Lunedรฌ 18 settembre 2023 verrร consegnato, dalla responsabile delle certificazioni linguistiche Cambridge, Beth Watson, il certificato in cui si riconosce lโIC PERUGIA 13 come uno dei migliori centri di preparazione per la suddetta certificazione.
Lโofferta formativa dellโIstituto Comprensivo Perugia13 cura ormai da anni il potenziamento della lingua inglese, proponendo diversi progetti ad hoc, declinati in un ambito di continuitร tra i diversi gradi scolastici dellโIstituto, a cura dei docenti interni di lingua inglese. Tra essi spiccano le certificazioni linguistiche Cambridge per le quali lโIstituto si appoggia allโAccademia Britannica di Perugia, unico centro riconosciuto dalla Cambridge English Assessment.
I corsi preparatori, svolti sia in modalitร remota che in presenza con incontri settimanali, partono dalla scuola primaria con la referente di progetto Francesca Maria Agricoli, che per le classi quinteย ha curato la preparazione degli Young Learners strutturata in tre corsi: Starters (in collaborazione con i docenti di classe), Movers (livello che viene generalmente sostenuto da ragazzi frequentanti la seconda classe della scuola secondaria) e questโanno ancheFLYERS (livello A2 YOUNG LERNERS) โ unica scuola pubblica nella provincia di Perugia a far sostenere questo esame in classe quinta. 70 sono i bambini delle quinte, mentre 30 i ragazzi della scuola secondaria di primo grado.
ย Nellโambito del grado scolastico successivo, quindi la scuola secondaria di primo grado, gli studenti delle classi terze vengono preparati dalla referente di progetto Prof.ssa Monica Ceccaroni per conseguire la certificazione A2 Key for Schools che viene riconosciuta in tutto il mondo. Gli studenti, a fine corso, sostengono un esame con esperti madrelingua della Cambridge English Assessment dimostrando in tale sede adeguate competenze nelle quattro abilitร : lettura, scrittura, ascolto e parlato. Esiste anche lโeccezionale possibilitร di superare gli stessi esami finali conseguendo una certificazione di grado superiore, ossia B1 Preliminary for Schools.
ยซLโentusiasmo sempre dimostrato dai nostri studenti, nonchรฉ gli ottimi risultati ottenuti in sede di esami, ci confermano la validitร del nostro progetto che vuole non solo potenziare uno strumento che ormai si รจ reso fondamentale per una formazione vincente dei nostri ragazzi, ma anche stimolarli a confrontarsi con realtร esterne allโambito prettamente scolasticoยป spiega la docente Agricoli.
โUna scuola in fattoriaโ รจ un progetto realizzato con il sostegno dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, pensato e sviluppato dallโAssociazione delle Fattorie Didattiche del Trasimeno, che ha consentito alle scuole primarie aderenti di prendere parte a un percorso didattico di โvisita virtualeโ allโinterno delle Fattorie aderenti allโAssociazione.
Lavoro svolto dagli alunni della scuola primaria “D. Birago” di Passignano sul Trasimeno
Il progetto รจ stato ideato a partire dalla volontร di non perdere il contatto diretto con la natura, anche in un anno cosรฌ particolare come quello appena passato, che ha visto gli alunni costretti dentro le aule scolastiche e privati delle uscite didattiche e del loro alto valore educativo. Non potendo andare i bambini in fattoria, sono state le fattorie stesse a entrare a scuola grazie alle attivitร condotte con la Didattica a Distanza che hanno coinvolto, nellโanno scolastico 2020/2021, 40 classi tra le scuole del comprensorio Perugino e quello del Trasimeno.
Le scuole coinvolte hanno avuto la possibilitร di scegliere tra tre percorsi, ognuno riguardante una specifica tematica e gestito da una diversa fattoria afferente allโassociazione: Millefiori incentrato sul mondo delle api, realizzato dalla fattoria Agri Hyla di Tuoro sul Trasimeno; Chi semina raccoglie, per conoscere le piante dellโorto e il loro utilizzo per la preparazione dei piatti della tradizione, gestito dalla fattoria La Casa di Campagna di Magione; Il ciclo del latte, relativo alla scoperta del latte e della sua produzione, realizzato dalla Fattoria La Cerreta di Castiglione del Lago. Ciascun percorso ha previsto lo svolgimento di due incontri, durante i quali ogni fattoria didattica ha condotto le classi alla scoperta della propria realtร , attraverso foto e video che consentissero agli alunni di fare una vera e propria visita guidata nonchรฉ di affrontare gli argomenti propri del percorso scelto.
Un progetto che in piena pandemia ha consentito agli alunni di uscire, anche se in modo virtuale, dalle proprie aule e di entrare in fattoria. Una formula che ha riscosso un grande successo tra gli insegnanti e gli alunni, in un anno estremamente complesso per il mondo scolastico, nella speranza di proseguire i percorsi intrapresi direttamente in fattoria nellโanno scolastico che ha appena preso il via!
L’Umbria, rappresentata da IdeattivaMente, alla scuola di Vรฒ con la Parete della Creativitร Digitale.
IdeattivaMenteย รจ protagonista nella scuola di Vรฒ Euganeo, la localitร padovana che รจ stata una delle prime zone rosse della pandemia Covid-19. All’interno dell’edificio scolastico infatti รจ stata installata la Parete della Creativitร Digitale, realizzata dalla startup umbra e presentata alla presenza della Ministra dellโIstruzione e della Ricerca, Lucia Azzolina, in occasione dell’inaugurazione del nuovo anno scolastico avvenuta proprio a Vรฒ Euganeo. Una cerimonia che ha visto partecipare le massime cariche dello Stato, un momento solenne presieduto dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella e dalla Ministra dellโIstruzione.
Lo staff di IdeAttivaMente insieme alla Ministra Azzolina
La parete di IdeattivaMente
IdeattivaMente era stata contatta dal Dirigente Scolastico, Alfonso D’Ambrosio, per portare nella scuola di Vรฒ qualcosa di innovativo: una scuola allโavanguardia ora arricchita da una parete interattiva, frutto del progetto e della realizzazione dello staff di IdeAttivaMente.
La Parete della Creativitร Digitale copre una superficie di circa sette metri quadrati ed รจ stata collocata su uno dei corridoi della scuola a ribadire come anche semplici spazi, fino a ora utilizzati per altri scopi, possano diventare ambienti di apprendimento. La parete si ispira all’ambiente dei Colli Eugani con il Monte Lozzo a farla da padrone, e si focalizza sulle eccellenze locali, come l’agricoltura, il vino e l’olio. Ogni elemento รจ reso interattivo grazie all’utilizzo di schede elettroniche, sensori, sintetizzatori musicali e barre led programmabili: si tratta di un esempio di come la didattica possa trasformarsi, aprendosi a nuove esperienze e inglobando il digitale come strumento innovativo capace di coinvolgere alunni e docenti. Un laboratorio aperto, accessibile e infinito, che inizia dalla parete, passa tra i banchi delle aule e si evolve continuamente, per dare vita a nuove applicazioni alimentate dalla fantasia di tutta la comunitร scolastica e di ogni suo singolo componente.
Installazione completata e funzionante
Questo pannello interattivo รจ stato progettato e realizzato dell’interno nei laboratori di IdeAttivaMente da un gruppo di lavoro composto da maker con diverse competenze: Roberto Raspa, Francesco Repola, Giacomo Piccioni, Luca Berichillo (Progetto OpenTech) solo per citare coloro che sono stati in prima linea. Un supporto importante รจ arrivato anche da altri amici e collaboratori che si sono occupati della redazione dei testi (Arcangela Andreoli), dell’impaginazione e dei bozzetti grafici (Riccardo Raspa), della progettazione grafica e stampa del disegno (a cura di Grafiche 2G di Lozzo Atestino).
IdeAttivaMente ha sede nel territorio di Assisi e Bastia Umbra mentre a Santa Maria degli Angeli si trova IdeAttivaMente PLAY SHOP diventato oramai punto di riferimento per il territorio in tema di giochi educativi e innovazione applicata alla didattica.
Dal 14 settembre al 31 dicembre 2020 si sono tenute a Perugia le celebrazioni dei 70 anni di Maria Montessor. La manifestazione ha preso spunto dal fatto che nel 1950 Maria Montessori fu invitata a dirigere il Centro Studi Pedagogici presso l’Universitร per Stranieri di Perugia, inaugurando una serie di corsi di formazione per insegnanti anche a livello internazionale. Un evento di carattere mondiale che vede la Vetusta Perusia, con vari appuntamenti culturali e scientifici, catalizzatrice del mondo formativo e pedagogico nel nome universalmente riconosciuto della celeberrima ideatrice del metodo montessoriano. La giornata inaugurale ha testimoniato una grandissima partecipazione affettiva di pubblico composto da nonni, genitori e soprattutto da loro, i bambini.
ยซDobbiamo essere educati se vogliamo educareยป. Questa รจ una delle frasi che Maria Montessori, istitutrice e pedagoga nata a Chiaravalle di Ancona, ha lasciato in ereditร alle generazioni future. Nella sua attivitร formativa e pedagogica perugina ebbe a disposizione, come luoghi d’elezione, l’Universitร per Stranieri e la Scuola Santa Croce.
La Scuola Santa Croce ha iniziato la sua attivitร il 14 settembre 1861 con il nome di Asili infantili di Perugia e aveva sede nei locali dell’ex Convento del Carmine, edificato nel 1300. Nel 1950 Montessori venne a Perugia con la sua allieva prediletta, Maria Antonietta Paolini, a cui poi affidรฒ la direzione dell’Istituto Santa Croce – Casa dei Bambini M. Montessori. Paolini proseguรฌ l’opera della sua Maestra organizzando corsi per educatori montessoriani, facendo sรฌ che il Santa Croce divenisse riferimento per i formatori pedagogici provenienti da tutto il mondo.
L’evento all’interno della Sala dei Notari
Alla conferenza stampa di presentazione dell’evento 70 anni di Maria Montessori a Perugia sono intervenuti il vicesindaco, Gianluca Tuteri, il presidente della Scuola Santa Croce Casa dei Bambini M. Montessori Sabina Orzella, la coordinatrice del comitato organizzatore delle celebrazioni Eva Rossi, il presidente della Fondazione eLand Matteo Ferroni, il rettore dell’Universitร per Stranieri di Perugia Giuliana Gergo Bolli, il dirigente dell’Istituto scolastico comprensivo 2 Luca Arcese, il presidente dell’Opera Nazionale Montessori Benedetto Scoppola, il direttore esecutivo dell’American Montessori Society Timothy Purnell e il direttore esecutivo dell’Association Montessori internazionale Lynne Lawrence.
In occasione delle celebrazioni รจ stato costituito un Comitato Promotore coordinato da Eva Rossi, che vede la partecipazione dell’Universitร di Perugia, dell’Ufficio scolastico regionale per l’Umbria, dell’Accademia di Belle Arti di Perugia, del Conservatorio di Musica di Perugia, dell’Opera Nazionale Montessori e di quella internazionale, l’A.M.I., dell’ANCI Umbria, della Fondazione Aldo Capitini e dell’Associazione Il Filo Rosso di Maria Montessori.
Una giornata di eventi
La giornata iniziale delle celebrazioni รจ stata intitolata Tutti in piazza IV Novembre. E cosรฌ รจ stato. Start alle 10,00 in punto quando, sulle scale della Sala dei Notari, un nutrito gruppo di bambini montessoriani, dietro la direzione e l’accompagnamento del maestro Enrico Bindocci, ha dispensato a una piazza gremita e festante canti e melodie con disciplinate voci fanciullesche. In supporto al giovane coro, una rappresentanza di quello dell’Universitร per Stranieri di Perugia e il contributo di Umbria Jazz. Un vero successo!
Al termine dei cori, mentre i bambini sfilavano attorno alla Fontana Maggiore e si dirigevano verso corso Vannucci, entrava in piazza l’originale Bandiera della Paceideata da Aldo Capitini nel 1961, in occasione della Marcia della Pace Perugia -Assisi, seguita dalle numerose delegazioni straniere del mondo Montessori che si sono poi dirette verso la Sala dei Notari insieme alle autoritร civili, militari e religiose per i saluti alla cittadinanza e la continuazione delle celebrazioni (che termineranno a dicembre 2020). Questi sedici mesi di durata saranno costellati da eventi culturali e scientifici inerenti ai principi istruttivi di Maria Montessori.
Dopo il saluto degli ospiti, alla Sala dei Notari รจ stato proiettato un docu-film prodotto dalla sede Rai regionale e introdotto dal direttore Rai Umbria, Andrea Jengo. Il documentario รจ stato girato poco tempo fa nella Vetusta e traccia gli aspetti salienti del periodo perugino di Maria Montessori.
La responsabile del Comitato organizzativo per le celebrazioni, nonchรฉ direttrice amministrativa della Scuola Santa Croce Eva Rossi, ci ha detto: ยซIl documentario vuole rappresentare in maniera chiara le motivazioni per cui Maria Montessori scelse la nostra cittร : Perugia terra di pensatori di pace come San Francesco e Aldo Capitini, e sede della cosmopolita universitร italiana per stranieri. I luoghi interessati dalle riprese saranno lโUniversitร per Stranieri di Perugia, luogo scelto da Maria Montessori per tenere il suo corso nel 1950 – luogo che la stessa Montessori definiva guardato consimpatia da tanti anni – e la Scuola Santa Croce, che la stessa scelse per tenere la parte di tirocinio del corso e luogo che custodisce ancora oggi lโaula da lei stessa pensata e progettataยป.
Al termine dei lavori svolti presso la Sala dei Notari, ci si รจ spostati presso la Scuola Santa Croce, dove i convenuti hanno potuto assaggiare alcune eccellenze tipiche umbre: dal Trasimeno, il gustoso patรฉ di tinca affumicata presentato dalla Cooperativa Pescatori di San Feliciano e la delicata fagiolina del lago proposta dall’Azienda Agricola Orsini di Passignano; da Solfagnano, i profumati e soavi vini della Cantina G.B. Bennicelli, da Civitella d’Arna l’aromatico zafferano lavorato dall’Azienda Terre d’Arna, da Montaglioni di Preci i saporiti prodotti del Prosciuttificio Valle Oblita e la sempre apprezzata porchetta dell’azienda COAL.
Vere leccornie, che hanno pervaso ogni sensibilitร olfattiva e gustativa nonchรฉ la vista, che รจ stata sapientemente appagata dalle cromie delle preparazioni frutto della professionalitร artigiana di eccellenti conservatori della tradizione umbra, capace di valicare anche i confini nazionali. Stiamo parlando di eccellenze umbre, ambasciatrici universali della cultura enogastronomica. La degustazione รจ terminata con i dolci preparati dall’operatrice multifunzione della scuola stessa, Doriana Chianelli, supportata dalle sue colleghe Anna Verde e Filomena Ruggeri. Il curato giardino che ha ospitato il convivio e i locali affrescati della scuola hanno fatto da suprema cornice al piacevole e gradito incontro degustativo.
La giornata iniziale delle celebrazioni รจ stata organizzata in modo perfetto e siamo sicuri che il prosieguo delle celebrazioni riserverร , con costanza e certezza, interessanti appuntamenti montessoriani.
La manifestazione รจ stata anche l’occasione per fare il punto sull’attivitร futura e programmatica, in termini sociali e culturali, del Perugia Montessori District, formato dalla Scuola Santa Croce, dall’Universitร per Stranieri di Perugia, dalla Regione Umbria e dal Comune di Perugia, dalle associazioni e dagli istituti a indirizzo montessoriano del comune perugino. In previsione della mostra dedicata che si terrร nel maggio 2020, il Perugia Montessori District ha richiesto d’inviare una foto dello studente che ha frequentato le montessoriane scuole perugine agli indirizzi email previsti (www.montessorisantacroce.itย e associazioneilfilorosso@gmail.com) oppure segnalare il possedimento di giornali dell’epoca, materiale e documenti utili da esporre.
L’epitaffio sul sepolcro di Maria Montessori, recita: ยซIo prego i cari bambini, che possono tutto, di unirsi a me per la costruzione della pace negli uomini e nel mondoยป.
Queste parole sono testimonianza di quanto la traccia lasciata da Maria Montessori sia feconda, sempre attuale e orientata al bene umanitario e quanto il solco formativo e pedagogico che l’illuminata educatrice ha indicato sia pervasivo, profondo e riconosciuto universalmente.
I bambini provenienti da famiglie piรน povere hanno, rispetto ai loro coetanei, una maggiore probabilitร di fallimento scolastico, rischiano di lasciare precocemente la scuola e di non raggiungere i livelli minimi di apprendimento. A loro volta, questi minori soffriranno, con tutta probabilitร , di una condizione di privazione, anche economica, nella loro vita da adulti.
Queste le allarmanti considerazioni apparse in un rapporto del maggio 2018 pubblicato da Save the Children Italia, secondo cui la povertร educativa – cioรจ la privazione dellโopportunitร , per bambini e adolescenti, di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacitร , talenti e aspirazioni – tende a interessare diverse dimensioni. Impedisce loro, infatti, non solo di acquisire le competenze necessarie per vivere nel mondo odierno costruendo relazioni interpersonali e sociali, ma anche di avere stima in se stessi e nelle proprie capacitร , cosรฌ come di mantenere un controllo dei propri sentimenti anche in situazioni di difficoltร e di stress.
I numeri
In Italia, di quasi mezzo milione di studenti quindicenni oltre 100.000 non raggiungono i livelli minimi di competenze in matematica e in lettura: non riescono, insomma, a utilizzare formule matematiche relativamente semplici per descrivere la realtร che li circonda, nรฉ a interpretare correttamente il significato di un testo. La disuguaglianza รจ talmente marcata che gli studenti provenienti da famiglie svantaggiate ottengono, ai test somministrati, risultati tra i piรน bassi in Europa, mentre i loro coetanei, provenienti perรฒ da famiglie piรน abbienti, si attestano allo stesso livello dei top performer mondiali.
Ma non รจ tutto perduto
Esistono perรฒ bambini che, pur provenendo da situazioni svantaggiate, trasformano la difficoltร in unโoccasione di crescita e sviluppo personale: si tratta dei minori resilienti che, reagendo positivamente, innescano un meccanismo di apprendimento continuo, vita natural durante, utile a vivere serenamente le sfide che il mondo odierno presenta loro. Il loro numero soffre, purtroppo, di flessioni temporali e geografiche: da nord a sud della Penisola, la percentuale dei bambini resilienti cala notevolmente, senza contare che lโItalia รจ, tra i Paesi europei, quello con processi di resilienza meno sviluppati.
Stimolare la resilienza
ร indubbio, infatti, che la resilienza scaturisce non solo da un ambiente scolastico stimolante, dove gli insegnati dialogano proficuamente con i genitori e gli alunni si muovono tra infrastrutture di qualitร , ma anche da luoghi in cui sia possibile svolgere attivitร sportive, ricreative e culturali, capaci di arginare il pericolo della criminalitร , della disoccupazione e della povertร . ร importante anche una predisposizione individuale alle relazioni sociali e all’autonomia, come pure la capacitร di risolvere i problemi e di darsi degli obiettivi.
Viene da sรฉ che, al contrario, una comunitร degradata, che soffoca la motivazione e lโimpegno e che deprime il talento, sia un vero e proprio ostacolo alla resilienza, cosรฌ come le discriminazioni di genere, che si delineano addirittura come fattore predittivo della povertร educativa.
Al contrario di quanto si crede, non hanno influenza sulla capacitร di resilienza nรฉ la provenienza da una famiglia migrante, nรฉ la composizione familiare o la condizione lavorativa dei genitori.
E lโUmbria, quanto รจ povera?
Rispetto alle regioni meridionali, quelle del centro-nord, seppure avvantaggiate, restano gravemente carenti dal punto di vista delle attivitร ricreative e culturali. La partecipazione dei minori a uno spettacolo teatrale almeno una volta allโanno non supera mail il 40%; nella nostra regione, inoltre, lโ80,3% dei minori non ha mai partecipato a concerti di musica classica – e questo รจ un dato superiore persino a quello delle regioni del centro sud, che in generale offrono meno opportunitร per attivare percorsi di resilienza educativa.
Edu Sostenibile
Analizzare questi meccanismi costituisce la chiave di volta per sviluppare politiche efficaci a contrasto della povertร educativa. Con queste premesse nasce il progetto Edu sostenibile: la comunitร nella sostenibilitร educativa per lโinfanzia, che verrร presentato il 22 novembre 2018 alla Sala dei Notari di Perugia (evento).
Rivolgendosi a oltre 10.000 bambini tra gli zero e i sei anni, ai loro genitori, ai loro famigliari di riferimento – senza contare i 2.000 studenti di Scienze dellโEducazione, Consulenza Pedagogica, Scienze della Formazione Primaria e Psicologia, e gli oltre 400professionisti del campo dellโinfanzia – il progetto intende creare un sistema incentrato sulla corresponsabilitร educativa.
Attraverso dei CET (Centri Educativi Territoriali) e una campagna informativa generalista, cercherร di rendere consapevoli le famiglie dellโimportanza di un ambiente stimolante per lo sviluppo dei bambini e di proporre, conseguentemente, attivitร calibrate sui loro bisogni, come laboratori, focus group e attivitร di prossimitร .
Passo dopo passo
Lโattivitร sperimentale dei CET, volta a produrre un cambiamento culturale e la formazione di comunitร educanti fortemente inclusive, dopo una prima fase di co-progettazione – volta alla sensibilizzazione della comunitร , anche tramite la distribuzione di kit informativi – proseguirร con la mappatura di tutte le risorse sociali, sanitarie, culturali e associative che svolgono una funzione educativa nel territorio, al fine di coinvolgerle nella progettazione dellโattivitร dei CET stessi. Queste iniziative – offerte a prezzi accessibili o sostenute tramite lโintegrazione con lโapposito fondo di sostenibilitร – daranno particolare enfasi al coinvolgimento delle famiglie; e tale processo, moltiplicato in tutta la comunitร , tenderร a costituire dei patti di collaborazione che sanciscano formalmente la cooperazione tra pubblico e privato a tutela di un imprescindibile bene comune: il valore educativo di una comunitร .