Sellano appartiene al Club de
I Borghi Piรน Belli d’Italia
Un salto nel passato di quasi due secoli, per scoprire una delle ultime voci bianche della Musica Sacra. Dalle umili origini, alla direzione della Cappella Sistina Vaticana: รจ il 16 aprile del 1829 quando a Sterpara, nel comune di Sellano, nasce Domenico Mustafร , il cantore evirato distintosi nel tempo per un eccellente virtuosismo vocale, oltre che per essere un geniale compositore.
Non tutti – per fortuna – dimenticano i personaggi del passato e si possono rintracciare omaggi al Verdi della Musica Sacra, come definito da alcuni nel tempo, nei luoghi dove vive e si forma divenendo cantore, direttore e compositore.
Il percorso a ritroso parte dal sapore della sua terra, laddove รจ cresciuto, attraverso i luoghi di nascita e crescita che lo celebrano. ร il caso della Sala Domenico Mustafร , situata nel Castello di Postignano, a Sellano, che dedica al celebre Maestro uno spazio allโinterno delle sue mura, luogo che spesso ospita eventi musicali.
Lโestro geniale e la caratteristica voce bianca, frutto di unโevirazione, consentono a Mustafร di avviarsi verso una carriera importante. Non si ha certezza in merito alla causa della sua castrazione, ma la piรน accreditata sembrerebbe essere per volontร di suo padre. Si tratta di una scelta attuata al tempo da molte famiglie povere che, volendo assicurare un futuro migliore ai propri figli, decidono di sottoporli a questa pratica, sperando che li aiuti ad avviarsi alla carriera di cantori.
Da giovanissimo arriva a Roma, ma รจ necessario attendere il 1848 perchรฉ il futuro Maestro sia ammesso come Soprano alla Cappella Sistina, dove tenta โ senza ottenere risultati – di attuare delle riforme. Non riuscendoci, decide di ritirarsi dallโincarico nel 1870 e tornare in Umbria per stabilirsi a Montefalco. Tuttavia, le pressioni dei colleghi e dei personaggi del tempo, lo convincono ad accettare la direzione artistica della Societร Musicale Romana dal 1874 fino al 1884, ottenendo anche la nomina di Direttore Perpetuo della Sistina nel 1878; ne abbandona perรฒ lโincarico nel 1887 per tornare a Montefalco, presso la sua dimora chiamata โVilla Cavolataโ e attuale B&B Villa Mustafร , per celebrare i suoi ultimi anni di vita accanto ad una donna.
La cittร umbra lo omaggia dedicandogli Piazzetta Mustafร .
Il Maestro si cimenta molto presto nella composizione sia nello stile organico quanto nel genere a voci sole, molte delle quali esclusivamente composte per la Cappella Sistina. Tra le opere piรน famose si cita Tu es Petrus, eseguita nel 1867 per celebrare il centenario di San Pietro, nella Basilica Vaticana; un evento mai tentato prima, che suscita invidia, stima ed entusiasmo al tempo.
ร indubbia la sua fisicitร e il carattere irrompente e nel 1894 Mustafร decide di celebrare il terzo centenario dalla morte di Giovanni Pierluigi da Palestrina con un grande concerto chiedendo ai maestri del tempo le loro composizioni a sole voci e per eseguirlo con sicurezza di intonazione, richiede lโausilio di un armonium. A questa decisione si oppone il Maestro Giuseppe Verdi, scatenando una lite tra i due, un dissenso che raggiunge la pace solo dopo due anni, quando si incontrano a Montecatini e Verdi ammette lโerrore.
Nel 1877 compone musiche anche per la celebrazione del Patrono San Feliciano, nella Cattedrale di Foligno, dove il successivo anno dirige Musica, solenne a piena orchestra, da lui composta.
Come si puรฒ immaginare, il Maestro essendo evirato non ha figli, ma alcuni suoi discendenti ne conservano la storia e le virtรน, come la famiglia Postelli. Nellโincontro con il pronipote Massimo si percepisce la passione che si tramanda da padre in figlio e racconta che: ยซDomenico Mustafร ha due sorelle e un fratello, questโultimo ha dei figli, tra cui Ottavio, mio bisnonno che purtroppo nasce quando suo padre รจ in carcere, per avere rubato delle pecore, e non puรฒ essere da lui riconosciuto allโanagrafe. Per non marchiarlo a vita, si decise di cambiare il suo cognome da Mustafร a Postelli. Tuttavia, sembrerebbe che lโorigine del cognome Mustafร si debba alla migrazione di fedeli mussulmani dalla Turchia al territorio sellanese. In ragione del loro credo, non essendo consumatori di carne di maiale, sono utilizzati al tempo dalla popolazione locale per la guardia a questi animaliยป.
Una lunga vita per Domenico Mustafร che si spegne a Montefalco allโetร di ottantatrรฉ anni, nel 1912, nella cittร scelta da lui anni prima, lasciando un patrimonio importante nella storia della Musica Sacra. ร seppellito nel Cimitero cittadino, dove gli rende omaggio un monumento marmoreo che lo raffigura insieme ad altri interpreti della Cappella Sistina.
Fonti
Informazioniย tratte dall’intervista con il pronipote del Cantore, Massimo Postelli, e dal libro da lui stesso fornito dal titolo: “Mustafร , cantore, direttore, compositore, il Verdi della Musica Sacra. Hanno detto di lui”, a cura di Lanfranco Cesari, Giornalista.