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Dopo il successo con la piรจce di gennaio su Canova, torna in teatro a Perugia, Stefano de Majo, interpretando questa volta l’imperatore Adriano.

Lo spettacolo IMPERATOR Memorie di Adriano si terrร  sabato 25 marzo alle ore 21 al teatro di Sacco (piazza Giordano Bruno nr 9 a Perugia) ed รจ inserito al centro del Festival Indizi giunto alla sua 27esima edizione.

 

Stefano de Majo

 

Una piรจce avvincente tratta dal capolavoro della letteratura universale di Marguerite Yourcenar, considerato da molti un autentico libro guida per la propria esistenza. Celebre fu il commento di Thomas Mann il quale disse di non essersi mai emozionato tanto ad una lettura, come non gli accadeva ormai da molto tempo. Nella rivisitazione di Stefano de Majo assisteremo anche a rimandi al Caligola di Camus, al Marcโ€™Antonio di Shakespeare, alla Pharsalia di Lucano e al pensiero di Platone.

 

Emanuela Boccacani

 

Lo spettacolo รจ giร  stato rappresentato con successo oltre che in teatro, anche nella biblioteca del Parlamento di Roma e in prestigiosi siti archeologici e teatri romani come in quello di Ostia antica, Spoleto, Aquinum, Carsulae, Ocriculum e nella villa romana del console dโ€™Assio. Una piรจce originale e potente, che rievoca i grandi classici rendendoli vivi e presenti. Scritta, diretta e interpretata da Stefano de Majo con i movimenti scenici e le musiche dal vivo della bravissima ed elegante Emanuela Boccacani al flauto, handpan, campane tibetane e percussioni. Le memorie di un vero leader illuminato del passato, aperto al confronto con le altre culture, di cui oggi il mondo reale avrebbe tanto bisogno, un uomo capace di mostrarsi nudo sotto le stelle, parlando alle nostre smarrite anime con la sua eterna… ยซanimula, vagula, blandula…ยป.

 


Info e prenotazioni al 320. 623 6109

In occasione di Dantedรฌ 2023 si terra, sabato 25 marzo alle ore 17.00 presso Biblioteca San Matteo degli Armeni, l’incontro Dante nel tempo: La tradizione della Commedia e il mito del Sommo Poeta con Paolo Renzi.

 

 

Lโ€™incontro vuole essere un omaggio al Sommo Poeta in occasione della giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri istituita nel 2020 dal Consiglio dei Ministri.

Paolo Renzi, bibliotecario presso la Biblioteca comunale Augusta di Perugia, illustrerร  la tradizione editoriale della Commedia attraverso la disamina di alcuni fra i piรน importanti codici manoscritti ed edizioni a stampa del capolavoro dantesco. La fortuna della Commedia, la cui prima edizione a stampa vide la luce a Foligno nel 1472, coincide con quella della figura di Dante, che muta fortemente nel tempo e che, a partire dal Risorgimento, si connota di caratteristiche mitiche, acquistando dapprima una valenza politica in funzione della costituzione dello stato unitario, quindi diventando un simbolo della lingua e della cultura italiana nel mondo.Ancora oggi Dante e la sua opera sono di estrema attualitร  e il loro valore, oltre che in ambito nazionale, รจ universalmente riconosciuto in tutte le culture come patrimonio dellโ€™umanitร .

Valore, problemi e opportunitร  della Donna nei piccoli centri urbani

Il giorno 22 marzo 2023 alle ore 11.00, presso la Sala Fiume di Palazzo Donini, verrร  presentato Il Borgo รจ Donna, un ciclo di incontri promosso dal Centro per le pari opportunitร  e attuazione delle politiche di genere della Regione Umbria in collaborazione con lโ€™associazione dei Borghi piรน Belli dโ€™Italia in Umbria e lโ€™associazione AboutUmbria, volto al confronto sul ruolo della donna nei piccoli comuni, fra stereotipi, ostacoli e opportunitร , nonchรฉ allโ€™individuazione di spunti per orientare le politiche di genere future.

Le conferenze, come precisa lโ€™Avv. Caterina Grechi, presidente del Centro Pari Opportunitร  della Regione Umbria, si terranno presso sedi messe a disposizione dai Borghi piรน Belli dโ€™Italia in Umbria partendo dallโ€™idea di rendere omaggio alle donne di ieri e di oggi, protagoniste e artefici della cura e della bellezza dei borghi umbri. Il borgo rappresenta storia, cultura e tradizioni di cui la donna รจ da sempre maggiore depositaria e punto di riferimento, dalla tradizione culinaria a quella di mestieri antichi come il ricamo, passando per la cura familiare in contesti in cui i servizi a sostegno sono talvolta insufficienti.

 

 

Alessandro Dimiziani, presidente regionale dei Borghi piรน Belli dโ€™Italia, spiega che verranno individuate sei sedi, stabilite in base a un criterio non solo geografico, ma anche di punti in comune tra i diversi borghi di volta in volta rappresentati. Da ogni raggruppamento รจ stato tratto un tema che rappresenterร  lโ€™argomento principale di ciascuna conferenza:

  • Civiltร  etrusco-romana: CULTURA
  • Acqua e Rinascimento: SALUTE
  • La strada del vino, della ceramica e la terra dei condottieri: LAVORO
  • La Valnerina: SAPERI E SAPORI
  • Terre del Sagrantino: ACCOGLIENZA
  • Il lago e i borghi: SOSTENIBILITร€

 

La prima conferenza si terrร  a Lugnano in Teverina il 25 marzo 2023 con un nutrito parterre di esponenti del mondo femminile; inoltre lโ€™evento sarร  arricchito dallโ€™inaugurazione del giardino Luisa Spagnoli, dalla presentazione della targa e della panchina rossa simbolo della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, in collaborazione con lโ€™Unitre di Lugnano in Teverina. Seguirร  un concerto di beneficenza per le popolazioni terremotate della Turchia.

Alla Biblioteca degli Arconi ciclo di 4 conferenze a cura della Biblioteca Augusta

La Biblioteca comunale Augusta, temporaneamente chiusa al pubblico per interventi di ristrutturazione, propone un ciclo di 4 conferenze che saranno tenute, tra i mesi di marzo e maggio 2023, presso la nuova Biblioteca degli Arconi.

Corali, foto Biblioteca Augusta

In questo modo essa intende offrire alla cittadinanza, ovvero ad un pubblico piรน vasto di quello dei suoi frequentatori abituali, una visita virtuale nei propri depositi di materiale antico, presentando alcuni libri, documenti e fondi che costituiscono dei veri tesori della biblioteca.

Le conferenze vogliono avere un intento colloquiale e divulgativo: i protagonisti saranno i libri e documenti, presentati tramite una ricca serie di immagini proiettate su grande schermo, che ne evidenzieranno caratteristiche e particolaritร . I Corali di San Domenico, con le loro ricche miniature duecentesche e trecentesche, saranno il tema della prima conferenza.

I Corali

รˆ del 2006, ormai 17 anni fa, la mostra perugina che ebbe un gran successo Canto e colore. I Corali di San Domenico di Perugia, dedicata appunto a questi monumentali manoscritti, libri di coro databili alle fine del XIII e allโ€™inizio del XIV secolo, conservati dalla Biblioteca comunale Augusta di Perugia. In occasione di questa e della pubblicazione del catalogo, furono approfonditi gli studi, da parte di piรน specialisti, su questi documenti e sulla cultura che li produsse.
La Biblioteca Augusta intende mostrare alla cittadinanza questo importante materiale, 21 manoscritti di grande formato e riccamente decorati. Lo fa allโ€™interno di un piccolo ciclo di conferenze che, in modo divulgativo, intende aprire virtualmente i suoi depositi a tutta la cittadinanza, non solo ad un pubblico di specialisti e studiosi.

Si parlerร  di questi libri manoscritti e della loro manifattura, unโ€™impresa editoriale imponente. Ma ad introduzione si accennerร  alla storia del convento domenicano del periodo, nonchรฉ alla liturgia medievale della quale sono testimonianza. ย In conclusione si darร  spazio ad una panoramica sulle miniature, nellโ€™ambito della produzione artistica perugina, ma non solo, tra fine โ€˜200 e inizio โ€˜300. Ne parleranno i due bibliotecari dellโ€™Augusta, Francesca Grauso, conservatrice di manoscritti, ed Emilio Ravaioli, esperto di Storia dellโ€™Arte.

Gli altri appuntamenti

Seguirร  lโ€™affascinante storia della nascita della Biblioteca Augusta, istituzione culturale di assoluta eccellenza e fra le piรน antiche biblioteche pubbliche europee, creata tra la fine del XVI e lโ€™inizio del XVII secolo grazie alla generositร  e alle capacitร  non comuni del bibliofilo perugino Prospero Podiani. Si proseguirร  poi con una immersione nelle antiche biblioteche perugine, attraverso le peculiaritร  di alcuni manoscritti che raccontano storie di studioโ€ฆ e di viaggi, per finire curiosando tra le variegate carte di un amatissimo personaggio del โ€˜700 perugino, Annibale Mariotti.

Programma

venerdรฌ 17 marzo, ore 17.00

Parole dipinte. I Corali di San Domenico di Perugia

a cura di Francesca Grauso e Emilio Ravaioli

 

venerdรฌ 31 marzo, ore 17.00

Prima degli Arconi. Prospero Podiani, lโ€™Augusta e lโ€™origine della biblioteca pubblica

a cura di Paolo Renzi

 

venerdรฌ 14 aprile, ore 17.00

Libri antichi in antiche biblioteche

a cura di Francesca Grauso

 

venerdรฌ 5 maggio, ore 17.00

Un perugino del ‘700. Tra le carte di Annibale Mariotti

a cura di Francesca Grauso e Emilio Ravaioli

 


Le conferenze sono gratuite, รจ consigliata la prenotazione tramite email biblioarconi@comune.perugia.it o al numero 0755772732 per non superare la capienza prevista della sala.

Come ogni giovane chef con la mia esperienza, ho avuto il piacere di intraprendere la strada della cucina molecolare, rimanendo sempre molto stupefatto dalle sue potenzialitร .

Ma che cos’รจ la cucina molecolare? Si tratta di una scuola di pensiero, oltrechรฉ di cucina, nata anni fa e di cui fanno parte cuochi, appassionati gastronomi e scienziati, ma anche fisici e chimici. La sua filosofia รจ investigare i processi che intervengono nella preparazione dei cibi e che solitamente vengono applicati senza conoscere quel che succede. Ma ci sono altri obiettivi: studiare i detti, i proverbi e le conoscenze culinarie popolari, per scoprire se contengono qualcosa di vero o se sono solo tradizioni e superstizioni. E anche innovare la cucina tradizionale, inventando nuovi piatti, nuovi ingredienti e nuovi metodi di preparazione, nonchรฉ di cottura, infatti spesso uso questo metodo per facilitare e impressionare il mio ospite.

 

Preparare il gelato in pochi secondi

Prendiamo per esempio il gelato: io lo preparo con lโ€™azoto liquido. Lโ€™azoto รจ la componente principale dellโ€™aria che respiriamo e viene liquefatto per mezzo di un processo di raffreddamento energeticamente dispendioso. La temperatura dellโ€™azoto liquefatto รจ di quasi 200 gradi sotto zero. A temperatura ambiente evapora molto rapidamente, congelando tutti i corpi con cui viene in contatto, mani comprese – ve lo posso assicurare. Per fare il gelato basta prendere gli ingredienti necessari (latte, panna, zucchero, uovaโ€ฆ) versarli in un recipiente e aggiungere azoto liquido. Lโ€™azoto รจ freddo e gli ingredienti vengono congelati quasi istantaneamente. Inoltre, essendo liquido, quando arriva al punto di ebollizione inizia a bollire, il che garantisce il necessario mescolamento. Teoricamente chiunque puรฒ prepararsi il gelato in una manciata di secondi, anche a casa (non รจ piรน rischioso di una frittura in olio bollente) ma lโ€™azoto liquido non รจ di facile reperibilitร , per lo meno non al supermercato.

Cucinare un uovo al tegamino senza gas

Semplicissimo. Rompete lโ€™uovo nella padella, prendete dellโ€™alcol etilico (quello che si usa per fare i liquori) e versatelo sopra lโ€™uovo: si solidificherร  quasi allโ€™istante. Lโ€™alcol etilico, al pari del calore, รจ in grado di denaturare le proteine dellโ€™uovo provocando la solidificazione quasi immediata. Volendo provare una variante, si possono mescolare le uova con lโ€™alcool in un recipiente, ottenendo qualcosa di simile allโ€™uovo strapazzato. Prima di mangiare va eliminato naturalmente lโ€™alcol in eccesso.

Friggere con il glucosio

Per friggere รจ possibile sostituire lโ€™olio con il glucosio, uno zucchero solido a temperatura ambiente, che va fatto fondere senza caramellare. In questo modo, oltre ad abbreviare i tempi di cottura, i cibi mantengono lโ€™umiditร  che perderebbero con la frittura in olio.

Gnocchiโ€ฆ molecolari

Per preparare degli gnocchi molecolari รจ possibile prendere la fecola di patate, stemperarla in acqua in un pentolino e mettere il tutto sul fuoco. Appena scaldata la miscela si rapprenderร  in una massa gelatinosa, che potrร  essere lavorata come gli gnocchi tradizionali.

 

 

Tutta la cucina รจ molecolare, perchรฉ cucinare รจ una trasformazione chimica. Cuocere una bistecca vuol dire denaturarne le proteine, aggiungere vinagrette allโ€™insalata significa cambiarne il PH.ย Forse non lo sappiamo, ma per cuocere la pasta stiamo preparando una soluzione chimica. Insomma, sono molto vicino a questo tipo di cucina ma comunque non tralasciando mai la tipicitร  dei prodotti veramente buoni che ci offre la nostra terra.

 


Per saperne di piรน

Lugnano in Teverina sorge su un colle roccioso a forma di luna appartenente al complesso dei Monti Amerini e, dallโ€™alto delle sue mura, si gode di uno splendido panorama che spazia sulla valle del Tevere, il fiume che gli dร  il nome bagnandone le terre.

Il territorio collinare รจ il luogo ideale per coltivazioni cerealicole, per vigneti e oliveti dai quali si estrae un olio extravergine di alta qualitร  (Lugnano appartiene alla rete delle Cittร  dellโ€™Olio); lโ€™aria sana e il clima sempre mite lo rendono un luogo ameno. Il suo primo nome documentato (nel 1290) รจ Lugnanum Tyburinae: lโ€™ipotesi รจ che il borgo sia sorto a opera degli abitanti della sottostante valle del Tevere (Teverina) spostatisi per sfuggire alla malaria intorno al VI sec. d.C.
Il termine Lugnano potrebbe derivare da Lucus Jani, bosco di Giano, il cui corrispondente femminile รจ la luna, presente sullo stemma comunale.

 

Veduta di Lugnano in Teverina

 

Fin dallโ€™epoca romana ha fatto parte del territorio amerino, come testimoniano importanti ritrovamenti archeologici nel sito di Poggio Gramignano. Il suo sviluppo sociale ed economico perรฒ avviene nel Medioevo, e culmina nella trasformazione in Comune intorno allโ€™anno 1000. Dal XI al XIV secolo Lugnano รจ soggetto a vari nobili che si contendono il territorio, incaricati dai Papi della difesa di unโ€™area che apparteneva allo Stato Pontificio. Nel 1449, su ordine di Pio II, vengono restaurate le mura e nel 1508 – in seguito ai soprusi da parte dei signori delle cittร  circostanti – i lugnanesi istituiscono lo Statuto della Terra di Lugnano con il quale regolano ogni aspetto della vita sociale e delle relazioni tra i membri della comunitร . Nel 1650 viene costruito Palazzo Pennone, dimora del governatore della Sede Apostolica fino al XVIII secolo e ora sede del Comune: la costruzione ricorda lโ€™immagine suggestiva del pennone di una nave e svetta imponente sul borgo. Lugnano ancora oggi รจ racchiuso allโ€™interno delle mura difensive, risalenti al IX secolo; tra i suoi torrioni si puรฒ ammirare integra la Torre Palombara che, con la sua colomba bianca, ricorda che questo era il borgo dei piccioni viaggiatori.
Entrando da Porta Sant’Antonio si raggiunge il centro e piazza Santa Maria (giร  Platea S. Maria) dove si affaccia la Chiesa omonima, considerata oggi monumento dโ€™importanza nazionale: un gioiello dโ€™arte romanica che giร  da solo vale il viaggio a Lugnano. La tradizione vuole che sia stata costruita sopra una precedente chiesa eretta da Desiderio, re dei Longobardi.
Girovagando per il borgo ci si perde in vicoli, archi, scalinate e piazzette, come quella di Campo dei Fiori. Da vedere anche le Chiese di Santโ€™Andrea e Santa Chiara, i Conventi di Santโ€™Antonio da Padova e di San Francesco e la Chiesetta di Santa Maria del Ramo o di Ramici che, isolata su un poggio, รจ un luogo mistico costruito agli inizi del Quattrocento.

 

cosa vedere in umbria

Alcuni ritrovamente provenienti dalla necropoli di Poggio Grammignano

 

Infine, da non perdere รจ lโ€™Antiquarium Comunale, che raccoglie i materiali archeologici rinvenuti negli scavi della villa romana (I sec. a.C.) di Poggio Gramignano: mosaici, vetri, utensili di bronzo, ceramiche e anfore, alcune delle quali usate come sepoltura di bambini, ne sono stati ritrovati ben 47. La villa fu infatti riutilizzata nel V secolo come necropoli.
Un ultimo suggerimento: assaggiate il bocconcello di San Francesco, una ciambella al formaggio a cui รจ dedicata una sagra (a ottobre); nel periodo della vendemmia da provare รจ invece il tipico pane col mosto, mentre nel corso dellโ€™Estate Lugnanese (luglio-agosto) il borgo si anima con manifestazioni culturali e gastronomiche. Alla fine di ottobre non perdete Andar per Frantoi e Mercatini con degustazioni e vendita di olio extravergine prodotto nei frantoi locali.

 


Per saperne di piรน

ยซSono convinto che difendere il proprio patrimonio identitario sia un fatto essenziale e utile, in senso assoluto. Piรน caratteri specifici possiedi e piรน sei disposto ad aprirti al mondo esterno. Puรฒ sembrare paradossale, ma รจ cosรฌ: รจ una questione di sicurezza nei confronti degli altri, individui o popoli che sianoยป. (Riccardo Francovich)

Il mercato e il circuito dei mestieri di Bevagna hanno vinto il Premio Francovich, ottenendo il 35,86% dei voti. La consegna del riconoscimento รจ in programma a tourismA 2023 (Salone dell’archeologia e del turismo culturale), sabato 25 marzo, alle ore 12, nell’auditorium del Palacongressi di Firenze. Anche nel 2020 Bevagna e il Mercato delle Gaite, insieme al Museo Regionale della Ceramica di Deruta (lโ€™Umbria unica regione in gara con due candidati) sono stati in corsa per aggiudicarsi il premio.

Un premio prestigioso che si aggiunge agli altri ricevuti negli anni precedenti. Grazie a chi ha votato, ma soprattutto grazie, a chi tanti anni fa ha creduto nel progetto, ha ricostruito con passione e amore mercato e mestieri; a chi con tenacia ha creduto nel circuito dei mestieri e ha continuato a farli rivivere negli anni; a chi ha fatto sรฌย  – senza dimenticare chi non รจ piรน tra noi – che la festa diventasse, in tempi brevissimi, la rievocazione storica medievale piรน bella e piรน filologicamente corretta nel vasto panorama di rievocazioni storiche umbre e italiane. Da ricordare che il prof. Riccardo Francovich รจ stato giudice della Gara Mestieri, durante il Mercato delle Gaite, negli anni 1997 e 2004 e che le botteghe del setificio, del dipintore, della cartiera e della cereria sono visitate da circa 40.000 turisti nel corso di dodici mesi.

 

Mercato delle Gaite, foto by Facebook

Il Premio

Riccardo Francovich รจ stato archeologo e medievista italiano. Ha insegnato Archeologia Medievale presso lโ€™Universitร  di Siena e ha diretto il Dipartimento di archeologia e storia delle arti della medesima universitร . Nel 1974 fondรฒ la rivista Archeologia Medievale, diventandone direttore responsabile. Autore di una bibliografia che comprende oltre 150 titoli, si occupรฒ di importanti scavi in Toscana e in altre regioni italiane. Morรฌ improvvisamente nel 2007 per un tragico incidente che non ebbe testimoni. Solo pochi giorni dopo la sua morte venne intitolata alla sua memoria la Scuola di Dottorato di Ricerca in Storia e Archeologia del Medioevo, Istituzioni e Archivi dellโ€™Universitร  degli studi di Siena. A lui รจ stata dedicata la Sala Polivalente del Cassero presso la Fortezza Medicea di Poggio Imperiale, a Poggibonsi. Nel 1994 fondรฒ, insieme a personalitร  di primo piano dellโ€™archeologia medievale, la SAMI (Societร  degli Archeologi Medievisti Italiani).ย  La societร , composta attualmente da quasi 800 soci, รจ una societร  priva di scopi di lucro, che si prefigge la finalitร  di costituire un punto di incontro e di confronto tra gli archeologi medievisti italiani e di promuovere tutte le iniziative volte allโ€™indagine e alla valorizzazione del patrimonio archeologico di etร  medievale sul territorio nazionale. Per commemorare la sua profusione e passione nella diffusione del sapere archeologico e storico in ambito medievale e il suo fondamentale contributo presso il SAMI, la Societร  ha istituito, a partire dal 2013, un premio intitolato alla memoria del professor Riccardo Francovich, conferito al museo o parco archeologico italiano che, a giudizio dei propri soci e dei cittadini partecipanti alla votazione, rappresenta la migliore sintesi fra rigore dei contenuti scientifici ed efficacia nella comunicazione degli stessi verso il pubblico dei non specialisti. Ogni anno la giuria, che si occupa di selezionare i musei siti che concorrono, ha assegnato un premio per la divulgazione e (in alcuni casi) un premio speciale. Nelle prime due edizioni (2013-2014) la votazione รจ stata riservata ai soli soci SAMI; dal 2015 la votazione รจ stata estesa (con conteggio separato) al pubblico. Il premio, dando la possibilitร  di conferire attraverso una votazione aperta a ogni persona una preferenza alle candidature in lizza partecipanti alla gara che riguardano luoghi di interesse storico artistico distribuiti sul territorio italiano, รจ unโ€™opportunitร  unica per permettere alla gente lโ€™esperienza unica di sentirsi parte di unโ€™unica comunitร  che rinsalda le proprie tradizioni e radici come parte attiva alla tutela dellโ€™inestimabile patrimonio che una nazione come la nostra non dovrebbe mai scordarsi di avere.

 

Mercato delle Gaite

 

Per lโ€™anno 2022 sono stati sei i musei-siti individuati dalla commissione per la X edizione Premio Parco e Museo Riccardo Franchovich. La Commissione Giudicatrice, presieduta da Paul Arthur (presidente SAMI, professore di Archeologia medievale, universitร  del Salento) รจ composta da Angela Borzacconi (direttore museo Archeologico nazionale, Cividale), Giovanni Floris (giornalista e conduttore televisivo), Luigi La Rocca (direttore generale Archeologia Belle arti e Paesaggio, MIC), Gabriella Piccinni (professore di Storia medievale, universitร  di Siena), Pietro Pruneti (direttore di Archeologia Viva), Marco Valenti (professore di Archeologia medievale, universitร  di Siena) e ha selezionato i seguenti sei musei-siti: Bevagna: il mercato e il circuito dei mestieri; Brescia: Museo di Santa Giulia; Fasano: Parco Rupestre Lama dโ€™Antico; Firenze: Museo dellโ€™Opera del Duomo; Milano: Chiesa inferiore di San Sepolcro; Positano: Museo Archeologico Romano Santa Maria Assunta.

Nella storia dellโ€™arte le donne hanno sempre avuto un ruolo di primo piano. Raffigurando armonia e fertilitร , grazia e bellezza, femminilitร  e sensualitร , sogno e mistero, lโ€™intero universo femminile รจ sempre stato rappresentato.

Sogno e Mistero รจ proprio in quel femminile tanto evidente quanto celato, in mostra dal 3 al 12 marzo 2023 alla biblioteca comunale di Terni, con INTO HER DREAM โ€“13 ICONSย di Simona Chipi. ย รˆ lโ€™ultima sfida dellโ€™artista costruita attorno ad un numero, il 13, preso a simbolo di unโ€™esclusione. Da Maria Magdala a Eva. Dalla tredicesima apostola, forse dipinta da Leonardo, nascosta, negata, cancellata a Eva, lโ€™incarnazione dellโ€™armonia perduta. Eva e Maria Magdala diventano cosรฌ ICONS. Di sรฉ stesse, di tutte le donne del mondo, di ogni tempo. Donne che seducono, sguardi liquidi e ipnotici che chiudono gli occhi e sognano luoghi infiniti in cui ritrovare lโ€™equilibrio, la presenza dellโ€™essere, il mistero della vita, per entrare eroiche nel futuro. Quattro immagini, quattro volti femminili realizzati su tele di grandi dimensioni dove dietro ogni sguardo che si socchiude si apre un mondo che svela, che accoglie, che perdona, come a restituirci quel numero escluso per secoli perchรฉ segno della fine e della rinascita. Lโ€™ultimo diaframma. Esposte alla biblioteca comunale di Terni anche alcune opere NFT (Non-Fungible Token) pubblicate su Open Sea, piattaforma internazionale di critpto arte.

 

 

Lโ€™inaugurazione della mostra si terrร  venerdรฌ 3 marzo alle ore 18.00.

Simona Chipi รจ tornata a vivere in Umbria dopo anni di attivitร  giornalistica in Italia e allโ€™estero, professione che ha sempre influenzato lโ€™impegno artistico. Nei suoi lavori lโ€™urgenza di narrare la contemporaneitร  si mescola ad una poetica immaginifica che resta separata dal reale, in un universo ideale abitato solo dalle donne.

Negli ultimi anni attratta dalle suggestioni del digitale, ha trasferito il suo lavoro in questa nuova dimensione dove tele e collage diventano le โ€œmatriciโ€ di unโ€™azione che si sviluppa con gli NFT, sotto forma di video clip, e la stampa digitale su materiali industriali e inserti luminosi.

Sabato e domenica il gioiello โ€“ che secondo la leggenda apparteneva a Maria – sarร  esposto al pubblico, con un evento eccezionale per sancire il legame con lโ€™opera del Perugino.

Una calata straordinaria del Santโ€™Anello per omaggiare il ritorno a Perugia dello Sposalizio della Vergine. Lโ€™opera – portata via dai francesi nel 1797 – era stata dipinta dal Perugino agli inizi del โ€˜500 proprio per la cappella del Santโ€™Anello del Duomo di Perugia. Questo ritorno tanto atteso รจ il pezzo forte della mostra Il meglio maestro dโ€™Italia. Perugino nel suo tempo che sarร  inaugurata sabato 4 marzo, presso la Galleria Nazionale dellโ€™Umbria.

Il Santo Anello

E proprio lo stesso giorno, alle ore 10.30, avverrร  allโ€™interno della Cattedrale una calata straordinaria dellโ€™anello (tramite un meccanismo a forma di nuvola) che, secondo una leggenda, รจ il dono che Giuseppe fece a Maria per le loro nozze.
ยซLโ€™anello e il reliquiario rimarranno esposti per tutta la giornata di sabato. In via del tutto eccezionale, il solo reliquiario, sarร  poi esposto nelle sale del Museo del Capitoloยป spiega lโ€™architetto Alessandro Polidori, direttore dellโ€™Ufficio diocesano per i Beni culturali ecclesiastici.
Si tratta – come detto – di unโ€™esposizione straordinaria: infatti lโ€™anello viene mostrato al pubblico solo in due occasioni ufficiali: il 29\30 luglio, data del suo trasferimento dal comune alla cattedrale (1488) e il 12 settembre per la festa del SS.mo nome di Maria.
ยซSempre dal 4 marzo fino allโ€™8 gennaio 2024, allโ€™interno del Museo del Capitolo della Cattedrale di San Lorenzo, nella sala del Dottorato, avverrร  la proiezione di un filmato di otto minuti realizzato in collaborazione con il giornalista Roberto Fontolan e con la voce narrante di Alessandro Haber. Il documentario racconta la vicenda e la storia del Santโ€™Anello: il suo arrivo a Perugia, la committenza dello Sposalizio della Vergine a Perugino e tanto altroยป prosegue Polidori.

Lo Sposalizio della Vergine, olio su tavola, Perugino

Tra storia e leggenda

Quattordici chiavi servono per aprire le casseforti che contengono il Santโ€™Anello, che si trova allโ€™interno della Cattedrale di San Lorenzo di Perugia. Un tempo erano conservate da istituzioni civili e religiose: il Comune, il Collegio della Mercanzia, il Collegio del Cambio; i maggiori conventi della cittร : San Francesco al Prato, San Domenico, Santa Maria Nuova, Santโ€™Agostino; il Vescovo e i Canonici della Cattedrale. Oggi sono nelle mani del Comune (8), della Mercanzia (1), del Cambio (1) e del Capitolo della Cattedrale (4) e lโ€™apertura si svolge alla presenza di un rappresentante del Comune e del Capitolo, redigendo un verbale.
Il potere temporale e quello spirituale che si uniscono per un rituale condiviso e celebrare una tradizione piรน che una reliquia. Lโ€™anello di pietra rara โ€“ lโ€™analisi gemmologica del 2004 lโ€™ha determinata come calcedonio, varietร  microcristallina del quarzo โ€“ viene attribuito, senza reale fondamento, allโ€™anello di nozze tra Maria e Giuseppe. Le ragioni che ne hanno fatto il simbolo del matrimonio, sono oscure. Questo lo rende ugualmente un monile pieno di fascino, anche se la sua storia inizia con un furto e la sua datazione risale probabilmente, al primo secolo d. C.
Di certo si sa che lโ€™anello, fino alla seconda metร  del 1400, era custodito nella chiesa dei francescani di Chiusi, dalla quale fu prelevato da un certo frate Vinterio da Magonza, portato a Perugia nel 1473 e donato al Magistrato della cittร , Francesco Montesperelli, che lo fece conservare nella Cappella dei Decemviri al Palazzo dei Priori. Lโ€™intervento di Papa Sisto IV stabilรฌ la sede a Perugia e mise fine ai litigi tra le due cittร . Nel 1488 il Santโ€™Anello venne poi trasferito nella Cattedrale di San Lorenzo e riposto in due grandi casseforti: la prima protezione รจ una maglia di ferro realizzata dai fabbri di Montemelino, la seconda รจ un massiccio baule in legno. Per aprire entrambi servono appunto le 14 chiavi.

 

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