D’Orazio: “La Galleria Nazionale traina il patrimonio umbro. Successo anche per Castello Bufalini e la Rocca Albornoziana”

Il direttore dei Musei Nazionali di Perugia – Direzione regionale Musei nazionali Umbria anticipa diverse novità: dal riallestimento del Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria alle nuove esposizioni dei musei archeologici di Spoleto e Orvieto, fino al miglioramento dell’accoglienza e accessibilità nella GNU.

Sono dieci mesi che Costantino D’Orazio frequenta con assiduità l’Umbria, da quando è stato nominato direttore dei Musei Nazionali di Perugia – Direzione regionale Musei nazionali Umbria e, in questo periodo, ha girato per le città e i borghi alla scoperta delle bellezze artistiche e non solo. «L’Umbria è una regione che, dal punto di vista culturale, è operosa e attiva, e ha voglia di far crescere il proprio patrimonio culturale; noi siamo al servizio di questo e faremo tutto il possibile per continuare a far capire quanto straordinaria è questa regione». Abbiamo fatto con lui un bilancio di questi mesi passati con il suo nuovo incarico, ma soprattutto si è parlato di futuro, non solo della Galleria Nazionale, ma di tanti luoghi (musei, parchi archeologici, ville e castelli) che hanno voglia di crescere e di far splendere questa regione.

Costantino D’Orazio

Direttore, qual è il suo bilancio per questi primi 10 mesi da direttore dei Musei Nazionali di Perugia – Direzione Regionale Musei Umbria?
È un bilancio sicuramente positivo su tanti fronti: il più importante è quello legato al numero dei visitatori di tutti i Musei Nazionali dell’Umbria. Solo questa estate abbiamo registrato un aumento – rispetto allo scorso anno – del 25% di visitatori su tutta la rete regionale e la Galleria Nazionale ha fatto il 50% in più rispetto alla media. È senza dubbio il traino di questo successo, ma posso anche attribuirlo all’iniziativa La Sottile Linea d’Umbria – realizzata per la prima volta – che prevede (fino al 17 novembre) un biglietto unico per visitare i Musei Nazionali dell’Umbria e scoprire così anche altri luoghi.

Come diceva, la GNU è la punta di diamante: c’è però un’altra struttura (museo, parco archeologico) sulla quale avete puntato o punterete?
Ce ne sono due. La prima è la Rocca Albornoziana di Spoleto che, grazie all’apertura dei percorsi panoramici, registra continui sold out di visitatori. Sono visitabili tutti i fine settimana e sono un’idea vincente: dopo sette anni di lavori siamo riusciti ad aprire a fine maggio questi itinerari – che collegano le torri – non solo panoramici ma anche di grande interesse per i contenuti: in ogni torre, attraverso dei supporti multimediali, vengono approfonditi diversi temi, per un viaggio completo nel Medioevo. L’altro luogo è Castello Bufalini a San Giustino dove abbiamo aperto (il 21 aprile 2024) il labirinto che si trova all’interno del giardino: è diventato subito un grande elemento attrattore del castello. Inoltre, da poco, sono visitabili le sale espositive, restaurate. Poi abbiamo in cantiere moltissimi altri progetti per i prossimi anni.

Sala 3, Galleria Nazionale dell’Umbria. Photo credits Marco Giugliarelli

Ci può anticipare qualcosa?
Avremo il completo riallestimento del Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria. Il MANU nel 2027 avrà cambiato faccia e sarà completamente diverso: è un’operazione che stiamo realizzando anche grazie ai finanziamenti del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ed è paragonabile a quello che è avvenuto nel 2022 alla Galleria Nazionale dell’Umbria. Inoltre, stanno partendo i lavori di riallestimento anche del Museo Archeologico di Spoleto e stiamo lavorando alla progettazione per una nuova esposizione del Museo Archeologico di Orvieto.

Novità imminenti e nuove esposizioni dalla GNU: su quale tra quelle annunciate puntate maggiormente?
Sicuramente su L’età dell’Oro (dal 25 ottobre al 19 gennaio 2025) perché è una mostra impegnativa non solo dal punto di vista dell’allestimento e del numero di opere esposte, ma perché valorizza una sezione molto importante della collezione permanente della Galleria e ci permette di essere uno dei musei più importanti del mondo per quanto riguarda le collezioni di fondi oro. Quelli in nostro possesso sono di una qualità eccelsa e attraverso questa mostra, non solo li valorizziamo, ma accendiamo su di loro un faro molto particolare: metteremo a confronto l’uso dell’oro nell’arte antica e contemporanea, in un percorso di oltre cinquanta opere. La mostra presenterà confronti e prospettive tra i capolavori dorati della GNU e i maestri del contemporaneo: da Gentile da Fabriano a Andy Warhol, da Duccio di Boninsegna a Lucio Fontana, da Cesare Pollino a Yves Klein, Alberto Burri, Michelangelo Pistoletto, Mario Ceroli e Carla Accardi, solo per citarne alcuni.

Cosa serve alla GNU per fare quel salto in più? In futuro cosa vedremo?
Stiamo lavorando sull’accoglienza e sull’accessibilità con l’utilizzo di strumenti cognitivi, sia per capire e approfondire meglio le opere d’arte, sia per facilitare le persone con disabilità. Contiamo di completare i lavori il prossimo anno.

Sala 16, Galleria Nazionale dell’Umbria. Photo credits Marco Giugliarelli

Quest’anno anche da Hollywood sono venuti a visitarla…
Gli attori americani hanno sempre frequentato l’Umbria, restando molto spesso chiusi nelle loro residenze, mentre il fatto che due attori così in vista e giovani (n.d.r. Zendaya e Tom Holland) abbiamo scelto di uscire dal loro privato e mettere a rischio la loro privacy per visitare la Galleria, vuol dire che questo museo suscita interesse. Sono molto contento.

Voi non sapevate che sarebbero venuti?
No. Lo abbiamo scoperto quando sono arrivati.

Dopo questi mesi: qual è il suo rapporto con l’Umbria?
Da quando sono arrivato ho iniziato un vero e proprio tour nei borghi umbri, incontrando sindaci e visitando musei, luoghi espositivi e parchi. Mi sto facendo un bel giro. Trovo straordinario che in Umbria tutti i centri, anche i più piccoli, hanno sindaci e operatori culturali pronti a valorizzare con grande passione il patrimonio presente. Per questo la Galleria e tutti i nostri musei continueranno ad approfondire e a rendere più attiva la collaborazione con questi comuni anche attraverso degli scambi. L’Umbria è una regione che, dal punto di vista culturale, è molto operosa e attiva, e soprattutto ha voglia di far crescere il proprio patrimonio culturale; noi siamo al servizio di questo e faremo tutto il possibile per continuare a far capire quanto straordinaria è questa regione.

Sala 19, Galleria Nazionale dell’Umbria. Photo credits Marco Giugliarelli

Cosa ci aspetta in Galleria

Omaggio a Dottori

In occasione della Giornata del Contemporaneo, promossa da AMACI, a partire da sabato 12 ottobre fino al 19 gennaio 2025 la GNU omaggia Gerardo Dottori. Attraverso dieci dipinti, datati tra il 1906 e il 1942, l’esposizione ripercorre l’intero itinerario dell’artista illustrando l’evoluzione del suo linguaggio: dinamismo futurista dei primi anni Dieci, fino agli sviluppi aeropittorici dell’inizio dei Venti, per arrivare ai primi Quaranta. La mostra, a cura di Massimo Duranti e Andrea Baffoni, è organizzata in collaborazione con gli Archivi Dottori e costituisce il primo approfondimento sugli artisti e le correnti del Novecento ai quali sarà dedicata nei prossimi anni la Sala 39 della Galleria Nazionale dell’Umbria.

Tramonto Lunare, Gerardo Dottori. Photo credits Haltadefinizione®

L’età dell’Oro

Dal 25 ottobre al 19 gennaio 2025 la Sala Podiani accoglierà L’età dell’oro, appuntamento che prosegue e amplia la ricerca sull’uso dell’oro nell’arte antica e contemporanea, iniziata a Venezia durante la Biennale Arti Visive. In un percorso di oltre cinquanta opere, la mostra presenterà confronti, suggestioni e prospettive tra i capolavori dorati della Galleria Nazionale dell’Umbria e il lavoro di grandi maestri del contemporaneo: da Gentile da Fabriano a Andy Warhol, da Duccio di Boninsegna a Lucio Fontana, da Cesare Pollino a Yves Klein, Alberto Burri, Michelangelo Pistoletto, Mario Ceroli e Carla Accardi, solo per citare alcuni tra gli artisti coinvolti. L’esposizione è a cura di Alessandra Mammì, Veruska Picchiarelli e Carla Scagliosi.

Roberto Doisneau, Le Baiser de l’Hôtel de ville, Paris 1950. Photo credits Atelier Robert Doisneau

Robert Doisneau

Dal 14 novembre al 21 aprile 2025 Camera Oscura, lo spazio per la fotografia della Galleria Nazionale dell’Umbria, ospiterà la mostra In breve. Robert Doisneau, a cura di Alessandra Mauro. Il celebre artista francese, un cantore della vita di tutti i giorni, alla forza del verso epico preferiva quella sommessa della strofa rozza ma arguta, lo stornello: tra i fotografi più influenti del suo tempo, Doisneau era in grado di raccontare come nessun altro la Parigi del Secondo dopoguerra in una serie di immagini perfette per costruzione e poesia.

The following two tabs change content below.

Agnese Priorelli

Laureata in Scienze della comunicazione, è giornalista pubblicista dal 2008. Ha lavorato come collaboratrice e redattrice in quotidiani e settimanali. Ora collabora con un giornale online e con un free press. È appassionata di cinema e sport. Svolge attività di inserimento eventi e di social media marketing e collabora alla programmazione dei contenuti. Cura per AboutUmbria Magazine, AboutUmbria Collection e Stay in Umbria interviste e articoli su eventi.