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ยซSono appassionata di arte e in questo modo ho unito la mia passione con il mio lavoro di chimica, in piรน do un contribuendo alla salvaguardia di opere che fanno parte della nostra storia e culturaยป.

Essere una salvatrice di opere d’arte, fermare – o quantomeno rallentare –ย  il loro invecchiamento, unire passione e lavoro, amalgamare alla perfezione chimica e arte รจ il lavoro della dottoressa Letizia Monico (35 anni), ricercatrice perugina che lavora al CNR e fa parte di un team che collabora col Dipartimento di Chimica di Perugia per salvare quadri in fase di deterioramento. I Girasoli di Van Gogh e lโ€™Urlo di Munch sono passati sotto la sua lente e, con studi curati e approfonditi, si รจ scoperto che i colori โ€“ in particolare il giallo โ€“ perdono la loro bellezza: la causa รจ lโ€™umiditร . Recuperare queste opere non si puรฒ, perรฒ si puรฒ prevenire. Vincitrice di diversi riconoscimenti e premi, Letizia vanta anche pubblicazioni in riviste internazionali come Analytical Chemistry.

Letizia, la prima domanda รจ dโ€™obbligo per tutti: qual รจ il suo legame con lโ€™Umbria?

Sono nata a Umbertide e cresciuta a Perugia, dove ho anche studiato. Mi considero una perugina D.O.C.

Come รจ avvenuta la scoperta del degrado dellโ€™Urlo di Edvard Munch?

Faccio parte di unโ€™รฉquipe di chimici che fa indagini sui materiali e collaboriamo con conservatori e storici dellโ€™arte. Proprio i conservatori si erano accorti del degrado in atto, per la precisione avevano notato degli sbiancamenti del colore giallo presente sul quadro e lo sfaldamento della pittura stessa.

Come si puรฒ intervenire per evitare il peggio?

Occorre capire quali sono le cause e cercare di prevenirle. Con i nostri studi abbiamo sia studiato lโ€™opera sia ricreato in laboratorio dei pigmenti quanto piรน simili a quelli utilizzati da Munch. In questo modo si รจ arrivati a scoprire quale potesse essere la situazione ambientale migliore affinchรฉ questi pigmenti non subissero modificazioni. Le opere sono a stretto contatto con lโ€™ambiente, in primis luce e umiditร  e abbiamo visto come i due fattori โ€“ separatamente โ€“ possono incidere sullโ€™opera. La scoperta รจ che non รจ tanto la luce che incide, quanto lโ€™umiditร .

 

Letizia Monico mentre cura i Girasoli

Quindi cosa si puรฒ fare?

Si puรฒ rallentare il degrado di questa tipologia di pigmenti e tenere lโ€™opera in condizioni di umiditร  controllata.

Questo studio puรฒ essere utilizzato anche per salvare altri quadri?

Ogni quadro ha una storia a sรฉ ed รจ realizzato con altrettanti materiali. La prima cosa da fare รจ capire la storia dellโ€™opera, come รจ stata conservata e quali sono i materiali che la compongono. In teoria lo studio puรฒ essere rivendibile per le opere che hanno il giallo di cadmio, sul quale abbiamo fatto lo studio.

In passato si era anche occupata dei Girasoli di Van Goghโ€ฆ

Sรฌ, ma in quel caso si trattava di un altro tipo di giallo, giallo di cromo, che tende a scurirsi avendo una chimica del pigmento diversa rispetto al giallo di cadmio. Il fenomeno a livello visivo รจ diverso. In entrambi i casi perรฒ, ora si puรฒ intervenire per rallentare o interrompere il peggioramento.

Per questo ha vinto il Premio Levi 2015, riconoscimento nazionale della Sezione Giovani della Societร  Chimica Italianaโ€ฆ

Sรฌ, lโ€™ho vinto con la pubblicazione legata proprio al lavoro sui Girasoli: questo studio nasce con la mia tesi di dottorato. Ma non รจ stato il primo: giร  nel 2013 avevo vinto altri premi – il Premio miglior tesi di dottorato e Eric Samuel Scholarship Award in America – sempre legati allo studio del giallo di cromo.

In questo momento si sta occupando di qualche altra opera dโ€™arte?

Di recente abbiamo lavorato su opere di Rubens e continuiamo su Munch e su unโ€™altra versione dei Girasoli di Van Gogh che si trova a Londra.

Ha mai lavorato su qualche dipinto umbro?

Ancora il lavoro รจ nelle fasi iniziali, ma mi sto occupando anche degli affreschi del Cimabue di Assisi, quelli danneggiati durante il terremoto del 1997.

Comโ€™รจ arrivata da chimica a studiare le opere dโ€™arte?

A Perugia cโ€™รจ un gruppo di ricerca nel dipartimento di Chimica che lavora proprio sui beni culturali. Io ho iniziato con loro perchรฉ sono appassionata di arte. In questo modo sono riuscita a unire il lavoro con la passione. Sono molto fortunata!

Quanto รจ difficile essere ricercatori oggi?

รˆ un lavoro molto difficile e faticoso, ci vuole pazienza. Ma se uno รจ attivo, pubblica e collabora a livello internazionale โ€“ che รจ fondamentale โ€“ si pongono le basi per un futuro, per fare concorsi e per riuscire a entrare nel mondo del lavoro. Certo, le posizioni sono poche. Ripeto, non รจ facile.

Qual รจ il bello di questo lavoro?

La possibilitร  – come detto – di unire due delle mie piรน grandi passioni: la chimica e lโ€™arte; la grande opportunitร  di stare a stretto contatto con oggetti di straordinaria bellezza e la consapevolezza che, nel mio piccolo, sto contribuendo un poโ€™ alla salvaguardia di opere che fanno parte della nostra storia e cultura.

Come descriverebbe lโ€™Umbria in tre parole?

Natura, arte e tartufo.

La prima cosa che le viene in mente pensando a questa regione?

Casa.

Una nuova puntata alla scoperta del mondo dellโ€™Home Staging in Umbria. Questa volta ci concentriamo su come ottimizzare la qualitร  della struttura e rendere piรน agevole l’intervento degli operatori.

Foto di Muriel Plombin Pucci

 

Per catturare lโ€™attenzione del futuro ospite e per offrire un servizio ottimizzato, che sia in termini di comfort, di funzionalitร  o di sostenibilitร , interventi mirati potrebbero aiutare a tutelare la professionalitร  degli operatori, la loro salute e quella degli ospiti e a migliorare una struttura, migliorando l’uso del proprio tempo e quindi il proprio business. Si puรฒ cercare di ottenere il massimo risultato anche con un budget limitato e senza necessitร  di cambiamenti drastici.

Lasciare spazio allโ€™ospite

Siamo sicuri che tutti i mobili e i complementi presenti siano necessari a raccontare al meglio lโ€™anima di una struttura ricettiva? Senza nulla togliere alla sua identitร , alleggerire gli ambienti attraverso una fase di decluttering – ossia di rimozione del superfluo – avrebbe tanti vantaggi. Per superfluo intendiamo tutto quello che impedisce una lettura immediata, fresca e coinvolgente degli spazi. Luce, funzionalitร  e materiali avranno allora la possibilitร  di esprimere tutto il loro potenziale emozionale. Quanto sarebbe ottimizzata la pulizia approfondita di ambienti con i soli complementi indispensabili a vivere lโ€™esperienza di una vacanza?

 

Foto di Muriel Plombin Pucci

Scelta dei materiali e dei tessili

Anche una scelta mirata dellโ€™arredamento e dei materiali faciliterร  i tempi di pulizia e di manutenzione, quindi un maggior controllo dei costi imposti dallโ€™emergenza. Considerati i tempi ristretti per il cambio ospite, una scelta consapevole garantirebbe una corretta applicazione delle modalitร  sanitarie che richiede il momento.
Materiali resistenti e di qualitร  elevata saranno capaci di sopportare le alte temperature e l’utilizzo dei prodotti chimici normati necessari per la sanificazione. Non solo chi pianifica di avviare unโ€™attivitร  ricettiva dovrebbe approcciare questo tema come fonte di efficienza, ma anche chi ha un’attivitร  giร  avviata.
Senza stravolgere la struttura con interventi irreversibili o troppo onerosi, esistono soluzioni progettuali che nascono da unโ€™attenta analisi dellโ€™offerta esistente con lโ€™obiettivo di cambiare solo laddove รจ necessario, sempre nellโ€™ottica di attirare lโ€™ospite ideale e offrire un servizio in linea con i nostri tempi.

 

Foto b Muriel Plombin Pucci

Ingredienti:

  • 400 g di farina di roveja
  • 2 l di acqua salata
  • 5 filetti dโ€™acciuga sottโ€™olio, piรน altri per decorare
  • 2 spicchi dโ€™aglio
  • olio EVO q.b.

 

Preparazione:

Mettete sul fuoco la pentola con lโ€™acqua salata. Appena lโ€™acqua arriva a ebollizione, versatevi la farina di roveja a pioggia e mescolate energicamente con una frusta per evitare che si formino grumi. Mantenendo un fuoco lento, continuate a girare la polenta con un mestolo di legno per circa 40 minuti. Mentre la Farecchiata cuoce, in una padella antiaderente scaldate lโ€™olio extravergine con gli specchi di aglio interi; quando saranno dorati rimuoveteli e inserite i filetti di acciughe, lasciandoli sciogliere lentamente a fuoco lento. Raggiunta la cottura della polenta rimuovetela dal fuoco, versatela nei piatti e condite con lโ€™olio insaporito che avete preparato; fatela riposare un minuto, poi servitela con un filetto di acciuga arrotolato al centro del piatto. La vostra Farecchiata di Roveja รจ finalmente pronta per essere gustata.
Una variante stuzzicante: per rendere piรน croccante la vostra Farecchiata, tagliatela a fette, friggetela e servitela con un filetto di acciuga.

 


La Farecchiata, (o polenta con farina di Roveja), รจ una polenta tipica dal gusto delicato e lievemente amarognolo che viene preparata in diverse zone delle Marche, ma soprattutto nella zona di Castelluccio di Norcia, in Umbria. Si tratta di un piatto antichissimo della tradizione pastorale castellucciana: un’importante fonte di sostentamento
ย per le famiglie di pastori e contadini dei Monti Sibillini. Un piatto molto povero ma che si mantiene nel tempo, ragion per cui in passato fungeva da colazione proprio per i pastori della zona. L’ingrediente principale รจ la Roveja, un piccolo e saporito legume di colore marroncino, simile ai ceci ma dal sapore piรน forte. Conosciuta anche come pisello dei campi, robiglio o corbello, la roveja รจ un legume antico, che rischia di scomparire a causa delle difficoltร  legate alle condizioni impervie del territorio e alla morfologia della pianta. Ad oggi, infatti, sopravvive soltanto in una zona circoscritta della Valnerina grazie all’impegno di alcuni agricoltori che operano nella localitร  di Preci (Cascia), dove si trova anche un’antica fonte chiamata dei rovegliari. Estremamente nutriente, con un elevato apporto di proteine, fosforo, carboidrati e un ridotto contenuto di grassi, la roveja รจ oggi Presidio Slow Food.

Intelligenza artificiale e radiologia sono gli ingredienti. Ricerca scientifica e spin-off della ricerca sono gli attori. Aiutare la societร  al tempo del Coronavirus, lโ€™obiettivo.

Cโ€™รจ anche un pezzetto di eccellenza umbra nel metodo innovativo che diagnostica la polmonite da Covid-19. Annalisa Polidori, fisica perugina, รจ co-fondatrice di DeepTrace Technologies, societร  spin-off della Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia che ha messo a punto un metodo per riconoscere la presenza della polmonite interstiziale causata dal Coronavirus sulla base di una normale radiografia digitale. Con lei, nel team, Matteo Interlenghi, il CEO Christian Salvatore, premio Forbes Under-30 nel 2017 per la categoria Science&HealthCare e la Professoressa Isabella Castiglioni, tra le 100 esperte europee in area STEM (www.100esperte.it).

Dottoressa Annalisa Polidori

Ciรฒ รจ stato possibile attraverso la collaborazione con un gruppo di ricercatori dellโ€™Universitร  di Milano Bicocca, dellโ€™Universitร  Statale di Milano, del CNR, dellโ€™IRCCS Policlinico San Donato e dellโ€™Ospedale San Gerardo di Monza. ยซLโ€™evolvere della pandemia ha accelerato le sinergie, i medici di due ospedali lombardi ci hanno chiesto di provare ad applicare le nostre tecnologie dโ€™intelligenza artificiale sulle tante immagini che stavano raccogliendo dei pazienti con Coronavirus, per rendere piรน efficienti e accurate le loro valutazioni; cosรฌ abbiamo provato a fare dei test. Quando abbiamo visto che cโ€™erano risultati promettenti, ci siamo adoperati per creare qualcosa di utile in tempi brevi. Cโ€™รจ stato uno sforzo enorme da parte dei medici che hanno collaborato in questo progetto: prima di ogni algoritmo e tecnicismo, รจ stata determinante la caratura umana e professionale del personale ospedalieroยป spiega Annalisa Polidori.

 

Vantaggi e precisione

Il software dโ€™intelligenza artificiale – addestrato utilizzando 500 radiografie di pazienti della Lombardia – permette di migliorare la diagnosi del Coronavirus a partire da una semplice radiografia al torace. ยซMigliorare la diagnosi, in questo caso, significa fornire una diagnosi che sia in grado di differenziare tra pazienti con polmonite interstiziale causata da Covid-19 e pazienti con sintomi clinici da Coronavirus ma non affetti da polmonite interstiziale. Questo inquadramento risulta molto utile in una fase di emergenza come quella che abbiamo vissuto o quando รจ fondamentale valutare preventivamente se un paziente deve essere inquadrato come Covid o meno. Il sistema di intelligenza artificiale ha imparato a distinguere in maniera automatica pazienti affetti da polmonite Covid e pazienti senza polmonite, con una sensibilitร  e specificitร  elevataยป prosegue Annalisa.

 

RX con presenza di Covid utilizzate per l’addestramento dell’algoritmo

 

I vantaggi di questo metodo โ€“ che verrร  testato maggiormente in diverse strutture ospedaliere lombarde – sono la rapiditร  di risposta, il basso costo e la possibilitร  di essere effettuato al letto del paziente, anche al domicilio. Va perรฒ detto che ciรฒ non sostituisce i test diagnostici biologici, perchรฉ permette dโ€™individuare solo pazienti affetti da polmonite interstiziale, non tutti i pazienti affetti da Covid-19. ยซVorrei sottolineare anche due altri aspetti. Innanzitutto, per individuare meglio la polmonite da Coronavirus stiamo mettendo a punto un metodo per la diagnosi di altri tipi di polmonite; lโ€™altro aspetto interessante รจ che questo strumento potrebbe essere utilizzato anche in Paesi dove manca una certa expertise medica e dove gli ospedali sono meno presenti, soprattutto per la popolazione in aree ruraliยป, puntualizza la dottoressa Polidori.

Non solo Covid-19

Ma non รจ tutto. Non solo Coronavirus per DeepTrace Technologies, che ha sviluppato molti altri progetti, tra i quali TRACE4AD per la diagnosi precoce della malattia di Alzheimer: ยซSi tratta di una piattaforma in continua evoluzione, gli use-case provengono dalle collaborazioni ospedaliere che vengono attivate su richiesta degli ospedali e per le quali cโ€™รจ una casistica numericamente interessante per poter addestrare un algoritmoยป conclude la co-fondatrice.

 


Per saperne di piรน: DeepTrace Technologies

ยซSogno di far crescere il mio brand e diventare uno tra i designer piรน influenti nel sistema modaยป.

Marco Rossi รจ un giovane โ€“ classe 1995 – e promettente designer di Passignano sul Trasimeno, nato sotto il segno del leone: ยซSono un leoncino a tutti gli effettiยป specifica. Oggi vive tra Roma e lโ€™Umbria e da poco ha partecipato alla Vancouver Fashion Week, dove ha portato in passerella la sua collezione ispirata al Trasimeno.
ยซUna tela perfetta di verdi colline e vallate, antiche fortezze e il pittoresco lago Trasimeno. Scene di pesca giocavano sullo schermo mentre i modelli indossavano cappelli da pescatore e camicie oversize. Arancione, bianco e tonalitร  scure si mescolano per formare un bagliore che ricorda i cieli estivi in Italiaยป, cosรฌ Fashion Studio Magazine di Vancouver ha descritto la sua sfilata. Per Marco non era perรฒ la prima volta: era giร  stato selezionato per diverse competizioni nazionali e internazionali quali Alta Roma e Un Talento per la Scarpa.

 

Marco Rossi durante la sfilata in Canada

Marco, qual รจ il suo legame con lโ€™Umbria?

Sono nato in Umbria a Passignano sul Trasimeno, anche se la mia famiglia non รจ originaria di questa regione. Amo lโ€™Umbria profondamente perchรฉ รจ sinonimo di natura ed รจ una delle poche realtร  italiane in cui il verde resiste al cemento. Il legame maggiore ce lโ€™ho perรฒ con il lago Trasimeno, perchรฉ ci sono nato e perchรฉ lโ€™acqua รจ un elemento in cui mi ritrovo molto.

A Vancouver ha portato una collezione del suo brand AnotherDavid ispirata proprio dallโ€™armonia del lago Trasimeno: ci spieghi meglio.

Sรฌ, mi sono fatto ispirare dal Trasimeno, cosรฌ da far conoscere al mondo lโ€™Umbria e in particolar modo il lago: ho raccontato, attraverso la mia collezione, i suoi tramonti, con i colori che variano dallโ€™arancione al viola. I cappelli e gli abiti larghi ricordavano lโ€™abbigliamento dei pescatori, cosรฌ come la stoffa a righe verticali e le pashmine in cotone intrecciate come le reti da pesca. Anche nella scelta dei tessuti ho voluto richiamare lโ€™Umbria: il denim รจ misto a canapa, la nostra regione รจ pioniera nella produzione di questo materiale. Ho riservato una attenzione particolare ai materiali, naturali e inediti, cosรฌ da utilizzare la minor quantitร  possibile di elementi inquinanti. Devo dire che รจ stata una collezione progettata e realizzata in circa due mesi: Istituto Italiano Design mi ha scelto e sono partito per il Canada, il tutto molto velocemente.

รˆ stata comunque un successoโ€ฆ

Non mi sento soddisfatto al centro per cento – si puรฒ sempre migliorare – perรฒ cโ€™รจ stato un buon riscontro, soprattutto da parte della stampa: giornali specializzati di moda hanno parlato di me e scritto della mia collezione. Queste sono piccole soddisfazioni che mi hanno ripagato dei tanti sacrifici fatti.

Troveremo lโ€™Umbria anche in altre collezioni?

Penso di sรฌ, anche perchรฉ allโ€™estero โ€“ come dicevo – รจ stata molto apprezzata.

Disegna sia per uomo che per donna?

Per ora realizzo solo abiti da uomo, ma il mio progetto รจ quello di disegnare una collezione anche da donna.

 

Collezione del brand AnotherDavid, Marco Rossi.

Quando ha deciso di diventare designer di moda?

La moda mi รจ sempre piaciuta fin da piccolo, da ragazzino leggevo Vogue sotto le coperte (ride). Cโ€™รจ un aneddoto che spiega la mia passione fin dalla tenera etร : quando si รจ sposato mio fratello piรน grande tutti dovevamo vestirci allo stesso modo, ma io โ€“ nonostante fossi molto piccolo โ€“ puntai i piedi perchรฉ volevo indossare il gilet oro e il papillon rosso. Alla fine la spuntai e mia madre mi accontentรฒ! Questo รจ stato il mio primo approccio concreto con la moda e la mia prima ribellione al sistema (ride). Poi ho iniziato a studiare, frequentando prima il liceo artistico e poi lโ€™Istituto Italiano Design a Perugia.

Ora, a cosa sta lavorando?

Sto cercando di portare avanti il mio progetto e promuovere il mio marchio AnotherDavid, ma non รจ facile.

Ci dia qualche consiglio per la stagione appena iniziata: questโ€™inverno cosa non deve mancare nellโ€™armadio di un uomo?

Il cappotto spinato over, rigorosamente con la cintura e il cappellino ispirato alla kippah.

Ha qualche grande stilista a cui si ispira?

Ce nโ€™รจ piรน di uno: Maison Martin Margiela per come destruttura lโ€™abito, un altro molto vicino alle mie corde รจ Valentino per come rielabora i contest delle sfilate, il terzo รจ Alexander McQueen, che per me ha fatto davvero la storia della moda. Infine, Vivienne Westwood per il personaggio che รจ. Tutti loro comunque li apprezzo come persone e per come hanno saputo comunicare il loro essere attraverso la moda.

Per il suo futuro cosa si augura?

Voglio far crescere il mio brand e diventare uno tra i designer influenti nel sistema moda. Per ora รจ un sogno, ma spero diventi realtร .

Come descriverebbe lโ€™Umbria in tre parole?

Equilibrata, spirituale, naturale.

La prima cosa che le viene in mente pensando a questa regioneโ€ฆ

Il lago Trasimeno.

Il Summer night open-air forum di Assisiย รจ stato organizzato da U.M.B.R.E. e Universo Assisi per favorire il dialogo e confrontarsi sulle possibilitร  collaborative e sui pensabili progetti futuri in comune circa il turismo, l’enogastronomia e l’innovazione digitale sotto il tema dell’internazionalizzazione.

Johann Wolfgang von Goethe, durante il suo Viaggio in Italia nel 1786, rimase incantato dal Tempio di Minerva di Assisi cosรฌ come tutti quelli che hanno assistito, nell’ambito del 50ยฐ anniversario del gemellaggio tra Assisi e San Francisco, alla tavola rotonda che si รจ tenuta durante ilย Summer night open-air forum, organizzato da Universo Assisi e U.M.B.R.E.
La manifestazione ha avuto come scenario la bellissima piazza del Comune e come sfondo l’imponenza delle sei colonne con capitelli Corinzi dellโ€™antico Tempio romano.

 

 

Le donne U.M.B.R.E.

U.M.B.R.E. (United Marketing for Business and Regional Experience) รจ un network umbro al femminile dedicato al settore turistico anche internazionale, guidato da cinque imprenditrici di successo di seconda generazione e provenienti da vari settori industriali: Ilaria Baccarelli, Federica Angelantoni, Cristina Colaiacovo, Ilaria Caporali e Michela Sciurpa. Oltre a queste cinque donne affermate, hanno partecipato al forum importanti personalitร  del mondo dell’impresa, del settore turistico, dell’informazione e della tecnologia.
Da Assisi, Stefania Berardi, Stefano Tulli, Matteo Montanari e l’italoamericana Angela Alioto, avvocato e politico e convinta fautrice delle relazioni Umbre-Californiane mentre, collegati in streaming dalla lontana San Francisco, Simone Brunozzi e la giornalista Serena Perfetto e dal Salento, la chef Viola Buitoni. Nellโ€™occasione si รจ voluto favorire un dibattito e un confronto per cui l’Umbria e la California potrebbero dare l’abbrivio a nuove e future sinergie progettuali nell’ambito turistico, enogastronomico e dell’innovazione digitale.

Puntare sulle eccellenze

Impresa, formazione e turismo sono stati tra gli argomenti approfonditi durante la tavola rotonda e messe in risalto le eccellenze dell’Umbria come testimonianza, veicolo promozionale e valorizzazione del territorio, nonchรฉ le differenze e le affinitร  tra lโ€™Umbria e la California. L’enologia, l’olivicoltura, la gastronomia, il paesaggio, la natura, l’arte e la cultura in genere sono tra le eccellenze sui cui l’Umbria puรฒ puntare per attrarre maggiore mercato, ma questo potrebbe non bastare.
I valori della tradizione e del passato debbono necessariamente essere riconosciuti, esaltati, affiancati a moderne tecnologie, ad avanzate strategie di business e sostenuti dalle istituzioni a partire da quelle locali, come viene fatto in alcuni casi virtuosi. Assisi ne รจ un esempio concreto.
Comunicare, incuriosire e soddisfare le aspettative degli ospiti sono stati gli altri argomenti con i quali i relatori hanno intrattenuto i presenti, mettendo a fuoco l’importanza di nuovi sistemi tecnici e delle innovative modalitร  comunicative, per tendere a una maggiore efficacia promozionale e imprenditoriale.
Durante la serata si รจ ribadito che il turismo รจ un settore di comune interesse tra l’Umbria e la California, dove si possono incrementare nuove o rinnovate collaborazioni, simbiotiche e complementari. Nella circostanza, le parole chiave sono state impresa, turismo, innovazione digitale e internazionalizzazione.

 

Tempio di Minerva di Assisi

 

L’iniziativa รจ stata sostenuta e ben recepita dal Consolato Italiano di San Francisco, come testimoniato dal console Lorenzo Ortona in un video-messaggio trasmesso durante la serata.ย Michela Sciurpa, presidente di U.M.B.R.E., ha detto che nelle loro strutture ricettive รจ prevista una formazione sperimentale costante riguardante alcune eccellenze tipiche quali l’enogastronomia e la moda e temi chiave come la gestione e l’innovazione.
รˆ stato rimarcato il concetto sull’apprezzamento delle preminenze regionali che dovrebbe avvenire tramite visite culturali ed enogastronomiche, in azienda o attraverso incontri, seminari e convegni. Nell’occasione si รจ auspicato che l’esperienza vissuta dai turisti che vengono in Umbria, dovrebbe calarsi maggiormente in un territorio ammantato da natura e storia e in sintonia con il suggestivo paesaggio che la regione offre, entrando cosรฌ in contatto con le arti e i mestieri locali e i suoi artigiani.ย Cristina Colaiacovo, ha aggiunto che la valorizzazione dell’Umbria, deve passare anche per un turismo sostenibile ed evoluto, alimentato da nuove tecnologie e sospinto da efficaci e mirate modalitร  comunicative, immerse all’interno della vastitร  di internet, che rappresenta costanti e dinamiche potenzialitร  di business.
Ha chiuso la serata il Sindaco, l’attivissima Stefania Proietti, ricordando con orgoglio il 50ยฐ anniversario del gemellaggio tra Assisi e San Francisco e la sintonia nel preparare insieme alle U.M.B.R.E. e a Universo Assisi, l’evento della serata.
Anche le parole di Goethe, rispetto all’evento assisano, non sarebbero mai state piรน centrate: ยซNon mi sarei mai saziato d’osservare la facciata e la geniale coerenza dell’artista ch’essa dimostra (…)ยป.

A Pietralunga, il comune d’Italia con piรน raccoglitori di tartufi in rapporto ai suoi abitanti, si รจ svolta la trentaduesima edizione della Mostra Mercato del Tartufo e della Patata. Venti chef stellati e non hanno cucinato i loro piatti gourmet, devolvendo il ricavato in beneficenza. Stessa sorte per un tartufo di 364 grammi acquistato da un noto ristorante perugino.

Si รจ appena conclusa la manifestazione di Pietralunga dedicata al tartufo e alla patata, dove 70 espositori di prodotti enogastronomici e di artigianato locale hanno colorato e diffuso profumi nel delizioso borgo medievale umbro. Abbiamo intervistato alcuni rappresentanti istituzionali e privati e ci siamo fatti raccontare l’evento.
Il sindaco Mirko Ceci, che abbiamo incontrato tra le animate strade cittadine, ci ha detto: ยซGli stand umbri e di fuori regione hanno arricchito le nostre vie insieme a venti chef di tutta Italia che hanno cucinato utilizzando i nostri prodotti. Per noi il tartufo รจ un volano di sviluppo: abbiamo infatti lanciato il marchio Tuber Turismo, in cui crediamo moltissimo. I turisti sono curiosi di conoscere e vivere il mondo del tartufo e desiderano entrare in contatto con il raccoglietore e il suo cane, andare nei posti di prelievo e vedere la lavorazione finale. Abbiamo nel nostro Comune oltre 400 cavatori e 120 addetti che operano in questo mondo, con due aziende del settore importantissime, che esportano in oltre 50 paesi. In questo event, abbiamo inaugurato una statua dedicata al raccoglitore e al suo cane, che riporta anche alcuni oggetti rappresentativi di questa attivitร . Inoltre, abbiamo ratificato una prima intesa per un rapporto in divenire di tipo culturale, turistico e commerciale con l’Associazione Russia in Umbria, in accordo con la sua presidente Larisa Gavrilovaยป.

 

Statua dedicata al raccoglitore di tartufo e al suo cane

 

Nel borgo regnano suoni, musica e voci che, intrecciandosi tra di loro, armonizzano i residenti con i tanti forestieri intervenuti. Troviamo l’assessore Federica Radicchi, con delega al Turismo, Politiche Sociali e Scolastiche che, appena rientrata dall’importante manifestazione bolognese Fico Eataly World, ci ha confidato: ยซAbbiamo creato una sinergia con l’istituto alberghiero Cavallotti di Cittร  di Castello i cui studenti hanno creato, con il tartufo e la nostra patata bianca DE.CO., due prodotti denominati il trifola finger food e il tortello al tartufo. Sono stati presentati a Bologna, dove abbiamo portato anche la visciola e la nocciola, che sono state apprezzate moltissimo. La nostra politica รจ quella di coinvolgere i giovani del territorio e i nostri prodotti, insieme ai paesi vicini per nuove e sinergiche collaborazioniยป.

 

Giuliano Martinelli

Dopo aver apprezzato il profumo di uno splendido tartufo, Luciano Bacchetta, presidente della Provincia di Perugia e Sindaco di Cittร  di Castello, ci ha detto: ยซNel comprensorio alto-tiberino, cosรฌ come in tutta la Provincia, abbiamo potenzialitร  enogastroniche di altissimo livello ricercate in tutto il mondo; in particolare, il tartufo bianco altotiberino ci permette di proiettarci in una dimensione piรน ampia, anche dal punto di vista promozionale. Dobbiamo lavorare molto sulle strade e infrastrutture, perchรฉ se non sono adeguate frenano lo sviluppo; noi cerchiamo di incrementare sinergie con i sindaci di questi borghi, per valorizzare l’immagine del comprensorioยป.

Poco piรน in lร  Monica Panetti, socia fondatrice di Solidart, ci racconta: ยซInsieme a mio marito, lo chef Simone Ciccotti e a nostra figlia Benedetta Sofia, ho creato l’Associazione Solidart con finalitร  benefiche unendola al mondo della ristorazione, che รจ il nostro mestiere. Nell’associazione c’รจ un gruppo di chef che ha deciso di creare eventi a scopi benefici, come quello in seno a questa manifestazione, che ha voluto indirizzarsi verso la raccolta fondi per l’acquisto di un defibrillatore per una scuola e l’aiuto a una ragazza, Daniela, per favorire la pubblicazione del suo secondo libro. Abbiamo prossimi progetti similari, perchรฉ fare del bene fa beneยป. Le note e la voce di Simone e Selene hanno chiuso, con un tocco di musica soul, la magnifica manifestazione.

ยซA sei anni ho iniziato a praticare scherma e da allora non ho piรน smesso. Da ragazzino mi volevo sempre allenare, mi dovevano tirare via a forza dalla palestraยป.

Andrea Santarelli – secondo nel ranking mondiale di spada – รจ un giovane folignate con le idee ben chiare e con in mano la spada con cui lancia stoccate vincenti. Il suo palmarรจs annovera un argento a squadre alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, un bronzo individuale conquistato questโ€™anno nel Mondiale di Budapest, due argenti โ€“ di cui uno nel 2019 – e un bronzo ai Campionati europei.
ยซรˆ stato un anno quasi perfetto e vorrei fare un ringraziamento speciale al mio sponsor UmbraGroup: รจ una realtร  umbra eccellente che mi ha sostenuto fin dallโ€™inizio e che ha sempre creduto in me. Infine, voglio dire grazie anche al gruppo sportivo Fiamme Oro della Polizia di Stato di cui faccio parteยป. Lo schermitore ventiseienne guarda avanti, si allena a Milano, ma porta lโ€™Umbria sempre nel cuore.

 

Andrea Santarelli in gara al Mondiale 2019

Qual รจ il suo legame con lโ€™Umbria?

รˆ un legame importante. Avrei voluto restare in Umbria, allenarmi qui, ma per motivi sportivi da due anni vivo a Milano: รจ stato necessario per compiere un passo successivo nella mia carriera. Lโ€™Umbria resta nel mio cuore, mi piace tantissimo, adoro girarla e scoprirla e viverla in modo naturale. Va detto perรฒ che รจ una regione chiusa sotto molti aspetti: questo lo percepisco di piรน da quando vivo a Milano. รˆ una realtร  ancora un poโ€™ campagnola.

Questa chiusura lโ€™ha notata anche sulle persone?

Siamo un popolo chiuso: io stesso volevo rimanere qui a tutti i costi, non mi sarei mai voluto trasferire. Ora sono soddisfatto, porto avanti i miei obiettivi a Milano e quando voglio torno a Foligno.

Quando ha iniziato a praticare scherma?

Mio cugino praticava scherma e durante una cena di famiglia a casa dei nonni, mentre riponeva le armi nel portabagagli, ho voluto provarle – avrรฒ avuto circa sei anni. Da quel giorno non ho piรน smesso di praticare questo sport. Mi dovevano portare via a forza dalla palestra: mi allenavo tutti i giorni al Club Scherma Foligno. Ricordo che prima di un Campionato italiano under 14 il mio maestro mi vietรฒ di andare in palestra la settimana prima della gara perchรฉ mi ero allenato troppo: aveva ragione, infatti vinsi quel titolo. Io mi volevo sempre allenare (ride!).

Perchรฉ la scherma e non il calcio?

Ho giocato a calcio solo un giorno perchรฉ mia madre mi ha costretto.

Questโ€™anno ha vinto un argento europeo e il bronzo mondiale: non male come stagione!

Devo dire che รจ stato un anno quasi perfetto. Individualmente non posso dire nulla, ho perso la Coppa del Mondo per otto punti. La prima parte della stagione รจ stata sottotono, poi cโ€™รจ stata la svolta a Budapest: ho ritrovato una stabilitร  e una soliditร  che finora non avevo mai avuto nella mia carriera.

Cosa passa per la testa quando si รจ sulla pedana e si gareggia per un Mondiale?

Come per il corpo, anche per la mente cโ€™รจ una lunga preparazione. Io ero molto altalenante, ma ora ho trovato una stabilitร . Per la testa passano una miriade di pensieri: si ragiona su quello che farร  lโ€™avversario, se sei in svantaggio pensi a come recuperare, se sei invece in vantaggio pensi a come resistereโ€ฆ

A livello psicologico รจ meglio essere in vantaggio o in svantaggio?

Lโ€™essere in svantaggio ti stimola a pensare a come recuperare e quindi a come assestare le stoccate giuste. Ovviamente il campione deve essere in grado di gestire il vantaggio e non pensare al possibile recupero dellโ€™avversario. Io ho una mental coach che mi ha aiutato tanto a gestire questi fattori e a pensare solo a mettere la stoccata successiva senza farsi distrarre da altro.

 

Ha vinto anche un argento a squadre alle Olimpiadi di Rio de Janeiro nel 2016; ora lโ€™ha aspetta Tokyo?

Sรฌ, ma prima bisogna qualificarsi come squadra. Ad oggi lo siamo, ma occorre mantenere un certo standard di risultati. Tutto dipende da noi, basta continuare a fare quello che abbiamo fatto negli ultimi anni. Poi ovviamente tutta la prossima stagione verterร  su Tokyo, anche se prima ci sarร  da affrontare un Europeo.

Come ci si prepara per il Mondiale e per unโ€™Olimpiade?

Prima cosa si rinuncia a essere in forma in alcune gare per dare poi il 100% in queste competizioni. Anche i carichi di lavoro e gli allenamenti sono rivolti a obiettivi precisi. Ad esempio questโ€™anno non ho disputato un ottimo Campionato italianoย perchรฉ volevo essere pronto per lโ€™Europeo e il Mondiale.

Ci racconti un aneddoto privatoโ€ฆ cโ€™รจ qualcosa di cui non puรฒ fare a meno?

Non posso fare a meno della musica! La uso per allenarmi e per passare il tempo. Per lโ€™allenamento mi piace ascoltare Eminem o i Muse, invece per il tempo libero prediligo i Pink Floyd, i Radiohead o i Dire Straits. Non posso fare a meno nemmeno dei dolci, ma a ridosso di una gara riesco a trattenermi e a fare sacrifici.

Cosa fa nel tempo libero?

Strimpello la chitarra. Mi diverto molto anche a fare video e montarli – e perchรฉ no – finita la carriera sportiva mi piacerebbe orientarmi in questo settore. Devo dire che me la cavo bene!

Fa dei gesti scaramantici?

Ne avevo tantissimi, ma ora li ho eliminate. Ora per non ricaderci faccio sempre cose diverse prima di una gara e mi dimentico quello che avevo fatto nella gara precedente. Ero in fissa con le viti della spada, che controllavo tante volte, o col pensiero di andare in bagno o no prima del match. Questo e altro mi portava a non concentrarmi sulle stoccate, quindi ho deciso di eliminare tutto.

Quanto dura la carriera nella scherma?

Dipende, si puรฒ arrivare anche a quarant’anni.

Lei e Alessio Foconi siete due rappresentanti eccellenti della scherma umbra: cโ€™รจ qualche altro giovane allโ€™orizzonte?

Io conosco solo i ragazzi di Foligno, tra loro cโ€™รจ Alessandro Cini che รจ unโ€™ottima promessa.

Come descriverebbe lโ€™Umbria in tre parole?

Naturale, un poโ€™ chiusa, solitaria.

La prima cosa che le viene in mente pensando a questa regioneโ€ฆ

La sua parte naturalistica.

45 artisti, provenienti da 9 nazioni di 4 continenti, hanno esposto le loro opere, pittoriche e scultoree, in un’accattivante manifestazione eterogenea per forme, tecniche, espressivitร  e colori e soprattutto densa di messaggi legati all’ambiente, al rispetto, alla tolleranza, al sociale e all’antropologia.

Un’imponente scalinata e un elegante ingresso impreziosiscono il prestigioso edificio del XVII secolo – circondato da una bellissima lecceta, da un oliveto e da un curato giardino all’italiana – che ha accolto il 25 ottobre 1930 il fastoso ricevimento di nozze – voluto dal Re d’Italia Vittorio Emanuele III – della Principessa Giovanna di Savoia e Boris III di Bulgaria.
All’interno della proprietร , attualmente in capo alla Provincia di Perugia, si trova un piccolo oratorio dedicato a San Fedele, il nome da cui deriva Fidelia, la denominazione con la quale viene identificato il maestoso edificio e le sue pertinenze.
Ci troviamo nei pressi di Spello, all’interno del complesso di Villa Fidelia, dove si gode di un incantevole panorama sulla Valle umbra e sui Monti Martani. Nelle stesse sale che hanno ospitato il matrimonio reale e che richiamano alla mente il romantico periodo dei secoli scorsi, sono state accolte ed esposte le opere di 45 artisti venuti dall’Europa, Asia, Africa e America.

 

Erika Borghesi, Francesco Minelli, Gabriella B. Klein e Andrea Baffoni

 

L’associazione culturale La Casa degli Artisti di Perugia, con il suo presidente Francesco Minelli e la sua vice nonchรฉ coniuge Carla Medici, รจ riuscita in modo competente a convogliare nella mostra internazionale d’arte contemporanea – denominata Stati d’Arte – pittori e scultori provenienti dall’Italia e dall’Estero, che si sono potuti esprimere su tema libero e mostrare le loro opere nello storico e incantevole palazzo barocco.
Francesco Minelli ha manifestato, con sincero ed emozionato orgoglio, il suo pensiero: ยซQuesto evento, che ho organizzato insieme a mia moglie Carla e che senza il suo prezioso e imprescindibile aiuto non sarebbe stato possibile realizzare, mi ha dato gioie e forti sensazioni. รˆ stata una bella sfida, che abbiamo vinto attraverso tanti sacrifici, ma che ci ha regalato stupende emozioni e ripagato dell’impegno profuso. Ho colto, sia negli artisti sia nei visitatori, l’apprezzamento e la condivisione dei messaggi attuali e cosmopoliti che sono insiti nelle singole opere e nella cornice dell’evento. Un immenso grazie a tuttiยป.
Il curatore della mostra รจ il critico d’arte Andrea Baffoni, di comprovata e certa capacitร , che ha dichiarato: ยซStati d’Arte si apre alla diversitร , spalancando le porte ad artisti provenienti da diversi Paesi del mondo. Un modo per ampliare le proprie conoscenze e arricchirsi grazie al contatto con realtร  creative inedite e stimolantiยป.

Arte dal mondo

Visitando la mostra, che รจ stata aperta fino al 1 settembre 2019, il visitatore ha avuto modo di scoprire e apprezzare le diverse bellezze ed espressioni artistiche che provengono da 9 Nazioni, rappresentate da Laura Alunni, Sergio Angelella, Simone Anticaglia, Alessia Biscarini, Maria Botticelli, Francesco Carretta, Stefano Chiacchella, Stefania Chiaraluce, Pietro Crocchioni, Fabrizio Fabbroni, Giuseppe Latella, Ariedo Lorenzone, Koffi M. Dossou, Carla Medici, Simon Mgogo, Leonardo Orsini, Carla Pistola, Ferruccio Ramadori, Mario Sciarra, Mauro Tippolotti, Delgado Jorge, Yalain, Maikel, Kender, Laila El Farissi, Youssef El Kharchoufi, Zineb Lahlali, Houda Mouaddah, G&K Lusikova, Marina Sereda, Valery Sirovsky, Arnaldo Gargez, Livia Ramons, Shuhei Matsuyama, Shoko Okumara, Ewa Maria Romaniak, Gao Liwei, Wu Sifan, Marussia Kalimerova, Tania Kalimerova, Paolo Ballerani, Giulio Valerio Cerbella, Kim Hee Jin, Alessandro Nani Marcucci Pinoli, Leonardo Nobili, Florindo Rilli. Ad arricchire il giร  fertile programma dell’evento, sono state messe in calendario diverse performance.
In apertura della manifestazione, abbiamo apprezzato le prestazioni artistiche live di Leonardo Nobili, che si รจ avvalso della bellissima modella Elena Danilova per la sua opera vivente Crisalide, in cui la ragazza, sdraiata e in monokini, era avvolta da una pellicola alimentare trasparente, in una cianotica e preoccupante immobilitร  (al termine dell’evento รจ apparsa sorridente e in forma) e di Giulio Valerio Cerbella, sapiente scultore del legno che ha giocato con il fuoco in una combustione artistica della sua opera lignea, From the Light.

 

Giulio Valerio Cerbella

Esibizioni e accessibilitร 

Nei giorni a seguire sono state poste in atto, accanto alla mostra, un’interessante iniziativa editoriale del dinamico Jean Luc Bertoni e una perfomance musicale di Seby Mangiameli ed esibizioni di live body painting di Karina Y Muzio e Alessia Biscarini, rispettivamente il 10 agosto e il 17 agosto. Gabriella B. Klein, ha parlato per conto di M.U.S.A.E. ovvero Musei, Uso Sociale e Accessibilitร  come contrasto allโ€™Emarginazione e ci ha ricordato le motivazioni del progetto: ยซM.U.S.A.E. ha come finalitร  la costruzione di percorsi attivi per le persone con disabilitร , al fine di un maggiore benessere della comunitร  tramite lโ€™accessibilitร  e la fruibilitร , ancora oggi carente, degli spazi pubblici e, in particolare, di quelli dedicati ai patrimoni storico-artistici e culturali in Umbria. Stiamo facendo delle cose insieme alla Casa degli Artisti di Minelli e Medici: un progetto facilitatore per chi ha difficoltร  visive tramite la ceramica e la pitturaยป. La Regione Umbria, la Provincia di Perugia, il Comune di Spello e l’Accademia delle Belle Arti di Perugia, hanno patrocinato l’evento spellano.
Erika Borghesi, in rappresentanza della Provincia di Perugia, ha commentato: ยซQuesta รจ la seconda edizione della mostra, che ha un respiro internazionale, e per l’Umbria รจ un’efficace promozione del territorio. Infatti, Villa Fidelia, da molti anni di proprietร  della Provincia, potrร  essere apprezzata dai visitatori per il suo patrimonio culturale e la beltร  dei suoi giardiniยป.

 

Istallazione “Crisalide” dell’artista Leonardo Nobili

 

Il sindaco di Spello, Moreno Landrini, nei suoi saluti ha ringraziato l’organizzatore dell’evento, La Casa degli Artisti, che ha contribuito a portare ulteriore interesse alla zona. Ha ribadito la vicinanza dell’Amministrazione comunale a questa iniziativa che dร , tramite l’impulso artistico, un’occasione ai visitatori di stimare le tante bellezze storiche e culturali presenti sul territorio.
L’inaugurazione della mostra ha riscontrato un grande successo di pubblico, che ha manifestato entusiasmo nella colorita e appagante cornice della splendida villa seicentesca.
Ben prima del matrimonio reale tra Giovanna e Boris, Villa Fidelia era stata costruita su un’area dedicata alle terme e ai templi romani, di cui rimangono oggi delle note ben visibili e dei muri perimetrali di terrazzamento. Qui, al tempo, fu ritrovata una statua di Venere, che per la sua bellezza ha anticipato questi luoghi e gli antichi Romani ne sono stati i testimoni.
Stati d’Arte nasce sotto i venerabili presupposti romani: senso estetico, pura bellezza artistica e internazionalizzazione e, con le opere dei 45 artisti invitati, ne ricalca il senso e l’armonia pacificatoria dell’animo.

ยซLa musica dovrebbe andare contro il sistema, oggi invece vale piรน il personaggio che le canzoni che canta. La musica non ha piรน valoreยป.

Lo abbiamo incontrato a Castiglione del Lago – a Palazzo Pantini Nicchiarelli – in un caldo pomeriggio dโ€™estate. Bernardo Lanzetti,ย la migliore voce rock degli anni Settanta, dal 2014 vive in Umbria sulle rive del lago Trasimeno: ยซMia moglie ha deciso di vivere quiยป ci confessa. Seduti su un divano facciamo una bella chiacchierata, ripercorrendo la sua carriera di cantante progressive rock – negli Acqua Fragile, nella Premiata Forneria Marconi e da solista โ€“ e bacchettando il mondo della musica di oggi. Tra una domanda e lโ€™altra cโ€™รจ spazio anche per degli intermezzi musicali: รจ un piacere ascoltare la sua voce ancora potente e gli acuti che nella stanza risuonano alla perfezione. ยซHo ancora la miglior voce in circolazione. Non lo dico io, ma i tecnici delle sale di registrazioneยป commenta orgoglioso.

Come ami ha deciso di vivere in Umbria?

Non lโ€™ho scelto io, ma mia moglie. Frequentavamo Castiglione del Lago giร  nel 2010, era la nostra base quando partecipavamo a eventi di progressive rock nel Centro Italia. Poi siamo tornati diverse volte e nellโ€™aprile del 2014 abbiamo deciso di trasferirci.

Ci racconti brevemente โ€“ soprattutto per i piรน giovani โ€“ la sua carriera.

Cercherรฒ di essere breve, ma sarร  difficile! Ho iniziato a cantare da bambino nel coro della chiesa, spesso mi capitava di cantare da solo, inventandomi le parole. Poi sono andato in America con una borsa di studio e lรฌ ho respirato musica ovunque; nella famiglia che mi ospitava cโ€™era un ragazzo che faceva โ€“ e fa tuttora โ€“ il musicista, quindi per me รจ stato abbastanza facile avvicinarmi a questo mondo. Tornato in Italia ho proseguito su questa strada e a 17 anni mi รจ cambiata la voce in meglio: la mia prima band รจ stata gli Acqua Fragile โ€“ da alcuni anni ci siamo riuniti โ€“ poi sono passato alla Premiata Forneria Marconi, con i quali ho debuttato a Tokyo e in tante cittร  del mondo. Lasciata la PFM ho intrapreso una carriera da solista, durante la quale ho inciso quattro album; poi mi sono dedicato al teatro, allโ€™elettronica e a diverse sperimentazioni musicali. Ho scritto pezzi per Loredana Bertรจ e Ornella Vanoni.

Meglio fare il cantante in un gruppo o รจ meglio fare il solista?

Io sono nato con lโ€™idea e la voglia di cantare in un gruppo. I gruppi oggi funzionano poco perchรฉ sono troppo costosi: portare in giro 5 persone รจ decisamente dispendioso, รจ piรน conveniente una persona sola con musica registrata. Non a caso i gruppi ancora attivi sono nati 30, 40, 50 anni fa.

 

Bernardo Lanzetti

Quali sono stati i cantanti o i gruppi che hanno influenzato la sua carriera?

Ce ne sono tantissimi. Ray Charles รจ uno di loro, รจ stato forse il mio primo maestro. Ho sempre amato i cantanti dei gruppi: dai Beatles ai The Rolling Stones, fino agli Eagles e gli U2. Nei gruppi il cantante non รจ impegnato solo nel cantare una canzone, ma nel cantare una parte della composizione. Devo dire che ho avuto solo modelli stranieri, non ho nessuna ispirazione italiana. Quando ero bambino ascoltavo Tony Dallara (ride!), ma non ha certo ispirato il mio percorso artistico.

Dal 1975 al 1979 รจ stata la voce della PFM: ci racconti un aneddoto legato a quel periodo.

Ce ne sono tantissimi. Forse il piรน divertente รจ quello del mio arruolamento. Quando mi hanno chiesto di andare a cantare con loro ho preso del tempo per pensarci e loro si sono offesi, mi hanno tolto il saluto e hanno contattato Ivan Graziani, che perรฒ ancora non era il cantautore che oggi tutti conosciamo. Mi hanno richiamano dopo sei mesi e sono entrato a far parte del gruppo a tre giorni dallโ€™incisione del disco: le mie tonalitร  erano altissime โ€“ lo sono ancora oggiย โ€“ cosรฌ ho fatto il provino cantando con un cuscino davanti alla bocca per paura di infastidire i vicini di casa.

A tal proposito รจ stata definita la ยซmigliore voce rock degli anni Settantaยป: questa definizione la rispecchia?

Io penso di esserlo tuttora! (scherza) Non lo dico io, ma i tecnici in sala di registrazione. Io dopo una, due, tre prove sono pronto per cantare, non mi occorre tanto tempo per prepararmi. Sono cosciente del mio valore e conosco a memoria tutti i pezzi del mio repertorio.

Ho letto che i Genesis, dopo aver perduto Peter Gabriel, avevano preso in considerazione lโ€™ipotesi di invitarla a far parte della band: รจ vero? Lโ€™hanno mai contattata?

Lโ€™ho saputo anni dopo. Allโ€™epoca non mi fu detto nulla. Steve Hackett, chitarrista dei Genesis e mio amico, in anni recenti ha dichiarato in unโ€™intervista che mi avevano preso in considerazione per entrare nella band. Ecco, รจ cosรฌ che lโ€™ho scoperto.

Avrebbe accettato?

Sarei stato sicuramente onorato.

Oggi che musica ascolta?

Ascolto musica solo per lavoro, non la uso mai come sottofondo. Fare musica รจ un mestiere impegnativo, che non ammette interruzioni, รจ un processo che assorbe molto.

Pensa di avere degli eredi artistici?

Vorrei, ma non ne vedo. Oggi cโ€™รจ solo la celebrazione della celebritร . Quando cantavamo noi lo facevamo sempre nel rispetto dei maestri del passato; negli ultimi anni i cantanti pensano invece di essere innovativi, i piรน bravi da subito e non si rendono conto che se fanno cose belle รจ perchรฉ le copiano dal passato. Inoltre, nei testi di oggi manca spessore, nessuno racconta la propria vita o la propria realtร ; non cโ€™รจ poesia, viene tutto subito dichiarato. A questo punto basta fare un manifesto e comunicare quello che si vuol dire, non occorre piรน scrivere canzoni. Oggi non conta la produzione ma solo la promozione; insomma, la musica non conta piรน nulla.

Ha qualche progetto di cui ci vuol parlare?

Abbandonare la musica (scherza). No, ora mi dedico a progetti nuovi come cantare con unโ€™orchestra; ho inoltre finito un album realizzato con musicisti stranieri e poi mi focalizzo sulla ricerca del canto particolare e su quella di una lingua usata in modo poetico. Anche la nostra lingua รจ in crisi perchรฉ adoperiamo non piรน di 40 parole al giorno, non si riconosce il valore dei poeti del passato e non ci si accorge di quanto si copi. La musica รจ stata molto importante per la societร  negli ultimi 100 anni, ora invece non lo รจ piรน: non esprime piรน la realtร  di oggi, non รจ piรน collegata alla societร .

Secondo lei, tutto ciรฒ quando รจ avvenuto?

รˆ avvenuto quando lโ€™industria musicale ha capito che la massa รจ ignorante e quindi era inutile dar valore alla musica; quando ha piรน valore vendere il personaggio, la musica diventa solo un pretesto. Mi spiego: quando i Beatles sono venuti a Milano hanno fatto 3.500 persone, Vasco Rossi ne raduna 180.000 in tre giorni: Vasco vale di piรน dei Beatles? A questa domanda non rispondo.

Possiamo dire che รจ solo questione di gusti?

La musica non deve piacere, puรฒ anche giocare un ruolo decisivo per mettere in crisi il sistema, non assecondarlo. Oggi ciรฒ non avviene piรน. Lโ€™opera lirica a suo tempo mise in crisi la musica strumentale e Giuseppe Verdi era un artista popolare cosรฌ come lo รจ oggi Jovanotti: ma il valore di Verdi รจ innegabile rispetto alla musica leggera che si ascolta oggi. Inoltre, nella maggior parte dei casi si finge di suonareโ€ฆ nessuno suona piรน veramente, รจ tutto registrato. รˆ come andare in fabbrica e fingere di lavorare.

Per finire, come descriverebbe lโ€™Umbria in tre parole?

Dovevo prepararmi a casaโ€ฆ Posso perรฒ prendere le parole di Nick Clabburn che ha scritto un testo in cui รจ citato il lago Trasimeno: ยซQua sulle rive del mio lago, il tuo nome รจ scritto nel silenzio. Che si accenda il cielo, voglio luci nel cielo vuoto questa notteยป.

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