’opera costituiva un vanto della cittร e del territorio per la sua complessitร e bellezza. La gigantesca macchina fu smontata alla fine del Cinquecento e poi, nel 1797, emigrรฒ con le requisizioni napoleoniche e fu trasferita prima a Parigi e poi frazionata e dispersa in vari musei francesi.ย Ora la grande Ascensione si trova a Lione, la predella nel museo di Rouen, i due Profeti a Nantes, tre santi benedettini alla Pinacoteca Vaticana mentre cinque sono rimasti nella sacrestia di San Pietro a Perugia.
Alla mostra Il Perugino di San Pietro verranno per la prima volta riunificati tutti e undici gli scomparti della predella: lโAdorazione dei Magi, la Resurrezione e il Battesimo vengono dal Museo di Rouen, e sono tra i dipinti piรน spettacolari dellโintera carriera di Perugino, con colori, una resa delle forme e del paesaggio, sorprendenti per luminositร e modernitร .
Battesimo di Cristo. Rouen, Museฬe des Beaux Arts
Il restauro e la ricostruzione digitale
I tre santi benedettini sono stati restaurati per lโoccasione nei Laboratori di Restauro della Pinacoteca Vaticana, recuperando una luminositร e unโarmonia di gamme cromatiche che si pensava perduta. I cinque rimasti a Perugia sono stati riesaminati e sottoposti ad indagini da parte del Laboratorio di Diagnostica dei Beni Culturali della Regione Umbria di Spoleto.
Lo studio interdisciplinare, con il gruppo di lavoro delle professoresse Valeria Menchetelli e Francesca Funis del Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale dellโUniversitร degli Studi di Perugia, ha prodotto uno studio di ricostruzione digitale della grande macchina dโaltare che era collocata nellโabside, cioรจ nella zona dietro lโattuale altare. Chi entrava in Chiesa poteva godersi il grande spettacolo dellโAscensione di Cristo in pieno svolgimento difronte ai suoi occhi.ย Saranno poi esposti in mostra i contratti che regolarono la trattativa tra i monaci di San Pietro e il pittore per questโopera, pagata la stratosferica cifra di 560 ducati dโoro, e le copie che di questa predella fece il noto pittore seicentesco Giovanni Battista Salvi detto il Sassoferrato, che lavorรฒ per un importante abate di San Pietro, dom Leone Pavoni, a testimonianza del grande valore attribuito a queste opere capitali del Rinascimento italiano.
IL PERUGINO DI SAN PIETRO โ INFORMAZIONI
Dove: Galleria Tesori d’Arte, Complesso monumentale di San Pietro, in borgo XX Giugno, 74 a Perugia.
Quando: dal 2 ottobre al 7 gennaio 2023, tutti i giorni in orario 10 โ 13 / 16 โ 19.
In S. Lorenzo, Duomo della medesima cittร (โฆ) dipinse ancora, allโaltare del Sagramento, dove sta riposto lโanello con che fu sposata la Vergine Maria, lo sposalizio di essa Vergine. (Giorgio Vasari)
Con queste parole il biografo aretino Giorgio Vasari descrive il prezioso dipinto che Pietro Perugino eseguรฌ, tra il 1501 e il 1504 per la Cappella del Santo Anello nella Cattedrale di San Lorenzo in Perugia, qui rimasto fino al 1798 quando venne requisito dalle truppe napoleoniche e si trova presso il Musรฉe des Beaux-Arts di Caen.ย ย
Un legame forte unisce lโantico monile, conservato nella cappella intitolata a San Giuseppe e la committenza a Perugino, in cui si fondono insieme storia e devozione della cittร di Perugia. Questo stretto rapporto diede origine ad uno dei capolavori dellโarte italiana rinascimentale a cui, pochi anni piรน tardi si sarebbe ispirato anche Raffaello Sanzio.
A distanza di oltre due secoli dalla partenza dellโopera, lโIsola di San Lorenzo โ Museo del Capitolo della Cattedrale, nellโambito del progetto โPerugino nel segno del tempoโ curato dallโArcidiocesi di Perugia-Cittร della Pieve e Genesi, realizzato con il contributo del Comitato Promotore delle celebrazioni per il quinto centenario della morte di Pietro Vannucci detto il Perugino, organizza dal 23 settembre 2023 allโ8 gennaio 2024 un laboratorio curato da Bottega Tifernate in cui prenderร forma, sotto gli occhi dei visitatori, la realizzazione di una riproduzione in scala 1:1 dello Sposalizio della Vergine utilizzando la tecnica della pictografia.ย
Uno degli aspetti piรน studiati dalla critica artistica ha messo in luce lโimportante ruolo che la bottega, intesa e concepita come luogo di formazione degli allievi e della trasmissione del sapere, ebbe nellโoperato di Perugino, ed รจ per questo che lโIsola di San Lorenzo, propone per il periodo autunnale un evento dalla forte valenza didattico-formativa. La pictografia รจ una tecnica brevettata dalla Bottega Tifernate che permette di eseguire riproduzioni dellโopere dโarte aventi le stesse qualitร del dipinto. Anni di studio e di ricerca nel settore della pittura e del restauro hanno permesso di ricostruire esattamente i metodi e le ricette di lavorazione con i quali i pittori rinascimentali procedevano per la realizzazione delle loro preziose opere.ย
Il cantiere รจ unโopportunitร per turisti e visitatori di immergersi nellโatmosfera di una bottega rinascimentale fatta di disegni, spolveri, pennelli, variegati pigmenti e preziosi supporti in legno: un luogo in cui, attraverso la maestria dellโartigiano depositario di antichi saperi, prendono vita le opere dโarte, proprio come avveniva secoli fa.Lโiniziativa si configura inoltre come unโoccasione per approfondire la conoscenza del rapporto che unisce il Divin Pittore alla Cattedrale di Perugia.ย ย
Oltre al cantiere, con lo stesso biglietto dโingresso, รจ visitabile il Museo del Capitolo della Cattedrale di San Lorenzo, che si presenta al pubblico con un nuovo allestimento tematico, realizzato in occasione del centenario dellaโฏsua fondazioneโฏ(1923-2023): la sua collezione conserva pregevoli testimonianze dellโarteโฏumbra del Rinascimento,โฏtra cuiโฏi frammenti dellโAltare della Pietร di Agostino di Duccio, il gonfalone di San Fiorenzo di Benedetto Bonfigli e la Pala di SantโOnofrio, capolavoro giovanile di Luca Signorelli.โฏโฏUn docufilm dedicato alla storia del Santo Anello, realizzato in collaborazione con il giornalista Roberto Fontolan e con la voce narrante di Alessandro Haber, completa il percorso di visita, raccontando lโavvincente vicenda del prezioso monile giunto in cittร nel 1473 e conservato nella Cattedrale di San Lorenzo dal 1488, allโinterno dellโantico forziere per la cui apertura servono ben quattordici chiavi.โฏย
Orario:ย
Lunedรฌ-Domenica 10.30 – 13.30โฏ/โฏ14.30 – 19.00 Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura.ย
I Primi dโItalia รจ il primo e unico Festival Nazionale dei Primi Piatti. Pasta, riso, zuppe, gnocchi, polenta, ma anche i prodotti agroalimentari indispensabili per la creazione di un gustoso primo, sono i protagonisti della maratona culinaria piรน appetitosa dโItalia.
Una manifestazione che veste a festa lโintero centro storico di Foligno, promuovendo a tutto tondo la cultura del primo piatto in tavola. Questโanno andrร in scena dal 28 settembre al 1 ottobre 2023. Quattro giorni allโinsegna di degustazioni continuative, lezioni di cucina, dimostrazioni di grandi chef, produzioni alimentari di qualitร , ma anche momenti di spettacolo e di intrattenimento. Un universo di degustazioni continuative e di cultura alimentare, dove tutte le vie portano al gusto.
Le tante ricette di primi piatti saranno servite, con orario no-stop, nelle suggestive taverne barocche trasformate per lโoccasione in Villaggi del Gusto. Non mancheranno chef stellati che proporranno in degustazione un menu di primi piatti in abbinamento a vini prestigiosi, per un percorso gastronomico dโeccezione per il piacere degli occhi e soprattutto del palato. Lโesperienza, lโestro, la genialitร , la sapienza e la capacitร delle Stelle dellโalta cucina a portata di tutti.
Uno spazio formato baby dove i piรน piccoli potranno partecipare ad attivitร ludiche e di animazione per apprendere – tra gioco e didattica – informazioni utili a sviluppare sane abitudini alimentari. Da non perdere anche la mostra mercato con lโesposizione e vendita delle migliori paste artigianali di qualitร e dei prodotti nazionali piรน caratteristici, cosรฌ come la cultura dei cibi poveri di strada, che raccontano le tipicitร delle regioni italiane.
Tra gli appuntamenti piรน curiosi cโรจ La pasta della Nonna, un evento perfetto per i principianti dellโimpasto che, sotto la sapiente guida degli chef APCI, realizzeranno i diversi formati di pasta allโuovo.
A tutto questo si aggiungono i percorsi di cucina e gli eventi speciali come i convegni Menti in pasta: incontro con esperti dellโUniversitร di Perugia per conoscere piรน a fondo uno degli alimenti principali della dieta mediterranea e Sicurezza alimentare e qualitร ; e il concerto Futuro Possibili in collaborazione con Amici della Musica di Foligno & I Primi dโItalia, che sarร seguito da un apericena. Verrร infine assegnato anche lโimportante premio del Festival ai personaggi italiani che si sono distinti nel loro settore.
Si terrร sabato 14 ottobre alle ore 18.30 la seconda mostra personale dellโartista francese Achao presso lโincantevole e centrale spazio espositivo della Galleria delle Logge, in piazza del Comune di Assisi.
La sua seconda mostra nella magica localitร umbra verterร sul connubio tra arte figurativa e musica senza trascurare la spiritualitร , linea guida della produzione dellโartista, che si manifestano in perfetta armonia nelle sue grandi tele lasciate libere, dunque senza il tradizionale telaio, per permettere allโosservatore di effettuare unโesperienza immersiva, per perdersi in quelle immagini appartenenti stilisticamente allโEspressionismo Astratto con unโaccezione contemplativa e meditativa, persino ipnotica, grazie alle trasparenze e alle ombre che donano profonditร e riflesso alle immagini principali.
Lโartista francese Achao
La serie dedicata alla musica si affianca a quella ispirata ai Mandala di cui Achao mette in evidenza solo il centro, di forma circolare dunque incarnante la perfezione dellโanima, e ai Vahana induisti, sottolineando la sua forte connessione con una spiritualitร e con la consapevolezza dellโimportanza di connettersi con lโuniverso intorno allโindividuo.
Allegro vivace IV- acrilico e inchiostro su tela libera, 180x180cm
Dice di lui Marta Lock che presenterร lโartista anche questa volta come giร in occasione di tutte le sue altre mostre in Italia: โLโartista francese Achao interpreta a suo modo il tema della connessione tra pittura e musica associandovi anche concetti filosofici delle religioni orientali, vibrazioni energetiche che si traducono sulla tela in forme fluttuanti, delicate e quasi trasparenti seppur fortemente intense dal punto di vista cromatico, a riprodurre la leggerezza dellโanima nella fase di consapevolezza e di dialogo con la spiritualitร stimolata dallโascolto delle note piรน vivaci della musica classica. [โฆ]Il tipo di ricerca di Achao converge cosรฌ con quella di Kandinsky dal punto di vista concettuale perchรฉ laddove il secondo attribuiva ai colori lโidentificazione con le note musicali, il primo invece racconta lโatmosfera generale, come se lโapparato sinfonico si diffondesse sullโintera composizione pittorica accompagnando le figure indefinite in una danza armonica che raggiunge lโemotivitร dellโosservatore, il quale ne viene inevitabilmente coinvolto.[โฆ] Altro punto cardine della pittura di Achao รจ il contatto, il ricongiungimento con la spiritualitร che lui ha scoperto attraverso lo studio e lโapprofondimento delle filosofie orientali, in particolare il buddismo, e che traduce in invito nei confronti dellโosservatore di riuscire a lasciarsi condurre verso percorsi nuovi, inesplorati dalle religioni occidentali, dove l’uomo รจ parte di un tutto piรน grande di lui, dove l’essere umano diventa il perno dell’evoluzione e dell’elevazione di un’anima che ha bisogno di spogliarsi delle sue convinzioni limitanti per tendere verso la riconnessione con la divinitร presente in ogni cosa e che attende solo di accogliere la persona che manifesta il bisogno e la volontร di trovare questo contatto.โ
Lโevento, patrocinato dal Comune di Assisi, sarร seguito da un brindisi offerto dallโartista agli ospiti partecipanti, per festeggiare e rendere omaggio alla sua seconda mostra nel suolo umbro.
Lโaggiornamento dellโarchivio multimediale e la presentazione, in anteprima, del progetto legato alla realizzazione del nuovo museo dei Plenaristi presso lโex villa Morandi al Belvedere superiore della Cascata delle Marmore.
Saranno questi i momenti salienti dellโevento del 30 settembre quando, a cura dellโAsp Beata Lucia, si svolgerร a Narni, presso il complesso monumentale di piazza Galeotto Marzio, la Giornata dei Plenaristi – Paesaggi e Viaggi dโArte. Unโoccasione unica non solo per fare il punto sullo stato dellโarte del progetto iniziato nove anni fa grazie alla passione e alla costanza di Franco Passalacqua, ma anche per guardare con gli occhi degli artisti del passato il territorio di Narni e non solo.
LโArchivio e il Nuovo Museo La Villa Sulla Cascata, trekking e pittura
La giornata inizierร alle 10: partenza dal Beata Lucia per un Trekking sui luoghi del Grand Tour del territorio di Narni a cura di 165m_Servizi Turistici (prenotazione al numero 345 6983825); contestualmente, a partire dalle 10,30, la Terrazza dei Plenaristi ospiterร unโattivitร di pittura en plein air in conclusione delle attivitร estive promosse da Asp Beata Lucia, Comune di Narni e coop Edit.
A partire dalle 15 si svolgerร la conferenza che vedrร la presentazione dellโaggiornamento dellโarchivio-database dei dipinti, disegni e acquerelli realizzati dai pittori del plein air nella valle ternana fra โ700 e โ800. Lโarchivio, consultabile sul sito www.plenaristi.it, classifica ben 410 opere di 105 autori noti e 12 autori anonimi, dipinti che si trovano in collezioni private e in 90 musei del mondo dal Giappone agli Stati Uniti. Dopo i saluti istituzionali, interverranno il dott. Franco Passalacqua, ideatore e curatore del progetto I Plenaristi nella valle del Nera e la dott.ssa Marcella Culatti dellโUniversitร di Bologna e della Fondazione Zeri.
Seguirร la presentazione in anteprima del nuovo Museo dei Plenaristi, in corso di realizzazione alla Villa sulla Cascata, un luogo unico che si trova a ridosso della caduta della Cascata delle Marmore e circondata da un parco che offre visuali inedite sul primo salto e sulla Valnerina.
La villa, di proprietร della famiglia Noceta Dillon, รจ in corso di ristrutturazione ed ospiterร una magnifica collezione di dipinti realizzati da artisti provenienti da tutta Europa tra โ700 e โ800. Periodo che ha visto la nascita in Italia della pittura dal vero. Per lโoccasione verranno mostrate in anteprima, nella sala espositiva del Beata Lucia, sei opere della collezione che saranno commentate dalla storica dellโarte Marcella Culatti.
Il progetto I Plenaristi nella valle del Nera
Era il 2014 quando, presso il Caos di Terni, si รจ svolta la presentazione del progetto I Plenaristi nella valle del Nera a cura del dottor Franco Passalacqua. Di fatto tutti gli obiettivi proposti nellโambito del progetto sono stati realizzati e tuttora fruibili: il sito web www.plenaristi.it; i documentari โLa valle incantataโ e โCorot nella valle incantataโ; lโArchivio/database digitale Il Museo Diffuso dei Plenaristi; Il Percorso Corot Papigno; la Terrazza dei Plenaristi e la sala immersiva multimediale al Beata Lucia di Narni; lโAllestimento multimediale alla biglietteria della Cascata delle Marmore e i numerosi corsi di pittura dal vero per bambini e adulti.
La realizzazione di questo progetto รจ stata possibile grazie allโimpegno economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni (CARIT) e alla partecipazione dei Comuni di Terni e Narni e allโopera di volontariato.