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Felice Fatati fu pittore della Scuola Ternana dalla poliedrica personalitร , nato ad Arrone il 23 febbraio del 1908 da una famiglia di medici e farmacisti (fu lui stesso medico pediatra); ereditรฒ probabilmente la sua vena creativa dal nonno materno, il pittore Giuseppe Fontana.

La sua formazione scientifica si sviluppรฒ, dopo la maturitร , presso la Facoltร  di Medicina dellโ€™Universitร  degli Studi di Perugia e, in seguito, a Roma dove, oltre a proseguire i suoi studi universitari, cominciรฒ a frequentare i cenacoli artistici della capitale.
Nel 1936 sposรฒ Maddalena Sigismondi da cui ebbe Viviana, lโ€™amata figlia che chiamerร  spesso con il nomignolo Kytta.
Partecipรฒ a mostre regionali e in una personale a Roma, dove un suo dipinto venne acquistato dalla Galleria Nazionale dโ€™Arte Moderna.
La morte della moglie, nel 1959, rappresentรฒ un doloroso spartiacque e un cambiamento radicale nella vita di Fatati. Da quel momento in poi si chiuse in una sorta di isolamento spirituale dedicandosi maggiormente alla sua attivitร  di pediatra senza comunque abbandonare la sua vena creativa che lo vide autore di moltissime opere non solo grafico-pittoriche, ma anche letterarie, con poesie ed epigrammi.
La sua attivitร  poetica รจ stata ricordata dal nipote Giuseppe Fatati nella pubblicazione del 2022 Novecento a fil di penna. La poesia di Felice Fatati che mira appunto ad approfondire lโ€™aspetto meno conosciuto della poliedrica personalitร  dellโ€™artista.
Proprio come poeta infatti, Fatati ricevette premi importanti e nel 1975 le sue poesie vennero inserite nellโ€™antologia Poeti Umbri, mentre nello stesso periodo alcune sue opere vennero esposte al Museo Nazionale di Varsavia.
Morรฌ il 21 dicembre 1977 a Terni, dopo 2 mesi dalla morte dellโ€™adorata figlia Viviana.
Felice Fatati fu artista lontano dalla linea accademica, il suo linguaggio innovativo aderente alla Scuola Ternana lo portรฒ alla ricerca di nuove modalitร  espressive.
I suoi dipinti e acquerelli testimoniano una pittura appassionata proiettata nel panorama artistico e letterario nazionale e internazionale del Novecento.
Attraverso i suoi disegni riuscรฌ a fare emergere la sua interioritร  e religiositร : tratti sottili alternati a chiazze dโ€™inchiostro svelano figure umane dalla grande plasticitร .

 

Figura maschile, inchiostro su carta beige, 630x560

Figura maschile; inchiostro su carta beige, 630×560

 

Amรฒ molto la sua terra che ricorre spesso nelle sue rappresentazioni (โ€œAmo la terra, lโ€™aria che respiro, i nostri bellissimi laghi, la nostra cascataโ€) e in diverse opere si soffermรฒ sullโ€™Umbria francescana e medievale che trova il suo apice nella serie di litografie dedicata al Cantico delle Creature (Biblioteca Tinarelli).

 

Inizia domenica 4 febbraio prossimo al Teatro Cesare Caporali di Panicale alle ore 17,00 un ciclo di incontri sulla cultura e la storia locale, in particolare del territorio del Lago Trasimeno, che il Gal Trasimeno-Orvietano in collaborazione con l’accademia Masoliniana di Panicale e con il patrocinio del Comune, hanno organizzato per poter far vivere delle domeniche pomeriggio all’insegna della cultura.

Inizia domenica 4 febbraio prossimo al Teatro Cesare Caporali di Panicale alle ore 17,00 un ciclo di incontri sulla cultura e la storia locale, in particolare del territorio del Lago Trasimeno, che il Gal Trasimeno-Orvietano in collaborazione con l’accademia Masoliniana di Panicale e con il patrocinio del Comune, hanno organizzato per poter far vivere delle domeniche pomeriggio all’insegna della cultura. Nel primo incontro si parlerร  della Storia Geologica del Lago Trasimeno e dellโ€™unicitร  della sua formazione, con Giorgio Cardinali, Claudio Bellaveglia e Beniamino Giommini, per continuare nelle date di 18 febbraio, 3 marzo, 17 marzo e 14 aprile con altri interessanti ed inediti argomenti. A seguire infatti ci sarร  Michela Nucciarelli che ha condotto una articolata e interessante ricerca su Elena Guglielmi e il pizzo dโ€™Irlanda di Isola Maggiore la cosiddetta โ€œFata Brunaโ€ del Castello, scopriremo in questo caso alcuni aspetti di una ricerca che ha molti inediti.

 

 

 

Si continuerร  il 3 marzo con lโ€™antropologa Maura Lepri, che racconterร  un altro inedito del Santuario di Mongiovino, un punto di riferimento sia religioso che culturale, che ha avuto un passato glorioso. In questo caso il tema riguarda gli ex voto, anche questo tema di cui si รจ poco parlato e anche poco scritto, a parte le relazioni della Soprintendenza quando furono restaurati.

A seguire il 17 marzo si affronterร  il tema relativo alla figura di Militone Moretti, un imprenditore illuminato in Valnestore, che con tanto talento e un po’ di fortuna, tra la fine dellโ€™800 e gli inizi del โ€˜900, ha costruito un patrimonio come imprenditore, ma รจ stato anche un politico di fama nazionale. Fu lui a sperimentare, in Valnestore, nella sua azienda agricola, estesa per migliaia di ettari, le prime coltivazioni di Luppolo in Italia. Sarร  il Prof. Mario Squadroni, giร  soprintendente archivistico in Umbria, a presentare questa figura e le ricerche che ha fatto sul personaggio. Dopo una piccola pausa pasquale si finirร  con un importante personaggio storico panicalese, Pio Cesarini, e sarร  proprio il nipote Giangiorgio Cesarini a raccontare il suo amore per la fotografia e il ricco archivio di immagini del โ€˜900 che racconta questa sua passione. Panicale, uno dei borghi piรน belli dโ€™Italia, il teatro Cesare Caporali nel cuore di questa bellissima cittadina che ha conservato tutto il suo stile medioevale, saranno i protagonisti di tante storie inedite del territorio del Trasimeno, dove il Paesaggio, la storia, la natura determinano una bellezza stupefacente che รจ alla base del suo sviluppo. Questa iniziativa vuole animare la vita dei piccoli borghi anche in un periodo che รจ meno affollato dai tanti turisti che ogni anno ci vengono a fare visita. Una offerta culturale che vuole arricchire lโ€™uso di un gioiello come il teatro Caporali e diffondere la cultura in quanto tale per chi voglia passare una domenica pomeriggio diversa e ascoltare di quanta ricchezza si puรฒ godere in questo lembo della Regione dellโ€™Umbria. Il ringraziamento del Gal va alla Presidente della Masoliniana Maria Lucia Perego per lโ€™organizzazione, a tutti i relatori e i collaboratori che hanno reso possibile questo evento.

La grande fiera biennale per il Centro Italia: 4-7 febbraio 2024

Expo Tecnocom, la grande kermesse professionale per il settore dei pubblici esercizi, delle attivitร  ricettive e dellโ€™arte bianca, torna dal 4 al 7 febbraio 2024 presso il centro Umbriafiere di Bastia Umbra (Perugia).

Lโ€™esposizione, ideata e organizzata da Epta Confcommercio Umbria, si conferma una delle piรน importanti fiere italiane interamente dedicata a tecnologie, prodotti, servizi ed arredi per pubblici esercizi, attivitร  ricettive e laboratori di arte bianca.

 

 

Nella cornice del centro fieristico domanda ed offerta tornano ad incontrarsi dopo la pausa forzata dovuta alla pandemia e, per ripartire in grande stile, Il pubblico puรฒ partecipare a un ricco calendario di eventi, convegni, workshop, dimostrazioni tecniche e laboratori con grandi nomi che si alterneranno nelle performance tecniche e nei cooking show.

Una rassegna ideata e costruita per agevolare lโ€™incontro tra imprese, esercenti e associazioni di categoria con lo scopo di sviluppare new business, confrontarsi ed aggiornarsi puntando tutti nella stessa direzione: la soddisfazione del cliente.

Saranno riproposte, per facilitare lโ€™orientamento dei visitatori e favorirne la ricerca merceologica le tre macro aree tematiche: Food, Equipment e Contract. Materie prime, arredamento da interno ed esterno, impianti, attrezzature, macchinari, complementi e tanto altro, distribuiti in 4 padiglioni, per un totale di 16.000 metri quadrati e 300 stand.

A Expo Tecnocom si puรฒ trovare tutto quello che occorre per il business development e per ampliare e migliorare le potenzialitร  e gli orizzonti delle imprese. Molti anche i momenti di contatto tra professionisti e associazioni di categoria per lavorare insieme al raggiungimento di importanti obiettivi aziendali e per la migliore soddisfazione del cliente. La fiera vuole anche confermarsi come luogo perfetto dove trovare idee, spunti e instaurare utili contatti per tutti quelli che desiderano avviare unโ€™attivitร  di ristorazione, bar, birreria, distribuzione alimentare, somministrazione e ricettivitร .

L’Umbria, oltre a essere una meta turistica, si rivela come un luogo cosmico e intriso di elementi fantastici.

Drago Rendering. Foto by Onirico

Lโ€™Umbria รจ un avventuroso godimento di esperienze. Tra miti e leggende che si dipanano nelle cittร  e nelle cittadelle medioevali –ย  arroccate ai bordi delle conche e altri centri noti delle due province – la regione รจ una continua scoperta in tal senso. Di connessione tra i luoghi, non solo turistica ma cosmica e anche un poโ€™ fantasy. Estratto di Drago non รจ un’antica pozione di stregoneria ma in Umbria, tra Grifoni e Draghi degli stemmi di Perugia, Narni e Terni, pare di assistere a un medioevo fantastico, e al filosofare.

Quello mitologico, emblema di Terni, assume una nuova forma in acciaio con lโ€™innovativo Thyrus di Marco Diamanti. La notizia fa correre letteralmente in cittร  per saperne di piรน. Richiama non solo lโ€™iconografia medievale del drago sconfitto, ma si collega a una vasta tradizione di creature leggendarie che suscitano un crescente interesse culturale. Lucrezia Ercoli, editorialista e direttrice artistica di Popsophia, in Amati mostri spiega il legame tra fantasy e meraviglia, sottolineando come questa connessione abbia radici antiche, da Platone ad Aristotele. ยซOggi, come in origineยป racconta ยซgli uomini hanno iniziato a filosofare dal meravigliarsi. E da Omero, che nel mettere Ulisse al cospetto di Polifemo narra unโ€™esperienza duplice di spavento e attrazione, di fronte alla quale accade di guardare con occhi diversi momenti cruciali della vitaยป. Una reazione di inclusione ad ammettere e accettare lโ€™altro, come altro.

 

Calamita Cosmica. Foto by Daniela Zannetti

Lโ€™Umbria cosรฌ appare un luogo di meraviglie da svelare

Una regione che prima della storia di Roma e della Grande Umbria deve la sua natura alla fusione tra civiltร  etrusca e cultura di Terni, trova riscontro nellโ€™arte contemporanea che fornisce una interessante chiave di lettura. Nella Umbria mistica puรฒ risuonare nel silenzio Dโ€™Io, installazione sonora a corredo della colossale Calamita cosmica custodita a Foligno (ex Chiesa della SS. Trinitร ), realizzata dallโ€™enigmatico artista anconetano Gino De Dominicis. ยซUn capolavoro che agisce come attrattore di energie dal cosmo, suscitando descrizioni di alta intensitร ยป come scrive Italo Tomassoni. Puรฒ echeggiare Tโ€™Odi, parafrasando la mostra antologica del tuderte artista Bruno Ceccobelli del 2018, nella storica cittร  di frontiera del Tevere. Le Opere in Nero di Pietro Vannucci il perugino, dialogano con l’arte contemporanea di Alberto Burri nativo di Cittร  di Castello, ed esaltano la luce umana, sovraumana e della materia. Mentre piรน a sud la luce si fa Lancia, con lโ€™opera in acciaio di Arnaldo Pomodoro a Terni, e le opere di Giulio Turcato, Le libertร , creano suggestioni di metallo e colore sulle sponde del lago di Piediluco. Fantasy, dunque, perchรฉ legata al senso del meraviglioso, a ciรฒ che va oltre lโ€™ordinario, ciรฒ che รจ fuori dal comune. Infine legata alla storia e allโ€™immaginazione creativa.

 

Opere di Giulio Turcato

Il drago per Terni pare dire dove unโ€™altra vita sogna

Il Drago di Terni non รจ solo unโ€™opera dโ€™arte ma rappresenta un impegno per la creativitร  locale. Un primo patto di collaborazione tra il Comune e lโ€™Associazione culturale Thyrus ha reso possibile lโ€™avvio al progetto della monumentale opera di oltre 4 metri di altezza. Sarร  un dono al museo diffuso d’arte contemporanea della cittร , grazie al contributo di numerosi attori pubblici e privati. Racconta il professor Marco Diamanti di ยซtenere in particolar modo a far crescere artisti e giovani artistiยป. Col suo spirito di educatore dโ€™arte con i giovani studenti, e anche allenatore sportivo, la missione dโ€™arte si riveste del sapore di squadra, del carattere associativo, e di cultura del territorio.

Per Jacopo Cardinali, designer e progettista 3D della scultura รจ ยซutile riconoscersi in unโ€™identitร  determinata, attiva e propositivaยป. Co-founder di Materie Unite, รจ un esempio di nuova imprenditoria impegnata nel riciclo tecnologico di Carta e cartone e lโ€™economia circolare. Caso non trascurabile con lโ€™Italia al primo posto in Europa nel riciclo, e leader nella circolaritร  a venticinque anni ormai, dallโ€™entrata in vigore del Decreto Ronchi. Per un principio di sostenibilitร  dellโ€™arte, quello fornito per lโ€™opera da Ast Arvedi รจ di acciaio riciclato, e le oltre 10 tonnellate di acciaio 441 Lis rappresentano, per le statistiche europee, la metร  dell’acciaio riciclato equivalente a due Thyrus al secondo. I coils dโ€™acciaio saranno lavorati con tecnica sliced, tagliati al laser, con una ottimizzazione controllata del disegno dal marchio Onirico di Luca Finistauri. Altro comparto creativo ternano che ha giร  collaborato con noti artisti come Beverly Pepper e Bruno Ceccobelli.

Drago Rendering. Foto by Onirico

Amato Drago, dallo scitale al Thyrus. Un nuovo capitolo sulla contemporaneitร 

ยซNello stemma comunale di Terni, il Tiro non รจ piรน quellโ€™anfibio rettile tozzo con coda lunga a doppio giro, lo scitale dei Bestiari medievali, come raffigurato in pietra nella scultura collocata a Palazzo Spadaยป. Il suo aspetto รจ cambiato nel corso dei secoli. Il Thyrus o Tiro ha assunto le sembianze di un drago alato. Lo spiega la storica dโ€™arte Eleonora Belli, giร  ricercatrice al Bardini di Firenze. ยซAgli ultimi capitoli del mondo medievale del drago allโ€™Italiana si sovrappongono il drago decorato di ali, dai draghi di Paolo Uccello a quelli del Codice Atlantico di Leonardo, cui si innestano le tradizioni del tardo Rinascimento del Nord Europa. Il drago รจ un sauro che sviluppa gli arti superiori, come e fino al romantico e fantasy drago dellโ€™Ottocento, sempre piรน umanoide. La poetica dellโ€™arte figurativa e iperrealista nella scultura di Diamanti, rende tutta la tensione della muscolatura della fera nellโ€™atto di caricare la gettata del fuoco del drago. Dal Tiro in pietra allโ€™odierno Thyrus, lโ€™iconografia รจ evoluta e attualeยป.

 

Thyrus scultura. Foto by Daniela Zannetti

Drakon, Derkomai, Drakos, Kyklops

Segno e marchio del mostro mitico che rivela lโ€™attuale vitalitร  degli antichi simboli, del Drago รจ interessante notare un contenuto sapienziale. La radice della parola Drakon, grande serpente, รจ associata a derkomai, osservare, e a Drakos, affilato e pungente: teoricamente il vedere come capacitร  di percepire qualcosa in modo speciale. Kyklops, occhio circolare, per richiamare le suggestioni omeriche legate a Polifemo. Metaforicamente attrattore di energie, ripensando lโ€™opera immobile di De Dominicis, la gigantesca creatura ossea a Foligno. In qualche modo guardiano di energie o luoghi sacri.

Una riscoperta dellโ€™immaginario, della fantasia, del fantasy. Di fatto, il vero habitat dei draghi nelle leggende e nelle mitologie di gran parte del mondo antico รจ lโ€™acqua, non solo del mondo orientale. Per Terni cittร  delle acque costantemente attraversata dallo spirito indomito del Nera, quello che Diamanti in principio ยซimmaginava di creare e installare nella rotonda Filipponi come il Toro di Wall Street, รจ un simbolo in cui tutti si riconoscono e incarna uno spirito di collaborazioneยป. ยซIl Drago per Terni – commenta ancora lโ€™artista – รจ un importante racconto visivo sullโ€™identitร  nel quale rispecchiarsiยป. Apre un nuovo capitolo sulla contemporaneitร . Di una cittร  con i segni di una storia nata molti secoli prima dellโ€™acciaio e con un forte desiderio di rinascita. ยซColma lโ€™assenza, allโ€™interno della cittร , di sculture che raffigurino il simbolo di Terni, in modo innovativo, originale e contemporaneoยป.

Qualificare lโ€™Umbria e Terni attraverso una visione dโ€™insieme, contemporanea, di tanti dettagli interconnessi.

Around The Nera รจ un conio del 2023 pensato per serie di articoli, interviste e ricerche sul Nera o la Nera, come porta dellโ€™Umbria Sud, da Orte al salto del Velino, via gole del Nera e attorno a Terni. Un reportage sul Lungo Nera, teatro di interventi di rigenerazione urbana nellโ€™area ex Opificio Siri trasformato nel centro museale e contemporaneo Caos, che danno a questa parte di cittร  il necessario ruolo di driver di sviluppo culturale. Sullโ€™opera incompiuta Genesis di Beverly Pepper (around the incomplete work) che in quellโ€™area doveva sorgere, e un focus sul Drago, emblema della cittร . Tra questi, Estratto di Drago, dallo scitale al Thyrus in 3D, in cui si concentrano le fasi salienti. Cultura e contemporaneitร  sono i denominatori, per qualificare Terni e lโ€™Umbria attraverso una visione dโ€™insieme, di tanti dettagli interconnessi.

 

Genesis. di Beverly Pepper. Foto di Mauro Cinti

Case opera dโ€™arte, collezionismo locale e arte pubblica

Nel contesto piรน ampio, Around The Nera ha esplorato le identitร  sommerse di Terni il cui tessuto artistico si rivela attraverso le narrazioni del collezionismo locale, parallele allโ€™arte pubblica. Iniziative culturali come Atelier liberi (Profili Babocci), CavourArt, e TowerA hanno fatto emergere questo aspetto con lโ€™apertura di spazi temporanei dellโ€™arte nelle dimore private e nei luoghi di culto simbolici e suggestivi, in un transito di artisti incessante. Il Duomo, ornato con le splendide porte di Bruno Ceccobelli, espone Kathartirio di Valentina Angeli, sotto le volte romaniche a crociera di San Francesco, Lauretta Barcaroli deposita Ogni possibile mondo.ย Narrazioni a tratti inattese che scorrono dalle Tre Piazze di Ridolfi del centro al Lungonera, e alla Terni medioevale. Tra gli innumerevoli palazzi dellโ€™architettura urbanistica moderna della ricostruzione post bellica si scoprono Case opera dโ€™arte per dirla alla Edmond de Goncourt, come Alberici Paparoni e il suo unico giardino rinascimentale. Case autobiografiche, in cui, per il tramite di oggetti e opere dโ€™arte, si raccontano gli artisti attraverso le Collezioni di famiglia.
Durante un periodo di fervida immaginazione, Oberdan Di Anselmo, artista e collezionista, si proponeva lโ€™ambizioso obiettivo di trasformare Terni in un centro all’avanguardia dellโ€™arte. La Galleria Poliantea, inaugurata da Di Anselmo, ospita mostre di rilievo come quella di Carla Accardi nel 1968. Lโ€™artista Mario Schifano contribuisce con una vasta produzione, mentre le raccolte Tonelli e la presidenza di Giulio Carlo Argan nellโ€™Associazione degli artisti di Terni, fondata da Aurelio De Felice, hanno testimoniato lโ€™impegno e la vitalitร  artistica della cittร .

 

Mosaico di Corrado Cagli

Museo diffuso: le sculture occupano spazi nelle piazze, ornano i cardini stradali delle rotatorie in un Museo a cielo aperto

Storia di Terni tra le sculture diffuse a cielo aperto, con lasciti importanti, opere di artisti, scultori e architetti di fama nazionale e internazionale che hanno indirizzato lโ€™immaginario collettivo, e celebrato lโ€™identitร  della cittร . Ad iniziare da Hyperion a rappresentare la conca ternana di Agapito Miniucchi, scultore accostato dal critico dโ€™arte Sandro Parmiggiani a David Smith, a Ettore Colla e altri grandi protagonisti della scultura internazionale, come Mark Di Suvero e Bernar Venet. Il prezioso mosaico di Corrado Cagli della Fontana dello Zodiaco il cui bozzetto preparatorio del diametro di tre metri e mezzo viene esposto a New York al CIMA, Center for Italian Modern Art. Lโ€™iconico ago d’acciaio della Fontana dello zodiaco simbolo dinamico della cittร , con il TRIPODE in acciaio della passerella di Terni, contribuisce a creare un’atmosfera artistica unica e suggestiva. Completata dal maglio per lโ€™acciaio piรน grande del mondo, la monumentale Pressa della Davy Brothers Ltd e societร  Terni, la Lancia di Luce di Arnaldo Pomodoro, Le libertร ย di Giulio Turcato, e altre sinergie scultoree compenetrate nel tessuto urbano. Per citarne alcune: Forme in evoluzione dello spazio n. 1ย di Umbro Battaglini, Sinergica dedicata al campione di motociclismo Libero Liberati, i Riccioliย di Eliseo Mattiacci, il totem di Umberto Mastroianni, Farfalle primitive intuizioni. Lโ€™Albero, ed E-terni. ย Effigi della cittร  dellโ€™acciaio, in cui la Acciai Speciali assume un ruolo determinante nella cittร  anche in termini artistici. Ancora scultori dellโ€™acciaio legati a Terni come Andrea Forges Davanzati che porta lโ€™acciaio ternano nella sistemazione di Piazza Gerusalemme, e nella Cupola di via Rossetti a Milano sotto forma di un ramรจage di nastro di acciaio inossidabile ispirata al globo del Palazzo della Secessione a Vienna.

 

Mosaico di Corrado Cagli. Foto di Daniela Zanetti

Storie invisibili: le opere hanno celebrato lโ€™identitร  della cittร  fondata sul rapporto acqua e acciaio ma anche la sua vocazione all’energia, materiale e immateriale

Tutto sembrava indicare che Terni, col suo museo diffuso, potesse divenire uno dei siti di Umbria Contemporanea, un parco regionale dellโ€™arte ideato dalla Fondazione Pepper in cui inserire Genesis della scultrice americana Beverly Pepper molto legata allโ€™Umbria e a Terni. Nonostante gli sforzi ventennali, variazioni di progetto e misteri mai svelati dalla Fondazione Pepper, lโ€™opera si perde dal fondo culturale, resta solo la vasca vuota della fontana che avrebbe incarnato un sentimento ristorativo ideale. Il valore simbolico del fiume Nera e la Cascata da installare a coronamento di quell’area riqualificata del Museo della cittร , poco distante dai giardini che ospitano il Tiro in pietra di Terni. In quel tratto del Nera se ne puรฒ solo immaginare la presenza โ€“ nessunโ€™altra opera dellโ€™artista รจ a Terni –ย  con alcuni bozzetti dellโ€™epoca di progettazione.ย  Tra questi, un originale disegno di Genesis che fa vivere ancora quellโ€™idea, rimesso allโ€™architetto dellโ€™Urbanistica di Terni Mauro Cinti per la custodia intellettuale dellโ€™opera.

 

Cascata delle Marmore

Slices di Drago. Una leggenda che diventa realtร , un mito che diventa simbolo

Cโ€™รจ la storia di Terni del Comune libero, nelle grandi dispute del medioevo di scomunicanti e scomunicati, di aquile rosse e aquile nere, dei castellari di difesa, dei Magnati, e dei Banderari. Negli emblemi il drago ghibellino combatte contro i leoni, รจ artigliato dallโ€™aquila rossa dei Guelfi. Alle trame storiche si mescolano i racconti delle leggende. Nellโ€™immaginario medievale, lโ€™aria malsana delle paludi circostanti, dal Velino al Nera, che mieteva vittime per la malaria, viene identificata con un mostro dโ€™acqua, un drago. La cui soluzione era uccidere la fera. Con opportune opere di bonifica, il drago sconfitto, come narra la leggenda da un giovane della casata Cittadini (poi Cittadini Cesi), divenne il simbolo della forza della cittร . Il Drago e il fiume che dettero le insegne a Terni. Razionalmente, la storia dellโ€™ascesa di questa potente famiglia che spronรฒ i ternani per il dominio sulla conca, contro i reatini che si erano insignoriti del Castello sulla Cascata delle Marmore. Restii allโ€™assestamento del selvatico scenario idrogeologico della piana, che il Cavo Curiano dei romani aveva avviato con il taglio della costa rocciosa sovrastante lโ€™antico nucleo di Terni, per liberarla dai ristagni.

Drago Rendering. Foto by Onirico

Se pare strana la presenza di un Drago in cittร  pensiamo a Lubiana con il drago nello stemma comunale, e il noto Ponte dei draghi. Se ci si domanda quanto le sculture dislocate in cittร  siano state effettivamente poste a rappresentarne l’identitร , nel concetto di arte diffusa, e nel tentativo di dialogo con lโ€™ultra mondo dellโ€™arte si inserisce appieno la nuova opera monumentale Thyrus. Il Drago รจ un simbolo fortemente comunitario. Lโ€™intuizione dello scultore e Docente in Discipline Plastiche Marco Diamanti di realizzarne una scultura, รจ lโ€™interpretazione contemporanea dei meccanismi tra lโ€™uomo, i miti e i luoghi. Un oggetto culturale che รจ totem emblematico e genius loci di Terni. ยซUnโ€™opera non calata dallโ€™alto. Realizzata con tecniche moderne – spiega lโ€™artista. Lโ€™ingegneria 3D applicata a una forma, lโ€™anima tecnologica nascosta nella materia. Soprattutto una leggenda che diventa realtร . Fosse anche realizzata con lo stilema di un fantasy – conclude –ย  avvicina i giovani alla propria storia, e allโ€™arte. Una ricerca che va al di lร  dell’opera e investe in altro modo il territorio. Di fatto Thyrus sembra essere una di quelle sculture fatte per intersecarsi con altre coseยป.

Rammenta stilisticamente Lโ€™uomo e la donna in acciaio di Batumi, simbolo della conciliazione delle diversitร . In anticipo sulla scultura, la dima di acciaio per delineare gli spazi sul basamento nella rotonda Filipponi che ospiterร  il Drago per Terni incisa col motto Ars longa vita brevis, mentre sono in corso le prime attivitร  di produzione al laser per trasformare i fogli di acciaio nelle slices di drago.

Sabato 27 gennaio alle 17.30 appuntamento nel cartellone della stagione concertistica degli Amici della Musica di Perugia e della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli. In programma musiche di Malipiero, Ravel e Beethoven.

Nuovo appuntamento con la stagione concertistica degli Amici della Musica di Perugia e della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli. Sabato 27 gennaio, alle 17.30 alla Sala dei Notari si esibirร  il Quartetto di Cremona (Cristiano Gualco, violino, Paolo Andreoli, violino, Simone Gramaglia, viola, Giovanni Scaglione, violoncello), che ha da poco ha celebrato i ventโ€™anni della sua attivitaฬ€ con un primo concerto alla prestigiosa Carnegie Hall di New York.

 

 

Sabato l’ensemble proporrร  il Secondo degli otto Quartetti di Gian Francesco Malipiero, opera di raro ascolto, lโ€™animato e โ€œspagnoleggianteโ€ Quartetto in fa di Maurice Ravel e quello che eฬ€ forse il piuฬ€ noto degli โ€œultimi Quartettiโ€ di Ludwig van Beethoven, lโ€™op. 132 in la minore.

Ospite regolare delle principali societaฬ€ concertistiche italiane (รจ al suo quarto concerto per gli Amici della Musica ), il Quartetto si eฬ€ esibito negli ultimi anni a Praga (Rudolfinum), Istanbul, Madrid (Fundacioฬn Juan March) e per la Chamber Music Society del Lincoln Center di New York.ย  In campo discografico, il complesso ha pubblicato lโ€™integrale dei Quartetti di Beethoven, seguito nel 2019 da un doppio CD di pagine di Schubert (con il violoncellista Eckart Runge) e nel 2020 da Italian Postcards (Avie).

Domenica 28 incontro conviviale alle 19 nel chiostro dell’abbazia in Borgo XX Giugno, e porte aperte fino alle 22. Lunedรฌ 29 apertura straordinaria.

Si avvia a conclusione la mostra Il Perugino di San Pietro โ€“ ospitata fino al 30 gennaio nella Galleria Tesori d’Arte del Complesso monumentale di Borgo XX Giugnoย  โ€“ che ha riportato e riunificato per la prima volta a Perugia tutti e undici gli scomparti della predella dell’Ascensione di Cristo dipinta per la basilica. Domenica 28 gennaio, in occasione della Luminara โ€“ la grande processione che inaugura i festeggiamenti cittadini del santo patrono e si muove nel pomeriggio dalla cattedrale di San Lorenzo alla chiesa di San Costanzo โ€“ alle 19 appuntamento nel chiostro dellโ€™abbazia di San Pietro, dove la Fondazione per lโ€™Istruzione Agraria offrirร  un incontro conviviale in cui si degusteranno il torcolo di San Costanzo e i prodotti della Fondazione. Per l’occasione la mostra sarร  visitabile fino alle 22. L’esposizione sarร  aperta anche il giorno dopo, lunedรฌ, festa di San Costanzo, patrono che ha ricevuto una nuova identitร  in seguito alle ricerche sui ritratti dei santi della grande tavola dโ€™altare che ornava la basilica benedettina.

 

San Costanzo, Ph. D’ARRIGO-BELLU

 

โ€œGrazie al nostro lavoro di ricerca โ€“ spiega Laura Teza, professoressa associata di Storia dellโ€™Arte moderna dellโ€™Universitร  degli Studi di Perugia e curatrice della mostra โ€“ siamo arrivati a una conclusione che ribalta la corrente consuetudine di riconoscere San Costanzo nel vescovo che, assorto, legge il libro aperto, e Santโ€™Ercolano in quello che guarda verso lโ€™esternoโ€. Il santo che legge, in un contesto perugino di fine Quattrocento, โ€œevoca la posa di un altro famoso ritratto di vescovo proposto da Luca Signorelli in una prestigiosa pala cittadina. Si tratta del Santโ€™Ercolano assorto in lettura della pala Vagnucci che il pittore dispose nella omonima cappella per tramandare la fisionomia del vescovo Jacopo Vagnucci che, per circa quarantโ€™anni, aveva governato la diocesi perugina. Tale rilievo eฬ€ stato confermato, indirettamente, da una nota dello storico Francesco Piagnani che, trattando della copia del dipinto in questione da parte di Sassoferrato, accennava rapidamente a unโ€™incisione sul frontespizio del libro di Cesare Brancadoro Atti di S. Costanzo vescovo e martire di Perugia protettore della cattedrale di Orvieto, presente negli archivi della Biblioteca comunale Augusta di Perugiaโ€. A un riscontro diretto tra lโ€™incisione e la tavoletta corrispondente โ€œla coincidenza eฬ€ totale e certificata dalla nota in calce โ€“ prosegue Teza โ€“ in cui si specifica che lโ€™immagine eฬ€ tratta dalla pala di Perugino presso i monaci cassinesi di Perugia, e quindi si puoฬ€ effettivamente optare per unโ€™inversione iconografica tra i due santi protettoriโ€.

L’esposizione รจ promossa dalla Fondazione per lโ€™Istruzione Agraria e dall’Universitร  degli Studi di Perugia, con il contributo del Comitato promotore delle celebrazioni per il quinto centenario dalla morte del Perugino, main sponsor Brunello Cucinelli spa, il sostegno del GAL Media Valle del Tevere, la partecipazione del Musรฉe des Beaux-Arts di Rouen e i Musei Vaticani, il patrocinio della Regione Umbria, del Comune di Perugia, dellโ€™Ambasciata di Francia e del Consolato Onorario di Francia a Perugia, la collaborazione di Isola San Lorenzo, Comune di Cittร  della Pieve e Fondazione Ranieri di Sorbello, la Basilica di San Paolo fuoriย le Mura.

La Biblioteca comunale Augusta ha deciso, a partire dal mese di febbraio, di dedicare ogni secondo venerdรฌ del mese alla valorizzazione del suo immenso e inestimabile patrimonio storico attraverso incontri tematici che consentiranno al piรน vasto pubblico di gustare attraverso i sensi dellโ€™udito e della vista le bellezze librarie e documentarie della biblioteca.

Gli incontri dal titolo ยซApertis libris. Percorsi e narrazioni in Biblioteca Augustaยป si terranno nella Sala Conestabile alle ore 17.00 in modo da non interferire con le normali attivitร  di consultazione e di fruizione della sala e verranno tenuti dal personale interno della Biblioteca comunale Augusta che metterร  a disposizione dei presenti, come fa ogni giorno con lโ€™utenza, le proprie competenze al fine di far apprezzare al meglio il materiale conservato dalla Biblioteca comunale Augusta.

 

 

Il Ciclo di incontri prenderร  il via il 9 febbraio con lโ€™intervento di Emilio Ravaioli, che condurrร  il pubblico alla scoperta delle sale decorate del Palazzo che oggi ospita la biblioteca: edificato nel secolo diciassettesimo dalla famiglia Ferretti sul Monte di Porta Sole, toponimo riportato nelle fonti antiche, il palazzo che ora ospita la Biblioteca Augusta passรฒ nel settecento nelle mani dei Piazza, e conserva una parte delle decorazioni commissionate nel corso dei due secoli.
La contessa Bonaparte Valentini legรฒ il suo nome al palazzo nellโ€™Ottocento, e ne fece un punto di riferimento per i protagonisti della scena risorgimentale perugina.
Particolare attenzione sarร  dedicata agli affreschi realizzati da Felice Giani: ricordiamo che recentemente un affresco รจ stato restaurato grazie allโ€™intervento di ArtBonus.
Con lโ€™occasione si potranno visitare stanze del palazzo normalmente non aperte al pubblico perchรฉ destinate ad uffici.

Lโ€™8 marzo per celebrare la Giornata internazionale della donna Paolo Renzi con uno sguardo particolare sulle donne come protagoniste nei prodotti e nella produzione editoriale del Rinascimento farร  un excursus sullโ€™editoria perugina della prima metร  del Cinquecento, con una rassegna sulla produzione tipografica piรน famosa e piรน rara, talvolta giuntaci attraverso esemplari unici, spesso tramandataci grazie alla dedizione di collezionisti che hanno permesso a questi libri di attraversare i secoli e giungere indenni fino a noi.

Il 12 aprile Cecilia Peducci illustrerร  La Flora Umbra della celebre poetessa Maria Alinda Bonacci Brunamonti: una raccolta di riproduzioni a colori acquerellate dei fiori e delle erbe incontrate nelle sue quotidiane passeggiate a Perugia e nei suoi viaggi dando modo al pubblico di vedere da vicino lโ€™opera conservata in biblioteca.

Il 10 maggio Francesca Grauso, E.Q. del Sistema bibliotecario di Perugia e responsabile del Fondo antico della Biblioteca Augusta, parlerร  dellโ€™importante fondo di manoscritti francescani tra cui la Compilatio Assisiensis e la Franceschina con i suoi splendidi disegni acquerellati.
Sarร  anche lโ€™occasione per vedere gli autografi di frate Leone e per apprendere le recenti scoperte su Tommaso da Celano.

Il 14 giugno, per concludere la prima parte, Stefano Passerini illustrerร  il ruolo fondamentale del Lago Trasimeno per la cittร  di Perugia e la sua storia dando modo di vedere da vicino gli importanti testi conservati in biblioteca.

Il Ciclo di incontri riprenderร , dopo la pausa estiva, in autunno con ulteriori e interessanti conferenze.

 


Apertis libris

Percorsi e narrazioni in Biblioteca Augusta. Ciclo di incontri. Febbraio-giugno 2024. Ogni secondo venerdรฌ del mese, ore 17.00

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9 febbraio

Emilio Ravaioli, Un palazzo e la sua storia secolare. Le sale decorate di Palazzo Conestabile della Staffa.

 

8 marzo

Paolo Renzi, La stampa a Perugia agli inizi del Cinquecento. Raritร  bibliografiche e collezionismo librario: uno sguardo sulle donne.

 

12 aprile

Cecilia Peducci, La Flora Umbra di Maria Alinda Bonacci Brunamonti. Acquerelli e disegni.

 

10 maggio

Francesca Grauso, I libri dei frati.

 

14 giugno

Stefano Passerini, Il Lago Trasimeno nei fondi librari della Biblioteca Augusta.

 

Eventi gratuiti. Numero limitato di posti. Prenotazione obbligatoria
Info e prenotazione
: Augusta, via delle Prome 15 tel. 0755772506
email: info.bibliografiche@comune.perugia.it

โ€œLa fiamma dellโ€™arte vinca lโ€™inerte materia, i sogni siano fermati sulle bianche carte e sulle tele illuminate di quello stesso sole che sorrise alla bellezzaโ€ (Benvenuto Crispoldi).

La figura di Benvenuto Crispoldi, artista eclettico e combattivo politico si lega indissolubilmente alla cittร  di Spello, che gli dร  i natali il 17 giugno 1886 e ora lo celebra con la mostra Benvenuto Crispoldi. Tra arte e rivoluzione (visibile fino al 20 aprile – Sale Espositive, II piano Palazzo Comunale) e con una serie di manifestazioni, eventi e attivitร  che ricordano e valorizzano le opere e il movimentato percorso biografico.

 

 

L’esposizione

 

I movimenti artistici e politici cui Benvenuto Crispoldi aderisce ci accompagnano in un lungo percorso intellettuale che attraversa il periodo tra Ottocento e Novecento. Crispoldi da giovanissimo abbandona le scuole statali per iniziare un percorso di studi da autodidatta che termina con lโ€™iscrizione allโ€™Accademia di Belle Arti di Perugia nel 1904.
Fin da giovane รจ affascinato dagli scavi della Spello romana; un forte amore lo lega alla sua cittร , cosรฌ da spingerlo ad approfondirne la storia attraverso lo studio di documenti conservati presso lโ€™archivio storico del comune: matura grande interesse per periodo romano, quando la cittร  di Spello diventa municipio, fornendo truppe a Scipione nella Seconda Guerra Punica.

 

 

In questo periodo Spello occupa una posizione importante nel territorio umbro, acquisendo importanza anche come centro religioso e termale; tale periodo รจ ben descritto in una sala della mostra in cui sono esposti alcuni bozzetti realizzati dallโ€™artista raffiguranti lโ€™evoluzione della cinta muraria della cittร , la planimetria della Spello romana e alcuni reperti architettonici dellโ€™epoca.

Caricatura

Crispoldi si trasferisce poi a Roma, dove conosce Gerardo Dottori, amico che lo accompagnerร  per il resto della vita. Nel 1910 si reca a Parigi, culla dellโ€™arte moderna, per confrontarsi con le numerose tendenze artistiche, come le Avanguardie; nella capitale francese trova alloggio in un atelier in Rue Premiere 9, nel quartiere di Montparnasse, frequentato da artisti provenienti da tutto il mondo.

Nella seconda sala della mostra si evince lโ€™aspetto che contribuisce a far comprendere la complessitร  del personaggio e il suo status di artista poliedrico e versatile: si racconta che in alcuni pomeriggi assolati lโ€™artista si concedesse alcune pause dal lavoro divertendosi a immortalare, nel suo taccuino, alcune riproduzioni caricaturali di concittadini; in alcune teche sono, infatti, esposti alcuni bozzetti realizzati a matita.

Tornato a Spello, si impegna in politica iscrivendosi al PSI, presiedendo lโ€™Associazione Anticlericale Ispellese. Non abbandona mai la sua vocazione artistica: nella mostra sono esposti vari disegni dellโ€™artista su carta, tra i quali il progetto della decorazione per la camera da letto di Agostino Salmareggi e un bellissimo bozzetto su carta raffigurante il prospetto per la restaurazione e la decorazione della chiesa di Santโ€™Andrea Apostolo, entrambe situate a Spello. Procede anche nel lavoro di scultore intervenendo nella decorazione di residenze sia pubbliche sia private.

 

Progetto decorazione camera di Agostino Salmareggi a Spello

 

Gerardo Dottori lo vuole tra i promotori dellโ€™Esposizione Umbra dโ€™Arte Moderna tenutasi a Perugia nel 1920. Lโ€™anno successivo รจ impegnato nella decorazione della Nuova Sala Consiliare del comune di Bastia Umbra, dove riceve lโ€™attestato di Accademico di Merito Residente. La tubercolosi che lo affligge da diversi anni procede inesorabile; muore lโ€™11 agosto 1923 a soli 37 anni. Crispoldi nel corso degli anni espone le sue teorie sullโ€™arte in modo sempre rinnovato e aperto al cambiamento. Vive nel periodo storico in cui i suoi amici futuristi sperimentano unโ€™arte di avanguardia; la mostra si conclude proprio omaggiando lโ€™eclettico artista con una serie di dipinti dei primi anni del 1900 di Gerardo Dottori, Enrico Cagianelli e Renato Profeta.

 


Calendario delle aperture 2024 (ingresso gratuito)

febbraio: 3, 4, 10, 11, 17, 18, 24, 25

marzo: 2, 3, 9, 10, 16, 17, 23, 24, 30, 31

dalle 10.00 alle 17.00

aprile: 1, 2, 6, 7, 13, 14, 20, 21

dalle 10.00 alle 18.00

In occasione dei festeggiamenti per uno dei patroni di Perugia, San Costanzo, lunedรฌ 29 gennaio, la Galleria Nazionale dellโ€™Umbria sarร  straordinariamente aperta.

Alle 10, alle 16 e alle 17ย  si svolgerร  la Passeggiata di San Costanzo, un evento organizzato dalla Galleria Nazionale dell’Umbria e dall’Isola di San Lorenzo, in collaborazione con la Diocesi di Perugia – Cittร  della Pieve: il percorso si propone di valorizzare le tradizioni legate al Santo Patrono di Perugia, grazie a visite guidate alla scoperta delle iconografie delle opere conservate alla GNU e al Museo del Capitolo.

Un intermezzo, che si svolgerร  nei locali della Biblioteca della Galleria, sarร  dedicato al famoso torcolo, raccontato da Marilena Moretti Badolato e offerto a tutti i partecipanti, grazie alla collaborazione della pasticceria Sandri. Lโ€™appuntamento, alle 10.00, alle 16.00 e alle 17.00, รจ presso la biglietteria della GNU: l’evento avrร  la durata di circa unโ€™ora e mezza.

 


La prenotazione รจ obbligatoria scrivendo a gnu@sistemamuseo.it.

Il costo di partecipazione รจ 10โ‚ฌ (per i possessori dellโ€™abbonamento annuale GNU 5โ‚ฌ) e comprende lโ€™accesso ai due musei, le visite guidate e un intervento dellโ€™esperta Marilena Moretti Badolato sulla storia del torcolo.

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