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ย L’Associazione Via dei Priori e il progetto Donna vede Donna insieme a Perugia, nella manifestazione Prioritร  Donna, dove arte, cultura, turismo e commercio si incontrano con uno sguardo positivo verso il futuro.

Dal 18 giugno al 4 luglio Via dei Priori a Perugia diventerร  una galleria a cielo aperto, che ospiterร  la mostra fotografica corredata da versi Donna vede Donna e numerosi altri appuntamenti artistici e culturali, dove gli artigiani, i commercianti e gli artisti della storica e centralissima strada perugina, accoglieranno i visitatori della manifestazione Prioritร  Donna, organizzata dall’Associazione Via dei Priori in sinergia con ARS Cultura, Trasimeno in Dialogo, in collaborazione con Tangram con il patrocinio del Comune di Perugia.
Si incontreranno all’aria aperta arte, turismo ed economia, nel rispetto delle distanze e in linea con le indicazioni istituzionali in tempo di COVID.
L’idea รจ nata dall’incontro tra Maria Antonietta Taticchi, Presidente dell’Associazione Via dei Priori e Marco Pareti e Stefano Fasi, rispettivamente coordinatore e direttore artistico del Progetto Donna vede Donna che ha trovato grandi consensi tra gli esercenti della via. Le vetrine dei negozi diventeranno gli espositori della mostra fotografica corredata da versi Donna vede Donna. Le finalitaฬ€ del Progetto Donna vede Donna, giunto al suo quarto appuntamento, sono quelle di descrivere, con foto e versi, le varie sfaccettature femminili e di mettere in risalto la dolcezza, la bellezza e la centralitaฬ€ sociale delle donne, aborrendo ogni forma di violenza.
Si potrร  passeggiare lungo via dei Priori ammirando le opere fotografiche di nove fotografe tra italiane, russe e albanesi e leggendo i versi di cinque poetesse tra italiane, russe e giapponesi, accolte dai suoi negozianti.
Il programma della manifestazione non si ferma alla mostra ma รจ nutrito e vario, concentrato in tre Week.

 

Week 1

Giovedรฌ 18 giugno

Ore 17,00ย  presso lo slargo di via dei Priori, adiacente la Chiesa di Santo Stefano

Inaugurazione di Proritร  Donna Interverranno gli assessori comunali Leonardo Varasano e Clara Pastorelli e il consigliere regionale Eugenio Rondini. Nell’occasione saranno letti i versi delle poetesse del progetto Donna vede Donna da parte di Caterina Martino.

Ore 19,00 in via S. Agata 1

Siamo nuvoleย  inaugurazione esposizione dei lavori di arteterapia creati da donne in tempo di pandemia durante il corso condotto da Monica Grelli.

 

Venerdรฌ 19

Ore 17,30ย  presso la Chiesa di S. Agata

Violenza di genere, conferenza con Lorena Pesaresi, esperta di politiche di genere e Marco Pareti, autore del libro La ragazza del canneto edito da Armando.

 

Sabato 20

ore 17,30

Appuntamento sotto l’arco di via dei Priori

Storie di Donne โ€“ visita guidata con Caterina Martino attraverso luoghi e racconti al femminile (necessaria prenotazione presso IAT 075 5736458 โ€“ ass. Priori 393 5145793 contributo di 5 euro)

 

Week 2

Venerdรฌ 26

Ore 17,30 presso la chiesa di S. Agata

Fiabe nellโ€™essenza al femminile conferenza con Maria Pia Minotti, psicologa-psicoterapeuta.

 

Ore 18 in via dei gatti

AMABIE- be Amabie- sii Amabie – disegna l’Amabie che รจ in te –

Esposizione a cura dellโ€™ass. Tangram

Dalle ore 19 lungo via dei Priori

OUTfit for dinner

Enogastronomia, performance musicali, flash moda, cena da 15 a 35 euro (prenotazione obbligatoria 392 8419955/ 392 5041258 scegli il menรน su www.visitaperugia.it)

 

Sabato 27

Dalleย  ore 14,30, lungo via dei Priori

Donna… a Priori, estemporanea di pittura curata dalla Casa degli Artisti di Perugia di Francesco Minelli e Carla Medici. Alle 19,00 la premiazione e i saluti.

Ore 15:30

Appuntamento sotto lโ€™arco di via dei Priori

Fede e storia lungo la via โ€œsacraโ€ visita guidata con Monia Minciarelli

(necessaria prenotazione presso IAT 075 5736458 โ€“ย  Monia 3476379795 contributo di 5 euro)

Dalle 18 lungo via dei Priori

Donna dolce contagio Guasconate, performance itinerante a cura del Circolo Guascone

 

Week 3

Venerdรฌ 3

Ore 18 in via dei gatti

AMABIE- be Amabie- sii Amabie – disegna l’Amabie che รจ in te –

Esposizione a cura dellโ€™ass. Tangram

Dalle ore 19 lungo via dei Priori

OUTfit for dinner

Enogastronomia, performance musicali, flash moda, cena da 15 a 35 euro (prenotazione obbligatoria 392 8419955/ 392 5041258 scegli il menรน su www.visitaperugia.it)

 

Sabato 4

ย Ore 15:30

Appuntamento sotto lโ€™arco di via dei Priori

Fede e storia lungo la via โ€œsacraโ€ visita guidata con Monia Minciarelli

(necessaria prenotazione presso IAT 075 5736458 โ€“ย  Monia 3476379795 contributo di 5 euro)

Ore 18:30 in piazzetta Santo Stefano

Musica in DO(nna)

rinascimento e barocco in musica. gruppo vocale I madrigalisti di Perugia. Direttore Mauro Presazzi

 

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ย 

Via dei Priori accoglierร , in un nuovo modo replicabile in altri luoghi, arte e cultura in sinergia con turismo e commercio, per favorire il rilancio economico e culturale, dopo il tempo sospeso del coronavirus. Vale la pena andare in Via dei Priori, se ne vedranno e sentiranno delle belle.

 

Si ringraziano per la disponibilitร  e collaborazione:

La Casa degli Artisti di Perugia

Ass.TRA

Il Circolo dei Guasconi

I Madrigalisti di Perugia

Lorena Pesaresi

Maria Pia Minotti

Caterina Martino

Monia Minciarelli

La violenza di genere รจ una situazione complessa, dove il contesto sociale puรฒ facilitare o condizionare ogni singolo episodio. Ci sono donne e giovani che subiscono violenza psicologica, fisica e sessuale e non hanno la forza di denunciare.

Nel periodo di emergenza sanitaria legata al COVID-19, dove si รจ dovuti stare a casa, la convivenza forzata nello stesso luogo per lungo tempo potrebbe aver innescato discussioni e litigi e portato ad atti di violenza. Per molti la propria casa vuol dire protezione e sicurezza, in particolar modo in questo periodo, in cui bisogna stare lontani dal contagio del Coronavirus. Purtroppo, in alcuni casi, le mura domestiche rappresentano un inferno e una prigione dove regnano paura, isolamento, abusi e maltrattamenti e le donne, gli anziani e i bambini sono le figure maggiormente esposte a violenze. Ne parliamo con la Dottoressa Lucia Magionami, psicologa e psicoterapeuta, esperta in violenza di genere. Lucia รจ un’umbra che opera a Perugia e a Firenze e collabora con le forze dell’ordine e con le associazioni che si occupano di casi specifici di violenza. Nell’intervista, con la sua consueta pacatezza, ci racconta questo tema molto delicato.

 

Dott.ssa Lucia Magionami

Che cos’รจ la violenza nelle relazioni intime? Cโ€™รจ differenza con la violenza di genere?

La violenza nelle relazioni intime รจ caratterizzata da una serie di azioni ripetute nel tempo, fisiche, sessuali e psicologiche che hanno luogo allโ€™interno di una relazioneย affettivaย attuale o passata. Proprio in questi giorni lโ€™Ungheria ha bocciato la Convenzione di Istanbul ritenendo il trattato pericoloso nello sviluppare le ideologie di genere, ritenute perfino distruttive. La bocciatura risulta quantomeno sorprendente. La Convenzione infatti รจ il primo strumento giuridico internazionale che crea, dopo una lunga e meditata gestazione, un quadro completo per proteggere la vittima e perseguire lโ€™abuser.ย Mentre per violenze di genere sโ€™intendono tutti quegli atti di violenzaย compiuti dagli uomini sulle le donne.

In questo periodo di lockdown cโ€™รจ stato un maggior numero di violenze domestiche?ย 

Sicuramente il confinamento di questo periodo ha reso ancora piรน difficile il rapporto di coppia in cui sia giร  presente violenza. Mentre nei primi giorni di lockdown i dati riferiti dai centri antiviolenza hanno evidenziato un calo di richieste di aiuto da parte delle donne del 55%, dopo alcuni giorni sono nuovamente risalite al 75%. Questa oscillazione va imputata alla difficoltร  delle vittime di chiedere aiuto telefonico al numero 1522 poichรฉ sottoposte al controllo incessante del partner durante il confinamento. Inoltre, credo che nei primi giorni di pandemia lโ€™abuser abbia vissuto una specie di altra realtร  in cui, potendo esercitare il massimo controllo sulla sua partner, ha sentito abbassarsiย le tensioniย interiori. Poi, con il passare del tempo trascorso a casa, i meccanismi sono mutati e, come ci insegna E. Walker nelย Ciclo della violenza, la tensione รจ risalita, e senza una reale giustificazione รจ scoppiato lโ€™episodio di violenza. Anche i femminicidi sono stati numerosi: ben 11, da marzo a oggi, le donne uccise per mano di uomini che dicevano di amarle. Per cercare di fermare questo fenomeno, che รจ lโ€™ultimo atto di un rapporto malato, la soluzione ci viene dalla Spagna, dove basta andare in farmacia e chiedere una Mascherina 19; in Italia invece si deve chiedere una Mascherina 1522 indicando cioรจ il numero di telefono nazionale contro la violenza. Un modo strategico per denunciare cosa si vive allโ€™interno delle mura domestiche e chiedere aiuto.

Perchรฉ le donne rimangono in una relazione violenta?

Non tutte le donne, ovviamente. Quando accade, la donna tende a restare nella relazione violenta non solo in forza della spirale del ciclo della violenza, ma anche per lโ€™incapacitร  di vedersi e riconoscersi vittima di violenzaย dovuta a una letturaย culturale che la societร  prevalentemente maschilista le ha inculcato. Vi sono comunque anche motivi molto concreti, spesso,ย come la presenza dei figli e la paura di vederseli sottrarre, la mancanza di una rete socialeย cui affidarsiย e di risorse finanziarie come il lavoro;ย questi sono tutti fattori che legano e trattengono laย donna incatenata alla coppia. Non va mai dimenticato che la violenza sulle donne nasce allโ€™interno di una storia che credevano dโ€™amore, e rompere quel pensiero romantico nonย รจ mai facile, anche se sarebbe indispensabile per avviare un percorso di uscita dalla violenza.

Chi sono i maltrattanti?

Gli uomini che agiscono maltrattando. Sono definiti insospettabili. Non si tratta di persone malate, ma diย persone cheย vivono una forte fragilitร , una scarsa educazione emotiva, una debolissima o perfino assente empatia. Vivono un complesso di frustrazioni mai risolte e mai gestite; lโ€™incapacitร  di elaborare le frustrazioni gli impedisce di contenere lโ€™impulso ad assoggettare la partner e a punirla violentemente per qualsiasi fantomatica colpa.ย Perciรฒ sonoย soggettiย molto controllanti, provano unaย dilanianteย gelosiaย nei confronti della donna, sono convinti che la partner sia di loro proprietร , tanto da poter disporre di lei, in qualsiasi modo, fino a toglierle la vita.ย Un’altra caratteristica da tenere presente รจย quella della de-responsabilizzazione delle loro azioni: โ€œnon รจ colpa miaโ€ รจ lโ€™affermazione tanto piรน ricorrente nei maltrattamenti.

Le parole di Lucia Magionami, mi fanno venire in mente un pensiero espresso da Martin Luther King: Ciรฒ che mi spaventa non รจ la violenza dei cattivi; รจ l’indifferenza dei buoni.

Sylvester Stallone in Over the Top โ€“ forse il film in cui si racconta meglio il mondo del braccio di ferro โ€“ dichiara: ยซVedeteโ€ฆ a me non interessa diventare campione di braccio di ferro: a me serve il premioยป.

Non รจ certo questo il pensiero di Chiara Acciaio, trentenne di Gubbio che dal 2014 al 2019 ha sempre vinto il Campionato Italiano di braccio di ferro categoria 50 kg.
La braccioferrista umbra ha iniziato a praticare questo sport nel 2013, ottenendo subito un secondo posto, per poi non lasciare piรน la testa della classifica e vincere il campionato anche negli anni successivi. Buoni risultati li ha avuti anche in campo internazionale: nel 2014 ha partecipato al primo Mondiale arrivando settima, poi nel 2016 ha raggiunto il quinto posto e nel 2017 un sesto.
Proprio ieri รจ tornata dalla Romania dove si รจ disputato lโ€™ultimo Mondiale: ยซNon รจ andata benissimo, mi sono fatta prendere dallโ€™emotivitร , soprattutto nella gara con il braccio destro dove avevo riposto molte aspettative. Quando lโ€™ansia prevale รจ difficile da gestite. Andrร  meglio la prossima voltaยป.
Chiara, aspetto e fisico piรน da modella che da braccioferrista, non si arrende e ci fa scoprire la bellezza di questo sport, sconosciuto ai piรน e spesso banalizzato. Lei non รจ certo Olivia… lei รจ Braccio di Ferro!

 

Chiara Acciaio

La prima domanda รจ forse un poโ€™ scontata, ma non posso non farla: un nome, un destino?

Sรฌ, รจ vero! Acciaio di nome e di fatto. (ride)

La seconda domanda รจ piรน seria: come e quando ha iniziato a praticare questo sport?ย 

Fin da piccola mi รจ sempre piaciuto giocare a braccio di ferro e fare prove di forza con i bambini: quando dovevo competere con i maschi non mi sono mai tirata indietro. La maggior parte delle volte vincevo io: giร  allora avevo molta forza. Poi, per caso –ย  in palestra nel 2013 – ho conosciuto un ragazzo che praticava questo sport e da quel momento ho iniziato, scoprendo che รจ completamente diverso da quello che si fa nei bar o dallโ€™idea che ne hanno tutti.

Come si svolge il vero braccio di ferro?

Cโ€™รจ un tavolino specifico dove avviene la gara. La forza รจ importante, ma รจ fondamentale imparare anche la tecnica: tanti braccioferristi che vincono non hanno cosรฌ tanti muscoli come si potrebbe immaginare. Non รจ solo uno sport di forza, ma anche di tecnica.

Qual รจ la tecnica giusta e come avviene una gara?

Prima cosa si gareggia in piedi e il gomito appoggia su dei cuscinetti dai quali non ci si puรฒ staccare. Cโ€™รจ un arbitro che dร  il via dicendo: ยซReady, go!ยป, a quel punto gli atleti partono; dopo il ยซgoยป, non prima, altrimenti viene fischiato fallo. Per vincere occorre sia forza reattiva sia esplosiva. Poi se si sganciano le mani, vengono legate con una cinghia per evitare che si ripeta lโ€™accaduto.

Quanto dura una gara?

Puรฒ durare dai due secondi in poi.

Quante volte si allena in una settimana?

Tre volte a settimana piรน gli allenamenti tecnici, che svolgo anche con il mio allenatore. Faccio parte del Team Marche-Umbria.

Per affrontare un Mondiale come ci si prepara?

Cโ€™รจ ovviamente una preparazione particolare. Mi segue mio marito Mirko Ramacci per la preparazione atletica: conosce i miei difetti e sa come farmi lavorare al meglio, il nostro รจ un lavoro di squadra. Poi mi alleno anche ad Ancona con Renato Corsalini per la parte tecnica.

 

A destra Chiara Acciaio durante una gara

Nellโ€™immaginario collettivo il braccio di ferro รจ sempre stata unโ€™attivitร  maschile per stabilire chi รจ il piรน forte: voi donne come lo vivete?

Siamo un poโ€™ svantaggiate a livello numerico soprattutto in Italia; questo ci porta spesso a doverci allenare con gli uomini. Molte ragazze ci provano, ma il braccio di ferro รจ uno sport molto selettivo e, per mancanza di risultati, spesso abbandonano.

Si reputa una donna fuori dagli schemi per lo sport che pratica?

Sicuramente! Ma in questo mondo molte donne sono come me. Nellโ€™idea di tutti le donne che praticano questo sport sono mascoline e muscolose โ€“ ovviamente ci sono โ€“ ma la maggior parte sono donne e ragazze aggraziate, filiformi e madri. Poi dipende dalla categoria, sopra i 90 kg ovviamente sono ben piazzate e super muscolose.

Qual รจ il suo legame con lโ€™Umbria?

Lโ€™Umbria รจ bellissima, come anche la mia cittร . Io ci sto bene, amo il verdeโ€ฆ รจ proprio il mio posto. Anche se Gubbio รจ una realtร  piccola e per certi versi un poโ€™ chiusa, si respira ancora lโ€™aria di unione che cโ€™รจ nei piccoli paesi. Si mantiene forte il legame tra le persone.

Come descriverebbe lโ€™Umbria in tre parole?

Armonia, libertร  e serenitร .

La prima cosa che le viene in mente pensando a questa regioneโ€ฆ

Gubbio!

Titolo: Perugia Underground. Storie di donne, sesso e potere nel Novecento

 

Autore: Andrea Maori

 

Editore: Francesco Tozzuolo Editore

 

Anno di pubblicazione: 2018

 

Caratteristiche: 108 pagine, foto cm 21 x 15, brossura illustrata con bandelle, ill. b/n

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nella sua ultima opera, Andrea Maori – archivista e ricercatore perugino – ci porta alla scoperta di tre storie che hanno come protagoniste le donne. Tre vicende che attraversano il secolo scorso e che, avvalendosi di una puntuale documentazione e ricerca dโ€™archivio, sono testimonianza della condizione di subalternitร  delle donne e della loro libertร  individuale negata. Il primo racconto,ย Bellโ€™Epoque a Perugia: ยซAmori illecitiยป nella casa di pena delle donne, ambientato nel 1909, ha come teatro il riformatorio e il carcere femminile di Perugia al centro di polemiche e scandali per le violenze inflitte alle carcerate, che due donne coraggiose e battagliere, Zita Centa Tartarini e Maria Rygier, riescono a portare a conoscenza dellโ€™opinione pubblica.

Nel secondo,ย Ai margini della storia: Cecilia Aurora e Agostina tra prostituzione e antifascismo, Maori ha seguito la loro storia di emarginazione attraverso le piccole tracce trovate negli archivi. Due donne, Cecilia Aurora Tavernelli di Cittร  di Castello e Agostina Tortaioli di Perugia, schedate come prostitute antifasciste costrette a spostarsi da una cittร  allโ€™altra fino a far perdere le loro tracce e presenti nella storia solo attraverso scarne schede di polizia.

Nel terzo, Pubblica moralitร  dallโ€™approvazione della Legge Merlin agli anni Settanta. Il caso di Perugia, lโ€™autore analizza con numeri e dati puntuali il fenomeno prostituzione prima e dopo lโ€™entrata in vigore della legge Merlin, che negli intenti doveva dare dignitร  alle donne ed evitare situazioni di sfruttamento. Inoltre Maori prende in esame la costituzione della Polizia femminile il cui scopo era quello di salvaguardare la pubblica moralitร  e vigilare sulla stampa reprimendo quella ritenuta immorale.

ยซIl volume ha il merito di portare alla luce tre storie locali che inevitabilmente si intrecciano con la dimensione nazionale che modulano su tre terreni diversi, ma contigui, la subalternitร  di classe e di genere che si manifesta nel dominio maschile della sessualitร  femminileยป, afferma il professore Paolo Bartoli nella prefazione.

Da segnalare la suggestiva immagine in copertina, che riproduce lโ€™opera che lโ€™artista spagnolo Daniel Munoz realizzรฒ nel 2012 sul muro esterno dellโ€™ex carcere femminile di Perugia. Il murale (acrilico su cemento) dal titolo Donne abbandonate del carcere di Perugiaย รจ stato distrutto nel 2017 nel corso dei lavori di messa in sicurezza dellโ€™edificio. ยซLโ€™idea del muraleยปย  spiega lโ€™artista ยซera di creare un ritratto simbolico della sottomissione delle donne attraverso la storia. Ho scelto questo tema perchรฉ lโ€™edificio era la prigione delle donneยป.

libri sul tabaccoTitolo: Lโ€™ industria del tabacco a Bastia Umbra.

Storia e memoria dello stabilimento Giontella e delle sue maestranze

 

Autore: Giuseppina Grilli

 

Editore: Il Formichiereย 

 

Anno di pubblicazione: 2016

 

ISBN: 9788898428779

 

422 p., f.to cm 24 x 17, numerose illustrazioni fotografiche in bianco e nero e a colore, brossura illustrata con bandelle.

 

โ‚ฌ 25,00

Come nasce

รˆ un importante ed esaustivo saggio, quello che ci propone Giuseppina Grilli, dopo una vita trascorsa ad insegnare latino, greco e italiano nei licei. Sempre attenta ed interessata alla storia dellโ€™educazione femminile e ai problemi inerenti al lavoro operaio delle donne, dopo tre anni di ricerche ha dato alla luce per la collana Storia e territorio delle edizioni Il Formichiere, Lโ€™industria del tabacco a Bastia Umbra. Nellโ€™introduzione lโ€™autrice spiega: ยซLโ€™interesse per il lavoro delle donne in ambito non domestico a Bastia, unito allโ€™intento di valorizzare lโ€™esperienza e la memoria industriale del territorio e della comunitร , sono state le prime idee intorno alle quali รจ andato crescendo questo libroยป. E il grande lavoro di ricerca svolto, utilizzando fonti archivistiche, bibliografiche e testimonianze orali delle tabacchine, si รจ materializzato nelle 422 pagine che costituiscono questo importante volume.

L'argomento

Un libro che ripercorre non solo la storia del tabacchificio, ma che restituisce anche uno spaccato della storia e della vita della cittadina umbra dagli anni Venti ad oggi. Infatti il libro parte proprio dal presente con un capitolo dedicato a Bastia oggi: il territorio, la societร , lโ€™economia. Quali i fattori che nel corso del tempo hanno contribuito al suo sviluppo economico e sociale? per sviscerare nei sedici capitoli che costituiscono la prima parte del volume, tutti gli aspetti economici, sociali e politici che si sono succeduti nel tempo, analizzandoli attraverso la storia del tabacchificio e del suo storico proprietario Francesco Giontella, per arrivare al presente, quando, dopo alcuni passaggi di proprietร , lโ€™azienda รจ stata rilevata da una multinazionale americana. Non va dimenticato quanto il tabacchificio sia stato importante per la comunitร  locale, in continua espansione fino agli anni Cinquanta trasformando un paese a carattere prevalentemente agricolo in un centro con forte vocazione commerciale e con un deciso incremento demografico.
La seconda parte del volume รจ dedicata alle tabacchine, al loro lavoro, allโ€™emancipazione, alle battaglie per la conquista dei diritti, ai ricordi attraverso le testimonianze delle stesse. Testimonianze importanti che pur rivelando la fatica del lavoro, le tante ore in piedi, la paura di non fare la media, allo stesso tempo palesano lโ€™orgoglio di far parte di quella comunitร  aziendale. Da ricordare che il lavoro nel tabacchificio era svolto prevalentemente da donne, e che nel 1960 erano impiegate ben 1200 persone su 9000 abitanti.
Il volume รจ corredato da numerose foto e documenti, compresi quelli della riqualificazione dellโ€™area dove sorgeva la fabbrica, che dopo anni di abbandono e battaglie anche politiche รจ stata recuperata e riconsegnata alla fruibilitร  dei cittadini con lโ€™insediamento di un centro commerciale e del Palazzo della Salute.

 

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