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I Lions Club della Zona IXB del Distretto 108-L hanno intrapreso un ambizioso cammino volto ad affrontare la realtร  della violenza di genere.

รˆ in questa ottica che venerdรฌ 2 febbraio 2024, presso il Centro Commerciale Collestrada, รจ stato presentato il service Lions Rosa, unโ€™importante iniziativa ideata per prevenire e contrastare questo drammatico fenomeno che sempre piรน frequentemente affligge la nostra societร . Il Service รจ rivolto ai giovani, in particolare alle ragazze tra i 13 e 16 anni e si articola su due livelli.

 

 

La prima parte propone – in collaborazione con lโ€™Istituto dโ€™Istruzione Superiore Giordano Bruno di Perugia e con il Servizio di psicologia della USL Umbria 1 – un percorso formativo e di presa di coscienza del valore del rispetto dellโ€™altro come persona, a prescindere da qualsiasi condizione dโ€™identitร  religiosa, di etnica e di genere, evitando pregiudizi e stereotipi riduttivi della pari dignitร . Questo percorso si avvale della metodologia peer education: un approccio nato dalla collaborazione tra ilย Comune di Perugia, ilย Centro Servizi Giovani, gliย istituti scolasticiย e lโ€™USL Umbria 1., di cui la Scuola Giordano Bruno ha giร  da tempo esperienza.

La seconda parte propone un percorso di apprendimento di difesa personale – di almeno 20 ore – per 30 studenti selezionati dalla scuola, con personale esperto della Federazione Italiana Krav Maga con lโ€™intento di creare una consapevolezza della potenziale pericolositร  dellโ€™interlocutore e quindi di evitare il contatto, e, nel caso deprecabile dellโ€™aggressione, saper reagire e mettersi in salvo.

Il gradito compito di presentare il service Lions Rosa รจ spettato a Letizia Mezzasoma, in qualitร  di Presidente del Lions Club Perugia Host, Club ideatore e promotore dellโ€™iniziativa che ha espresso profonda gratitudine allโ€™ideatore del Service: il Past Presidente Marco Dottorini.

 

 

Lโ€™Assessore alle Politiche Sociali, Famiglia, Diritto alla Casa, Pari Opportunitร , Servizi Civici, Edi Cicchi, ha manifestato riconoscenza e apprezzamento per il Service e per lโ€™attenzione che da sempre caratterizza lโ€™operato dei Lions nel territorio con progetti ad ampio respiro, in grado di affrontare realtร  sociali di grande interesse. Grande apprezzamento anche da parte del Direttore del Centro Commerciale di Collestrada Roberto Lo Duca per lโ€™iniziativa che ancora una volta evidenzia il rapporto collaborativo fra i Lions e il Centro Commerciale.

Il Presidente della Zona IXB, Antonio Cipiciani, ha sottolineato invece la grande collaborazione fra i Club della zona, in un anno particolarmente ricco di eventi che spaziano dal sociale alla salute, alla promozione della cultura.

Dopo la presentazione del Service, il Past Presidente del L.C Peruga Host, Giuseppe Maria Famร  ha introdotto i maestri della Federazione Italiana Krav Maga, Mario Benedetti e Altin Qoku che hanno illustrato quali comportamenti tenere per affrontare situazioni di pericolo e dato dimostrazione di diverse tecniche di difesa personale in caso di aggressione. Lโ€™evento รจ stato ampiamente condiviso da parte del pubblico che ha partecipato con grandissima attenzione allโ€™incontro.

L’attore ternano Stefano de Majo ci ha regalato la sua interpretazione della poesia “Lu martirio de S. Valentinu” scritta da Antonio Pecorelli nel 1969.

Stefano de Majo nelle vesti di Valentino

Frustatu a morte come San Callistuย 

e ammanettatu a tutte due le mano,

San Valentinu vescu, tutto pistu,

annรฒ avanti a la corte dโ€™Aureliano.

 

โ€œChi sรชte voi?โ€ je chiese in siciliano

un prefettacciu menzu sangue mistu.ย 

Dice: โ€œCome chi sรฒ, io sรฒ un ternano

che ciร  โ€˜na Fede e crede in Gesรน Cristuโ€.

 

โ€œPortร temelo via, quistu me scocciaโ€,ย 

fece quillu a li sbirri, a intendimentuย 

che โ€˜jj รจssero tajjata la capoccia…

 

… la testa rotolรฒ, e novanta inverniย 

su la Flaminia accesero โ€˜n gran ventu.ย 

Lu Santu, โ€˜ncรฒ guardava versu Terni.

 

 

 

 

 


Per gentile concessione di Stefano de Majo

รˆ curioso che una delle feste piรน sentite e festeggiate del mondo sia collegata non solo alla misteriosa agiografia del santo da cui trae il nome, ma che la figura stessa del martire sia ancora, in larga parte, confusa con quella di altri santi omonimi, generando una confusione non trascurabile sullโ€™origine della festa e sulla diffusione fino ai giorni nostri. Ma andiamo per ordine.

Le fonti ci dicono che un certo vescovo Valentino, nato a Interamna Nahars (lโ€™odierna Terni), venne convocato a Roma dal filosofo greco Cratone affinchรฉ ne curasse il figlio Cerimone, affetto da una grave patologia neurologica. Sembra che Valentino godesse della fama di taumaturgo perchรฉ, qualche tempo prima, aveva curato con successo un giovane nelle stesse identiche condizioni.

La guarigione di Cerimone spinge tutta la sua famiglia a convertirsi al Cristianesimo; si convertono anche alcuni discepoli di Cratone, tra cui Abbondio, figlio del Prefetto Furioso Placido. A quel punto interviene il Senato, che fa arrestare nel bel mezzo della notte Valentino e, di nascosto, lo fa giustiziare. La stessa fine fanno tre dei suoi discepoli che, nel riportarne le spoglie a Terni, vengono fatti arrestare e giustiziare dal Magistrato locale.

 

chiese di terni

Basilica di San Valentino

 

Altri dettagli, come la data della morte (14 febbraio) e la cittร  di sepoltura (Terni), si ritrovano in un documento ufficiale della Chiesa chiamato Martyrologium hieronymianum (V-VI secolo), mentre nella Passio Sancti Valentini episcopi et martiri (VI sec.) si indugia sui dettagli relativi alla tortura e alla morte per decapitazione. Le fonti ci permettono di ricostruire lโ€™epoca in cui avviene la vicenda, presumibilmente tra il 346 e il 347, in piena etร  post-costantiniana. Questo spiegherebbe anche lโ€™agire di nascosto: i magistrati non avevano piรน la facoltร  di perseguire legalmente i cristiani. Il vescovo e suoi discepoli furono poi sepolti sulla collina di Terni, al LXIII miglio della via Flaminia; qui sorse in seguito una basilica che, dopo essere stata distrutta e ricostruita piรน volte, รจ ricordata per aver ospitato lโ€™incontro, nel 792, tra Papa Zaccaria e il re longobardo Liutprando, che cosรฌ donรฒ alla Chiesa di Roma numerose cittร , tra cui Sutri. Il luogo fu scelto proprio perchรฉ i Longobardi tenevano in grande considerazione le capacitร  taumaturgiche che avevano accompagnato la figura del santo in vita come nella morte.

La basilica, cosรฌ come la vediamo oggi, รจ frutto di una ricostruzione seicentesca fatta a seguito della rivalutazione delle figure dei primi martiri fatta da Papa Paolo V. Vennero infatti promossi degli scavi per recuperare le spoglie di Valentino, che riposarono per circa tredici anni nella cattedrale di Terni, in attesa che i lavori di ristrutturazione venissero terminati. Oggi sono conservate in unโ€™urna posta sotto lโ€™altare.

 

San Valentino

La storia dโ€™amore tra Sabino e Serapia

Non lontano dalla basilica, vi รจ anche una necropoli, detta delle Acciaierie. Nel 1909 vi fu ritrovato un sarcofago bisomo, cioรจ con due corpi, il cui corredo funerario presentava, tra le altre cose, anche due braccialetti intrecciati. Qualcuno lo interpretรฒ come il simbolo dellโ€™amore eterno di due figure molto apprezzate dalla tradizione popolare, ovvero Sabino e Serapia che, con la benedizione di Valentino, si sarebbero amati per sempre. Da qui qualcuno ha fatto derivare lโ€™associazione tra il Santo e la festa degli innamorati. In realtร  le analisi hanno dimostrato che si tratta dei corpi di due bambine, antecedenti di 8 secoli rispetto a San Valentino: la loro tomba รจ stata ricreata completamente allโ€™interno della sezione archeologica del CAOS (Centro Arti Opificio Siri).

Lโ€™altro Valentino

In realtร  della figura di Valentino sappiamo davvero poco, soprattutto se pensiamo ai casi di omonimia e alle tante e controverse teorie secondo cui sarebbe diventato il patrono degli innamorati. Si รจ parlato infatti anche di un altro Valentino, martirizzato sempre il 14 febbraio, che perรฒ era un prete di Roma. Le date perรฒ non corrisponderebbero: sembra che la vicenda del Valentino romano si sia svolta sotto lโ€™impero di Gallieno, tra il 253 e il 268, e che il suo corpo sia stato inumato ai piedi dellโ€™attuale collina dei Parioli. Cosรฌ, per diverso tempo, gli studiosi hanno ritenuto che si trattassero semplicemente di due persone diverse.

Per altri, invece, lโ€™appellativo di santo sarebbe stato dato al finanziatore della basilica soprastante la catacomba di San Valentino, a Roma: era prassi comune, infatti, ringraziare i benefattori con appellativi altisonanti, come nel caso di Santa Prassede o di Santa Cecilia. Solo recentemente รจ stata accolta lโ€™idea che i due Valentino siano stati in realtร  la stessa persona, il cui culto si sarebbe diffuso da Roma fino alla cittร  natale del santo, non cosรฌ distante, dove i concittadini lo avrebbero tributato del titolo di episcopus.

Lo zampino degli inglesi

Questo perรฒ non spiega come abbia fatto un santo, famoso per le sue capacitร  di guaritore, a diventare il patrono degli innamorati. Per alcuni la Festa di San Valentino deriverebbe dai Lupercalia, festeggiamenti sfrenati afferenti alla venerazione del dio pagano della fertilitร  Luperco, che cadevano il 15 di febbraio. Nel 496 d.C. Papa Gelasio decise di trasformare la connotazione dei festeggiamenti in modo da renderla piรน aderente alla morale cristiana e di anticipare tutto al 14, cosรฌ che coincidessero con il giorno dedicato a San Valentino. Questa tradizione venne rinforzata dai Benedettini, i primi custodi della basilica ternana, ma fu consacrata da una cultura che potremmo definire di massa โ€“ sebbene ante litteram – da Geoffrey Chaucher. Il poeta inglese, nella sua opera Il Parlamento degli Uccelli, associa la ricorrenza di Valentino al fidanzamento di Riccardo II dโ€™Inghilterra con Anna di Boemia e chiama il santo a sovrintendere alla ยซfesta dellโ€™amoreยป che a febbraio inoltrato sโ€™impadronisce di tutte le creature disseminate sulla Terra da madre Natura, uccelli compresi. La stessa immagine viene poi ripresa da Shakespeare e da alcuni poeti francesi, che la traghettarono verso i tempi moderni sempre piรน simile alla forma in cui la conosciamo oggi.

San Valentino in Umbria

Al Santo, in Umbria, sono dedicati diversi edifici e luoghi di culto, nonchรฉ numerosi toponimi. Uno di questi รจ San Valentino della Collina, frazione del Comune di Marsciano citata giร  nel 1163 nel diploma imperiale concesso da Federico I al vescovo di Perugia.

Chiesa di San Valentino, Casteldilago

La chiesa principale del borgo รจ dedicata proprio a Valentino. In Valnerina, a Scheggino, vi รจ invece il castello di San Valentino โ€“ sempre arricchito dallโ€™omonima chiesa โ€“ sorto come villa dipendente dal feudo abbaziale di San Piero in Valle. Nella chiesa sono conservati degli affreschi votivi in cui San Valentino ora compare ai piedi della croce con Santa Caterina dโ€™Alessandria e ora attornia la Beata Vergine assieme a San Biagio.

Scendendo verso Terni, una chiesa dedicata a San Valentino si trova anche a Casteldilago, piccolo borgo posto nel Comune di Arrone. Qui una statua del santo tiene tra le mani, con fare protettivo, una riproduzione in miniatura del borgo.

Le opere esposte nel cuore della cittร  di Terni: presso il Museo Diocesano, nella collettiva dโ€™arte La Stanza delle Metamorfosi, a cura dellโ€™Associazione Ponte degli artisti Terni e presso la Little Gallery nella Galleria del Corso.

Il maestro Igor Borozan, in occasione dellโ€™XI edizione del San Valentino Arte 2024, espone a Terni alcune delle sue inedite opere scultoree, omaggio artistico al patrono della cittร  e simbolo dellโ€™amore a livello universale.

 

 

Borozan, talento poliedrico noto per la sua maestria nel dominio di varie tecniche artistiche, ha creato una collezione di sculture in ceramica che racchiude l’intensitร  dell’abbraccio in forme vibranti. Lโ€™atto creativo e la magia della terra che diventa ceramica avvicina lโ€™artista al divino, esprimendo, attraverso corpi sinuosi e dettagli anatomici sorprendenti, l’essenza della vita e la capacitร  dell’arte di comunicare l’intangibile.

Gli abbracci in ceramica di Borozan saranno esposti nel cuore della cittร  di Terni fino al 29 febbraio: presso il Museo Diocesano, nella collettiva dโ€™arte La Stanza delle Metamorfosiย a cura dellโ€™Associazione Ponte degli artisti Terni e presso la Little Gallery nella Galleria del Corso.

Opere sopraffini, frutto di un’elaborata ricerca artistica e di un processo creativo intenso che racchiudono l’esperienza di vita e l’amore che l’artista trasmettere attraverso la propria creativitร . Ogni opera scultorea esprime una storia, una narrazione sull’amore e sul suo potenziale trasformativo. Ogni dettaglio, ogni forma plasmata รจ una testimonianza della passione e dell’ispirazione che hanno guidato Borozan nella realizzazione di queste opere uniche che diventano icone di passione e connessione e si prestano allโ€™osservatore come ganci emozionali che consentono ad ognuno di intraprendere il viaggio nellโ€™inconscio al fine di ritrovare quel filo conduttore profondo con il proprio sentire.

 


https://www.facebook.com/igor.bozaborozan

https://www.instagram.com/borozan227?igsh=MWs5bG00c2cwNTVpZg==

La difficile e complessa sfida per contrastare i cambiamenti climatici passa attraverso la consapevolezza che il comportamento responsabile di ciascuno possa contribuire ad ostacolare un fenomeno che genera grandi preoccupazioni per il futuro.

รˆ in questo contesto che mercoledรฌ 24 gennaio us. alle ore 9.00 presso il Parco Chico Mendez a Pian di Massiano di Perugia il Lions Club Perugia Host ha attuato un intervento mirato sul territorio mettendo a dimora sei alberi che derivano dalla compensazione di CO2 emessa in occasione del Convegno Ambiente e Cambiamento Climatico: Boschi, Anidride Carbonica ed Energie Rinnovabili organizzato dallo stesso Club Lions.

 

 

Il calcolo dellโ€™emissione di CO2 รจ stato eseguito con il supporto del Progetto Europeo LIFE CLUVUT (Valutazione economica degli alberi in cittร ), di cui il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dellโ€™Universitร  degli Studi di Perugia, diretto dal Prof. Giovanni Gigliotti, รจ capofila e il Comune di Perugia รจ partner. Responsabile del progetto รจ il Prof. Marco Fornaciari da Passano. Proprio dallโ€™adesione del L.C. Perugia Host al bando comunale Alleanza per il Verde urbano, che deriva dallo stesso progetto LIFE CLIVUT che, รจ scaturito il processo di compensazione e messa dimora degli alberi. Gli alberi, di grossa taglia, sono stati scelti secondo le loro prestazioni ecologiche, tenendo conto anche delle peculiaritร  del luogo, il costituendo Bosco del Buon Respiro, ideato dal L.C. Perugia Host per dare sollievo alle persone affette da allergie da pollini ma anche coinvolto nel miglioramento dellโ€™aria in un contesto polifunzionale di occasioni sportive e passeggiate.

Lโ€™evento rientra a pieno titolo nelle attivitร  previste per il Service Nazionale Lions: Club a impatto zer0: piantiamo alberi e ricicliamo smartphone, Distretto 108L, per la salvaguardia dellโ€™ambiente; tale service prevede anche il coinvolgimento di Amministrazioni Pubbliche e Scuole primarie che sono coloro che i Lions possono/devono coinvolgere per contribuire alla crescita ed al benessere delle proprie comunitร .

Congiuntamente, AMAR ODV (Associazione Volontariato Malattie Respiratorie) ha messo a disposizione altri sette alberi, con fondi raccolti nella Giornata Nazionale del Respiro e delle Malattie Respiratorie tenutasi il 18 settembre 2023, che sono stati messi a dimora nello stesso luogo e con le stesse finalitร .

 

 

La prima messa a dimora, sovvenzionata dal L.C. Perugia Host, la cui Presidente per lโ€™anno 2023-2024 รจ Letizia Mezzasoma, รจ stata sostenuta dal Comune di Perugia, dallโ€™AFOR (Agenzia Forestale Regionale) e dal Progetto LIFE CLIVUT mentre, la seconda sovvenzionata dallโ€™Associazione AMAR ODV, la cui Presidente รจ Alessia Zegna, รจ stata sostenuta anche dai Lions Club della Zona IXB del Distretto 108L.

Alla manifestazione hanno partecipato numerose autoritร  lionistiche tra cui Antonio Cipiciani, Presidente della Zona IXB, Letizia Mezzasoma, Presidente L.C. Perugia Host, Carla Carozzi, Presidente del L.C. Perugia Augusta Perusia, Riccardo Baldelli, Presidente L.C. Perugia Fonti di Veggio, Aldo Ranfa, Coordinatore Distretto del Service Nazionale.

Erano presenti, inoltre, lโ€™Assessore ai Lavori Pubblici, Infrastrutture, Ambiente e Aree Verdi del Comune di Perugia, Otello Numerini, La Presidente di AMAR ODV, Alessia Zegna e il Responsabile del Progetto LIFE CLIVUT, Marco Fornaciari da Passano. Alla messa dimora degli alberi hanno parteciperanno anche due Classi del Liceo Statale โ€˜Assunta Pieralliโ€™ di Perugia, accompagnati da alcuni docenti, che poi si sono intrattenuti per visitare il Parco Chico Mendez insieme ad Aldo Ranfa.

Il San Valentino Pop nella versione teatrale di Stefano de Majo sarร  negli Usa grazie al catalogo del Menotti Art Festival, consolidando il legame tra i due mondi nel segno del maestro Menotti.

Il catalogo parteciperร  a varie mostre d’arte a New York e Los Angeles durante i festeggiamenti del Valentine’s day. Giร  in precedenza la versione teatrale pop di Stefano de Majo ha rappresentato in seno al Menotti Art Festival una testimonianza artistica e culturale della regione Umbria e della sua vocazione all’amore e alla pace nel mondo.

Nel 2023 infatti l’attore si รจ esibito con la sua piรจce a monologo in varie manifestazioni del Menotti Art Festival: in particolar modo ciรฒ รจ avvenuto il 10 maggio scorso a Bruxelles alle Regions d’Europe presso la sede regionale Abruzzo Avenue Louise 210, e l’indomani 11 maggio proprio nella sede della Regione Umbria alla presenza della dottoressa Gabriella Ceccarelli, presso il Parlamento Europeo, grazie a Giovani Europei Magazine e Spoleto Meeting Art, su invito del direttore artistico Paola Biadetti e del presidente del Menotti Art Festival Luca Filipponi. Successivamente poi il 27 maggio, si รจ ripetuto a Venezia all’interno della Biennale e infine l’8 luglio a Spoleto in occasione del Menotti Art Festival.

 

A Bruxelles

 

Lo stesso autore e interprete della piรจce ha cosรฌ spiegato il proprio lavoro teatrale, ponendo in risalto le radici storico culturali del territorio umbro, riguardo ai valori della pace e dell’amore: ยซL’Umbria, verde cuore d’Italia, รจ da sempre, oltre che luogo di bellezza naturale e paesaggistica, anche una terra di profondo misticismo e spiritualitร , che esprime attraverso figure di eremiti e di santi la propensione all’amore e alla pace. Non vi รจ altro luogo al mondo che possa vantare, in rapporto all’estensione del territorio e al numero degli abitanti, un cosรฌ gran numero di celebri mistici e santi, donne e uomini dediti all’amore e alla pace, cui un territorio abbia dato i natali. Solo per citare alcune donne infatti, furono umbre Santa Chiara d’Assisi, sua sorella Sant’Agnese, cosรฌ come anche Santa Rita da Cascia. Ma se pensiamo ad alcuni degli uomini divenuti poi santi, ci accorgiamo che sono umbri figure importantissime come il patrono d’Italia, San Francesco d’Assisi, il patrono d’Europa, San Benedetto da Norcia e persino il patrono dell’amore nel mondo: San Valentino da Terni, considerato universalmente il protettore degli innamorati anche nei paesi di diversa religione. La mia piรจce teatrale gioca proprio sulla trasversalitร  del santo innamorato tracciandone un ritratto non solo religioso ma anche popolare, tra sacro e profano, tra storia reale e mera leggenda. Si alterneranno cosรฌ spunti storici attinenti alla figura del martire ternano realmente esistito, tratti dal saggio pubblicato da Giuseppe Cassio e Edoardo D’Angelo con la collaborazione di Paolo Cicchini, ad altri spunti del tutto leggendari, ripresi da autori come Chaucer, Shakespeare e persino Edgar Allan Poe, i quali furono i primi a parlare in letteratura di San Valentino. Ma vi sono persino rimandi alla storia preromana e dunque pagana, che evidenziano le antiche radici culturali dell’Umbria come terra di pace e di amore, con l’antica tradizione migratoria del Ver Sacrum, attestata da autori quali Strabone, Scilace, Plinio il Vecchio e Dionigi d’Alicarnasso, che testimoniano come i popoli umbri conquistarono territori senza alcun uso di armi ma attraverso migrazioni di coppie di innamorati alla ricerca di nuove terre da coltivareยป.

 

Stefano de Majo

 

Ecco dunque il potente messaggio di pace e d’amore che arriva dall’Umbria attraverso il Menotti Art Festival e la piรจce teatrale su San Valentino Pop di Stefano de Majo, in questo momento in cui il mondo รจ attraversato da guerre e violenza. Da questo lavoro teatrale รจ stato realizzato anche un cortometraggio in lingua inglese prodotto dall’associazione Claudio Conti con il patrocinio del Comune di Terni per veicolare il messaggio di pace di San Valentino nel mondo attraverso l’arte, nello spirito caro al Maestro Menotti, per il quale l’arte deve essere un gesto d’amore.

Gianfranco Vergoni, nato e cresciuto nel capoluogo, torna per presentare il libro del suo esordio letterario.

Ha tutta lโ€™aria dellโ€™evento da non perdere lโ€™appuntamento letterario in calendario il 9 febbraio alle 18:00 a Perugia. La libreria Feltrinelli ospita la presentazione de Il cielo dโ€™erba opera prima di Gianfranco Vergoni edita da Longanesi.

Lโ€™autore, infatti, rappresenta per il capoluogo una di quelle eccellenze capaci di tenerne alto il nome e di esportarne lโ€™identitร . Gianfranco Vergoni ha intrapreso il cammino dellโ€™arte, frequentando la danza al pari della coreografia, il musical al pari dellโ€™operetta, la regia al pari โ€“ oggi – della letteratura, ma non ha mai dimenticato Perugia. In piรน di trentโ€™anni di teatro โ€“ con oltre cinquanta titoli allโ€™attivo โ€“ ha tradotto e adattato copioni, vincendo premi importanti, ma pur vivendo a Roma, ha voluto mantenere i contatti con la cittร . Per la famiglia, ma anche per non spezzare i legami con il luogo che lโ€™ha visto crescere e formarsi, dalla scuola dellโ€™obbligo al liceo โ€œA Mariottiโ€, frequentato con eccellente profitto, ai corsi del Centro Professionale Danza โ€œFloriana Mariottiโ€ dove ha indossato le prime scarpette. โ€œIl cielo dโ€™erbaโ€ costituisce un debutto letterario (giร  un altro romanzo, comunque, sta per essere dato alle stampe – ndr) ma nella prosa matura, descrittiva senza essere mai troppo dura, delicata, tanto da superare gli stereotipi e la codardia del non detto – che esiste e vive – si radicano gli input di un percorso umano, personale e professionale ricco di incontri ed esperienze. Alla base della storia narrata โ€“ della quale parlerร  con lโ€™autore ed il pubblico lo psicoterapeuta e psicodrammatista Enrico Santori, mentre Angela Pellicciari curerร  la lettura di alcuni brani โ€“ la transizione di genere. Piรน piani si intrecciano – sentimentale, fisico, mentale, sociale, lavorativo โ€“ e nessuno di questi riguarda un solo individuo. Accanto allโ€™io narrante, Francesco, cโ€™รจ Viola, amata e sposata, ed i rispettivi mondi, che, oltre ad intrecciarsi vicendevolmente, incontrano ed attraversano quelli di chi partecipa alle loro vite. Lo snodo della vicenda โ€“ fatto salvo lโ€™amore, percepito dalla prima allโ€™ultima pagina โ€“ รจ il corpo. Se in Francesco rimanda alla rappresentazione di sรฉ stesso, per Viola รจ un involucro ingombrante, in cui riesce sempre meno a riconoscersi. Eppure, in quel corpo che deve, puรฒ e riuscirร  a modificarsi, con tutto il suo carico di strappi ed emozioni, cโ€™รจ il segreto di un cambiamento di prospettiva che va oltre il fatto, per diventare uno strumento didattico con cui approcciarsi alla vita. Nessuno dei personaggi, alla fine, sarร  piรน come prima, ma lโ€™inevitabilitร  del cambiamento prelude ad una sorta di ri-nascita.

Grande successo dellโ€™ingresso trionfale del Bartoccio e della Rosa nel corteo carnevalesco con il carro agricolo, musica, canti, balli, tamburi, e le maschere del territorio.

Si รจ concluso con grande successo il fine settimana delle Giornate del Bartoccio 2024, con la Gara di Bartocciate e il corteo dellโ€™Ingresso trionfale del Bartoccio.

Venerdรฌ 2 febbraio, al Circolo di Ponte dโ€™Oddi, notevole colpo di scena con le votazioni della Gara di Bartocciate, che ogni anno mette in campo i poeti perugini per satireggiare il potere e il malcostume: infatti il pubblico, dopo aver ascoltato le bartocciate presentate dagli autori o lette dal Bartoccio, alias Graziano Vinti, ha espresso le sue preferenze, che hanno dato un risultato davvero sorprendente. Ecco il podio dei classificati:

 

Primo classificato: Luigi Cordidonne

 

 

  • Primo classificato: Luigi Cordidonne, con la bartocciata Lu Sindacu de Terni.
  • Seconda classificata: Nuvoletta Giugliarelli, con la bartocciata โ€˜L re a cavallo sta a guardร ;
  • Terzo classificato: Stefano Vicarelli, con Il Bartoccio tra guerra e pace;

 

Ebbene sรฌ, per la prima volta nella storia, un ternano vince la Gara delle bartocciate perugine! Si tratta davvero di un fatto storico, che amplia il raggio dโ€™azione delle Bartocciate: โ€œSiamo davvero lieti che il pubblico perugino abbia apprezzato e premiato una bartocciata in dialetto ternatoโ€, ha dichiarato il Presidente della Societร  del Bartoccio, Renzo Zuccherini: โ€œรจ un fatto che mostra come la nostra cittร  oggi non sia piรน il borgo chiuso in se stesso, ma รจ ormai formata da cittadini che provengono non solo da tutta la regione, ma da tante regioni italiane e da tanti paesi, con tante presenze culturali che arricchiscono la cittร  e si contaminano nel segno dellโ€™aperturaโ€.

Dopo la Gara, il Circolo di Ponte dโ€™Oddi ha offerto uno stuzzichino, ossia un bocon de damagnร ย a tutti i presenti, e poi alle ore 21,00 รจ iniziato lo spassosissimo Corzo de Perugino tenuto dal docente Diego Mencaroni assistito dal lettore Leandro Corbucci.

Il momento culminante delle Giornate si รจ avuto nel pomeriggio di sabato 3 febbraio, quando musicanti, ballerini, figuranti, maschere varie hanno cominciato a radunarsi ai giardini Caselli Moretti, proprio sotto la chiesa di S. Ercolano, dietro al carro agricolo tirato da due bovini su cui, secondo lโ€™antica tradizione, il Bartoccio e la Rosa fanno il loro ingresso trionfale in cittร . Sul carro, a suonare lโ€™organetto e a recitare bartocciate cโ€™era Graziano Vinti come Bartoccio, accompagnato da Gigliola Giorgetti nei panni della Rosa.

 

Bartoccio e la Rosa

 

La bartocciata รจ stata distribuita in foglio volante, proprio come avveniva nei secoli passati. Ai bambini invece รจ stata distribuita la bandierina del Bartoccio, che hanno sventolato gioiosamente per tutto il corteo. Il corteo, tutto pedonale sia per rispettare la tradizione, ma anche per scelta ecologica verso il futuro, si รจ incamminato per viale Indipendenza, via Baglioni, piazza Matteotti, via Fani, per entrare infine in corso Vannucci fino a piazza ndella Repubblica. Qui il Bartoccio รจ salito sul palco, dove รจ stato proclamato non solo โ€œre del carnevaleโ€, come da tradizione, ma questa volta anche โ€œsindaco di Perugiaโ€, tanto per richiamare lโ€™attuale fermento pre-elettorale.

A questo punto il Bartoccio ha chiamato a presentarsi le due maschere del territorio perugino che hanno partecipato al corteo, cioรจ Carnโ€™valino di Pretola e Toni di Magione, facendole conoscere al pubblico perugino. Un ringraziamento รจ stato rivolto anche ai volontari Auser, che hanno discretamente accompagnato tutto il corteo. Quindi il Bartoccio ha chiamato ad esibirsi davanti al palco la Filarmonica โ€œG. Verdiโ€ di Spina, con le sue fantastiche Bartoccine (cioรจ le majorettes che aprivano il corteo); i figuranti contadini di Civitella dโ€™Arna, e poi via via le scuole di ballo Polvere di Stelle e Hakuna Matata, e il gruppo di percussionisti di Anarchia ritmica.

Cosรฌ la piazza si รจ riempita delle musiche della banda, degli organetti, delle fisarmoniche, dei balli, e dai ritmi frenetici delle percussioni, mentre il Bartoccio ha chiuso la manifestazione recitando la โ€œBartocciata 2024โ€ e cantando la Canzona del Bartoccio, accompagnato dalle buffe movenze della Rosa.

Inizia domenica 4 febbraio prossimo al Teatro Cesare Caporali di Panicale alle ore 17,00 un ciclo di incontri sulla cultura e la storia locale, in particolare del territorio del Lago Trasimeno, che il Gal Trasimeno-Orvietano in collaborazione con l’accademia Masoliniana di Panicale e con il patrocinio del Comune, hanno organizzato per poter far vivere delle domeniche pomeriggio all’insegna della cultura.

Inizia domenica 4 febbraio prossimo al Teatro Cesare Caporali di Panicale alle ore 17,00 un ciclo di incontri sulla cultura e la storia locale, in particolare del territorio del Lago Trasimeno, che il Gal Trasimeno-Orvietano in collaborazione con l’accademia Masoliniana di Panicale e con il patrocinio del Comune, hanno organizzato per poter far vivere delle domeniche pomeriggio all’insegna della cultura. Nel primo incontro si parlerร  della Storia Geologica del Lago Trasimeno e dellโ€™unicitร  della sua formazione, con Giorgio Cardinali, Claudio Bellaveglia e Beniamino Giommini, per continuare nelle date di 18 febbraio, 3 marzo, 17 marzo e 14 aprile con altri interessanti ed inediti argomenti. A seguire infatti ci sarร  Michela Nucciarelli che ha condotto una articolata e interessante ricerca su Elena Guglielmi e il pizzo dโ€™Irlanda di Isola Maggiore la cosiddetta โ€œFata Brunaโ€ del Castello, scopriremo in questo caso alcuni aspetti di una ricerca che ha molti inediti.

 

 

 

Si continuerร  il 3 marzo con lโ€™antropologa Maura Lepri, che racconterร  un altro inedito del Santuario di Mongiovino, un punto di riferimento sia religioso che culturale, che ha avuto un passato glorioso. In questo caso il tema riguarda gli ex voto, anche questo tema di cui si รจ poco parlato e anche poco scritto, a parte le relazioni della Soprintendenza quando furono restaurati.

A seguire il 17 marzo si affronterร  il tema relativo alla figura di Militone Moretti, un imprenditore illuminato in Valnestore, che con tanto talento e un po’ di fortuna, tra la fine dellโ€™800 e gli inizi del โ€˜900, ha costruito un patrimonio come imprenditore, ma รจ stato anche un politico di fama nazionale. Fu lui a sperimentare, in Valnestore, nella sua azienda agricola, estesa per migliaia di ettari, le prime coltivazioni di Luppolo in Italia. Sarร  il Prof. Mario Squadroni, giร  soprintendente archivistico in Umbria, a presentare questa figura e le ricerche che ha fatto sul personaggio. Dopo una piccola pausa pasquale si finirร  con un importante personaggio storico panicalese, Pio Cesarini, e sarร  proprio il nipote Giangiorgio Cesarini a raccontare il suo amore per la fotografia e il ricco archivio di immagini del โ€˜900 che racconta questa sua passione. Panicale, uno dei borghi piรน belli dโ€™Italia, il teatro Cesare Caporali nel cuore di questa bellissima cittadina che ha conservato tutto il suo stile medioevale, saranno i protagonisti di tante storie inedite del territorio del Trasimeno, dove il Paesaggio, la storia, la natura determinano una bellezza stupefacente che รจ alla base del suo sviluppo. Questa iniziativa vuole animare la vita dei piccoli borghi anche in un periodo che รจ meno affollato dai tanti turisti che ogni anno ci vengono a fare visita. Una offerta culturale che vuole arricchire lโ€™uso di un gioiello come il teatro Caporali e diffondere la cultura in quanto tale per chi voglia passare una domenica pomeriggio diversa e ascoltare di quanta ricchezza si puรฒ godere in questo lembo della Regione dellโ€™Umbria. Il ringraziamento del Gal va alla Presidente della Masoliniana Maria Lucia Perego per lโ€™organizzazione, a tutti i relatori e i collaboratori che hanno reso possibile questo evento.

La grande fiera biennale per il Centro Italia: 4-7 febbraio 2024

Expo Tecnocom, la grande kermesse professionale per il settore dei pubblici esercizi, delle attivitร  ricettive e dellโ€™arte bianca, torna dal 4 al 7 febbraio 2024 presso il centro Umbriafiere di Bastia Umbra (Perugia).

Lโ€™esposizione, ideata e organizzata da Epta Confcommercio Umbria, si conferma una delle piรน importanti fiere italiane interamente dedicata a tecnologie, prodotti, servizi ed arredi per pubblici esercizi, attivitร  ricettive e laboratori di arte bianca.

 

 

Nella cornice del centro fieristico domanda ed offerta tornano ad incontrarsi dopo la pausa forzata dovuta alla pandemia e, per ripartire in grande stile, Il pubblico puรฒ partecipare a un ricco calendario di eventi, convegni, workshop, dimostrazioni tecniche e laboratori con grandi nomi che si alterneranno nelle performance tecniche e nei cooking show.

Una rassegna ideata e costruita per agevolare lโ€™incontro tra imprese, esercenti e associazioni di categoria con lo scopo di sviluppare new business, confrontarsi ed aggiornarsi puntando tutti nella stessa direzione: la soddisfazione del cliente.

Saranno riproposte, per facilitare lโ€™orientamento dei visitatori e favorirne la ricerca merceologica le tre macro aree tematiche: Food, Equipment e Contract. Materie prime, arredamento da interno ed esterno, impianti, attrezzature, macchinari, complementi e tanto altro, distribuiti in 4 padiglioni, per un totale di 16.000 metri quadrati e 300 stand.

A Expo Tecnocom si puรฒ trovare tutto quello che occorre per il business development e per ampliare e migliorare le potenzialitร  e gli orizzonti delle imprese. Molti anche i momenti di contatto tra professionisti e associazioni di categoria per lavorare insieme al raggiungimento di importanti obiettivi aziendali e per la migliore soddisfazione del cliente. La fiera vuole anche confermarsi come luogo perfetto dove trovare idee, spunti e instaurare utili contatti per tutti quelli che desiderano avviare unโ€™attivitร  di ristorazione, bar, birreria, distribuzione alimentare, somministrazione e ricettivitร .

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