Mercoledรฌ 22 marzo, alle ore 17.00 presso la Biblioteca degli Arconi a Perugia, ci sarร la presentazione dei libri di Marco Pareti e Annamaria Massari con: I Fabbricanti di Crudeltร per la sezione Narrativa e Cento Vite per la sezione Poesia.
Mercoledรฌ 22 marzo, alle ore 17.00 presso la Biblioteca degli Arconi a Perugia, ci sarร la presentazione dei libri di Marco Pareti e Annamaria Massari con: I Fabbricanti di Crudeltร per la sezione Narrativa e Cento Vite per la sezione Poesia.
Il volume sarร presentato mercoledรฌ 8 febbraio (ore 17.30) presso la Sala della Vaccara a Perugia
Quaranta illustri personaggi: il volume firmato da Giulia Ciacci e Laura Zazzerini per Intermedia Edizioni ripercorre le vite di coloro che hanno arricchito il prestigio del capoluogo umbro. I profili sono presentati sotto forma di ยซmedaglioni brevi e incisiviยป, come li definisce Leonardo Varasano nella prefazione al libro, e sono impreziositi dai ritratti illustrati da Giulia Ciacci.
ยซImpresa arduaยป, scrivono le autrici, ยซscegliere i grandi di Perugiaยป: il I volume della collana presenta una selezione che non segue un ordine cronologico o tematico, ma propone vividi exempla di quanti hanno aggiunto ยซuno scintillio in piรน al lustro della cittร ยป. I quaranta ritratti sono come carte da gioco che si lasciano mescolare dal lettore: vite avvincenti e aneddoti inaspettati rivelati, alla fine di ogni biografia, con accattivanti curiositร sul personaggio. Dai nomi piรน noti, come Luisa Spagnoli o Gerardo Dottori, ai protagonisti della storia del calcio perugino, passando per letterati, patrioti e filosofi del calibro di Giuseppe Prezzolini, Aldo Capitini, Sandro Penna, senza tralasciare il passato piรน remoto e le sue glorie.
Alla presentazione, che avrร luogo mercoledรฌ 8 febbraio alle 17.30 presso la Sala della Vaccara, oltre alle autrici interverranno lโassessore alla cultura del Comune Leonardo Varasano, il coordinatore editoriale Marco Nicoletti e il critico dโarte Andrea Baffoni, in un incontro tutto perugino: una cittร che celebra la propria storia.
Incontrare i fantasmi del passato: รจ questo lโintento con cui i primi due personaggi in cui ci imbattiamo aprendo il romanzo di Renata Covi, Lโanello in Canal Grande (Bertoni Editore, 2022), iniziano lโopera di ricostruzione della storia della loro famiglia.
Scartabellano cosรฌ diari, documenti e lettere custoditi in soffitta: non si tratta soltanto di svelare i segreti e chiarire i misteri irrisolti, ma anche di fare i conti con una serie di sentimenti che accompagnano il passaggio tra generazioni e la fine di unโepoca. O meglio, di diverse epoche: quei refoli di nostalgia, venati da una punta di rammarico, accomunano i personaggi โ che si muovono nel presente, nella splendida cornice delle Dolomiti, e nel passato, in una Venezia animata dalla Mostra internazionale dโarte cinematografica โ nel momento in cui si appropinquano a una svolta, a un punto di non ritorno, sia esso dovuto allโirrimediabile declino della vecchiaia o allโimporsi di una situazione socio-economica che ne scopre via via la precarietร . Lโannoso incontro-scontro tra generazioni, in questo romanzo dal carattere corale, รจ dunque riproposto, ma con sfumature diverse e piรน ampie: si individua un prima e un dopo, sia esso la Crisi del โ29, il Fascismo, la decadenza della nobiltร o un irrecuperabile mutamento in un paesaggio altrimenti familiare.
La vicenda, ambientata alla fine degli anni Trenta, permette inoltre la restituzione dellโimmagine della societร dellโepoca, con le sue aspirazioni e pregiudizi, cosรฌ come lo skyline della Laguna veneziana durante lโevento che piรน la caratterizza, ovvero la Mostra internazionale dโarte cinematografica. Lโanello in Canal Grande รจ, dunque, anche un romanzo di costume, dando conto anche dellโemersione di nuove professioni, mode e velleitร . Al tempo stesso offre un punto di vista ravvicinato sulle vicende politiche ed economiche che cominciavano a preparare il terreno per i fatti che, da lรฌ a poco, sarebbero passati alla Storia.
Pur portando con sรฉ delle riflessioni sul passare del tempo – consapevolezza e accettazione, certo, ma anche lโemblematico messaggio che, pur lontani nel tempo e nello spazio, i figli di ogni generazione sono afflitti dallo stesso genere di preoccupazione e pensieri โ il romanzo di Renata Covi non si abbandona certo alla celebrazione dei tempi che furono e alla decadenza: lo stile dellโautrice, delicato e conciso, ne rende gioiosa e piacevole la lettura. Provare per credere.
Presentazione del libro Donne di confine e oltre, di Patrizia Patrizi, Rita Boini ed Elena Volterrani, Bertoni editore, venerdรฌ 28 ottobre alle 18 al museo del Tulle in piazza regina Margherita.
Dopo i saluti dellโamministrazione comunale interverranno Maura Lepri antropologa, le autrici Patrizia Patrizi e Rita Boini, Marco Mannarelli dellโassociazione Le Trame di Anita, che organizza lโincontro. Seguiranno letture di Bruna Manzoni, coordina Francesca Caproni, direttore del Gal Trasimeno Orvietano. In occasione della presentazione si terranno una piccola esposizione de Lโarte dei ricami con la presenza di Anna Aurelia Buono e altre ricamatrici; in mostra foto di Elena Volterrani. Donne di confine e oltre รจ un libro e anche un progetto nato da unโidea di Patrizia Patrizi, quello di raccontare donne legate alla propria terra, a piccoli paesi dove la vita รจ meno semplice, a volte migliore a volte piรน difficile che in grandi aree urbane.
Il libro raccoglie storie di donne tra Umbria e Toscana dalla loro viva voce, tra vicende, sentimenti, delusioni, gioia, forza di contrastare le avversitร . Le storie sono affiancate da foto di Elena Volterrani, un racconto parallelo per immagini, capaci di catturare lโanimo delle protagoniste. Tra queste a Panicale la storia di Anna Aurelia Buono, che inizia a ricamare a undici anni per unโazienda di Perugia e ora, artista indiscussa dei ricami su tulle di Panicale, ricorda con gratitudine unโaltra donna, Anita Grifoni, che trasformรฒ la tradizione dei ricami su tulle del paese in lavoro e di cui Anna Aurelia dice: ยซSalvรฒ dalla miseria le donne di Panicale, che grazie a lei impararono un mestiere e poterono lavorareยป. Un libro, Donne di confine e oltre, tutto al femminile: la firma della copertina si deve a Roberta Neri; a Bruna Manzoni, che ha curato anche lโediting, si devono le letture che accompagnano le presentazioni.
Nell’ambito della manifestazione Sensualitร di Gatto, che si terrร a Spello dal 14 al 18 aprile, verrร presentato il libro Mano nella Mano di Sipontina Maria De Bellis, edito da Corebook. L’evento, presentato da Marco Pareti, sarร sabato 16 aprile alle 18, presso le sale espositive del Municipio di Spello. Il libro racconta 10 fiabe per piccoli lettori con temi moderni e attuali.
Il libro, inserito nella collana Quaderni della Fondazione Ranieri di Sorbello, รจ dedicato ad alcuni significativi passaggi delle complesse vicende collezionistiche che, nell’arco di tempo fra XVII e XIX secolo, di pari passo con il vivace clima culturale di respiro europeo in cui trovรฒ compiutamente ispirazione, caratterizzarono il divenire del celebre Museum Oddi Baglioni di Perugia, fino alla stagione del suo epilogo nella piรน fastosa delle dimore del casato, la residenza extraurbana di Villa del Colle del Cardinale.
Proprio nella cornice di questa piccola reggiaย corgnesca ai piedi del Tezio, acquisita poi dagli Oddi, si contestualizzano alcune suggestioni per una proposta interpretativa degli esiti finali della collezione, improntata al complesso dialogo delle antichitร con il tema del giardino, fra spazio reale e dimensione simbolica.
Sabrina Batino รจ Dottore di Ricerca in Archeologia Greca e Romana e ha conseguito il Diploma di Specializzazione nella stessa materia. La collaborazione con Universitร e istituti di ricerca come Scuola Archeologica Italiana di Atene, Deutsches Archaeologischen Institut di Roma e CNR ha consentito alla studiosa di intraprendere numerose ricerche, sia in Italia che allโestero, seguendo un variegato percorso di indagine nellโambito dellโarcheologia e della storia antica del Mediterraneo, abbracciando un arco di tempo che spazia dal periodo arcaico allโellenismo. Gli studi sono editi in monografie scientifiche e articoli su riviste specialistiche. I lavori piรน recenti si orientano al discorso collezionistico, con particolare attenzione al contesto perugino-chiusino.
Il primo appuntamento della rassegna culturale โStorie di Biciโ, ideata dalla sezione perugina della FIAB (Federazione Nazionale Ambiente e Bicicletta), unโorganizzazione ambientalista che promuove lโuso quotidiano della bicicletta e il cicloturismo, รจ dedicato ad Alfonsina Morini Strada, la prima donna ad aver partecipato al Giro dโItalia nel 1924 e lโunica di sempre ad averlo fatto insieme agli uomini.
Alfonsina Morini Strada, foto di Gazzetta dello Sport
Il primo di aprile, alle ore 18.00 presso la Biblioteca di San Matteo degli Armeni, verrร presentato il libro Alfonsina e la strada scritto da Simona Baldelli e pubblicato nel 2021 da Sellerio. Ne parlerร , con lโautrice, il giornalista Leonardo Malร , grande conoscitore dello sport umbro, e del ciclismo in particolare, e autore di Stelle in corsa. Personaggi, storie e immagini dello sport umbro.
ร interessante la vita di Alfonsina, che nasce da una famiglia di contadini emiliani e si appassiona presto alla bicicletta in sella, con la quale partecipa a competizioni locali acquistando da subito il soprannome di diavolo in gonnella. Per la sua passione รจ fortemente osteggiata dalla famiglia, ma nel 1915 sposa Luigi Strada, che la capisce e la incoraggia a tal punto da regalarle, il giorno delle nozze, una bicicletta da corsa nuova.
Ma assurge agli onori delle cronache per la sua partecipazione al Giro dโItalia del 1924. Siamo in unโepoca in cui una donna fa scalpore e suscita curiositร e critiche e certo oggi non si accetterebbe la descrizione che ne fece il Guerin Sportivo: ยซQuando, in una corsa del genere di quella che si sta svolgendo attualmente lungo le strade nazionali, si fa luce un corridore che ha un paio di gambette perfette, un corpo flessuoso e nervoso, i capelli tagliati alla bebรจ, una dentatura bianca e luccicante, un viso grazioso, e questo corridore (ohรจ, intendiamoci beneโฆ) questo corridore รจ una donna, va da sรฉ che si arrivi a desiderare che le 12 tappe diventino 24. Di questo parere sono parecchi inviati speciali, molti soigneurs, parecchi dirigenti, e tutti i corridori [โฆ]. Sta il fatto che troppe automobili stanno sulla scia dellโultimo gruppo; troppi consigli โ disinteressati, oh, disinteressati โ piovono sopra lโAlfonsina; troppi sorrisi, troppe occhiate di pesce bollito filano dritte sulla piacente silhouette curva sul manubrioยป.
Nรฉ si potrebbero accettare rivolte a una donna le strofe blasfeme della canzone La girina a lei dedicata.
Ma Alfonsina durante quel giro – che passรฒ anche a Perugia – si fece apprezzare per lโimpegno e la forza fisica e morale, spegnendo ogni ironia ed entrando nel cuore di numerosi tifosi. Terminรฒ il Giro, e al Velodromo Sempione, Alfonsina fece il giro dโonore fra gli applausi convinti del pubblico.
Nel corso del 2021, in occasione dellโarrivo del Giro in cittร , lโAmministrazione comunale di Perugia ha intitolato ad Alfonsina Morini Strada una via, in localitร Ripa.
La giornalista domenica sarร a Umbrialibri: ยซSono contenta di tornare in Umbria, sono quattro o cinque anni che non vengoยป.
Abbiamo scambiato alcune battute con la giornalista e scrittrice Daria Bignardi che, domenica 10 ottobre, sarร a Perugia (ore 12 presso lโAula Magna del Complesso Monumentale di San Pietro a Perugia) in occasione di Umbrialibri per presentare il suo ultimo romanzo Oggi faccio azzurro. Una storia irresistibile โ a tratti comica e a tratti struggente โ che mescola leggerezza e profonditร , grazia e tenerezza, esplorando il dolore e il rapporto con noi stessi.
ยซOggi faccio azzurro รจ un modo di dire tedesco che significa Oggi non vado a lavorare. Viene dal Medioevo quando gli artigiani vedevano il cielo azzurro solo un giorno alla settimana, quando appunto non andavano a lavorareยป spiega lโautrice.
Daria Bignardi, foto di Claudio Sforza
Il libro (edito da Mondadori) ci fa conoscere il dolore e lโumanitร , attraverso gli occhi di Gabriele, ยซcome lโarcangeloยป, che perรฒ ยซin Germania รจ un nome da donnaยป, e di Galla. Lei, da quando รจ stata lasciata dal marito, senza una ragione, passa le giornate a fissare dal suo divano la grande magnolia nel cortile, fantasticando di porre fine a quel dolore insopportabile del quale si dร la colpa. Se esce di casa รจ solo per incontrare la psicanalista Anna Del Fante o per andare in carcere, dove canta con altre dieci volontarie in un coro di detenuti tossicodipendenti. Durante un viaggio a Monaco di Baviera entra per caso in un museo dove รจ allestita la mostra della pittrice tedesca Gabriele Mรผnter, amante del pittore Vasilij Kandinskij. Galla si sente ipnotizzata dalle sue opere e da quel momento la voce di Gabriele entra nella sua vita, tormentandola, prendendola in giro, raccontandole la sua lunga storia dโamore con Kandinskij, cosรฌ simile a quella di Galla con lโex marito Doug. Galla incrocia sulla sua strada altri due pazienti della psicanalista: Bianca, unโadolescente che non riesce piรน ad andare a scuola, e Nicola, un seduttore compulsivo, vittima di attacchi di panico, in un incontro a sorpresa che potrebbe stravolgere le esistenze di tutti e tre.
Le storie dโamore di Galla e Gabriele sono molto simili anche se vissute in due epoche lontane: la sofferenza dโamore non ha tempo. Cento anni fa si soffriva come oggiโฆ
ร vero! Infatti la pittrice Gabriele Mรผnter, il fantasma che parla con Galla e che nellโiperuranio รจ diventata una femminista radicale, รจ indignata e le dice: ยซNon posso credere che cento anni dopo stiamo ancora messe cosรฌ!ยป.
La pittrice รจ un alter ego di Galla?
Secondo me Gabriele Mรผnter รจ una delle voci interiori di Galla: quella che fa piรน fatica a esprimere.
Gabriele โmangiaโ pure i Baci Peruginaโฆย
Mi sono divertita a far parlare questโartista nata alla fine dellโOttocento in modo spiccio e diretto, come se fosse la sorella un poโ brusca ma divertente che Galla non ha mai avuto.
Tutti i personaggi sono a loro modo imprigionati da qualcosa: amore, carcere, paure, ansia, droga. Qual รจ la prigione piรน grande della societร di oggi?
Eh, ce ne sono parecchie di prigioni e ognuno ha la sua: la cosa piรน difficile, oggi come un tempo, รจ proprio essere liberi.
Ha qualche ricordo legato allโUmbria?
A Perugia era venuta ad abitare una delle mie migliori amiche del liceo, Maria Rita Albertini, e ho passato con lei e la sua meravigliosa famiglia diverse Pasque. Poi ci sono stata parecchie volte al Festival del Giornalismo. Una volta ne ho approfittato per fare un sopralluogo a Cascia perchรฉ stavo scrivendo un mio libro intitolato Santa degli impossibili, che in qualche modo รจ stato ispirato dalla figura di Santa Rita. Sono contenta di tornare in Umbria, sono quattro o cinque anni che non vengo: vi aspetto domenica a mezzogiorno, tra lโaltro mi presenterร uno scrittore che stimo moltissimo, Giancarlo De Cataldo, che รจ con me anche nella giuria del Premio Severino Cesari, carissimo amico umbro.
ยซCโรจ chi vuole preservare le pietre, chi le tradizioni, chi le ricette. Io vorrei conservare le persone e le loro vite, soprattutto se le persone in questione sono esempi incredibili di vite da romanzo, di esistenze uniche, indimenticabili: delle piccole opere dโarteยป.
Simone Zaccagni con Gigino Menichetti
Quaranta biografie romanzate. Quaranta eugubini normalmente eccezionali. Quaranta personaggi le cui gesta sono passate alla storia e i loro aneddoti raccontati a distanza di anni. Una vera squadra di top player raccolti nel libro Eugubini Fantastici scritto da Simone Zaccagni (edito da Alter Erebus press & label) che verrร presentato a Gubbio nel chiostro di San Pietro nelle serate di sabato 26 giugno (18.30) e domenica 27 giugno (21.00).
Abbiamo incontrato Simone in anteprima per farci svelare i segreti di questโopera, che non vuol essere solo goliardica ma anche – a suo modo – storica:ย ยซHo voluto rendere immortali persone che, con la sola tradizione orale, rischiavano di scomparire. Gubbio ha un Pantheon di questi personaggi, ha una pletora di campioni, un poโ come la serie A degli anni Ottanta e io, come Roberto Mancini, ho selezionato i migliori. Stiamo parlando di personaggi degli anni Cinquanta, Sessanta, Settanta; ancora vivi ce ne sono soltanto 5-6. Proprio per questo ho voluto omaggiarli e conservarli per evitare che si perdessero tra i ricordi: cโรจ lโimprenditore di successo e il disoccupato, lโartigiano e lโavvocato, il maestro e la casalinga, quelli che hanno letto un milione di libri e quelli che non sanno nemmeno parlare. Personalitร semplici e personalitร piรน complesse, tutti diversi ma uguali nellโessere ricordati da una cittร interaยป spiega Zaccagni.
Se Alรฌ Babร aveva i 40 ladroni,ย Zaccagni ha i suoi 40 personaggi che hanno fatto, a loro modo, la storia di Gubbio e che tenta di preservare come dei veri monumenti storici. ยซAlcuni di loro รจ dโobbligo menzionarli perchรฉ, come gli artisti del Rinascimento, occorre solo il nome o il soprannome per indentificarli. A Gubbio tutti li conoscono. Penso a Luigi Allegrucci (Guerciolo) e Antonio Farneti (Cioceri) – entrambi hanno fatto anche incursioni nei programmi tivรน nazionali – al commendator Pietro Barbetti, a cui hanno intitolato lo stadio, a Giorgio Gini (Lโavvocato) che รจ stato il primo umbro a scalare il Monte Bianco e il primo eugubino a donare il sangue โ a Gubbio ancora non si poteva e quindi si recรฒ a Perugia. Tra le donne non potevo non ricordare La Penella (Penelope Banano) che negli anni dopo la Guerra inventรฒ una sala da ballo dentro il salotto di casa sua. Tutti i sabati sera e le domeniche pomeriggio la vallata andava a ballare lรฌ; poi – visto che lโidea funzionava – spostรฒ la sala sopra la stalla, da vera innovatrice della green economy, cosรฌ da farla scaldare dal calore del bestiame che passava attraverso le assi del pavimento, certo non passava solo il calore! Sono tutte persone che nella loro semplicitร sono state innovative per lโepoca che hanno vissuto. Allโinterno del libro spesso sโincontrano e interagiscono fra di loro, entrando lโuno nella storia dellโaltro: una specie di crossing-over letterarioยป prosegue lโautore.
I 40 personaggi
Per scrivere Eugubini Fantastici โ un chiaro omaggio al film Animali fantastici e dove trovarli – lโautore ha fatto un lungo e meticoloso lavoro di ricerca, parlando con parenti, amici o semplici conoscenti di questi personaggi, ma lโidea ha iniziato a prendere corpo una ventina di anni fa, quando con il fratello Francesco, in un sito, ha scritto e riunito le storie di 20 eugubini. ยซEra stata fatta anche una raccolta uscita in allegato con il giornale Gubbio Oggi: a questi ne ho aggiunti altri 20 ed ecco il libro: un volume prettamente dedicato agli umbri, ma non รจ detto! Al suo interno ci sono anche delle illustrazioni di Eugenio Rotondi realizzate a carboncino. Posso dire che si aggiunge al Dizionario Eugubino – Italiano che ho scritto nel 2016. Lรฌ cercavo di salvare il dialetto, qui salvo i personaggi che hanno fatto una vita normale, ma che per vari motivi รจ diventata eccezionale e piena di aneddoti da raccontare e conservareยป conclude Simone Zaccagni.
Ecco lโelenco completo dei 40 personaggi:
Scoprire il Trasimeno seguendo le vicende di Carlo e della sua cagnolina Bimba, protagonisti dellโultimo libro di Marco Pareti โAccadde al tramontoโ pubblicato da CoreBook improvvisamente catapultati in una vicenda dai toni avvincenti e serrati a causa dell’evolversi di eventi delittuosi legati al mondo dell’arte e a quello dei giovani.
Lโoccasione la presentazione che del volume che verrร fatta online venerdรฌ 9 aprile, ore 18, in diretta sulla pagina Facebook Magione cultura e sul canale YuoTube Stampa Magione. Ne parleranno con lโautore Francesca Caproni, direttrice del GAL Trasimeno-Orvietano, Sonia Bagnetti, direttrice tecnica di CoreBook, Carla Medici, illustratrice e Alessandro Mastrini, operatore video. Interverrร lโassessore alla cultura del Comune di Magione, Vanni Ruggeri.
Il romanzo giallo, o per meglio dire il docu-crime, Accadde al tramonto di Marco Pareti, vuol essere un libro per tutti, agile, facile e scorrevole, senza tralasciare i colpi di scena che si alternano a pillole culturali e artistiche sui luoghi in cui la storia รจ ambientata. Nel corso dell’appassionante racconto, la valorizzazione della bellezza artistica, dei paesaggi e della cultura dei borghi del lago Trasimeno, รจ in netta contrapposizione con la disonesta brutalitร di alcuni trafficanti d’arte senza scrupoli.
Il docu-crime, nel suo dipanarsi, cita alcuni capolavori d’arte pittorica locali, luoghi storici e paesaggistici, con apposite note a corredo e con possibilitร di approfondimento grazie ai supporti multimediali richiamabili tramite QR Code. Le illustrazioni di Carla Medici impreziosiscono l’opera e l’utilizzo di un font ad Alta Leggibilitร facilita nella lettura i dislessici (D.S.A.) e chiunque abbia difficoltร visive.
Per chi volesse leggerlo, lo puรฒ trovare presso le principali librerie e i book shop online (eBay, Feltrinelli, CoreBook, Amazon, ibs.it, libreriauniversitaria.it,โฆ).
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