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ยซVivere รจ sognareโ€ฆ date corpo ai vostri sogniยป

Questa รจ la filosofia di vita di Marco Lucacci, 48 anni, di Bastia Umbra, personal trainer e proprietario della palestra Vitamin’s, ma sopratuttoย bodybuilder, vincitore del titolo di Mr. Italia Body Building nel 2002 e dei Giochi del Mediterraneo nel 2005 e 2006. Una vita dedicata alla cura del corpo, facendo sacrifici e rinunce, ma sempre con un obiettivo ben preciso: migliorare la salute fisica e mentale. ยซQuando si sta bene con il proprio corpo, si sta bene anche con gli altriยป. Con lui, oltre che parlare dellโ€™Umbria, abbiamo parlato di forma fisica e super muscoli: non poteva essere altrimenti!

 

sport

Marco Lucacci, foto di Massimo Marini

Come prima cosa: qual รจ il suo legame con lโ€™Umbria?

Vivo a Bastia Umbra e sono da sempre molto attaccato alla mia terra.

Ho letto che il suo sogno era quello di diventare bodybuilder e nel 2002 ha vinto il titolo Mr. Italia Body Building: ha realizzato quindi il suo sogno?

Tutto quello che sognavo da ragazzino l’ho realizzato. Sono entrato in palestra per la prima volta a 16 anni dopo un infortunio al ginocchio mentre giocavo a calcio. Da quel momento non ne sono piรน uscito. Ho smesso con il calcio e mi sono dedicato al mio corpo: il culturismo รจ diventato la mia passione. Con il tempo ho trasformato questa passione in un lavoro. Posso dire che tutti i miei sacrifici sono stati ripagati.

A proposito di sacrifici: cosa ha rinunciato per arrivare a questo traguardo?

In primis al cibo: ovviamente chi pratica questa disciplina – perchรฉ il culturismo รจ una disciplina e non uno sport – non puรฒ mangiare tutto. Poi ho rinunciato al tempo libero e agli stravizi da ragazzo. Poca vita notturna, perchรฉ altrimenti non si ha la forza per gli allenamenti la mattina dopo.

Non ha mai pensato di aver esagerato nello sviluppare i suoi muscoli?

Non mi รจ mai passato per la testa, anche se so che รจ difficile dire basta, soprattutto se pratichi il culturismo a livello agonistico. Cerchi sempre di progredire e migliorare il tuo corpo.

Non si corre il rischio che diventi unโ€™ossessione?

Sรฌ. Per questo รจ fondamentale conoscere i propri limiti. Ognuno di noi li ha, e per questo vanno rispettati. Sono loro che danno uno stop e ci evitano di spingerci sempre piรน avanti.

Ci dia qualche consiglio per mettersi in forma in vista dellโ€™estateโ€ฆ

รˆ inutile fare gli ipocriti, oggi lโ€™estetica conta molto. E non lo dico io. Tutti vogliono guardarsi allo specchio e piacersi, come pure essere in forma in vista dellโ€™estate, ma non lo si puรฒ fare ad aprile o a maggio. Ci deve essere un allenamento di 3-4 ore a settimana sempre, tutto lโ€™anno. Lโ€™attivitร  fisica non porta benessere solo al corpo, ma anche alla mente, ti fa stare bene con te stesso e di conseguenza con le altre persone. Lo stare bene con il proprio corpo รจ fondamentale nella vita, perchรฉ ti rende piรน bello e ti fa rapportare con gli altri nel migliore dei modi.

Il suo รจ un tipo di sport legato allโ€™etร ?

Il culturismo รจ una disciplina senza una fine ben precisa. Puoi fare il bodybuilder anche a 60 anni. Si va in pensione quando si perdono le motivazioni, quando la cura del corpo, lโ€™attivitร  fisica e tutto questo mondo non interessano piรน, ma a quel punto non ci sono rimpianti. รˆ una scelta precisa della persona.

Cosa accade al corpo quando si decide di abbandonare?

La visione popolare, errata, รจ che i miei 100 chili di muscoli diventino 100 chili di grasso. I muscoli non si trasformano in grasso, possono diminuire e da 100 si passa a 70, ma non si cambierร  mai radicalmente stile di vita. Una persona abituata da oltre 30 anni alla vita sportiva, a mangiare determinate cose, non inizierร  mai a ingozzarsi di dolci e schifezze e non smetterร  di fare attivitร  fisica.

Lโ€™Umbria nellโ€™ambiente del culturismo che ruolo ha a livello nazionale?

In Umbria cโ€™รจ poco, solo piccole realtร  a livello agonistico.

Come descriverebbe lโ€™Umbria in tre parole?

Vivibile, la regione piรน bella dโ€™Italia, chiusa di mentalitร . Questโ€™ultima caratteristica non รจ detto che sia un difetto.

La prima cosa che le viene in mente pensando a questa regioneโ€ฆ

Famiglia.

Ilย  pittore inglese Graham Dean, plasma ยซmagnifiche modelle, atleti, incredibili feticisti del bondage, gemelli omozigoti, individui con imperfezioni fisicheยป usando i loro corpi come ยซveicoli dโ€™espressioneยป[1]. Attraverso i suoi incredibili e innovativi acquerelli, narra emozioni, idee e ricordi, giocando con i contrasti e con strati innumerevoli. Guardando ai suoi rossi, รจ facile immaginarsi le luminose tinte dellโ€™India, ma difficilmente potremmo credere che Dean sia stato ispirato anche dallโ€™Umbria.

 

Era il 1992 quando Graham Dean, nato a Birkenhead, nel Merseyside, venne in Italia per trascorrere sei mesi di soggiorno-studio alla British School di Roma. Aveva vinto un prestigioso premio โ€“ il Senior Abbey Award in Painting โ€“ e aveva sfruttato la possibilitร  offerta di vivere e visitare Roma e le cittร  circostanti. Da quel momento in avanti, lโ€™Italia gli entrรฒ nel cuore.
Durante le numerose visite fuori Roma, Graham visitรฒ la rinomata cittร  di Assisi e poi, sulla via del ritorno, si fermรฒ in una piccola cittadina sul Lago Trasimeno.
ยซNon sapevo niente dellโ€™Umbria, ma mi soffermai sul lago e sulle terre che lo circondano, chiedendomi come mai questo posto fosse un tale segreto. Perchรฉ era cosรฌ poco conosciuto?ยป afferma Graham. ยซUna volta tornato a Roma, giurai che un giorno sarei tornato per comprarvi una casa e, magari, uno studioยป.

Era solo lโ€™inizio: Graham Dean, che ha esposto in numerose personali in tutto il mondo, rimase cposรฌ folgorato dallโ€™Umbria che, adesso, possiede una casa-studio tra Migliano e San Vito, a circa 15 minuti da Marsciano. Torna in quella tenuta, circondata da campi e costeggiata dal fiume Fersenone, circa cinque o sei volte lโ€™anno.
ยซNello studio, lavoro sui progetti o sulle idee. Posso contare sulla gran quantitร  di tempo che ho, per pensare e riflettere. Mi sono accorto, nei quindici anni che possiedo la casa, che questo รจ lโ€™unico ambiente in cui posso rilassarmi completamente. Cโ€™รจ unโ€™atmosfera che รจ difficile da descrivere, a meno che non la si sperimenti in prima persona, e tutti quelli che vengono a farmi visita lo confermano. Cerco di non idealizzare troppo, so che per le persone che vivono qui โ€“ soprattutto i giovani โ€“ puรฒ essere difficile vivere serenamente, viste le difficoltร  economicheยป.

Come pittore del corpo umano, Graham Dean si รจ accorto che sta lentamente focalizzando la sua attenzione sullโ€™idea del paesaggio e sul senso dellโ€™altro che sia lui che i suoi amici sperimentano nella casa di Migliano. Sente che lโ€™Umbria come un territorio nuovo, da esplorare.
Quale sarร  il suo prossimo passo? Gli piacerebbe fare una grande mostra dei suoi lavori proprio qui, in Umbria, ma ancora attende proposte! Questo perchรฉ, nonostante numerosi giovani pittori abbiano cercato di agevolarlo, le istituzioni non lโ€™hanno fatto, il che ha portato a una situazione dโ€™impasse.
Ma chi lo sa? Scommettiamo che, presto o tardi, vedremo uno degli enormi e bellissimi dipinti di Graham Dean in uno dei nostri musei.

 


Fonte:ย www.grahamdean.com

 

[1] Adattamento di un articolo scritto da Galerie Maubert, Paris. Settembre 2011, in http://grahamdean.com/about/.โ‡‘

ยซLa musica rompe le barriere del linguaggio e va oltre le sovrastrutture, i giudizi o gli stereotipiยป.

Nil Venditti piรน che una promessa, oramai รจ una certezza della musica classica. Nata a Perugia, 23 anni fa, รจ una vera bacchetta magica. Nonostante la sua giovane etร  ha giร  diretto tante orchestre – ย ultimamente ha fatto concerti con grandi solisti come Fazil Say al pianoforte e la Philarmonica di Ljubljana oppure Vladim Brodsky al violino e la sinfonica di Rossini โ€“ e nellโ€™ottobre del 2017 ha vinto il secondo premio, piรน il premio speciale dellโ€™orchestra al concorso Jeunesses Musical di Bucharest con Lup Octavian al violoncello. Ora frequenta il master in direzione dโ€™orchestra alla Hochschule der Kรผnste di Zurigo sotto la guida del Maestro Johannes Schlaefli, uno dei maestri piรน famosi per direttori dโ€™orchestra del mondo.

Nil Venditti, 23 anni

Qual รจ il suo legame con lโ€™Umbria?

Ho avuto la fortuna di nascere nella splendida Perugia in una maniera un poโ€™ particolare: mia madre รจ di Ankara, Turchia, รจ venuta a Perugia per studiare lโ€™italiano allโ€™Universitร  per Stranieri. Mio padre, ciociaro, nato a Roma, รจ venuto a Perugia supportato negli studi dallโ€™ONAOSI. Si sono incontrati di fronte alla fontana Maggiore, in piazza IV Novembre, e lรฌ รจ cominciata la loro storia dโ€™amore.

Ha iniziato studiando e suonando il violoncello, quando ha pensato di diventare direttore dโ€™orchestra?

Piรน che sceglierlo ci sono stata indirizzata. Suonavo nella JuniOrchestra dellโ€™Accademia Nazionale di Santa Cecilia e un giorno il direttore, Maestro Simone Genuini, ha deciso di far dirigere alcuni di noi orchestrali, per scopi didattici. Deve aver notato qualcosa di interessante nei miei gesti perchรฉ mi ha indirizzata verso le migliori scuole e i migliori docenti italiani per quanto riguarda questa materia.

A 23 anni ha giร  diretto un Concerto di Natale alla Camera dei deputati e uno al Quirinale e, nel 2015, รจ stata insignita del premio Abbado istituito dal Miur: dove vuole arrivare? Qual รจ il suo sogno?

Sembra forse banale, ingenuo, stupido, anche un poโ€™ naรฏf, ma il mio sogno piรน grande รจ sempre stato quello di cambiare il mondo attraverso la musica. La musica ha un potere soprannaturale, capace di rompere le barriere del linguaggio e comunicare direttamente con quella parte di noi che non dipende da sovrastrutture, giudizi o stereotipi.

Come si fa a farsi obbedire da unโ€™intera orchestra?

Piรน che farsi obbedire da unโ€™orchestra direi che sarebbe meglio se la si riuscisse a sedurre. Se si sale sul podio con tanta umiltร  verso persone che hanno indiscutibilmente molta piรน esperienza di me, e con tanta voglia di fare musica, si incontreranno sempre occhi sorridenti e, oserei dire, persone pronte a darti una mano nella riuscita di un ottimo concerto!

E soprattutto come si trasmettono le proprie idee, la propria visione della musica agli altri componenti?

La prima regola per trasmettere le proprie idee รจ avercele in testa. Piรน chiara รจ lโ€™idea musicale nella mente, piรน sarร  facile trovare un gesto che la esprima in tutti i suoi piรน piccoli particolari. Poi รจ chiaro che quando il gesto non basta si puรฒ ricorre allโ€™uso della parola, ma questo di solito si verifica di rado.

Una caratteristica fondamentale per un direttore dโ€™orchestra?

Empatia. Chiunque puรฒ studiare per anni e anni la musica in ogni suo piรน piccolo particolare. Chiunque puรฒ allenare lโ€™orecchio e sentire se gli accordi sono giusti, chi รจ calante e chi crescente. Ma ciรฒ che non si puรฒ imparare รจ la capacitร  di poter comunicare con piรน esseri viventi in pochi millesimi di secondo e riuscire a creare un ambiente di lavoro sereno e produttivo.

I gesti che fa un direttore, per chi non รจ del mestiere, sembrano quasi fatti a caso: quanto feeling ci deve essere con lโ€™orchestra? ย ย 

Ogni piรน piccolo movimento di un direttore dโ€™orchestra รจ sempre un concentrato di informazioni per uno o piรน strumentisti. Non esistono movimenti che non vogliono dire niente. In generale si usa la mano destra per dare informazioni riguardanti il ritmo, mentre la mano sinistra per curare lโ€™espressivitร  e lโ€™interpretazione del brano che si sta eseguendo. Lโ€™orchestra bisogna pensarla sempre come una famiglia e il direttore dโ€™orchestra come un estraneo, un ospite che entra a far parte di quella famiglia per un paio di giorni. รˆ chiaro a questo punto che, non con tutte le orchestre ci sarร  sempre lo stesso feeling ma in ogni caso bisognerebbe riuscire a stabilire il miglior contatto possibile cosรฌ da esser liberi di eseguire il concerto senza stress o ansie varie.

Gli umbri, e soprattutto i perugini, hanno la fama di essere chiusi: si riconosce in questa caratteristica?

Ci sono nata, cresciuta e ho imparato ad amarla. Chiaramente avendo viaggiato tantissimo, ormai non mi riconosco piรน cosรฌ tanto in questa caratteristica e non saprei dire se sia un vantaggio o uno svantaggio.

Come descriverebbe lโ€™Umbria in tre parole?

Verde, calda, protetta.

La prima cosa che le viene in mente pensando a questa regioneโ€ฆ

Le meravigliose colline umbre in estate, coperte di quel verde particolare che abbiamo solo noi nella nostra bellissima regione.

ยซLa partita che mi ha dato piรน soddisfazione arbitrare? Quella a favore di terremotati di Norciaยป.

Piรน di 200 partite in serie A, arbitro internazionale dal 2007 โ€“ il 2017 รจ stata la sua ultima stagione per raggiunti limiti dโ€™etร  โ€“ 17 anni di attivitร  con lโ€™esordio nella massima serie nel 2003 e arbitro โ€œร‰lite Uefaโ€ dal 2012. Questi i numeri di Paolo Tagliavento di Terni, sicuramente il fischietto piรน rappresentativo dellโ€™Umbria e non solo. In campo ha lโ€™aria severa che serve per mettere in riga i 22 giocatori, nel parlarci, invece, รจ una persona disponibile e simpatica. Un umbro orgoglioso della sua terra.

 

serieA-arbitro

Paolo Tagliavento

Qual รจ il suo legame con lโ€™Umbria e con Terni?

รˆ un legame molto forte, perchรฉ sono nato, cresciuto e vivo tuttโ€™ora a Terni. Amo la mia regione e sono molto attaccato alle persone con cui ho vissuto e che hanno fatto parte della mia infanzia.

Pensa che lโ€™Umbria sia una regione in โ€œfuori giocoโ€, tagliata fuori rispetto ad altre realtร ?

Per la posizione che ha, รจ un poโ€™ tagliata fuori a livello di infrastrutture. Io ad esempio, uso spesso la macchina per i miei spostamenti. Fiumicino non รจ lontano, quindi mi capita anche di prendere lโ€™aereo quando ho partite lontane, mentre per quanto riguarda il treno non รจ proprio comodissimo. Per certi versi il suo essere un poโ€™ fuori, puรฒ essere un vantaggio, perchรฉ conserva la pace e la tranquillitร  che la caratterizzano.

Se lโ€™Umbria fosse una regola del calcio, quale sarebbe?

Il vantaggio. Che รจ una norma e non una regola, ma che quando la puoi applicare il gioco รจ sicuramente piรน vivace. Il vantaggio dellโ€™Umbria sono i suoi paesaggi, il cibo e la vita in generale che si respira qui.

Cโ€™รจ una partita che avrebbe sempre voluto arbitrare e non lo ha ancora fatto?

Potrei dire la finale del Mondiale, perchรฉ รจ il sogno di qualsiasi arbitro e in pochi ci arrivano. Invece dirรฒ la partita che piรน mi ha dato soddisfazione arbitrare: una gara di beneficenza dopo il terremoto del 2016, che si รจ disputata a Norcia tra gli attori e il personale della protezione civile. รˆ stato qualcosa di concreto per lโ€™Umbria e mi ha reso molto orgoglioso.

Gli umbri sono accusati di essere chiusi, si riconosce in questo stereotipo? Glielo hanno mai fatto notare?

No, non mi รจ mai successo. Forse nella parte Nord dellโ€™Umbria sono piรน chiusi rispetto a Terni, che risente dellโ€™influenza del carattere romanesco.

Ci sono in Umbria giovani arbitri che potrebbero arrivare ai suoi livelli?

Cโ€™รจ unโ€™ottima scuola di assistenti arbitrali, che sono arrivati a buoni livelli. Per quanto riguarda gli arbitri in Lega Pro e serie D cโ€™รจ qualcuno per potrebbe fare strada.

Cosa gli consiglierebbe?

Gli consiglierei di dare il massino, sempre. Di avere passione e di fare sacrifici, perchรฉ solo cosรฌ si puรฒ arrivare a determinati livelli. La passione รจ il motore trainante, ma non basta. Ci vuole anche impegno e fame di raggiungere lโ€™obbiettivo. Questa professione va messa un poโ€™ davanti a tutto. Lโ€™imbuto รจ molto stretto e in pochi arrivano in serie A. Ma gli consiglierei anche di divertirsi e di godesi la propria passione.

Come descriverebbe lโ€™Umbria in tre parole?

Bella, unica, poco aperta di mentalitร .

La prima cosa che le viene in mente pensando a questa regioneโ€ฆ

Serenitร .

ยซAppena arrivo a Citerna mi chiedo che cosa ci sono venuto a fare. Poi, dopo un paio di giorni, riprendo il ritmo umano di questi luoghi e non me ne vorrei piรน andare.ยปย 

Giornalista, autore televisivo e radiofonicoย per Rai e La7, responsabile editoriale perย Streamย eย dirigente cinema per Tele+, il tutto guidato da unโ€™unica passione: il cinema. Alessandro Boschi, natoย a Cittร  di Castello, torna spesso in questi luoghi per ritrovare la dimensione umana che questa terra regala.

 

giornalita

Alessandro Boschi

Qual รจ il suoย legame con lโ€™Umbria, considerando cheย vive fuori da diverso tempo?ย 

Sicuramente รจ un legame anagrafico, essendo nato a Cittร  di Castello e cresciuto a Citerna. In Umbria ho la mia famigliaย eย ho i ricordi legati alla mia infanzia. Ci torno spesso, soprattutto per ritrovare una dimensione piรน umana. A Roma o aย Milano si perdono questi ritmi, tutto รจ piรน frenetico, ma il mio lavoroย mi ha portato, per forza di cose,ย a lasciare lโ€™Umbria.

Lei si occupa di cinema, crede che lโ€™Umbria sia ben sfruttata in questโ€™ambito?ย 

Non รจ mal sfruttata,ย maย allโ€™Umbria servirebbe una mappatura di tutte le attivitร  legate al cinemaย perchรฉ,ย pur essendo piccola ne ha diverse e molto interessanti: penso ai festival di cinema, come ad esempio ilย Cdcinemaย di Cittร  diย Castello,ย di cui sono direttore artistico,ย o lโ€™Umbria Film Festival di Montone. Servirebbero delle strutture che organizzino e mettano in contatto tra loro tutte le piccole realtร  legate a questo mondo. Infine, la Filmย Commissionย dovrebbe essere ristrutturata e avere un peso maggiore, come avviene in altre regioni.

Daย autore di programmi tivรนย e radiofonici,ย se lโ€™Umbria fosse un suoย programmaย come la valorizzerebbe?ย ย ย 

Lโ€™Umbria,ย la sua vocazione, penso a quella religiosa, lโ€™ha individuata e la sfruttaย bene.ย Servirebbero perรฒ delle contaminazioni esterne. Mi spiego meglio: mantenere le nostre tradizioni, ma farle guidare da una mente che viene da fuori, per togliere quel provincialismo che cโ€™รจ e che non permette quelย veroย salto di qualitร ย cheย allโ€™Umbria servirebbe. La regioneย deve aprirsi di piรน e accettare le contaminazioni esterne, queste la possono solo che far crescereย e migliorare.ย ย ย ย ย ย ย ย 

Lo stereotipo dellโ€™essere chiusi lo ha mai avvertito, glielo hanno fatto mai notare?ย 

Certo cheย esiste, perรฒ devo dire che,ย a meย non me lo hanno fatto mai notare.ย Perugia poi รจ ancora piรน chiusa: quando facevo lโ€™universitร ย โ€“ sono stato qui per poco tempo –ย ho fatto pochissime amicizie con i perugini.ย Lโ€™Umbria, purtroppo, non ha aperture mentali, รจ una realtร ย troppoย anacronistica. Serve una legittimazione sociale e occorre al piรน presto aprire gli occhi e integrarsi al meglio.

Tre parole per descrivere lโ€™Umbria…ย 

Appetitosa, tranquilla e introversa.ย ย 

La prima cosa che leย viene in mente pensando a questa regione…ย 

Penso alla cartina geografica. Al fatto che lโ€™Umbria รจ lโ€™unica regione italiana che non ha sbocchi nรฉ sul mare nรฉ su altri Paesi, รจ chiusa e circondata da altre regioni. Forse la sua chiusura puรฒ derivare anche da questo.ย ย ย ย 

 

 

Per saperne di piรน su Cittร  di Castello
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