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A Panicale, l’ottava edizione di Fili in Trama 2020, ha avuto un gran riscontro di visitatori virtuali e, in modo ordinato e nel rispetto delle norme anti-Covid, un buon numero di presenti alla manifestazione.

Quest’anno gli espositori sono stati 15 e hanno ben rappresentato le suggestioni del ricamo e del merletto. Hanno altresรฌ sfoggiato le bellezze incastonate tra i filati elaborati da sapienti mani artigiane. La kermesse รจ stata importante anche per la promozione di Panicale, in una nuova formula orientata alla comunicazione social e al rispetto delle distanze.

Foto di Roberta Costanzi

La bellezza paesaggistica, artistica e storica di Panicale ha impreziosito di contenuti il tempo del visitatore di Fili in Trama, con antiche e comprovate suggestioni culturali, che sono state sostenute, di certo, anche dalle prelibatezze enogastronomiche, per chi ha voluto apprezzarne il gusto e i sapori. Chi ha passeggiato tra i vicoli del borgo in compagnia di ricami e merletti ha potuto immaginare i personaggi illustri che hanno contribuito a rendere Panicale un prezioso scrigno, da cui fuoriescono continue meraviglie.

Foto di Roberta Costanzi

Passeggiare, durante Fili in Trama, tra i luoghi storici e artistici che hanno accolto Boldrino Paneri, Cesare Caporali, Masolino da Panicale e Pietro Vannucci detto il Perugino, vuol dire provare la suggestione di vivere un trasognante momento romantico con incursioni tra Medioevo, Rinascimento e Belle ร‰poque.
La bellezza ti massaggia il cuore e ti carezza l’animo. Cosรฌ come hanno fatto le fotografie e i versi della mostra Donna vede Donna, allestita in una sorta di galleria a cielo aperto, con gli elaborati esposti nelle vetrine dei negozi dell’antico borgo.

 

 

Anche quest’anno Francesca Caproni, direttrice del GAL Trasimeno-Orvietano, ha fatto centro e le vanno, ancora una volta, attribuiti i consueti meriti e plausi. Elogi certi e ripetuti anche per l’associazione La Trama di Anita.
Nelle difficoltร  del delicato momento sanitario la manifestazione ha mantenuto la propria caratura internazionale, con la partecipazione a distanza di Polonia, Russia e Portogallo tramite un maxischermo presente sulla piazza principale della cittadina, a cui hanno potuto partecipare, da remoto, anche le scuole.
Ci sono state molte iniziative culturali che hanno reso ancor piรน interessante la manifestazione: dal pianista Maurizio Mastrini agli artisti del Pan Opera Festival. Il film su Chiara Vigo e sull’arte del bisso, con la partecipazione della regista Rossana Cingolani e della protagonista Chiara, anche se quest’ultima collegata da remoto dalla sua Sardegna. La presentazione del libro sui disegni dell’Ars Panicalensis ha avuto una relatrice eccezionale, densa di verve e di saggia energia, Anna Buono, l’ultima disegnatrice dei ricami dell’Ars Panicalensis, apprezzata come artista ma anche come persona.

Foto di Roberta Costanzi

Non si puรฒ non ricordare, con deferente rispetto, la storica ricamatrice Maria Papalini, recentemente scomparsa, che ha dato tanto per l’Ars Panicalensis, per Fili in Trama e per Panicale. Fili in Trama ha grandi progetti per l’edizione 2021, prevista per il terzo fine settimana di settembre e il GAL Trasimeno-Orvietano proseguirร , come di consueto, nel sostenere la valorizzazione della tradizione delle antiche tecniche del merletto e del ricamo in sintonia con la tradizione, la cultura, l’ambiente e sostenendo l’economia rurale dei suggestivi e affascinanti luoghi del suo comprensorio.

La mattina di sabato sarร  dedicata a cosa รจ reale e cosa รจ falso, con diversi ospiti tra cui Rosy Battaglia e Anna Lisa Mandorino, che discuteranno dellโ€™argomento.

Cosa รจ vero e cosa realmente รจ falso? รˆ su questo che si interroga il Festival Free Wor(l)d durante il talk che si svolgerร  sabato allโ€™Albornoz Palace (ore 10) a Spoleto. Il festival, che si concluderร  domenica, ha come filo conduttore di questa seconda edizione la Disinformazione, e il talk Cosa รจ vero e cosa realmente รจ falso? ispirato ai TED Talk americani – cioรจ mini conferenze in cui a rotazione e in un tempo stabilito piรน persone parlano di un argomento – tenterร  di rispondere a questa domanda.

Rosy Battaglia

Tra gli ospiti invitati, in collegamento da Milano, ci sarร  la giornalista e presidente di Cittadini Reattivi, Rosy Battaglia che ci ha rivelato qualche piccola anticipazione sul suo intervento: ยซAncora devo raccogliere bene le idee (scherza), ma sicuramente parlerรฒ del mio lavoro fatto in questi mesi che รจ stato quello di cercare di dipanare la matassa tra veritร  e menzogne, sia con le mie inchieste sia con il sito Cittadini Reattivi. Durante il lockdown abbiamo capito che cโ€™era molto da fare perchรฉ anche persone attive e attente erano investite dalla crescente disinformazione. Molti non hanno gli strumenti adatti per non cadere nella trappola delle fake news: fondamentale รจ ricercare le fonti ufficiali, approfondire e avere delle persone di riferimento โ€“ che non devo essere per forza giornalisti, ma possono essere anche cittadini ed esperti – che sanno comunicare bene e in modo corretto. รˆ proprio questo che fa Cittadini Reattiviยป spiega Rosy Battaglia. Lโ€™associazione, visto il periodo difficile che si sta vivendo, ha deciso di far ripartire la scuola di cittadinanza e proprio la prima lezione sarร  dedicata alla cattiva informazione. ยซSpesso ci si imbatte in notizie vere date in maniera distorta e in notizie distorte che hanno una componente di veritร . Ad esempio, una persona mi ha detto che i morti della Lombardia sono tanti perchรฉ gli infermieri non mettevano le mascherine, non mettevano le mascherine perchรฉ non le avevano e loro stessi si sono ammalati. Ecco, come una notizia vera (non mettevano la mascherina) viene deformata e diventa una fake. Non รจ semplice, un cittadino da solo fa molta fatica anche se ha buoni strumenti culturali; il consiglio รจ quello di crearsi una dieta mediatica anche di confronto, ma stando attenti a non cadere nel complottismo: basta pensare che tutti siano contro di noi e che vogliono il nostro male.ยป conclude Battaglia.

Anna Lisa Mandorino

Una corretta informazione e un cittadino ben informato, in grado a sua volta di produrre notizie, รจ anche lโ€™obiettivo di Cittadinanzattiva, che sarร  presente al talk con lโ€™attivista e vicesegretaria Anna Lisa Mandorino: ยซIl nostro lavoro come associazione รจ quello di far acquisire informazioni corrette ai cittadini, perchรฉ unโ€™informazione semplificata e chiara aumenta le competenze e fa sรฌ che loro stessi possano produrre informazioni, intervenire concretamente sulla realtร  e fare la propria parte. Perchรฉ ciรฒ avvenga รจ fondamentale il ruolo dei media e delle istituzioni, che devono fornire dati certiยป illustra la vicesegretaria.

Un rapporto di dare e avere tra lโ€™informazione e la popolazione: una popolazione che non subisce le news, ma che ne produce con partecipazione attiva. ยซIo rappresento unโ€™associazione di cittadini e per questo parlerรฒ di come loro non sono solo fruitori dโ€™informazione, ma anche del ruolo che hanno nel creare informazione, osservando la realtร  dal loro punto di vista cosรฌ da poter mettere in campo politiche piรน efficaci e una vera competenza civica. Questo รจ anche ciรฒ che facciamo nella nostra organizzazione, produrre informazione e creare dati quando ci accorgiamo che mancano nella politica pubblicaยป conclude Mandorino.

Al talk interverranno anche la sociolinguista specializzata in comunicazione digitale e traduttrice dallโ€™ungherese Vera Gheno che si occupa di salute, ambiente, legalitร  e resilienza; la giornalista di viaggi e turismo di lusso Sara Magro, co-fondatrice del quotidiano di viaggi online The Travel News; lโ€™avvocato, docente universitaria e Segretario Generale del Comitato Interministeriale per i diritti Umani presso il Ministero degli Affari Esteri, Laura Guercio e lโ€™attore Mirko Frezza. Modera Anna Rita Cosso, attivista civica.

 


Per maggiori informazioni

ยซLโ€™Umbria รจ un posto magico, pieno di bellezza e natura. รˆ una regione ricca di storia e suggestioneยป

Lโ€™Umbria puรฒ essere una bellissima terra dโ€™adozione. Lo sa bene Luca Argentero che vicino a Cittร  della Pieve ha una casa dove trascorre molto tempo e dove ha passato โ€“ in attesa della nascita della sua bambina โ€“ insieme alla compagna Cristina Marino, anche il lockdown. ยซConsidero lโ€™Umbria una patria dโ€™adozione, sono convinto che decidere di costruire una base qui sia stata una delle decisioni piรน felici della mia vitaยป ci ha confessato.
Lโ€™attore, che ritroviamo da stasera nei panni del medico Andrea Fanti nella fiction di Rai Uno DOC – Nelle tue mani, ha una relazione con lโ€™Umbria che รจ anche professionale. Qui infatti ha girato la serie Carabinieri che lo ha lanciato nel mondo della recitazione, e tre film: Lezioni di cioccolato 1 e 2 e Copperman, uscito proprio lo scorso anno. ยซOramai รจ un luogo che conosco piuttosto bene, spesso la giro anche come turista. รˆ un posto magico, pieno di bellezza e natura. Non manca anche il buon cibo, che รจ solo un corollario tipicamente italiano di una regione che emana una fortissima energia positiva, ricca di storia e suggestione. Se devessi descriverla in tre parole, per me l’Umbria sarebbe vera, forte e saporitaยป ci racconta lโ€™attore torinese.

 

Luca Argentero

Argentero nel camice di Doc

La fiction DOC – Nelle tue mani – in sette prime serate – racconta la storia del medico Andrea Fanti che, a causa di un trauma cerebrale, ha perso la memoria dei suoi ultimi dodici anni e, per la prima volta, si ritrova a essere non piรน il luminare di un tempo, ma un semplice paziente. Amputato di molti dei suoi ricordi, precipita in un mondo sconosciuto: famiglia, figli, amici, colleghi, tutti diventano improvvisamente estranei. Anche la sua carriera torna indietro: da primario a meno di uno specializzando. ยซIl mio orgoglio รจ sapere di aver fatto un prodotto di altissima qualitร . Ho cercato di capire cosa significhi passare dal ruolo di medico a quello di paziente. Questa serie insegna la velocitร  del mondo attorno a noiยป ha spiegato Argentero durante la conferenza stampa di presentazione della serie.

Quasi tutto pronto per lโ€™avvio del Festival Free Wor(l)d per la Libertร  di Espressione che a Spoleto si terrร  dal 15 al 18 ottobre 2020 in modo itinerante.

Il filo conduttore di questa seconda edizione รจ la Disinformazione e ogni evento organizzato, in osservanza delle disposizioni anti-Covid, ruoterร  dunque intorno a questo tema. Non mancheranno perรฒ intermezzi di intrattenimento come la serata in musica con il Trio Francioli, Marino, Scarabottini giovedรฌ 15 ottobre alle ore 21.30 presso lโ€™Albornoz Hotel; lโ€™inaugurazione della mostra fotografica di Emanuela Duranti venerdรฌ 16 ottobre alle ore 17.30 presso i locali comunali di via del Mercato; la proiezione del film di Mick Jackson La veritร  negata alle ore 21.30 presso la Sala Frau sabato 17 ottobre e, infine, lo spettacolo Aletheia presso il Teatro Nuovo in chiusura del Festival domenica 18 ottobre alle ore 18.

Il Free Wor(l)d Festival anche questโ€™anno affianca le scuole del territorio rappresentando un esempio virtuoso di educazione civica per molti docenti che dimostrano presenza e partecipazione: con le classi iscritte ai webinar della mattina del giovedรฌ (con una lezione dedicata al linguaggio sessista e discriminatorio in collaborazione con il Centro Anti Violenza Crisalide di Spoleto e GIULIA Giornaliste) e del venerdรฌ(con una lezione sullโ€™interpretazione e lโ€™analisi dei mass media); con il Concorso Letterario Scientifico Bernardino Ragniย che lโ€™IIS Sansi Leonardi Volta ha promosso con lโ€™Associazione Il Contrappunto e la cui premiazione avverrร  alla Sala Frau domenica 18 ottobre alle ore 12.

 

Il programma

Tanti gli ospiti di questa seconda edizione che arriveranno a Spoleto durante le quattro giornate in programma. La serie di appuntamenti aperti al pubblico del Festival si aprirร  giovedรฌ 15 ottobre alle ore 17.30 con Edoardo Lombardi Vallauri, professore ordinario di linguistica presso lโ€™Universitร  Roma Tre interessato di strategie di persuasione, linguistica italiana e giapponese, rapporto tra linguaggio e cervello. Vallauri ha pubblicato a piรน riprese su questioni di politica universitaria e di nocivitร  della religione, collabora con Rai Radio 3 e i suoi libri sono pubblicati da Il Mulino e da Carocci. Il giorno dopo, venerdรฌ 16 ottobre alle ore 21, atteso รจ lโ€™incontro spettacolo con la docente e attivista per i diritti delle donne Lorella Zanardo – autrice nel 2009 del documentario Il corpo delle donne che ha rivelato come venisse raccontata la femminilitร  in tv โ€“ e il regista Cesare Cantรน. Schermi, se li conosci non li eviti, questo il titolo del loro incontro che sarร  dedicato allโ€™analisi, allโ€™interpretazione e allโ€™uso consapevole dei mass media, quale approfondimento della lezione che la mattina si sarร  tenuta nelle scuole. Lโ€™incontro spettacolo sarร  moderato dalla counselor Cristina Marini.

La mattina di sabato 17 ottobre ci sarร  il Talk Cosa รจ vero e cosa realmente รจ falso? ispirato ai TED Talks americani, cioรจ quelle mini conferenze in cui a rotazione e in un tempo stabilito piรน persone parlano di un certo argomento, dal loro punto di vista. Lโ€™argomento in questione รจ naturalmente centrato sul senso reale della veritร  e della falsitร , alla domanda cercheranno di rispondere lโ€™attivista civica specializzata in relazione pubbliche e Vicesegretaria di CittadinanzAttiva Anna Lisa Mandorino; la sociolinguista specializzata in comunicazione digitale e traduttrice dallโ€™ungherese Vera Gheno; la giornalista e presidente di Cittadini Reattivi Rosy Battaglia che si occupa di salute, ambiente, legalitร  e resilienza; la giornalista di viaggi e turismo di lusso Sara Magro, co-fondatrice del quotidiano di viaggi online The Travel News; lโ€™avvocato, docente universitaria e Segretario Generale del Comitato Interministeriale per i diritti Umani presso il Ministero degli Affari Esteri Laura Guercio e lโ€™attore Mirko Frezza.

Nel pomeriggio alle ore 17 seguirร  il convegno dedicato ai diritti umani in pratica, con la collaborazione di Amnesty International Umbria. Interverranno il giornalista e direttore di Altraeconomia Duccio Facchini, il sociologo Eurispes e Cavaliere al Merito della Repubblica per la sua azione di difesa nei confronti delle vittime di caporalato Marco Omizzolo, il consigliere di Equo Garantito Fabrizio Cuniberti e la presidente de Il Ponte Solidale Stefania Guerrucci.

Domenica 18 ottobre alle ore 11 presso la Sala Pegasus ci sarร  un incontro con il maestro Lorenzo Salveti, regista e drammaturgo giร  direttore dellโ€™Accademia dโ€™Arte Drammatica Silvio Dโ€™Amico, per un omaggio ad Andrea Camilleri a cura del presidio Angela Fiume di Libera Spoleto, con letture a cura di Andrea Giuliano, Diletta Masetti e Giorgia Fagotto Fiorentini e con un contributo video di don Luigi Ciotti.

Si ringraziano per il sostegno la Fondazione Francesca, Valentina e Luigi Antonini, la Fondazione Loreti Onlus e lo Studio Dentistico della dott.ssa Cristina Santi di Campello sul Clitunno. I soggetti aderenti al Festival questโ€™anno sono le associazioni culturali e di promozione sociale BeHuman, Cantiere Oberdan, CittadinanzAttiva, Donne contro la Guerra e Centro Anti Violenza Crisalide, Il Contrappunto, Libera con il presidio Angela Fiume, la Sala Frau e la libreria Ubik. Al momento con il partenariato di Spoleat, con la media partnership di About Umbria, Classicult, Terni in Rete e Umbria24, con il patrocinio della Provincia di Perugia, del Comune di Spoleto (il Festival รจ inserito nel cartellone degli eventi autunnali), dellโ€™IIS Sansi Leonardi Volta, di Articolo21, dellโ€™Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali e di Ossigeno per lโ€™Informazione.

 


Per info e prenotazioni sullo spettacolo teatrale, invece, inviare una mail a emanuela.duranti56@gmail.com

L’Umbria, rappresentata da IdeattivaMente, alla scuola di Vรฒ con la Parete della Creativitร  Digitale.

IdeattivaMenteย รจ protagonista nella scuola di Vรฒ Euganeo, la localitร  padovana che รจ stata una delle prime zone rosse della pandemia Covid-19. All’interno dell’edificio scolastico infatti รจ stata installata la Parete della Creativitร  Digitale, realizzata dalla startup umbra e presentata alla presenza della Ministra dellโ€™Istruzione e della Ricerca, Lucia Azzolina, in occasione dell’inaugurazione del nuovo anno scolastico avvenuta proprio a Vรฒ Euganeo. Una cerimonia che ha visto partecipare le massime cariche dello Stato, un momento solenne presieduto dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella e dalla Ministra dellโ€™Istruzione.

 

Lo staff di IdeAttivaMente insieme alla Ministra Azzolina

La parete di IdeattivaMente

IdeattivaMente era stata contatta dal Dirigente Scolastico, Alfonso D’Ambrosio, per portare nella scuola di Vรฒ qualcosa di innovativo: una scuola allโ€™avanguardia ora arricchita da una parete interattiva, frutto del progetto e della realizzazione dello staff di IdeAttivaMente.
La Parete della Creativitร  Digitale copre una superficie di circa sette metri quadrati ed รจ stata collocata su uno dei corridoi della scuola a ribadire come anche semplici spazi, fino a ora utilizzati per altri scopi, possano diventare ambienti di apprendimento. La parete si ispira all’ambiente dei Colli Eugani con il Monte Lozzo a farla da padrone, e si focalizza sulle eccellenze locali, come l’agricoltura, il vino e l’olio. Ogni elemento รจ reso interattivo grazie all’utilizzo di schede elettroniche, sensori, sintetizzatori musicali e barre led programmabili: si tratta di un esempio di come la didattica possa trasformarsi, aprendosi a nuove esperienze e inglobando il digitale come strumento innovativo capace di coinvolgere alunni e docenti. Un laboratorio aperto, accessibile e infinito, che inizia dalla parete, passa tra i banchi delle aule e si evolve continuamente, per dare vita a nuove applicazioni alimentate dalla fantasia di tutta la comunitร  scolastica e di ogni suo singolo componente.

 

Installazione completata e funzionante

 

Questo pannello interattivo รจ stato progettato e realizzato dell’interno nei laboratori di IdeAttivaMente da un gruppo di lavoro composto da maker con diverse competenze: Roberto Raspa, Francesco Repola, Giacomo Piccioni, Luca Berichillo (Progetto OpenTech) solo per citare coloro che sono stati in prima linea. Un supporto importante รจ arrivato anche da altri amici e collaboratori che si sono occupati della redazione dei testi (Arcangela Andreoli), dell’impaginazione e dei bozzetti grafici (Riccardo Raspa), della progettazione grafica e stampa del disegno (a cura di Grafiche 2G di Lozzo Atestino).

 


IdeAttivaMente ha sede nel territorio di Assisi e Bastia Umbra mentre a Santa Maria degli Angeli si trova IdeAttivaMente PLAY SHOP diventato oramai punto di riferimento per il territorio in tema di giochi educativi e innovazione applicata alla didattica.

Il Perugia Running Team 2020 riceve il testimone, dal team di Firenze, della staffetta solidale della Fondazione Umberto Veronesi, Pink is Good, che sta unendo l’Italia da Milano a Cagliari.

 

Le runners in rosa, dopo mesi di allenamento da giugno ad oggi, si cimenteranno nella corsa di 5, 10 15 o 21 km. Sarร  inoltre presente uno stand informativo sul progetto Pink is good, dove, chi volesse, potrร  dare il proprio contributo alla ricerca sui tumori femminili di Fondazione Umberto Veronesi. Appuntamento sabato 10 ottobre alle ore 9.00 presso il Percorso Verde “Leonardo Cenci” di Perugia.

Le arti e i mestieri al Trasimeno, con i loro saperi, si compenetrano, da tempo immemore, nelle varie attivitร  che dimorano intorno all’antico lago Tarsminass, lo specchio d’acqua cosรฌ chiamato dagli Etruschi.

La pesca, con i suoi antichi metodi e gli atti millenari dei suoi pescatori, ha rappresentato e rappresenta un volano per molte altre attivitร  artigiane, agricole e commerciali. Immaginiamo chi costruiva le barche, chi ne faceva la ferramenta, chi le corde, chi gli accessori, chi le reti da pesca, chi pescava, chi trasformava il pesce e, ancora, chi merlettava o ricamava, chi faceva i cesti, chi lavorava le cannine e chi…

Antiche arti

Un mondo di mani capaci ed esperte che dava forma, vita e attribuzione, con le loro specialitร  o specializzazioni, a ciascun manufatto richiesto o necessario. Il cordaio, il maestro d’ascia, il cestaio o intrecciatore, lo stuoiaio, il cantastorie, il bottaio, il boscaiolo, lo scalpellino, l’arrotino, lo stagnino o calderaio, il materassaio, il fabbro, il falegname, il carradore, il casaro, il frantoiano, il seggiolaio, il mugnaio, il carbonaio, il sellaio, il vasaio o cocciaio, il sensale, la sfilettatrice, lo scrivano, la lavandaia, il pastore, l’orologiaio, il calzolaio, il sarto, la tessitrice, l’arellaia, il banditore, lo stracciaio, il castrino, il ceraiolo, il tintore, il maniscalco, lo scopettaio, il legatore, il conciapelli, il contadino, il ghiacciaiolo, il norcino, il chiodaio, il minatore, il selcino, il pettinaio e il decoratore, …
Molte di queste attivitร  artigianali sono scomparse o sono in via di estinzione; alcune si sono confermate per passione e non certo per redditivitร , talune si sono trasformate e altre sopravvivono a fatica e solo con personale dedizione, amore e sacrificio.

 

Foto di Cooperativa dei Pescatori del Trasimeno

 

Come per i pescatori del Trasimeno, che sono ancora oggi i detentori del sapere della cattura del pesce, con metodi e strumenti rimasti ancora ancestrali, come il giacchio, il tufo e il martavello; le loro gesta sono tramandate oralmente e nella pratica dalle generazioni che perdono le proprie origini pescatorie nelle notti lontane.
Allo stesso modo il ricamo e il merletto delle donne, nell’utilizzazione della tecnica del Filet Modano di San Feliciano o dell’Ars Panicalensis di Panicale o del Pizzo d’Irlanda dell’Isola Maggiore o del Punto Umbro del Pischiello, hanno rappresentato la realizzazione di mirabili elaborati artistico-artigiani attraverso le trame e i filati avvolti nelle loro matassine, a integrazione economica familiare o nell’affrancata similitudine della lavorazione delle reti che gli uomini del lago usavano per la pesca.
Siamo di fronte a delle eccellenze umbre apprezzate a molte latitudini del globo, con delle tipiche unicitร  lacustri, tramandate gelosamente da molte generazioni, fino ad arrivare ai giorni nostri, dove sono residuali le poche testimonianze che portano avanti antichi e differenti saperi.

Il Barchetto del Trasimeno

Poco tempo fa รจ stata completamente riprodotta una vecchia imbarcazione lacustre, andata distrutta in un incendio, chiamata Il Barchetto del Trasimeno.ย Una volta terminata, รจ stata esposta agli occhi affascinati dei visitatori nel piazzale antistante il Museo della Pesca e del lago Trasimeno a San Feliciano di Magione.
Talvolta la barca si puรฒ ammirare in acqua, per le occasioni e ricorrenze importanti, dove la copia gemella dell’antico legno รจ attesa da protagonista. Alla sua ricostruzione ha partecipato un’intera comunitร  lacustre, in un afflato comune, dove le sinergie tra pubblico e privato hanno fatto sรฌ che un’imbarcazione navigante sia stata riprodotta fedelmente sia nell’essenze lignee sia nelle forme, nelle dimensioni come negli antichi metodi costruttivi. Un vero capolavoro artigiano!

 

Barchetto del Trasimeno

 

Nell’occasione, gli artigiani hanno dato sfoggio ad antichi e ritrovati saperi, con la perizia e i suggerimenti di esperti e titolati artieri e storici che hanno donato un particolare, anche minimo, per la riproduzione fedele del Barchetto del Trasimeno.
La tipologia del modello Barchetto ha origine lontane, prima dell’anno mille, e veniva detto del Gorro: era usato per la pesca a strascico che si praticava sul lago piรน antico d’Italia. Nel secolo scorso, tale pesca รจ stata definitivamente vietata.
Il Barchetto del Trasimeno, nella sua omologazione, era stato costruito, nelle forme e dimensioni, come quello del Gorro, successivamente integrato da una cabina passeggeri e da un motore per divenire un piccolo traghetto privato che ha navigato sul Trasimeno fino a qualche decennio fa. Infatti con l’avvento di nuovi materiali, tecnologie e imbarcazioni di moderna concezione, il Barchetto fu accantonato e posizionato in bella mostra ma, purtroppo, dimenticato e disusato. Un recente incendio ha decretato la fine dell’imbarcazione originale ma ha dato l’abbrivio a un vento ispiratore che ha portato al suo rifacimento in un’identica e bella copia e, come l’araba fenice, รจ rinato a nuova vita. Alcuni fantastici e volenterosi artigiani, supportati dalla societร  civile locale, con passione, dedizione, collaborazione e pazienza, hanno fatto sรฌ che tutto ciรฒ accadesse e soprattutto che la manuale creativitร  artigiana trionfasse su quella seriale dei macchinari industriali.
Anche San Francesco si fermรฒ al Trasimeno e con un tipico barchino lacustre dei pescatori, certamente realizzato da un artigiano, fu trasportato sull’Isola Maggiore. Nell’occasione prendiamo in prestito una frase di Francesco, il Santo Patrono d’Italia, sintonica e celebrativa sul tema: Un uomo che lavora con le sue mani รจ un operaio; un uomo che lavora con le sue mani e il suo cervello รจ un artigiano; ma un uomo che lavora con le sue mani, il suo cervello e il suo cuore รจ un artista.

Nellโ€™ambito del progetto Umbria, una terra che ti muove, promosso da C.U.R.A.,ย Alberoneroย ha presentatoย Monte Immagine, la sua ultima installazione ambientale, in collaborazione conย STUDIO STUDIO STUDIO, a Vallo di Nera.

 

Il progetto si compone di cinque installazioni realizzate con materiali naturali trovati nei boschi, resine e tessuti colorati che si compenetrano con gli elementi fisici e atmosferici del paesaggio circostante. Tutte le opere utilizzano gli alberi come colonne portanti, materie prime che, in ogni installazione, vivono il luogo attraverso suggestioni diverse.

Olga Urbani รจ il nuovo Presidente della Fondazione Giulio Loreti, a Campello sul Clitunno, nata per offrire assistenza medica e diagnostica gratuite per persone indigenti.

Succede al grande Prof. Valerio Di Carlo, rettore della Cattedra di Chirurgia Generale dellโ€™Universitร  del San Raffaele di Milano e Presidente della Fondazione umbra per ben 9 anni. A scegliere Olga Urbani, Sandro, Mariella e Anna Teresa Loreti, fondatori della prestigiosa Onlus che si รจ distinta per lโ€™attivitร  svolta in campo sociale ed in campo medico.

Olga Urbani

โ€œSono sicuramente orgoglioso di dire che oltre ad essere la stupenda mamma dei miei figli, Olga รจ sicuramente la persona giusta che puรฒ aggiungere valore allโ€™opera fin qui svolta da noi e dal Prof. Di Carloโ€ afferma Sandro Loreti. Mariella, moglie di Giulio Loreti e madre dei suoi due figli Andrea e Maria Giulia aggiunge: โ€œLa Fondazione รจ arrivata al grande traguardo di quasi 9.000 visite specialistiche gratuite, tra cui anche Mammografie e vari esami diagnosticiโ€.

Olga Urbani, che da sempre รจ alla guida dellโ€™azienda di famiglia, la Urbani Tartufi, รจ sempre stata vicina alle attivitร  della Fondazione di cui รจ anche membro del Consiglio Direttivo. โ€œSono onorata – ha detto la neo-Presidente – per il compito che mi รจ stato assegnato, consapevole dell’importanza del ruolo svolto nel territorio umbro dalla Fondazione Giulio Loreti, che รจ destinato a diventare ancor piรน significativo nel momento difficile e critico che stiamo vivendo a causa del Covid-19. Nei miei intenti programmatici ci sono tre principi: solidarietร , ascolto e volontariatoโ€.

Secondo una recente indagine ISTAT infatti, 6,6 milioni di italiani svolgono attivitร  gratuite a favore di altri, dentro un’organizzazione o anche individualmente. Le motivazioni di tanti volontari vanno dal sentirsi meglio con sรฉ stessi, allโ€™allargare la rete dei rapporti sociali e per cambiare il modo di vedere le cose ampliando gli orizzonti di ognuno.

โ€œรˆ solo attraverso iniziative di questo genere che possiamo davvero contribuire a rendere questo mondo un luogo migliore dove vivere e lottare. La Fondazione, con il suo Direttore Generale, dottoressa Raffaella Bartesaghi, e tutto il suo team, รจ giร  oggi un grande punto di riferimento per tanti malati che, di fronte alla scoperta di un problema, si sentono confusi e non sanno quale sia la strada giusta da intraprendere, ma spero davvero di riuscire ad essere un elemento di coesione che renda il lavoro di tutti ancora piรน importante per il nostro territorioโ€ aggiunge Olga Urbani.

โ€œRicevo unโ€™ereditร  morale importantissima, non solo da Giulio Loreti che fu la ragione primaria di tutto questo, ma anche dal Prof. Valerio Di Carlo che per primo ci insegnรฒ Lโ€™Amore per il Malato. La Fondazione Loreti avrร  giร  vinto se, oltre ad elargire cure, avrร  saputo comunicare, sorridere, ascoltare, se sarร  riuscita ad assistere il malato condividendolo pienamente, coltivando con lui una vera e propria amiciziaโ€ conclude la neo presidente.

Sarร  unโ€™edizione piรน breve, ma di grande impatto. Tre categorie di concorso, webinar, proiezioni online e la mostra Lo Spazio che Occupo, negli spazi di affissione comunale.

Malditos, di Elena Goatelli, Angel Esteban

 

PerSo โ€“ Perugia Social Film Festival non si ferma e torna in cittร  con la sesta edizione, dal 7 allโ€™11 ottobre. Lโ€™evento internazionale dedicato al cinema documentario metterร  in scena il meglio delle produzioni internazionali del cinema del reale: cinque giorni di proiezioni a ingresso gratuito (su prenotazione), tre categorie di concorso, eventi speciali fuori concorso e workshop. ยซAbbiamo deciso di organizzare una forma ridotta di soli 5 giorni, ma con la scelta coraggiosa di puntare sui film in anteprimaยป spiega Luca Ferretti che, con Giacomo Caldarelli e Ivan Frenguelli – coadiuvati da Giovanni Piperno, presidente del Festival e documentarista di grande esperienza – organizza lโ€™evento.

L’arte scende in strada

La vera novitร  di questa edizione รจ Lo Spazio che Occupo, un progetto di arte pubblica che coinvolgerร , con sette percorsi, diverse zone e quartieri di Perugia occupando gli spazi di affissione del Comune. Un evento multidisciplinare che coinvolge undici artisti fra cui pittori, scultori, performer e filmmaker come Riccardo Palladino โ€“ regista umbro di grande spicco โ€“ e Oskar Alegria, reduce dal Festival di Venezia. Le opere, da rintracciare in giro per la cittร  come in una caccia al tesoro artistica, offrono prospettive e punti di vista sulle possibili declinazioni dello spazio: che sia quello che gli artisti occupano nella societร  o quello che occupano come esseri umani. ยซAbbiamo deciso di far dialogare il linguaggio del cinema con altre arti e ampliare il Festival inserendo altri linguaggi e coinvolgendo la cittร . Questโ€™idea รจ nata anche in relazione alla situazione che si sta vivendo con il Covid: gli spazi al chiuso sono limitati e quindi usciamo e usiamo gli spazi di affissione pubblica e la strada. Le opere, che saranno affisse dal 7 al 21 ottobre, verranno poi raccolte in un catalogoยป prosegue Luca Ferretti.

 

Lo spazio che occupo di Alice Gosti

Cinque giorni di cinema

Ma il cinema resta il vero protagonista. Il cinema che racconta storie, ambiente, lotta per i diritti delle donne, disuguaglianze e il presente con tutte le sue contraddizioni, le sue crisi e le possibili vie dโ€™uscita. Questi i temi affrontati nelle tre categorie in concorso: PerSo Award per il miglior film documentario in anteprima italiana; PerSo Short Award per il miglior cortometraggio; PerSo Umbria in celluloide dedicato ai lavori sullโ€™Umbria e/o di autori umbri. Prevista anche una categoria fuori concorso, il PerSo Masterpiece, rassegna che offre una panoramica dei film documentari di maggior rilievo e prestigio dellโ€™ultima stagione cinematografica internazionale.
ยซCon il PerSo Short siamo tornati nel carcere di Capanne, qui i detenuti della sezione maschile voteranno il miglior cortometraggio. Questโ€™anno per ovvie ragioni la presenza in carcere si รจ interrotta nei mesi del lockdown ed รจ potuta riprendere solo nel mese di settembre. Perciรฒ, i percorsi di formazione che negli ultimi anni avevano previsto visioni durante diversi mesi dellโ€™anno, per garantire un approccio piรน completo al cinema del reale, non si sono potuti avviare. Per questa ragione, in via eccezionale, sono stati coinvolti nuovamente i detenuti formati per la giuria 2019ยป illustra lโ€™organizzatore.

 

Gli appunti di Anna Azzori / Uno specchio che viaggia nel tempo, di Constanze Ruhm

 

Il Festival, organizzato dall’Associazione RealMente e che racchiude nel claim Differente. Non indifferente tutto il suo spirito, non si รจ fermato e, con grande impegno da parte degli organizzatori, promette cinque giorni imperdibili: ยซAbbiamo fatto uno sforzo immane e non sappiano se tutto questo sarร  ripagato, anche economicamente, dai vari enti e istituzioni. รˆ stato costruito tutto con quel poco che avevamo, ma ne siamo orgogliosiยป conclude Ferretti.

 

PerSo Award

  • Beco, di Camilo Cavalcante, Brasile
  • Broken head, di Maciej Jankowski, Polonia
  • Si cโ€™รฉtait de lโ€™amour, di Patric Chiha, Francia
  • El father plays Himself, di Mo Scarpelli, Venezuela / Regno Unito / Italia /USA
  • Gli appunti di Anna Azzori / Uno specchio che viaggia nel tempo, di Constanze Ruhm, Austria / Germania / Francia
  • Malditos, di Elena Goatelli, Angel Esteban
  • Se ho vinto se ho perso, di Gian Luca Rossi, Italia
  • Still-lifes, di Filippo Ticozzi, Italia

 

PerSo Short

  • All on a mardi gras day, di Michal Pietrzyk, USA
  • I need the handshakes, di Andrei Kutsila, Bielorussia / Polonia.
  • Le veilleur (The watchman), di Lou du Pontavice, Belgio / Cina
  • Les aigles de Carthage, di Adriano Valerio, Francia / Tunisia / Italia
  • Polyfonatura, di Jon Vatne, Norvegia
  • Rewild, di Nicholas Chin e Ernest Zacharevic, Indonesia
  • Se asoma la marea, di Clara Cambadelis, Belgio
  • Selected milk, di Jose Luis Ducid, Spagna
  • Zu dritt, di Benjamin Bucher e Agnese Lร posi, Svizzera / Francia

 

Umbria in celluloide

  • Amori, di Stefano Ceccarelli e Gabriele Anastasio
  • Lโ€™anima errante, di Alberto Brizioli
  • Mio fratello ciclotimico, di Emilio Seri
  • Palla prigioniera, di Hermes Mangialardo
  • Pantagral, di Andrea Greco

 


Per informazioni e programma:ย  www.persofilmfestival.it

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