Si apre al pubblico sabato 29 luglio 2023 alle ore 21:00, negli storici ambienti di Villa Fidelia a Spello (PG), la mostra Internazionale dโArte Contemporanea โStati dโArteโ.
Giunta alla settima edizione, รจ organizzata dallโAssociazione La Casa degli Artisti guidata da Carla Medici e Francesco Minelli e curata dal critico dโarte Andrea Baffoni, con il patrocinio di Ministero della Cultura, Regione Umbria Assemblea Legislativa, Provincia di Perugia, Comune di Spello e Camera di Commercio dellโUmbria. Durerร fino al 27 agosto e sarร aperta tutti i giorni dalle 15:30 alle 19:00 ad ingresso libero. Lโinaugurazione รจ presenziata dalle autoritร tra cui il Sindaco di Spello Moreno Landrini, Erika Borghesi consigliere provinciale e gli organizzatori della manifestazione.
Lโedizione 2023 pone particolare attenzione ai temi delle mutazioni sociali, soprattutto nellโambito delle nuove tecnologie. Molto spazio รจ lasciato alle ibridazioni uomo-macchina, attraverso installazioni dal sapore post-umano in cui il visitatore puรฒ immergersi fino a interagire direttamente con lโopera. Come sempre, comunque, gli artisti hanno avuto libera scelta sul tema potendo mantenere il proprio linguaggio e personalitร . Le opere esposte, pittoriche, scultoree installazioni sono presenti sia allโinterno che allโesterno della villa e nel parco. 70 in totale gli artisti, di cui 20 stranieri in rappresentanza di altrettanti paesi. Lโitinerario espositivo si sviluppa sui tre piani della mostra partendo dalla sezione piano terra dove lโattenzione รจ riservata ai temi della Terra, attraverso una lettura che dalle origini primordiali del pianeta porta fino allโimmaginario cosmico che troviamo al piano superiore. Accanto a ciรฒ lโindagine sul corpo attraverso opere pittoriche e installazioni sonore e luminose.
I temi si spostano quindi sullโattualitร andando ad indagare le dinamiche della vita contemporanea nei suoi aspetti piรน tragici, ma contemplando in essi anche dei risvolti ludici in grado di raccontare al meglio le tante sfaccettature della quotidianitร . Si arriva quindi ad opere piรน orientate verso temi filosofici, dove la riflessione sul tempo spinge gli artisti alla realizzazione di lavori dal profondo risvolto etico con unโattenzione specifica alla geometria e alla dimensione mentale dellโarte.
Parallelamente, allโinterno della Limonaia, รจ presente una sezione dedicata alle celebrazioni per il cinquecentenario di Perugino dal titolo: Perugino amico mio. Un pittore nei colori del nostro tempo, parte di un progetto piรน ampio portato avanti dalla Casa degli Artisti di Perugia nellโanno in corso. Durante dellโintero mese espositivo la manifestazione prevede lโorganizzazione di eventi collaterali artistici, musicali e teatrali, il tutto consultabile attraverso il sito della Casa degli Artisti di Perugia.
Sullo sfondo della pittoresca cittadina umbra di Spello, un progetto artistico speculativo sta dando vita a un’esperienza unica che fonde passato e presente.
Umbria Ecologia Artificiale, un’iniziativa che ricrea l’atmosfera dei borghi umbri in chiave contemporanea, ci invita a riflettere su come i grandi maestri del passato avrebbero immaginato i magnifici borghi umbri. In questa affascinante combinazione, lo stile di Vincentvan Gogh si trasforma in un’intrigante melodia visiva durante l’Infiorata, lโevento annuale che celebra il Corpus Domini.
Spello secondo Van Gogh
L’infiorata di Spello, un’opera d’arte effimera che trasforma la cittร , diventa cosรฌ il perfetto scenario per l’espressione artistica che Van Gogh avrebbe adottato. Immaginatevi alzare lo sguardo e perdervi in un caleidoscopio di stelle, proprio come gli antichi spettatori di Hispellum facevano nei loro momenti di contemplazione. Le immagini generate artificialmente catturano l’essenza della notte stellata che tanto ha affascinato Van Gogh. Le maestose mura romane che circondano la cittร , fedeli custodi della sua storia millenaria, diventano sfondo per l’espressione artistica di Umbria Ecologia Artificiale. La fusione di questi due elementi crea un contrasto suggestivo, che mescola l’imponenza del passato con la vitalitร del presente. Ma รจ durante la Notte dei Fiori, quando Spello si illumina di luci soffuse e i girasoli brillano sotto la luna, che Umbria Ecologia Artificiale rivela tutto il suo splendore. Vediamo trasformare la cittadina in un vero e proprio regno di colori in gradienti, dove architettura e natura si incontrano in una danza senza tempo e catturano l’essenza di questa notte magica.
Nella sua creazione, l’intelligenza artificiale ha sapientemente abbracciato i caratteri unici della morfologia di Spello. Si respira un’atmosfera onirica senza stravolgimenti. Le prospettive a tre punti, tanto care a Van Gogh, le strade tortuose di Spello che si estendono verso l’orizzonte, i tetti delle case che sembrano inclinarsi leggermente, conferiscono un senso di vitalitร alle strade silenziose. Queste prospettive insolite, che sfidano la tradizionale rappresentazione visiva, ci avvolgono in un mondo che spesso ci sfugge, una realtร che Van Gogh stesso avrebbe ammirato. Sembra aver catturato una realtร senza filtri, una visione autentica che ne svela l’essenza profonda. Gli edifici storici, le strade acciottolate e le piazze si fondono con il paesaggio in un modo che sembra trascendere i confini fisici, come se le pareti degli edifici respirassero e i tetti danzassero al ritmo di una melodia segreta.
Le via di Spello nello stile di Van Gogh
Queste immagini generano una connessione emozionale con l’osservatore, che si ritrova a contemplare una realtร che va oltre il semplice sguardo superficiale. Sfumature e proporzioni, la delicatezza dei dettagli come quella vecchia automobile rossa parcheggiata di fronte ad un portone blu (forse un teatro?) e l’intensitร dei colori ci risucchia in un mondo che sembra tangibile eppure etereo. ร proprio questa capacitร dell’intelligenza artificiale di rivelare una realtร nascosta, ma intrinsecamente presente, che rende lโesperienza cosรฌ affascinante. Ci permette di guardare oltre il visibile e di abbracciare un’interpretazione unica e personale del mondo che ci circonda.ย
Questo connubio tra intelligenza artificiale e arte, tra Spello e la visione di Van Gogh, ci invita a riflettere sulla bellezza che puรฒ emergere quando l’innovazione tecnologica si unisce alla sensibilitร artistica. Questa esperienza artificiale รจ un invito a visitare Spello e a immergersi nella bellezza che i paesaggi umbri hanno da offrire. ร un richiamo per gli abitanti della regione e per i turisti da tutto il mondo che desiderano vivere un’esperienza unica.
Lโiniziativa si terrร dal 21 al 24 giugno 2023. Sono in programma seminari, una mostra e il trekking urbano.
Quattro giornate di lavori e di iniziative per celebrare il centenario della fondazione degli Ordini italiani in concomitanza con le giornate di “Open – Studi Aperti”. E’ quanto organizzato dall’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Perugia con un’iniziativa culturale a tappe “Architetti in movimento”, in programma dal 21 al 24 giugno prossimi presso la sala Editto del Comune di Spello, che ha patrocinato lโevento.
Si comincerร mercoledรฌ 21 alle ore 14,30 con “Spazio Sacro: dal recupero alla contemporaneitร ”, seminario di approfondimento sui temi del restauro e della ricostruzione con particolare riguardo alle Chiese danneggiate dalla crisi sismica del 2016. La seconda parte dellโincontro sarร dedicata invece allo “spazio sacro” relativo a progetti realizzati negli ultimi 20 anni nel bacino del mediterraneo ripercorrendo i casi illustrati durante la rassegna Seed di cui รจ stato creato un catalogo e una mostra che esposta negli stessi spazi del seminario. Il seminario sarร anticipato dai saluti istituzionali di Moreno Landrini, sindaco di Spello, Marco Petrini Elce, presidente Ordine Architetti PPC della Provincia di Perugia, Guido Castelli, commissario Sisma. Tra i relatori gli architetti Carlo Blasi, progettista dei lavori della Basilica di Norcia e della Cattedrale di Notre Dame, Bruno Gori, consigliere dell’Ordine perugino ed esperto in materia di restauro, e l’ingegnere Paolo Iannelli, soprintendente spciale per le aree colpite dal sisma. Il presidente della FUA (Fondazione Umbra Architettura) Bruno Mario Broccolo, infine, porterร in rassegna i principali episodi di “Architettura del sacro” selezionate da FUA prima di inaugurare (alle ore 18) la mostra “Spazio Sacro”, situata presso la sala dellโEditto, composta da ottanta tavole e che sarร visibile per tutti il periodo delle iniziative.
Giovedรฌ 22 giugno (dalle ore 14,30 alle 18.30) sarร la volta di “La nuova norma in materia sullโequo compenso โ Legge 21 aprile 2023 n 49“, seminario volto allโillustrazione dei nuovi obblighi per Imprese/Enti, professionisti e Ordini Professionali con la disamina delle relazioni della nuova norma nazionale con le disposizioni regionali. A completamento della lettura delle disposizioni cogenti si terrร una relazione sul calcolo degli onorari a seconda del tariffario applicabile.
Venerdรฌ 23 giugno (dalle ore 14,30 alle 18.30) si parlerร di “Azioni e interventi per la cittร storica di Spello: cittร accessibile, attrattiva e accogliente“. Lโevento vuole narrare lโesperienza della cittร di Spello nelle attivitร messe in campo nella cittร storica per renderla accessibile, attrattiva e accogliente. Saranno illustrati i progetti del PIR (Programma Integrato di Recupero) che ha visto la riqualificazione e lโinnovazione del centro storico di Spello nel post sisma 1997. Successivamente sarร presentato il progetto di musealizzazione della โVilla dei Mosaiciโ nonchรฉ quello per la realizzazione di un impianto di risalita meccanizzato e percorsi pedonali presso il centro storico. Sarร presentato, infine, il progetto del percorso escursionistico ad Anello dellโAcquedotto Romano che parte dalla cittร di Spello e vi ritorna passando per il Castello di Collepino.
Sabato 24 giugno (dalle ore 9 alle 13) sarร in programma “Architetti in movimento, trekking urbani e visite guidate“. Si comincerร alle ore 9 con il trekking urbano โlโAnello dellโAcquedotto Romanoโ con lโarchitetto Stefano Antinucci, a cui seguirร (alle 11) un altro dal tema โBreve circuito tra gli spazi in corso di riqualificazioneโ con lโarchitetto Massimo Berzetta. La mattinata si chiuderร con la visita alla Villa dei Mosaici (ore 12) con lโarchitetto Alfio Barabani.
Per le attivitร seminariali lโOrdine degli Architetti riconoscerร i crediti formativi per coloro che parteciperanno in presenza alla manifestazione, previa registrazione ai singoli eventi presenti sulla piattaforma https://portaleservizi.cnappc.it/ricordando che, per il riconoscimento, รจ necessario seguire l’intero evento e firmare i registri che saranno presenti allโentrata sia in ingresso che in uscita. Per la partecipazione alle visite guidate occorre prenotarsi, entro il giorno 22 giugno, via mail allโindirizzo architetti@perugia.archiworld.it indicando come oggetto โArchitetti in movimento Spelloโ e nel testo lโiniziativa/e scelta/e.
Dopo una lunga sosta causata dalla pandemia, finalmente torniamo a sfruttare le bellezze paesaggistiche e rurali delle nostre aree campestri,site in Localitร Limiti di Spello, per ri-programmare per lโanno 2023, la storica corsa campestre che permetterร di godere di aria pura, paesaggi bucolici e natura incontaminata: la RURALISSIMA.
La Ruralissima nasce con lโobiettivo di raccogliere fondi a favore de LA SEMENTE โ Centro Diurno/Fattoria Sociale/Distretto Rurale, che dal 2011 realizza servizi occupazionali a vantaggio di ragazzi adulti autistici; attraverso una pratica sportiva molto in voga, anche negli ambienti scolastici, questโanno si torna a correre, per una nobile causa quale lโautismo.
Quindi lo slogan della Ruralissima sarร : Cross country for Autism.
Lโevento podistico, per questโanno, si colloca nella giornata di SABATO 24 GIUGNO 2023 e vede lโorganizzazione tecnica di ASPA Bastia e il patrocinio di Coni Italia, di ENDAS, della Federazione Italiana di atletica leggera. La corsa di 6.5 km si svilupperร allโinterno della fattoria sociale La Semente, toccando le aree agricole circostanti, regalando ai tanti podisti che parteciperanno una esperienza fuori dal comune. Lโevento avrร inizio alle ore 16.00 con il ritrovo e la registrazione dei partecipanti presso La Semente in Localitร Limiti di Spello. I giovani e giovanissimi gareggeranno alle 17.00 e gli adultiย gareggeranno alle 19.00. Si concluderร con la premiazione e a seguire con un momento conviviale aperto a chi vorrร condividere con noi la giornata allโinsegna di solidarietร , sport, salute e condivisione. (Per info cena: 338 6344821)
Eโ possibile inviare le proprie iscrizioni per partecipare alla gara podistica a: aspabastia@gmail.com – info@lasemente.it o contattando il numero 393/8386622.
A colloquio con il presidente dei Borghi piรน Belli dโItaliain Umbria, tra futuro e soluzione per evitare lo spopolamento di questi territori.
In questi ultimi anni, i borghi e le piccole realtร stanno vivendo una nuova giovinezza. Sono tornati – soprattutto a livello turistico โ molto di moda. La riscoperta del loro territorio, dellโenogastronomia e della vita slow attraggono turisti,ma anche persone che decidono di abbandonare la cittร e trasferirsi in questi luoghi di pace e tranquillitร . Tanti i vip – italiani e stranieri โ che hanno scelto lโUmbria come rifugio dal caos cittadino. Ralph Fiennes, Daniele Bossari e la moglie Filippa Lagerback, Colin Firth, Ed Sheeran, Paolo Genovese, Susanna Tamaro, Mario Draghi, Luca Argenteroโฆ e tanti altri. Di queste realtร abbiamo parlato con Alessandro Dimiziani, vicesindaco di Lugnano in Teverina e, dal 2020, presidente del Borghi piรน belli dโItalia in Umbria. Lโassociazione โ nata nel 2001- ha come obiettivo quello di proteggere, promuovere e sviluppare i comuni riconosciuti con tale denominazione; lโUmbria รจ la regione italiana che ne ha di piรน, ben 30, e rappresentano un vanto e unโattrattiva turistica anche dallโestero. Un patrimonio da salvare e promuovere.
Alessandro Dimiziani
Presidente come prima cosa: quali sono i requisiti per entrare nellโassociazione dei Borghi piรน belli dโItalia?
La popolazione nel centro storico o nella frazione non deve superare i 2.000 abitanti, mentre nellโintero comune non si puรฒ andare oltre i 15.000 abitanti. Il borgo inoltre deve avere una presenza di almeno il 70% di edifici storici anteriore al 1939 e offrire qualitร urbanistica, architettonica e promozione del territorio. Va detto che sono gli stessi borghi che fanno la richiesta e poi un comitato scientifico valuta gli oltre 90 parametri e delibera lโentrata del paese nellโassociazione.
Con Stroncone โ entrato da poco โ nella regione si contano 30 borghi. Un record italiano che fa superare le Marche, ferme a 29โฆ
Proprio alcuni giorni fa cโรจ stata lโufficializzazione di Stroncone con la consegna della bandiera dellโassociazione. Se consideriamo la grandezza del nostro territorio e il numero dei comuni inferiore rispetto alle Marche, la percentuale di borghi piรน belli รจ molto alta. Oltre a Stroncone gli ultimi entrati sono Monteleone dโOrvieto nel 2019 e Nocera Umbra nel 2020.
La rivista americana โThe Travelโ ha pubblicato da poco la classifica dei dieci borghi italiani preferiti dai turisti internazionali: al 9ยฐ posto cโรจ Monteleone dโOrvieto (unico umbro). Serve piรน marketing internazionale per lโUmbria?
Sicuramente, anche se non siamo messi male. I nostri social sono tra i primi in Europa per visualizzazione. Da poco abbiamo anche realizzato un video promozionale che presenteremo il 7 dicembre a Citerna, in cui sono riuniti e illustrati tutti i borghi: questo verrร utilizzato durante le presentazioni fuori regione.
Monteleone dโOrvieto. Foto by Enrico Mezzasoma
Quanto รจ importante il turismo di ritorno?ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย
ร importantissimo e da poco abbiamo creato un tavolo di lavoro per capire tutte le tappe da seguire e i vari passaggi da mettere in pratica.
Concretamente, come si svolge?
Abbiamo iniziato a lavorare sui registri comunali, chiedendo a ogni Comune di inviare i nomi dei concittadini residenti allโestero: si รจ visto che la maggior parte si trovano negli Stati Uniti, in Brasile, in Belgio e in Lussemburgo, sono circa 2000 persone. Con un protocollo, lโintervento del Ministero del Turismo e dellโassociazione Italiani nel Mondo cercheremo di contattarli. A gennaio poi verrร organizzato un evento ad hoc a New York in cui sarร presente la nostra associazione e quella degli Italiani nel Mondo. ร il primo passo per iniziare a capire come muoversi.
Il turismo nei borghi, in questi anni, รจ tanto di moda: come se lo spiega?
ร inutile negarlo, la pandemia ha dato una grossa mano. Nel 2020 cโรจ stata unโinvasione, ovviamente positiva, che ha premiato il lavoro di valorizzazione fatto negli anni precedenti. Oltre allโItalia turistica e famosa che tutti conoscono, cโรจ unโItalia da scoprire e da vivere, tra sentieri, prodotti tipici e cucina. Questo attira molto il turista, anche straniero; tra lโaltro lโUmbria รจ lโunica destinazione italiana entrata nella lista Best in travel 2023 stilata dalla Lonely Planet. Per il nostro Paese il turismo รจ una risorsa importantissima sulla quale si deve puntare al massimo.
Se avesse a disposizione un tesoretto, quali sono le prime cose che farebbe?
I primi interventi sarebbero rivolti al miglioramento dei servizi: sociali, sanitari, alle infrastrutture, ma anche alla connessione internet per lo smart working. Un borgo non puรฒ essere escluso da questo; il turista, ma soprattutto chi decide di restare, chiede navette o bus di collegamento con la stazione piรน vicina. Molto di questo ancora manca. A Lungano in Teverina, ad esempio, molti americani e danesi si sono innamorati del luogo, dei paesaggi e, grazie a uno statuto comunale, hanno avuto in dotazione degli uliveti e questโanno per la prima volta hanno raccolto lโoliva. Tutto questo รจ sicuramente un incentivo per restare nel territorio, ma i servizi devono essere presenti.
Ciรฒ serve ad arginare lo spopolamentoโฆ
Combattere lo spopolamento – che รจ una vera piaga – รจ tra gli obiettivi dellโassociazione. Per noi รจ come una lenta morte, dovuta al decremento demografico e alla mancanza di lavoro che porta i giovani a lasciare il borgo per trasferirsi in cittร o allโestero. ร per questo che cerchiamo di bilanciare con il turismo di ritorno o con i nuovi residenti. Riallacciandomi alla domanda precedente, gli investimenti sarebbero fondamentali anche per la creazione di lavoro, in modo da incentivare i giovani a restare.
Potremmo raccontare lโUmbria attraverso i borghi: ce nโรจ uno che la rappresenta di piรน?
Tutti i borghi rappresentano lโUmbria, poi ci sono quelli che attirano piรน come Trevi e Spello, ma ultimamente anche quelli meno conosciuti si stanno facendo notare. LโItalia, ripeto, deve puntare su queste piccole realtร che sono un patrimonio fondamentale per il turismo, da nord a sud. In questo modo puรฒ primeggiare nel mondo.
Spello. Foto Enrico Mezzasoma
Ci sono in cantiere dei nuovi progetti?
Nel 2023 uscirร la nuova brochure con tutte le informazioni sui borghi – edita da Corebook – anche in lingua cinese. Stiamo lavorando anche con le comunitร energetiche per installare le colonnine di ricarica per auto e biciclette. Si punta a promuovere e portare avanti interventi a 360ยฐ con attivitร , eventi e festival, cercando di coinvolgere tutti.
Facciamo un gioco: per ogni borgo mi dica un aggettivo e una caratteristicache lo contraddistingue.
Acquasparta (Rinascimento umbro), Allerona (la porta del sole), Arrone (Valnerina), Bettona (etrusco-romana), Bevagna (le Gaite), Castiglion del Lago (il Trasimeno), Citerna (Borgo dei Borghi. Nel 2023 parteciperร al programma di Rai3), Corciano (la costola di Perugia), Deruta (ceramica), Lugnano in Teverina (archeologia e biodiversitร ), Massa Martana (riscatto architettonico), Monte Castello di Vibio (il teatro piรน piccolo del mondo), Montecchio (olio e archeologia), Montefalco (Sagrantino), Monteleone dโOrvieto (balcone su tre regioni: Umbria, Toscana e Lazio), Monteleone di Spoleto (altezza e bellezza), Montone (storia e architettura), Nocera Umbra (la rinascita della bellezza), Norcia (norcineria e tartufo), Paciano (vista sul lago Trasimeno), Panicale (arte e bellezza), Passignano sul Trasimeno (oasi di bellezza), Preci (scuola chirurgica), Sangemini (il bello sopra lโindustria), Sellano (le acque della Valnerina), Spello (colori), Stroncone (olio e architettura), Torgiano (vino), Trevi (fascia olivata), Vallo di Nera (enogastronomia ad alta quota).
Nell’ambito della manifestazione Sensualitร di Gatto, che si terrร a Spello dal 14 al 18 aprile, verrร presentato il libro Mano nella Mano di Sipontina Maria De Bellis, edito da Corebook. L’evento, presentato da Marco Pareti, sarร sabato 16 aprile alle 18, presso le sale espositive del Municipio di Spello. Il libro racconta 10 fiabe per piccoli lettori con temi moderni e attuali.
Nel Parco del Monte Subasio, a metร strada tra Armenzano e Collepino, esiste un borgo incantevole, sconosciuto a molti: San Giovanni di Collepino, โil paradiso di pietra rosaโ.
Si tratta di un castello le cui mura, che cingevano il centro abitato, oggi non esistono piรน. Pare che qui San Francesco abbia compiuto uno dei suoi miracoli donando la vista a Beatrice, la sorella del custode del castello, la quale, in seguito, si fece suora presso il Monastero di Vallegloria.
San Giovanni di Collepino. Foto di Marta Alunni
San Giovanni รจ un luogo di pace e silenzio, il rifugio perfetto per staccare la spina dal traffico e dal caos delle grandi cittร . Non ha nulla di turistico: non ci sono negozi, generi alimentari, bar, ristoranti, nessun servizio. Ma si respira lโaria buona e si fanno quattro chiacchiere con le poche anime che ci vivono. In realtร gli abitanti di San Giovanni trascorrono qui solo una parte dellโanno, trattandosi per lo piรน di seconde case. Una signora che gestisce un b&b mi ha raccontato che molte persone anche dallโestero scelgono di passare qualche giorno nel borgo, proprio per rigenerarsi, consapevoli del fatto che รจ impossibile trovare una rete wi-fi a cui connettersi. Anzi, chi viene qui, cerca proprio questo: un poโ di tempo per disintossicarsi da tutto. Mi ha poi raccontato che sotto Natale, per festeggiare San Giovanni il 27 dicembre, il castello รจ avvolto da unโatmosfera ancor piรน affascinante, perchรฉ ogni sua viuzza รจ illuminata da candele e luci di ogni sorta. Tuttavia, la festa vera e propria si svolge a fine giugno, in occasione di San Giovanni Battista.
Lโaspetto del borgo, come lo vediamo oggi, รจ dovuto ai lavori di restauro avvenuti dopo il terremoto del 1997. Le case in pietra, la piccola chiesa, i gatti che si riposano allโombra delle siepi, i fiori sui davanzali, il cinguettio degli uccelli fanno di San Giovanni un gioiello di cui prendersi cura, che mi auguro rimanga cosรฌ, autentico e solitario.
Come raggiungere San Giovanni di Collepino…
Da Assisi, si esce da Porta Perlici, percorrendo la SS. 444 e poi si svolta a destra in direzione Costa di Trex. A piedi รจ possibile percorrere invece uno dei numerosi sentieri del Monte Subasio, il numero 353 chiamato anche sentiero dei fossi che, dagli Stazzi, passa per Costa di Trex, Armenzano e infine giunge a San Giovanni.
Sensualitร di Gatto – Mostra di Arte moderna e contemporanea di pittura-scultura-fotografia, organizzata da Giuliana Baldoni, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Spello – Assessorato alla Cultura giunge alla sua settima edizione e si reinventa per poter essere presente tra le iniziative in programma in questo momento di crisi pandemica.
Lโevento dedicato al felino domestico, anche in questa edizione, prende avvio dalla Giornata Internazionale che lo celebra, il 17 febbraio. La manifestazione, seppur iniziata nel 2015 quasi per gioco e per divertimento, si รจ consolidata negli anni divenendo un appuntamento molto atteso tra coloro che si dedicano per diletto alla pittura e alle altre arti iconiche, ed รจ ormai diventata una tappa fondamentale tra le iniziative culturali spellane.
ยซLo spirito che ci ha portato a pensare con attenzione a questa edizione รจ stato quello di guardare al periodo di clausura e di limitazioni, che vede molti soli e chiusi in casa, focalizzando lo sguardo su coloro che si trovano a vivere momenti dolorosi e di disagio e hanno, purtroppo, il gatto come unica compagnia o unico soggetto di cui prendersi cura: a tutti loro abbiamo guardato con sincero affetto. Con Giuliana abbiamo, cosรฌ, pensato di mantenere il legame costruito negli anni sia con gli artisti che con il pubblico, questโultimo oggi รจ ancora piรน ampio grazie ai social, e consolidare il clima di amicizia che ha sempre contraddistinto questa iniziativa. Creare uno spazio di incontro, anche se virtuale, ci ha permesso di accogliere metaforicamente a Spello tanti artisti e di raggiungere tutti coloro che amano il gatto e riconoscono alla forma espressiva dellโarte amatoriale un valore comunicativo di valori e sentimenti autenticiยป spiega Irene Falcinelli, assessora alla Cultura โ Comune di Spello.
Due gli appuntamenti realizzati
Il primo, il 17 febbraio, ha ripercorso quella che รจ stata la storia delle sei precedenti edizioni (per questo ringraziamo Alessandro Mastrini che ha raccolto per noi un estratto di tutti gli appuntamenti), e in questa occasione sono state ospitate le amiche che negli anni hanno sostenuto e collaborato con Giuliana e tutto lo staff.
La seconda, il 28 febbraio, si รจ rivolta invece a coloro che si erano preparati al consueto appuntamento realizzando una nuova opera che non potendo essere ospitata nelle Sale Espositive del Palazzo Comunale di Spello, รจ stata accolta in una galleria virtuale, in un catalogo sfogliabile e godibile online per la cui realizzazione ringraziamo ancora una volta Alessandro Mastrini. Due le ospiti dโonore del pomeriggio: la critica dโarte Mattea Micello, che ha mostrato come il felino sia stato presente sin da sempre nellโarte con il suo significato simbolico e la psicologa e psicoterapeuta Maria Pia Minotti, giร presente nellโedizione 2020, che ha narrato una breve fiaba umbra dedicata al felino. Il momento letterario รจ stato chiuso dalla poesia Il giornale dei gatti di Gianni Rodari letta da Silvia Federica Rossi.
ยซAncora una volta abbiamo celebrato il gatto accogliendo nella nostra stanza virtuale donne e uomini, appassionati di arte che attraverso la pittura, la scultura e la fotografia, hanno lasciato una loro opera come segno tangibile dellโimportanza di esprimere se stessi, anche di fronte alle dure prove individuali e collettive della vita. Inoltre, il format virtuale ha permesso di avvicinare un pubblico piรน ampio riservando a ciascuno un piccolo spazio di leggerezza, fondamentale per rigenerarsi nel periodo di grande sacrificio e di privazione della socialitร che stiamo vivendo. Per la realizzazione di questo progetto vanno ringraziati tutti coloro che hanno dato il loro contribuito: il Sindaco del Comune di Spello Moreno Landrini, Giuliana Baldoni, Massimo Fusconi, Silvia Federica Rossi, Donatella Marraoni, Stefania Borucchia, Alessandro Mastrini e Aurora Taccucci, Gianni Donati e Fabrizio De Santis (Pro Loco Spello). Ma anche Donatella Porzi che ha sostenuto lโidea iniziale di Giuliana Baldoni, e le due ospiti speciali, Mattea Micello e Maria Pia Minotti. Tutti gli artisti fedeli nel tempo e i nuovi. Tutti coloro che ci stanno ancora seguendo sulla pagina FB di Spello Turismo e che ci danno ragione dellโimpegno che abbiamo messo perchรฉ lโevento si potesse svolgere in situazioni cosรฌ avverse. Lโelenco รจ lungo ma doveroso perchรฉ ha visto la generositร di ciascuno nel dare il proprio contributo gratuito. Non ci resta che darvi appuntamento alla prossima edizione della mostra Sensualitร di Gattoยป conclude l’assessore.
Almanacco: ยซSimbolo di quel genere letterario che ha contribuito a diffondere sapere tecnico e scientifico e a costruire lโidentitร culturale di interi popoli e nazioni fino allโavvento dei piรน moderni mass mediaยป (UNESCO)
Barbanera: figura mitica di uomo vicino alle stelle, astrologo o forse astronomo. Almanacco barbanera: pubblicato ogni anno a partire dal 1762. Fondazione barbanera: luogo di raccolta e studio degli almanacchi e di fogli popolari attraverso i secoli.
Nel 2015 lโUNESCO ha inserito gli Almanacchi Barbanera nel Registro della Memoria del Mondo in quanto Patrimonio dellโUmanitร : lโalmanacco รจ stato per secoli, probabilmente fin dal Medioevo, lโanello di unione tra la cultura alta e quella bassa. LโAlmanacco รจ stato fonte di ogni genere di informazioni utili a chi non aveva mezzi per accedere allโistruzione e al sapere. Cinquanta o sessanta anni fa era facile sentir dire: ยซIo non ho potuto studiare. Ho iniziato a lavorare a 10 o 11 anniยป. Una frase ben triste, ma era il tono della voce a renderla ancora piรน malinconica. Aver mancato qualcosa di sconosciuto ma importante era la consapevolezza di milioni di persone.
Gli Almanacchi Barbanera si inseriscono in questa voglia di sapere, nella necessitร di migliorare la propria conoscenza e, perchรฉ no, anche nella speranza in un futuro forse migliore.
Immaginate una sera dโinverno in un casolare, senza luce elettrica e talvolta senza nemmeno il pavimento in mattoni – per questi privilegi bisognerร attendere ancora del tempo. Un paio di famiglie contadine sono sedute davanti al fuoco del camino: le donne lavorano a maglia o rammendano camicie e calzini, gli uomini fumano la pipa e bevono un vino di bassa qualitร , fanno cesti di vimini o intagliano il legno; uno di loro, forse lโunico che sa leggere, legge lโalmanacco e tutti gli altri ascoltano.
Ogni almanacco iniziava, ed รจ cosรฌ anche oggi, con il dialogo tra Barbanera e il suo allievo Silvano. Si tratta di osservazioni sulla vita e sullโuniverso: รจ pur sempre un astronomo che parla.
A seguire sono le importanti effemeridi che informano sulle fasi lunari e sul sorgere e tramontare del sole. Le fasi lunari sono importanti per i contadini che devono seminare, ma pure per le donne che legano gravidanze e parti alla Casta Diva.
Poi, sfogliando lโalmanacco, iniziano le pagine dedicate ai mesi, con informazioni e consigli. In ogni mese si parla di salute, di campagna, di come curare lโorto e proteggere dal gelo o dal caldo i prodotti della terra. Non puรฒ inoltre mancare un poโ di divertimento con proverbi e brevi storie, piรน o meno agiografiche. Qualche ricetta si inserisce timidamente: cose semplici, come era semplice lโalimentazione del mondo rurale, e naturalmente ci sono i consigli per lโigiene della persona e della casa.
Tutto con quel tono paternalistico oramai sparito. Ci sono almanacchi che tra i consigli utili riportano le date delle fiere, fondamentali per fare acquisti di ogni genere quando i negozi difettavano. Gli almanacchi erano e ancora oggi sono una micro enciclopedia di consigli pratici e utili. Infatti vengono ancora stampati milioni di calendari e almanacchi che vanno in giro per il mondo.
In realtร gli almanacchi hanno sempre viaggiato molto. Sono stati stampati anche allโestero per i nostri emigranti; ne รจ un esempio quello stampato allโinizio del Novecento negli Stati Uniti che dava informazioni su come ottenere la cittadinanza, come e cosa rispondere alle domande del centro immigrazione, come inviare i soldi a casa. Hanno anticipato le informazioni che i migranti oggi trovano su internet e i centri Money Transfer.
Lโeditore Campi non ha pubblicato solo almanacchi, ma il suo lavoro รจ stato un ponte gettato tra il mondo rurale e popolare e la cultura di base. Le notizie cruente, omicidi, disastri naturali come alluvioni o incendi hanno sempre attirato la curiositร del pubblico e Campi ha soddisfatto questa inesauribile curiositร stampando dei fogli volanti, di una sola pagina, con notizie di cronaca nera, di delitti efferati di disastri e di guerre. Piรน la notizia รจ tragica e piรน si accende la curiositร del pubblico, allora come adesso. I francesi li hanno chiamati feuilleton, e su quei fogli volanti si sono esibite anche penne famose.
Poi, accanto alle notizie di nera, sono apparsi i fogli con i testi delle canzoni, e non รจ un caso che la famosa rivista Sorrisie Canzoni sia nata da unโidea di Campi. Chi canta, forse, vorrebbe anche suonare, allora Campi ha editato dei libretti dโistruzione per imparare a suonare da soli la chitarra e altri strumenti.
Ultima curiositร . Forse qualcuno ricorda lโorganetto di Barberia con un uomo, una scimmia e un pappagallino che giravano per lโItalia. Lโorganetto era una pianola meccanica che strimpellava canzoni famose, la scimmia faceva la buffona e il pappagallo prendeva da una cassetta il biglietto della fortuna e lo consegnava, in cambio di pochi soldi.
Anche quei fogliettini che hanno fatto sognare tanta gente erano stampati dallโeditore degli Almanacchi. Per concludere gli Almanacchi possono essere annoverati tra i long selling, ovvero un prodotto editoriale pubblicato ininterrottamente dal 1762. Nemmeno le guerre ne impedirono la pubblicazione.
Visitare la Fondazione Barbanera vuol dire tornare a casa con la testa piena di meraviglie: si comincia dal magnifico giardino e dal frutteto coltivati con principi biologici a vantaggio reciproco delle piante e dei fiori, per terminare con una collezione che riserva tante sorprese assolutamente inedite.
La Fondazione, vistabile dietro appuntamento, si trova a Spello.
Basta contattare la FONDAZIONE BARBANERA – Via San Giuseppe 1 – Spello – www.barbanera.it
Un itinerario turistico fuori dagli schemi, tra suggestivi borghi medievali: si parte dal territorio perugino e si attraversa un lungo tratto della Valle Umbra per arrivare in terra marchigiana.
Ho scritto questo lungo articolo non nascondendo il mio amore per l’Umbria. Ho percorso questo itinerario in estate e ne ho tratto un giro turistico-leggendario che forse potrร piacere anche ad altri. Il resoconto, con notizie anche note – ma non sempre e non a tutti – mette insiemeย un vero e proprio viaggio di oltre 130 chilometri da Casa del Diavolo (PG) ad Acquasanta Terme (AP). Il testo รจ molto lungo e cosรฌ potete decidere di leggerlo a pezzi, scegliendo le localitร che piรน vi interessano, o per intero, compiendo intanto questo viaggio virtuale per poi, perchรฉ no, programmarne uno reale, che difficilmente vi deluderร . E quindi chi lo ha detto che non si puรฒ unire il Diavolo con l’Acquasanta?
In viaggio
Per chi vuol fare un giro turistico attraverso borghi e localitร conosciute e non e piene d’incanto, per chi ha un budget ristretto e poco tempo a disposizione propongo questo itinerario che certamente vi sorprenderร dal punto di vista paesaggistico, storico ma soprattutto leggendario.
Casa del Diavolo
Si parte da Casa del Diavolo, che รจ una frazione del comune di Perugia a 237 metri sul livello del mare. Il suo nome รจ intriso di mistero e di segreto tale da farne il luogo piรน inquietante di tutta la regione e tale da stuzzicare la curiositร del viaggiatore e del turista. ร proprio il caso di dire: ยซPerchรฉ diavolo si chiama cosรฌ questo posto?ยป. Le origini del nome non sono certe e per questo si sono moltiplicate le leggende. Secondo alcuni storici l’origine รจ legata al passaggio di Annibale (216 a.C.) che causรฒ cosรฌ tanta distruzione e tanta morte che portรฒ il luogo a essere considerato come la dimora del male e quindi del Diavolo.
Un’altra tesi, basata anche su reperti archeologici, fa risalire questo nome all’etร medievale, quando molti bambini nascevano morti o morivano prematuramente. Non essendo stati battezzati in tempo, i bambini non potevano cosรฌ accedere al Paradiso e il loro destino era l’Inferno. Secondo un’altra leggenda, d’ispirazione medievale, questo luogo era sede di una locanda dove solitamente vi soggiornavano banditi, assassini e briganti delle zone vicine. Queste frequentazioni attirarono l’attenzione del Diavolo stesso, che non esitรฒ ad intrattenersi e a stringere patti con questi loschi figuri, per poi aprire una profondissima buca e tornare all’Inferno.
Uscendo da Casa del Diavolo si percorre la E45 e poi la strada provinciale 174 e dopo circa 19 km si arriva a Perugia.
Perugia
Perugia
Nota per le mura difensive, il Palazzo dei Priori e la Fontana Maggiore, Perugia รจ il capoluogo di Regione. La leggenda che caratterizza maggiormente questa cittร รจ quella che vede coinvolta anche Narni. Si narra infatti che, in epoca medievale, un Grifo, creatura dal corpo di leone e testa di aquila, tormentava gli abitanti e faceva razzia di animali dei due centri cittadini e delle campagne circostanti. Perugini e narnesi allora unirono le forze, mettendo da parte la loro rivalitร , per eliminare questa bestia che alla fine, dopo dure battaglie, fu catturata. Come trofeo Perugia prese la pelle e Narni il corpo scuoiato. Da qui l’origine degli stemmi: Perugia, Grifo bianco (la pelle) in campo rosso e, Narni, Grifo rosso (il corpo scuoiato) in campo bianco.
La tappa successiva, dopo circa 20 minuti di auto, รจ Assisi.
Assisi
ร qui che, nel 1180, nacque Francesco divenuto Santo e fondatore dell’Ordine dei Francescani. Intorno a San Francesco si mescola storia e leggenda, cosรฌ agli oltre 40 miracoli riconosciuti dalla Chiesa, si aggiungono altrettante leggende che lo vedono protagonista. Vediamone una tra le piรน rappresentative: quella del pesce.
Si narra che un pescatore, vedendo passare Francesco, lo avesse fermato e gli avesse regalato una tinca appena pescata. Francesco accettรฒ il regalo, ma rigettรฒ la tinca in acqua ed iniziรฒ a cantare le lodi di Dio. La leggenda racconta che il pesce rimase vicino al Santo a giocare e ad ascoltare le lodi e che, appena gli fu dato il permesso, tornรฒ libero tra gli altri pesci. Ad Assisi non ho resistito a comprare i Baci, morbidi pasticcini con pasta di mandorle e granella di pistacchio e il Bocconcello, focaccia biscottata arricchita da formaggio. Continuando sempre in direzione sud, dopo circa 15 minuti arriviamo a Spello.
Spello
Spello
Spello รจ un borgo ricchissimo di storia e di arte, carico di tradizioni ma anche di leggende. La piรน famosa รจ quella legata alla figura del paladino Orlando, il celebre compagno dell’Imperatore Carlo Magno. La leggenda vuole che Orlando passasse per Spello e, nonostante la sua fama fosse grandissima, non fosse riconosciuto dagli abitanti del luogo e cosรฌ rinchiuso dalle guardie in una specie di prigione. Una volta accortisi chi veramente era, gli spellani lo liberarono e lo nominarono protettore della cittร .
Un segno del leggendario passaggio di Orlando a Spello lo troviamo nelle mura, dove c’รจ unโepigrafe che allude all’eroe. A Spello ho fatto acquisti in una salumeria; palle del nonno e ciauscolo. Le avrei provate in serata, terminato il viaggio, anche se dall’aspetto mi era venuta voglia di provarle subito.
Neanche 10 minuti di auto e giungiamo a Foligno.
Foligno
Terra mistica l’Umbria, dove molti racconti, tramandati anche per via orale, hanno origini che si perdono nella memoria. Foligno per la sua posizione รจ considerata, fin dai tempi antichi, lu centru de lu munnu e i suoi abitanti, oltre a chiamarsi folignati si chiamano pure Cuccugnau, cioรจ civetta. Ci sono tre leggende che spiegano questo appellativo. La prima fa riferimento alle monete d’oro fabbricate nella zecca di Foligno e chiamate occhi di civetta. La seconda narra di una colomba di cartapesta fatta calare dal campanile della cattedrale durante la festa di Pentecoste, ma piรน che una colomba assomigliava a una civetta. La terza leggenda ci parla invece di come i folignati fossero degli esperti nella caccia alla civetta.
Dopo appena 12 km arriviamo a Trevi.
Trevi
Continua cosรฌ il nostro viaggio attraverso le meraviglie e le leggende dell’Umbria. Nel Comune di Trevi, ma non semplicissima da trovare e tra l’altro completamente immersa nella vegetazione, si trova un luogo di culto affascinante ma anche dimenticato: l’Abbazia di SantoStefano in Manciano. Quasi totalmente divelta, di essa oggi rimangono parte delle mura, una parte della cripta e dell’abside. Attorno a questa chiesa aleggia una leggenda che la vorrebbe come sede di un tesoro nascosto. Si narra che i monaci ivi residenti fossero talmente ricchi e pieni d’argento da poter ferrare con questo metallo i propri cavalli. La leggenda continua a narrare che i lupi, mentre attaccavano i cavalli, spaventati per la luminositร dell’argento, scapparono via senza colpo ferire. Si dice che questo tesoro รจ ancora sepolto sotto l’Abbazia.
Passeggiando tra gli oliveti รจ obbligo visitare anche il Santuario della Madonna delle Lacrime e, a proposito di oliveti, non puรฒ mancare l’acquisto di una bottiglia d’olio extravergine, il piรน rinomato dei prodotti tipici trevani. Con una bottiglia di Trebbiano e con del sedano nero ho terminato i miei acquisti enogastronomici.
Dieci minuti di macchina e siamo a Campello sul Clitunno.
Trevi
Campello sul Clitunno
Principale caratteristica del luogo sono le Fonti del Clitunno, parco naturale con un laghetto di acque limpide e calme, polle sorgive e salici piangenti. Si racconta che le acque del Clitunno fossero una fonte di purificazione dell’anima: chiunque s’immergeva nel fiume ne usciva migliorato. La leggenda sul Clitunno ci dice che i buoi che si fermavano ad abbeverarsi al fiume ne uscivano con un manto piรน pulito. Siamo in orario sulla tabella di marcia e lo stomaco comincia a dare segni inequivocabili; abbiamo fame. ร ora di trovare un’osteria o locanda e assaggiare i piatti tipici di questa zona. Da queste parti non riesco a rinunciare alla strapazzata con il tartufo, agli strangozzie alle lumache. Per finire un’ottima porzione di rocciata, dolce che assomiglia un po’ allo strudel. Da bere? Un calice di Sagrantino e uno di Montefalco.
Spoleto
Soddisfatti del pranzo arriviamo a Spoleto, famosa soprattutto per il Festival dei Due Mondi. La leggenda di Spoleto รจ legata al Ponte Sanguinario. Il Ponte Sanguinario รจ situato nel sottosuolo, a pochi metri dalla Basilica di San Gregorio Maggiore, l’ingresso รจ possibile grazie ad una breve scala che si interra sotto il piano stradale.
La leggenda narra che, intorno al II secolo d.C., viveva a Spoleto un giovane nobile di nome Ponziano che iniziรฒ a predicare la religione dei cristiani. Le politiche anticristiane dell’epoca erano implacabili e anche Ponziano non fu risparmiato dalle persecuzioni. Condotto sul ponte che al tempo conduceva allla via Flaminia oltre il fiume Tessini, venne decapitato. La testa mozzata raggiunse il luogo dove poi รจ sorta la chiesa e prese a zampillare una fonte di acqua purissima.
Percorrendo la strada statale 685 in 50 minuti arriviamo a Norcia.
Norcia
Norcia
Norcia รจ posta a 600 metri s.l.m. ed รจ inserita nel comprensorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Sappiamo quanto รจ stata colpita dal terremoto del 2016 ma il carattere tenace dei suoi abitanti la riporterร a nuovi splendori. Norcia รจ soprattutto famosa per le sue norcinerie piene di prosciutti, salsicce e ogni ben di Dio. Famosa altrettanto per il tartufo, le lenticchie, la pasta alla norcina, la birra dei monaci benedettini e i coglioni di mulo, il salume irriverente. La birra me la sono comprata direttamente dai monaci presso il Monastero. La Guida alle birre d’Italia l’ha definita imperdibile!
La leggenda che avvolge il Parco Naturale รจ la leggenda della Sibilla. Secondo la comune credenza, lungo le pareti dei monti si troverebbe la grotta, luogo ora incantato ora stregato in cui una fata o una megera riceveva la visita dei piรน coraggiosi che volevano conoscere il proprio futuro. Dopo secoli di favole tramandate della grotta non resta che un cumulo di macerie e un’infinitร di teorie si sono sviluppate intorno a questa favola magica. Da notare che la leggenda si รจ diffusa in tutta Europa grazie al romanzo cavalleresco Il Guerin Meschino.
Uscendo da Norcia s’imbocca la strada provinciale 477 e dopo 18 km si arriva a Forca Canapine.
Forca Canapine
Innanzitutto c’รจ da specificare bene che Forca Canapine non ha niente da condividere con la Foce di Canapino. I nomi sono simili ma i luoghi sono distanti. La Foce di Canapino non รจ altro che un impegnativo fuoripista dell’appennino tosco-emiliano, sconosciuto a molti. Forca Canapine invece รจ un valico stradale dell’appennino umbro-marchigiano situato sui monti Sibillini, ad un’altezza di 1541 metri s.l.m.; siamo quindi sul confine tra Umbria e Marche. Il toponimo deriva da due termini: Forca che vuol dire valico, mentre Canapine fa riferimento alla coltivazione e alla raccolta della canapa. Interessante notare che la localitร fa parte dell’itinerario del Sentiero E1 che congiunge Capo Nord a Capo Passero, in provincia di Siracusa.
Con un passo siamo nelle Marche.
Forca Canapine
Arquata del Tronto
Percorrendo la strada provinciale 64, poi la strada statale 685 e ancora le strade provinciali 230 e 129, in circa 25 minuti arriviamo ad Arquata del Tronto, provincia di Ascoli Piceno.
ร un piccolo Comune di poco piรน di mille abitanti ed anche questo รจ stato gravemente danneggiato dal terremoto del 2016. Anche Arquata ha la sua leggenda. Si narra infatti che il locale castello sia infestata da fantasmi, o meglio, da un fantasma femminile. La leggenda racconta che il re Giacome di Borbone rinchiuse la moglie e regina Giovanna II d’Angiรฒ nella torre piรน alta del maniero dopo averla dichiarata pazza perchรฉ piรน volte macchiatasi del peccato di lussuria. Si dice che, in base alla qualitร della prestazione, la regina aveva il potere di dare in pasto ai lupi i pastori che non raggiungevano la sufficienza sotto le lenzuola. Povero Giacomo di Borbone! Giovanna II D’Angiรฒ abiterebbe ancora dentro quelle mura sotto forma di fantasma; qualcuno dice ancora di sentire dei rumori sinistri riecheggiare dalla rocca.
Dopo circa 12 km, percorrendo la provinciale 129 e la statale 4, arriviamo alla nostra ultima tappa: Acquasanta Terme.
Acquasanta Terme
Acquasanta Terme
Acquasanta Terme รจ un comune di 2600 abitanti in provincia di Ascoli Piceno e si trova nel comprensorio del Parco Nazionale del GranSasso. Giร il nome della localitร รจ un programma: dal sottosuolo infatti sgorga un’acqua termale sulfurea alla temperatura di 38 gradi. Il territorio poi รจ ricco di tesori artistici e di principale interesse sono il Castel di Luco e il monastero di San Benedetto in Valledacqua. La piccola leggenda di questo paese vuole che le sue terme abbiano dato sollievo, nel 712, a un console romano, tanto che da quel momento vennero segnate sulla mappa per curare i feriti dopo le battaglie.
Con questo itinerario, che consiglio veramente a tutti ma specialmente ai forestieri, sono riuscito a unire il Diavolo (Casa del Diavolo) con l’Acquasanta (Acquasanta Terme). Buon Viaggio!