La rassegna รจ promossa con il sostegno dei Fondi โPOR FESR Umbria 2014-2020 โ Az. 3.2.1 โ Avviso Pubblico per partecipazione Progetto Spettacoli dal Vivoโ
Un’esperienza unica e irripetibile, che per la prima volta farร โcantareโ la Cascata delle Marmore dando voce, attraverso la rielaborazione artistica in presa diretta, ai suoni interni delle acque e della vegetazione: sabato 20 agosto, alle 19.30, il Parco della Cascata delle Marmore ospiterร la performance musicale Waterfall & Sounds, quarto appuntamento della rassegna Vibrazioni โ il suono dalla radice, promossa da Tetraktis Percussioni con il sostegno dei Fondi โPOR FESR Umbria 2014-2020 โ Az. 3.2.1 โ Avviso Pubblico per partecipazione Progetto Spettacoli dal Vivoโ.
E sarร proprio l’ensemble umbro, insieme al sound artist Federico Ortica, a guidare il pubblico nell’inedito percorso emozionale in cui verrร messa in evidenza la voce piรน intima della cascata e del suo microcosmo vitale, tradotta in tempo reale in linguaggio musicale (ingresso gratuito su prenotazione: vibrazioni.tetraktis@gmail.com).
โLโacqua โ spiegano da Tetraktis Percussioni โ se suonata da mani sapienti rievoca i suoni dolci e delicati della natura, diventa attrice protagonista del suono. L’appuntamento di sabato nasce da un progetto di ricerca appassionante e dinamico che riusciamo a realizzare grazie alla collaborazione del Comune di Terni, di cui ringraziamo particolarmente il sindaco Leonardo Latini e l’assessore alla Cultura Elena Proiettiโ.
Vibrazioni nasce dalla matrice primitiva del concetto di suono e si sviluppa in una serie di appuntamenti fino a settembre in luoghi suggestivi della regione, palcoscenico di performance musicali in cui lโesperienza immersiva incontra composizioni originali e strumenti di vetro. Il corpo vibrante quale archetipo della musica stessa โ considerata nella accezione piรน ampia del suo significato โ รจ lโemblema della ricerca quasi trentennale di Tetraktis, che trova sintesi nei programmi musicali proposti, che oscillano tra linguaggi piรน o meno definiti e organizzati, tra modalitร piรน o meno controllabili e ripetibili, tra forme di fruizione piรน o meno convenzionali.
Nel cuore verde dellโUmbria, allโombra di monumentali abbazie, tra gli echi del Medioevo e della storia, avvolto negli aromi di unโantica tradizione gastronomica, รจ custodito un territorio selvaggio, un angolo di Appennino in cui il tuono del fiume Nera rimbomba fragoroso, infrangendosi tra le rocce e facendo sobbalzare il cuore per lโadrenalina.
Stiamo parlando della Valnerina, un coriandolo di Umbria decantato in tutto il mondo come Terra dei Santi, ma che si presta in maniera eccellente alla voglia di avventura e divertimento di tutta la famiglia. Tra cascate, falesie e sentieri si dipanano numerose attivitร outdoor attraverso le quali scoprire il fascino di una natura selvaggia che si specchia nellโacqua limpida di un fiume indomito, il Nera, nome che nella sua forma piรน antica significa proprio โforteโ.
Fare rafting รจ sempre suggestivo; farlo in Umbria, lo รจ ancora di piรน!
Discese adrenaliniche tra i flutti: il rafting e lโhydrospeed
Il piรน celebre degli sport acquatici che permettono di solcare il Nera รจ senza dubbio il rafting, un modo particolarmente dinamico e avventuroso per percorrere tratti di fiume a bordo di colorati gommoni. Uno sport da vivere, che riscuote notevole successo tra i piรน giovani. Tanti gli itinerari da scegliere: da quelli piรน adrenalinici che costeggiano le acque della Cascata delle Marmore – dove il corso del fiume รจ piรน spumeggiante – a quelli piรน tranquilli e adatti anche ai piรน piccoli, ma che comunque riservano forti emozioni. Particolare menzione merita lโhydrospeed, una discesa fluviale aggrappati a una sorta di salvagente nei punti in cui lโacqua scorre piรน veloce e le rapide sono piรน selvagge. Una soluzione piรน rapida ed emozionante per chi vuole essere protagonista sul fiume. Unโavventura da condividere con un compagno di viaggio alquanto insolito: il Nera. La forza della natura, lo spirito dโavventura, lโadrenalina che sale in un vortice di emozioni che ti faranno tornare a casa cambiato da questa nuova esperienza.
Balconi di roccia: lโarrampicata sportiva
Roccia, acqua, terra: sono i tre elementi che in questo angolo di Umbria si fondono insieme plasmando le forme, il paesaggio e la natura che sono protagonisti di questa terra. Una montagna dal paesaggio unico e irripetibile, che dalla Falesia di Ferentillo offre scorci di luminosa bellezza. Un paesaggio plasmato dallโuomo, che ha saputo conservare la natura autentica di questo luogo, offre quanto di piรน suggestivo un free climber possa desiderare. Guardare la parete che sale, seguirne le linee, le sporgenze per poi sentire la roccia sotto le mani. Lโarrampicata รจ il contatto con la montagna, unโimpresa non piรน riservata a pochi atleti, ma che gode di sempre maggiore popolaritร , per il desiderio di sfidare le proprie forze, per poter osservare le altitudini da un balcone di roccia che regala unโesperienza naturale totalizzante.
Lโarrampicata sportiva รจ uno stile di arrampicata che si basa su ancoraggi permanenti fissi alla roccia come protezione/sicurezza.
In mountain bike alla scoperta della vecchia ferrovia Spoleto-Norcia
La Valnerina รจ una terra forgiata da Madre Natura per essere scoperta pedalando. In questo angolo di Umbria, tra lโazzurro limpido del Nera e la skyline di borghi e torri medievali, si sviluppa un percorso pedonale e ciclabile che si estende, per oltre 30 km, lungo la vecchia ferrovia che un tempo collegava Spoleto a Norcia. Una greenway nel cuore piรน selvaggio dellโUmbria che percorre luoghi in cui contrasti paesaggistici e culturali mantengono viva la tradizione e accompagnano i bikers in un itinerario dai mille volti. Tante le occasioni per vivere incontri interessanti: รจ abbastanza facile, infatti, scorgere numerose specie di rapaci diurni che si librano in volo dalle maestose pieghe rocciose che incorniciano il percorso. I piรน comuni sono il gheppio e la poiana, o addirittura una coppia di aquile reali che ha il suo nido in una delle gole attraversate dalla vecchia ferrovia. Mentre gli appassionati di rafting scivolano sulle acque del Nera, chi fa trekking o pedala puรฒ anche esplorare una vecchia galleria stradale abbandonata. Buio, pipistrelli, spifferi gelati e cigolii sinistri garantiscono 5 minuti da brivido.
La strada ferrata su cui si articola lโEx Ferrovia Spoleto-Norcia era un capolavoro assoluto di ingegneria ferroviaria
A spasso tra cielo e terra: trekking in Valnerina
Un angolo di Umbria,la Valnerina – conosciuto per una sacralitร antica come le leggende che la popolano e dove i santi e gli anacoreti umbri hanno trascorso ore di preghiera e meditazione – รจ la scenografia ideale per chi, con gli scarponcini ai piedi, ricerca unโesperienza slow, allโinsegna della natura e dello sport. Dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini alla Cascata delle Marmore, ogni sentiero conduce a borghi che custodiscono importanti testimonianze architettoniche o a punti panoramici che regalano scorci indimenticabili. Trekking in Valnerina significa scoprire e riscoprire antiche strade e angoli dimenticati, camminare sulla linea di confine tra cielo e terra, sulle tracce di una volpe o di uno dei cavalieri del passato. Stacca la spina del quotidiano e concediti uno spazio per vivere fuori dal tempo, per essere padrone dei tuoi passi e nutrirti a piene mani di sensazioni irrinunciabili.
Trekking in Valnerina
Tra realtร e incantesimo: deltaplano e paracadutismo
Lโidea di volare, il desiderio di imitare gli uccelli, ha sempre destato nellโuomo sensazioni straordinarie, dal mito di Icaro al genio di Leonardo da Vinci, fino allโinvenzione dei fratelli Wright. Tuttavia, seduti in comode poltrone reclinabili, non proviamo certo la sensazione di essere noi, con il movimento del nostro corpo, a consentire di librarci in aria. Sensazioni invece che colpiscono piacevolmente gli appassionati delย parapendio e del deltaplano. Pochi passi e viaโฆ Un lungo respiro e lโaria sembra avere improvvisamente un profumo mai sentito prima. Una volta in volo, il silenzio รจ quasi surreale. Lโunico rumore che si avverte รจ quello del vento tra le corde della vela. I sensi si colorano di emozioni mai vissute prime. Esaurita la potente carica emotiva dei primi secondi, si inizia a prendere confidenza con questa nuova prospettiva: รจ il momento di godersi la vista riservata agli uccelli e ai pochi fortunati che hanno nel sangue questa passione. Giรน in basso, con la luce di taglio di uno splendido tramonto, il verde dei boschi e della campagna si accende in tutte le sue sfumature, e la linea dellโorizzonte si fa piรน marcata. Unโesperienza da vivere, a metร strada tra realtร e incantesimo.
Cosรฌ scriveva Lord Byron nel 1816 quando, allโetร di 28 anni, visitรฒ lโUmbria e le Cascate delle Marmore. Una leggenda del Seicento narra che il pastorello Velino, assorto dopo le fatiche della caccia, affacciandosi su quelle balse da cui lโacqua tuona fragorosa a valle, restรฒ incantato dalla Nerina che tesseva i suoi biondi capelli al sole di primavera. La giovane ancella non rispose ai richiami del pastorello che, tormentato dal rifiuto dellโamata, ricorse a Cupido affinchรฉ le frecce della sua faretra facessero breccia nel cuore della fanciulla. Il dio, per vendicare il rifiuto al pastore Velino, fece precipitare Nerina nei vortici dello fiume che da costei prese il nome. Fu allora che dal cielo discese Venere, curando Nerina dalle ferite della caduta e trasformandola in Ninfa. Dilaniato dal dolore, le sofferte lacrimeย del fanciullo fecero traboccare il Lago di Pilato dalle balse rocciose oltre le quali lo sguardo del pastorello incrociรฒ, per la prima volta, quello della fanciulla. Solamente allora ย i cuori dei due innamorati aprirono una breccia nel muro del tempo consacrando allโeternitร quella che oggi รจ la perla piรน preziosa della Valnerina: la Cascata delle Marmore.
Cascate delle Marmore
Nessun poeta o pittore vide mai cosa piรน bella, M.Alinda Bonacci Brunamonti (1841 โ 1903)
Ed รจ qui che il viaggiatore deve mostrare un grande talento, quello di saper guardare oltre la semplice bellezza della natura, abbandonandosi anima e corpo al pathos creativo delle acque umbre, un arcobaleno fra valli selvagge che evocano, tra i lividi bagliori dellโalba, lโancestrale identitร delle terre appenniniche. Un paesaggio, quello dellaย Cascata delle Marmore, che รจ intreccio inestricabile di cultura, di emozioni e di sapere, una bussola a cui il viaggiatore affida il timone della sua anima affinchรฉ lo sollevi dalla sete del viaggio riconducendolo a suggestioni primitive e segrete. Per oltre due millenni, tra i bagliori di un cielo che muore per poi risorgere dalle ceneri della notte il Nera, di cui la natura ha lacerato la memoria trasformandone rocce e riflessi in primordiali sculture totemiche, ha accentuato col suo scorrere impetuoso la profonditร degli strati calcarei mentre il Velino, nel flebile volteggiare della corrente che trascina a valle, cresceva nel suo alveo innalzandoย mura di calcare e detriti che impedivano alle acque di compiere il cammino che il Creato aveva tracciato per loro.
Era il 272 A.C. quando lโimperium del console romano Curio Dentato ordinรฒ la realizzazione di un canale per far defluire le acque stagnanti in direzione del salto naturale di Marmore: da lรฌ, le lโacque, dopo un tuffo di 165 metri, si gettavano nel sacro Nera, gregario dellโantico Tevere.
Cascate delle Marmore
I cui rami sempre verdi e pieni di ghiande si intrecciavano sul serpeggiante sentiero, Percy Bysshe Shelley (1792 โ 1822)
ยซEcco fumano le aree sullโalto ciglione, lโร ugure solleva al cielo le braccia cercando benefici auspici; le trombe squillano vigorosamente mentre lโultima diga รจ abbattuta; la massa dโacqua, salutata da un formidabile grido di ammirazione precipita bianca e spumosa nel baratro, e a spire e vortici, mugghiando raggiunge la lenta ondaย del Nera, mentre sopra questo inferno di acque appare lโarco dellโirideยป.
A queste parole il gesuita e storico Luigi Lanzi affida il compito di preservare la polvere di una storia arcaica, che si rinnova ogni giorno nel labirinto del tempo e della memoria per poi celarsi nuovamente dietro il velo della leggenda. Acqua e roccia, campanili dโacqua e altari di pietra dai volumi in libertร che si espandono fino a sfiorare un confine sapientemente tracciato che li arresta, per poi ricondursi lโun lโaltro nei segreti della rupe da cui si irradiano nellโuniverso. Una cascata che si manifesta come sortilegio, un luogo in cui le pulsazioni della natura scandiscono il ritmo dellโacqua e delle vicende umane, oltrepassando lโarmonia della terraย su cui precipita.
Un tracciato fatto di strade secondarie, sentieri, argini e borghi abbarbicati. Laย Greenway del Neraย รจ tutto questo.
Panorama delle cascate delle Marmore
Un percorso ciclopedonale nato nel cuore verde della Valnerina, pensato per far conoscere e per far vivere questi luoghi spesso fin troppo dimenticati. Un anello di 180 chilometri dedicato agli amanti della natura. Non troppo difficile nรฉ faticoso, permette ai viandanti di godersi il paesaggio con il fiume Nera e tutti i suoi emissari, ma anche lโaspetto culturale della zona, grazie agli storici borghi che si attraversano.
Lโidea
La Greenway รจ stata pensata per far conoscere la Valnerina e per far vivere il territorio della comunitร montana cui appartiene. Ma non รจ tutto qui. ร nata, infatti, come una vera e propria emergenza naturalistica, per preservare il paesaggio potendone perรฒ sfruttare lโenorme potenziale, nel rispetto dellโequilibrio ecologico. ร cosรฌ divenuto lo strumento di apprendimento diretto della natura e delle sue articolate forme, il luogo in cui poter sperimentare un approccio creativo e coinvolgente per attrarre nuove forme di turismo e di conoscenza del territorio.
I tracciati
Il primo passo per mettere il visitatore in contatto con il territorio รจ stato lโidentificazione e la sistemazione di un percorso alternativo, percorribile a piedi, in bicicletta o a cavallo. Il punto di partenza รจ la Cascata delle Marmore, cosรฌ come il punto di arrivo. Un anello totalmente immerso nel verde che permette al turista di entrare in un mondo inesplorato fatto di sentieri verdeggianti e magici borghi. Cosรฌ dal luogo tanto amato da Lord Byron e dagli altri viaggiatori amanti del Grand Tour inizia un lungo percorso formato in parte da strade giร segnate: gli itinerari benedettini, la via francigena, lโex ferrovia Spoleto-Norcia.
Dalla Cascata delle Marmore fino al bivio di Preci รจ possibile โcamminare a braccettoโ con il Nera. Infatti, la sponda sinistra del fiume รจ interamente percorribile e forma una delle sterrate piรน interessanti del centro Italia. Da qui, chi vuole, puรฒ prendere il percorso montano che vi รจ stato collegato che passando per Preci, Norcia, Cascia, Monteleone di Spoleto, Salto del Cieco, Piediluco, Prati di Stroncone, torna alla Cascata, passando per i Campacci di Marmore (Belvedere superiore).
Cascata delle Marmore vista dal Penna Rossa
Essendo un percorso ad anello, la Greenway puรฒ essere percorsa sia in senso orario, sia in senso antiorario. Per renderla fruibile a tutti, inoltre, รจ stata suddivisa in sedici tratti, anchโessi ad anello, cosicchรฉ sia piรน facile per il viaggiatore tornare al punto di partenza senza dover ripercorrere la stessa strada. Molti di questi tratti lungo il fiume, dalla Cascata fino a Preci, sono prevalentemente pianeggianti, ma quelli montani per il ritorno alla Cascata presentano salite anche molto impegnative che, perรฒ, possono essere evitate scegliendo il percorso alternativo su asfalto, su strade sempre poco trafficate. Ciascuno di questi ha una lunghezza che va dai cinque ai ventidue chilometri. Unendo piรน tratti si puรฒ programmare un viaggio a tappe della lunghezza voluta. Ogni tratta, ben indicata dai cartelli, collega centri abitati dotati di servizi. Lungo il percorso inoltre sono segnalati i sentieri che portano alle varie zone naturali protette.
Una gita per tutti
La Greenway รจ un percorso che puรฒ essere davvero esplorato da tutti. In completa sicurezza, perchรฉ dedicato esclusivamente a utenti non motorizzati, garantisce lโaccesso a tutti grazie a quella che viene definita circolazione dolce, che consente di godere lentamente del territorio che si sta attraversando per poter osservare da ogni punto di vista i paesaggi circostanti.
Se siete alla ricerca di un itinerario per il weekend, o anche per le vacanze, รจ il momento di scoprire i Borghi piรน belli d’Italia. Il sito ufficiale divide per regioni i paesi selezionati e tra questi, in particolare, c’รจ Arrone, che sorge ad 8 km da Terni, immerso nel cuore della Valnerina.
Sentiero dellโOlio
Chiesa di S. Giovanni
La concezione del borgo richiama la tipica cittadina medievale e passeggiando per le vie del paese si fa fatica a non meravigliarsi del verde dei colli che proteggono le mura di pietra, ma le origini di Arrone sono molto piรน antiche e si scoprono attraverso i percorsi naturalistici che da lรฌ partono. Uno di questi รจ il Sentiero dellโOlio, che dal centro si addentra tra querce e pini per salire fino al piccolo borgo di Tripozzo, a circa 600 metri. Il percorso si sviluppa in 3,4 km su una strada non molto trafficata, ma che nella bella stagione si ripopola di appassionati, tanto che viene scelta anche come itinerario per la nordic walk, pur essendo adatta a tutta la famiglia.
Mentre si sale, si puรฒ notare come la macchia mediterranea lasci rapidamente il posto a distese di olivi secolari e reperti di derivazione romana: questa zona era infatti utilizzata ampiamente per la coltivazione e lavorazione delle olive, di cui ne fanno testimonianza i resti di un mulino e la strada che ora accompagna gli escursionisti era un tempo il collegamento per trasportare il prodotto oleario fino a valle.
La fonte di San Lorenzo
Unโulteriore conferma della valenza antropologica del territorio รจ data dalla presenza di una fonte, conosciuta come fonte di San Lorenzo, che si incontra a meno di 500 metri lungo il cammino, ma anche da reperti archeologici quali un edificio e materiali di ceramica, trovati dopo alcuni lavori agricoli, datati orientativamente tra il I sec. a.C e il I sec. d.C. nella stessa Tripozzo per via di strutture e tecniche costruttive tipiche dellโepoca rivenute grazie agli scavi realizzati nel 2000 dalla Soprintendenza dei Beni Archeologici dellโUmbria.
Si pensa che lโedificio fosse una villa schiavistica e nello studio di questa costruzione si รจ potuta costatare la presenza di un torchio a trave che serviva per spremere le olive. Dagli scavi, si viene a sapere che lโedificio รจ stato anche ristrutturato, e questo fa valutare il fatto che sia la costruzione del frantoio e che le modifiche successive non potevano che essere commissionate da una personalitร di spicco della prima etร imperiale, una sorta di imprenditore che poteva disporre di un ampio numero di manodopera per la sua attivitร olivicola.
La produzione รจ tuttora portata avanti in maniera biologica, come mostrano alcuni cartelli posti in mezzo agli olivi; e chissร che non si tratti di discendenti di questa figura imprenditoriale!
Le Marmore
Qui a Tripozzo, la passeggiata trova il culmine della visuale e vale la pena affacciarsi ad ammirare la vallata, da cui si apre un panorama variegato, fatto di boschi, oliveti, alcune frazioni di Arrone come – Montefranco – e, se si affina la vista, si puรฒ vedere alla propria sinistra la nube delle acque che scendono impetuose dalla Cascata delle Marmore, nascosta da un altro colle. Con gli occhi pieni di meraviglia, si puรฒ far ritorno ad Arrone.
La primavera sta arrivando: giร si sente nellโaria un accenno di nuovi profumi e si vedono i primi fiori, tutto torna alla vita uscendo dal proprio letargo. Compresi noi, che abbiamo passato lโinverno a spostarci da una casa ad unโaltra, a un locale o un cinema, finalmente usciamo. E perchรฉ non andare a vedere uno spettacolo che ricomincia allโaperto?
Nel cuore della Valnerina ci aspetta la Cascata delle Marmore.
Cascata delle Marmore | foto di Giovanni Bicerna
Un'antica opera di ingegneria
Forse non tutti sanno che essa รจ frutto di un disegno ingegneristico risalente al 290 a.C., quando il console Manio Curio Dentato ordinรฒ lo scavo di un canale che facesse defluire le acque del fiume Velino nella valle reatina, convogliandole fino alla rupe di Marmore, da dove le fece precipitare ed unire al corso del fiume Nera, con un salto di 165 metri. Questo lavoro fu fatto proprio per bonificare il Velino, che allโepoca formava una palude stagnante e perciรฒ possibilmente pericolosa per la popolazione per via della malaria.
La Cascata oggi
La Cascata viene oggi utilizzata per la produzione di energia elettrica da parte della centrale di Galleto ed รจ per questo che il rilascio dellโacqua viene controllato; ci sono precisi giorni e momenti dellโanno in cui si puรฒ ammirare nella sua piena bellezza, che vanno soprattutto da marzo a ottobre, insieme a giorni di festivitร negli altri mesi. Interessante scoprire che il luogo ospita uno dei Centri di Educazione Ambientale che sono dislocati da qui alla valle del Nera e di Piediluco, territori che rientrano nella Rete Ecologica Europea Natura 2000 del Progetto Bioitaly, il cui obiettivo รจ lavorare per diffonde un turismo ecosostenibile, attraverso la conoscenza, la tutela e la promozione del territorio per favorirne al meglio lo sviluppo.
Una curiositร : il nome Marmore deriva dai sali di carbonato di calcio che si vanno a sedimentare sulle rocce della montagna che protegge le acque e il cui riflesso alla luce del sole li fa assomigliare a cristalli di marmo. Ad aggiungere magia, oltre al paesaggio incantevole, cโรจ il folletto della Cascata, Gnefro, che racconta la leggenda di Marmore ai bambini che intraprenderanno con lui la Fantapasseggiata.
I Percorsi
Ma da passeggiare, nel parco, ce nโรจ anche per i grandi, che possono scegliere tra sei percorsi diversi per nome, per ambiente e per intensitร . LโAntico Passaggio รจ il primo percorso che รจ stato fatto, che collega le due vie di accesso alla Cascata, il Belvedere Inferiore con il Belvedere superiore e non รจ molto facile da percorrere, ma รจ da qui che si accede al Balcone degli Innamorati, quindi mettersi buone scarpe da trekking e gambe in spalla!
Cascata delle Marmore | Foto di Enrico Mezzasoma
Lโanello della Ninfa รจ il percorso piรน semplice, permette di avvicinarsi il piรน possibile alla cascata grazie alle scalette e ai ponticelli di legno da cui รจ composto e in piรน si puรฒ ammirare una delle 300 grotte naturali che sono dislocate nellโarea.
LโIncontro delle Acque รจ il sentiero che viaggia a ridosso dei canyon che il Nera ha scavato nella roccia fino all’incontro con il Velino, ed รจ il percorso usato per la Fantapasseggiata. In piรน, รจ la zona migliore per vedere gli appassionati di canoa e rafting che sfidano le acque.
La Maestositร รจ lโunica via che permette di ammirare per intero i tre salti di cui la Cascata รจ composta, per questo รจ definito come percorso turistico per eccellenza. Cโรจ una visione completa dello spettacolo.
La Rupe e lโUomo รจ tra tutti il percorso piรน lungo, che parte dal belvedere superiore e si sviluppa lungo ciglio della rupe di Marmore, mostrando vari panorami tra cui la Conca ternana, fino alle gole di Ferentillo. Con le guide, da qui si possono visitare alcune delle grotte naturali piรน suggestive.
Infine I Lecci Sapienti, pensato per esperti perchรฉ va dal basso in alto e viceversa attraverso parti molto ripide e sconnesse ed รจ lโunico percorso in cui non si vede la cascata, ma le condotte delle vecchie centrali idroelettriche.
Un consiglio su quando andarci? Dโestate, nei periodi piรน caldi. Rimarrete sbalorditi dal microclima che lโunione tra fitta natura ed acqua ha creato. Crederete veramente alla magia…e anche a Gnefro!