fbpx
Home / 2019 / Ottobre (Page 2)

A Perugia, nel Salone Apollo di Palazzo della Penna, in una cornice di folto e interessato pubblico รจ stato presentato il libro di Sara Allegrini intitolato La rete. A intervenire sono stati la stessa autrice e l’attrice Simona Esposito, mentre a presentare รจ stato l’assessore alla Cultura Leonardo Varasano.

 

Nel romanzo La rete di Sara Allegrini, edito da Mondadori, si parla di Daniel, Maddalena e Eliah, ragazzi difficili che si ritrovano sperduti in mezzo a un bosco.
Senza cibo e senza acqua, i tre si sentono abbandonati, privati come sono di tante cose che, prima di trovarsi lรฌ, avevano sempre dato per scontate. Da qui la traccia riflessiva e formativa che si dipana in un racconto emozionale, rispecchiante l’attuale visione di molti giovani di oggi, quelli che non danno il giusto valore alle cose piรน semplici come il pane.
Nel racconto, sapientemente scritto da Sara, il lavoro, la dedizione e il sacrificio sono consapevolmente reinterpretati e rivalorizzati, scalando la classifica interna e personale degli attuali valori giovanili, proiettati nei ragazzi protagonisti del libro.

 

 

Il romanzo La rete รจ un vero trionfo, anche per le riflessioni educative, nato dalla diretta esperienza come istitutrice di Sara Allegrini, professoressa di Filosofia e Psicologia e docente di corsi di Scrittura Creativa e Teatro. Nel suo percorso di vita professionale, come racconta la stessa Sara, ha vissuto tante esperienze, creando un ottimo rapporto con i suoi studenti ed รจ riuscita a individuare la sorgente di certi loro comportamenti e abitudini, interagendo di conseguenza come formatrice responsabile.
Nel racconto troviamo qualcuno che osserva, indica e obbliga, notiamo l’evoluzione della comprensione per la sinceritร  e la fatica, per l’ubbidienza e la consapevolezza, altresรฌ la forza delle fiabe… e tante altre pillole di spessore per molteplici spunti di riflessione.
Sara ci fa intuire che certi comportamenti rabbiosi o estremi dei giovani potrebbero celare sofferenze che alcuni adulti non sono riusciti a scorgere; allo stesso modo, il rientro a casa dei protagonisti significa tornare alla propria identitร  profonda con paure e delusioni, che potrebbero essere spazzate e superate alla luce dei nuovi insegnamenti esperenziali appena vissuti. Lottare, perdonare e redimersi sono tra le strade suggerite da Sara nel suo profondo libro.

PerSo – Perugia Social Film Festival: nove giorni di cinema del reale, concorsi e workshop. Dal 5 al 13 ottobre Perugia diventa capitale del documentario con cinque titoli in anteprima nazionale per il concorso principale e oltre quaranta film da tutto il mondo.

ยซSiamo un Festival che porta novitร  in campo cinematografico. Proiettiamo in sala film di qualitร , che difficilmente si potrebbero vedere al cinema; inoltre lo spettatore puรฒ incontrare gli autori e vivere lโ€™ambiente del festival come se fosse una vera comunitร  formata da registi, addetti ai lavori e volontariยป. Con queste parole di Luca Ferretti, direttore artistico del Festival insieme a Giacomo Caldarelli e Ivan Frenguelli, spiega l’evento perugino.

 

Buona fortuna di Alberto Brizioli. Categoria Umbria in celluloide

 

Tutto questo e molto di piรน รจ PerSo – Perugia Social Film Festival che, giunto alla quinta edizione, attraverso il linguaggio del documentario racconta la realtร  e il mondo del sociale nel suo senso piรน ampio e nelle articolazioni piรน varie.
Differente, non indifferente e resistente sono le tre parole che meglio rappresentano lโ€™evento, che vanta quaranta titoli selezionati divisi in sei categorie, tra cui cinque anteprime nazionali.
ยซSi tratta di unโ€™edizione di resistenza per il poco budget a disposizione, rischiavamo anche di non fare lโ€™evento, ma ce lโ€™abbiamo fatta. Abbiamo deciso di mantenere la struttura del Festival nonostante le poche risorse, riuscendo a presentare un programma aperto a diversi generi e gusti. La selezione dei film รจ di altissimo livello, con anteprime nazionali, europee e internazionali che toccano temi e contenuti che attraversano il panorama del cinema del reale. Il criterio di selezione ha riguardato, sia la bellezza e lโ€™innovazione cinematografica, sia lโ€™attualitร  e lโ€™importanza dei temi trattati: un festival di cinema sociale non puรฒ prescindere dal contenutoยป prosegue Ferretti.

 

J’veux du soleil, di Gilles Perret e Franรงois Ruffin. Uno dei titoli in concorso.

Numeri e novitร 

Una cittร , tre sale cinematografiche, nove giorni di festival a ingresso gratuito, sei categorie di concorsi, una rassegna dei migliori documentari della stagione (i PerSo Masterpiece), oltre quaranta titoli nazionali e internazionali in programmazione, cinque anteprime italiane, un concorso cortometraggi e una residenza artistica dedicata ai giovani cineasti. Inoltre, il PerSo Lab per il finanziamento di nuove produzioni, laboratori e workshop: tutto questo offre al pubblico lโ€™edizione 2019, organizzata dallโ€™associazione RealMente in collaborazione con la Fondazione La Cittร  del Sole-Onlus.
Uniche anche le giurie composte dai detenuti della Casa circondariale di Perugia-Capanne, da persone immigrate che vivono a Perugia, oltre a quella degli studenti di cinema dellโ€™Universitร  degli studi di Perugia e quella del pubblico. ยซIn carcere faremo tre proiezioni e i detenuti incontreranno i registi e assegneranno un premio al miglior documentario. Questo progetto รจ senza dubbio quello che ci ha regalato piรน emozioni e piรน soddisfazioni. Oltre a tutte le categorie di concorso, siamo riusciti a riconfermare anche il Perso Lab, che sostiene nuovi progetti filmici di giovani autori, contribuendo a incentivare la produzione cinematografica della nostra regione, cosรฌ come Umbria in celluloide. Tra le novitร : gli Audio doc di Radio Tre, un racconto documentario senza immagini che siamo felici di poter ospitare, e la Residenza artistica (in collaborazione con la Siae e il Mibac) che permetterร  a sei giovani film maker di realizzare un documentario di regia collettiva che racconterร  lโ€™Umbria e i suoi personaggiยป conclude Luca Ferretti.

 

Selfie, di Agostino Ferrente. Nella categoria PerSo Masterpiece

Le categorie competitive

  • Concorso internazionale per documentari in anteprima italiana (PerSo Award)
  • Concorso per documentari di produzione italiana (PerSo Cinema Italiano)
  • Concorso internazionale di cortometraggi documentari (PerSo Short Award)
  • Premio Umbria in celluloide, storie di tematica sociale sullโ€™Umbria e/o di autori umbri
  • Concorso Percorsi/Prospettive, dedicato ai cortometraggi (sia di finzione, che di animazione e documentari) di giovani cineasti nazionali
  • Premio di sostegno allo sviluppo per progetti di film (PerSo Lab) che, oltre ad offrire un premio in denaro per sostenere un progetto filmico ancora da realizzare, offrirร  un tutoraggio tecnico con unโ€™รฉquipe di professionisti del settore.

 


Il programma di PerSo – Perugia Social Film Festival 2019

INGREDIENTI:
  • 400 g di farina

 

PREPARAZIONE:

Versate la farina a fontana sulla spianatoia, unite acqua fredda e lavorate energicamente fino a quando non avrete ottenuto un impasto piuttosto sostenuto. Ricavate dalla pasta tanti pezzetti e arrotolateli uno a uno fino a ottenere degli spaghetti grossi e irregolari. Cospargeteli di farina e fateli asciugare per qualche ora prima di lessarli. I bigoli devono essere piuttosto duri anche dopo la cottura.

 

 

Questi spaghettoni, che si trovano con il nome di pici anche in Toscana, nelle Marche come pincirelli e nel Lazio come tonnarelli, si trovano con nomi diversi e con qualche differenza in tutta lโ€™Umbria. Bigoli รจ il nome eugubino; a Lisciano Niccone, dove vengono preparati con la pasta da pane, il loro nome รจ bringoli. A Terni sono conosciuti con il nome di ciriole (che รจ anche il termine dialettale per le anguillette). A Perugia e a Tavernelle umbricelli, come a Todi (dove perรฒ sono conosciuti anche con il nome di strozzapreti), e umbricelli sono anche a Orvieto. A Baschi e Otricoli, dove sono fatti sempre con la pasta di pane, si chiamano manfricoli. Nello spoletino e nel ternano, con lo stesso impasto, ma a forma di tagliatelle strette e spesse, si preparano gli strnagozzi o strengozzi, detti cosรฌ per la loro somiglianza con le stringhe per le scarpe.

 

I condimenti per queste paste rustiche, ma gustose, sono semplicissimi. Quelli piรน in voga sono:

  1. Sugo con olio, pomodoro, aglio e prezzemolo (a volte con lโ€™aggiunta, piuttosto recente, di peperoncino piccante)
  2. Sugo di funghi, rosso o in bianco.
  3. Sugo con olio, alici e cipolla.
  4. Sugo semplice di pomodoro.
  5. Sugo con asparagi.
  6. Salsa di tartufo nero.

 

Nello spoletino, la salsa ai funghi per gli strangozzi veniva preparata con i funghi detti sanguinosi (lactarius deliciosus).

 


Per gentile concessione di Calzetti โ€“ Mariucci Editore.

  • 2