ร in continuo divenire la collezione del Museo di Calvi dellโUmbria, autentica perla artistica e culturale incastonata nelle verdi colline che ammantano la propaggine piรน meridionale della regione.
Continua infatti ad arricchirsi la collezione Chiomenti-Vassalli che, come un uovo che si schiude dopo una lunga gestazione, dopo la pausa invernale ha presentato lo scorso 21 aprile i suoi due nuovi nati: la Veduta di Roma: Arco di Costantino (1764) di Gian Paolo Panini e nientemeno che la Vocazione degli Apostoli Pietro e Andrea di Pietro da Cortona (1630).
La collezione Chiomenti-Vassalli
Entrambe donate dal professor Chiomenti, le due opere seguono quelle giunte nel 2009 e nel 2014, a testimonianza dellโimperitura volontร del professore di vivacizzare questo piccolo borgo alle pendici del Monte San Pancrazio. Giร nota per i suoi presepi artigianali e i murales, Calvi dellโUmbria trae cosรฌ lustro dalla presenza di capolavori che non tutti possono vantare: per fare qualche illustre esempio, la collezione Chiomenti-Vassalli annovera la Parabola dei Ciechi di Pieter Brueghel il Giovane, la Madonnina penitente di Guido Reni, il Ritratto del Cardinale Scipione Borghese di Lavinia Fontana e la Veduta di Roma con il Campo Vaccino del Campidoglio con a sinistra la Loggia dellโAra Coeli di Gaspar Van Vittel.
Il complesso museale
Il Museo occupa quello che era il Monastero delle Orsoline, lรฌ presenti fino al 1991, beneficiarie del lascito di quel Demofonte Ferrini che aveva voluto la costruzione del palazzo poi riconvertito. Questo notaio della Reveranda Camera apostolica di Roma, originario di Calvi, aveva infatti decretato che, allโestinzione della sua discendenza, il Palazzo Ferrini che aveva fatto costruire dal Magister Melle di Lugano sarebbe dovuto diventare di proprietร del Comune che, a sua volta, avrebbe dovuto fondarvi un monastero femminile. Cosa che, di fatto, avvenne nel 1715, tantochรฉ nel 1717 vi si stabilirono le Benedettine di Narni sostituite, appena un anno dopo, dalle Orsoline di Roma. Seguirono interventi di ampliamento e di collegamento con due chiese, cosรฌ da creare il complesso che conosciamo oggi e lungo il quale si sviluppa il percorso museale.
Percorso che prevede sia la visita al Presepe monumentale di Terracotta – XVI secolo, opera di Giacomo e Raffaele Montereale โ sia quella alle cucine storiche settecentesche, al lavatoio con annessa cisterna, alla legnaia e alla spezieria, autentiche testimonianze della vita quotidiana nel monastero.
Le mostre temporanee
Il museo รจ un vero e proprio contenitore culturale che, dal 2012, ospita anche numerose mostre temporanee. La prossima in programma รจ Scoprendo lโUmbria: Luce che, dal 1 giugno al 25 agosto, apporterร dieci foto di grande formato realizzate da Marco Giugliarelli, omaggio alla vitalitร dellโUmbria. Il percorso tematico affronterร il concetto di illuminazione e di percezione della luce, guidando i visitatori, alla luce di torce elettriche, nella penombra delle sale museali al fine di scoprire il rapporto della luce con lโarte. Non mancheranno attivitร e laboratori per bambini: il percorso Disegni di Luce li guiderร alla scoperta della rappresentazione della luce stessa.
Per informazioni: Sistema Museo