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Dal 2 ottobre al 7 gennaio la Galleria Tesori d’Arte del Complesso monumentale di San Pietro a Perugia ospiterร , nei pressi della sua collocazione originale, la grande opera che Perugino aveva dipinto per la basilica in Borgo XX Giugno.

Il Perugino di San Pietro torna per la prima volta a casa, nell’omonimo complesso monumentale in Borgo XX Giugno, a Perugia, in una straordinaria mostra che verrร  aperta al pubblico lunedรฌ 2 ottobre.

In programma fino a domenica 7 gennaio nella Galleria Tesori d’Arte di San Pietro, l’iniziativa riporta in cittร  una parte importante della grande opera che Perugino aveva dipinto per la vicina basilica, ed รจ promossa dalla Fondazione per lโ€™Istruzione Agraria e dall’Universitร  degli Studi di Perugia, con il contributo del Comitato promotore delle celebrazioni per il quinto centenario della morte del pittore Pietro Vannucci detto โ€œil Peruginoโ€, main sponsor Brunello Cucinelli spa, il sostegno del GAL Media Valle del Tevere.

 

Il Perugino di San Pietro, allestimento. Ph. D’Arrigo Bellu

 

La mostra, curata da Laura Teza, professoressa associata di Storia dellโ€™Arte moderna dellโ€™Universitร  degli Studi di Perugia, รจ realizzata con il Musรฉe des Beaux-Arts di Rouen e i Musei Vaticani, il patrocinio della Regione Umbria, del Comune di Perugia, dellโ€™Ambasciata di Francia, il Consolato Onorario di Francia a Perugia, e la collaborazione di Isola San Lorenzo, Comune di Cittร  della Pieve e Fondazione Ranieri di Sorbello.

La predella dell’Ascensione di Cristo. La storia dell’opera

Nel 1495 i monaci benedettini della basilica di San Pietro ordinarono a Pietro Vannucci, per il loro altare maggiore, una grandiosa Ascensione di Cristo, coronata da un Eterno benedicente con alla base una predella con 11 scomparti, raffiguranti al centro lโ€™Adorazione dei Magi, la Resurrezione e il Battesimo, e ai lati 6 santi benedettini e i due protettori di Perugia, san Costanzo e santโ€™Ercolano. Racchiusa da una specie di armadio aperto che la proteggeva e che aveva alla sua sommitร  due grandi tondi con profeti, l’opera costituiva un vanto della cittร  e del territorio per la sua complessitร  e bellezza. La gigantesca macchina fu smontata alla fine del Cinquecento e poi, nel 1797, emigrรฒ con le requisizioni napoleoniche e fu trasferita prima a Parigi e poi frazionata e dispersa in vari musei francesi.ย  Ora la grande Ascensione si trova a Lione, la predella nel museo di Rouen, i due Profeti a Nantes, tre santi benedettini alla Pinacoteca Vaticana mentre cinque sono rimasti nella sacrestia di San Pietro a Perugia.

Alla mostra Il Perugino di San Pietro verranno per la prima volta riunificati tutti e undici gli scomparti della predella: lโ€™Adorazione dei Magi, la Resurrezione e il Battesimo vengono dal Museo di Rouen, e sono tra i dipinti piรน spettacolari dellโ€™intera carriera di Perugino, con colori, una resa delle forme e del paesaggio, sorprendenti per luminositร  e modernitร .

 

Battesimo di Cristo. Rouen, Museฬe des Beaux Arts

Il restauro e la ricostruzione digitale

I tre santi benedettini sono stati restaurati per lโ€™occasione nei Laboratori di Restauro della Pinacoteca Vaticana, recuperando una luminositร  e unโ€™armonia di gamme cromatiche che si pensava perduta. I cinque rimasti a Perugia sono stati riesaminati e sottoposti ad indagini da parte del Laboratorio di Diagnostica dei Beni Culturali della Regione Umbria di Spoleto.

Lo studio interdisciplinare, con il gruppo di lavoro delle professoresse Valeria Menchetelli e Francesca Funis del Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale dellโ€™Universitร  degli Studi di Perugia, ha prodotto uno studio di ricostruzione digitale della grande macchina dโ€™altare che era collocata nellโ€™abside, cioรจ nella zona dietro lโ€™attuale altare. Chi entrava in Chiesa poteva godersi il grande spettacolo dellโ€™Ascensione di Cristo in pieno svolgimento difronte ai suoi occhi.ย  Saranno poi esposti in mostra i contratti che regolarono la trattativa tra i monaci di San Pietro e il pittore per questโ€™opera, pagata la stratosferica cifra di 560 ducati dโ€™oro, e le copie che di questa predella fece il noto pittore seicentesco Giovanni Battista Salvi detto il Sassoferrato, che lavorรฒ per un importante abate di San Pietro, dom Leone Pavoni, a testimonianza del grande valore attribuito a queste opere capitali del Rinascimento italiano.

 


IL PERUGINO DI SAN PIETRO โ€“ INFORMAZIONI

Dove: Galleria Tesori d’Arte, Complesso monumentale di San Pietro, in borgo XX Giugno, 74 a Perugia.

Quando: dal 2 ottobre al 7 gennaio 2023, tutti i giorni in orario 10 โ€“ 13 / 16 โ€“ 19.

In S. Lorenzo, Duomo della medesima cittร  (โ€ฆ) dipinse ancora, allโ€™altare del Sagramento, dove sta riposto lโ€™anello con che fu sposata la Vergine Maria, lo sposalizio di essa Vergine. (Giorgio Vasari)

Con queste parole il biografo aretino Giorgio Vasari descrive il prezioso dipinto che Pietro Perugino eseguรฌ, tra il 1501 e il 1504 per la Cappella del Santo Anello nella Cattedrale di San Lorenzo in Perugia, qui rimasto fino al 1798 quando venne requisito dalle truppe napoleoniche e si trova presso il Musรฉe des Beaux-Arts di Caen.ย ย 

Un legame forte unisce lโ€™antico monile, conservato nella cappella intitolata a San Giuseppe e la committenza a Perugino, in cui si fondono insieme storia e devozione della cittร  di Perugia. Questo stretto rapporto diede origine ad uno dei capolavori dellโ€™arte italiana rinascimentale a cui, pochi anni piรน tardi si sarebbe ispirato anche Raffaello Sanzio.

 

 

A distanza di oltre due secoli dalla partenza dellโ€™opera, lโ€™Isola di San Lorenzo โ€“ Museo del Capitolo della Cattedrale, nellโ€™ambito del progetto โ€˜Perugino nel segno del tempoโ€™ curato dallโ€™Arcidiocesi di Perugia-Cittร  della Pieve e Genesi, realizzato con il contributo del Comitato Promotore delle celebrazioni per il quinto centenario della morte di Pietro Vannucci detto il Perugino, organizza dal 23 settembre 2023 allโ€™8 gennaio 2024 un laboratorio curato da Bottega Tifernate in cui prenderร  forma, sotto gli occhi dei visitatori, la realizzazione di una riproduzione in scala 1:1 dello Sposalizio della Vergine utilizzando la tecnica della pictografia.ย 

Uno degli aspetti piรน studiati dalla critica artistica ha messo in luce lโ€™importante ruolo che la bottega, intesa e concepita come luogo di formazione degli allievi e della trasmissione del sapere, ebbe nellโ€™operato di Perugino, ed รจ per questo che lโ€™Isola di San Lorenzo, propone per il periodo autunnale un evento dalla forte valenza didattico-formativa. La pictografia รจ una tecnica brevettata dalla Bottega Tifernate che permette di eseguire riproduzioni dellโ€™opere dโ€™arte aventi le stesse qualitร  del dipinto. Anni di studio e di ricerca nel settore della pittura e del restauro hanno permesso di ricostruire esattamente i metodi e le ricette di lavorazione con i quali i pittori rinascimentali procedevano per la realizzazione delle loro preziose opere.ย 

Il cantiere รจ unโ€™opportunitร  per turisti e visitatori di immergersi nellโ€™atmosfera di una bottega rinascimentale fatta di disegni, spolveri, pennelli, variegati pigmenti e preziosi supporti in legno: un luogo in cui, attraverso la maestria dellโ€™artigiano depositario di antichi saperi, prendono vita le opere dโ€™arte, proprio come avveniva secoli fa. Lโ€™iniziativa si configura inoltre come unโ€™occasione per approfondire la conoscenza del rapporto che unisce il Divin Pittore alla Cattedrale di Perugia.ย ย 

Oltre al cantiere, con lo stesso biglietto dโ€™ingresso, รจ visitabile il Museo del Capitolo della Cattedrale di San Lorenzo, che si presenta al pubblico con un nuovo allestimento tematico, realizzato in occasione del centenario dellaโ€ฏsua fondazioneโ€ฏ(1923-2023): la sua collezione conserva pregevoli testimonianze dellโ€™arteโ€ฏumbra del Rinascimento,โ€ฏtra cuiโ€ฏi frammenti dellโ€™Altare della Pietร  di Agostino di Duccio, il gonfalone di San Fiorenzo di Benedetto Bonfigli e la Pala di Santโ€™Onofrio, capolavoro giovanile di Luca Signorelli.โ€ฏโ€ฏUn docufilm dedicato alla storia del Santo Anello, realizzato in collaborazione con il giornalista Roberto Fontolan e con la voce narrante di Alessandro Haber, completa il percorso di visita, raccontando lโ€™avvincente vicenda del prezioso monile giunto in cittร  nel 1473 e conservato nella Cattedrale di San Lorenzo dal 1488, allโ€™interno dellโ€™antico forziere per la cui apertura servono ben quattordici chiavi.โ€ฏย 

 


Orario:ย 

Lunedรฌ-Domenica
10.30 – 13.30โ€ฏ/โ€ฏ14.30 – 19.00
Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura.ย 

ย Link per acquistare il biglietto: https://bit.ly/TicketBottegaTifernateย 

ย Per informazioni e prenotazioni:โ€ฏย www.isolasanlorenzo.it ย 

isolasanlorenzo@genesiagency.itโ€ฏ – info@secretumbria.itย 

075 57 24 853โ€ฏ/โ€ฏ075 82 41 011โ€ฏ/โ€ฏ370 15 81 907.ย 

La stregoneria medievale si manifestรฒ in Umbria anche con Filippa di Cittร  della Pieve, accusata di utilizzare pratiche magiche per oltraggiare la comunitร .

Il Medioevo

Oltre alla visione positiva che ricorda lo spirito cavalleresco, principi, principesse e immaginari fiabeschi, quelli del Medioevo sono stati marchiati come secoli di barbarie e assolutismo dove la tortura e la caccia alle streghe erano allโ€™ordine del giorno. La superstizione, il misticismo, lo ius primae noctis e la cintura di castitร  ci hanno fatto immaginare una societร  in continua decadenza. Si tratta solamente di luoghi comuni di marginale interesse, oppure vi sono nascoste delle veritร  incontrovertibili? A me piace pensare piรน a un Medioevo come terreno fertile per le successive idee di libertร  comunale, ma per quei lettori incuriositi e sedotti da storie di magia e di stregoneria parlerรฒ oggi della strega umbra Filippa, della quale in realtร  sappiamo ben poco.

 

Il ritratto di una strega

Al di lร  delle leggende esiste una veritร  storica: le streghe erano persone maligne che praticavano magia nera e rituali simbolici. Generalmente si trattava di donne sole, vedove o forestiere e di tutte quelle che godevano di cattiva fama. Alcune di loro avevano conoscenze in erboristeria, ma tutte vivevano ai margini della societร  e in totale indigenza. Le streghe erano accusate di avere patti con il diavolo e di adorarlo, di avere poteri per danneggiare la comunitร  e di partecipare a raduni (denominati sabba) dove venivano compiute orge diaboliche e riti blasfemi. Nel Medioevo il potere attribuito alle streghe era usato per spiegare le disgrazie che si abbattevano sugli uomini.

Le streghe nella storia

รˆ nel tardo Medioevo che la Chiesa Cattolica individua nelle streghe dei personaggi eretici, dediti al culto di Satana e per questo un fenomeno da estirpare. Nasce cosรฌ la caccia alle streghe, una specie di persecuzione e sopraffazione contro le donne accusate di eresia, divenendo ciรฒ anche una questione di diritto pubblico. Giร  con la bolla pontificia Quod Super Nunnullis, emanata da Papa Alessandro IV nel 1257, s’intravedono le prime tracce della caccia alle streghe. Sarร  lโ€˜Inquisizione poi a condannare e uccidere migliaia di persone con lโ€˜accusa di stregoneria ed eresia, e fra queste anche molte fattucchiere. Fra le streghe piรน famose della storia ricordiamo: Ursula Kemp (giustiziato in Inghilterra nel 1582), Merga Bien (giustiziata all’inizio del 1600 in Germania dopo il processo di Fulda), la scozzese Agnes Sampson strangolata e poi bruciata per aver partecipato a un rito in cui si evocava Satana.

Il processo

Il processo si divideva in diverse fasi. Innanzitutto la denuncia poteva avvenire sia da parte di un accusatore che aveva delle prove, sia da parte di un accusatore senza prove, ma che godeva di buona fama e di fede. Dopo aver ricevuto le accuse il giudice avviava la procedura composta da un iniziale giuramento e delle domande al denunciante. Il resto del processo si sviluppava attraverso lโ€˜interrogatorio, le testimonianze e la confessione. Sรฌ, proprio la confessione perchรฉ lโ€˜imputata quasi sempre confessava dopo essere stata sottoposta a torture. Lโ€˜obiettivo del processo era uno solo: confermare le accuse. Dopo la tortura e la confessione, si decideva come la strega doveva essere uccisa in base al fatto compiuto (stregoneria, eresia, satanismo). Le modalitร  di esecuzione erano tre: il rogo, lโ€˜impiccagione e lo schiacciamento da pietre.

In Umbria

Sappiamo, da molti autori di trattati di magia, antichi e moderni, che lโ€˜Umbria, รจ stata sempre una zona rinomata per le leggende demoniache e arti magiche, scaturite dalla fantasia popolare di tutta la regione. Non stupiscono i molti processi di stregoneria avvenuti in questa zona dโ€˜Italia fin dal Medioevo, essendo questa unโ€˜area geografica di santi e di mistici aventi anche lo scopo di preservare lโ€˜ortodossia religiosa. I processi umbri per stregoneria hanno incuriosito molto e ci hanno dato la possibilitร  di conoscere alcune note streghe come Matteuccia da Todi, Santuccia da Nocera, Luminuccia di Bonisegna e Katerina di Modrus, ma oggi vi parlerรฒ della strega Filippa.

Disegno della strega Filippa

Filippa di Cittร  della Pieve

Di Filippa non conosciamo lโ€˜anno di nascita, ma solo lโ€˜anno di morte – il 1455 – e un evento del 1434. Tutto ha inizio proprio in quellโ€˜anno, il 1434, quanto Filippa si recรฒ da una certa Claruzia per farsi insegnare attivitร  scellerate. Claruzia: “visa eius voluntate pexima, infrascripta scelera et diabolicas compoxitiones docuit” (vedendo che la sua volontร  era cattiva, insegnรฒ i delitti sottoscritti e le composizioni diaboliche). Inizia cosรฌ, da questo incontro, una ventennale attivitร  di stregoneria che la porterร  a essere giudicata, nel 1455, dal Capitano del Popolo di Perugia. Il fatto piรน grave che le sarร  contestato fu proprio la scelta e la volontร  precisa di farsi strega, e lโ€™aver cercato un legame con Claruzia (altra strega) e fra loro e il demonio. I riti che celebra Filippa sono estremi come quando si spoglia completamente (capudque suum atque capillos extra omnem ordinem posuit) (si mise in disordine la testa e i capelli), invocando il demonio e al demonio tutta si dona per acquisire potere. Filippa si confronta continuamente con il demonio e nella dinamica dellโ€™appartenenza a lui รจ solita girare nuda di notte parlando e farneticando con il viso rivolto verso la luna. Filippa di Cittร  della Pieve รจ strega fra le streghe e la sua scelta di vivere per il Male la trasformarono in una donna maledetta e indifendibile. Il suo peccato fu di una gravitร  eccezionale, non esisteva alternativa: doveva essere processata per stregoneria e il prima possibile! Anche alla strega di Cittร  della Pieve fu estorta, con la tortura, la confessione, fra le altre cose, di โ€œaver cercato deliberatamente il diavoloโ€. Nellโ€™aprile del 1455 fu condannata a morte e la sua esecuzione ebbe luogo a Perugia, dove le fiamme del rogo posero fine a questa storia. Non sappiamo se Filippa fu lasciata a digiuno, come era la regola per queste sentenze, ma di sicuro la condanna fu eseguita su pubblica piazza in modo che lo spettacolo venisse visto dalla maggior parte delle persone e che la popolazione venisse cosรฌ colpita dal terrore. Era un modo per distruggere contemporaneamente anima e corpo.

I Primi dโ€™Italia รจ il primo e unico Festival Nazionale dei Primi Piatti. Pasta, riso, zuppe, gnocchi, polenta, ma anche i prodotti agroalimentari indispensabili per la creazione di un gustoso primo, sono i protagonisti della maratona culinaria piรน appetitosa dโ€™Italia.

Una manifestazione che veste a festa lโ€™intero centro storico di Foligno, promuovendo a tutto tondo la cultura del primo piatto in tavola. Questโ€™anno andrร  in scena dal 28 settembre al 1 ottobre 2023. Quattro giorni allโ€™insegna di degustazioni continuative, lezioni di cucina, dimostrazioni di grandi chef, produzioni alimentari di qualitร , ma anche momenti di spettacolo e di intrattenimento. Un universo di degustazioni continuative e di cultura alimentare, dove tutte le vie portano al gusto.

 

 

Le tante ricette di primi piatti saranno servite, con orario no-stop, nelle suggestive taverne barocche trasformate per lโ€™occasione in Villaggi del Gusto. Non mancheranno chef stellati che proporranno in degustazione un menu di primi piatti in abbinamento a vini prestigiosi, per un percorso gastronomico dโ€™eccezione per il piacere degli occhi e soprattutto del palato. Lโ€™esperienza, lโ€™estro, la genialitร , la sapienza e la capacitร  delle Stelle dellโ€™alta cucina a portata di tutti.

Uno spazio formato baby dove i piรน piccoli potranno partecipare ad attivitร  ludiche e di animazione per apprendere – tra gioco e didattica – informazioni utili a sviluppare sane abitudini alimentari. Da non perdere anche la mostra mercato con lโ€™esposizione e vendita delle migliori paste artigianali di qualitร  e dei prodotti nazionali piรน caratteristici, cosรฌ come la cultura dei cibi poveri di strada, che raccontano le tipicitร  delle regioni italiane.

Tra gli appuntamenti piรน curiosi cโ€™รจ La pasta della Nonna, un evento perfetto per i principianti dellโ€™impasto che, sotto la sapiente guida degli chef APCI, realizzeranno i diversi formati di pasta allโ€™uovo.

A tutto questo si aggiungono i percorsi di cucina e gli eventi speciali come i convegni Menti in pasta: incontro con esperti dellโ€™Universitร  di Perugia per conoscere piรน a fondo uno degli alimenti principali della dieta mediterranea e Sicurezza alimentare e qualitร ; e il concerto Futuro Possibili in collaborazione con Amici della Musica di Foligno & I Primi dโ€™Italia, che sarร  seguito da un apericena. Verrร  infine assegnato anche lโ€™importante premio del Festival ai personaggi italiani che si sono distinti nel loro settore.

 


Per tutte le informazioniย 

La giovane รจ partita dallโ€™Umbria Dance School di Marsciano e, per tre anni, studierร  in Germania le diverse discipline della danza.

รˆ trascorso un mese da quando Irene Lanzanรฒ (22 anni), ha lasciato Marsciano per trasferirsi ad Amburgo nella prestigiosa CDSH โ€“ Contemporary Dance School.

Irene Lanzanรฒ, 22 anni

Qui, per tre anni, studierร  danza e diverse discipline che la porteranno a raggiungere una formazione completa per inseguire il suo sogno di ballerina: ยซMi piacerebbe continuare questo lavoro in qualche compagnia di danza e se dovessi puntare al massimo, penso alla Nederlands Dans Theater. Tutto sta andando bene, le lezioni sono interessanti: sto provando nuove tecniche di danza contemporanea, sto approfondendo il floorwork (n.d.r. si tratta di movimenti eseguiti sul pavimento) e tante altre discipline cosรฌ da avere una formazione il piรน completa possibileยป racconta la giovane ballerina.

Irene ha iniziato a prendere lezioni di danza classica quando aveva solo 3 anni, dopo aver assistito ai saggi della sorella maggiore; poi, a 11 รจ approdata allโ€™Umbria Dance School di Marsciano. ยซVolevo approcciarmi a nuovi stili: se la danza classica ha sempre fatto parte della mia vita, la danza contemporanea e lโ€™hip hop mi hanno conquistata piano piano col tempo. A queste si รจ aggiunta anche la danza modern jazzยป prosegue Irene.

Umbria Dance School รจ nata nel 2011 a Marsciano (da questโ€™anno una sede รจ stata aperta anche a Perugia) dallโ€™idea di Barbara Formica, per creare un luogo di crescita per bambini e giovani ragazzi con lโ€™obiettivo di educarli allโ€™arte della danza, in un percorso che premia la qualitร  e la professionalitร . Un luogo a 360 gradi per la preparazione artistica, fin dai primi passi.

 

Irene Lanzanรฒ

 

Proprio la direttrice Barbara, due anni fa, ha incoraggiato Irene a sostenere unโ€™audizione per un corso di alta formazione a Reggio Emilia: ยซSono stata presa e da lรฌ ho capito che era la strada che volevo proseguire per diventare una ballerina. Lo scorso anno sono entrata allโ€™A.E.D. Associazione Europea Danza di Livorno, dove ho avuto la possibilitร  di fare il provino per lโ€™Accademia di Amburgo. Per preparare lโ€™esibizione di presentazione ho lavorato per un mese intero: il provino avviene tramite un video da inviare, per questo tutto deve essere perfetto, perchรฉ, se in un’esibizione dal vivo le imprecisioni possono sfuggire, un video puรฒ essere rivisto piรน volte, quindi non ci devono essere sbavature. A metร  di luglio poi mi รจ arrivata lโ€™email con la mia ammissione. E ora eccomi qui, entusiasta di questa nuova esperienza, ma con un poโ€™ di nostalgia per la vita tranquilla di Marsciano. In accademia รจ tutto piรน frenetico.ยป conclude la giovane. Irene non รจ la sola ballerina che dalla scuola umbra รจ partita per studiare in accademie prestigiose. Due anni fa Gianmaria Angeloni รจ stato preso allโ€™Opera di Roma, dove tuttora studia.

Si terrร  sabato 14 ottobre alle ore 18.30 la seconda mostra personale dellโ€™artista francese Achao presso lโ€™incantevole e centrale spazio espositivo della Galleria delle Logge, in piazza del Comune di Assisi.

La sua seconda mostra nella magica localitร  umbra verterร  sul connubio tra arte figurativa e musica senza trascurare la spiritualitร , linea guida della produzione dellโ€™artista, che si manifestano in perfetta armonia nelle sue grandi tele lasciate libere, dunque senza il tradizionale telaio, per permettere allโ€™osservatore di effettuare unโ€™esperienza immersiva, per perdersi in quelle immagini appartenenti stilisticamente allโ€™Espressionismo Astratto con unโ€™accezione contemplativa e meditativa, persino ipnotica, grazie alle trasparenze e alle ombre che donano profonditร  e riflesso alle immagini principali.

 

Lโ€™artista francese Achao

 

La serie dedicata alla musica si affianca a quella ispirata ai Mandala di cui Achao mette in evidenza solo il centro, di forma circolare dunque incarnante la perfezione dellโ€™anima, e ai Vahana induisti, sottolineando la sua forte connessione con una spiritualitร  e con la consapevolezza dellโ€™importanza di connettersi con lโ€™universo intorno allโ€™individuo.

 

Allegro vivace IV- acrilico e inchiostro su tela libera, 180x180cm

 

Dice di lui Marta Lock che presenterร  lโ€™artista anche questa volta come giร  in occasione di tutte le sue altre mostre in Italia: โ€œLโ€™artista francese Achao interpreta a suo modo il tema della connessione tra pittura e musica associandovi anche concetti filosofici delle religioni orientali, vibrazioni energetiche che si traducono sulla tela in forme fluttuanti, delicate e quasi trasparenti seppur fortemente intense dal punto di vista cromatico, a riprodurre la leggerezza dellโ€™anima nella fase di consapevolezza e di dialogo con la spiritualitร  stimolata dallโ€™ascolto delle note piรน vivaci della musica classica. [โ€ฆ]Il tipo di ricerca di Achao converge cosรฌ con quella di Kandinsky dal punto di vista concettuale perchรฉ laddove il secondo attribuiva ai colori lโ€™identificazione con le note musicali, il primo invece racconta lโ€™atmosfera generale, come se lโ€™apparato sinfonico si diffondesse sullโ€™intera composizione pittorica accompagnando le figure indefinite in una danza armonica che raggiunge lโ€™emotivitร  dellโ€™osservatore, il quale ne viene inevitabilmente coinvolto.[โ€ฆ] Altro punto cardine della pittura di Achao รจ il contatto, il ricongiungimento con la spiritualitร  che lui ha scoperto attraverso lo studio e lโ€™approfondimento delle filosofie orientali, in particolare il buddismo, e che traduce in invito nei confronti dellโ€™osservatore di riuscire a lasciarsi condurre verso percorsi nuovi, inesplorati dalle religioni occidentali, dove l’uomo รจ parte di un tutto piรน grande di lui, dove l’essere umano diventa il perno dell’evoluzione e dell’elevazione di un’anima che ha bisogno di spogliarsi delle sue convinzioni limitanti per tendere verso la riconnessione con la divinitร  presente in ogni cosa e che attende solo di accogliere la persona che manifesta il bisogno e la volontร  di trovare questo contatto.โ€

Lโ€™evento, patrocinato dal Comune di Assisi, sarร  seguito da un brindisi offerto dallโ€™artista agli ospiti partecipanti, per festeggiare e rendere omaggio alla sua seconda mostra nel suolo umbro.

 


MODERATO CANTABILE-MOSTRA PERSONALE ACHAO

Dal 14 al 21 ottobre 2023

Vernissage sabato 14 Ottobre ore 18.30

Galleria delle Logge, piazza del Comune, Assisi

Ingresso libero

Lโ€™aggiornamento dellโ€™archivio multimediale e la presentazione, in anteprima, del progetto legato alla realizzazione del nuovo museo dei Plenaristi presso lโ€™ex villa Morandi al Belvedere superiore della Cascata delle Marmore.

Saranno questi i momenti salienti dellโ€™evento del 30 settembre quando, a cura dellโ€™Asp Beata Lucia, si svolgerร  a Narni, presso il complesso monumentale di piazza Galeotto Marzio, la Giornata dei Plenaristi – Paesaggi e Viaggi dโ€™Arte. Unโ€™occasione unica non solo per fare il punto sullo stato dellโ€™arte del progetto iniziato nove anni fa grazie alla passione e alla costanza di Franco Passalacqua, ma anche per guardare con gli occhi degli artisti del passato il territorio di Narni e non solo.

 

 

Lโ€™Archivio e il Nuovo Museo La Villa Sulla Cascata, trekking e pittura

La giornata inizierร  alle 10: partenza dal Beata Lucia per un Trekking sui luoghi del Grand Tour del territorio di Narni a cura di 165m_Servizi Turistici (prenotazione al numero 345 6983825); contestualmente, a partire dalle 10,30, la Terrazza dei Plenaristi ospiterร  unโ€™attivitร  di pittura en plein air in conclusione delle attivitร  estive promosse da Asp Beata Lucia, Comune di Narni e coop Edit.

A partire dalle 15 si svolgerร  la conferenza che vedrร  la presentazione dellโ€™aggiornamento dellโ€™archivio-database dei dipinti, disegni e acquerelli realizzati dai pittori del plein air nella valle ternana fra โ€˜700 e โ€˜800. Lโ€™archivio, consultabile sul sito www.plenaristi.it, classifica ben 410 opere di 105 autori noti e 12 autori anonimi, dipinti che si trovano in collezioni private e in 90 musei del mondo dal Giappone agli Stati Uniti. Dopo i saluti istituzionali, interverranno il dott. Franco Passalacqua, ideatore e curatore del progetto I Plenaristi nella valle del Nera e la dott.ssa Marcella Culatti dellโ€™Universitร  di Bologna e della Fondazione Zeri.

Seguirร  la presentazione in anteprima del nuovo Museo dei Plenaristi, in corso di realizzazione alla Villa sulla Cascata, un luogo unico che si trova a ridosso della caduta della Cascata delle Marmore e circondata da un parco che offre visuali inedite sul primo salto e sulla Valnerina.

La villa, di proprietร  della famiglia Noceta Dillon, รจ in corso di ristrutturazione ed ospiterร  una magnifica collezione di dipinti realizzati da artisti provenienti da tutta Europa tra โ€˜700 e โ€˜800. Periodo che ha visto la nascita in Italia della pittura dal vero. Per lโ€™occasione verranno mostrate in anteprima, nella sala espositiva del Beata Lucia, sei opere della collezione che saranno commentate dalla storica dellโ€™arte Marcella Culatti.

Il progetto I Plenaristi nella valle del Nera

Era il 2014 quando, presso il Caos di Terni, si รจ svolta la presentazione del progetto I Plenaristi nella valle del Nera a cura del dottor Franco Passalacqua. Di fatto tutti gli obiettivi proposti nellโ€™ambito del progetto sono stati realizzati e tuttora fruibili: il sito web www.plenaristi.it; i documentari โ€œLa valle incantataโ€ e โ€œCorot nella valle incantataโ€; lโ€™Archivio/database digitale Il Museo Diffuso dei Plenaristi; Il Percorso Corot Papigno; la Terrazza dei Plenaristi e la sala immersiva multimediale al Beata Lucia di Narni; lโ€™Allestimento multimediale alla biglietteria della Cascata delle Marmore e i numerosi corsi di pittura dal vero per bambini e adulti.

La realizzazione di questo progetto รจ stata possibile grazie allโ€™impegno economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni (CARIT) e alla partecipazione dei Comuni di Terni e Narni e allโ€™opera di volontariato.

Terza edizione de “Il Dardo dei Borghi” che vede sfidarsi in gara due compagnie arcieristiche dei Borghi piรน Belli d’Italia.

Dopo la sfida del 2021 con gli arcieri di Bevagna e nel 2022 con gli arcieri di Montone, quest’anno la sfida varca i confini regionali e gli arcieri lugnanesi sfideranno in Piazza S.Maria la compagnia Sagittari Anglariensis di Anghiari (AR), uno dei Borghi piรน Belli della Toscana.

Una sfida interregionale – che si svolgerร  domenica 24 settembre – con l’obiettivo di scambiare esperienze culturali e conoscenze all’interno di una importante associazione come quella dei Borghi piรน Belli d’Italia.ย Saranno presenti anche amministratori del Comune toscano e la coordinatrice dei Borghi piรน Belli della Toscana Elisabetta Giudrinetti con la quale giร  da tempo รจ partita una solida collaborazione per condividere tante iniziative su tematiche importanti.

Una giornata di grande prestigio non solo per la gara ma anche per la contemporanea visita a Lugnano in Teverina,ย di un noto tour operator americano con 23 operatori turistici al seguito, interessati ai Borghi dell’Umbria, ai quali รจ stato dedicato un programma di attivitร  esperienziali nell’arco della giornata, tra le quali lo spettacolo della Gara degli Arcieri.

Ad accogliere la delegazione statunitense oltre agli amministratori e i produttori locali, anche una rappresentanza di cittadini americani che ora si sono stabiliti a Lugnano e si sono subito innamorati del borgo, e che parteciperanno alla giornata con i propri connazionali. Sarร  presente inoltre anche una famiglia statunitense discendente della famiglia nobile dei Vannicelli (casato che ha lasciato a Lugnano segni indelebili nel corso dei secoli), con la quale l’amministrazione comunale sta lavorando in vista del 2024 l’anno del Turismo delle origini o di ritorno, una iniziativa promossa dal Ministero del Turismo e dove l’associazione dei Borghi piรน Belli d’Italia vuole recitare un ruolo da protagonista.

Programma

Domenica 24 settembre

Ore 17,00

Piazza Santa Maria

Corteo Storico degli Sfidanti

 

Ore 17,30

Gara di Tiro in Piazza

 

Ore 19,30

Premiazione

 

Ore 20

Stand arrosticini e pizzarelle

 

Ore 21 Saluto delegazione Tour Operator ASTA – USA

La pellicola, dal titolo “Romeo รจ Giulietta” per laย  regia di Giovanni Veronesi, รจ prodotta dalla Indiana Production.

Nuovo casting in Umbria. La produzione Indiana Production sta cercando a Spoleto e zone limitrofi uomini e donne, di etร  compresa dai 30 ai 60 anni e disponibili a girare per una o piรน giornate nellโ€™ultima settimana di ottobre, per un importante progetto cinematografico dal titolo Romeo รจ Giuliettaย per laย  regia di Giovanni Veronesi.

Tutte le candidature vanno inviate a casting.spoleto.cinecasting@gmail.com scrivendo nell’oggetto “SPOLETO”, allegando una propria foto primo piano e figura intera su sfondo chiaro, fatta poco prima di inviare l’email, scrivendo etร , altezza, taglia giacca/pantalone, scarpe e un recapito telefonico. Solo le candidature idonee saranno ricontattate dallo staff. Sono esclusi dai casting dipendenti della pubblica amministrazione e pensionati quota 100/101.

Per la parte che si girerร  a Spoleto, la produzione si sta avvalendo del supporto tecnico e logistico di Umbria Film Commission.

Piรน che un evento, una vera esperienza per valorizzare e promuovere il territorio.

Cuore a Cilindri nasce dallโ€™idea della giovane fashion designer Miriam Moroni che, domenica 10 settembre, ha dato appuntamento a una cinquantina di persone (invitate da lei stessa) nella piccola piazza di Casteldilago (TR) per intraprendere insieme a loro un percorso esperienziale allโ€™interno di un luogo affascinante, quasi fiabesco.

 

Gli invitati – tra i quali cโ€™eravamo anche noi di AboutUmbria – ricevuti nella piazza del borgo, hanno subito avuto modo di conoscersi e di fruire della prima proposta del singolare tour: una mostra di moto dโ€™epoca (da cui il nome Cuore a Cilindri) allineate al centro della piazza, tra cui pezzi appartenuti al campione motociclistico Libero Liberati, per gentile concessione del nipote, Luciano Liberati. I proprietari delle moto erano a disposizione degli ospiti per illustrare i pezzi esposti e raccontare la storia di quei motori dโ€™altri tempi.

Da qui รจ iniziato un suggestivo tour allโ€™interno di Casteldilago, piccolo borgo medievale che sorge a circa 10 km da Terni su uno sperone roccioso che sovrasta la valle del fiume Nera e che, grazie alla sua posizione, ha avuto un ruolo importante di difesa e di controllo di questo territorio.
Abbiamo avuto modo di sperimentarlo personalmente salendo lungo viottoli stretti e acciottolati, passando sotto archi e sottopassi, fino a raggiungere il punto piรน alto, una terrazza naturale che offre una veduta mozzafiato, dando la precisa idea del sontuoso scoglio su cui si arrocca il caratteristico borgo. รˆ stato come entrare allโ€™interno di un guscio che dentro racchiude meraviglie, un complesso edilizio di pietra calcarea bianca che fuori appare severo e compatto, ma dentro offre scorci deliziosi, luoghi dโ€™altri tempi, signore sedute lungo i vicoli a conversare, vasi di fiori colorati, sorprese che si palesano passo dopo passo, gradino dopo gradino.
Lassรน sul punto piรน alto del paese, addossata sulla parete rocciosa che sostiene lโ€™intero borgo, troviamo la chiesa di San Valentino dedicata al santo Patrono di Casteldilago che, come ci viene spiegato, qui รจ celebrato nella sua figura di prete e non di vescovo come nella vicina Terni.

 

 

Riscendendo e continuando la nostra visita, abbiamo attraversato un profumato giardino di erbe aromatiche per poi raggiungere il Museo della Ceramica. Come forse chi ci legge si starร  domandando, anche noi ci siamo chiesti cosa ci fa un museo della ceramica in un piccolissimo borgo della Valnerina. Ebbene ci รจ stato spiegato che durante dei recenti lavori di ristrutturazione, sono stati rinvenuti allโ€™interno di un butto – antica cisterna utilizzata come discarica – numerosi oggetti di uso comune: cocci in ceramica, ossi provenienti da resti alimentari, oggetti in metallo e pezzi di vetro. Fra le maioliche molti oggetti di ottima qualitร , decorati con stemmi di famiglie nobili provenienti dalle fabbriche di ceramica dellโ€™Italia centrale. Le ceramiche rinvenute sono state ripulite e catalogate dal sapiente lavoro Timothy Clifford, uno studioso inglese qui residente, ed esposte allโ€™interno del museo.

Qui รจ stata allestita per lโ€™occasione la mostra di Christopher Domiziani, artista e designer umbro, profondo conoscitore delle tecniche di lavorazione della ceramica, che rielabora con metodi personali e anticonvenzionali. Sotto la guida del gallerista Lorenzo Barbaresi, รจ stato possibile ammirare le creazioni in terracotta esposte nel museo, oggetti feritiย dal passaggio dellโ€™acqua di fiume, a testimonianza del rapporto atavico e talvolta conflittuale dellโ€™uomo con questo elemento.

 

 

Il pomeriggio si รจ concluso con il buffet offerto dallโ€™Osteria dello sportello, locale molto caratteristico inserito nel palazzo nobiliare del borgo.
I deliziosi finger food sono stati accompagnati dai vini offerti da Cantina Pizzogallo che si trova nella vicina Amelia: Rosato, Traminer, Chardonnay, Vermentino, oltre ai rossi DOC Merlot, Sangiovese, Ciliegiolo, a vantaggio di ogni abbinamento e di ogni palato.

 

 

Cuore a Cilindri รจ stato un evento originale che ha unito arte, cultura, passione per i motori a convivialitร , piacere di conoscersi e fare rete, assaporando i prodotti tipici del territorio. Il borgo raccontato in modo piacevole, in un clima confidenziale e amichevole, con cura del dettaglio ed esaltazione della bellezza nelle sue diverse forme dโ€™espressione.
ยซIl bilancio di questa prima edizione รจ davvero positivoยป ha sottolineato Miriam Moroni nel ringraziare tutti coloro che, tra Istituzioni, Aziende e Privati, hanno contribuito al successo dellโ€™iniziativa. ยซรˆ un modo nuovo di scoprire le bellezze della nostra regione unendo arte, cultura, enogastronomia in un format snello e originale. Ma รจ anche unโ€™occasione di incontro che ripeteremo alla scoperta di altri borghi umbriยป.

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