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Incontrare i fantasmi del passato: รจ questo lโ€™intento con cui i primi due personaggi in cui ci imbattiamo aprendo il romanzo di Renata Covi, Lโ€™anello in Canal Grande (Bertoni Editore, 2022), iniziano lโ€™opera di ricostruzione della storia della loro famiglia.

Scartabellano cosรฌ diari, documenti e lettere custoditi in soffitta: non si tratta soltanto di svelare i segreti e chiarire i misteri irrisolti, ma anche di fare i conti con una serie di sentimenti che accompagnano il passaggio tra generazioni e la fine di unโ€™epoca. O meglio, di diverse epoche: quei refoli di nostalgia, venati da una punta di rammarico, accomunano i personaggi โ€“ che si muovono nel presente, nella splendida cornice delle Dolomiti, e nel passato, in una Venezia animata dalla Mostra internazionale dโ€™arte cinematografica โ€“ nel momento in cui si appropinquano a una svolta, a un punto di non ritorno, sia esso dovuto allโ€™irrimediabile declino della vecchiaia o allโ€™imporsi di una situazione socio-economica che ne scopre via via la precarietร . Lโ€™annoso incontro-scontro tra generazioni, in questo romanzo dal carattere corale, รจ dunque riproposto, ma con sfumature diverse e piรน ampie: si individua un prima e un dopo, sia esso la Crisi del โ€™29, il Fascismo, la decadenza della nobiltร  o un irrecuperabile mutamento in un paesaggio altrimenti familiare.

 

 

La vicenda, ambientata alla fine degli anni Trenta, permette inoltre la restituzione dellโ€™immagine della societร  dellโ€™epoca, con le sue aspirazioni e pregiudizi, cosรฌ come lo skyline della Laguna veneziana durante lโ€™evento che piรน la caratterizza, ovvero la Mostra internazionale dโ€™arte cinematografica. Lโ€™anello in Canal Grande รจ, dunque, anche un romanzo di costume, dando conto anche dellโ€™emersione di nuove professioni, mode e velleitร . Al tempo stesso offre un punto di vista ravvicinato sulle vicende politiche ed economiche che cominciavano a preparare il terreno per i fatti che, da lรฌ a poco, sarebbero passati alla Storia.

Pur portando con sรฉ delle riflessioni sul passare del tempo – consapevolezza e accettazione, certo, ma anche lโ€™emblematico messaggio che, pur lontani nel tempo e nello spazio, i figli di ogni generazione sono afflitti dallo stesso genere di preoccupazione e pensieri โ€“ il romanzo di Renata Covi non si abbandona certo alla celebrazione dei tempi che furono e alla decadenza: lo stile dellโ€™autrice, delicato e conciso, ne rende gioiosa e piacevole la lettura. Provare per credere.

I negozi e la cittร  in archivio

TITOLO: I negozi e la cittร  in archivio. Foligno tra Ottocento e Novecento

AUTORE: Giovanna Galli

PAGINE: 85

EDITORE: Folignolibri

ANNO: 2019

COSTO: 15 EURO

Lโ€™autrice del volume si รจ laureata in Restauro Architettonico all’Universitร  La Sapienza di Roma. Attualmente svolge la libera professione ed รจ iscritta nellโ€™Elenco degli esperti in Beni Ambientali e Architettonici della Regione Umbria.
La passione per la storia architettonica e urbanistica della sua cittร  lโ€™ha portata ad alcune pubblicazioni sullโ€™argomento come Piccola Guida Foligno dentro le mura, del 2014; Foligno cittร  romana vol. I โ€“ Ricerche storico urbanistiche topografiche della antica cittร  di Fulginia a cura di Giuliana Galli, di cui รจ co-autrice (Il Formichiere, 2015); Foligno cittร  romana vol. II โ€“ Dal Castrum alla Via della Quintana, dal tempio alla Cattedrale (Il Formichiere, 2016) di cui รจ co-curatrice e co-autrice con Giuliana Galli e Paolo Camerieri, fino a giungere allโ€™ultima pubblicazione, nella quale, dopo una meticolosa ricerca dโ€™archivio, รจ riuscita a ricostruire il passaggio e la trasformazione della cittร  di Foligno attraverso le attivitร  commerciali che si sono succedute. Come spiega nella prefazione, la molla che la spinge ยซรจ la conoscenza della cittร  e della sua storia, che deve essere usata per la sua conservazione attraverso una corretta progettazione che la tramandi al futuroยป.
Le trasformazioni principali nel tessuto urbano in Italia e, nello specifico, a Foligno, avvengono principalmente negli ultimi due secoli: a seguito dello sviluppo industriale, si cerca di dare un nuovo ordine ai quartieri risanando le pessime condizioni igienico sanitarie con nuove infrastrutture quali fogne e acquedotti. Inoltre, nascono nuovi sistemi di collegamento come quello ferroviario e stradale per le automobili: da qui la necessitร  di dotarsi di nuovi sistemi di pianificazione del territorio.
Il pregio di questa ricerca รจ evidenziare questa trasformazione attraverso un punto di vista insolito e generalmente trascurato dai trattati di urbanistica: le attivitร  commerciali. Queste โ€“ come spiegato dallโ€™autrice nellโ€™introduzione โ€“ ยซOltre alle funzioni puramente economiche, svolgono importanti funzioni sociali, costituendo un momento di contatto fra i cittadini e le comunitร  locali diffondendo le informazioni piรน recenti in materia di stili di vita, modelli culturali e attivitร  collettiveยป.
Il libro, partendo Dalla situazione generale della cittร  nei primi decenni del secolo, attraverso Le modificazioni del tessuto urbano, Gli interventi privati, I negozi che contribuiscono a cambiare lโ€™immagine della cittร  per finire allโ€™ultimo capitolo Da depositi a botteghe a moderni negozi รจ corredato da un importante apparato fotografico che comprende le immagini dei negozi e delle attivitร  con commercianti o artigiani al lavoro, i progetti con le modifiche da apportare presentati agli organi competenti, i rilievi, i regolamenti. Il tutto fornisce un preciso spaccato delle trasformazioni avvenute.
ยซForse perchรฉ in realtร  il negozio รจ un luogo privato in cui ogni esercente esprime la propria personalitร , dove mette in mostra i prodotti secondo una propria filosofiaยป conclude nellโ€™introduzione lโ€™architetto Galli ยซMa questo luogo privato diventa pubblico nel momento in cui si affaccia nella cittร , nel momento in cui si apre su facciate antiche rimaste per secoli chiuse ermetiche. I negozi, i loro spazi, i loro affacci, diventano quindi un pretesto anche per parlare di cittร , per parlare di quelle modificazioni che la cittร  ha subitoยป.

Titolo: Berardo Berardi. Artista di canto (1878-1918)

 

Autore: Roberta Niccacci (a cura di)

 

Editore: Bertoni Editore

 

Anno di edizione: 2018

 

Costo: 28 euro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Questo interessantissimo e corposo volume ha il merito di accompagnarci in un viaggio a ritroso nel tempo alla scoperta di un personaggio della nostra regione che, probabilmente a causa di una morte precoce, รจ stato ingiustamente dimenticato.
Si tratta di Berardo Berardi, cantante lirico che si รจ esibito nei migliori teatri italiani e stranieri in una settantina di opere, interpretando piรน di ottanta personaggi, affiancando colleghi come Enrico Caruso. Nella breve carriera, ha cantato come basso in opere che spaziavano da Bellini, Rossini, Massenet, Puccini, Verdi e Wagner ed รจ stato diretto dai piรน grandi direttori dโ€™orchestra. Uno su tutti, Arturo Toscanini.
Roberta Niccacci, curatrice del volume, con tenacia e passione si รจ fatta carico di un immenso e minuzioso lavoro di archivio per cercare di ricostruire e sottrarre allโ€™oblio la vita e la carriera di Berardi. Il libro si divide in cinque parti: nella prima, Un racconto di viaggio viene raccontata al lettore la genesi dellโ€™opera, le ricerche dโ€™archivio, le testimonianze e gli aneddoti fino allโ€™intitolazione dei giardini pubblici di Tavernelle al cantante.
La seconda parte,ย Alla scoperta dei luoghi della vita di Berardo Berardi,ย inizia con la nascita di Berardo a Gualdo Cattaneo alle ore 11 di sabato 25 maggio 1878 allโ€™indirizzo di Piazza Comunale numero 9, dove il padre era il medico condotto del paese. Poi il trasferimento a Collepepe di Collazzone, gli studi in seminario a Todi e poi allโ€™Accademia di Santa Cecilia a Roma – allievo del maestro Antonio Cotogni – il matrimonio con Olimpia Toccaceli a Cetona, il trasferimento a Tavernelle – paese dโ€™origine della famiglia materna del cantante – e la nascita dei tre figli: alla primogenita Brunilde seguono Siglinda (morta pochi giorni dopo la nascita) e Cesare, morto prima di compiere quattro anni.
La terza parte esamina la carriera e l’attivitร  artisticaย del cantante che, dopo una lunga tournรฉe in Grecia e Turchia, iniziata nel 1902, debutta in Italia al Teatro Morlacchi di Perugia allโ€™etร  di ventisei anni, in tre opere: I Puritani, I Lombardi e lโ€™Andrea Chรฉnier. Da qui, una breve ma intensa carriera, passando per i maggiori teatri italiani (San Carlo di Napoli, Comunale di Bologna, Teatro Costanzi di Roma, La Scala di Milano) e stranieri soprattutto in sudamerica con tournรฉe in Argentina, Brasile, Uruguay.

Berardo Berardi, ritratto da Enrico Caruso

Inoltre, sono state inserite delle tabelle che riportano la cronologia dei repertori e debutti contestualizzati con i momenti di vita piรน salienti del maestro. Un ricco apparato fotografico delle locandine delle recite conclude la terza parte.
Berardo Berardi muore prematuramente a causa della febbre spagnola, nella sua villa a Tavernelle di Panicale, venerdรฌ 25 ottobre 1918. Ed รจ proprio La morte e lโ€™ereditร  culturale il tema della quarta parte del libro che, oltre alla cronaca del decesso fino alla sepoltura nella cappella di famiglia del cimitero di Mongiovino, si arricchisce del saggio del medico legale Federico Marzoli, che spiega con linguaggio puntuale e divulgativo le cause e le conseguenze di questa letale epidemia.
Nellโ€™ultimo capitolo del libro,ย Appunti di viaggio, รจ intento della curatrice lanciare unโ€™apertura per studi e iniziative future. Lโ€™archivista Marina Regni approfondisce il valore degli archivi storici, mentre lโ€™assessore alla cultura del comune di Perugia Maria Teresa Severini svela un desiderio: il ritorno della lirica al teatro Morlacchi.
Conclude questo monumentale lavoro unโ€™appendice con le schede di edizione delle opere divise per teatri, il numero delle apparizioni ordinate per opere, i ruoli interpretati divisi per opere e lโ€™elenco dei colleghi.

Titolo: Perugia Underground. Storie di donne, sesso e potere nel Novecento

 

Autore: Andrea Maori

 

Editore: Francesco Tozzuolo Editore

 

Anno di pubblicazione: 2018

 

Caratteristiche: 108 pagine, foto cm 21 x 15, brossura illustrata con bandelle, ill. b/n

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nella sua ultima opera, Andrea Maori – archivista e ricercatore perugino – ci porta alla scoperta di tre storie che hanno come protagoniste le donne. Tre vicende che attraversano il secolo scorso e che, avvalendosi di una puntuale documentazione e ricerca dโ€™archivio, sono testimonianza della condizione di subalternitร  delle donne e della loro libertร  individuale negata. Il primo racconto,ย Bellโ€™Epoque a Perugia: ยซAmori illecitiยป nella casa di pena delle donne, ambientato nel 1909, ha come teatro il riformatorio e il carcere femminile di Perugia al centro di polemiche e scandali per le violenze inflitte alle carcerate, che due donne coraggiose e battagliere, Zita Centa Tartarini e Maria Rygier, riescono a portare a conoscenza dellโ€™opinione pubblica.

Nel secondo,ย Ai margini della storia: Cecilia Aurora e Agostina tra prostituzione e antifascismo, Maori ha seguito la loro storia di emarginazione attraverso le piccole tracce trovate negli archivi. Due donne, Cecilia Aurora Tavernelli di Cittร  di Castello e Agostina Tortaioli di Perugia, schedate come prostitute antifasciste costrette a spostarsi da una cittร  allโ€™altra fino a far perdere le loro tracce e presenti nella storia solo attraverso scarne schede di polizia.

Nel terzo, Pubblica moralitร  dallโ€™approvazione della Legge Merlin agli anni Settanta. Il caso di Perugia, lโ€™autore analizza con numeri e dati puntuali il fenomeno prostituzione prima e dopo lโ€™entrata in vigore della legge Merlin, che negli intenti doveva dare dignitร  alle donne ed evitare situazioni di sfruttamento. Inoltre Maori prende in esame la costituzione della Polizia femminile il cui scopo era quello di salvaguardare la pubblica moralitร  e vigilare sulla stampa reprimendo quella ritenuta immorale.

ยซIl volume ha il merito di portare alla luce tre storie locali che inevitabilmente si intrecciano con la dimensione nazionale che modulano su tre terreni diversi, ma contigui, la subalternitร  di classe e di genere che si manifesta nel dominio maschile della sessualitร  femminileยป, afferma il professore Paolo Bartoli nella prefazione.

Da segnalare la suggestiva immagine in copertina, che riproduce lโ€™opera che lโ€™artista spagnolo Daniel Munoz realizzรฒ nel 2012 sul muro esterno dellโ€™ex carcere femminile di Perugia. Il murale (acrilico su cemento) dal titolo Donne abbandonate del carcere di Perugiaย รจ stato distrutto nel 2017 nel corso dei lavori di messa in sicurezza dellโ€™edificio. ยซLโ€™idea del muraleยปย  spiega lโ€™artista ยซera di creare un ritratto simbolico della sottomissione delle donne attraverso la storia. Ho scelto questo tema perchรฉ lโ€™edificio era la prigione delle donneยป.