La giovanissima perugina è stata ammessa alla prestigiosa scuola di danza dove, dal 4 settembre, inizierà le lezioni.
Sta prendendo lezioni di francese e si prepara a partire con la sua bambola preferita, La Cocca (così la chiama), dalla quale non si separa mai. Perché, Giorgia Aquilanti, 11 anni, da Perugia andrà a Parigi per frequentare la prestigiosa Scuola di danza dell’Opéra.
Forse è la prima umbra, forse la prima perugina: poco importa. Quello che importa è che il 4 settembre, in punta di piedi, inizierà i corsi e porterà l’Umbria tra le mura della più antica scuola di danza del mondo, fondata nel 1713 da Luigi XIV (il Re Sole, per intenderci) e che è un vero trampolino di lancio per le future étoiles.
Giorgia balla da quando ha 3 anni (due lezioni al giorno, dal lunedì al venerdì) nella scuola Studio Danza Arabesque della mamma Daria Ermakova, già ballerina del teatro Bolshoi di Mosca. Un bel pedigree, non c’è che dire!
Con l’aiuto del papà Maurizio ci siamo fatti raccontare come si arriva – anche solo – a essere presi in considerazione dall’Opéra di Parigi. Figuriamoci a farsi ammettere.
«A maggio Giorgia ha partecipato al Teatro Morlacchi di Perugia al concorso Italian Dance Award, lì è stata notata e segnalata alla direttrice dell’Opéra, Élisabeth Platel. Alla fine di quel mese l’hanno chiamata per sostenere un’audizione in presenza a Parigi, e a giugno è arrivata la conferma dell’ammissione nella sesta divisione – le divisioni sono otto – quindi in sei anni dovrebbe riuscire a diplomarsi. Il provino è stato una vera e propria lezione di danza, in cui hanno valutato le sue doti tecniche e fisiche (peso, altezza e corporatura). Anche l’età è rilevante: più si è piccoli, meglio è; prediligono infatti insegnare ad alunni ancora non pienamente formati artisticamente. Inoltre, a parità di candidati la precedenza viene data a ballerini francesi – ad oggi nella scuola, oltre a Giorgia, ci sono solo altri due italiani. Per questo siamo ancora più orgogliosi della sua ammissione» racconta il papà.
Giorgia ha confessato candidamente di non essere stata più di tanto emozionata durante l’audizione – dopotutto ha già partecipato in passato a stage e concorsi di livello – e d’ispirarsi a Nina Kaptsova, prima ballerina del Teatro Bolshoi. Le sue idee sono sicuramente chiare.
Nell’accademia frequenterà la scuola paritaria la mattina, mentre il pomeriggio sarà dedicato alle lezioni di danza. Tutto avverrà all’interno del campus. «È una prova molto importante per lei, si dovrà integrare con le compagne che non parlano nemmeno italiano. Vediamo come andrà, nella peggiore delle ipotesi si torna indietro; però non si può dire di no a un’occasione del genere senza nemmeno provare» conclude Maurizio.
Agnese Priorelli
Ultimi post di Agnese Priorelli (vedi tutti)
- Francesca Di Maolo: “I membri del G7 devono cambiare visione e guardare la persona. Non servono solo interventi assistenziali” - Ottobre 10, 2024
- D’Orazio: “La Galleria Nazionale traina il patrimonio umbro. Successo anche per Castello Bufalini e la Rocca Albornoziana” - Ottobre 3, 2024
- “Emily in Paris” omaggia Cucinelli e il borgo di Solomeo - Settembre 26, 2024