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Lโ€™Albero di Natale piรน grande del mondo nel segno della pace tra i popoli: sarร  lโ€™organizzazione โ€œRondine cittadella della paceโ€ il testimonial 2023.

Sarร  lโ€™organizzazione Rondine Cittadella della Pace, impegnata da oltre venti anni nella riduzione dei conflitti armati nel mondo, il testimonial 2023 per lโ€™accensione dellโ€™Albero di Natale piรน grande del Mondo. L’accensione si svolgerร  il 7 dicembre in Piazza 40 Martiri dove, a partire dalle ore 18, inizierร  la cerimonia della 43esima illuminazione dellโ€™Albero.

 

Albero di Gubbio

 

Rondine รจ un borgo medievale toscano a pochi chilometri da Arezzo. Qui nascono, si strutturano e si svolgono i principali progetti della Cittadella della Pace per lโ€™educazione e la formazione. Un luogo di rigenerazione dellโ€™umano. Grazie alla visione del presidente Franco Vaccari, il progetto che ha dato origine e ispirazione a Rondine Cittadella della Pace รจ lo Studentato Internazionale โ€“ World House, che accoglie giovani provenienti da Paesi teatro di guerre e post-conflitti armati e li aiuta a scoprire la persona, lโ€™umano, nel proprio nemico, attraverso il lavoro, difficile e sorprendente, della convivenza quotidiana. Tramite la diffusione del Metodo Rondine, che ha come focus la trasformazione creativa del conflitto in ogni contesto, lโ€™obiettivo รจ quello di contribuire a un pianeta privo di scontri armati, in cui ogni persona abbia gli strumenti per gestire i conflitti in modo positivo. Rondine Cittadella della Pace, eccellenza italiana per il mondo, si unisce questโ€™anno allo spirito degli Alberaioli, che dal 1981 donano ininterrottamente il loro impegno volontario per realizzare questo imponente Albero di Natale, in onore del Patrono Santโ€™Ubaldo, il Santo della Riconciliazione, nella speranza che le mille luci possano illuminare i cuori e le menti dei popoli e portare tra loro pace e fratellanza.

Lโ€™Albero rinnova anche questโ€™anno un forte messaggio di richiamo alla sostenibilitร  ambientale, con lโ€™impegno profuso dal Comitato nellโ€™affiancare allโ€™esistente impianto fotovoltaico unโ€™onerosa opera di efficientamento energetico, caratterizzata dal completamento della sostituzione di tutti i punti luminosi con luci led. Un percorso iniziato nel 2020 con la sostituzione delle plafoniere della Stella Co- meta, proseguito nel 2022 con la sostituzione delle plafoniere di colore verde della sagoma e terminato nel 2023 con la sostituzione delle luci colorate interne. Il progetto Sostituzione neon colorati con luci colorate a ledย che questโ€™anno ha permesso la conclusione di tale percorso di efficientamento energetico รจ stato realizzato con il sostegno della Fondazione Perugia. Tali interventi hanno pro- dotto una notevole riduzione della potenza elettrica impegnata ed un risparmio energetico del 50%.

 


Lโ€™evento sarร  trasmesso in diretta sui canali social network ufficiali del nostro Comitato (Facebook, YouTube, Instagram, X: link ai social nel nostro sito www.alberodigubbio.com), su Trg e online su www.trgmedia.it.

Alle Logge dei Tiratori di Gubbio si potranno ammirare oltre 70 opere dei grandi protagonisti della storia dei Macchiaioli, una rivoluzionaria stagione dellโ€™arte italiana e francese dellโ€™Ottocento.

Si annuncia un autunno di eventi culturali di rilievo per la cittร  di Gubbio. Dal 4 novembre 2023 al 3 marzo 2024 le Logge dei Tiratori ospiteranno la grande mostra I Macchiaioli e la pittura en plein air tra Francia e Italia, dedicata ad uno dei movimenti piรน importanti e piรน celebri della scena culturale italiana nella seconda metร  dellโ€™Ottocento. I Macchiaioli, infatti, hanno proposto ricerche pittoriche dโ€™avanguardia che per molti aspetti hanno anticipato, con sorprendente modernitร , quelle proposte successivamente dagli impressionisti francesi.

 

Giuseppe Palizzi, Pastorello e capre presso la via Appia, olio su tavola, collezione privata

 

Si potranno ammirare oltre 70 opere dei grandi protagonisti di questa rivoluzionaria stagione artistica quali Signorini, Fattori, Abbati, Lega, Cabianca, Sernesi in dialogo con quelle di alcuni dei rappresentanti della Scuola di Barbizon, quali Corot, Daubigny, Troyon, Rousseau. La mostra, curata da Simona Bartolena, รจ prodotta e realizzata da Navigare Srl in co-produzione con Diffusione Cultura con il patrocinio del Comune di Gubbio e il sostegno della Fondazione Perugia, in collaborazione con Land, ViDi cultural e ONO arte contemporanea. Partner dellโ€™evento sono lโ€™Istituto Italiano Design di Perugia, lโ€™Accademia di Belle Arti โ€œPietro Vannucciโ€ di Perugia, Fondazione Universitร  delle Arti e Mestieri, con il contributo del travel partner Trenitalia. Media partner sono Radio Kiss Kiss, Perugia Today, Terni Today e Sky Arte.

 

Jules Duprรฉ, Bovins dans le paysage, olio su tavola, collezione privata

 

ยซLa mostra โ€“ afferma la curatrice Simona Bartolena โ€“ permetterร  ai visitatori di immergersi in un momento storico e culturale molto vivace. A Gubbio si dipanerร  un suggestivo racconto che farร  rivivere un ventennio dโ€™oro dellโ€™arte italiana, tra lโ€™esperienza a Barbizon e le gustose caricature realizzate al Cafรจ Michelangelo, tra scene nei campi e un pomeriggio a Montemurlo. Lo spettatore della mostra scoprirร , mediante citazioni, stralci di racconti scritti, approfondimenti biografici e spiegazioni tecniche, la vera importanza storico-artistica della pittura macchiaiola, troppo spesso nota solo per la piacevolezza delle sue tavoletteยป.

 


Per info e prenotazioni: tel. 351 8403634 – 333 6095192; prenotazioni@navigaresrl.com; navigaresrl.com

Parte a settembre il nuovo format ideato da Borgo Santa Cecilia e les Collectionneurs, tre appuntamenti per vivere a 360ยฐ la cucina selvaggia del borgo in una scenografia wild e indimenticabile.

Gli eventi, nati dalla collaborazione tra Borgo Santa Cecilia e gli chef di les Collectionneurs, puntano alla valorizzazione della selvaggina e dellโ€™allevamento brado e avranno come protagonisti i boschi della Tenuta insieme alle 4 mani dello chef resident del Borgo Alessio Pierini e dei tre chef che lo accompagneranno negli appuntamenti, per lโ€™occasione nella veste di veri domatori di fuoco. Lโ€™idea nasce dallo spirito che anima la community di les Collectionneurs, di cui Borgo Santa Cecilia fa parte, che vede nella collaborazione tra le diverse realtร  un suo punto di forza.

Il tutto avrร  luogo in un contesto ricco di suggestione, il territorio nel quale sorge Il Borgo Santa Cecilia, una tenuta di oltre 300 ettari, habitat ideale per cinghiali, caprioli, cervi, lepri, starne, fagiani, beccacce e pernici. Il Borgo Selvaggio รจ quindi unโ€™immersione nella cultura gastronomica wild e nella natura lussureggiante di questo angolo di Umbria grazie allโ€™allestimento dei pranzi direttamente allโ€™interno dei boschi che circondano la struttura. Gli ospiti avranno modo di assaggiare i prodotti del borgo, vere eccellenze della tradizione norcina e della famiglia Onorato e, dopo unโ€™affascinante passeggiata nella vegetazione, saranno accolti tra gli alberi per un pranzo dโ€™eccezione. Qui, intorno a unโ€™unica tavolata conviviale, si degusteranno i piatti selvaggi realizzati a 4 mani dagli chef les Collectionneurs, cucinati direttamente in loco solo con fuoco vivo, in quegli stessi luoghi dai quali provengono la maggior parte delle materie prime che li compongono, immersi in una sinestesia di suoni, luci e odori nella natura piรน selvaggia.

 

Gli appuntamenti e gli chef partecipanti. Resident chef del Borgo: Alessio Pierini

  • Mercoledรฌ 20 settembre: pranzo nel bosco con gli chef Sara Scarsella e Matteo Compagnucci – SINTESI* (Ariccia RM)
  • Mercoledรฌ 25 ottobre: pranzo nel bosco con lo chef Roberto Allocca – MARENNAโ€™ – Borgo San Gregorio – Feudi San Gregorio (Sorbo Serpico AV)
  • Mercoledรฌ 22 novembre: pranzo nel bosco/cena in ristorante con lo chef Daniele Usai – IL TINO* (Fiumicino RM)

Sarร ย โ€œOriente โ€“ Occidente. Le frontiere mobili della storiaโ€ย il tema della nona edizione del Festival del Medioevo che si terrร  come ogni anno aย Gubbio,ย dal 20 al 24 settembre 2023.

Est e Ovest. Lโ€™Europa e lโ€™Asia. Mondi lontani, spesso visti in modo contrapposto, eppure vicinissimi, segnati dallโ€™epopea umanistica e culturale di Bisanzio. Un viaggio di cinque giorni con lezioni di storia tenute da medievisti, scrittori, scienziati e storici dellโ€™arte, lungo la frontiera mobile dellโ€™incontro di civiltร  diverse. Una faglia che separa popoli e territori e che segue di continuo il pendolo della storia, attraverso le vie dei commerci e quelle della fede: guerra e pace, scismi e scoperte, contagi e tradizioni, luoghi e personaggi.

 

 

Tutto sul bordo di una soglia: la porta tra Oriente e Occidente rappresentata dal moderno Giano bifronte che il Festival del Medioevo ha scelto come immagine dellโ€™edizione 2023 (graficaย Archiโ€™s). Gli sguardi del dio misterioso della religione italica e romana, custode di ogni passaggio e mutamento, degli ingressi e dei ponti, sono rivolti al tempo e alla storia. Due volti, unโ€™unica testa: passato e futuro che si incrociano nei secoli, dalla tarda antichitร  alle mappe della geopolitica del XXI secolo. Dalla prima edizione a oggi il Festival del Medioevo ha affrontato i seguenti temi: La nascita dellโ€™Europaย (2015),ย Europa e Islamย (2016),ย La cittร ย (2017),ย Barbari. La scoperta degli altriย (2018),ย Donne. Lโ€™altro volto della Storiaย (2019),ย Mediterraneo. Il mare della Storiaย (2020),ย Il tempo di Danteย (2021) eย Dinastie. Famiglie e potereย (2022). [Guarda qui i programmi delle edizioni dal 2015 al 2022]

La manifestazione offre ancheย mostre,ย eventi teatrali,ย recital,ย concerti di musica medievale,ย lezioni-spettacolo,ย laboratori di danzaย eย visite guidate alla scoperta dellโ€™Umbria medievaleย insieme a spazi particolari dedicati alla rievocazione storica, allโ€™artigianato e agli antichi mestieri.

Altri importanti appuntamenti arricchiscono i cinque giorni del Festival del Medioevo: laย Fiera del libro medievaleย con tutto quello che cโ€™รจ da leggere sulla โ€œEtร  di mezzoโ€, ilย focus suiย Medievalismiย che indaga la ricezione, lโ€™utilizzo e la rappresentazione postmedievale dellโ€™Etร  di Mezzo, tra film, saghe televisive, letterature, musiche, fumetti e videogiochi;ย Lโ€™arte della miniaturaย che indaga i segreti degli scriptoria, laย Tolkien sessionย eย La scuola dei rievocatori, un appuntamento pensato per valorizzare, attraverso lโ€™analisi e la ricostruzione delle fonti storiche, lโ€™appassionato lavoro di centinaia di associazioni e di migliaia di rievocatori che in ogni regione dโ€™Italia fanno rivivere la storia e le tradizioni popolari dei loro territori.

 

Sbandieratori di Gubbio, foto Daniela Querci

 

Ilย Comune di Gubbio, principale sponsor della manifestazione, affianca lโ€™Associazione Festival del Medioevo nellโ€™organizzazione di quello che รจ ormai diventato il piรน importante evento nazionale dedicato allโ€™etร  medievale. Sostengono la manifestazione anche laย Regione Umbria, ilย Gruppo Azione Locale Alta Umbriaย (GAL), laย Fondazione Perugiaย e laย Camera di Commercio dellโ€™Umbria.

Tra i privati, gli sponsor piรน vicini alla manifestazione sono due importanti aziende eugubine: il Gruppo Financo con Colacem, Colabeton e Park Hotel ai Cappuccini e CVR – Dal 1980 lโ€™edilizia in buone mani. Altri importanti partner sono la Fondazione Giancarlo Pallavicini Onlus umanitaria e culturale, Tecla, Metalprogetti, Fondazione Mazzatinti e BCC Pergola e Corinaldo.

 


Il sito della manifestazioneย e la relativa pagina Facebookย @FestivalDelMedioevoย sono gli indirizzi online dedicati alla divulgazione storica piรน visitati in Italia.

Per informazioni: info@festivaldelmedioevo.it

 

Il brustengo รจ la tipica focaccia di Gubbio, ottima per accompagnare salumi e formaggi. In questa ricetta la proponiamo in abbinamento con il prosciutto crudo di Norcia e il pecorino.

Ingredienti per 4 persone

  • Acqua 200 ml
  • Farina 00 100 g
  • Sale fino q.b.
  • Olio extra vergine dโ€™oliva
  • Prosciutto crudo di Norcia a piacere
  • Pecorino a piacere

Preparazione

Per prima cosa preparare la pastella: aggiungere alla farina un pizzico di sale e dell’acqua fredda a filo agitando energicamente con una frusta per evitare la formazione di grumi, fino a ottenere un composto fluido e omogeneo. Prendere poi una padella antiaderente e versare abbondante olio di oliva. Cuocere circa 10 minuti per lato.
Una volta cotto, scolarlo e adagiarlo su un foglio di carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso. Tagliare il brustengo a spicchi e disporlo su un piatto prima di guarnirlo con pecorino e prosciutto crudo di Norcia (IGP). Servire ben caldo.

Varianti: si possono anche utilizzare delle foglie di rosmarino tritate nellโ€™impasto.

Consigli: per ottenere un impasto piรน croccante si consiglia di utilizzare acqua frizzante fredda.

 


Fonte: www.umbriatourism.it

Proroga per un altro mese la mostra che Gubbio dedica ai 600 anni dalla nascita di Federico da Montefeltro, nellโ€™ambito delle celebrazioni indette dal Comitato Nazionale. Oltre 260 opere raccontano uno dei piรน importanti mecenati del Rinascimento, nato proprio a Gubbio nel 1422.
La ricca esposizione รจ visitabile con biglietto unico in tre sedi: Palazzo Ducale, Palazzo dei Consoli e Museo Diocesano.

Sarร  martedรฌ 1 novembre a siglare il termine della mostra โ€œFederico da Montefeltro e Gubbio. Lรฌ รจ tucto el core nostro et tucta lโ€™anima nostraโ€. Grande successo per la mostra diffusa nelle prestigiose sedi di Palazzo Ducale, Palazzo dei Consoli e Museo Diocesano che nei tre mesi e mezzo di apertura ha raggiunto 21.071 visitatori. Notevole lโ€™apprezzamento da parte del pubblico e della critica che ne ha siglato la proroga.
Nellโ€™anno delle celebrazioni per i 600 anni dalla nascita di Federico da Montefeltro, Gubbio celebra questo grande condottiero e capitano di ventura, ritenuto uno dei principali mecenati del Rinascimento. Il percorso della mostra โ€œFederico da Montefeltro e Gubbioโ€ esplora aspetti particolari della vita, dellโ€™operato e piรน in generale delle passioni culturali e letterarie di Federico da Montefeltro. Lโ€™allestimento offre al visitatore un viaggio nel mondo del Duca per scoprire la sua figura nella versione piรน completa e autentica possibile. Lโ€™elegante esposizione รจ curata da Francesco Paolo Di Teodoro con Lucia Bertolini, Patrizia Castelli, Fulvio Cervini e sarร  visitabile tutti i giorni con il seguente orario: dal lunedรฌ al venerdรฌ dalle 10 alle 18, sabato e domenica dalle 10 alle 18.30.
โ€œUna proroga che arriva grazie a un successo grandissimo di pubblico e di critica – sottolinea il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati โ€“ e che permetterร  ora a moltissimi altri turisti e cittadini eugubini di godere delle bellezze ospitate da Palazzo Ducale, Palazzo dei Consoli e Museo Diocesano. Siamo davvero orgogliosi dei risultati e dei riscontri ottenuti dalla mostra, un evento al quale abbiamo creduto fortemente e al quale abbiamo dedicato le nostre migliori energie: ora scoprire il legame tra Federico e Gubbio sarร  possibile ancora per alcune settimane, unโ€™occasione che invitiamo tutti, inclusi i cittadini di Gubbio desiderosi di approfondire la propria storia e le proprie origini, a continuare a cogliereโ€.
Le parole della direttrice di Palazzo Ducale, Paola Mercurelli Salari: โ€œAncora una volta la sinergia tra le realtร  culturali del territorio si รจ rivelata una scelta vincente, capace di garantire a Gubbio negli ultimi cinque anni tre eventi di portata internazionale. La mostra โ€œFederico da Montefeltro e Gubbioโ€ ha richiesto un lungo lavoro di ricerca, di studio e di preparazione per la scelta e la movimentazione delle oltre 260 opere esposte. Uno sforzo enorme ampiamente ripagato da questa proroga, sollecitata dagli stessi visitatori, dalle scuole e dalle universitร  del centro Italia, desiderose di farne la meta di approfondimenti didattici e culturaliโ€.
La mostra ha ottenuto grande consenso e attenzione da parte dei mezzi di informazione. Lโ€™affluenza alla mostra รจ stata registrata sempre in buona crescita, con provenienza sia dal territorio che da fuori regione come tappa di turismo culturale. Grazie al biglietto unico si รจ proposto, infatti, un circuito che ha unito le tre sedi della cittร . Oltre 260 opere, tra dipinti, libri, monete, armi, armature, strumenti musicali e astronomici, permettono di scoprire e approfondire questo illustre personaggio della storia italiana, che tanto lustro diede alla cittร  di Gubbio, dove scelse di edificare il suo secondo Palazzo Ducale.
Molto richiesti sono stati anche i laboratori didattici per i piรน piccoli e le visite guidate, organizzati durante lโ€™estate e in occasione del Festival del Medioevo, e altrettanto partecipate le conversazioni tematiche con degustazioni โ€œUn aperitivo con Federicoโ€. In occasione della proroga, Gubbio Cultura e Multiservizi e l’Associazione Culturale La Medusa, rispettivamente gestori di Palazzo dei Consoli e Museo Diocesano, hanno pianificato un mese di visite guidate dedicate alle scuole e attivitร  didattiche specifiche delle singole sezioni, per stimolare la curiositร  di bambini e ragazzi. Per le scuole che vorranno aderire basterร  prenotare alle due segreterie di Palazzo dei Consoli (075 9237703/4) e del Museo Diocesano (075 922904).
A corredo della mostra รจ stato pubblicato un ricco catalogo, edito da Silvana editoriale, di oltre 500 pagine con uno straordinario apparato iconografico di 550 immagini. Lโ€™accento รจ posto sul rapporto tra Federico e Gubbio spingendo lโ€™interesse sino ai tempi di Guidubaldo, anchโ€™egli, al pari di suo padre, nato nella cittร  umbra (il 24 gennaio 1472) da Battista Sforza, seconda, amatissima moglie di Federico, e scomparso prematuramente lโ€™11 aprile 1508.
Un lavoro importante, di grandissimo spessore culturale – sono le parole dellโ€™assessore alla Cultura Giovanna Uccellaniche illustra i contenuti di una mostra della quale siamo particolarmente orgogliosi, sia per il suo indiscutibile valore scientifico e storico, sia per il riscontro che ha ottenuto in termini di pubblico e di visitatori. Ora questa proroga ci permette di proporne i contenuti anche per il weekend di Ognissanti, un periodo di alta affluenza turistica in cittร , che siamo certi farร  sรฌ che nelle tre sedi dellโ€™esposizione si registrerร  un ulteriore boom di ingressiโ€.
Il risultato positivo della mostra โ€œFederico da Montefeltro e Gubbioโ€ premia la collaborazione tra le istituzioni pubbliche e private. Il progetto รจ stato promosso dal Comitato nazionale per la celebrazione del sesto centenario della nascita di Federico da Montefeltro insieme con la Direzione Regionale Musei Umbria, il Comune di Gubbio, Diocesi di Gubbio, Palazzo Ducale di Gubbio, Palazzo dei Consoli e Museo Diocesano con il contributo della Regione Umbria, il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, in collaborazione con Gubbio Cultura e Multiservizi e Festival del Medioevo. Lโ€™organizzazione รจ affidata a Maggioli Cultura.
Nel percorso espositivo i visitatori hanno lโ€™occasione di ammirare una ricca e variegata raccolta di opere concesse in prestito da prestigiose istituzioni italiane e straniere nonchรฉ da collezionisti privati. In particolare dalla Biblioteca Apostolica Vaticana, che conserva lโ€™intera biblioteca di Federico e dei suoi successori, giungono eccezionalmente quindici splendidi manoscritti (tra essi solo due facsimili), distribuiti fra le tre sedi.
A Palazzo Ducale sono raccontate le vicende costruttive del palazzo, la vita di corte e le arti a Gubbio nel periodo feltresco. Palazzo dei Consoli presenta una prima sezione dedicata al fare, guardare e pensare la guerra allโ€™epoca di Federico da Montefeltro e unโ€™altra alla cultura umanistica del duca. Al Museo Diocesano lโ€™esposizione รจ dedicata alle scienze matematiche, astronomiche e astrologiche, particolarmente care alla corte e al duca.

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Al Circolo Velico il 9 giugno inaugurazione della mostra โ€œOmaggio al Trasimenoโ€. Nel fine settimana i Campionati italiani Classe Fun

Si parte oggi 9 giugno alle ore 18,00 con lโ€™inaugurazione della mostra dโ€™arte contemporanea โ€œOmaggio al Trasimenoโ€ dei FogliettArt (Giancarlo, Gianluca e Gianmarco), a cui parteciperanno i rappresentati istituzionali del Comune lacustre, il presidente del Circolo Velico Giovanni Rosi e la vice presidente di RTN, Sara Tintori, oltre a numerosi soci e invitati.

La mostra dei FogliettArt, con il sostegno del Comune di Passignano s/T, del Circolo Velico Trasimeno, di AboutUmbria, di RTN e Radici & Talenti, terminerร  il 16 giugno e il suo ingresso รจ libero e gratuito.

Lโ€™artista Gianluca Foglietta, ha cosรฌ commentato: โ€˜โ€™Mio padre Giancarlo ha iniziato giovanissimo la sua carriera pittorica, esprimendo la sua passione e le sue emozioniย usando colori e pennello su una tela che prendeva vita. Io e mio fratello Gianmarco, siamo nati e cresciuti in un ambiente stimolante e creativo, che ci ha completamente assorbito e fatto innamorare dellโ€™arte. Fin da quando eravamo piccoli, abbiamo iniziato a dipingere su delle tele, poste in dei piccoli cavalletti, vicino aย dove dipingeva nostro padre. Passavamo molto tempo a curiosare tra gli articoli di giornale e i premi delle varie mostre che lo riguardavano. Affascinati da questo mondo, lo abbiamo seguito nel suo percorso artistico, continuando ad esercitarci e a sperimentare. Con il passare del tempo e il trascorrere della vita, i nostri stili si sono evoluti e diversificati, determinati dalle proprie ispirazioni, aiutandoci a conoscerciย piรน nel profondo e rafforzando cosรฌ il nostro legame. Lโ€™arte รจ la protagonista insostituibile delle nostre giornate, unite dalla stessa grande passione e voglia di creareโ€.

Dallโ€™arte allo sport

Dal 10 al 12 giugno sulle acque antistanti il Circolo si disputeranno i campionati italiani di vela della classe Fun.

Il presidente del Circolo Velico Trasimeno, ha dichiarato: โ€œSiamo orgogliosi di ospitare la mostra artistica โ€œOmaggio al Trasimenoโ€ della famiglia Foglietta e in particolare di accogliere dal 10 al 12 giugno i campionati Italiani della Classeย Fun, imbarcazione di circa 7 metri con 4 persone di equipaggio. Saranno circa 20 le barche provenienti da varie regioni d’Italia,ย dove saranno previste 8 prove per i tre giorni di regata sul Trasimeno. Eโ€™ storica la partecipazione di equipaggi del Club Velico Trasimeno a regate su questa classe e molte sono state le vittorie dei nostri equipaggi a campionati sia italiani sia europei svoltisi negli scorsi anni. Anche questo ha contribuito, per il Club Velico Trasimeno, a ricevere la stella d’oro al merito sportivo del CONI, onorificenza che verrร  consegnataย il 29 giugno a Spoleto alla presenza delle maggiori autoritร  dello sport italianoโ€.

 

La grande mostra si inserisce nelle celebrazioni dei 600 anni dalla nascita del duca Federico da Montefeltro, avvenuta a Gubbio nel 1422. Palazzo Ducale, Palazzo dei Consoli e Museo Diocesano ospiteranno unโ€™ampia esposizione di opere concesse in prestito da prestigiose istituzioni italiane e straniere, nonchรฉ da collezionisti privati.

Gubbio partecipa alle celebrazioni dei 600 anni dalla nascita del duca Federico da Montefeltro che ha avuto i natali, secondo piรน biografi, in questa cittร  il 7 giugno 1422. Dal 20 giugno al 2 ottobre 2022 la grande mostra Federico da Montefeltro e Gubbio. Lรฌ รจ tucto el core nostro et tucta lโ€™anima nostra sarร  ospitata nei tre luoghi espositivi piรน emblematici della cittร , il Palazzo Ducale, il Palazzo dei Consoli e il Museo Diocesano. Lโ€™esposizione, a cura di Francesco Paolo Di Teodoro con Lucia Bertolini, Patrizia Castelli e Fulvio Cervini, accende i riflettori su questo illustre personaggio della storia italiana, grande condottiero, capitano di ventura e uno dei principali mecenati del Rinascimento. Lโ€™inaugurazione della mostra รจ prevista domenica 19 giugno alle ore 15.30. Fino a questa data, la facciata di Palazzo dei Consoli ospiterร  ogni sera, alle 21, spettacolari proiezioni artistiche in omaggio a Federico da Montefeltro, i suoi territori e i suoi anni.

Il sindaco Filippo Mario Stirati: ยซPuntare su un uomo universale come Federico da Montefeltro, sul legame che costruรฌ con la cittร  di Gubbio e celebrare il VI centenario della sua nascita significa non solo riscoprire un personaggio dalla forte personalitร  e poliedricitร , ma investire, piรน in generale, nel rilancio della storia e della cultura italiana e della sua immagine nel mondo. Abbiamo lavorato per mesi con istituzioni, enti e Comuni per dare vita a un programma di celebrazioni di altissima qualitร , in grado di presentare la figura di uno dei grandi personaggi del Rinascimento italiano e nel contempo far scoprire la storia, lโ€™arte e la culturaย ย dei territori legati al nome dei Montefeltro. Questa mostra rappresenta certamente il cuore delle nostre iniziative, e sono certo che lโ€™altissimo livello delle opere proposte nonchรฉ le sedi espositive, allo stesso tempo contenitori e oggetto di esposizione, sapranno conquistare i visitatori e introdurli in uno dei piรน appassionanti e intensi periodi della storia del nostro Paeseยป.

La mostra ripercorre i momenti gloriosi vissuti dalla cittร  di Federico e del figlio Guidubaldo, lโ€™ultimo dei Montefeltro, dalla nascita del duca nel 1422 alla morte di Guidubaldo nel 1508. Diventa occasione per rileggere la storia di Gubbio tra la fine del Trecento e gli inizi del Cinquecento. Il percorso espositivo dร  spazio, secondo ambiti peculiari, alle opere concesse in prestito da prestigiose istituzioni italiane e straniere nonchรฉ da collezionisti privati: manoscritti, dipinti, documenti, medaglie, monete, armi, armature, sculture, arredi. In particolare dalla Biblioteca Apostolica Vaticana, che conserva lโ€™intera biblioteca di Federico e dei suoi successori, giungono eccezionalmente quindici splendidi manoscritti (tra essi solo due facsimili), distribuiti fra le tre sedi.

Marco Pierini, direttore regionale Musei Umbria: ยซLa mostra pone al centro Federico e Gubbio, il Palazzo Ducale e la cittร , crocevia di linguaggi storico-artistici, letterari, musicali di differente ispirazione. La mostra รจ il punto di arrivo di un percorso avviato nel 2018 con lโ€™esposizione โ€œGubbio al tempo di Giotto. Tesori dโ€™arte nella terra di Oderisiโ€ e proseguito nel 2021 con la mostra โ€œOro e colore nel cuore dellโ€™Appennino. Ottaviano Nelli e il สพ400 a Gubbioโ€. Ora Federico e Guidobaldo assurgono a protagonisti della ricorrenza centenaria. Grazie al Comitato Nazionale per il VI centenario della nascita di Federico, che ha come capofila i Comuni di Urbino e Gubbio, con le Regioni, le Universitร , le istituzioni culturali delle due aree, oggi amministrativamente divisi ma un tempo uniti, si auspica che la sostanziale unitร  di intenti tra le istituzioni in campo, impegnate in un disegno condiviso e per la prima volta esteso allโ€™intero territorio del Montefeltro, vada oltre il taglio del nastro per gli eventi in programma, perchรฉ solo dando continuitร  e prospettiva a questo eccezionale coinvolgimento saranno alimentati quei processi virtuosi che dalle residenze ducali irrorano di progettualitร  il territorio tuttoยป.

Mons. Luciano Paolucci Bedini, Vescovo di Gubbio: ยซRicordare la figura di Federico da Montefeltro significa fare memoria non solo delle vicende storiche e artistiche del signore e mecenate rinascimentale, ma anche dei suoi legami con la Chiesa del tempo e del suo rapporto con il sacro. Certo, con i parametri del pensiero socio-politico e religioso di oggi e la doverosa distinzione tra poteri temporali e percorsi spirituali e di fede, la vita e le scelte del Duca ci appaiono come un intricato romanzo storico. In questo contesto, non sempre รจ facile mettere a fuoco le scelte di โ€œgovernoโ€ di Federico nei rapporti con Roma e il Papato, visto che fu pure scomunicato per un periodo, ponendole poi in relazione con la sua personale religiositร . Un interessante cammino di fede che il Duca ha iniziato fin da fanciullo e che – nel corso della sua vita – ha approfondito anche grazie ad amicizie come quella con i monaci camaldolesi di Fonte Avellana e con san Bernardino da Siena. Tra i campi toccati dal suo mecenatismo artistico e culturale, cโ€™รจ anche quello dellโ€™astrologia che aveva voluto โ€œcristianizzareโ€ nella sua corte. Di questo, in particolare, ci narra il percorso espositivo nel Polo museale diocesano di Gubbioยป.

La mostra รจ promossa dal Comitato nazionaleย per la celebrazione del sesto centenario della nascita diย Federicoย daย Montefeltro, Direzione Regionale Musei Umbria, Comune di Gubbio, Diocesi di Gubbio, Palazzo Ducale di Gubbio, Palazzo dei Consoli e Museo Diocesano con il contributo della Regione Umbria, il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, in collaborazione con Gubbio Cultura e Multiservizi e Festival del Medioevo. Il catalogo รจ di Silvana editoriale. Lโ€™organizzazione รจ affidata a Maggioli Cultura.

 


www.mostrafedericogubbio.it

Lโ€™opera dโ€™arte di Mirella Bentivoglio, dopo il restauro, รจ stata riconsegnata alla cittร .

A ridosso della Pasqua, lโ€™Ovo di Gubbio รจ tornato a splendere. Lโ€™opera dellโ€™artista Mirella Bentivoglio (Klagenfurt 1922-Roma 2017) รจ stata sottoposta a una importante operazione di restauro e ricostruzione che ha visto la collaborazione di Universitร  dei Muratori, Comune di Gubbio, Amici di Mirella e volontari.

 

Durante il restauro, foto by Federico Minelli

 

Lโ€™Ovo di Gubbiomonumento simbolico allโ€™adultera lapidata – รจ una delle opere in assoluto piรน significative di Bentivoglio, alla quale la stessa artista era particolarmente legata, tanto da definirla: ยซUn accordo di pace fra uomo e donna nel segno dellโ€™uguaglianzaยป.
Negli anni Settanta e oltre, lโ€™artista, di fama mondiale, esplora i linguaggi della performance, della poesia-azione e della poesia-environment, allestendo grandi strutture simboliche di matrice linguistica sul suolo pubblico: tra cui il celebre Ovo. Fu proprio lei a decidere di collocarlo in un bivio lungo il percorso dei Ceri, per sottolineare come fosse il ยซprimo inserimento di un segno femminile in luoghi tradizionali di cerimonie della fertilitร , finora considerate riti esclusivamente maschiliยป.
Il critico dโ€™arte Enrico Crispolti nel 1982, in relazione allโ€™opera, ha scritto: ยซUn monumento simbolico allโ€™adultera lapidata, di pietra come i muri delle case e le mura di difesa che circondano lo spiazzo dove, appunto a Gubbio, lโ€™uovo รจ venuto a creare un nuovo rapporto di segniยป.
Proprio in questi giorni, a un secolo esatto dalla nascita di Mirella Bentivoglio, il monumento โ€“ tra i piรน significativi dal punto di vista artistico e storico di Gubbio – รจ tornato inย  tutto il suo splendore nel luogo di origine dovโ€™era stato collocato per la prima volta nel 1976, in occasione della Biennale della cittร  dei Ceri.
ยซLโ€™Ovo di Bentivoglio รจ unโ€™opera dโ€™arte contemporanea che sin dal 1976 si รจ inserita perfettamente nel nostro contesto urbano e addirittura nella nostra Festa piรน rappresentativa: restituirla al suo luogo originario รจ una grande operazione che simboleggia anche la rinascita e la voglia di rinascimento della cittร . Bentivoglio รจ parte della storia di Gubbio, oltre che di quella dellโ€™arte italiana e internazionale, ecco perchรฉ questa operazione ci riempie di orgoglio e di soddisfazioneยป sottolinea il sindaco Filippo Stirati.

 

 

Le pietre utilizzate per la ricostruzione sono le stesse dellโ€™originale, integrate con alcune della stessa tipologia, lo racconta il presidente dellโ€™Universitร  dei Muratori, Giuseppe Allegrucci: ยซUn lavoro fatto insieme ad alcuni volontari eugubini, che hanno avuto lโ€™idea della ricollocazione; lโ€™Universitร  ha poi ripreso in mano tutta la storia e si รจ occupata della ricostruzioneยป.

 

 


Foto esclusive di Federico Minelli

Ingredienti per la polenta:

  • 500 g di farina di granoturco
  • sale

Ingredienti per il condimento:

  • 4 salsicce
  • tartufo bianco di Gubbio
  • 1 bicchiere di vino bianco secco
  • qualche cucchiaio di olio extravergine d’oliva
  • sale

 

Preparazione

Preparare una normale polenta. Togliere la pelle alle salsicce, sbriciolarle e farle rosolare in pochissimo olio. Irrorare di vino e, quando saranno cotte, regolare di sale se necessario. Ungere una teglia da forno, disporvi uno strato di polenta, cospargervi la salsiccia e il tartufo a scaglie, coprire con la restante polenta e infornare a 180ยฐ C. Far cuocere per circa 40 minuti.

 

Questa ricetta appartiene alla vecchia cucina eugubina povera. Quando i cercatori di tartufo trovavano qualche tartufino particolarmente piccolo e brutto da non poter essere venduto, lo utilizzavano in questa preparazione, in cui il sugo poteva anche essere di pomodoro. La quantitร  di tartufo ovviamente variava di volta in volta.


Per gentile concessione diย Calzetti&Mariucci.

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