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ยซSporcatevi le mani. Coltivare un orto fa bene: mantiene in forma, fa stare allโ€™aria aperta e diminuisce lo stressยป.

Gran parte della giornata Filippo Fagioli la passa nel suo orto, tra sementi, aratri, vanghe e ortaggi. Un ragazzo di cittร  โ€“ ha abitato per anni nel quartiere di Elce a Perugia โ€“ che a 20 anni ha scoperto lโ€™amore per la vita di campagna dopo aver cambiato casa e dopo esser entrato in contatto da vicino con questo mondo. ยซTornassi indietro studierei Agrariaยป ci confessa.
Questo ragazzo di campagna al contrario (se ricordiamo il famoso film con Renato Pozzetto) oggi ha un canale YuoTube, La Spesa nellโ€™Orto, che conta oltre 3800 iscritti dove porta lo spettatore – insieme al suo team: Laura Macchioni, Edgardo Liberti, Andrea Briganti ed Eros Guerra โ€“ sul campo (รจ proprio il caso di dirlo) con dei video tutorial in cui illustra tutti i segreti per realizzare un orto di primโ€™ordine, intervistando anche esperti e addetti ai lavori. Quando e cosa piantare, come farlo, come raccogliere, come cucinarlo e come prendersene cura, per fornire una visione a 360 gradi!
Visto i numeri sempre in crescendo, sia del canale che dei social (Facebook e Instagram) รจ stata lanciata proprio in questi mesi la rivista online (www.laspesanellorto.it) edita da Corebook: un magazine dedicato allโ€™orto e ai temi che intorno a esso si sviluppano, con articoli, interviste, ricette e curiositร  realizzate di esperti, giornalisti e professori. In pratica, un ampliamento del giร  noto canale YouTube.
Ma andiamo con ordine e scopriamo come questo progetto รจ cresciuto nel tempo: da un piccolo seme piantato nel 2018 (data dal primo video pubblicato) si รจ arrivati a ottenere numeri interessanti di visualizzazioni e collaborazioni proficue.

 

Filippo Fagioli

Filippo, come e quando nasce La Spesa nellโ€™Orto?

Cercavo 4-5 anni fa su YouTube dei consigli su come coltivare e seminare un orto e mi sono imbattuto in video di bassa qualitร  con audio pessimo. Quindi ho pensato: ยซLo faccio io! Vediamo dove mi portaยป. Sono sempre stato appassionato di digitale e di YouTubeโ€ฆ da qui tutto รจ iniziato. Il primo video lโ€™ho pubblicato nel 2018 e nel tempo, io e il mio team, siamo arrivati ad avere oltre 3800 iscritti al canale.

Perchรฉ La Spesa nellโ€™Orto? Spiegaci la scelta del titoloโ€ฆ

รˆ un poโ€™ legato alla mia pigrizia (scherza). Il mio sogno รจ sempre stato quello di fare la spesa senza uscire di casa, appunto nel mio orto. Da qui il titolo! A questo ovviamente si aggiunge la bellezza di mangiare prodotti coltivati direttamente da te, con la loro freschezza e la consapevolezza di sapere cosa metti in tavola perchรฉ lo coltivi tu stesso.

Ultimamente รจ tornato molto di moda coltivare un orto, perchรฉ secondo te?

Il Covid ha dato sicuramente una mano, cosรฌ come la grande pubblicitร  fatta al mondo green e biologico. Negli ultimi anni si sta assistendo a un crescente bisogno di tornare in contatto con il territorio, di coltivare con le proprie mani verdure e ortaggi da portare sulla propria tavola, per ritrovare maggiore genuinitร , cibi piรน salutari e piรน gustosi. La nostra, ed esempio, รจ unโ€™agricoltura cosiddetta naturale, senza nessun tipo di prodotti chimici.

Hai qualche consiglio da dare a chi vuole iniziare a cimentarsi in questa pratica?

Sporcatevi le mani! Coltivare un orto fa bene, si fa attivitร  fisica, si sta allโ€™aria aperta. Si suda ed รจ una vera valvola di sfogo, si produce endorfina e si abbassa lo stress. In piรน cโ€™รจ la soddisfazione di mangiare prodotti sani coltivati da te.

Prima il canale YouTube e ora la rivista online: quali sono i tuoi obiettivi?

Lโ€™obiettivo รจ sicuramente quello di far crescere il canale, la rivista online e il progetto stesso. La redazione di Corebook (agenzia di progettazione multimediale integrata e orientata alla comunicazione) che ora si occupa in particolare della rivista, darร  una mano a far parlare di noi e a far aumentare la nostra visibilitร .

Perchรฉ รจ nata la rivista online?

Lo staff di Corebook ha avuto la brillante intuizione di creare la rivista, cosรฌ da poter far scrivere piรน persone ed esperti di settore. Allontanandosi cosรฌ al blog o dal sito personale che in modo scontato poteva nascere come conseguenza del canale. Cosรฌ si ha una condivisione e una pluralitร  dโ€™informazioni. Il fulcro del progetto rimane YouTube, sul quale settimanalmente vengono pubblicati i video, ma ciรฒ viene ampliato da articoli di approfondimento con i quali si vuole dar voce ai protagonisti del mondo agroalimentare, della nutrizione, a vivaisti, eccellenze imprenditoriali legate al mondo dellโ€™agricoltura e a tutta una serie di argomenti correlati come ricette, erbe spontanee, argomenti legati al green. E poi tante curiositร , in un magazine dallโ€™aspetto moderno e accattivante e caratterizzato da una grande vivacitร  e dinamicitร  delle informazioni.

 

Filippo, il piccolo Federico e Marino, l’aiuto giardiniere

Il canale YouTube รจ oramai una realtร  consolidataโ€ฆ

Sรฌ. รˆ un canale strutturato in video tutorial in cui si danno consigli, si forniscono tecniche e ci si immerge appieno in questo mondo. La Spesa nellโ€™Orto si avvale di una troupe audiovisiva che mette al centro la qualitร  video e audio in HD per un offrire non solo un pieno coinvolgimento emozionale allo spettatore, ma anche un messaggio chiaro e alla portata di tutti, dโ€™impronta divulgativa.

Il prossimo passo?

Mi piacerebbe portare il mondo green e in particolare quello dellโ€™orto nelle scuole, sia materne sia elementari. Inoltre, punto ad ampliare il canale YouTube anche con delle interessanti collaborazioni che stano prendendo piede.

Potremmo definirti โ€œun operatore video con il pollice verdeโ€: in questo modo hai unito il tuo lavoro con la tua passioneโ€ฆ

Sรฌ. รˆ verissimo! Mi piace molto anche la definizione. La mia prima passione โ€“ cioรจ il mondo dei video โ€“ รจ diventato un lavoro a questo ho unito la passione per la natura. Tornassi indietro mi scriverei alla facoltร  di Agraria. Devo ammettere che ho iniziato a circa 20 anni a frequentare la campagna e ad appassionarmi a questo mondo. Meglio tardi che mai!

Per concludere: cosa rappresenta per te lโ€™orto?

Ti direi che fisicamente – per noi pigri – รจ come una palestra, mentre a livello mentale รจ una valvola di sfogo e uno scaccia pensieri!

Uno dei protagonisti di Expo 2015 รจ stato il Pane di Strettura, prodotto caratteristico dellโ€™Umbria insieme ai tartufi, allo zafferano di Cascia, al farro di Monteleone di Spoleto e alla patata rossa di Colfiorito. In questa mescolanza di culture, tradizioni e abilitร  artigianali che prende il nome di Expo, lโ€™Umbria ha voluto farsi rappresentare anche da un prodotto inflazionato quanto genuino: il pane.

Ma perchรฉ proprio da quello di Strettura?

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Locus amoenus e i lavori di una volta

Strettura, diversamente da ciรฒ che suggerisce il nome, รจ una bella valle situata a circa 13 km da Spoleto, la cui ampiezza permette la coltivazione di antiche qualitร  di cereali ormai accantonate dalla grande produzione industriale. Le spighe dorate tappezzano i dolci declivi, i quali sembrano suggerire la forma tondeggiante che assumerร  il prodotto finito e, prima ancora, la soave consistenza della pasta unita alla leggerezza della lievitazione.

Sembra unโ€™oasi, Strettura. Le acque sorgive che sgorgano dalle rocce appenniniche la rendono un luogo ameno, in cui passeggiare; Spoleto รจ vicina, ma abbastanza lontana da lasciare questo paesino nella tranquillitร  propria dei luoghi antichi e dalle tradizioni genuine. Sembra di sentire nellโ€™aria il profumo del pane appena cotto, emblema di quanto cโ€™รจ di piรน buono e familiare nelle cose del mondo.

Tempi che cambiano

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Eppure le abitudini degli italiani sono cambiate: il consumo di pane, rispetto al passato, sembra diminuito. Secondo la Coldiretti, nel 2016 ogni persona ha mediamente consumato 85 grammi di pane al giorno, contro i 1100 degli anni dellโ€™Unitร  dโ€™Italia.

Un cambiamento testimoniato anche dagli innumerevoli modi di dire che hanno a che fare con la bontร  del pane e con la sua essenziale presenza sulle tavole โ€“ยซsei buono come il paneยป, ยซvendere come il paneยป, ยซnon cโ€™รจ cibo da re piรน gustoso del paneยป, etc. Detti che un tempo avevano la propria ragion dโ€™essere nella difficoltร  a reperire alimenti altrettanto nutrienti e spendibili, ma che oggi sembrano ormai gusci, svuotati di qualsiasi appiglio alla realtร .

รˆ vero che mangiamo meno pane, ma quando lo facciamo desideriamo provare unโ€™esperienza unica, elevata rispetto alla piattezza delle produzioni industriali. Oggi il consumatore sceglie prodotti a base di cereali alternativi al frumento โ€“kamut e farro, anche per via delle intolleranze alimentari sempre piรน evidenti -, ma sceglie anche di acquistare prodotti a chilometro zero e ad alto valore nutrizionale, che possano in qualche modo innalzare la qualitร  della sua esperienza culinaria.

Piรน qualitร  e meno quantitร , dunque, insieme alla volontร  di consumare anche prodotti che siano il frutto dellโ€™amore e del rispetto per la terra, e delle persone che li perpetrano.

Il pane di Strettura รจ lโ€™emblema di queste mutate abitudini alimentari. Si pone altresรฌ come anello di congiunzione tra passato e presente, unendo una filiera produttiva appartenente al passato con il moderno consumatore, piรน consapevole e attento.

ยซTu proverai sรฌ come sa di sale / lo pane altruiยป D. Alighieri, Paradiso โ€“ canto XVII

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รˆ vero, il pane di questo paesino dellโ€™entroterra umbro รจ merce rara: le colture sono limitate, peculiari di quelle terre che lambiscono quel versante appenninico; lโ€™acqua utilizzata รจ solo quella delle sorgenti, con quelle esatte proprietร  chimico-fisiche.

Il pane stesso non รจ adatto alla grande distribuzione, legato comโ€™รจ ad una lavorazione lenta e artigianale. รˆ infatti composto di farina di grano tenero, sapientemente unita al lievito della panificazione precedente e allโ€™acqua di sorgente appena salata: il pane di Strettura รจ infatti un pane sciapo, come lo sono notoriamente altri suoi parenti umbri, toscani e marchigiani.

Questa pagnotta, segnata con una croce al centro, riposa tutta la notte; il giorno dopo, lโ€™impasto viene rinfrescato con lโ€™aggiunta di altra acqua tiepida e farina. Segue una lavorazione rigorosamente manuale, che ha lo scopo di rendere lโ€™impasto liscio, omogeneo e con una consistenza โ€œgiustaโ€ che solo i fornai di Strettura sanno riconoscere.

Ancora alcune ore di lievitazione e finalmente si puรฒ procedere alla cottura, fatta esclusivamente in un forno di mattoni alimentato da fascine della macchia mediterranea: esse donano al filone acciaccato il caratteristico aroma che, insieme alla crosta non troppo spessa e alla mollica compatta, lo rendono il perfetto accompagnamento a salumi, formaggi, verdure e piatti brodosi.