ยซLโobiettivo รจ fornire informazioni chiare alla popolazione che ha bisogno di cure o di avere una medicina a disposizione anche sotto casa, ma anche far conoscere tutte le potenzialitร sanitarie dellโUmbriaยป.
Un magazine che parla di sanitร e salute direttamente ai cittadini, con un linguaggio chiaro ed esaustivo, dove alle interviste a medici ed esperti si alternano rubriche e consigli utili. Una sanitร alla portata di tutti. Questo, e molto altro, รจ Medicina & Cure – edito da Sviluppo Srl – che da circa 6 mesi si sta facendo strada nel mondo giornalistico umbro (stampa e web), grazie allโeditore e ideatore Paolo Ceccarelli. Lโobiettivo รจ arrivare in 3-5 anni a una copertura nazionale.
Paolo Ceccarelli, editore di Medicina & Cure
ยซIl magazine periodico nasce da unโidea e da un buco di mercato da colmare. Esiste qualcosa del genere nel Triveneto, ma solo come strumento cartaceo. Il mio progetto editoriale รจ pensato per coprire un settore come quello della sanitร , che ha un ruolo decisamente importante nel bilancio di una regione, ma che non ha strumenti di comunicazione rivolti esclusivamente alla popolazione. Lโobiettivo รจ fornire unโinformazione diretta alle famiglie che hanno bisogno di cure o di avere una medicina a disposizione anche sotto casa, ma anche far conoscere tutte le potenzialitร sanitarie dellโUmbria per evitare che i pazienti si rechino in ospedali fuori regione: parlando con i primari dei vari reparti, la loro esigenza รจ proprio quella di divulgare questo tipo dโinformazioni. A ciรฒ si aggiunge il settore privato che sta emergendo e prendendo piede, anche a lui serve un canale di comunicazione adeguatoยป spiega Ceccarelli.
Medicina & Cure puรฒ arrivare lontano: da poco ha stretto un accordo con una televisione locale, che va ad aggiungersi ai giร presenti canali comunicativi social, web e carta stampata, per un informazione a 360 gradi: ยซQuesta pluralitร di media serve a raggiungere piรน persone possibili: i giovani vengono informati con i social e il web, mentre le persone piรน adulte e anziane attraverso la carta stampata e la TV. Questโultima fascia della popolazione รจ molto importante, sono loro che devono essere maggiormente informati sulla sanitร locale. LโUmbria รจ una regione in cui questo prodotto puรฒ diventare capillare perchรฉ รจ piccola e circoscritta e dove non si arriva con il cartaceo si arriva con la parte web. Lโintento รจ espandersi entroun anno nelle cittร limitrofe come Arezzo, Siena, Rieti, Ancona o Macerata; sono convinto che questo รจ un magazine che puรฒ funzionare nella provincia o in regioni piccole: la Toscana, ad esempio, รจ troppo grande, nessuno da Livorno o da Pisa va a farsi togliere un dente ad Arezzo. Il nostro business plan ha lโobiettivo di arrivare a una copertura nazionale entro 3-5 anni: รจ una prova, una bella scommessa, e ce la stiamo mettendo tutta per far sรฌ che si verifichino le condizioni miglioriยป conclude lโeditore.
ยซSporcatevi le mani. Coltivare un orto fa bene: mantiene in forma, fa stare allโaria aperta e diminuisce lo stressยป.
Gran parte della giornata Filippo Fagioli la passa nel suo orto, tra sementi, aratri, vanghe e ortaggi. Un ragazzo di cittร โ ha abitato per anni nel quartiere di Elce a Perugia โ che a 20 anni ha scoperto lโamore per la vita di campagna dopo aver cambiato casa e dopo esser entrato in contatto da vicino con questo mondo. ยซTornassi indietro studierei Agrariaยป ci confessa.
Questo ragazzo di campagna al contrario (se ricordiamo il famoso film con Renato Pozzetto) oggi ha un canale YuoTube,La Spesa nellโOrto, che conta oltre 3800 iscritti dove porta lo spettatore – insieme al suo team: Laura Macchioni, Edgardo Liberti, Andrea Briganti ed Eros Guerra โ sul campo (รจ proprio il caso di dirlo) con dei video tutorial in cui illustra tutti i segreti per realizzare un orto di primโordine, intervistando anche esperti e addetti ai lavori. Quando e cosa piantare, come farlo, come raccogliere, come cucinarlo e come prendersene cura, per fornire una visione a 360 gradi!
Visto i numeri sempre in crescendo, sia del canale che dei social (Facebook e Instagram) รจ stata lanciata proprio in questi mesi la rivistaonline (www.laspesanellorto.it) edita da Corebook: un magazine dedicato allโorto e ai temi che intorno a esso si sviluppano, con articoli, interviste, ricette e curiositร realizzate di esperti, giornalisti e professori. In pratica, un ampliamento del giร noto canale YouTube.
Ma andiamo con ordine e scopriamo come questo progetto รจ cresciuto nel tempo: da un piccolo seme piantato nel 2018 (data dal primo video pubblicato) si รจ arrivati a ottenere numeri interessanti di visualizzazioni e collaborazioni proficue.
Filippo Fagioli
Filippo, come e quando nasce La Spesa nellโOrto?
Cercavo 4-5 anni fa su YouTube dei consigli su come coltivare e seminare un orto e mi sono imbattuto in video di bassa qualitร con audio pessimo. Quindi ho pensato: ยซLo faccio io! Vediamo dove mi portaยป. Sono sempre stato appassionato di digitale e di YouTubeโฆ da qui tutto รจ iniziato. Il primo video lโho pubblicato nel 2018 e nel tempo, io e il mio team, siamo arrivati ad avere oltre 3800 iscritti al canale.
Perchรฉ La Spesa nellโOrto? Spiegaci la scelta del titoloโฆ
ร un poโ legato alla mia pigrizia (scherza). Il mio sogno รจ sempre stato quello di fare la spesa senza uscire di casa, appunto nel mio orto. Da qui il titolo! A questo ovviamente si aggiunge la bellezza di mangiare prodotti coltivati direttamente da te, con la loro freschezza e la consapevolezza di sapere cosa metti in tavola perchรฉ lo coltivi tu stesso.
Ultimamente รจ tornato molto di moda coltivare un orto, perchรฉ secondo te?
Il Covid ha dato sicuramente una mano, cosรฌ come la grande pubblicitร fatta al mondo green e biologico. Negli ultimi anni si sta assistendo a un crescente bisogno di tornare in contatto con il territorio, di coltivare con le proprie mani verdure e ortaggi da portare sulla propria tavola, per ritrovare maggiore genuinitร , cibi piรน salutari e piรน gustosi. La nostra, ed esempio, รจ unโagricoltura cosiddetta naturale, senza nessun tipo di prodotti chimici.
Hai qualche consiglio da dare a chi vuole iniziare a cimentarsi in questa pratica?
Sporcatevi le mani! Coltivare un orto fa bene, si fa attivitร fisica, si sta allโaria aperta. Si suda ed รจ una vera valvola di sfogo, si produce endorfina e si abbassa lo stress. In piรน cโรจ la soddisfazione di mangiare prodotti sani coltivati da te.
Prima il canale YouTube e ora la rivista online: quali sono i tuoi obiettivi?
Lโobiettivo รจ sicuramente quello di far crescere il canale, la rivista online e il progetto stesso. La redazione di Corebook (agenzia di progettazione multimediale integrata e orientata alla comunicazione) che ora si occupa in particolare della rivista, darร una mano a far parlare di noi e a far aumentare la nostra visibilitร .
Perchรฉ รจ nata la rivista online?
Lo staff di Corebook ha avuto la brillante intuizione di creare la rivista, cosรฌ da poter far scrivere piรน persone ed esperti di settore. Allontanandosi cosรฌ al blog o dal sito personale che in modo scontato poteva nascere come conseguenza del canale. Cosรฌ si ha una condivisione e una pluralitร dโinformazioni. Il fulcro del progetto rimane YouTube, sul quale settimanalmente vengono pubblicati i video, ma ciรฒ viene ampliato da articoli di approfondimento con i quali si vuole dar voce ai protagonisti del mondo agroalimentare, della nutrizione, a vivaisti, eccellenze imprenditoriali legate al mondo dellโagricoltura e a tutta una serie di argomenti correlati come ricette, erbe spontanee, argomenti legati al green. E poi tante curiositร , in un magazine dallโaspetto moderno e accattivante e caratterizzato da una grande vivacitร e dinamicitร delle informazioni.
Filippo, il piccolo Federico e Marino, l’aiuto giardiniere
Il canale YouTube รจ oramai una realtร consolidataโฆ
Sรฌ. ร un canale strutturato in video tutorial in cui si danno consigli, si forniscono tecniche e ci si immerge appieno in questo mondo. La Spesa nellโOrto si avvale di una troupe audiovisiva che mette al centro la qualitร video e audio in HD per un offrire non solo un pieno coinvolgimento emozionale allo spettatore, ma anche un messaggio chiaro e alla portata di tutti, dโimpronta divulgativa.
Il prossimo passo?
Mi piacerebbe portare il mondo green e in particolare quello dellโorto nelle scuole, sia materne sia elementari. Inoltre, punto ad ampliare il canale YouTube anche con delle interessanti collaborazioni che stano prendendo piede.
Potremmo definirti โun operatore video con il pollice verdeโ: in questo modo hai unito il tuo lavoro con la tua passioneโฆ
Sรฌ. ร verissimo! Mi piace molto anche la definizione. La mia prima passione โ cioรจ il mondo dei video โ รจ diventato un lavoro a questo ho unito la passione per la natura. Tornassi indietro mi scriverei alla facoltร di Agraria. Devo ammettere che ho iniziato a circa 20 anni a frequentare la campagna e ad appassionarmi a questo mondo. Meglio tardi che mai!
Per concludere: cosa rappresenta per te lโorto?
Ti direi che fisicamente – per noi pigri – รจ come una palestra, mentre a livello mentale รจ una valvola di sfogo e uno scaccia pensieri!
ยซLa passione per la dispositio รจ il filo rosso che lega i miei interessi. Lโorganizzazione degli spazi, degli oggetti e soprattutto delle informazioni in sistemi complessi esercita su di me un fascino irresistibile – dal gioco dei Lego allโurbanistica, dal testo letterario al webยป.
Luca Rosati fa un lavoro che in pochi conoscono, ma che in molti usano. Luca รจ un architetto dellโinformazione: semplifica lโinterazione tra le persone e lโinformazione, sia in spazi digitali (web, app o banche dati) sia in quelli fisici (musei, negozi). In pratica, se un sito, dopo una tua ricerca, ti consiglia anche altro รจ perchรฉ dietro cโรจ il suo lavoro.
Dopo la laurea in Lettere allโUniversitร di Perugia e un master in tecnologia e comunicazione multimediale al Politecnico di Torino, inizia il suo percorso lavorativo, che lo ha portato a essere uno dei fondatori di Architecta โ lโassociazione italiana degli architetti dellโinformazione โ a scrivere quattro libri, lโultimo รจ Sense-making: Organizzare il mare dellโinformazione e creare valore con le persone e a insegnare dal 2015 allo IULM di Milano – oltre a essere richiesto da aziende pubbliche e private per facilitare il loro lavoro. In questa chiacchierata abbiamo parlato di tante cose, ma soprattutto abbiamo cercato di farci spiegare come funziona la sua professione, oggi piรน importante che mai.
Luca Rosati
Qual รจ il suo rapporto con lโUmbria?
ร la mia terra, una terra che amo. Sono nato a Perugia e ho scelto di rimanere ad abitare in cittร nonostante il mio lavoro mi porta spesso in giro per lโItalia. ร un luogo che mi piace, che ha contribuito anche alla mia formazione e ha alimentato le mie passioni.
In che modo?
Le cittร piccole a misura dโuomo, il contatto con la natura che ho avuto fin da piccolo e il suo modo di essere appartata – peculiaritร che perรฒ a volte la penalizza perchรฉ non viene adeguatamente valorizzata e non si esaltano le sue potenzialitร โ mi hanno reso quello che sono.
Lei รจ un architetto dellโinformazione: cosa significa in concreto?
Lโetichetta che si usa รจ architettura dellโinformazione e design dellโesperienza. Come un architetto progetta edifici fatti di mattoni, io progetto edifici fatti di informazioni. Lโobiettivo รจ quello di organizzare le informazioni per renderle a misura di persona e per essere facilmente individuate. Progetto ambienti โ fisici o digitali โ affinchรฉ siano confortevoli e consultabili agevolmente, in modo che la gente non si perda. Oggi esistono spazi digitali molto complessi che spesso si fondono con il reale: ad esempio, i musei hanno entrambi gli ambienti. Ecco, con il mio lavoro cerco di rendere tutto questo accessibile.
Quanto รจ importante il suo lavoro, vista la mole dโinformazioni che riceviamo ogni giorno?
Oggi diventa strategico. La grande informazione che abbiamo รจ una ricchezza ma puรฒ causare anche un effetto boomerang. Siamo sopraffatti, e fondamentale รจ filtrarla per usufruire solo di quella che ci occorre in quel momento o scartare quella dannosa. 10-20 anni fa era un lavoro piรน di nicchia, oggi รจ diventato molto importante.
Chi รจ che richiede i suoi servizi?
Aziende digitali, musei, enti pubblici, grande distribuzione. Negli spazi fisici faccio sรฌ che le persone non si perdano, personalizzando i percorsi su misura. Intervengo sul web, sulle appโฆ dove cโรจ una grossa mole di informazioni, cosรฌ chi ne usufruisce riesce facilmente a trovare quello che sta cercando.
Netflix e Spotify โ per fare due esempi โ utilizzano, quando ti consigliano film e musica in base alle scelte fatte in precedenza, una raffinata architettura informativa. Ci spieghi meglioโฆ
Noi vediamo lโesito finale – il film consigliato – ma perchรฉ questo avvenga in modo mirato cโรจ unโorganizzazione, fatta in base a delle specifiche caratteristiche. Cโรจ dietro un lavoroโฆ il mio.
Ci racconti: come sia arriva, dai mattoncini Lego, al suo lavoro?
Dai mattoncini Lego al linguaggio il passo รจ stato breve. Fin da piccolo ero molto affascinato da quello che era organizzazione: guardavo i negozi di giocattoli per capire comโerano sistemati e restavo affascinato dalle cassettiere delle farmacie. Per me era un mondo perfetto, perchรฉ tutto era ordinato. ร arrivata poi la laurea in Lettere, con la tesi in linguistica generale e del linguaggio: il salto successivo verso lโarchitettura dellโinformazione รจ stato quasi scontato. I mattoncini Lego li puoi montare e smontare: cosรฌ faccio nel mondo del web per avere la casa perfetta.
Quindi i suoi cassetti della biancheria sono ordinati?ย ย
Non arrivo a questi estremi (ride).
Mentre parlava mi รจ venuto in mente il film di Christopher Nolan, Inception, in cui cโรจ lโarchitetto dei sogni, che crea scenari nei quali i personaggi si muoveranno durante lโesperienza onirica. Un poโ le due cose si avvicinanoโฆ
Sรฌ, รจ un accostamento azzeccatissimo. Anche il film in sรฉ รจ perfetto per raccontare il mio lavoro. perchรฉ รจ strutturato a piรน livelli come i sogni della pellicola che si incastrano. I princรฌpi con cui lavoro sono trasversali e si collegano tra loro: li puoi ritrovare nel web, ma anche in un film, in un libro, in una serie tv o nella musica.
Insegna allโuniversitร IULM: cosa consiglia ai suoi studenti?
Consiglio la capacitร di saltare tra mondi apparentemente distanti: dal digitale alla musica o alla letteratura. Cโรจ bisogno, in questo momento, di figure ibride – come lo sono io – per unire appunto diversi mondi. Spesso mi capita di fare da collante tra figure specializzate in un settore, che perรฒ non riescono a comunicare tra loro. Oggi questo รจ fondamentale!
Seguendo il suo lavoro, come riorganizzerebbe lโUmbria se ne avesse la possibilitร ?
LโUmbria ha una base di partenza eccellente, perรฒ i percorsi per far scoprire le sue potenzialitร non vengono sufficientemente spinti, ci sono tesori che spesso restano nascosti. Cercherei di rilanciare le strade โ non parlo solo di quelle fisiche – per far scoprire questo mondo. Ci sono esperienze come il Sagrantino che lo ha fatto, lโesclusivitร รจ diventata unโeccellenza; questo andrebbe realizzato su piรน parti del territorio anche creando dei consorzi. Manca una visione completa e unita per incentivare anche altri percorsi. In concreto: chi visita Assisi o Spoleto dovrebbe non fermarsi lรฌ e scoprire altri luoghi, e questo รจ possibile non solo valorizzando il singolo ma la completezza. Un poโ come fanno i siti di e-commerce: se compri questo ti puรฒ interessare anche questโaltro.
Come definirebbe lโUmbria in tre parole?
Appartata, aerea, inclusiva.
La prima cosa che le viene in mente pensando alla regione?
La stratificazione dei borghi costruiti sulle colline.
Giovedรฌ 2 luglio ore 18,00ย (disponibile da venerdรฌ 3 luglio alle 12:00 sulla pagina Facebook diย AboutUmbria), secondo appuntamento conย Otium et negotiumย a cura di Marco Pareti, una rubrica di approfondimento promossa daย AboutUmbriaย e nata per affrontare un tema cruciale e di grande attualitร : laย mobilitร dolce.
Fra gli ospiti il Sindaco di Perugiaย Andrea Romizi, a testimonianza di come lโargomento sia di grande importanza anche per il capoluogo umbro. In una cittร come Perugia con un rapporto auto/abitanti piรน alto di Italia – ben 72,7 auto ogni 100 abitanti (datiย Osservatorio Euromobility 2018) – e in una regione, lโUmbria, dove giร prima dellโemergenzaย Covid-19ย e il conseguente crollo nellโuso della mobilitร pubblica solo 7000 lavoratori al giorno, appena il 2,2% della popolazione, facevano uso dei mezzi pubblici per raggiungere il luogo di lavoro (datiย Istat 2019), la neonata associazione sportiva e culturaleย Pedala il Futuroย (come altre giร attive sul territorio perugino tra cuiย Fiab Perugia Pedala), intende promuovere culturalmente lโuso della bicicletta e laย mobilitร alternativa e dolceย (pedonale e ciclabileย in primis) sia per gliย spostamenti casa-lavoro-scuola, sia come occasione per esaltareย salute, socialitร e rigenerazione urbanaย orientata allaย sostenibilitร ambientale.
Per farlo, lโassociazioneย Pedala il Futuroย lancia una serie diย dibattiti webย e unย evento pubblicoย che si svolgerร entro lโestate con ilย coinvolgimento di altre associazioniย che operano nel territorio. In queste occasioni vogliamo invitare a discutere pubblicamente tutti i soggetti interessati per creare possibili sinergie e progetti in favore di una mobilitร dolce a Perugia.
Durante ilย primo confronto webย La mobilitร dolce al tempo del coronavirusย svoltosi lโ8 maggio scorso durante la fase diย lockdown, si รจ discusso conย Lorena Pesaresi, ecologista, giร assessore all’ambiente e alle politiche energetiche del comune di Perugia e membro dell’associazioneย Europa Comunica, e il dott.ย Gianluigi Rosi, medico e appassionato di salute e benessere, del progettoย Bike sharingย di Perugia che i due idearono assieme nel 2012 e che oggi purtroppo langue nellโabbandono.
Si รจ parlato con l’architettoย Viviana Lorenzo, esperta di progettazione urbana e processi partecipativi e docente pressoย The Umbra Institute, di esempi nazionali e internazionali diย tactical urbanismย orientati alla mobilitร dolce, e con il prof.ย Luca Ferrucci, economista e professore ordinario di Economia presso l’Universitร degli Studi di Perugia, dellโeconomia del turismo in bicicletta e delle sue potenzialitร .
Giovedรฌ 2 luglio alle ore 18,00ย – ma disponibile da venerdรฌ 3 luglio alle ore 12 nella pagina Facebookย diย AboutUmbriaย – il Sindaco di Perugiaย Andrea Romiziย assieme aย Francesco Consalvi,ย operatore del settore e delย bike tourism, aย Ruggero Campi,ย Presidenteย ACIย di Perugia, dibatterร e approfondirร nuove idee per la Perugia di oggi e di domani.
ยซA livello culturale e musicale, secondo me, l’Umbria รจ una delle regioni piรน avanzate in Italiaยป.
Il pianista umbro Giovanni Guidi, pupillo di Enrico Rava, รจ tra i piรน apprezzati jazzisti europei under 40. Folignate D.O.C., in questo periodo di quarantena forzata utilizza il web e i suoi canali social per allietare il pubblico: dal sito del musicista รจ possibile seguire, al costo di un caffรจ, i suoi concerti originali e inediti. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con lui, per scoprire il suo talento e il suo attaccamento allโUmbria, ma soprattutto i suoi nuovi progetti online. ยซPer chi fa il mio lavoro lโinterazione con chi ascolta non puรฒ essere sostituita da niente e per questo non vedo l’ora di poter tornare a suonare. Ma, visto il momento, la rete rappresenta l’unica soluzione per poter continuare a lavorare. Ho deciso di strutturare la mia attivitร sul web in modo da rendere la fruizione qualitativamente migliore, offrendo contenuti esclusivi a chi vorrร seguirmiยป.
Giovanni Guidi, foto di Roberto Cifarelli
La prima domanda รจ dโobbligo: Giovanniqual รจ il suo legame con lโUmbria?
Sono nato a Foligno. Sono umbro di nascita e penso che non ci sia legame piรน forte di questo.
Quando ha iniziato a suonare il piano?
Ho iniziato intorno agli 8-9 anni, senza un particolare motivo, solo per curiositร e perchรฉ mi piaceva questo strumento.
Perchรฉ il piano e non un altro strumento?
Volendo fare una battuta, perchรฉ quando si va in tour il pianoforte รจ uno strumento che non ti devi portare dietro, quindi รจ molto meno faticoso di altri. Per la mia pigrizia รจ perfetto.
Quanto รจ stato importante lโincontro con Enrico Rava?
Un incontro fondamentale. Mi ha notato mentre frequentavo i seminari estivi di Siena Jazz: mi ha inserito nel gruppo Rava Under 21, trasformatosi in seguito in Rava New Generation.
Il suo impegno sociale รจ molto forte: a livello culturale e soprattutto musicale, cosa manca in Umbria, cosa funziona e cosa andrebbe migliorato?
A livello culturale e musicale lโUmbria, secondo me, รจ una delle regioni piรน avanzate in Italia. Non dimentichiamo che vanta due dei piรน importanti Festival del Paese (Umbria Jazz e il Festival dei Due Mondi), oltre a tantissime altre iniziative importanti. Se dovessi dire, dovremmo forse migliorare e adeguarci sempre di piรน alla contemporaneitร .
Unโorchestra sinfonica, ad esempio, se la meriterebbeโฆ
Sรฌ, penso proprio di sรฌ.
I lavoratori dello spettacolo sono tra i piรน colpiti dal lockdown: cosa servirebbe per un’immediata ripartenza del settore?
Purtroppo dobbiamo essere consapevoli che, per come stanno adesso le cose, una ripartenza del settore cosรฌ come lo abbiamo conosciuto fino a pochi mesi fa, รจ impensabile. Dobbiamo prenderne atto e capire tutti insieme come affrontare questa sfida nel migliore dei modi.
I social ora sono diventati il nuovo palco e lei ne fa largo uso: lo faceva anche prima della pandemia?
Sรฌ. Uso da sempre i miei canali social per condividere la mia musica, le mie idee e riflessioni. Negli anni si รจ creata una bella e nutrita comunitร con cui ho il piacere di confrontarmi e che mi supporta nelle mie attivitร . Recentemente, poi, ho promosso un vero e proprio Digital Tour, suonando in diretta streaming su Facebook โ gratuitamente โ dalle pagine dei festival e dei club in cui avrei dovuto tenere dei concerti in questo periodo. Il progetto รจ andato molto bene e mi ha convinto a proseguire in questa direzione anche nei prossimi mesi, almeno finchรฉ non si potrร tornare a suonare dal vivo.
Se potesse sognare: con chi le piacerebbe duettare?
Senza dubbio Paul McCartney.
Se lโUmbria fosse una melodia, una canzone, quale sarebbe?
Semo gente de Foligno!
Quali sono i suoi progetti futuri?
Da pochi giorni sono partito con due nuovi progetti digitali. Sulla piattaforma Patreon (www.patreon.com/GiovanniGuidiJazz) sottoscrivendo un piccolo abbonamento, รจ possibile avere accesso a tanti contenuti originali ed esclusivi pubblicati periodicamente. Brani registrati, concerti in streaming, guide all’ascolto. E su youtube si puรฒ seguire una rassegna tematica di quattro concerti originali ispirati ai colori, che si possono vedere con una piccola donazione. Per chi volesse, nel mio sito e nei miei canali social ci sono tutte le informazioni utili per seguire la mia attivitร concertistica anche in questo periodo cosรฌ particolare (sito: giovanniguidi.it/digital-tour/ e canali social www.facebook.com/GiovanniGuidiJazz/).
Per finire: come descriverebbe lโUmbria in tre parole?
ยซLe mie bufale sono una forma dโarte, per questo non ho voluto mai guadagnarci un soldoยป.
Ermes Maiolica รจ lo pseudonimo di un trentacinquenne ternano che negli ultimi anni si รจ divertito a prendere in giro un poโ tutti nel web. Molto popolare nel mondo di internet per le sue bufale, che hanno avuto come protagonisti Matteo Renzi, Cรฉcile Kyenge, Flavio Briatore, Teo Mammuccari, Umberto Eco e persino i rettiliani e la Volkswagen, ha iniziato con lo scopo di fare satira ed educare i creduloni. ยซHo sempre avuto un obiettivo educativo. Prendere in giro per insegnareยป. E ora lo fa, anche nelle scuole. Sarei stata a parlare con lui per ore, a inventare sciocchezze, ma il lavoro chiamava e pure lo stomaco, visto che erano le 20. Quindiโฆ
Ermes Maiolica
Ermes, qual รจ il suo legame con lโUmbria?
Sono nato a Terni e ora per lavoro vivo a Narni. Sono voluto rimanere in Umbria perchรฉ ci sto bene e sono sicuro di aver fatto la scelta giusta. Terni ha un paesaggio umano piacevole, รจ la cittร che rimane un poโ stretta. Perugia รจ decisamente piรน vivace, non ha nulla da invidiare alle grandi cittร in quando a divertimenti: forse sono lโunico ternano che ama Perugia (ride).
Comeโรจ nata lโidea di creare bufale nel web?
Non ero un amante del web, poi mi sono iscritto a Facebook per vendere le magliette che stampo e per farmi pubblicitร . Sono da sempre un bancarellaro. Da quel momento ho iniziato a frequentare siti di controinformazione dove commentavo in modo ironico le notizie palesemente inventate, che provenivano da siti farlocchi. Ho cominciato a fare scherzi e vedere come reagiva la gente, da qui lโidea di creare la mia prima fake news: scaricai la foto dellโallora ministro Cรฉcile Kyenge, che non era molto amata, e scrissi che voleva dare le case popolari ai neri, agli zingari e ai rettiliani. Migliaia di persone commentarono indignate e condivisero la foto e la notizia si diffuse a macchia dโolio.
Ma secondo lei comโรจ possibile una cosa del genere?
I motivi sono due: il primo รจ che non sapevano chi fossero i rettiliani, magari pensavano a una popolazione africana; il secondo motivo รจ che spesso il testo della bufala non viene letto. Hanno visto la foto della Kyenge e hanno commentato solo per sfogarsi su di lei. Stessa situazione รจ accaduta con la fake su Umberto Eco. Poco prima del referendum costituzionale resuscitai Eco e gli attribuii la frase: ยซChi vota No รจ un imbecilleยป, solo che lui era morto nel 2016. La gente ci cascรฒ e commentรฒ dicendo che doveva stare zitto o che non avrebbe comprato piรน i suoi libri. Se tocchi il nervo scoperto delle persone, รจ facile che abbocchino e non si rendono nemmeno contro che queste notizie provengono da siti palesemente finti, ma non si preoccupano di andare a verificare, aprendo il sito, per vedere se รจ reale o meno.
Perchรฉ secondo lei la gente รจ cosรฌ credulona?
Tutti credono alle bufale, perchรฉ รจ facile credere a quello che piรน ci fa comodo. Se un post o un articolo confermano la tua idea, metti โmi piaceโ e lo condividi. Ci cascano tutti, persino i giornali e le televisioni. Inventai una bufala sui tapiri consegnati da Valerio Staffelli di Striscia la Notizia: beh, la redazione del Giornale di Monza abboccรฒ in pieno e scrisse un articolo.
Cosa pensa di chi invece le fake news le combatte? ร un suo nemico?
Io ho iniziato proprio per combatterle, prendendo in giro chi credeva a questo tipo di notizie. Il mio obiettivo รจ sempre stato a titolo educativo: prendere in giro tutti per educare. Ora รจ un anno e mezzo che non invento piรน burle e mi dedico come docente a insegnare un uso corretto del web. ร tutta una questione di insegnamento, basta educare. Occorre far capire alla gente che non tutto quello che cโรจ nella rete รจ vero. Se si legge una notizia รจ bene anche aprire lโarticolo e verificare chi la scrive. Non occorre censurare, come in molti pensano di risolvere il problema delle fake, serve invece alzare lโasticella e puntare su un corretto uso del web, combattendo lโignoranza. Controllare รจ lโopposto di educare.
La piรน grande bufala che racconterebbe sullโUmbria o su Terni: cosa inventerebbe?
Anni fa inventai la presenza di un coccodrillo che usciva dal fiume Nera, con tanto di video contraffatto โ per altro fatto male โ ma la gente abboccรฒ. Una notte attaccai anche dei finti cartelli del Comune di Terni che mettevano in allerta i cittadini sulla presenza e pericolositร dellโanimale. Ne parlarono i siti e giornali e in cittร iniziarono a fare i cocktail e gli aperitivi in onore del coccodrillo. Ma la bufala piรน bella sarebbe un gemellaggio tra le tifoserie di Perugia e Ternana. Se uno la costruisse bene, potrebbero anche cascarci. Magari ci penso!
Come descriverebbe lโUmbria in tre parole?
Torta di Pasqua, cinghiale, inquinamento di Terni.
La prima cosa che le viene in mente pensando a questa regione…
I tanti paesi medievali e le sagre che li valorizzano.
Possiamo confessarlo: questa intervista รจ una bufala?