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ยซSono onorato e molto soddisfatto per questo risultato. รˆ una candidatura che corona il percorso di successo del documentario, un successo sia di critica che di pubblicoยป.

Il documentario Perugino. Rinascimento immortale, diretto da Giovanni Piscaglia e narrato dallโ€™attore Marco Bocci, รจ entrato nella cinquina della categoria Documentari sullโ€™Arte dei Nastri dโ€™Argento 2024. Il premio viene assegnato alle opere piรน meritevoli dal Sindacato Nazionale dei Giornalisti Cinematografici: delle cinque selezionate, tre andranno alla super finale da cui uscirร  il vincitore che riceverร  il premio.

 

Marco Bocci e Giovanni Piscaglia

 

Il docufilm di Piscaglia (qui trovate la nostra intervista) racconta la vita e le opere del Perugino, partendo dal suo legame con lโ€™Umbria e dai paesaggi luminosi che spesso lโ€™artista ha immortalato sullo sfondo dei suoi dipinti. Ma vuole soprattutto riscattare la figura di Pietro Vannucci, dandogli il giusto posto nella storia dellโ€™arte e mettendone in luce le novitร , i meriti e il carattere.

ยซSono onorato e molto soddisfatto per questo risultato. รˆ una candidatura che corona il percorso di successo del documentario, un successo sia di critica che di pubblico, e consolida il mio rapporto con la Galleria Nazionale dellโ€™Umbria – tra i piรน positivi della mia carriera – e soprattutto con lโ€™ex direttore Marco Pierini, che ha dato il via al progetto. Sono anche felice per lโ€™Umbria, alla quale viene riconosciuto il valore di una realtร  storico-artistica e paesaggistica di notevole importanzaยป ci spiega Giovanni Piscaglia.

 

Il dietro le quinte del ducufilm

 

Il regista non รจ nuovo ai Nastri dโ€™Argento: ยซNel 2019 sono arrivato in finale con Van Gogh. Tra il grano e il cielo (nei primi tre che รจ secondo step di scrematura dopo lโ€™annuncio della cinquina) e ho ricevuto una targa, anche se non ho vinto. Poi, nel 2020, Ermitage (il docu dโ€™arte sul museo di San Pietroburgo), del quale ho scritto la sceneggiatura, si รจ portato a casa il Nastro dโ€™Argento come Miglior documentario dโ€™arte. Certo, vincere il premio per la regia di un prodotto tutto mio che ho iniziato da solo, sarebbe bellissimo. รˆ un percorso che ha coinvolto piano piano tante realtร , partendo da Arpa Umbria per proseguire con la produzione di Mario Paloschi per Ballandi, fino alla distribuzione con Nexo Digital.ย Senza dimenticare Marco Bocci, presente a tutte le presentazioni e con il quale ho stretto una bella amicizia. Mi raccomando… tifate, tifate tifateยป conclude il regista. Ora non ci resta che incrociare le dita e aspettare il verdetto nelle prossime settimane.

Sabato 20 gennaio alle ore 16:00 a Tuoro sul Trasimeno (Via Baroncino 10) verrร  inaugurato Hyla Maker Lab, il primo FabLab del Trasimeno, un punto di riferimento per i cittadini e per le aziende del territorio dove poter realizzare idee e sviluppare soluzioni innovative, coniugando natura e tecnologia.

Lo spazio si configura infatti come un vero hub tecnologico per lo sviluppo di progettualitร  in vari ambiti, con particolare riferimento ai temi della transizione ecologica, dellโ€™economia circolare e della tutela del territorio e della biodiversitร , rifacendosi al concetto di Green FabLab.

 

 

Hyla Maker Lab โ€“ con la sua dotazione di attrezzature e macchinari per la produzione (stampanti 3D, CNC, scanner 3D, laser cutter, saldatori, utensili manuali, attrezzi per la lavorazione del legno e del metallo), unโ€™aula formazione per corsi ed eventi formativi e unโ€™area podcast e video – rappresenta una soluzione completa indirizzata a imprese e start-up, comunitร  locali, artisti e designer, maker e appassionati di fai-da-te, studenti e professionisti che qui potranno, in base a competenze e necessitร , realizzare prototipi, creare opere dโ€™arte, pezzi di design o oggetti personalizzati, acquisire competenze pratiche e tecniche, e tanto altro ancora.

Specifiche proposte sono indirizzate alle scuole, che qui possono trovare uno spazio in cui sviluppare progetti connessi a scienze e tecnologia e, in generale, a tematiche proprie affrontate dalle STEM.

Dopo i saluti istituzionali, seguirร  una presentazione delle attivitร  che verranno svolte e una visita agli spazi del FabLab. Il pomeriggio si chiuderร  con brindisi e stuzzichini.

Parte degli interventi sono finanziati dalla Regione Umbria, nell’ambito del PSR Programma di Sviluppo Rurale per lโ€™Umbria 2014-2020 โ€“ Mis. 6.4.3, e dal Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie, attraverso i fondi dedicati alle Imprese Femminili Innovative Montane.

Sellano si trova su un colle affacciato sulla valle del fiume Vigi: questa posizione strategica ha fatto sรฌ che lโ€™abitato si sviluppasse giร  dal I secolo a.C., anche se รจ nel Medioevo che cominciรฒ gradualmente estendersi verso la sommitร  del colle.

Fu poi nel Rinascimento che Sellano assunse lโ€™aspetto attuale, rimasto inalterato nel tempo e con un agglomerato abitativo ricco di edifici di pregio come il Palazzo Comunale del XVI secolo – dove รจ conservato il cosiddetto piatto dei brevicelli in rame sbalzato e dorato (sec. XVI) – la Chiesa di San Francesco detta Madonna della Croce – un tempietto tipicamente montano a pianta ottagonale sorto nel XVI secolo intorno a unโ€™immagine mariana – e la Chiesa di Santa Maria, edificata nel XIII secolo, che custodisce le spoglie del Beato Jolo, eremita vissuto nel XIII-XIV secolo e co-patrono di Sellano.

 

Sellano. Foto di Enrico Mezzasoma

 

Il paesaggio – un tempo caratterizzato da coltivazioni, frutteti e pascoli – oggi vede la natura riprendere il sopravvento regalando al visitatore fitte foreste popolate da una grande varietร  di flora e di fauna: molti sono i percorsi che lโ€™attraversano – ideali per trekking ed escursioni a cavallo e in bicicletta – e spesso corrispondono alle antiche vie di comunicazione che sono ora in via di ripristino. Si puรฒ vivere la lussureggiante natura anche con gare di pesca o ammirando le bellezze delle Cascate delle Rote o il lago Vigi.

Nel territorio di Sellano si incontrano piรน di 40 frazioni, molte delle quali arroccate su ripidi pendii e con viste che spaziano sui Monti Sibillini. Tra questi vi รจ Cammoro, sorto nella terra di confine con Foligno e Camerino e posto a guardia della vecchia Via della Spina, che sin dallโ€™epoca romana collegava Spoleto con Plestia, sullโ€™altopiano di Colfiorito. Costruito nel secolo XIII su uno sperone roccioso, รจ dominato dalla torre della vecchia sede comunale, oggi campanile della Chiesa di Santa Maria Novella, raro esempio di chiesa pensile sovrapposta a unโ€™antica via coperta di cui sono ancora visibili i due accessi.

 

Chiesa di San Francesco detta Madonna della Croce. Foto Enrico Mezzasoma

 

E ancora, Postignano, con il suo castello medievale sormontato da una torre esagonale, posto strategicamente al crocevia tra Spoleto, Norcia, Foligno e Assisi e centro nevralgico della lavorazione e del commercio di ferro e canapa in Umbria; Pupaggi, che si รจ sviluppato nel XIV secolo attorno a un preesistente nucleo medievale, composto da una chiesa e da una torre colombara; Montesanto, sorto probabilmente come insediamento abitato nei pressi della cella monastica di San Nicolรฒ di Acqua Premula. Proprio il Convento dellโ€™Acqua Premula si trova fra Sellano e Montesanto e prende il nome da unโ€™antica sorgente,ย Acquaย Premula, utilizzata per secoli nella cura della calcolosi. Lโ€™acqua, dal 1974, viene imbottigliata con il marchio commerciale di ACQUA TVLLIA.

Infine, nella frazione di Sterpare da visitare รจ la Chiesa della Madonna delle Grazie, alla fine del 1700 al centro di un fatto miracoloso che mise in contrasto due famiglie del posto. Un giorno alcuni pastori trovarono nella cavitร  di un castagno la statua lignea di una Madonna con Bambino, che fu prontamente recuperata per essere venerata. Le famiglie dei Vitali e dei Patrizi, artefici del ritrovamento, decisero di portarla alla chiesina di Santa Lucia, loro punto di riferimento spirituale, ma a questa decisione si oppose la famiglia dei Germani che invece voleva che la statua venisse collocata nella chiesa dedicata proprio alla Madonna. La statua venne spostata piรน volte, di nascosto, dallโ€™una e dallโ€™altra famiglia che non riuscivano a trovare un accordo. Siccome gli spostamenti avvenivano sempre di notte, si sparse la voce che avessero del miracoloso, e si decise di lasciare la statua della Madonna nella chiesa a lei dedicata, posta al centro del paese piuttosto che in campagna. Accanto alla chiesa resiste piantato il famoso travaglio, una sorta di impalcatura che serviva a sollevare i buoi mentre venivano ferrati.

Nella frazione di Case Rampi vi รจ invece un Museo diffuso della civiltร  contadina: frequentando le case degli agricoltori del pian dโ€™Orsano e dintorni, Angelo Rampi, constatata la regolare presenza degli utensili degli agricoltori e la diffusa competenza nellโ€™arte della coltivazione di cereali, legumi, viti, ortaggi e nella coltivazione dei campi, ha pensato di raccogliere tali strumenti in un unico contenitore per evitarne la dispersione. Il museo รจ stato inaugurato nel 2013.

 

Lime e raspe

 

Altro imperdibile contenitore del saper fare รจ senza dubbio il caratteristico Museo della Produzione delle Lime e delle Raspe, che raccoglie documenti, immagini, manufatti e testimonianze di questa importante tradizione artigianale del sellanese. Un tempo nella zona si svolgeva infatti lโ€™intero ciclo di produzione: lโ€™estrazione del ferro nelle miniere di Monte Birbone, la prima lavorazione nelle ferriere di Monteleone chiuse dopo il terremoto del 1703, la forgiatura e la produzione degli utensili. La tradizione vuole che i frati di Santa Croce di Sterpare e di San Nicolรฒ di Acquapremula, per sollevare gli abitanti delle ville di Sellano dalle condizioni di assoluta povertร  in cui vivevano, li istruirono proprio nellโ€™arte della lavorazione del ferro, il cui segreto riguardava la fase di cementazione e tempera, che consentiva di aumentare la durezza del metallo evitando la deformazione dei denti. La stessa tradizione vuole anche che i frati, preoccupati che la ricchezza potesse allontanare dalla fede gli abitanti, per mantenerli devoti e onesti invocassero la maledizione su coloro che avessero guadagnato piรน del necessario per vivere. A completare lโ€™offerta cultura vi sono anche una ludoteca attrezzata e una biblioteca di ben 7000 volumi, che include un laboratorio professionale di produzione digitale audiovisiva e un ricco archivio storico.

Tutto ciรฒ si affianca alle tradizionali ricorrenze come la Sagra della fojata e dellโ€™attorta (due dei piatti tipici locali) che si svolge a Villamagina, la Festa delle erbe dimenticate, sulla tradizione delle erbe selvatiche commestibili e medicinali al lago del Vigi e a Montesanto, Lโ€™oro dei molini, che riporta in vita le tradizioni molitorie dellโ€™area e riapre al pubblico lโ€™unico rimasto degli antichi mulini a Molini.

ยซLa mia formazione artistica รจ stata da autodidatta, studio intenso e approfondimenti sui maestri contemporanei e del passato, lavoro serrato sulle tecniche e soprattutto lโ€™innamoramento per alcuni pittori storici ha inevitabilmente influenzato il mio modo di dipingereยป.

In questo appuntamento abbiamo chiacchierato con Lauretta Barcaroli, artista che vive e opera a Terni. Autodidatta nella sua formazione ma con una grande passione, negli ultimi anni รจ passata gradualmente da una pittura di impronta figurativa a composizioni di gusto astratto e con connotazioni fortemente materiche, in cui anche la luce concorre a essere elemento indispensabile per la fruizione dellโ€™opera. Alcune sue opere sono state pubblicate nel 2019 nel nostro magazine WHITE | AboutUmbria Collection (N. 4), un numero dedicato alle eccellenze umbre viste attraverso il colore bianco.

Lauretta Barcaroli

Lauretta, la passione per lโ€™arte e in particolare per la pittura รจ sempre stata viva e presente in lei. Ci racconta come รจ nata?

Posso quasi dire che la passione per lโ€™arte รจ nata insieme a me. Avevo sรฌ e no dieci anni quando presi in mano la prima tela per dipingervi un mazzo di fiori. La mia vicina di casa, insegnante di scuola elementare, di pomeriggio si dilettava a dipingere dalla finestra del suo studio il paesaggio che le si mostrava davanti e io ero lรฌ a passare ore, incantata dagli effetti di luce e sfumature che il pennello riusciva a produrre con i colori a olio. Finchรฉ un giorno mi disse che invece di stare a guardare forse mi sarei piรน divertita a dipingere. E cosรฌ cominciรฒ la mia avventura artistica. In seguito, alle scuole medie, i professori delle materie tecniche mi avviarono allโ€™uso della creta e dei materiali. Apprezzavano molto i miei lavori tantโ€™รจ che me ne commissionarono un bel numero per lโ€™esposizione di fine anno! Piccoli episodi ma di grande stimolo per mettere in luce il talento! Ma i miei dicevano che con lโ€™arte non si mangia, quindi la vita ha fatto il suo corso e mi sono ritrovata diplomata e, giovanissima, impiegata in un ente pubblico. Lโ€™arte sembrava ormai chiusa in un cassetto ma sarebbe stato soltanto per pocoโ€ฆ

 

La sua arte รจ una pittura di impronta figurativa, con un gusto fortemente astratto, dove la materia รจ fondamentale, in cui anche la luce รจ un elemento indispensabile. Oggetti come stoffe, legni e parti di ferro creano opere di forte impatto emotivo. Come nascono le sue composizioni?

La mia formazione artistica รจ stata da autodidatta, studio intenso e approfondimenti sui maestri contemporanei e del passato, lavoro serrato sulle tecniche di pittura e soprattutto allโ€™inizio lโ€™innamoramento per alcuni pittori storici ha inevitabilmente influenzato il mio modo di dipingere. Per circa venti anni ho prodotto opere a olio con impronta figurativa. Non amavo rappresentare il paesaggio, ma un mondo fatto di oggetti quotidiani che richiamassero lโ€™atmosfera del passato e della tradizione, volti di donne con gli occhi disegnati dalle ombre, il colore piรน che la forma era il protagonista delle mie tele, era il mezzo per evocare sentimenti e stati dโ€™animo. Queste opere ebbero un grande apprezzamento in Francia, con le innumerevoli mostre che dal 1999 al 2006 mi portarono in molte localitร  della Costa Azzurra. A tutti gli effetti la Francia รจ stata per me una sorta di madrina spirituale. Poi il blocco, e per circa un anno ho smesso di dipingere perchรฉ la mia vena sembrava ormai esaurita. Lโ€™aver poi frequentato a Roma un corso di pittura alla RUFA – Rome University of Fine Arts mi รจ stato di grande stimolo per approfondire le tematiche dellโ€™arte informale e materica e di nuovo ripartire nella mia ricerca. Gli oggetti a cui si riferisce, stoffe, legni e parti di ferro appartengono a un periodo per me particolarmente emozionante e fertile, in cui ho potuto mettere a frutto gli stimoli e gli apprendimenti accademici acquisiti e dare vita ad alcuni lavori della serie Derive (2008/2010) sensibili della tradizione informale italiana che proprio in Umbria pone le sue fondamenta. Nei miei lavori tutto comincia da una forte emozione che pressa. Nel caso di Derive bastava un oggetto trovato magari nella sabbia o eroso e sepolto nella terra, a divenire punto di partenza. Tutto il lavoro a seguire sarebbe orbitato intorno ad esso. La luce concorre a essere elemento indispensabile per la fruizione dellโ€™opera, le stratificazioni sulla tela diventano soggette al modo in cui la luce colpisce la materia.

 

Ogni possibile mondo 2022

 

Alcune sue opere sono state esposte – fino a qualche giorno fa – ad Assisi nellโ€™evento โ€œSpatium Lucis-Artisti contemporaneiโ€ a cura dellโ€™Associazione La Casa degli Artisti: ci puรฒ raccontare i suoi lavori?

Esporre le proprie opere al pubblico รจ un poโ€™ come mettersi a nudo e chi guarda spesso aiuta lโ€™artista a fare chiarezza sul proprio mondo interiore. Questa รจ lโ€™alchimia e il vero senso del fare arte. Ho partecipato a questa mostra con una scultura e con alcune opere pittoriche. La scultura, una lampada verticale dal titolo Lama di luce, รจ stata realizzata nel 2019 e fa parte della serie Work in progress. Le altre opere pittoriche dal titolo Ogni possibile mondo sono state invece elaborate durante la pandemia. Dopo un iniziale spaesamento, mi sono attrezzata per vivere in arte il mio isolamento, benedicendo lโ€™opportunitร  di vivere in campagna. Sono stati due anni di intenso lavoro che hanno prodotto tra le altre anche 11 formelle su tela (cm 30×30) che sono andate a comporre unโ€™opera la Croce del Cristo risorto, esposta a Terni nella Chiesa di San Francesco in occasione del Cavourart Festival. Di dimensioni piรน importanti sono le singole opere che ho esposto ad Assisi, ma lo stile e la tematica sono le stesse. Anche qui la materia continua a essere lโ€™oggetto della mia ricerca, in un rapporto dialettico il cui intento รจ quello di dare forma a espressioni universali e senza tempo. La superficie delle tele รจ scabra, segnata da impronte lasciate da oggetti o da stoffe che rimandano a sudari, a umili resti di vita quotidiana, da tagli, incisioni, segni di umane vicende. Un Pathos, in cui il dramma comune si fa timida luce di speranza e compassione.

 

Ogni possibile mondo 2023

 

Le nostre interviste si chiudono sempre con una domanda. Vorrei chiederle una parola che per lei rappresenti il connubio tra la sua arte e lโ€™Umbria.

Lโ€™Umbria รจ terra di grandi artisti e di santi. La parola รจ spiritualitร .

Andrea Camassei ha amato molto Bevagna, la sua patria. Famoso ai suoi tempi, oggi รจ un pittore oscuro ai piรน e dimenticato dai suoi concittadini.

ยซNelle belle arti puรฒ con gloria non comune vantare fra i suoi figli Andrea Camassei Pittore illustre. La cappella dedicata a Maria Vergine del Carmine, nella Chiesa Collegiata di S. Michele, fu dipinta dal Camassei nella sua prima gioventรนยป. (Giuseppe Bragazzi. Rosa dellโ€™Umbria, Ediclio Foligno 1973).

Andrea Camassei nacque a Bevagna da Lorenzo e Angelina Angeli il 30 novembre del 1602 e fu battezzato il 1ยฐ dicembre nella chiesa collegiata di S. Michele Arcangelo. Sia il padre sia il fratello maggiore esercitavano lโ€™arte dei canapai, tessitori di tele pregiate, per le quali Bevagna allora andava famosa (le famose Tele Bevagne).

Iniziรฒ a dipingere sotto la guida di Ascensidonio Spacca, piรน noto con il nomignolo di Fantino di Bevagna. Ben presto, desideroso di progredire nellโ€™arte, si trasferรฌ a Roma, dove entrรฒ a far parte della bottega del celebre pittore Domenico Zampieri, detto il Domenichino. Il Domenichino lo incoraggiรฒ a riprodurre alcune sue opere e quelle di Raffaelo.
Tornato a Bevagna nel 1626, affrescรฒ un Miracolo di san Domenico nel refettorio dei frati Predicatori, opera purtroppo andata perduta. Per un altare della chiesa dello stesso convento eseguรฌ una tela rappresentante La Madonna, Santa Caterina e la Maddalena mostrano unโ€™immagine di San Domenico. Sempre a Bevagna, negli stessi anni, completรฒ la sua prima opera di una certa consistenza: la decorazione di una intera cappella, dedicata alla Madonna del Carmine, nella chiesa di San Michele Arcangelo, commissionatagli dalla famiglia nobile locale dei conti Spetia. Nel 1628 di nuovo a Roma, eseguรฌ dipinti nella galleria del casale Sacchetti, in collaborazione con Pietro da Cortona e con altri pittori sconosciuti che non ebbero poi un avvenire, e soprattutto con un coetaneo di maggiori promesse, Andrea Sacchi.

 

L’Immacolata Concezione

 

A questo periodo sono anche assegnate opere eseguite a Bevagna, una grande tela con Lโ€™Immacolata concezione lโ€™Eterno e santi e unโ€™altra tela con lโ€™Estasi di san Filippo Neri: entrambe destinate alla chiesa del monastero agostiniano di Santa Margherita. A Roma ottenne il primo notevole incarico decorativo: dipingere la volta della galleria del palazzo del marchese Enzo Bentivoglio (che poi sarร  dei Rospigliosi Pallavicini). Vi dipinse la Favola di Amore e Psiche, opera purtroppo andata perduta, ma che gli aprรฌ la strada a successi piรน lusinghieri. Infatti, entrรฒ in contatto con i piรน grandi mecenati della Roma papale barocca, i Barberini e in particolare con Taddeo Barberini, nipote di papa Urbano VIII. Nel 1628 decorรฒ le volte di due sale del rinnovato palazzo Barberini: in particolare decorรฒ una volta con una scena rappresentante Apollo e le muse sul Parnaso, opera purtroppo andata perduta; in unโ€™altra sala dipinse pure a fresco la volta con la Creazione degli angeli, lโ€™opera giovanile piรน importante tra quelle pervenute.
Nel 1630 ottenne lโ€™incarico piรน prestigioso della sua carriera, quello ambitissimo di dipingere in San Pietro in Vaticano un affresco con San Pietro mentre battezza i santi Processo e Martiniano, altra opera andata perduta. Nel 1631 il suo nome comincia ad apparire tra quelli della prestigiosa Accademia romana di San Luca.

Nel 1633 dipinse il Martirio di San Sebastiano, commissionatogli direttamente da papa Urbano VIII per la chiesa omonima sul Palatino, fatta restaurare da Taddeo Barberini. Nel 1635, insieme agli artisti piรน quotati del momento ebbe lโ€™incarico di dipingere una Pietร  per uno degli altari della nuova chiesa della Concezione dei padri Cappuccini, fatta edificare dal cardinale Antonio Barberini, fratello del papa. Fecero seguito diverse altre commissioni barberiniane che procurarono allโ€™artista notevoli guadagni, per cui si trovรฒ ben presto in condizioni di poter investire somme di denaro considerevoli in proprietร  immobiliari nella nativa Bevagna.
Una consolidata celebritร  gli permise il fatto che diverse famiglie romane ambirono ad avere suoi quadri con cui ornare le loro gallerie: gli Altieri, i Colonna, i Costaguti, i Farnese, i Rospigliosi, i Rondanini. Nel 1647, la sua ultima potente protettrice, donna Olimpia Pamphili, gli commissionรฒ la decorazione del grande salone centrale del proprio palazzo a piazza Navona, con un fregio in cui furono rappresentate le Storie di Bacco e Arianna. Nel 1640 nacque il figlio Giuseppe, che continuerร  la discendenza e a cui seguirono Maddalena e Claudia. Nella Pasqua del 1649 ritroviamo il Camassei riunito con tutta la sua famiglia a Bevagna, non nella sua casa in vaita San Giorgio, ma in casa della suocera. Il 18 agosto 1649, allโ€™improvviso, a soli quarantasette anni, Andrea Camassei morรฌ, ricordato nellโ€™atto parrocchiale di morte come insigni pictor. Il giorno dopo fu sepolto nella chiesa di Santโ€™Agostino, nella tomba dei Barattelli. Molte sono le opere conservate, quelle perdute o disperse e di dubbia attribuzione; molti i disegni e le incisioni.

 


Bibliografia

SILVESTRO NESSI, Andrea Camassei. Un pittore del Seicento tra Roma e lโ€™Umbria, Quattroemme 2005.

Riunificati per la prima volta nella Galleria Tesori d’Arte del Complesso monumentale di Borgo XX Giugno, a Perugia, tutti e undici gli scomparti della predella dell’Ascensione di Cristo dipinta per la basilica.

รˆ stata prorogata fino al 30 gennaio 2024 la mostra โ€œIl Perugino di San Pietroโ€ โ€“ ospitataย  nella Galleria Tesori d’Arte del Complesso monumentale in Borgo XX Giugno, a Perugia โ€“ che per la prima volta ha riportato in cittร  e riunificato tutti e undici gli scomparti della predella dell’Ascensione di Cristo dipinta per la basilica.

Promossa dalla Fondazione per lโ€™Istruzione Agraria e dall’Universitร  degli Studi di Perugia, la mostra รจ realizzata con il contributo del Comitato promotore delle celebrazioni per il quinto centenario dalla morte del Perugino, main sponsor Brunello Cucinelli spa, con il sostegno del GAL Media Valle del Tevere e la partecipazione del Musรฉe des Beaux-Arts di Rouen e dei Musei Vaticani, con il patrocinio della Regione Umbria, del Comune di Perugia, dellโ€™Ambasciata di Francia e del Consolato Onorario di Francia a Perugia, e la collaborazione di Isola San Lorenzo, Comune di Cittร  della Pieve e Fondazione Ranieri di Sorbello, la Basilica di San Paolo fuori le Mura, il Centro di Studi Storici Benedettini.

Il concorso propone a fumettisti e illustratori di produrre opere sul tema โ€œIl Trasimeno tra storia e immaginazioneโ€.

Pubblicato il bando del concorso legato alla manifestazione TrasimenoFumetto di cui la seconda edizione si terrร  nei giorni 26, 27, 28 aprile a San Feliciano di Magione. Rivolto a fumettisti e illustratori, professionisti ed esordienti, propone di produrre opere a tema โ€œIl Trasimeno tra storia e immaginazioneโ€.

Due le sezioni, previste: fumettisti, per la quale si richiede la realizzazione di almeno tre tavole sul tema proposto; e sezione illustratori a cui si puรฒ partecipare inviando tre disegni legati tra loro da un filo narrativo. รˆ permessa qualsiasi tecnica manuale (acquerello, carboncino, retini…) e di disegno digitale.

 

 

Le opere presentate dovranno essere inedite e non firmate a fronte. Le interpretazioni di personaggi coperti da copyright o che risultassero stravolgenti ed offensive comporteranno l’esclusione dal concorso. La partecipazione รจ gratuita. Le opere dovranno pervenire, allโ€™indirizzo di posta elettronica trasimenofumetto@gmail.com entro e non oltre le ore 12 del 29 febbraio 2024. In caso di invio tramite posta fa fede il timbro postale.

Tutti i lavori saranno sottoposti alla valutazione di una giuria composta da: Marcello Toninelli, presidente, e dai giurati Lucia Baldassarri, Silvia Vecchini, Moreno Chiacchiera, Francesco Siena (Sudario Brando), Francesco Gaggia e Vanni Ruggeri che determinerร  due classifiche, una per ciascuna categoria, basandosi sulla propria sensibilitร  artistica, umana e critica in considerazione della qualitร  del lavoro, dei valori dei contenuti e delle emozioni suscitate.

I lavori selezionati verranno esposti in una mostra dedicata al concorso. Tutti i partecipanti presenti alla premiazione avranno la possibilitร  di incontrare i giurati in una โ€œclinic del fumettoโ€ durante la quale si analizzeranno e commenteranno i lavori presentati. La cerimonia di premiazione si terrร  il 28 aprile. Ai vincitori, tre per ogni sezione, verranno assegnati premi in denaro. Il bando e modulo di iscrizione sono scaricabili dalla pagina Facebook TrasimenoFumetto.

Lโ€™arte umbra di Luca Signorelli conferisce identitร  e memoria a tutta la regione, ampiamente valorizzata attraverso le sue opere, le quali sono state fondamenta indispensabili per affermare il senso di appartenenza a un territorio promuovendone, al contempo, lo sviluppo culturale.

La valorizzazione dellโ€™arte del maestro ha favorito lo studio e la riscoperta nel cuore dellโ€™Umbria non solo dei suoi eccelsi capolavori, ma anche delle opere dei collaboratori e degli allievi del grande artista, accendendo nuovi riflettori su un territorio costellato da numerosi motivi di interesse. Le orme di Luca Signorelli si possono ancora oggi ripercorrere nei luoghi piรน rappresentativi dellโ€™Umbria anche a distanza di cinquecento anni dalla sua morte, avvenuta il 16 ottobre 1523. Il cuore verde dโ€™Italia conserva e salvaguarda il paesaggio verdeggiante che รจ stato fonte di ispirazione per le sue opere, le quali legano varie cittร  dellโ€™Umbria: Citerna, Cittร  di Castello, Morra, Umbertide, Perugia e Orvieto.

Raccontare lโ€™arte del Signorelli non significa semplicemente descriverla ma, รจ di fondamentale importanza divulgarla per accrescere la capacitร  di comunicare il senso della cultura umbra. Luca Signorelli รจ stato un insigne artista nellโ€™Italia centrale, eccelso pittore antesignano della crisi che colpirร  la Chiesa con lโ€™avvento della riforma luterana. La luce vibrante che traspare dalle sue opere, il tratto nitido e preciso della muscolatura dei corpi sono le caratteristiche principali che lo hanno elevato a essere uno dei principali protagonisti del rinascimento umbro.

 

Martirio di San Sebastiano. Pinacoteca di Cittร  di Castello

 

Luca dโ€™Egidio di Ventura, passato alla storia con lo pseudonimo di Luca Signorelli, scelse lโ€™Umbria come terra di adozione nel pieno vigore della propria attivitร  artistica e allโ€™apice della notorietร : รจ a Citerna, borgo di origine medievale, in posizione predominante sulla Valle Tiberina, che il maestro, nella chiesa di San Francesco, realizzรฒ lโ€™affresco raffigurante la Vergine con il Bambino tra i santi Michele Arcangelo e Francesco, effettuato con lโ€™aiuto della sua bottega. Il piccolo ma delizioso borgo, fu conteso tra la ghibellina Arezzo e la guelfa Cittร  di Castello; a questโ€™ultima si sottomise nel 1221. รˆ proprio nella cittร  tifernate governata dalla famiglia Vitelli, ricca e potente signoria umbra, che al pittore furono conferite notevoli cariche che gli permisero di instaurare relazioni con celebri personalitร ; inoltre nel 1488, Cittร  di Castello nominรฒ il pittore cittadino onorario. Nella cittร  sono conservati i frammenti dellโ€™affresco raffigurante la Vergine, il bambino e i santi Girolamo e Paolo del 1474, tradizionalmente considerata una delle prime opere dellโ€™artista. Nelle sale della Pinacoteca Comunale si puรฒ ammirare anche il Martirio di san Sebastiano, opera rappresentativa e con straordinari scenari prospettici: lo sfondo teatrale vede una chiesa rinascimentale sul lato destro del dipinto, gli arcieri con archi e balestre, alla base della croce, contribuiscono a creare un immaginario triangolo di morte.

Lโ€™arte del Signorelli รจ formata anche da leggende, come quella in cui si narra che per far fronte alle innumerevoli commissioni, lโ€™artista spesso soggiornava a Morra, borgo umbro non molto distante da Cittร  di Castello, abituale luogo di sosta dei viandanti. Poco distante dal centro abitato sorge lโ€™Oratorio di san Crescentino, decorato da un ciclo di affreschi del Signorelli: la Crocifissione รจ ritenuta opera del maestro, differentemente dalle altre attribuite agli allievi.

 

Pala di santโ€™Onofrio. Museo dellโ€™Opera del Duomo di Perugia

 

Seguendo le orme del maestro, spostandosi verso il centro dellโ€™Umbria, si raggiunge Umbertide, dove nella chiesa di Santa Croce, oggi adibita a museo, รจ conservata la Deposizione dalla Croce. Colori brillanti, quasi metallici, sono i protagonisti della ricchissima tavola composta da numerosi personaggi in atteggiamenti tragici e concitati, le mani si muovono in modo incalzante e nervoso, le espressioni sono amplificate; il dolore รจ il sentimento che accomuna tutti i personaggi mentre due uomini sopra due scale, con cura, calano il corpo di Cristo dalla croce. Signorelli entrรฒ in contatto diretto con i committenti dellโ€™opera: presso lโ€™Archivio di Stato di Perugia si conserva un atto rogato lโ€™8 luglio 1515, in cui alcuni abitanti del borgo di Fratta, antico nome dellโ€™odierna Umbertide, nominarono alcuni procuratori per accordarsi con il pittore e ricevere le promesse ยซpro pingendo per ipsum unam tabulam sive cunamยป. Nel capoluogo della regione Signorelli realizzรฒ unโ€™opera a tempera e olio che decretรฒ il raggiungimento della maturitร  del pittore: la Pala di santโ€™Onofrio, oggi conservata al Museo dellโ€™Opera del Duomo. Lโ€™opera fu commissionata nel 1484 da Jacopo Vagnucci, concittadino del maestro: lโ€™iconografia richiama una sacra conversazione tra la Vergine, Giovanni Battista, Lorenzo e i santi Onofrio ed Ercolano, protettori di Perugia.

 

Cappella di San Brizio. Duomo di Orvieto. La predica dell’Anticristo. Foto di Giulia Venturini

 

Luca Signorelli รจ fortemente legato aย Orvieto, cittร  nella quale realizzรฒ il suo capolavoro indiscusso: il Giudizio Universale. Un ciclo di affreschi che prefigura lโ€™arte del Cinquecento, opera che lo eleva alla memoria eterna, lasciandoci unโ€™ereditร  immensa che ispirรฒ una successiva raffigurazione tra le piรน importanti nella storia dellโ€™arte: il Giudizio Universale di Michelangelo Buonarroti; Vasari stesso scrisse: โ€œMichelangelo imitรฒ lโ€™andare di Luca, come puรฒ vedere ognunoโ€.

Il ciclo di affreschi che si trova allโ€™interno della cappella di San Brizio nella cattedrale di Orvieto, rivela una complessa macchina scenografica, iniziata dal Beato Angelico e poi terminata dal Signorelli: โ€œNella Madonna di Orvieto [โ€ฆ] finรฌ di sua mano la cappella, che giร  aveva cominciato Giovanni da Fiesole, nella quale fece tutte le storie della fine del mondo con bizzarra e capricciosa invenzioneโ€[1]. Nel lavoro del Beato Angelico tutte le figure sono equilibrate, Signorelli esprime invece conflittualitร  e complessitร , il suo stile, forte, potente e apocalittico, mette in evidenza una grande attenzione allโ€™anatomia e al movimento, tutto รจ materiale, dalla luce al paesaggio, la corporeitร  รจ drammatica e il terrore รจ intrinseco nel corpo e nellโ€™anima. I due artisti si raffigurano in disparte, come spettatori della scena: il primo con gli abiti domenicani, il secondo vitale e possente come lo descrive Vasari che lo aveva personalmente conosciuto.

 

Cappella San Brizio. Duomo di Orvieto. Foto di Giulia Venturini

 

Nellโ€™opera sono raffigurati personaggi umbri come Vitellozzo Vitelli, Orazio e Paolo Baglioni, presenti nella folla che circonda lโ€™Anticristo, il quale ha le sembianze di Gesรน ma viene fatto parlare dal demonio. Grazie a toni apocalittici prendono vita demoni alati e mostruosi: nei Dannati allโ€™Inferno e nel Finimondo i corpi degli uomini sono arrossati da fiamme e paura, Caronte traghettatore di anime porta i dannati al giudizio di Minosse. Dalla parte opposta si contrappone invece la tranquillitร  degli arcangeli, che guardano la scena teatrale con occhi vittoriosi: la Salita al Paradiso appare come un luogo ameno, con rose e camelie, nel quale gli uomini sono raffigurati sereni attorniati da angeli musicanti. Luca Signorelli, maestro di corporeitร  e poesia รจ lโ€™ideatore di una complessa macchina scenografica che mostra nelle sue trame lโ€™arte, la storia e i sapori di una regione culturalmente vivace e profondamente legata alle sue antiche tradizioni.

 


[1] Giorgio Vasari, Vita di Luca Signorelli da Cortona Pittore.

Ideata e diretta da Gianluca Brundo, attore, autore, regista e scrittore, Ars Contemporanea giunge alla sesta edizione.

Palazzo della Corgna di Castiglione del Lago, la dimora rinascimentale dellโ€™importante famiglia umbra del XVI e XVII secolo, sarร  la sede delle iniziative in programma dal 4 al 6 gennaio.

Ars Contemporanea รจ un connubio di arte, professionalitร  e mondanitร , puntando ad avere risonanza non solo regionale, sempre nellโ€™ottica di favorire un nuovo possibile e necessario umanesimo grazie alla presenza di personaggi che hanno dimostrato sensibilitร  in favore dellโ€™umanitร . Nella splendida cornice di Luci sul Trasimeno, un pubblico composto da appassionati, professionisti e semplici visitatori, verrร  in contatto con attori, cantanti, musicisti, registi, danzatori, performer, autori, giornalisti in grado di offrire a ogni evento non solo la qualitร  necessaria, ma anche un alto grado di intrattenimento ed attrazione.

 

Gianluca Brundo e Matteo Burico

 

ยซSiamo giunti alla sesta edizione, un risultato non certo scontato โ€“ ha spiegato Gianluca Brundo โ€“ per un festival che mai ha voluto essere un mero contenitore da riempire in modo estemporaneo; รจ un percorso iniziato nel 2017 e che questโ€™anno ha come tema portante le Isole Culturali. Guardandomi attorno mi sono reso conto che sempre piรน viviamo relegati, per chi ne apprezzi il fondamento, in isole culturali e che per passare da unโ€™isola allโ€™altra occorre attraversare il deserto, un deserto che cresce senza sosta. Per questa edizione si รจ pensato di sviluppare, essendo quella che viviamo unโ€™epoca per molti versi buia, questo tema delle Isole Culturali, nei vari settori del cinema, del teatro, della musica, dei libri, attraverso ospitalitร  di personalitร  rilevanti e la produzione di spettacoli e concerti. Come ideatore e organizzatore nutro perรฒ, forte, unโ€™ultima speranza, la piรน dolce e la piรน delicata, quella nei bambini. In loro รจ tutta la mia gioia, la mia meraviglia, la purezza e la fantasia di un mondo, a cui per fortuna ancora un poโ€™ appartengo, da preservare e difendere. รˆ nata cosรฌ la sezione Ars Contemporanea Kids che aprirร  la 3 giorni del festival: credo che sia la cosa piรน importante che abbia mai fattoยป. ยซPorto il saluto del GAL Trasimeno Orvietano โ€“ ha concluso Brundo โ€“ e della sua direttrice Francesca Caproni che sarร  presenta nelle tre giornate del festival e che non ha mai fatto mancare la sua vicinanza. Anche Fiorello Primi, presidente de I Borghi piรน Belli dโ€™Italiaย saluta e parteciperร  portando come ospite straordinario lโ€™imprenditore Oscar Farinetti. Voglio in questa sede ringraziare e fare i complimenti a questa Amministrazione comunale di Castiglione del Lago che in questi 5 anni ha portato tanto alla cultura di questo magnifico borgo, credendo alle iniziative di qualitร  e stimolando sempre nuove idee con passione e competenza. รˆ innegabile che Castiglione del Lago ha fatto un enorme salto di qualitร  in questi anniยป.

ยซRingrazio Gianluca Brundo per questo bellissimo Ars Contemporanea โ€“ ha affermato il sindaco Matteo Burico โ€“ che contribuisce a cambiare questo nostro comune, arricchendo il panorama culturale. Ringrazio anche io Francesca Caproni per il contributo del GAL Trasimeno Orvietano che sceglie sempre il meglio della cultura e, devo dire, molto spesso sceglie iniziative castiglionesiยป.

 

 

Una delle novitร  di questโ€™anno รจ la presenza di un nuovo personaggio per i bambini: si tratta di GianGian Folletto che รจ protagonista del libro a fumetti Le Avventure Avventurose di GianGian Folletto: la Fantasiaย e di alcuni cortometraggi recitati e prodotti da Gianluca Brundo: questi video hanno avuto subito un grande successo su YouTube. ยซSono estremamente soddisfatto โ€“ ha detto Brundo โ€“ di questa creazione: mi sta dando tanto e credo che possa veicolare messaggi positivi e stimolanti per tutti i bambini. รˆ la cosa piรน importante che abbia mai fatto nella mia carrieraยป.

Il programma

Si parte giovedรฌ 4 gennaio con โ€œArs Contemporanea Kidsโ€, isole culturali per lโ€™infanzia: alle 15:30 Truccabimbi; alle 16 โ€œLe Avventure Avventurose di GianGian Follettoโ€, incontro con il popolare folletto di Youtube e proiezione di alcune โ€œavventure avventuroseโ€ โ€œBabydanceโ€, โ€œSciupitupitupitร โ€ con presentazione del libro โ€œLe Avventure Avventurose di GianGian Folletto: la Fantasiaโ€, edito da Bertoni Junior; alle 17 merenda con i buoni prodotti della terra a cura di Letizia Tiezzi. Alle 17:30 Caffรจ Contemporaneo con โ€œSalviamo il pianetaโ€: lโ€™editore Jean Luc Bertoni presenta Mario Ortolani e Cristina Arcioni con il libro โ€œI fiori di Geaโ€. Alle 18, in collaborazione con โ€œI Borghi piรน Belli dโ€™Italiaโ€, Oscar Farinetti presenta il libro โ€œ10 mosse per affrontare il futuro: modera Fiorello Primi presidente โ€œI Borghi piรน Belli dโ€™Italiaโ€.

 

Venerdรฌ 5 gennaio โ€œIsole culturali nei grandi autori italianiโ€: alle 16:30 uno spettacolo per voce, corpo e pianoforte dal titolo โ€œPassione Mundi, viaggio dal 1200 ai giorni nostri fra i piรน grandi autori italianiโ€ con Gianluca Brundo e il maestro Francesco Attesti. Alle 18 Caffรจ Contemporaneo con Bertoni Editore che presenta il libro del documentarista Leonardo Araneo dal titolo โ€œBack Homeโ€.

 

Sabato 6 gennaio โ€œIsole culturali nelle comunitร  artisticheโ€: alle 16:30 Caffรจ Contemporaneo con il libro โ€œOmicidio al 14 rossoโ€ di Donatello Alunni Pierucci (autore e regista) presentato da Jean Luc Bertoni. Alle 17:30 Concerto per Arpa di Elisabetta Stanghellini dal titolo โ€œCorde risonanti del primo Novecentoโ€, P. Hindemith โ€œSonata per arpaโ€ (1939) e H. Reniรจ โ€œPiece Symphoniqueโ€ (1907). Alle 18 per Caffรจ Contemporaneo la presentazione del libro di Umberto Berlenghini, responsabile della Direzione Cinema e Serie TV RAI, โ€œWitness, il Cinema al Banco dei Testimoniโ€ (Porto Seguro); alle 19 Storie di Amicizia, proiezione del cortometraggio โ€œAmici di sempreโ€ di Christian Marazziti: interverranno Christian Marazziti e Dario Cassini. (AKR)

Per il 2024 previsti nuovi progetti ed investimenti

Si รจ tenuta la mattina del 27 dicembre, presso la biblioteca degli Arconi, la conferenza stampa per fornire un resoconto sullโ€™attivitร  svolta dalle biblioteche comunali nel quinquennio 2019/2023 e per illustrare il calendario delle iniziative per il 2024. Durante lโ€™incontro รจ stato fatto il punto anche sui lavori che hanno interessato ed interesseranno la storica biblioteca Augusta.

Presenti alla conferenza il sindaco Andrea Romizi, lโ€™assessore alla Cultura Leonardo Varasano ed i dirigenti dโ€™area Roberta Migliarini e Fabio Zepparelli.

Dichiarazioni

Aprendo lโ€™incontro lโ€™assessore Varasano ha spiegato che si รจ scelta per questa conferenza la sede degli Arconi perchรฉ รจ divenuta il simbolo del sistema bibliotecario cittadino e perchรฉ in questi giorni si festeggia lโ€™anniversario della sua apertura con numeri di rilievo. Lโ€™occasione, infine, รจ propizia per celebrare la riapertura, un poโ€™ passata in sordina, dellโ€™Augusta presentando lโ€™atteso calendario.

Varasano ha evidenziato che il sistema bibliotecario cittadino รจ per una cittร  delle dimensioni di Perugia (circa 170mila abitanti) quasi sproporzionato con ben 9 strutture presenti: Augusta, Arconi, Biblionet, Penna, Urbani, San Matteo degli Armeni, Nuvole, Ripa ed Americanistica. Ecco perchรฉ occorre fare un bilancio sia complessivo per quanto fatto dal 2019 ad oggi che particolare in merito agli Arconi; questi ultimi chiudono il 2023 con la bellezza di 80mila visitatori nel loro primo anno di apertura con punte di 9mila in un solo mese. 300mila sono invece gli utenti complessivi dal 2019 ad oggi di tutte le biblioteche: ciรฒ fa comprendere il boom degli Arconi divenuti ormai un luogo di approdo ed accoglienza per tutte le etร .

Varasano ha voluto rimarcare che, nonostante la pandemia, le biblioteche non si sono mai fermate, continuando ad offrire servizi pur se in modalitร  โ€œinediteโ€; nemmeno i disagi legati alla vetustร  degli immobili hanno inciso sullโ€™offerta perchรฉ lโ€™Amministrazione ha scelto di investire tante risorse per riqualificare le sedi piรน datate (Augusta, su cui si interverrร  ancora a breve, Sandro Penna, questโ€™ultima sempre piรน dialogante con il teatro Brecht) realizzandone nel contempo alcune nuove (dei Fumetti, tra le piรน grandi in Europa, Biblionet, ubicata allโ€™interno del nuovo centro civico di Ponte San Giovanni, e Arconi).

In merito a Villa Urbani, oggi chiusa per motivi di sicurezza, lโ€™assessore ha voluto smentire qualsivoglia ipotesi di vendita dellโ€™immobile che, invece, verrร  completamente riqualificato grazie al cospicuo investimento di 900mila euro giร  inserito a bilancio.

Le ragioni per cui Perugia sceglie di puntare sulle biblioteche sono molteplici: da un lato โ€“ ha detto โ€“ per fornire servizi diffusi ad una popolazione residente in un territorio molto vasto, dallโ€™altro per fornire un approdo sicuro alla gente in un periodo di crescente povertร  educativa.

I dati proseguono con 3200 eventi organizzati, dal tenore vario (mostre, laboratorio, presentazioni, ecc.) cosรฌ come crescono gli investimenti sul patrimonio librario con ingenti finanziamenti ministeriali conseguenza di progetti comunali sostanziosi, con i proventi della campagna art bonus e tanto altro.

Per questi risultati di prestigio lโ€™assessore ha voluto ringraziare la dirigente Roberta Migliarini e tutto il personale per la passione con cui giornalmente presta il proprio servizio.

La dirigente dellโ€™area Servizi alla persona Roberta Migliarini ha confermato quanto riferito dallโ€™assessore in merito ai servizi offerti durante il covid che hanno consentito di dare continuitร  allโ€™attivitร  delle biblioteche tramite strumenti come la digitalizzazione o le conferenze da remoto, solo per citarne alcuni.

Ciรฒ con lโ€™obiettivo di non abbassare lโ€™attenzione dal sistema bibliotecario nonchรฉ per fornire un contatto alle persone costrette a rimanere in casa.

Tanti, come accennato, i fondi intercettati: unโ€™enormitร  i circa 250 mila euro provenienti dal ministero, importanti i 18mila per le celebrazioni dantesche. Soddisfazione per le numerose donazioni di fondi librari ricevute, siano esse voluminose o piccole.

La dirigente ha spiegato che, pur con questi risultati, si guarda giร  al 2024 con rinnovate ambizioni. Il primo progetto che si punta a realizzare รจ quello finalizzato alla creazione di un sito internet dedicato alle biblioteche. Ed ancora lโ€™aggiornamento della carta servizi, dare seconda vita ai libri di narrativa scartati (distribuzione negli ospedali, nei parchi, presso le fermate Minimetrรฒ, creazione di mercatini con vendite destinate alla beneficenza, ecc.) utilizzo dei facilitatori digitali, lโ€™educazione digitale, la biblioteca itinerante nei parchi.

Per ciรฒ che concerne le opere pubbliche il dirigente dโ€™area Fabio Zepparelli ha ricordato gli ingenti investimenti effettuati negli ultimi anni. Il piรน significativo รจ senzโ€™altro quello legato alla creazione delle biblioteca degli Arconi (4,2 milioni); 2,2 milioni รจ lโ€™investimento per la creazione del nuovo centro civico Euliste di Ponte San Giovanni dove ha sede, tra lโ€™altro, Buiblionet, 1,2 milioni sono le somme destinate alla valorizzazione dellโ€™Augusta (700mila sono giร  state spese per il primo intervento di adeguamento normativo e impiantistico, oltre alla prevenzione incendi, il residuo sarร  destinato al nuovo allestimento delle sale a fini museali). Ed ancora 280mila euro sono stati investiti sulla biblioteca di San Sisto Sandro Penna tramite finanziamenti per lโ€™efficientamento energetico. A ciรฒ si aggiungono per tutte le strutture le somme che mensilmente vengono impiegate per interventi di manutenzione ordinaria. In merito al futuro Zepparelli ha annunciato che, oltre allโ€™intervento citato sullโ€™Augusta, si interverrร  ulteriormente sulla Sandro Penna, ma soprattutto sulla biblioteca di Villa Urbani, oggi chiusa, con risorse per 900 mila euro necessarie per riqualificare integralmente lโ€™immobile anche dal punto di vista funzionale.

Insomma sono ammontano a ben oltre i 6 milioni le risorse impiegate ed altre sono state programmate ed inserite a bilancio.

Chiudendo la conferenza il sindaco Andrea Romizi ha parlato di resoconto dellโ€™attivitร  che rappresenta un dovere morale per dare conto ai cittadini di quanto si รจ fatto in questi anni di consiliatura. Il sindaco ha tenuto a precisare che lโ€™Amministrazione non deve essere apprezzata per il fatto di essere guidata da un sindaco โ€œempaticoโ€, bensรฌ per il grande lavoro che, insieme agli uffici, รจ stato realizzato; un lavoro misurabile con mano. A tal proposito il sindaco ha citato, tra gli esempi, quello dellโ€™edilizia scolastica ove gli investimenti hanno superato i 70milioni di euro ed oltre 40 scuole riqualificate con un impegno senza precedenti.

Anche sulla valorizzazione delle biblioteche i numeri sono importanti visto che gli investimenti hanno superato di gran lunga i 6 milioni di euro se si aggiungono, a quelli citati da Zepparelli, i lavori effettuati per il centro Euliste, la biblioteca delle nuvole a Fontivegge e quella di Americanistica in via Fratti.

Non soltanto opere ma anche una visione complessiva: il sindaco ha infatti spiegato che le sedi bibliotecarie sono al centro dei piani di rigenerazione urbana che lโ€™Amministrazione ha avviato e che avvierร  nel prossimo futuro: ecco gli esempi di Biblionet a Ponte San Giovanni (nel progetto Pinqua), delle Nuvole a Fontivegge, della Sandro Penna a San Sisto.

Il sindaco, come lโ€™assessore, ha quindi voluto ringraziare tutti i dipendenti del sistema bibliotecario che ha definito โ€œpatrimonioโ€ del Comune unitamente a quello librario.

Infine un accenno a Villa Urbani, struttura per il cui recupero lโ€™Amministrazione sta facendo un grande sforzo, essendo riuscita in pochi mesi ad individuare ingenti risorse interne, pari a 900mila euro, per riqualificare integralmente lโ€™immobile restituendolo alla fruizione dei cittadini.

In conclusione cโ€™รจ grande soddisfazione per i risultati raggiunti finora, ma con il desiderio di fare ancora tanto altro.

I dati del 2019/2023

Le biblioteche comunali chiudono il quinquennio 2019-2023 toccando i 300mila visitatori con oltre 11mila nuovi tesserati, 181mila prestiti, 844 visite scolastiche per un totale di oltre 16mila partecipanti ed oltre 3mila eventi organizzati con 30mila partecipanti.

In forte crescita le presenze in ogni struttura: Villa Urbani (chiusa nel 2023) nel 2022 ha fatto registrare oltre 18mila visitatori contro i circa 9mila del 2021; Sandro Penna si attesta nel 2023 sui 30mila visitatori (21mila nel 2022), San Matteo degli Armeni passa dai 7600 del 2022 ai 9.800 del 2023; Biblionet supera i 37mila (erano 24mila nel 2022); infine lโ€™Augusta (chiusa nel 2023), nel 2022 aveva raggiunto quota 6900 contro i 5mila dellโ€™anno precedente.

Ottimo successo della biblioteca degli Arconi, che nelle statistiche, ovviamente, รจ presente per il solo anno 2023: 80mila frequentatori, 2.887 nuove tessere, 8.400 prestiti, 79 classi in visita per un totale di 2.200 studenti, 128 eventi per complessivi 2.500 partecipanti.

Particolarmente apprezzata nel tempo lโ€™organizzazione, da parte della biblioteca Augusta, di importanti mostre sia con materiale antico, come quella sulla Luna in occasione dei 50 anni dallโ€™allunaggio, su Francesco Maturanzio, Perugia al tempo di Braccio Fortebraccio e Dante, che con materiale moderno, come quelle sulla caduta del Muro di Berlino, Pasolini, la raccolta delle figurine Panini. Delle mostre su Maturanzio e Dante sono stati pubblicati i cataloghi, molto apprezzati. La biblioteca Augusta ha fornito anche un servizio riproduzione che ha evaso circa 1.000 richieste; in questo modo il patrimonio digitalizzato si รจ arricchito di 117 unitร  complete.

Nel 2020, periodo Covid, le biblioteche comunali sono state chiuse solo nei mesi di marzo, aprile e maggio ed hanno successivamente garantito il prestito e tutti i servizi da remoto, incrementando riproduzioni e informazioni bibliografiche quando non era possibile la frequenza degli utenti. In questo periodo gli eventi sono stati organizzati online.

In merito ai finanziamenti ricevuti, spiccano quelli statali (MIC) per 248mila. Altri contributi sono arrivati dal comitato celebrazioni dantesche per 18mila euro, e da altre fonti per circa 40mila euro.

Grazie alla campagna Art Bonus alcune opere preziose della biblioteca Augusta sono tornate a splendere: il restauro degli affreschi di Felice Giani รจ stato finanziato con 6mila euro, quello di alcuni manoscritti con circa 4mila euro.

Molteplici le donazioni di fondi librari ricevute; tra le altre: Squarti Perla, Schott, Grohmann, Serra. Numerosissime anche le donazioni di piccole raccolte private che testimoniano il senso appartenenza e il riconoscimento delle biblioteche di pubblica lettura come luogo della conservazione e della memoria

Collaborazioni e progetti sono stati sviluppati con: Universitร  di Perugia, Centro di neuropsichiatria infantile, Azienda ospedaliera di Perugia Centro di salute Perugia sud-ovest, Gruppo La Rete CAD di Boneggio per il recupero di ragazzi che escono da dipendenze, Centro Danza progetti, Universitร  di Perugia, Cespes โ€“ Centro di ricerca sperimentale per la promozione della salute e lโ€™educazione sanitaria, Arpa, Amnesty international, Fondazione Capitini, Associazione Vivi il borgo, Scuola di ecologia, Kaos โ€“ centro di assistenza diurno, Unione ciechi

Rinnovo di partenariati in corso con Deputazione di Storia patria per Umbria, Associazione P. Federici-Biblioteca di Ripa, Biblioteca delle Nuvole, Centro studi amerindiani.

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