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INGREDIENTI:
  • 400 g di farina

 

PREPARAZIONE:

Versate la farina a fontana sulla spianatoia, unite acqua fredda e lavorate energicamente fino a quando non avrete ottenuto un impasto piuttosto sostenuto. Ricavate dalla pasta tanti pezzetti e arrotolateli uno a uno fino a ottenere degli spaghetti grossi e irregolari. Cospargeteli di farina e fateli asciugare per qualche ora prima di lessarli. I bigoli devono essere piuttosto duri anche dopo la cottura.

 

 

Questi spaghettoni, che si trovano con il nome di pici anche in Toscana, nelle Marche come pincirelli e nel Lazio come tonnarelli, si trovano con nomi diversi e con qualche differenza in tutta l’Umbria. Bigoli è il nome eugubino; a Lisciano Niccone, dove vengono preparati con la pasta da pane, il loro nome è bringoli. A Terni sono conosciuti con il nome di ciriole (che è anche il termine dialettale per le anguillette). A Perugia e a Tavernelle umbricelli, come a Todi (dove però sono conosciuti anche con il nome di strozzapreti), e umbricelli sono anche a Orvieto. A Baschi e Otricoli, dove sono fatti sempre con la pasta di pane, si chiamano manfricoli. Nello spoletino e nel ternano, con lo stesso impasto, ma a forma di tagliatelle strette e spesse, si preparano gli strnagozzi o strengozzi, detti così per la loro somiglianza con le stringhe per le scarpe.

 

I condimenti per queste paste rustiche, ma gustose, sono semplicissimi. Quelli più in voga sono:

  1. Sugo con olio, pomodoro, aglio e prezzemolo (a volte con l’aggiunta, piuttosto recente, di peperoncino piccante)
  2. Sugo di funghi, rosso o in bianco.
  3. Sugo con olio, alici e cipolla.
  4. Sugo semplice di pomodoro.
  5. Sugo con asparagi.
  6. Salsa di tartufo nero.

 

Nello spoletino, la salsa ai funghi per gli strangozzi veniva preparata con i funghi detti sanguinosi (lactarius deliciosus).

 


Per gentile concessione di Calzetti – Mariucci Editore.

INGREDIENTI:
  • 8 salsicce
  • 1 grappolo di uva nera da vino

 

 

PREPARAZIONE:

Bucherellate le salsicce, ponetele in una padella con pochissima acqua e fatele colorire un po’, poi aggiungete gli acini d’uva e fate cuocere per ancora 15 minuti. Servitele calde.

 

 

Questa ricetta è della zona di Foligno. Le salsicce all’uva si preparano, nello stesso modo, anche a Orvieto e a Terni, dove però si usa uva bianca.

 

Per gentile concessione di Calzetti e Mariucci Editore.

A Spoleto da più di ventiquattro anni si celebrano i funghi e le erbe spontanee con conferenze e mostre importanti.

Da sempre la Pro Loco di Spoleto A. Busetti, come organizzatrice dell’evento, dedica spazio e attenzione all’artigianato locale. Ma con l’edizione di quest’anno si è andati oltre, promuovendo e valorizzando risorse naturali come prodotti locali da far conoscere e gustare.
Le novità della ventiquattresima edizione sono state presentate durante la conferenza stampa organizzata il 4 novembre all’ex Monte di Pietà. Grazie alla partecipazione dell’assessore alla cultura del comune di Spoleto, Ada Urbani, si è rinnovato l’interesse dell’amministrazione locale a sostenere eventi di grande qualità che, in un periodo di bassa stagione, riescono a fare la differenza e ad attrarre turisti a Spoleto. Immancabile il saluto di Maria Teresa Silvestri, presidente della Pro Loco, che ha ringraziato tutti i soci dell’associazione, ma anche gli altri enti del territorio, in particolare gli esercizi commerciali del centro e i ristoranti, che hanno contribuito a rendere la manifestazione ancora più bella. E infine c’è stato l’intervento di Laura Ridolfi, project manager dell’Associazione Sviluppo Rurale, che ha presentato il progetto MEDFEST L’eredità e l’esperienza gastronomica del Mediterraneo: come creare destinazioni turistiche sostenibili, co-finanziato dall’Unione Europea, grazie al quale si sono create importanti sinergie per la crescita di un turismo destagionalizzato a Spoleto, attraverso il ruolo fondamentale che può essere svolto delle risorse gastronomiche locali.
La mostra convegno, che è anche mostra mercato, è un evento da trascrivere nell’agenda del 2019 ormai alle porte. Da non perdere questo appuntamento culturale e gastronomico, che offre anche l’occasione giusta per scoprire una città accogliente, viva e ricca di attrazioni turistiche imperdibili.