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Le opere esposte nel cuore della cittร  di Terni: presso il Museo Diocesano, nella collettiva dโ€™arte La Stanza delle Metamorfosi, a cura dellโ€™Associazione Ponte degli artisti Terni e presso la Little Gallery nella Galleria del Corso.

Il maestro Igor Borozan, in occasione dellโ€™XI edizione del San Valentino Arte 2024, espone a Terni alcune delle sue inedite opere scultoree, omaggio artistico al patrono della cittร  e simbolo dellโ€™amore a livello universale.

 

 

Borozan, talento poliedrico noto per la sua maestria nel dominio di varie tecniche artistiche, ha creato una collezione di sculture in ceramica che racchiude l’intensitร  dell’abbraccio in forme vibranti. Lโ€™atto creativo e la magia della terra che diventa ceramica avvicina lโ€™artista al divino, esprimendo, attraverso corpi sinuosi e dettagli anatomici sorprendenti, l’essenza della vita e la capacitร  dell’arte di comunicare l’intangibile.

Gli abbracci in ceramica di Borozan saranno esposti nel cuore della cittร  di Terni fino al 29 febbraio: presso il Museo Diocesano, nella collettiva dโ€™arte La Stanza delle Metamorfosiย a cura dellโ€™Associazione Ponte degli artisti Terni e presso la Little Gallery nella Galleria del Corso.

Opere sopraffini, frutto di un’elaborata ricerca artistica e di un processo creativo intenso che racchiudono l’esperienza di vita e l’amore che l’artista trasmettere attraverso la propria creativitร . Ogni opera scultorea esprime una storia, una narrazione sull’amore e sul suo potenziale trasformativo. Ogni dettaglio, ogni forma plasmata รจ una testimonianza della passione e dell’ispirazione che hanno guidato Borozan nella realizzazione di queste opere uniche che diventano icone di passione e connessione e si prestano allโ€™osservatore come ganci emozionali che consentono ad ognuno di intraprendere il viaggio nellโ€™inconscio al fine di ritrovare quel filo conduttore profondo con il proprio sentire.

 


https://www.facebook.com/igor.bozaborozan

https://www.instagram.com/borozan227?igsh=MWs5bG00c2cwNTVpZg==

Un circo itinerante per le vie di Terni, uno spettacolo teatrale, un cortometraggio in due lingue e tanti eventi. La cittร  celebra San Valentino in diverse forme sotto la guida artistica dellโ€™attore e autore ternano Stefano de Majo.

Il Circo dellโ€™Amore รจ un corteo di artisti che, attraverso differenti discipline – dalla danza aerea alla giocoleria, dalla street band jazz alla clowneria โ€“ ha animato nei giorni scorsi le vie di Terni narrando, come degli antichi cantastorie pop, le vicende del Patrono. Oggi, 14 febbraio, il tutto si arricchisce con unโ€™esibizione teatrale e la proiezione del cortometraggio (entrambi anche in lingua inglese) su San Valentino e la sua Valle Incantata.

 

The Enchanted Valley of Saint Valentine

Il cortometraggio scritto, diretto e interpretato da Stefano de Majo – prodotto da Teatro Acciaio, con il contributo dellโ€™associazione Teatro Acciaio e Associazione Claudio Conti e il patrocinio del Comune di Terni – racconta le vicende di San Valentino e ripercorre, in un immaginifico viaggio nel tempo e nello spazio, lโ€™intera storia degli antichi Umbri Naharki che vissero nel territorio ternano prima degli Etruschi e dei Romani. Infatti, ancor prima di Valentino in questa terra giร  si respirava lโ€™amore grazie al Ver Sacrum – la primavera sacra – ovvero lโ€™istituto migratorio che spingeva le giovani coppie di innamorati, dedite allโ€™agricoltura e allโ€™allevamento, a mettersi in cammino verso nuove terre da coltivare. Questo permise al popolo degli Umbri di estendersi nel segno dellโ€™amore e della pace, senza far uso di armi, fino al Po e al Mare Adriatico, formando la cosiddetta Grande Umbria, come attestano autori come Scilace e Strabone, Dionigi dโ€™Alicarnasso e Plino il Vecchio.
Il corto racconta anche la vita del Santo protettore degli innamorati che nacque a Terni: la leggenda vuole che avesse unito in matrimonio un soldato romano pagano di nome Sabino a una giovane cristiana ternana chiamata Serapia. Lโ€™unione tra i due giovani di religione diversa fu osteggiata dalle rispettive famiglie e punita dallโ€™imperatore Aureliano, che sentenziรฒ la condanna a morte del vescovo ternano.
La storia sembra anticipare di mille anni quella di Giulietta e Romeo di Shakespeare e richiama altre due figure di innamorati, Piramo e Tisbe, resi eterni dalla letteratura classica dei Greci prima e poi attraverso i versi in latino di Ovidio.
Con questa narrazione della durata di 12 minuti non vuole solo recuperare la storia del personaggio religioso, che fu un uomo di grande cultura del suo tempo, ma anche renderlo un moderno veicolo di in coming turistico del territorio ternano.

 

Tante le ispirazioni

Nella ricostruzione del Santo Valentino, nella doppia versione cinematografico e circense teatrale, di de Majo – reso in versione pop nel suo Circo dellโ€™Amore cosรฌ come nel cortometraggio – si fondono le vicende autentiche e sacrali del martire e la tradizione letteraria anglosassone, di Geoffrey Chaucer e Shakespeare, ma anche riferimenti a Edgar Allan Poe con le Valentine, cartoline dโ€™amore che hanno contribuito a fare del santo umbro il protettore degli innamorati nel mondo. Non mancano anche riferimenti allโ€™Amor Cortese o ai celebri versi di Dante per Beatrice, cosรฌ come le libere rivisitazioni di autori contemporanei come quella del romanzo di Arnaldo Casali dal titolo La Rosa di Valentino.

Stefano de Majo nelle vesti di Valentino

In questo passo del testo teatrale e cinematografico di Stefano de Majo si fa riferimento ai due elementi tipici di Valentino, il vento e la rosa: infatti la leggenda vuole che un vento si levi ogni 14 febbraio nel ricordo della sua decapitazione, mentre la rosa รจ da ricondursi al fiore con cui Valentino omaggiรฒ Sabino e Serapia ammonendoli di averne cura e di farne un simbolo del loro amore.

ยซโ€ฆPrendete questa rosa, essa รจ il simbolo del vostro amore. Tenetela insieme con le vostre mani, in modo da restare uniti attraverso di lei. E abbiatene cura e guardatela sempre. Non guardate voi stessi ma la vostra rosa. Perchรฉ lโ€™amore non รจ guardarsi lโ€™un lโ€™altro ma tutti e due nella stessa direzione. E non stringetela troppo o la soffocherete, nรฉ troppo poco o la perderete. Cosรฌ รจ lโ€™amore, come la vostra rosa. Rendetela forte come la pietra, in modo che non appassisca mai, proprio come le rose del deserto. Avete presente le rose del deserto? Sono fatte di minuscoli granelli di sabbia mossi da tempestosi venti. I venti nel deserto possono accecarvi con la sabbia fino a farvi smarrire la strada. Ma se saprete restare uniti non vi perderete mai e saranno proprio quegli stessi venti a rendervi forti come pietra, come le rose del deserto, che non appassiscono mai e durano in eternoยป.

Chi lโ€™ha detto che una cena romantica debba essere necessariamente al ristorante? Ecco la mia proposta per stupire anche in casa e coccolare lโ€™ospite.

Ebbene, ci siamo: manca poco a San Valentino, la festa dellโ€™amore, delle coppie, ma soprattutto la piรน dibattuta di sempre, tra chi la odia e la considera solo una riuscita operazione di marketing. Ma cโ€™รจ anche chi non vede lโ€™ora di godersi una cena romantica con la dolce metร . Che piaccia o meno, San Valentino torna puntuale ogni anno e coinvolge anche la tavola: per chi non volesse festeggiare fuori e avere zero pensieri puรฒ affidarsi a me, uno chef privato a casa vostra, che penserร  veramente a tutto: dalla creazione del menu allo shopping fino alla pulizia finale! Lโ€™atmosfera diventa magnetica tra le mura di casa. Un percorso di gusto che fa tappa tra i vostri piatti preferiti. Unโ€™occasione per regalare unโ€™emozione unica e personalizzata sui vostri ricordi piรน belli. Il tutto non ha costi neppure proibitivi: per un servizio tailor made che comprende, volendo, anche la proposta di abbinamento dei vini ai piatti in menu. Quindi questo San Valentino regala alla tua metร  uno chef privato a casa tua!

 

Lemon meringue tart

Per voi una mia ricetta da preparare per San Valentino

Per la frolla:

  • Farina 00 300 g
  • Zucchero a velo 100 g
  • Burro freddo 150 g
  • Uovo 1

Per la crema:

  • Polpa di limone 200 g
  • Latte 250 g
  • Tuorli 3
  • Zucchero 70 g
  • Farina 40 g
  • Gelatina in fogli 7 g

Per la meringa:

  • Albumi (ca. 90 g) 3
  • Zucchero 180 g
  • Acqua 45 ml

Per guarnire:

Noci pecan 3 pezzi

 


Preparazione

Preparate la frolla. Amalgamate la farina, zucchero, burro e lโ€™uovo. Impastate bene e formate una palla. Coprite con pellicola e riponete in frigo a riposare almeno mezzโ€™ora. Mettete in ammollo la gelatina in un poโ€™ dโ€™acqua. In un pentolino scaldate il latte e spegnete il fuoco prima che inizi a bollire. In una bowl formate una pastella con le uova, zucchero e farina. Versate il latte caldo e amalgamate bene. Rimettete tutto il composto sul fuoco, mescolando continuamente fino a che la crema non sarร  densa. Togliete dal fuoco, strizzate la gelatina e versatela nella crema. Amalgamate bene con frusta a mano, coprite con pellicola e trasferitela in frigorifero. Riprendete la frolla, stendetela con un matterello a uno spessore di 1 cm circa. Prendete un anello per tartellette o delle formine apposite e formate il guscio di frolla. Bucate il fondo con una forchetta e fate cuocere in forno preriscaldato a 150ยฐC per 15-20 minuti fino a doratura della frolla. Sfornate i gusci e lasciateli raffreddare su una gratella.

 

 

Preparate la meringa. Portate a bollore acqua e zucchero fino al raggiungimento di 121ยฐc. Versate a filo lo sciroppo sugli albumi che state montando a neve. Continuate a montare fino a che la meringa sarร  diventata soda. Trasferite la meringa in una sac a poche. Riprendete la crema dal frigo. Mescolate di nuovo con una frusta a mano. Riempite il guscio con la crema. Decorate la superficie con la meringa a ciuffi o liscia. Passate la fiamma sulla superficie della meringa solo in alcuni punti, con un cannello da cucina. Ponete le mini tart in frigo prima di servire e guarnite con le noci pecan.

 


Per saperne di piรน

Parallelamente alla storia ufficiale, ai grandi eventi storici che si riversano nei libri di storia, si dipana il racconto di coloro che hanno condotto la propria vita allโ€™ombra dei grandi, smarriti nelle pieghe di una quotidianitร  che, di banale, a ben vedere, aveva ben poco. Narrazioni scaturite dallโ€™assenza, dallโ€™ufficiositร , dal peso di una presenza che, seppur fuggevole, impartiva inopinabili ordini dallโ€™alto.

 

 

รˆ questo il clima che avvolge la figura di Thadea, la figlia segreta di Carlo V che Andrea Margaritelli ci illustra nello splendido volumetto illustrato edito dalla Fondazione Guglielmo Giordano. Un libello dalla copertina cartonata, da collezione, abbellito dalle miniature tratte dai documenti giunti sino a noi dal Sedicesimo secolo, presentati, in tutta la loro fascinosa ufficialitร , tra le pagine di una storia che sembra un romanzo, ma non lo รจ.
รˆ proprio con queste parole che Maria Grazia Nico Ottaviani, professoressa del Dipartimento di Lettere dellโ€™Universitร  di Perugia, introduce il volume; un monito che riecheggia nella chiosa di Andrea Margaritelli, come a voler rimarcare la veridicitร  di tale, incredibile, scoperta.
Perchรฉ, in questa storia ambientata tra le Fiandre e lโ€™Italia centrale, le nebbie avvolgono non solo la figlia mai riconosciuta dellโ€™imperatore, ma anche sua madre, la bella e affascinante Orsolina Arcipreti della Penna, nobildonna perugina che, per tutta la vita, intessรฉ una fitta corrispondenza con Carlo, interessato a salvaguardare gli interessi della figlia in nome della sua posizione e della sua genealogia.

 

 

Sebbene preso dal governo del suo enorme impero, inoltre, Carlo non perse occasione di vedere la figlia โ€“ come tutte le altre avute da diverse donne sparse in tutta la Penisola โ€“ e ovviamente non mancรฒ occasione per far valere le proprie ragioni, come nel caso del matrimonio combinato, per la figlia, dai fratelli di Orsolina.
Carlo – figura che giganteggia nei libri di storia, come ci ricorda Nico Ottaviani –ย  si configura quindi come una sorta di custode, anche per interposta persona: basti pensare alla figura della balia, che accompagna la crescita, lontana dai riflettori, di Thadea. In effetti, numerose sono le donne nella vita della giovane: prima le suore che la accolgono, poi le nutrici che la crescono a Collazzone, nel monastero di San Lorenzo, non troppo distante nรฉ troppo vicina alla madre Orsolina.
Da questa storia tratteggiata da Margaritelli, curiosamente emergono i tratti peculiari di molti personaggi โ€“ le capacitร  di mediazione di Orsolina, la vena vendicativa dei di lei fratelli, lโ€™arrivismo della famiglia Deโ€™ Cuppis di Montefalco, al cui rampollo Sinibaldo va in sposa Thadea e, non ultimo, il piglio autoritario dello statista Carlo โ€“ ma il carattere della vera protagonista, Thadea, resta pressochรฉ un mistero. Qualche tratto emerge dalle missive inviate dalla donna a Filippo II affinchรฉ egli la riconosca come figlia di Carlo, ma la posizione di subalternitร  di Thadea, assieme al tono di supplica usato, ci danno una visione piuttosto parziale del suo carattere.
Possiamo solo fantasticare, lasciando il sentiero battuto della Storia per inoltrarci in quello buio, impervio e senza via dโ€™uscita dellโ€™immaginazione. Partendo perรฒ da un racconto storico: quello condotto in Thadea, La figlia segreta di Carlo V.

 


Thadea, La figlia segreta di Carlo V

Andrea Margaritelli

Fondazione Guglielmo Giordano

Ed. Illustrata

96 pagine

ยซIl cinema รจ unโ€™esplosione del mio amore per la realtร ยป.ย (Pier Paolo Pasolini)

Il Love Film Festival di questโ€™anno racconta proprio la realtร , in molti aspetti: ยซรˆ unโ€™edizione ricca di contenuti che coniuga cinema, attualitร  e argomenti socialiยป. Con queste parole il direttore artistico Daniele Corvi illustra la quinta edizione del festival dedicato alla settima arte, che si svolge a Perugia da oggi fino a lunedรฌ 6 maggio. Sette film in concorso e cinque cortometraggi, eventi culturali e tanti ospiti: รจ quello che troveranno gli amanti del cinema e non soloโ€ฆ in cittร !

 

Il Grifone d’Oro

 

Lโ€™idea di realizzare questo festival รจ nata nel 2014 dallโ€™associazione culturale Perugia Love Film, con lโ€™intento di raccontare lโ€™amore per le arti attraverso lโ€™opera cinematografica. Un amore in tutte le sue sfaccettature, ma soprattutto attraverso il cinema. ยซIl nostro obiettivo รจ quello di creare un momento di condivisione culturale e di riportare il cinema nel centro Italia, mostrando anche la bellezza della nostra terra. Lโ€™Umbria a livello cinematografico รจ molto indietro, anche rispetto a piccole realtร  come noi, penso alla Basilicata e al Trentino Alto Adige. Non cโ€™รจ lโ€™Umbria Film Commission, che servirebbe tantissimo. Noi come festival abbiamo dato lo scorso anno un contributo notevole, perchรฉ le produzioni della serie tivรน Il Nome della Rosa e del film di Paul Verhoeven sono state legate al nostro evento. Questโ€™anno non ci fermeremo e avremo una grande produzione americana che verrร  per dei sopralluoghi in vista della realizzazione del prossimo film sulla vita di San Francesco. Occorre perรฒ cambiare subito tendenza, perchรฉ come regione stiamo perdendo delle grandi opportunitร , cinematograficamente parlando: abbiamo paesaggi, storia e bellezze artistiche che dovrebbero essere maggiormente sfruttateยป spiega Daniele Corvi.

Tanti tipi di amore

Nelle cinque giornate del festival si alterneranno diversi tipi di amore: quello per lโ€™innovazione e lโ€™ambiente, per il fairplay e lo sport, per le donne, per la cultura e lo spettacolo, per i giovani e lโ€™avventura. Ogni giornata avrร  workshop a tema, film e illustri personaggio del mondo del cinema: sono attesi lโ€™attore Franco Nero, i registi Giovanni Veronesi e Giacomo Battiato, il fotografo Fabio Lovino e la madrina dellโ€™evento la giornalista Giorgia Cardinaletti.

 

Il direttore artistico Daniele Corvi, foto by Photo Veg Video

La giornalista Giorgia Cardinaletti, foto by Photo Veg Video

Il nome Love Film Festival non fa riferimento a film di sfondo unicamente romantico, ma al tema Amore nelle sue innumerevoli sfaccettature: amore per lโ€™arte, per la musica, per la danza, per lo sport, per una cittร  e per tutto quello che รจ riconducibile a esso. Questโ€™anno la scelta dei temi affrontati ricalca la stretta attualitร , con un tema su tutti, quello del femminicidio. ยซLa scelta di questi argomenti รจ avvenuta quasi per caso: tutto รจ iniziato durante in Festival di Taormina dove abbiamo incontrato unโ€™associazione che si occupa proprio di femminicidio. Da qui siamo partiti per introdurre allโ€™interno del festival questo importane argomento. Poi รจ stato aggiunto il fairplay e dellโ€™innovazione: tutti temi attualissimi per rendere ancora di piรน il cinema un momento di incontro e confrontoยป aggiunge il direttore artistico.

 

Franco Nero

Un appuntamento da non perdere รจ lโ€™incontro – domenica – con Franco Nero, che riceverร  il Grifone alla Carriera: ยซFranco Nero รจ stato scelto sia perchรฉ รจ un grandissimo attore, sia per la storia dโ€™amore che ci verrร  a raccontare e che vive da anni con Vanessa Redgrave. Inoltre, รจ uno dei pochi attori che ancora lavora a livello internazionale: questi i motivi per conferirgli questo riconoscimentoยป conclude Corvi.
Tutti gli incontri si svolgeranno presso la Sala conferenze della Galleria Nazionale dellโ€™Umbria.

 


Love Film Festival, il programma completo.

TITOLO: Lโ€™amore al tempo del design

 

AUTORE: Stelio Zaganelli

 

EDITORE: Bertonieditore

 

ANNO: 2018

 

 

 

 

 

 

 

Se si toglie un diamante a un edificio perfetto tutto sembra sgretolarsiโ€ฆ
Sulla copertina campeggia questo diamante perfetto e per un lungo tratto del romanzo mi sono chiesta che cosa cโ€™entrasse un diamante in copertina per un libro che in gran parte รจ ambientato a Perugia. Poi, continuando la lettura, tutto mi รจ apparso perfettamente chiaro: non soltanto perchรฉ lโ€™azione si sposta a Ferrara e si parla della leggenda legata a Palazzo dei Diamanti, ma perchรฉ il diamante rappresenta anche la preziosa unicitร  di ogni membro di un gruppo nel quale, se un elemento viene rimosso, produce una terribile deflagrazione che porta inevitabilmente allo sfaldamento dellโ€™unitร : da quel momento non esiste piรน un noi, ma ognuno, da solo, deve percorrere la strada per divenire adulto.
Le storie di Santo, Babila, Elettra, Mirro e Sandrino, se da un lato ci riportano a pensare a quello che forse รจ il film piรน bello sullโ€™adolescenza – Stand by me: ricordi di unโ€™estate, tratto dal celebre racconto di Stephen King – dallโ€™altro ci fanno assaporare i ricordi di una Perugia in cui la vita era scandita da ritmi diversi, dove il centro non era approntato per i turisti, ma era un luogo vivo, il cuore pulsante della cittร . Un centro cittadino forse piรน malandato di quello di oggi, ma traboccante di vita vera e vissuta.
Lโ€™amore al tempo del design รจ un bel libro che racconta piรน di una storia dโ€™amore, quella tra Santo e Babila, che, quale fil rouge, ci accompagna dalla prima allโ€™ultima pagina. Ci riporta a un periodo della storia italiana difficile e complesso, dove gli eventi fanno da sfondo e rendono tutto molto concreto e vero, senza perรฒ appesantire una storia che รจ bella cosรฌ, perchรฉ possibile e vera, sebbene in essa entri anche il fantastico grazie a quella capacitร  che Santo ha di incidere con la forza della mente sugli eventi che lo turbano.

 

Stelio Zaganelli

Come ogni libro, anche questo รจ in parte autobiografico, nel senso che in esso Stelio Zaganelli ricorda tutte le cittร  a lui care: Perugia dove ha sempre vissuto, Ferrara che gli ha dato i natali, Firenze dove รจ divenuto architetto e Milano dove si รจ spesso recato per lavoro e per piacere. Quando egli parla delle scale mobili e del restauro del centro storico di Perugia non si puรฒ inoltre non pensare a un omaggio al nonno omonimo dellโ€™autore che fu sindaco dal 1977 al 1980. Certo anche nei personaggi, cosรฌ vivi e veri, ci devono essere i ricordi di persone e di caratteri vissuti dallโ€™autore e forse lโ€™aver scelto nomi davvero particolari – che soli un poโ€™ stonano nella narrazione talmente vivida di un tempo che oggi ci appare lontano e perso – serve proprio a nascondere identificazioni reali e a voler consegnare il tutto alla pura fantasia.
Di certo, al termine della lettura, unโ€™intera generazione di perugini riporrร  questo libro con cura e lo conserverร  nel cuore e nella mente con particolare affetto, proprio perchรฉ vi avrร  riconosciuto una parte importante della propria storia.

ยซTornare in Umbria per me รจ come prendere una boccata dโ€™ossigeno. Amo questa regione e il suo ciboยป

Camilla Ferranti si sta facendo sempre piรน strada nel piccolo schermo. Dopo le partecipazioni in Incantesimo, Distretto di Polizia, Angeli e Diamanti, Don Matteo e lโ€™Onore e il Rispetto, sarร  il prossimo anno lโ€™antagonista di Barbara dโ€™Urso nella nuova stagione della fictionย La dottoressa Giรฒ. Nata a Terni, da anni vive a Roma, ma una parte del suo cuore resta legata allโ€™Umbria. Un cuore che da poco tempo รจ stato rapito dallโ€™attore Christopher Lambert. Una love story nata per caso sul set della fiction e della quale Camilla parla sussurrando, quasi con timidezza.

 

Camilla Ferranti, foto by Melissa Marchetti

Camilla, la prima domanda รจ di rito: qual รจ il suo legame con lโ€™Umbria?

รˆ un legame di sangue, ci sono nata e cresciuta. Fino al liceo sono stata a Terni, poi lโ€™universitร  mi ha portato a Roma e lรฌ sono rimasta. I primi anni dopo aver lasciato la mia cittร  non sentivo il distacco, perchรฉ consideravo Terni una piccola realtร ; non ci stavo bene nemmeno per le mie ambizioni. Oggi torno sempre volentieri, apprezzo la cittร  e la regione: venire in Umbria รจ una vera e propria boccata dโ€™ossigeno.

Quindi torna spesso a Terni?

La mia famiglia vive lรฌ, per questo nei weekend o appena mi รจ possibile, torno in cittร , anche semplicemente per una cena: la cucina umbra mi manca molto.

Spesso gli umbri sono accusati di essere chiusi: lei vivendo fuori regione, percepisce questo?

Assolutamente no. Anzi, trovo che gli umbri siano un popolo molto aperto e alla mano. Sono accoglienti con le persone che provengono da fuori, cosa che non ho ritrovato nelle cittร  che ho girato per lavoro. Inoltre, lโ€™Umbria โ€“ anche con le sue pecche โ€“ รจ una regione dinamica e mi piace molto lโ€™idea che non abbia bisogno di chissร  quali grandi cose per star bene. Ultimamente mi sento molto nazionalista e legata alle mie origini, alla cultura e alla storia che ha lโ€™Italia: siamo un luogo e un popolo meraviglioso.    

A breve la vedremo nella serie La dottoressa Giรฒ con Barbara Dโ€™Urso: che ruolo ha?

Sono il direttore sanitario della struttura dove lavora la dottoressa Giรฒ che, in combutta con il primario del reparto, cerca di ostacolare i suoi piani: la dottoressa vorrebbe creare un centro dedicato alle donne che subiscono violenza โ€“ un tema tra lโ€™altro molto attuale โ€“ ma io, che rappresento la parte economica dellโ€™ospedale, penso soltanto ai soldi e ai miei interessi. In pratica sono la cattiva della serie.

Quindi รจ un personaggio negativo?

รˆ una donna che pensa solo alla carriera, รจ una pronta a tutto, che si mette sempre dalla parte del piรน forte e del potere. Non รจ certamente una che si fa mettere i piedi in testa: puรฒ sembrare una pedina, ma รจ una donna molto risoluta e sicuramente determinata. Avrร  anche una redenzioneโ€ฆ   

Si rivede in questa descrizione o lei รจ lโ€™esatto lโ€™opposto?

Sono anche io una donna determinata, ma non sono una carrierista: non sacrificherei mai la mia vita privata e non farei mai cattiverie per raggiungere i miei obiettivi. Giocare sporco non fa per me, sono una persona onesta e sto bene con me stessa se riesco a raggiungere i miei traguardi per merito e con le mie forze. Ciรฒ non toglie che se cโ€™รจ da giocare e combattere lo faccio tranquillamente. Sono attratta dal successo โ€“ lo ammetto – e sono molto ambiziosa, perรฒ gioco onestamente.     

Quando andrร  in onda la serie?

Non si sa ancora con certezza, ma probabilmente all’inizio del 2019.

Camilla Ferranti, foto by Melissa Marchetti

Questa esperienza televisiva le ha portato anche lโ€™amore, sul set ha conosciuto lโ€™attore Christopher Lambertโ€ฆ

Non parlo molto della mia vita privata, posso dire che cโ€™รจ una bella storia. รˆ stato un incontro inaspettato, non pensavo nemmeno che potesse accadere, io ero concentrata sul mio lavoroโ€ฆ ma le cose belle arrivano quando meno te le aspetti! 

Ho letto che vi sposerete il prossimo anno…

Non voglio dire nulla a riguardo.

Cosโ€™ha in cantiere Camilla per il futuro?

Ho diversi progetti lavorativi, sia nel cinema sia in televisione. Sono ancora top secret.

Tornando allโ€™Umbria, come la descriverebbe in tre parole?

Genuina, rude, vera.

La prima cosa che le viene in mente pensando a questa regioneโ€ฆ

Verde e tranquillitร .

Il lago Trasimeno, emblema delle cose semplici e autentiche, accoglie laย Villa Alta, la dimora che Vittoria e Guido Pompilij scelgonoย per la loro vita insieme. I dueย vivono anni di amore intenso e assoluto,ย profondo come soltanto il blu sa essere.ย 

Era la fine del 1900 quando un incontro a Venezia cambierร ,ย sconvolgendole,ย le vite solitarie della poetessa Vittoria Aganoor e del parlamentare umbro Guidoย Pompilj.

Un carattere sprezzante e indomabile

Vittoria rimane colpita immediatamente da questโ€™uomo che nella sua liricaย Trasimenoย chiamerร  ยซil forte soldato del beneยป, in lui infatti ยซriconosce una forte dimensione etica associata ad uno slancio umanitario e solidaristico a lei finora sconosciutiยป.[1] Guidoย โ€“ cheย in quel periodoย ricopre il ruolo diย sottosegretario del Ministero delle Finanze del primo governo Saraccoย โ€“ รจ, cosรฌ come lo descriverร ย un suo carissimo amico, Giuseppe Marinelli, ยซdi carattere poco espansivo, duro, imperterrito, non aveva sentimenti conciliativi, seguiva la sua meta,ย senza curare gli ostacoli, eย disprezzava chi gli avesse precluso il cammino. Non si piegava a nessuno e aveva perciรฒ molti avversari che, quantunque avessero ammirato il suo forte ingegno non sapevano spiegare il suo carattere sprezzante e indomabileยป.[2] Eppure in privato รจ capace di mostrare unโ€™โ€œaffettuositร  dolce, quasi infantileยป; inoltre possiede un conversare ยซgaio, lepido, mai mordente o sarcastico, sempre entusiasta e ponderato insiemeยป.[3]ย ย 

Occhi neri e profondi

Vittoria, allora quarantacinquenne, inizia a scrivere a Guido e ยซtravasa nelle lettere [โ€ฆ] tutta se stessa – sentimenti, aneliti, occupazioni e preoccupazioniย –ย arrivando a scalfire la laconica riservatezza delย Pompiljยป.[4] Guido infatti,ย tutto preso dalle sue occupazioni politiche eย ormai a quarantasei anni,ย non pensa piรน di condividere la sua vita con una donna. Ma presto questa donnaย a cui ยซniuno che lโ€™avesseย anche per poco avvicinata poteva sottrarsi al fascino irresistibile che emanava da quella piccola persona tutta grazia e leggiadria; da quei suoi grandi occhi neri e profondi, lampeggianti passione, velati di malinconia; dalla sua schietta e signorile affabilitร ยป[5] riesce a conquistare il cuore di Guidoย ed egliย prende ad amarlaย sempre piรนย fino diventare con lei unโ€™unica identitร .ย ย 

Un nido d'amore a Monte del Lago

Le lettere si fanno sempre piรน affettuose e tenere fino ad arrivare a quella del 16 maggio del 1901 nella quale ella si dichiara pronta a sposarlo, sicura di aver trovato ยซil compagno ideale, che, prendendole tutta lโ€™anima, le avrebbe dato in cambio la propria, senza restrizioni e senza limitiยป.[6] Vittoria cosรฌ scrive sfidando ogni tipo di convenzioni:

ยซ[Io ho] sempre pensato cheย pren[dere] marito, senza amore, sia unโ€™infamia; sarร  falso, ma ho sempre pensato questo. Ebbi delle simpatie per qualcunoย che mi piaceva unicamente pel fisico, maย sentii bene che mi piaceva il viso e niente altro, e che tra la loro anima e la mia vi era un abisso. Questo,ย pensai, non รจ vero amore, completo. Perchรฉ vorrei ora prender marito?ย Perchรฉ sarebbe lโ€™unica maniera di vivere con Lei, per Lei, vicina a Lei; chรฉ se fosse possibile far questo senza sposarla, io non Le chiedereiโ€ฆ cioรจ non Le avrei chiesto di sposar[mi] mai [โ€ฆ]ย sappia [โ€ฆ] che non sarei solo stata disposta a lasciar Venezia per Perugia, ma anche per la Siberia davvero [pur] di vivere con Lei e [adattan]domi adย ogni suaย abitudineยป.[7] ย 

Si sposano a Napoli nel novembre di quellโ€™anno e il loroย diventaย un amore pieno e totalizzante, ยซuniti da reciproca stima, da comuni interessi artistici e culturali e da un identico apprezzamento per le cose sempliciย ed agresti che offriva loro quellโ€™amato Trasimenoยป[8]ย sulle cui spondeย scelgonoย a vivere appena sposati, in quella Villa Alta di Monte del Lago paese natale di Guido.ย Vittoria e Guido vivono anni di amore intenso e assoluto,ย profondo come soltanto il blu sa esserlo: incomprensibile e inesplorabile come le profonditร  delle acque e sconfinato come il blu dei cieli. Cosรฌ quando Vittoria nel maggio del 1910ย si spegne, in seguitoย aย unโ€™operazioneย di tumore ovarico, Guido disperato si uccide lasciando scritto ยซnon potrei, nรฉ vorrei sopravviverleยป[9].ย 

 


 

[1] A. Chemello, Vittoria Aganoor e il suo mondo, in M. Squadroni (a cura di), Vittoria Aganoor e Guido Pompilj. Un romantico e tragico amore di primo Novecento su Lago Trasimeno, [Perugia], Soprintendenza archivistica per lโ€™Umbria, 2010, p. 135.โ‡‘
[2] Citazione tratta da M. Chierico, cit., p. 14.โ‡‘
[3] G. Muzzioli, Guido Pompilj e Vittoria Aganoor Pompilj. Commemorazione popolare, Perugia, Guerra, 1910, p. 5.โ‡‘
[4] P. Pimpinelli, Vittoria Aganoor. La poetessa, in M. Squadroni (a cura di), cit., p. 111.โ‡‘
[5] G. Mazzoni, in ยซLa Favillaยป fasc. ill. in onore di Vittoria Aganoor (lug.-ago. 1910) cit. in L. Grilli, Introduzione, in V. Aganoor Pompilj, Poesie complete, Firenze, Le Monnier, 1912, p. IV.โ‡‘
[6] ยซLa Donnaยป, 20 mag. 1910, cit. da F. Girolmoni, Il fondo bibliografico Aganoor Pompilj della Biblioteca comunale di Magione, in M. Squadroni (a cura di), cit., p. 184.โ‡‘
[7] Lettera di Vittoria a Guido Pompilj datata 16/5/1901 cit. da L. Ciani, Aganoor, la brezza e il vento, Nuova S1, Bologna 2004, p. 92.โ‡‘
[8] G. Chiodini, Vittoria e Guido. Un suicidio concordato, in ยซIl Messaggero Umbriaยป, 23 apr. 2010.โ‡‘
[9] ASPg, Fondo Aganoor Pompilj. Ada Palmucci, Testamento di Guido Pompilj, 4-5/5/1910.โ‡‘

 

 

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