L’evento si รจ svolto alla Sala di Notari di Perugia con 25 eventi, 18 fashion show e 45 ospiti. Ha sfilato anche una modella-robot.
Umbria Fashion, il nuovo contest ideato e diretto da Laura Cartocci e dedicato al mondo della moda, ha avuto un ottimo riscontro di pubblico e che si รจ proposto come punto di contatto tra il mondo dei giovani appassionati al fashion, le scuole, le universitร e il tessuto imprenditoriale di questo settore.
Una due giorni, il cui palcoscenico รจ stata la Sala dei Notari diย Palazzo dei Priori a Perugia, che ha visto alternarsi 25 eventi, 18 fashion show e 45 ospiti al centro di talk tematici, storie di successo, premiazioni e presentazioni di libri. Moda, arte, solidarietร , innovazione, sostenibilitร , opportunitร per i giovani le tematiche che si sono intrecciate e hanno animato il dibattito durante lโevento, con spunti di riflessione e testimonianze importanti. Protagonista anche una modella-robot che ha sfilato con un abito a balze in tulle nero e un grande fiocco colorato.
Modella-robot. Foto by Facebook UmbriaFashion
Tra gli ospiti della manifestazione, Roberto Farnesiย attore e imprenditore, testimonial dellโevento insignito anche del titolo di Cavaliere di Unโidea per la vita Onlus, Piero Iacomoni, presidente board di Monnalisa, insieme al direttore creativo Barbara Bartocci, la stilista umbra di fama internazionale Vivetta Ponti, Eleonora Benefatto, Miss Italia 1989, e lโinfluencer Emma Del Toro. Importante รจ stato anche il contributo di Carolina Cucinelli, co-presidente e co-direttice creativa di Brunello Cucinelli.
โSono molto soddisfatta โ ha commentatoย Laura Cartocciย โ, perchรฉ il debutto รจ andato molto bene, al di lร delle mie aspettative. Vedere in questi due giorni la Sala dei Notari gremita di giovani e appassionati di moda รจ stato stupendo, ho visto nei ragazzi tanto entusiasmo. Umbria fashion vuole diventare un appuntamento annuale in cui i giovani devono essere stimolati e anche indirizzati rispetto alle richieste che arrivano dal mondo del lavoro. ร stata una grande sfida, ma che mi ha dato tanta gratificazione: devo ringraziare la mia squadra, senza la quale tutto questo non sarebbe stato possibile, le istituzioni, gli sponsor e i partner che hanno creduto nel nostro progettoโ.
ยซScrivo da quando ero piccola e in alcuni momenti mi ha salvato la vita. La scrittura รจ stata una vera medicinaยป.
Sara Allegrini, classe 1978, si definisce una tipica umbra, chiusa inizialmente ma poi accogliente. Durante lโintervista lโho trovata simpatica e amichevole fin da subito. Sarร che tra umbre ci si capisce al volo. Sara รจ unโinsegnante e una scrittrice: nel 2014 ha pubblicato La ragazza in bottiglia (PCE) e nel 2018 con il suo secondo libro Mina suldavanzale (Itaca) รจ stata finalista al Bancarellino e ha vinto il Premio Selezione. Poco piรน di un mese fa invece si รจ portata a casa il Premio Orbil โ assegnato da librai indipendenti โ nella categoria Young Adult con il romanzo La rete, storia di tre ragazzi che si ritrovano in un bosco senza cibo, senza acqua e senza cellulare per chiedere aiuto.
Sara Allegrini
Sara, qual รจ il suo legame con lโUmbria?
Sono unโumbra D.O.C. e ho tutte le caratteristiche tipiche: chiusa allโinizio ma poi accogliente. Amo Perugia, per me รจ un gioiello. Questa regione รจ un posto meraviglioso per vivere e soprattutto รจ a misura mia.
ร unโinsegnante che fa la scrittrice o viceversa?
Sono i due lavori che ho sempre voluto fare ma se dovessi scegliere, sceglierei di fare lโinsegnante. Mi piace il contatto diretto con i ragazzi, anche se poi con i miei libri riesco a raggiungerne di piรน.
Quando ha deciso diย diventare scrittrice?
Scrivo da quando ero piccola, giร dalla scuola media, tutti perรฒ mi scoraggiavano โ professori, genitori โ allora io mi sono intestardita e ho continuato. Il primo libro, La ragazza in bottiglia, รจ stato pubblicato da una casa editrice senza sapere chi fossi: รจ una roba abbastanza strana. Poi piano piano sono cresciuta fino ad arrivare alla Mondadori. Con il secondo libro Mina sul davanzale sono stata finalista del Bancarellino, una cosa che proprio non mi aspettavo.
Il mese scorso ha vinto il Premio Orbil, nella categoria Young Adult, col suo romanzo La rete (Mondadori): quanto รจ stato importante?
ร stato un super riconoscimento e non mi aspettavo assolutamente di vincere: ero una pivellina tra mostri sacri. La notizia mi รจ arrivata in piena quarantena e in un periodo personale non facile, per questo non ho granchรฉ esultato come avrei dovuto, perรฒ รจ stato un bellissimo riconoscimento. Ne sono orgogliosa.
Da dove arriva lโispirazione per raccontare una storia?
Le prime storie sono nate dallโurgenza: ho avuto dei lutti dolorosissimi e se non avessi scritto sarei morta, scrivere รจ stata una medicina. Gli altri due libri sono stati ispirati da alcuni alunni a cui insegnavo in una scuola abbastanza difficile. I ragazzi si sono riconosciuti nei personaggi e anche i genitori hanno ritrovato i loro figli: questo spero li abbia fatti sentire meno soli.
Perchรฉ racconta storie di giovani per i giovani?
Perchรฉ i ragazzi sono un pubblico decisamente critico e questo mi piace, in piรน non ho ancora superato i traumi della mia adolescenza (ride). Ricordo perfettamente come ci si sente a quellโetร e quali sono le emozioni che si provano.
Visto che la racconta e la vive grazie al suo ruolo di insegnante: che pensa della generazione Z?ย
ร una generazione un poโ sfortunata, perchรฉ non puรฒ vedere il mondo senza telefoni, rispetto ai nati nelle generazioni precedenti e non hanno gli strumenti che servono per selezionare il fiume di notizie che gli arrivano. Perรฒ quando sono stimolati e devono usare la fantasia per raccontare e scrivere vengono fuori dei giovani che non sono poi cosรฌ distanti dalle altre generazioni.
Dei suoi tre libri, a quale รจ piรน legata? O, come i figli, รจ difficile scegliere?
Mi piace questa domanda (ride). Devo dire che non posso scegliere, perchรฉ ogni libro รจ legato a un momento della mia vita.
LโItalia sappiamo che รจ un paese che legge poco: secondo lei perchรฉ?
Le famiglie con bambini piccoli leggono tanto, poi quando crescono cโรจ un calo. Va detto che รจ difficile trovare bei libri. Gli stessi insegnanti leggono poco e per questo non trasmettano la passione ai loro alunni. Basta consigliare le giuste letture e indirizzare i ragazzi verso bei libri, che poi si appassionano: gli servono solo dei consigli. Ci vuole la febbre del libro, รจ impareggiabile vivere con la fantasia, affezionarsi ai personaggiโฆ
Se dovesse raccontare lโUmbria, come descriverebbe la sua essenza?
Una delle storie che sto scrivendo รจ ambientata in Umbria, nel paesino di cui รจ originario mio padre: Lisciano Niccone. Di quel luogo mi ricordo le sensazioni, lโodore della terra bagnata, la caccia alle lumache, le more colte e mangiate. ร la mia infanzia, fatta di odori e rumori, che sto cercando di trasportare nelle pagine.
Ha in cantiere un nuovo romanzo?
Sto lavorando a tante cose contemporaneamente: alcune sono finite e devo solo trovare chi puรฒ pubblicarle, altre si sono fermate a causa della didattica a distanza e del fare la mamma a tempo pieno. Fatico a trovare dei momenti di tranquillitร , ma va bene cosรฌ.
Come descriverebbe lโUmbria in tre parole?
Verde, antica, profumata.
La prima cosa che le viene in mente pensando a questa regioneโฆ
A Perugia, nel Salone Apollo di Palazzo della Penna, in una cornice di folto e interessato pubblico รจ stato presentato il libro di Sara Allegrini intitolato La rete. A intervenire sono stati la stessa autrice e l’attrice Simona Esposito, mentre a presentare รจ stato l’assessore alla Cultura Leonardo Varasano.
Nel romanzo La rete di Sara Allegrini, edito da Mondadori, si parla di Daniel, Maddalena e Eliah, ragazzi difficili che si ritrovano sperduti in mezzo a un bosco.
Senza cibo e senza acqua, i tre si sentono abbandonati, privati come sono di tante cose che, prima di trovarsi lรฌ, avevano sempre dato per scontate. Da qui la traccia riflessiva e formativa che si dipana in un racconto emozionale, rispecchiante l’attuale visione di molti giovani di oggi, quelli che non danno il giusto valore alle cose piรน semplici come il pane.
Nel racconto, sapientemente scritto da Sara, il lavoro, la dedizione e il sacrificio sono consapevolmente reinterpretati e rivalorizzati, scalando la classifica interna e personale degli attuali valori giovanili, proiettati nei ragazzi protagonisti del libro.
Il romanzo La rete รจ un vero trionfo, anche per le riflessioni educative, nato dalla diretta esperienza come istitutrice di Sara Allegrini, professoressa di Filosofia e Psicologia e docente di corsi di Scrittura Creativa e Teatro. Nel suo percorso di vita professionale, come racconta la stessa Sara, ha vissuto tante esperienze, creando un ottimo rapporto con i suoi studenti ed รจ riuscita a individuare la sorgente di certi loro comportamenti e abitudini, interagendo di conseguenza come formatrice responsabile.
Nel racconto troviamo qualcuno che osserva, indica e obbliga, notiamo l’evoluzione della comprensione per la sinceritร e la fatica, per l’ubbidienza e la consapevolezza, altresรฌ la forza delle fiabe… e tante altre pillole di spessore per molteplici spunti di riflessione.
Sara ci fa intuire che certi comportamenti rabbiosi o estremi dei giovani potrebbero celare sofferenze che alcuni adulti non sono riusciti a scorgere; allo stesso modo, il rientro a casa dei protagonisti significa tornare alla propria identitร profonda con paure e delusioni, che potrebbero essere spazzate e superate alla luce dei nuovi insegnamenti esperenziali appena vissuti. Lottare, perdonare e redimersi sono tra le strade suggerite da Sara nel suo profondo libro.
Sono arrivati da tutte le parti del mondo come uno stormo di uccellini implumi ma giร bravissimi. Sono arrivati per perfezionarsi al Todi Internazional Music Masters โ TIMM: Nuova Zelanda, Cina, USA, Canada, Argentina, Corea, Giappone, Italia, sono solo alcuni dei paesi di provenienza.
Decine di studenti di pianoforte molto dotati arrivano a Todi ogni anno dal 3 al 17 agosto per seguire i corsi intensivi di perfezionamento, sotto la guida di maestri di alto livello. Per quindici giorni dalle finestre del palazzo Vignola volano i suoni di venticinque pianoforti a mezza coda o verticali e per almeno quattro ore al giorno, si esercitano le future promesse del pianismo internazionale.
Il Festival
Cinque sono i maestri che seguono i giovani nel perfezionamento dei brani scelti. Sono tutti di sicura fama internazionale a cui gli allievi possono guardare con rispetto e con cui si possono confrontare. A Palazzo Vignola ogni sera cโรจ un concerto aperto al pubblico dove tutti si esibiscono. Le prime due serate sono dedicate agli insegnanti che suonano mostrando il loro virtuosismo, la capacitร interpretativa e sensibilitร musicale che giustificano il loro successo internazionale.
Nelle serate successive cโรจ lโesibizione pubblica dei ragazzi, prima come solisti e poi con lโorchestra. Suonano un meraviglioso pianoforte gran coda Steinway, il sogno di tutti i musicisti.
Una Todi cosmopolita
Per quindici giorni Todi diventa una piccola Verbier e per quindici giorni si parla solo inglese. Ormai, qualunque professione si scelga, ci si perfeziona nel mondo, si incontrano altre realtร e si comunica, quasi sempre, in inglese. In quei quindici giorni si viene a creare un amalgama di vita in comune unito solo dalla musica e dalle emozioni, che prescinde dalla nazionalitร , dallโetร o dal colore della pelle e che unisce maestri, studenti e tecnici.
Il TIMM รจ un master e come tale vuole produrre risultati; per ottenerli la parola dโordine รจ lavorare bene. Lavorano intensamente docenti e discenti. I docenti seguono i cinquanta ragazzi tutto il giorno e tutti i giorni. Il fiore allโocchiello di TIMM รจ anche lโofferta di venticinque pianoforti di qualitร su cui esercitarsi.
Lโorchestra, per motivi di spazio, รจ costituita da solidiciassette elementi, scelti accuratamente tra solisti, componenti di grandi orchestre e docenti, per ottenere con pochi elementi lโarmonia di una grande orchestra.
Il festival musicale di Todi รจ conosciuto ovunque. Infatti, ogni anno non meno di cento pianisti sottomettono le loro esecuzioni in video alla valutazione del direttore artistico, che ne seleziona solo cinquanta.
Questi pianisti affrontano spese non indifferenti pur di partecipare al TIMM; molti sono cosรฌ giovani che vengono accompagnati dalle famiglie, accrescendo ulteriormente i costi.
Todi Internazional Music Masters
Lโavanzata della Cina
I pianisti con fattezze orientali sono sempre piรน numerosi. Probabilmente perchรฉ i ragazzi dellโestremo Oriente, a differenza degli europei, sono molto competitivi e capaci di grande abnegazione e sacrificio pur di raggiungere i risultati che si sono prefissati.
Mozart รจ stato sempre citato per la sua precocitร musicale; ma adesso cโรจ la Cina. Questโanno รจ venuto a Todi a suonare un virtuoso di soli nove anni proveniente da questo Paese.
Lโavanzata della Cina nel mondo musicale sarร incontenibile, perchรฉ รจ il paese dei grandi numeri e i futuri pianisti cinesi hanno dietro di sรฉ la pressione di 40 milioni di studenti di pianoforte, che lavorano duramente e sono sostenuti da tutto il clan familiare che gli permette di affrontare le spese dei Master nel mondo.
Le prospettive future
TIMM ha un costo che si aggira sui 1750 euro, piรน lโaereo, il vitto e lโalloggio. Purtroppo non ci sono borse di studio per permettere a un maggior numero di giovani di partecipare.
Il Maestro Antonio Pompa-Baldi รจ il creatore e direttore artistico di questo master. Lโesperienza di docente negli Stati Uniti e in Cina e quella maturata suonando ovunque, dallโAfrica allโOriente, dallโEuropa allโAmerica, e insegnando in molti master, lo ha spinto a dare vita in Italia a questo festival di alto livello aperto anche al pubblico. Lo ha fortemente voluto cinque anni fa e adesso il TIMM sta lievitando progressivamente. Le iscrizioni per il prossimo anno sono giร aperte. Vedremo cosa accadrร e se finalmente ci sarร la possibilitร di offrire anche delle borse di studio.