Molti conosceranno i maccheroni dolci, tipico dolce della Vigilia: non solo di Natale, ma anche di quella dei Santi, a novembre. Si usa, infatti, pasta senza uovo, che viene poi arricchita con noci, miele, pangrattato e cacao.
La variante che vi proponiamo รจ una vecchia ricetta che vede i maccheroni protagonisti di un pasticcio, riportato nella quarta edizione di Un secolo di cucina umbra di Guglielma Corsi, che forse non รจ adatto per la Vigilia, ma senza dubbio farร la sua figura alla fine di un pranzo in compagnia.
Dopo circa quattro anni dallโultimo progetto espositivo Area Privatadal 23 dicembre al 08 gennaio 2023 torna a mostrare con le opere di Manuel Capaccioli, un artista che rientra nel ristretto numero dei giovani talenti della creativitร italiana. Area Privata nata come spazio espositivo indipendente per iniziativa di Pietro Nicoletti vanta una storia durata piรน di un decennio nel panorama culturale della cittร di Perugia, dove ha proposto negli anni importanti realtร artistiche ed appuntamenti spot valorizzando la cultura a iniziativa privata del capoluogo umbro. Il progetto รจ curato da Massimo Magurano che tra un nuovo e folto calendario di appuntamenti culturali in occasione di questa prima ripartenza ha scelto questo giovane artista aretino ricevuto e premiato dalle cittร di Milano, Venezia, Torino e Padova. Con poche selezionate opere il 23 dicembre alle ore 18:30 si mostrerร al pubblico perugino in occasione della mostra Ad Occhi Chiusi. ร un percorso di opere realizzate tra il 2020 e il 2022 un biennio che ha mostrato a una generazione popolarmente definita millennial quello che i libri e testi didattici hanno spiegato da sempre ma solo in teoria, una condizione di costrizione. Nelle opere esposte per scelta curatoriale il protagonista รจ in un atteggiamento come fosse un fermo immagine di una scena complessa dove al pubblico viene lasciata ampia libertร di stabilire e scriverne il finale, il messaggio suggerito diventa quindi una condizione che si evolve dinamicamente. Le mani, il volto e il movimento del corpo sono i protagonisti consapevoli nello sguardo di chi partecipa alla sua visione, vedere e non solo guardare รจ il suggerimento che si vuole dare al pubblico. Un linguaggio pittorico visivo esposto in una bidimensionalitร che nella sua creazione รจ solo apparentemente cruda e senza possibilitร di scelta ma che lascia spazio ad una interpretazione individuale che forse oppure spesso, appartiene al quotidiano di tutti. Area Privataย ora รจ studio dโarte di Giulia Ciacci nel 2023 sarร pienamente attiva.
SantโAndrea e San Spiridione, protettori dei pescatori del lago Trasimeno, si festeggiano rispettivamente il 30 novembre e il 14 dicembre, con grande riverenza religiosa e laica.
Il lago Trasimeno, fin dalla notte dei tempi, รจ abbinato con lโantica arte della pesca: un binomio inscindibile! Infatti, i pescatori che solcano le acque lacustri, con le loro caratteristiche barche, fissano il loro sapiente sguardo in lontananza per scrutare le veritร meteorologiche del cielo e si guardano attorno per capire i venti, la loro forza e direzione, e ancor oggi utilizzano sistemi di pesca ancestrali.
Matteo dallโIsola giร nel XVI secolo, li aveva narrati e cosรฌ ben descritti nella sua Trasimenide che, nei tempi odierni, quando dalla riva del lago li vediamo lanciare in acqua il giacchio o posare i tofi o i martavelli, ci sembra di riviverne gli antichi gesti.
I pescatori del Trasimeno sono una testimonianza unica e portatrice del sapere, degli aneddoti, della custodia della beltร dei luoghi ma anche delle problematiche delle antiche acque del Tarsminass, che vanno ancora maggiormente protette nel segno della tradizione e della salvaguardia di questa antica e preziosa arte della pesca, che andrebbe maggiormente tutelata, conservata e sostenuta.
Una delle tradizioni del Trasimeno รจ appunto la cerimonia religiosa e conviviale che celebrano i pescatori lacustri: San Spiridione รจ quello festeggiato da quelli di San Feliciano, mentre SantโAndrea รจ celebrato da tutti gli altri pescatori del lago e non solo. SantโAndrea, protettore universale dei pescatori, รจ lโApostolo che indicรฒ a Gesรน il bambino che aveva nella cesta i pani e i pesci che poi vennero utilizzati nel miracolo della moltiplicazione, mentre San Spiridione proviene dallโOriente – era nativo dellโIsola di Cipro – e il suo nome significa dono: il Santo protettore prescelto dai pescatori di San Feliciano.
Le celebrazioni dei due Santi sono cerimonie che annoverano grande partecipazione degli addetti ai lavori, autoritร religiose, politiche e civili. Le due ricorrenze rappresentano lโincontro e il vostro inviato lacustre ne ha avuto la piacevole testimonianza diretta: lโamore per il lago, per il proprio lavoro ma anche le preoccupazioni imprescindibili del mestiere e dellโambiente lacuale sono oggetto di costruttivo confronto e speranzoso dibattito tra i tanti intervenuti per trovare le giuste soluzioni da applicare come determinazione alle specifiche esigenze del settore.
La Cooperativa Pescatori del Trasimeno di San Feliciano, con il Presidente Aurelio Cocchini e lโAD Valter Sembolini, e quella denominata Stella del Lago di Panicarola, presieduta da Ivo Bianconi, dapprima hanno celebrato con una Santa Messa il proprio Santo e poi cโรจ stato un dibattito tra i convenuti. In chiusura di ciascuna ricorrenza cโรจ stato un momento conviviale.
Foto di Cooperativa dei Pescatori del Trasimeno
Un sano campanilismo tra le due cooperative testimonia lโamore che questa brava gente di pescatori ha per il proprio lago e per il proprio mestiere, a cui va riconosciuto un gran tributo di stima, gratitudine e solidarietร . Da parte di chi ha il potere decisionale politico e civile, si sperano ulteriori sostegni per il mondo della pesca e per gli operatori economici locali, in aggiunta a quelli numerosi giร fatti, per continuare a proteggere e sviluppare lโaccoglienza lacustre, cosรฌ che i visitatori potranno apprezzare lโeccellenza umbra del Trasimeno e chi, come la comunitร dei pescatori, ne รจ lโelemento prezioso, irrinunciabile, certo e caratterizzante.
Abbiamo incontrato in Redazione due donne, entrambe con il medesimo nome (un caso? Chissร ). Le chiamiamo Valentina & Valentina; mamme con in testa un sogno ambizioso destinato, piano piano, a prendere forma.
Valentina Iacucci Ostini, presidente dell’associazione e Valentina Cimbali, vice presidente, mamme di ragazzi con disturbi dello spettro autistico, hanno dato vita a unโassociazione di promozione sociale per aiutare i loro figli e chi ha analoghe caratteristiche. ยซSiamo La brigata indipendente, un’associazione nata dalla volontร di metterci in gioco e di cercare di aiutare l’emancipazione di questi ragazzi. Ne abbiamo notato le difficoltร per trovare un lavoro e diventare indipendenti: hanno tanta volontร di riuscire, di avere un proprio appartamento, un impiego, perรฒ il mondo del lavoro richiede una velocitร troppo grande che loro non hannoยป.
Valentina Iacucci Ostini e Valentina Cimbali
Giร , una velocitร troppo grande a cui la societร ci ha abituati, senza tenere conto di chi resta indietro, di chi non riesce a seguire ritmi inadatti alle peculiaritร individuali. ยซSono bravi, riescono a imparare quello che devono e lo fanno in modo preciso, perรฒ la loro velocitร non รจ quella giusta per essere produttivi. Tuttavia questi ragazzi, in gruppo, diventano una forza: dove uno o piรน sono in difficoltร , gli altri sostengono, aiutano, insegnano. Insieme si sentono forti: per affrontare il mondo, per uscire di casa, per prendere lโautobus, per andare in pizzeria e affrontare anche viaggi piรน lunghiยป. ยซSรฌ, si aiutano tantissimo anche in viaggioยป conferma lโaltra Valentina. ยซSono situazioni che noi reputiamo semplici, ma che per loro rappresentano sfide importantiยป.
Le due donne parlano – con la luce negli occhi – dei loro ragazzi, figli, ma anche di chi, col tempo, sentono altrettanto vicini. I racconti si alternano e restituiscono immagini emozionati. Come la volta in cui hanno preso il treno per accompagnare il gruppo a Milano, a PizzAut, pizzeria che lotta per l’inclusione, dove ยซgiovani ragazzi autistici o nello spettro dell’autismo lavorano e lavorano per davvero!ยป. Sรฌ perchรฉ, la vera sfida di questi detentori di caratteristiche particolari รจ conquistare quel mondo del lavoro apparentemente precluso. La Regione Umbria ha istituito i SAL, i Servizi di accompagnamento al lavoro, ma al termine dellโesperienza di qualche mese, le aziende non confermano i contratti e i ragazzi si trovano di nuovo in casa. Valentina & Valentina evidenziano quanto lโidea di lavorare sia appagante e motivante per loro, ma di come intervengano delusione e senso di sconfitta al volgere di tali percorsi che, sistematicamente, si rivelano a termine. ยซSiamo voluti andare fino a Milano per vedere quello che succedeva dentro quella pizzeria, ma soprattutto per far vedere ai nostri ragazzi che esiste un luogo dove ci sono altre persone come loro che lavorano e se la cavano benissimo anche in momenti di piccole difficoltร . ร stato emozionante e sicuramente ha dato loro speranza. Nel video dellโAssociazione i ragazzi esprimono la volontร di lavorare e di vivere da soli, di poter fare una vita da noi reputata normale, ma che per loro รจ difficile arrivare a ottenere. Quindi vedere altri che lโhanno fatto รจ stato molto stimolanteยป.
La brigata indipendente, pertanto, ha un sogno: ยซcreare un ostello dove un gruppo di questi amici possa vivere e ospitare tutti, da famiglie con persone con disabilitร a ragazzi soli. E anche quanti desiderano staccare dalla frenesia di tutti i giorni per respirare la loro aria, fatta di tranquillitร e serenitร . Perchรฉ chi si avvicina ne acquisisce il ritmo e si arricchisce, riuscendo a recuperare quanto la frenesia del quotidiano sottraeยป. Un progetto che prospetta a tante famiglie una speranza nel dopo di noi, mostrando un futuro possibile per i propri figli, fatto di accoglienza, supporto reciproco, realizzazione. ยซSรฌ, al momento a me dร molta tranquillitร ยป afferma una delle due Valentine ยซSo che ci sarร un percorso per arrivare a questo traguardo grandissimo, ma so anche che stiamo costruendo qualcosa. Non lo faccio solo per mia figlia, perchรฉ ovviamente ce ne sono tanti di questi ragazzi, e so che in questo luogo saranno sereni e autonomiโฆ potranno avere una vitaยป.
ยซE soprattutto saranno insiemeยป aggiunge lโaltra ยซperchรฉ quello che abbiamo capito osservandoli รจ che veramente la forza viene dal fatto di essere in gruppo. Il nostro pensiero va a quando noi non ci saremo piรน, perรฒ loro ci saranno per sรฉ stessiยป.
Grazie allโassessore Cicchi, lโAssociazione ha potuto incontrare il sindaco di Perugia Andrea Romizi, che ha offerto tutto lโappoggio del Comune a questo progetto. Il sostegno delle Istituzioni sarร fondamentale per poter raggiungere questโambizioso obiettivo. In questo momento, ci raccontano, ci sono due ragazze che stanno giร facendo l’esperienza del cohousing e si spera che a breve si possa attivarla anche per i ragazzi. Grazie all’appoggio del Comune si stanno avviando all’indipendenza, quindi in un certo senso il percorso รจ iniziato.
Nel frattempo La brigata indipendente, forte del contributo di tanta gente messasi a disposizione e che Valentina & Valentina tengono a ringraziare, porta avanti il suo messaggio pure attraverso lโorganizzazione di eventi destinati ai ragazzi, ma capaci di fare da cassa di risonanza per quanti vogliono avvicinarsi e comprenderli. Questo lo spirito di Halloween inclusivo svoltosi a Colombella, la prima festa pubblica de LaBrigata. Una serata nata in sordina, per dare la possibilitร ai ragazzi di ritrovarsi e di festeggiare, diventata invece una festa con 300 persone, molte delle quali cosiddette normali. Tutti si sono divertiti tantissimo a testimonianza che lโinclusione non solo รจ possibile, ma รจ divertente.
ยซI nostri ragazzi volevano vivere una festa di Halloween, ma questo tipo di feste inizia in orari troppo tardi per loro, che sono abituati a non fare notte. E allora abbiamo deciso di organizzarla: una festa di Halloween inclusiva, che tenesse conto dei ritmi dei nostri ragazzi. Pensavamo a pochissime persone, 50- 60; siamo arrivati a 300 ed รจ stato fantastico. Grazie alla Pro Loco di Colombella che ci ha accolto come una famiglia, i ragazzi sono stati felicissimiยป.
La festa di Halloween
E il prossimo evento? ยซVe lo anticipiamo! Faremo il Capodanno inclusivo!ยป svelano Valentina & Valentina. Unโidea meravigliosa che – siamo certi – sarร un altro grande successo. I progetti dellโassociazione posso essere seguiti sul sito www.labrigataindipendente.it (da cui รจ possibile effettuare donazioni) e tramite le pagine social (Facebook e Instagram). Concludiamo con il messaggio che queste meravigliose donne – permetteteci di definirle cosรฌ per la forza e lโentusiasmo con cui stanno portando avanti il loro sogno โ hanno lasciato: ยซA noi piacerebbe arrivare il piรน possibile nelle case delle famiglie che hanno ragazzi con caratteristiche simili ai nostri, per dar loro una speranza di futuro. Perchรฉ molti genitori non vedono nulla per i loro figli. Noi vorremo farli conoscere e formare altri gruppi di amici, permettendo loro di scegliersi per affinitร di interessi e passioni. Sono puri di cuore, non hanno pregiudizi, amano la vita per quello che รจโฆ e va bene cosรฌ. Sono felici. Sรฌ, fortunatamente sono feliciยป.
ร piccolo e tondo ma non รจ Pachino, non รจ Ciliegino, non รจ Datterino: รจ Cesarino.
Il pomodoro del signor Cesare รจ un pomodoro rigorosamente umbro che si รจ sviluppato sul monte Peglia e poi รจ sceso a valle. I pomodori che si trovano nei supermercati sono tutti F1, ma non corrono in Ferrari. Sono ibridi standardizzati, cioรจ il DNA della pianta รจ stato manipolato e modificato e hanno delle caratteristiche che non sono gradite ai contadini: hanno semi che non si ripiantano e che vanno acquistati ogni anno e per di piรน richiedono molta dโacqua per crescere. Invece, il pomodoro di Cesare non รจ un ibrido ma รจ uno dei pochi semi al mondo a essere geneticamente originale, รจ molto versatile e resistente, ma soprattutto รจ molto umbro. Il pomodoro di Cesare racconta una storia famigliare antica piรน di centโanni che nessun pomodoro F1 puรฒ vantare.
La storia
Verso il 1890 il papร di Cesare era un contadino sul monte Peglia. Vita dura, fatica tanta, soldi pochi. Si risparmiava su tutto e non si buttava via niente. Quando il nonno รจ morto, Ada e Cesare ricevettero in ereditร i preziosi semi del nonno e ogni anno continuarono a piantarli nellโorto. Vuoi per il lavoro, vuoi per i figli e altre cose, Ada e Cesare lasciarono la montagna e si stabilirono nella campagna di Monte Castello di Vibio. I luoghi cambiavano ma non le abitudini, e i pomodori di montagna si sono adattati alla pianura.
Ogni primavera Cesare andava a prendere una scatola da scarpe dove erano gelosamente conservati i semi dei suoi pomodori, che provenivano dalla raccolta lโanno precedente, e li spargeva sul terreno. Cesare faceva quello che per millenni hanno fatto tutti i contadini, cioรจ seminava i suoi semi: non era necessario comperarne nuovi ogni anno. Ci pensava la natura a non svenare la famiglia rurale.
Se i lavori nel campo erano di competenza degli uomini, la raccolta e la lavorazione dei frutti era di esclusiva competenza delle donne. Ai pomodorini umbri questa divisione del lavoro รจ piaciuta e si sono trovati bene con le mani femminili. Erano tanti piccoli, rossi, tondi, leggermente agro-dolci e tutti disuguali. Ada li faceva seccare sul mattonato e i piรน belli li accantonava per prenderne i semi per lโanno dopo. I pomodorini erano utilizzati integri, si mangiavano in insalata o sul pane o in conserva per la pasta. Una parte si appendeva al soffitto perchรฉ resisteva fino oltre Natale.
Il pomodoro Cesarino
Servivano solo per lโuso famigliare. Ogni mattina gli uomini si alzavano alle prime luci dellโalba per andare a lavorare nei campi, verso le nove tornavano a casa per fare colazione o come dicevano con una bella parola umbra, a fare lo sdigiunello. Era una colazione a base di pane, spesso secco, sfregato con i pomodori freschi, olio, sale e un bicchier di vino. La presenza del pomodoro era dโobbligo nella maggior parte dei piatti che si cucinavano in casa. Poi lโestate finiva e i pomodori belli che Ada aveva messo da parte ritornavano fuori e diventavano protagonisti. Venivano schiacciati a mano per estrarre i semi che poi si stendevano su una carta ad asciugare al sole. Quando avevano perso lโumido i semi procedevano verso la scatola da scarpe.
Il cartone li lasciava respirare senza farli ammuffire. Le stagioni si sono succedute tutte uguali: pomodori e semi, ancora pomodori e ancora semi. Improvvisamente i semi sono finiti. Disperazione. Ma la famiglia non demorde e alla fine, in fondo a un magazzino, dentro un armadio, dentro una vecchia scatola da scarpe con scritto Seme Novo si trova una manciata di semi.
Eccolo finalmente, ancora buono e abbastanza vecchio per essere definito seme autoctono, titolo che compete ai semi che non sono mutati da piรน di 50 anni. Ricomincia il ciclo, ma lโimprevisto รจ in agguato. I semi vengono lavorati con tecniche moderne, ogni fase รจ fatta dalle macchine. Ma il Cesarino รจ una pianta strana, non sopporta le macchine, lui vuole solo il tocco delicato delle donne: se le macchine lo toccano non frutta piรน. Che fare? Questa volta รจ proprio finito tutto.
Il pomodoro Cesarino
Colpo di scena, in fondo alla scatola da scarpe ci sono ancora 5 semi, esattamente 5. La famiglia entusiasta tratta i 5 come una reliquia. Si pianteranno alla luna piena di marzo. Arriva la primavera, si semina con ogni precauzione. Scelgono un terreno aperto lontano da ogni altra coltivazione di pomodori e si depositano nel terreno i 5 preziosi semi. Questa volta si ripete il miracolo, cesarino ha dato i suoi frutti. Qui รจ iniziata la nuova vita trionfale del pomodorino con la partecipazione di tutta la comunitร rurale di San Venanzo che ha contribuito con tenacia a mantenere il seme incontaminato. Dopo unโaccurata analisi del suo DNA รจ risultato totalmente incontaminato e di diritto รจ stato iscritto nel Registro Regionale delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario.
ร stato riconosciuto come pomodoro nobile e raro proprio per le sue caratteristiche che lo rendo capace di resistere a siccitร prolungate, con una buccia un poโ grossa che lo tutela dai vari parassiti, e con semi che fruttano ogni anno. Una piccola eccellenza umbra riservata a pochi fortunati. A me piace chiamarlo Cesarino ma sulle etichette appare come Pomodoro di Cesare, il pomodoro che nonno Cesare ha curato e conservato tutta la vita. Unโaltra eccellenza umbra di nicchia, squisita e degna di diventare un presidio Slow Food.
Eleonora Pieroni Madrina del Turismo delle radici e dei Borghi piรน belli dellโUmbria.
LโUmbria cuore verde dโItalia vince Best in travel 2023 a New York il cuore pulsante del mondo. LโUmbria vince il riconoscimento assegnato dalla Lonely Planet la casa editrice leader a livello internazionale per il settore turistico, come migliore destinazione italiana da visitare il prossimo anno. Una grande soddisfazione per chi in questi anni si รจ impegnato nella promozione della regione, merito di un lavoro attento e significativo capitanato dalla Presidente Donatella Tesei, dallโAssessore Paola Agabiti e i tanti collaboratori della regione.
Alla premiazione avvenuta nella grande location Terminal 5 di New York hanno partecipato: Antonella Tiranti, Dirigente per le risorse, programmazione e turismo della Regione Umbria, i collaboratori della regione e Umbria Sviluppo, F. Brazzini, Dir. marketing della ENIT ed Eleonora Pieroni, attrice e conduttrice nativa dellโUmbria che da anni vive a New York.
La Pieroni personaggio molto conosciuto nel jet set americano, รจ stata nominata lo scorso 1 ottobre a Nocera Umbra in presenza della Presidente della regione D. Tesei, come Madrina dei Borghi piรน belli dellโUmbria e dellโItalia. La Pieroni รจ inoltre la delegata per il Turismo delle radici e del ritorno a New York dalla CIM Confederazione degli Italiani nel Mondo e il 27 gennaio 2023 a New York verrร nominata Ambasciatrice del Made in Italy, della cultura italiana e del Turismo di ritorno a New York.
Tanti infatti sono gli eventi che la Pieroni ha curato ed organizzato a NY promuovendo il Made in Italy, il turismo, lโarte e la cultura italiana. Tra questi, nel 2017 ha ideato e organizzato la trasferta della Giostra della Quintana di Foligno a New York in occasione del Columbus Day, la maestosa rievocazione storica del 1600 dunque come testimonial della regione Umbria. Cento personaggi in costumi barocchi tra dame e cavalieri hanno calcato la parata sulla celeberrima Fifth Avenue, e poi presso il palazzo The Domenico Vacca unโesposizione fotografica, una mostra dei costumi seicenteschi, la proiezione video dellโUmbria e una degustazione enogastronomia di legumi, vini, olii e tartufi umbri hanno commemorato la bellezza della regione Umbria.
La Quintana a NY nel 2017 e poi lโevento dedicato alla regione Puglia nel 2018 sempre curato dalla Pieroni, possono essere considerati a tutti gli effetti gli eventi precursori del Turismo delle radici a New York. La Pieroni giร nominata dal sindaco di New York Eric Leroy Adams come Ambasciatrice del Made in Italy a New Yorkย ha preso parte lo scorso ottobre alla parata del Columbus Day con la Columbus Fondation e la Governatrice di New York Kathy Hochul. La Pieroni sta svolgendo un lavoro di promozione del Turismo delle radici e dei borghi dโItalia, coinvolgendo anche le scuole italiane in America, la Columbus Fondation, gli Istituti di cultura, il Consolato, il Museo dellโemigrazione e altre associazioni di italiani in America. Il Turismo delle radici ha lโobiettivo di promuovere il turismo dei piccoli centri e dei borghi italiani spopolati, invitando gli oriundi degli italiani emigrati nel corso degli secoli a far ritorno in Italia in forma di turisti, come nuovi cittadini o come imprenditori nel turismo. Tutte le regioni dโItalia e i loro Borghi saranno protagoniste del Turismo delle radici; a gennaio 2023 รจ in programma la grande fiera del turismo a New York e il 2024 sarร proprio lโanno dedicato al Turismo delle radici.
Il panpepato di Terni, che ha ottenuto nel 2020 la denominazione Igp, รจ un dolce natalizio che risale al 1500, ma sembra abbia origini ancora piรน antiche. ร un piatto della tradizione contadina, tipico delle feste perchรฉ lโacquisto degli ingredienti, soprattutto le spezie, era molto oneroso. Il panpepato viene preparato dai ternani rigorosamente lโ8 dicembre, giorno dellโImmacolata Concezione e ogni famiglia ha una propria rivisitazione e questo lo rende un dolce tipicamente popolare.
Ingredienti
75 g di noci
75 g di mandorle
75 g di nocciole
75 g di uvetta
150 g di miele
75 g di cioccolato fondente
1 cucchiaino di cannella
60 g di canditi
Pepe nero q.b.
175 g di farina 00
Noce moscata q.b.
Preparazione
Mettete in ammollo lโuvetta. Grattugiate il cioccolato e sminuzzate (non troppo finemente) le noci, le mandorle e le nocciole. In un contenitore medio-grande raccogliete la frutta secca che avete in precedenza sminuzzato e aggiungete, mescolando con un mestolo, il cioccolato grattugiato e i canditi. Scolate lโuvetta e unitela al resto della frutta secca, insieme alla cannella, alla noce moscata e al pepe. Scaldate il miele e unitelo alla frutta secca e al resto degli ingredienti, continuando a mescolare bene. A questo punto, aggiungete la farina setacciata e mescolate il contenuto. Quando il composto avrร assunto una forma omogenea, realizzate due panetti di dimensioni uguali e infornateli per circa 20 minuti a 170 gradi. Dopo 20 minuti sfornate i due panetti e lasciateli raffreddare. Consigliamo di far passare almeno 24 ore prima di servirlo.
Nel 2023, ormai alle porte, il doppio anniversario dei 500 anni dalla morte di Pietro Vannucci detto โIl Peruginoโ e Luca Signorelli, rappresenta una occasione unica, in particolare per le Regioni del centro Italia, quale sostegno allโEconomia turistica del territorio.
Infatti dopo il primo protocollo dโintesa siglato nel settembre 2021 tra i Comuni di Cortona, Cittร della Pieve, Todi, Orvieto e il Gal Trasimeno-Orvietano che ha assunto il ruolo di capofila, arriva lโaccordo tra i Gal Umbri per un progetto di cooperazione regionale, che verrร presentato oggi a Milano ad Artigiano in Fiera presso lo stand della Regione Umbria. Unโopportunitร , per mostrare anche lโimportante patrimonio storico che questi due grandi artisti del Rinascimento Italiano hanno lasciato a cavallo tra Toscana e Umbria nel passaggio tra le importanti commesse di lavoro di Firenze e Roma, le due cittร che detengono le testimonianze piรน importanti della loro opera artistica. Lโobiettivo della cooperazione tra i Gal umbri prevede la realizzazione di un importante progetto di comunicazione di tutte le attivitร , tra mostre, itinerari, convegni ed eventi di qualsiasi natura, vengano organizzati nel territorio. Strumenti di comunicazione che saranno a disposizione di tutte le amministrazioni pubbliche e anche del mondo delle associazioni private che vogliano rendere omaggio a questa occasione di promozione del territorio tramite lโorganizzazione di eventi. Quindi lโobiettivo principale dellโaccordo portato avanti da Assogal Umbria di cui il Gal Trasimeno-Orvietano sarร il capofila, in nome del fatto che coordina anche il protocollo siglato con i Comuni, รจ quello di incrementare le attivitร turistiche, non solo per questa occasione, ma anche in modo piรน strutturale per il futuro, presentando unโUmbria che รจ arte ma anche bellezza in tutti i sensi, per esempio sotto lโaspetto paesaggistico e naturalistico ed รจ anche bontร attraverso le eccellenze enogastronomiche. Sarร infatti compito di Assogal Umbria, anche portare avanti accordi con Enit, Fiavet e Associazione Industriali, per promuovere, nel mondo, pacchetti turistici dedicati allโopera di Perugino e Signorelli proposti dalle varie agenzie di viaggio. โCredo che il ruolo dei Gal a sostegno dellโeconomia delle zone rurali passi principalmente per il settore turistico โ Afferma il Presidente di Assogal Gionni Moscetti โ e la scoperta delle bellezze artistiche anche nei piccoli Borghi non รจ certo di secondaria importanza โ continua – abbiamo infatti pensato che, pur in collaborazione anche con i Grandi Eventi organizzati dalla Galleria Nazionale dellโUmbria piuttosto che dalle cittร piรน importanti, le zone di confine dovessero avere pari dignitร โ. โLa promozione di un evento cosรฌ importante per il nostro territorio โ aggiunge il Direttore del Gal Trasimeno Orvietano Francesca Caproni – deve avere una immagine coordinata e riconoscibile ed assolutamente rivolta principalmente alle piรน moderne tecnologie che sono oggi il core business di ogni campagna di promozione. ร questa lโimpronta che si intende garantire al progetto nel suo complesso che riteniamo sia una occasione unica al fine di qualificare lโofferta turistica in Umbria, obiettivo che oltrechรฉ incrementare le presenze rende necessario anche poter allungare la presenza media, per avere un turismo non piรน mordi e fuggi, ma ben piรน strutturatoโ.
Artigiano in Fiera, la piรน grande fiera italiana dedicata allโartigianato tipico e di qualitร , che si terrร dal 3 allโ11 dicembre alla fiera di Milano โ Rho, rappresenta unโoccasione unica per far conoscere il progetto endoregionale, tanto al grande pubblico, quanto alla stampa di settore. In questa importante vetrina ย saranno protagonisti i territori coinvolti nel progetto e le splendide opere dโarte del Perugino e del Signorelli. Per lโoccasione saranno presentati e offerti in degustazione i due vini celebrativi del Perugino, un bianco e un rosso, realizzati in edizione limitata e numerata dalla Pro Loco di Cerqueto in collaborazione con la cantina di Monte Vibiano Vecchio.
Dopo un lungo percorso durato quasi tre anni, il 28 ottobre รจ stata finalmente installata presso i Giardini Pubblici la scultura dedicata ai 50 anni di Avis Magione.
Lโopera, pensata per la prima volta nel 2019, รจ stata progettata dal Maestro Giorgio Lupattelli, scegliendo tra numerose idee che avevano tutte lo stesso scopo di esortare alla rinascita dopo la pandemia. E sia il nome Teardrop, che la forma (a richiamare sia una goccia di sangue che una lacrima) sono pensati proprio in questo senso. Il tono simil-acciaio del rivestimento vuole rendere omaggio a capolavori contemporanei come il Cloud Gate di Kapoor e le opere di Koons; i colori della spaccatura del cono (giallo, rosso e blu) oltre che essere i colori primari, rimandano rispettivamente a quelli di plasma, sangue e al logo Avis. A livello geometrico, la scultura rappresenta la scomposizione tra una mezza sfera e un cono, il tutto aperto per evidenziare che a sua volta la sfera รจ originata dalla rotazione di un cerchio e il cono da quella di un triangolo rettangolo. In attesa di organizzare lโinaugurazione ufficiale, un ringraziamento particolare va allโAmministrazione Comunale che ha provveduto alla realizzazione del basamento, un doppio piedistallo a forma quadrata in pietra travertino, offrendo inoltre un indispensabile supporto organizzativo, burocratico e logistico. Il ritardo su realizzazione e installazione (inizialmente prevista nel 2021, in coincidenza del 50mo dalla fondazione della sezione) รจ stato inevitabile a causa dei rallentamenti legati a selezione del progetto, scelta di fornitore, collocazione ed aspetti autorizzativi. Un percorso lungo, ma che ha finalmente permesso di raggiungere un importante traguardo, riuscendo a regalare alla comunitร un nuovo simbolo, inedito e prestigioso, per lo spazio culturale di tutto il paese.
A colloquio con il presidente dei Borghi piรน Belli dโItaliain Umbria, tra futuro e soluzione per evitare lo spopolamento di questi territori.
In questi ultimi anni, i borghi e le piccole realtร stanno vivendo una nuova giovinezza. Sono tornati – soprattutto a livello turistico โ molto di moda. La riscoperta del loro territorio, dellโenogastronomia e della vita slow attraggono turisti,ma anche persone che decidono di abbandonare la cittร e trasferirsi in questi luoghi di pace e tranquillitร . Tanti i vip – italiani e stranieri โ che hanno scelto lโUmbria come rifugio dal caos cittadino. Ralph Fiennes, Daniele Bossari e la moglie Filippa Lagerback, Colin Firth, Ed Sheeran, Paolo Genovese, Susanna Tamaro, Mario Draghi, Luca Argenteroโฆ e tanti altri. Di queste realtร abbiamo parlato con Alessandro Dimiziani, vicesindaco di Lugnano in Teverina e, dal 2020, presidente del Borghi piรน belli dโItalia in Umbria. Lโassociazione โ nata nel 2001- ha come obiettivo quello di proteggere, promuovere e sviluppare i comuni riconosciuti con tale denominazione; lโUmbria รจ la regione italiana che ne ha di piรน, ben 30, e rappresentano un vanto e unโattrattiva turistica anche dallโestero. Un patrimonio da salvare e promuovere.
Alessandro Dimiziani
Presidente come prima cosa: quali sono i requisiti per entrare nellโassociazione dei Borghi piรน belli dโItalia?
La popolazione nel centro storico o nella frazione non deve superare i 2.000 abitanti, mentre nellโintero comune non si puรฒ andare oltre i 15.000 abitanti. Il borgo inoltre deve avere una presenza di almeno il 70% di edifici storici anteriore al 1939 e offrire qualitร urbanistica, architettonica e promozione del territorio. Va detto che sono gli stessi borghi che fanno la richiesta e poi un comitato scientifico valuta gli oltre 90 parametri e delibera lโentrata del paese nellโassociazione.
Con Stroncone โ entrato da poco โ nella regione si contano 30 borghi. Un record italiano che fa superare le Marche, ferme a 29โฆ
Proprio alcuni giorni fa cโรจ stata lโufficializzazione di Stroncone con la consegna della bandiera dellโassociazione. Se consideriamo la grandezza del nostro territorio e il numero dei comuni inferiore rispetto alle Marche, la percentuale di borghi piรน belli รจ molto alta. Oltre a Stroncone gli ultimi entrati sono Monteleone dโOrvieto nel 2019 e Nocera Umbra nel 2020.
La rivista americana โThe Travelโ ha pubblicato da poco la classifica dei dieci borghi italiani preferiti dai turisti internazionali: al 9ยฐ posto cโรจ Monteleone dโOrvieto (unico umbro). Serve piรน marketing internazionale per lโUmbria?
Sicuramente, anche se non siamo messi male. I nostri social sono tra i primi in Europa per visualizzazione. Da poco abbiamo anche realizzato un video promozionale che presenteremo il 7 dicembre a Citerna, in cui sono riuniti e illustrati tutti i borghi: questo verrร utilizzato durante le presentazioni fuori regione.
Monteleone dโOrvieto. Foto by Enrico Mezzasoma
Quanto รจ importante il turismo di ritorno?ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย
ร importantissimo e da poco abbiamo creato un tavolo di lavoro per capire tutte le tappe da seguire e i vari passaggi da mettere in pratica.
Concretamente, come si svolge?
Abbiamo iniziato a lavorare sui registri comunali, chiedendo a ogni Comune di inviare i nomi dei concittadini residenti allโestero: si รจ visto che la maggior parte si trovano negli Stati Uniti, in Brasile, in Belgio e in Lussemburgo, sono circa 2000 persone. Con un protocollo, lโintervento del Ministero del Turismo e dellโassociazione Italiani nel Mondo cercheremo di contattarli. A gennaio poi verrร organizzato un evento ad hoc a New York in cui sarร presente la nostra associazione e quella degli Italiani nel Mondo. ร il primo passo per iniziare a capire come muoversi.
Il turismo nei borghi, in questi anni, รจ tanto di moda: come se lo spiega?
ร inutile negarlo, la pandemia ha dato una grossa mano. Nel 2020 cโรจ stata unโinvasione, ovviamente positiva, che ha premiato il lavoro di valorizzazione fatto negli anni precedenti. Oltre allโItalia turistica e famosa che tutti conoscono, cโรจ unโItalia da scoprire e da vivere, tra sentieri, prodotti tipici e cucina. Questo attira molto il turista, anche straniero; tra lโaltro lโUmbria รจ lโunica destinazione italiana entrata nella lista Best in travel 2023 stilata dalla Lonely Planet. Per il nostro Paese il turismo รจ una risorsa importantissima sulla quale si deve puntare al massimo.
Se avesse a disposizione un tesoretto, quali sono le prime cose che farebbe?
I primi interventi sarebbero rivolti al miglioramento dei servizi: sociali, sanitari, alle infrastrutture, ma anche alla connessione internet per lo smart working. Un borgo non puรฒ essere escluso da questo; il turista, ma soprattutto chi decide di restare, chiede navette o bus di collegamento con la stazione piรน vicina. Molto di questo ancora manca. A Lungano in Teverina, ad esempio, molti americani e danesi si sono innamorati del luogo, dei paesaggi e, grazie a uno statuto comunale, hanno avuto in dotazione degli uliveti e questโanno per la prima volta hanno raccolto lโoliva. Tutto questo รจ sicuramente un incentivo per restare nel territorio, ma i servizi devono essere presenti.
Ciรฒ serve ad arginare lo spopolamentoโฆ
Combattere lo spopolamento – che รจ una vera piaga – รจ tra gli obiettivi dellโassociazione. Per noi รจ come una lenta morte, dovuta al decremento demografico e alla mancanza di lavoro che porta i giovani a lasciare il borgo per trasferirsi in cittร o allโestero. ร per questo che cerchiamo di bilanciare con il turismo di ritorno o con i nuovi residenti. Riallacciandomi alla domanda precedente, gli investimenti sarebbero fondamentali anche per la creazione di lavoro, in modo da incentivare i giovani a restare.
Potremmo raccontare lโUmbria attraverso i borghi: ce nโรจ uno che la rappresenta di piรน?
Tutti i borghi rappresentano lโUmbria, poi ci sono quelli che attirano piรน come Trevi e Spello, ma ultimamente anche quelli meno conosciuti si stanno facendo notare. LโItalia, ripeto, deve puntare su queste piccole realtร che sono un patrimonio fondamentale per il turismo, da nord a sud. In questo modo puรฒ primeggiare nel mondo.
Spello. Foto Enrico Mezzasoma
Ci sono in cantiere dei nuovi progetti?
Nel 2023 uscirร la nuova brochure con tutte le informazioni sui borghi – edita da Corebook – anche in lingua cinese. Stiamo lavorando anche con le comunitร energetiche per installare le colonnine di ricarica per auto e biciclette. Si punta a promuovere e portare avanti interventi a 360ยฐ con attivitร , eventi e festival, cercando di coinvolgere tutti.
Facciamo un gioco: per ogni borgo mi dica un aggettivo e una caratteristicache lo contraddistingue.
Acquasparta (Rinascimento umbro), Allerona (la porta del sole), Arrone (Valnerina), Bettona (etrusco-romana), Bevagna (le Gaite), Castiglion del Lago (il Trasimeno), Citerna (Borgo dei Borghi. Nel 2023 parteciperร al programma di Rai3), Corciano (la costola di Perugia), Deruta (ceramica), Lugnano in Teverina (archeologia e biodiversitร ), Massa Martana (riscatto architettonico), Monte Castello di Vibio (il teatro piรน piccolo del mondo), Montecchio (olio e archeologia), Montefalco (Sagrantino), Monteleone dโOrvieto (balcone su tre regioni: Umbria, Toscana e Lazio), Monteleone di Spoleto (altezza e bellezza), Montone (storia e architettura), Nocera Umbra (la rinascita della bellezza), Norcia (norcineria e tartufo), Paciano (vista sul lago Trasimeno), Panicale (arte e bellezza), Passignano sul Trasimeno (oasi di bellezza), Preci (scuola chirurgica), Sangemini (il bello sopra lโindustria), Sellano (le acque della Valnerina), Spello (colori), Stroncone (olio e architettura), Torgiano (vino), Trevi (fascia olivata), Vallo di Nera (enogastronomia ad alta quota).