Sabato febbraio alle ore 18, al Cinema Zenith, verrร trasmesso il film La Ballata del Trasimeno – in occasione dell’Humus Music Sest. La pellicola con Massimiliano Varrese verrร proposta insieme al regista e al cast, con l’esibizione di alcuni brani live della colonna sonora.
Il 22 gennaio scorso si รจ tenuta a Cascia la 44ยฐ edizione della Rassegna Interregionale delle โPasquarelleโ, Festa delle Tradizioni Rurali della Montagna.
Per Pasquarelle sโintendono i canti questuanti eseguiti, dal 5 al 17 gennaio, da parte di un gruppo formato da cantori e strumentisti che, andando di casa in casa per le campagne, annunciavano la nascita di Gesรน e auguravano la fertilitร delle terre e delle giovani donne. I Pasquarellari sono generalmente vestiti con il costume tradizionale dei pastori e, chi riceveva la visita benaugurale, ricambiava con prodotti tipici agroalimentari, come salsicce, uova e formaggio e a volte del denaro. Pasqua generalmente indicava le festivitร e in questo caso la Pasqua Epifania – da qui Pasquarelle –ย che, nella Valnerina e in tutta la dorsale appenninica dellโItalia centrale, rappresenta uno dei pilastri della tradizione appenninica.
Questโanno a Cascia si รจ svolta la consueta edizione interregionale delle Pasquarelle giunta alla sua 44ยฐ ricorrenza, nella piazza principale dove si sono esibiti numerosi gruppi provenienti da varie regioni del Centro Italia. Tra i partecipanti si sono potuti osservare vari personaggi in costume, come quelli degli antichi pastori, dei Re Magi, della Befana, e i musicanti, anchโessi dotati di strumenti inusuali e tipici del periodo, riportano alla conoscenza delle tradizioni, di antichi canti e tramandano gli usi di una voltaโฆ
Questo evento casciano ha voluto dire vivere le antiche usanze nella pubblica piazza dove si sono ritrovati i vari gruppi folcloristici, in un tripudio di gioia degli spettatori e alla presenza di numerosi giovani che hanno gareggiato in una sfida canora vinta dal Gruppo Folcloristico La Mattonata di Cittร di Castello (PG). La serata รจ continuata sempre nelle vie del borgo, dove hanno preso il via le sfide tra gli stornellatori che, al calore di un fuoco e aiutati da un bicchiere di buon vino, nonchรฉ sostenuti da organetti e tamburelli, hanno deliziato i tanti turisti e partecipanti allโevento con i loro canti in versi improvvisati, allโinsegna degli usi e costumi popolari. La rassegna di Cascia รจ stata organizzata e patrocinata dallโamministrazione comunale, la proloco e lโassociazione dei Santesi, con una grande adesione di pubblico e in particolare di quello giovanile.
La โplatea comunisโ di Bevagna: le tre chiese, il palazzo, il pozzo, la fontana. I racconti.
Negli anni, nei secoli, laย platea comunisย ha cambiato tante volte il suo aspetto, conservando sempre il suo fascino. Di essa, nel corso di tutti questi anni hanno scritto storici (locali e non), medievisti e giornalisti (locali e non) celebrandone lโarchitettura e raccontandone la storia. Di essa, nel corso di tutti questi anni, abilissimi fotografi hanno raccontato e documentato con immagini bellissime le differentiย facce.ย Il testo vuole essereย una raccolta, seppur incompleta, di tutto ciรฒ. Ilย Palazzo dei Consoliย conserva quasi del tutto il suo aspetto duecentesco, notevole sia per i due ordini di belle bifore ancora quasi romaniche, che si stagliano nella massa dei solidi muri di travertino, sia per lโampia scalinata, sia per il robusto loggiato del piano terreno, che รจ a due navate su grossi pilastri e volte a costoloni. La costruzione รจ probabilmente dovuta allo stessoย Maestro Prodeย che si suppone autore del Palazzo Pubblico di Spello. Lโinterno, giร ormai privo di ogni valore dโarte, nel 1886 fu ridotto a teatro, e cosรฌ si conserva tuttora. Come a Spello, anche qui รจ ben visibile lโantico ingresso alla sala delle adunanze, al piano sopraelevato, e non รจ irragionevole supporre che la scala originale avesse un orientamento perpendicolare a quello attuale, e presentasse cioรจ il fianco alla piazza, anzichรฉ la fronte. Lโarco a volta che potrebbe averla sostenuta, poteva cosรฌ dare lโimpressione di un prolungamento del portico. Lโedificio รจ stato recentemente restaurato ed รจ stato, cosรฌ, felicemente privato della torre campanaria, che ne alterava il carattere originario.
A cura di Federica Gasparrini, Le Guide del Viaggiatore Raffinato, Bevagna, Edimond srl 2004
Quanto alla bella Fontana di Bevagna, al centro di una delle piรน suggestive piazze umbre, degno di nota รจ il fatto che il basamento a gradini, la vasca poligonale e la tazza di foggia medievale furono aggiunti alla fine dellโOttocento, a imitazione di esemplari duecenteschi, per abbellire l’antica cisterna a pianta ottagonale, come si puรฒ verificare dal confronto con alcune vecchie foto. Lโoperazione, condotta a buon esito ยซper fede di Popolo e per virtรน di Civica Magistraturaยป superando ยซcon felice ardimento gli ostacoli della naturaยป, non fu perรฒ salutata da tutti con lo stesso entusiasmo, come risulta dal diario di Alinda Bonacci Brunamonti che a tale proposito annotรฒ: ยซIl pozzo medievale della Piazza antica di Bevagna vien demolito, perchรฉ sovre’ esso appunto sorgerร la nuova fontana di marmo per lโacqua potabile[โฆ] Tolte le prime file di pietre e di mattoni che ne sostengono il parapetto, si vede il loro profondarsi nella creta: e su quella creta, che riceve oggi per la prima volta i raggi del sole, appare una vegetazione foltissima di capelveneri certo molte volte secolariยป.
Sonia Merli, Fonti e fontane dellโUmbria, Quattroemme 2000
Capelvenere nel pozzo di Bevagna. 15 novembre 1895. Il pozzo medievale della piazza antica di Bevagna, vien demolito, perchรฉ sovrโ esso appunto sorgerร la nuova fontana di marmo per lโacqua potabile, che deve essere condotta in questi giorni da Foligno. Tolte al pozzo le prime file di pietre e di mattoni, che ne sostengono il parapetto, si vede il foro profondarsi nella creta: e su quella creta, che riceve oggi per la prima volta i raggi del sole, appare una vegetazione di capelveneri, certo molte volte secolari. E questo pozzo, forse prima dโesser pozzo medievale, fu pozzo romano, e prima di ricevere in grembo le secchie da mani guelfe e ghibelline, riceveva in antichi secoli le anfore romane; mentre sulla via Flaminia soprastante, forse tra le fanciulle succinte nei pepli e gli uomini togati, correvano i soavi distici di Properzio.
Maria Alinda Bonacci Brunamonti, Diario floreale, Guerra Edizioni 1992
Bevagna, forse รจ un sogno. Perchรฉ in tutto il mondo, siamo pronti a scommetterci la vita, non esiste una piazza come piazza Silvestri in cui le leggi dellโarmonia sono state cosรฌ scardinate, cosรฌ scombussolate, cosรฌ mescolate e confuse che la piazza non รจ piรน una piazza ma la faccia visibile, lโaspetto concreto di una nuova e piรน sublime Armonia. La chiesa di San Michele Arcangelo, il duomo, ci sta di fronte, ha la facciata parallela a corso Matteotti che – antica via Flaminia – taglia con una linea diritta tutta la Bevagna Medievale e va a perdersi nella chiocciola di strade e di piazze della Bevagna romana intorno allโanfiteatro, alle terme, al tempio: ma di fronte a San Michele la facciata della chiesa di San Silvestro e il fianco del palazzo dei Consoli si aprono come una forbice e lo scalone di trentadue gradini, che trascina tutte le linee verso lโalto, sembra costruito per stabilire rapporti con lโinfinito. ร dunque vero? Non รจ Foligno, come fino ad ora ci avevano raccontato, รจ Bevagna, รจ certamente Bevagna il centro del mondo. Ci siamo stati. Ma la fortuna รจ stata ed รจ tutta dalla nostra parte, il paradiso terrestre, anche per poche ore, รจ stato abitato perfino da noi. Un piccolo paradiso dove non ci meraviglieremmo di incontrare San Francesco.
Luigi Testaferrata, BellโItalia: Bevagna, forse รจ un sogno, numero 90, ottobre 1993. Giorgio Mondadori
Se in Umbria sono tanti i piccoli centri rimasti intatti, Bevagna รจ un caso a sรฉ. Per dieci giorni dellโanno, infatti, chi varca le mura della cittร si trova a vivere come nel Medioevo. Succede alla fine di giugno, quando viene organizzato il Mercato delle Gaite. Piazza Silvestri, con il Palazzo dei Consoli e le due chiese di S. Silvestro e S. Michele, รจ una cartolina del Medioevo.
Panorama Travel, anno 6, n. 10 ottobre 2003
La seduzione discreta dellโasimmetria. Piazza Silvestri รจ priva di un ordine strettamente geometrico, preferendo piuttosto la dimensione offerta dal gioco prospettico. Nella piazza, una delle piรน belle dโItalia, il perenne agitarsi dei poteri che qui si fronteggiavano con i loro simboli, sembra acquistarsi nella suprema sintesi della sua bellezza. Il campo visivo รจ maestoso e sereno, quasi severo. Una scena fatta anche di un silenzio imponente e plateale. Il palazzo dei Consoli del 1270, offre un prospetto assai stiloso, con le bifore e lโelegante loggia. Una scalinata consente di accedere al teatro Torti, del 1886. La volta cinquecentesca unisce il palazzo dei Consoli alla chiesa romanica di San Silvestro, capolavoro dellโarte romanica umbra (1195). Visitando il borgo al di fuori dei flussi turistici stagionali รจ piรน facile respirare quell’aria di raccoglimento devoto anche nell’altra ascetica chiesa che sulla piazza trova casa: la collegiata di San Michele Arcangelo (XII- XIII secolo). Oltre al romanico, la piazza fa incetta di altri stili come il finto gotico ottocentesco della fontana (1896) e lo stile classico della colonna romana a capitello corinzio, che pare casualmente posata qui nel gioco della storia. Al termine di corso Matteotti si trova la chiesa dei Santi Domenico e Giacomo, trecentesca come il vicino ex convento domenicano, ma rimodernata allโinterno nel 1737.
Borghi d’Europa, Umbria, De Agostini 2018
Bevagna, la piรน bella delle piazze minori dโItalia. Sembra dipinta dai pittori del Trecento, Bevagna, perfettamente chiusa nelle sue mura medievali. Percorrendo il decumano, si sbuca nel cuore di Bevagna medievale, in quella piazza Silvestri che Bernard Berenson – storico dell’arte americano, specializzato nel Rinascimento-definรฌ la ยซpiรน bella delle piazze minori d’Italiaยป. Scenografia urbana medievale perfetta, in un miracolo asimmetrico si affacciano la collegiata di San Michele Arcangelo, San Silvestro, il palazzo dei Consoli, con la ripida scalinata, la fontana tardo – ottocentesca che ha preso il posto della cisterna ottagonale, e la colonna romana che si erge lateralmente. Il palazzo dei Consoli era la sede della magistratura cittadina: costruito nel 1270 in pietra arenaria e travertino, ha unโampia loggia per il mercato coperto e bifore gotiche nella sobria facciata. Nel 1560, viene annessa una grande volta esterna di collegamento con la chiesa adiacente di San Silvestro, per consentire il passaggio diretto tra i due edifici. Allโinterno del palazzo, il teatro Francesco Torti (1886), viene costruito in seguito a un terremoto che aveva parzialmente danneggiato lโedificio. Uno dei teatri piรน belli dellโUmbria. Ma come avviene nelle piazze italiane, il potere civile convive con quello religioso: le due chiese romaniche di San Silvestro (1195) realizzata dal maestro Binello, e di San Michele Arcangelo (di Binello e Rodolfo, fine XII secolo) dominano la piazza, poste una di fronte allโaltra, con facciate e interni in stile romanico, sobrio, essenziale e perfettamente conservato.
Bevagna. Foto by Enrico Mezzasoma
Paesaggio Italia, volume I, Umbria preziosa, da Cittร della Pieve a Montefalco. Gedi 2022
Piazza Silvestri, il centro artistico di Bevagna
Tutte le strade di Bevagna portano alla piazza maggiore, realizzata nel Medioevo e oggi intitolata allโentomologo Filippo Silvestri. Luogo di straordinaria bellezza, pensata come salotto della cittร , asimmetrica e armonica allo stesso tempo, racchiude tutti i piรน importanti monumenti del borgo: il palazzo dei Consoli, la chiesa di San Silvestro e quella di San Michele Arcangelo. Innalzata negli ultimissimi anni del ducato di Spoleto, nel 1195 dal maestro Binello, come attestato da una lapide posta a destra del suo ingresso, la chiesa romanica di San Silvestro รจ lโedificio piรน antico tra quelli che si affacciano sulla piazza maggiore del borgo. Sebbene oggi la basilica sia considerata un gioiello dellโarchitettura romanica, in passato non ebbe grande popolaritร e fortuna: subรฌ gravi danni per i terremoti del 1931 e 1832, e addirittura ne fu ipotizzata la demolizione nel 1870. Collegata al palazzo dei Consoli da un grande arco costruito nel XVI secolo, la facciata โ incompleta, come evidenziato dai resti di muratura e dallโassenza del campanile, la facciata presenta blocchi di travertino e pietra bianca e rosa. Realizzata tra la fine del XII e lโinizio del XIII secolo, pochi anni dopo la chiesa gemella di San Silvestro, e posta sul lato opposto della piazza, la chiesa di San Michele Arcangelo fu eretta dai maestri Binello e Rodoldo, i cui nomi sono inscritti sulla facciata, sul lato sinistro del portale principale. Trionfo dellโarchitettura romanica, fu rinnovata nel โ700 secondo lo stile barocco: gran parte delle modifiche apportate nel XVIII secolo, tuttavia, furono poi rimosse negli anni tra il 1951 e il 1957, quando venne deciso di riportare la chiesa al suo primigenio aspetto medievale, in linea con piazza Silvestri e gli altri suoi edifici.
Borghi dโItalia-Spello, il Trasimeno e le colline perugine, RCS Media Group 2022
Bevagna. Una sintesi superba.
Nello scenario raccolto e al tempo stesso vigoroso di Bevagna, la piazza si qualifica come una somma di effetti e di valori che compongono, nell’arco di ottantโanni circa, una sintesi superba. Le costruzioni si dispongono su un perimetro irregolare privilegiando i principali punti di vista, cosรฌ da creare una quinta teatrale inconfondibile lungo la direttrice del corso principale, sullโasse dellโantica via Flaminia. Su uno dei varchi si colloca il convento dei Domenicani, mentre il Palazzo dei Consoli si confronta con due chiese di alto pregio. Proprio di fianco alla residenza si profila San Silvestro e, sul lato opposto, campeggia la collegiata di San Michele Arcangelo, con uno scenografico portale istoriato. Alcune preziose memorie epigrafiche ci tramandano il nome del maestro Binello, artefice si S. Silvetro (1195) e di seguito coimpresario della collegiata in collaborazione con il maestro Rodolfo. Il palazzo comunale (1270) รจ sfornito di simili attestazioni, ma puรฒ essere agevolmente attribuito al maestro Prode.
E perchรฉ non rifare alcuni degli spettacoli, dei dialoghi in piazza, usando le porte delle chiese e degli edifici per far entrare ed uscire gli attori? La piazza รจ giร un perfetto scenario teatrale.
Presso la sede ICE di New York, si รจ svolto lโincontro organizzato dalla delegazione CIM (Confederazione Italiani nel Mondo) occasione in cui si รจ parlato di temi legati al mondo degli italiani che risiedono negli Stati Uniti e anche dei Borghi italiani in via di spopolamento.
Eleonora Pieroni
Fiorello Primi presidente dellโassociazione Borghi piรน belli dโItalia, ha presentato la guida dei borghi in lingua inglese che lo scorso 17 gennaio รจ stata presentata alla Camera dei Deputati a Roma. Eleonora Pieroni delegata per la CIM per il Turismo delle radici a New York, giร Ambasciatrice del Made in Italy e della cultura italiana รจ stata nominata Ambasciatrice dei borghi piรน belli dโItalia nel mondo.
La CIM presieduta da A. Solazzo, ha sede a Roma ha delegazioni nei principali Paesi e si occupa da trentโanni degli italiani allโestero. Rappresenta una grande costellazione di 80 milioni di italiani nel mondo compresi quelli di seconda e terza generazione.
Molti borghi in via di spopolamento sono oggetto di attenzioni da parte di sindaci e del Governo al fine di provare a invertire la tendenza e a favorire un ripopolamento. Il governo ha stanziato fondi a favore delle aree interne, molti sindaci propongono case ad un euro, piuttosto che fitti agevolati. Con lโiniziativa di New York si prova ad aprire un nuovo fronte: quello degli investitori internazionali al fine di sostenere questo grande progetto sociale. Nei prossimi mesi infatti, sono previsti eventi di promozione dei Borghi dโItalia nella nostra nazione ma anche in Europa, a New York e in altre principali cittร del mondo.
I Borghi dโItalia e il Turismo delle radici, al quale la Farnesina sta dedicando risorse, meritano grandi attenzioni e saranno il fiore allโocchiello del turismo Made in Italy negli anni avvenire.
Da Orvieto รจ iniziata lโanimazione territoriale per la nuova fase di programmazione 2023/2027 con la quale il Gal Trasimeno-Orvietano costruirร il percorso per definire programmi, progetti e strategie a sostegno dello sviluppo locale del prossimo quinquennio.
Infatti lโEnte lavorerร secondo il metodo di programmazione dal basso ovvero cosiddetto bottom up per intercettare i fabbisogni del territorio e implementare un Piano di Azione Locale che possa essere di vero sostegno allโeconomia rurale. ร necessario tener conto che lo scenario รจ oggi profondamente diverso da quello delle precedenti programmazioni, a seguito delle forti crisi che hanno condizionato i processi economici e sociali in questi ultimi anni segnati da una pandemia, da una guerra alle porte dellโEuropa e da una crisi energetica senza precedenti. Giร negli ultimi due anni il Gruppo di Azione Locale ha voluto cambiare il passo precedente, sostenendo principalmente gli investimenti delle piccole-medie imprese e gli eventi, proprio per i motivi appena citati, spostando lโattenzione sulla parte privata dellโeconomia piuttosto che su quella pubblica, proprio perchรฉ in questo momento รจ quella che soffre di piรน. Saranno poi i dati, lโanalisi swot, lโindividuazione di punti di forza e di debolezza a condurre le scelte di base, ma sarร soprattutto la capillare animazione che coinvolgerร la popolazione locale, le parti sociali, gli Enti locali, il mondo legato allโimpresa che segnalerร criticitร e necessitร di cui si dovrร necessariamente tener conto.ย Lunedรฌ prossimo 23 ottobre alle ore 17 in sala comunale a Orvieto ci sarร la prima iniziativa a cui ne seguirร unโaltra il 25 gennaio a Cittร della Pieve presso la sede del Gal e, a seguire, una serie di altre assemblee in giro per entrambe le due aree ย del Trasimeno e dellโOrvietano nelle quali si illustreranno gli elementi base del bando regionale, ma soprattutto si proporrร un concorso di idee per la nuova programmazione coinvolgendo gli stakeholder a indicare strategie e a presentare idee programmatiche. Siamo infatti convinti del fatto che il successo di ogni programmazione e soprattutto il raggiungimento degli obiettivi che ci assegna lโUnione Europea, passa proprio per questo tipo di approccio, tipico dellโiniziativa Leader e della Misura 19 del nuovo CSR (Complemento di Programmazione Reginale) che รจ proprio dedicata ai Gruppi di azione Locali.
Tutti i programmi e le attivitร saranno consultabili nel sito del Gal: www.galto.info.
ยซIl 2023 sarร tutto dedicato al Perugino con esposizioni e tante iniziative. Negli ultimi 20 anni del โ400 รจ stato il numero uno in tutta Italiaยป.
Nel cuore di Perugia cโรจ uno scrigno che raccoglie opere dโarte, storia della cittร e collezioni che portano il visitatore a fare un viaggio dal XIII al XIX secolo. Un luogo che perรฒ guarda al futuro, che dialoga con lโutente e mette al centro la conservazione dei suoi tesori. La Galleria NazionaledellโUmbria ha cambiato pelle, grazie al restyling durato un anno e portato a termine nel luglio 2022.
Un allestimento rinnovato e moderno, tante novitร e un sistema di conservazione unico al mondo. Il direttore Marco Pierini ci racconta tutto questo, ma soprattutto ci parla delle celebrazioni dei 500 anni dalla morte del figlio di Perugia: Perugino.
Marco Pierini, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria. Credits Marco Giugliarelli
Dopo il rinnovamento dello scorso anno, la Galleria Nazionale dellโUmbria รจ diventata un luogo moderno e allโavanguardiaโฆ
Speriamo, noi ci crediamo! Nuovi allestimenti e moltissime novitร nel percorso, tra cui nuove opere, sale monografiche e un efficace sistema dโilluminazione con luci fredde – abbiamo messo anche delle pellicole alle finestre cosรฌ da filtrare i raggi ultravioletti e infrarossi. Ma, cosa piรน importante, un nuovo metodo di conservazione allโavanguardia, perchรฉ il nostro primissimo compito รจ quello di proteggere le opere. Per questo abbiamo realizzato delle basi inedite โ non ce lโhanno in nessun museo al mondo โ che consentono di distanziare di un metro lโopera della parete con un sistema di cartografi e di ruote, in questo modo il restauratore puรฒ girarci attorno per ispezionarla e intervenire se necessario. ร unโoperazione che si fa in 5 minuti, da soli: prima occorrevano diverse ore per smontarla, 3-4 persone e la chiusura della sala; adesso basta estrarla dal muro con queste basi semoventi per poter intervenire. Come dicevo, la conservazione รจ fondamentale: le opere le raccontiamo, le esponiamo ma in primis le conserviamo.
In unโintervista parlava di voler realizzare un museo non solo accessibile, ma anche accogliente: รจ riuscito nel suo intento?
Lo spero, me lo dovete dire voi (ride). Lโintento รจ di dare la possibilitร a tutti di godere della nostra esposizione con molta serenitร ; con opere che siano ben distanziate e non troppo fitte; spiegate in modo chiaro e con un linguaggio semplice; ben illuminate e con delle sedute molto comode e diffuse lungo il percorso. Inoltre, dare la possibilitร di ricaricare il cellulare, di avere informazioni supplementari, insomma, abbiamo provato a rendere il museo – che รจ un museo storico – un luogo contemporaneo. Questo si unisce a tutta una serie di attivitร proposte questi anni: concerti, presentazioni e spettacoli. Lโobiettivo รจ diventare un centro di produzione di arti contemporanee, invece di un semplice luogo che espone il suo patrimonio e alle 19 chiude il portone.
Sala 1, Lโarte del Duecento in Umbria. Credits Marco Giugliarelli
I visitatori hanno apprezzato il nuovo allestimento?
ร molto apprezzato dal pubblico che ce lo dice e lo scrive nei commenti, ma anche dalla critica: ne hanno parlato tutti in maniera molto lusinghiera. Per tre riviste importanti come ArtsLife, Artribune e Il Giornale dellโArte siamo stati dichiarati Museo dellโanno 2022, mentre Apollo Magazine di Londra ci ha inserito nella short list dei 5 musei del 2022. ร una bella soddisfazione.
E in termini di numeri come sta andando?
Lโanno migliore che abbiamo avuto negli ultimi 15 anni รจ stato il 2019, anche perchรฉ avevamo in esposizione la Madonna Benois di Leonardo. Oggi, confrontandoci con quellโanno, abbiamo un aumento del 7%-8%, quindi vuol dire che rispetto alla media siamo oltre il 25%. Devo dire che sta andando molto bene!
Qual รจ lโopera di maggior attrazione, anche se non รจ la piรน famosa?
Sicuramente Piero della Francesca e la grande croce di 5 metri dipinta del Maestro di San Francesco che accoglie i visitatori nella Sala 1, che ha un forte impatto. Ma anche il giovane Perugino รจ molto apprezzato.
Sala 13, Polittico di SantโAntonio di Piero della Francesca. Credits Marco Giugliarelli
Non possiamo non parlare del Perugino: questโanno ricorrono i 500 anni dalla sua morte e in Galleria sono presenti oltre 20 opere. Si tratta sicuramente il luogo piรน adatto per celebrarlo.
Esatto. Abbiamo la collezione piรน vasta al mondo delle sue opere, oltre al fatto che รจ nato a Cittร della Pieve e che ha lavorato per piรน di ventโanni nella sua bottega a Perugia. Si faceva chiamare lui stesso Perugino, quindi non poteva che essere qui la mostra celebrativa.
Da marzo infatti รจ prevista unโesposizione curata da lei e da Veruska Picchiarelli dal titolo: Il meglio maestro dโItalia. Perugino nel suo tempo in occasione della quale torna a Perugia lo Sposalizio della Vergine. Ci racconti questo evento.
Dal 4 marzo allโ11 giugno 2023 la Galleria celebra, con una grande mostra, Pietro Vannucci, il piรน importante pittore attivo negli ultimi due decenni del Quattrocento. Il progetto espositivo, composto da oltre settantacinque opere, ha scelto dโindividuare solo dipinti del Vannucci antecedenti al 1504, anno nel quale lavorava a tre commissioni che segnano il punto piรน alto della sua carriera: la Crocifissione della Cappella Chigi in SantโAgostino a Siena, la Lotta fra Amore e Castitร giร a Mantova, ora al Louvre di Parigi, e soprattutto lo Sposalizio della Vergine per la cappella del Santo Anello del Duomo di Perugia, oggi nel Musรฉe des Beaux-Arts di Caen (Francia). Lโopera รจ stata requisita dai francesi nel 1797 e non รจ piรน tornata a Perugia; รจ stata esposta in Italia solo una volta alla Pinacoteca di Brera nel 2015. Torna nella cittร dโorigine dopo due secoli. Saranno presenti anche altri artisti suoi contemporanei come Raffaello, Botticelli e Ghirlandaio. Ma lโobiettivo dellโesposizione รจ quello di far vedere il Perugino migliore: nei suoi cinquantโanni di carriera, gli ultimi 20 non sono di livello, quindi ci soffermiamo sui primi anni. Ci piaceva lโidea di rivalutare lโartista, non perchรฉ รจ stato un ottimo allievo di Verrocchio o il maestro di Raffaello, ma per quello che lui stesso ha realizzato. Negli ultimi 20 anni del โ400 era molto richiesto: ha affrescato la Cappella Sistina, ha lavorato in Piemonte, in Lombardia, a Venezia, in Romagna, a Napoli, a Roma, a Siena, a Firenze e a Perugia, creando un vero linguaggio nazionale. Lโesposizione rifletterร sul ruolo che ha effettivamente svolto nel panorama artistico contemporaneo e sul rapporto che lo ha legato ai protagonisti di quellโepoca, seguendo geograficamente gli spostamenti del pittore o delle sue opere attraverso lโItalia.
Mi piace molto il titolo: Il meglio maestro dโItalia. Perchรฉ questa scelta?
Il meglio maestro รจ una frase che il banchiere Agostino Chigi scrive il 7 novembre 1500 a suo padre Mariano quando viene a sapere che vuole commissionare unโopera al Perugino. Nella lettera indirizzata al padre dice: ยซQuando vuol far di sua mano รจ il meglio maestro dโItaliaยป. Da un lato รจ un gran complimento, dallโaltro lo accusa di far lavorare molto la bottega e di fare poco lui. Noi abbiamo eliminato la prima parte e lasciato il meglio maestro dโItalia perchรฉ – come le dicevo – per un certo periodo, dal Piemonte alla Calabria, tutti dipingevano come il Perugino. Negli ultimi ventโanni del โ400 e non ce nโera per nessuno. Era il numero uno.
Pietro di Cristofori Vannucci detto il Perugino, Adorazione dei Magi, 1475. Credits Haltadefinizioneยฎ
Ci saranno altre iniziative organizzate della Galleria sempre per celebrare Vannucci?
ร previsto un docufilm, che uscirร nelle sale cinematografiche ad aprile, prodotto dalla Ballandi e diretto da Giovanni Piscaglia, con Marco Bocci come protagonista, che anche noi abbiamo contribuito a produrre. Poi facciamo un podcast con Chora Media, uno speciale su IlGiornale dellโArte e tante altre iniziative per promuovere questโanno speciale. A settembre sono previste altre due esposizioni piรน piccole. Diciamo che il 2023 sarร un anno tutto dedicato a Pietro Vannucci!
Se pensi al Perugino pensi a Perugia e allโUmbria, ma nei suoi quadri si riscontrano realmente questi luoghi?
Di norma si dice che i suoi paesaggi sono paesaggi del Trasimeno, ma รจ vero fino a un certo punto. Sono soprattutto dโinvenzione, con degli specchi dโacqua che possono richiamare anche il lago. Anche le architetture sono molto di fantasia, perรฒ chiaramente un poโ di Umbria cโรจ senzโaltro. Soprattutto cโรจ la cultura del suo tempo e del suo territorio e i costumi dellโepoca.
Sala 20, Ductus. Roberto Paci Dalรฒ. Credits Marco Giugliarelli
Il museo ha altri progetti in programma?
Faremo, insieme a Umbria Jazz, la mostra per il cinquantenario della manifestazione e i soliti due concerti al giorno con loro; poi cโรจ la stagione con lโUmbria che spacca e ovviamente la nostra programmazione musicale ad agosto. Questโanno perรฒ vogliamo concentrarci in particolare sulle attivitร espositive visto il grande lavoro di restyling che abbiamo realizzato.
Si svolgerร il 28 e il 29 gennaio il primo appuntamento agonistico del 2023 del RandAgility Team di Castelvieto di Corciano. Gli atleti si cimenteranno in due diverse specialitร dellโAgility Dog: una gara di Games Csen e due gare Regionali Open FIDASC.
Ma cosa รจ lโAgility Dog? Si tratta di una disciplina cinofila molto coinvolgente, dove si esaltano le doti atletiche del cane e soprattutto il rapporto comunicativo con il padrone.
Il comitato umbro della Federazione Italiana Escursionismo รจ capofila di un progetto transnazionale che tocca anche Francia e Croazia.
Si tratta di TASTE–Rural Developement trough Experiential Trekking, il progetto europeo guidato dal Comitato Regionale Umbro della FIE-Federazione Italiana Escursionismo, che conta anche la partecipazione della croata Istarska Sportska Akademia e della Fรฉdรฉration Franรงaise de la Randonnรฉe Pรฉdestre delle Bocche del Rodano. Lโobiettivo del progetto รจ quello di permettere alle comunitร locali di promuovere il proprio patrimonio culturale e naturale attraverso attivitร di trekking esperienziale, attirando un turismo dโavventura ed enogastronomico. Un tipo di turismo lento, con una particolare alla sostenibilitร e alla valorizzazione del patrimonio locale.
TASTE si basa sulla creazione e sulla diffusione di una metodologia partecipativa e di un approccio basato sulla comunitร : lo scopo del progetto รจ infatti quello di contribuire al rafforzamento delle capacitร del personale delle organizzazioni partecipanti, nonchรฉ dei futuri beneficiari dei risultati del progetto, in termini di sviluppo del turismo rurale sostenibile e promozione di pratiche e attivitร sportive rispettose dellโambiente. Tutti temi molto attuali che porteranno il progetto, nel corso del 2023, a creare una guida per la creazione di percorsi escursionistici tematici e una raccolta di alcuni percorsi selezionati dai partner, con lโauspicio che il modello TASTE possa essere esportato al di fuori del progetto e coinvolgere un numero sempre maggiore di operatori del settore.
Maggiori informazioni si possono trovare sul www.tasteoutdoor.eu, disponibile in inglese, italiano, francese e croato.
Una nuova formula per diffondere la cultura dellโopera lirica al grande pubblico e, soprattutto per coinvolgere i giovani, nellโascoltarla e nel praticarla.
Il nuovissimo Talent per Cantanti Lirici, ideato e condotto dal Tenore Gianluca Terranova in onda su SKY 176 Explorer Hd, che รจ approdato in Umbria con due spettacoli e una intera giornata dedicata alle audizioni per la seconda serie, รจ stata un vero successo sia per lโapprezzamento che ha avuto il pubblico che per i nuovi followes su Instagram. Infatti anche questa modernissima formula della diretta sul social piรน in seguito in questo momento รจ un modo per fare uscire lโOpera dai Teatri e farla capire ed apprezzare a un pubblico essenzialmente giovanile. Moltissimi gli iscritti alle audizioni del 4 gennaio scorso al Mancinelli di Orvieto, cosรฌ tanti e da ogni parte del mondo, che lโiniziativa ha richiesto addirittura la necessitร di una preselezione i giorni che hanno preceduto lโappuntamento. Altrettanto seguite sia dal pubblico in sala che dai social i due spettacoli, un vero successo al punto tale che Instagram ha quasi raddoppiato la sua performance e i cantanti in gara sono stati super votati.
Altri artisti di fama si sono esibiti, o hanno fatto parte della Giuria. Infatti la gara di cantanti lirici, ha visto lโaccompagnamento al pianoforte con la magistrale interpretazione dal Mยฐ Mirca Rosciani(20 anni al Rossini Opera Festival) e la Giuria di queste selezioni umbre ha visto il coinvolgimento di importanti personalitร quali:
– il baritono Mยฐ Alberto Gazale a cui รจ stata assegnata la direzione artistica di un importante teatro lirico italiano, quale quello di Sassari;
– lโAgente Lirico Mยฐ Angelo Gabrielli della Stage door Agency uno dei piรน noti agenti della musica classica e lโultimo agente di Luciano Pavarotti;
– il direttore artistico del programma: il Tenore Gianluca Terranova;
– il Mยฐ Mirca Rosciani;
La Giuria presente durante le gare IOT LIVE come osservatori di giovani talenti ma non hanno votato, dando al pubblico pieno potere decisionale, infatti nelle due selezioni un giovane รจ stato scelto con la gara Instagram e uno con lโapplausometro con il pubblico in presenza. I vincitori accederanno di diritto alle fasi eliminatorie di IOT Seconda Ed____izione 2023-24. Le due serate umbre sono state registrate e messe in onda successivamente, dando visibilitร alle bellezze della Regione e delle sue meravigliose opere dโarte, come le Opere del Signorelli e del Perugino, nel 500mo anniversario dalla morte, che hanno fatto da Scenografia allโintera Gara in Teatro. ร con piena soddisfazione che il Gal Trasimeno-Orvietano ha sostenuto questa iniziativa e ringrazia il Maestro Gianluca Terranova, che รจ stato menzionato dal Mยฐ Alberto Gazale come il Tenore piรน bravo al mondo, per aver deciso di portare questa proposta in Umbria.
ยซUnโopportunitร per far conoscere la Regione, e in particolare il territorio del Gal al mondo e ai milioni di followers virtuali e reali che questa formula, come pure lโopera lirica tradizionale ha soprattutto fuori dal nostro Paese. Sappiamo perรฒ che la cultura legata allโopera รจ un prodotto tutto italiano e il fatto che sia apprezzato e conosciuto nel mondo e una importante promozione per lโItalia e, nel caso specifico per queste due cittadine che hanno ospitato il Talent, e che di Bellezza possono vantarsi ed avvantaggiarsi a supporto dellโeconomia turisticaยป spiegano dal Gal. Altri appuntamenti seguiranno a breve e in primavera con il Maestro Gianluca Terranova altrettanto importanti e altrettanto utili alla promozione del territorio.
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