Vi presentiamo la rappresentanza umbra che, tra qualche giorno, parteciperà ai Giochi Olimpici di Parigi.
Manca poco ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 (26 luglio-11 agosto) e gli atleti umbri iniziano a scaldarsi: affilano le spade, caricano i fucili e ordinano nastri, clavette e cerchi. Una rappresentanza non numerosa, ma sicuramente di pregio. Già vincitori di medaglie o, comunque, non alla loro prima partecipazione olimpica.
Sul volo che (virtualmente) partirà dall’Umbria, per raggiungere la capitale francese, saliranno Diana Bacosi da Città delle Pieve con il suo fucile di tiro a volo, la Farfalla Azzurra Agnese Duranti da Spoleto, lo spadaccino di Foligno Andrea Santarelli, Alessio Foconi (Terni) con il suo fioretto, Daniele Santarelli (Foligno) alla guida del volley femminile turco e il nuotatore paralimpico Riccardo Menciotti da Terni. Nello staff della Nazionale di boxe troviamo il direttore tecnico Emanuele Renzini di Foligno, il fisioterapista Fabio Morbidini di Bastia Umbra e il medico sportivo Carmela Ignozza di Perugia, mentre con la Nazionale di ciclismo partirà Federico Fred Morini, fisioterapista di Città di Castello. Infine, Marco Conti (Foligno) è il direttore tecnico della Fossa Olimpica (tiro a volo) e Roberto Ciamarra (Spoleto) il match analyst della Nazionale maschile di volley francese.
Diana Bacosi (skeet, specialità del tiro a volo)
Dopo aver conquistato la medaglia d’oro a Rio de Janeiro e quella d’argento ai Giochi di Tokyo, l’olimpionica di Città della Pieve è pronta a volare a Parigi per mirare (è proprio il caso di dirlo) al terzo podio a cinque cerchi. Due volte campionessa mondiale, a Lonato nel 2019 e Osijek nel 2022, Bacosi ha un palmarès di prim’ordine. «L’emozione di vincere un’Olimpiade può essere superata solo dalla maternità. Per queste occasioni c’è una preparazione fisica e mentale con esercizi di respirazione, controlli cardiaci e tecniche per gestire l’ansia che può presentarsi durante la gara. Ad esempio, per prepararmi a Rio de Janeiro, nel mio campo di allenamento avevo ricreato gli stessi colori che avrei trovato lì: quello della pista e quello di ciò che avrei avuto intorno. In questo modo ho abituato gli occhi a quei colori.»
Agnese Duranti (ginnastica ritmica)
La Farfalla Azzurra di Spoleto è pronta a volteggare sulla pista di Parigi dopo il bronzo conquistato con le compagne di squadra a Tokyo 2020. «L’Olimpiade è stata la gioia più grande e la gara più importante della mia vita. Già esserci è un traguardo, portare a casa una medaglia è un’emozione grandissima». Tanti sono i podi su cui è salita vincendo medaglie, sia ai Campionati Mondiali sia Europei (ultimo l’oro a Budapest nel 2024 con i cerchi) ma l’Olimpiade ha tutto un altro sapore: «È un traguardo che ho sempre sognato fin da bambina. Per un’atleta è il punto massimo da raggiungere. Anche semplicemente esserci è una vittoria; è una cosa che non ha eguali. La preparazione è lunga e va costruita col tempo, anche se poi quando sei lì non ti senti mai pronta. Salire su quella pedana non è diverso rispetto ad altre gare, ci sono solo i cerchi olimpici che ti guardano e proprio loro a Tokyo hanno attirato la mia attenzione quando sono entrata; era pieno di cerchi olimpici.»
Andrea Santarelli (scherma: spada individuale/squadre)
Con al collo l’argento a squadre alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, la medaglia d’oro ai Campionati Mondiali a squadre nel 2023 e un argento nel 2024 ai Campionati Europei – che si aggiungono alle tante altre vinte nel corso degli anni – Andrea Santarelli torna per la terza volta alle Olimpiadi, puntando con la sua spada al gradino più alto. Per questo tipo di gare occorre essere pronti: «Come per il corpo, anche per la mente c’è una lunga preparazione. Prima ero molto altalenante, ma ora ho trovato una stabilità. Per la testa passano una miriade di pensieri: si ragiona su quello che farà l’avversario. Se sei in svantaggio pensi a come recuperare, se invece sei in vantaggio pensi a come resistere… L’essere in svantaggio ti stimola a ragionare a come assestare le stoccate giuste, ovviamente il campione deve essere in grado di gestire il vantaggio e non pensare al possibile recupero dell’avversario.»
Alessio Foconi (scherma: fioretto individuale/squadre)
Dopo Tokyo nel 2020 arriva Parigi per il fiorettista ternano. Si presenta in Francia con le sue Coppe del Mondo vinte dal 2017 al 2021 e le tante medaglie conquistate in punta di fioretto nei Campionati Europei e Mondiali. Il suo grido di battaglia daje lo ha inciso anche sulle lame: «È un atto liberatorio, un modo per sfogare la fatica e tutto il lavoro fatto per essere lì.» Di gare importanti ne ha disputate tante e per a certi livelli la giusta preparazione è fondamentale: «Mi alleno seguendo tre fasi: la prima è tecnica, cioè l’incontro con l’avversario o la lezione con il mio maestro; la seconda è la preparazione atletica; la terza riguarda la mente, la psicologia e la concentrazione, tutti elementi fondamentali in questo sport. Per questo mi alleno anche con il mental coach: mi serve per gestire la tensione durante una gara e per approcciarla meglio psicologicamente.»
Daniele Santarelli (CT della squadra turca di pallavolo femminile)
Il super premiato Santarelli da Foligno – solo nel 2024 ha vinto Campionato Italiano e Champions League con la Imoco Volley di Conegliano – guida il volley femminile turco alla conquista di una medaglia olimpica. Già nel 2023 con questa squadra ha portato a casa un oro alla Volleyball Nations League e un Campionato Europeo. Affronterà nella fase a gironi proprio l’Italia, in cui gioca la moglie Monica De Gennaro: «L’Italia è il mio Paese, è ovvio che cantare l’inno e conoscere tutti dall’altra parte della rete fa un certo effetto, però è il mio lavoro e, a prescindere dalla nazionale o dal club che alleno, io voglio vincere. Ho sempre pensato questo, anche quando giocavo a bassi livelli: se gioco a carte con mia mamma faccio di tutto per vincere e sto malissimo se perdo! (scherza). Quando giocavo al campetto coi miei amici non accettavo la sconfitta: la competizione sportiva fa parte di me.» Lo vedremo sicuramente aggiuerrito!
Riccardo Menciotti (nuotatore paralimpico. Specialità: 100 dorso, 100 farfalla, 200 misti, 50 stile libero, 100 stile libero)
Il nuotatore ternano una medaglia olimpica già l’ha indossata: un bronzo a Tokyo nella staffetta 4×100 mista. Vanta poi diverse medaglie (oro, argento e bronzo) ai Campionati Mondiali e un argento e un bronzo agli Europei 2024. La sua storia col nuoto è iniziata presto, quando la madre lo ha buttato in acqua da piccolo; da quel momento lo sport è diventato per lui un mezzo importante per crescere. Proprio allo sport e al nuoto è tornato subito dopo un grave incidente sul lavoro che gli è costato l’amputazione della mano destra. Le figure che gli hanno permesso di intraprendere questo percorso sono la mamma e l’allenatore Marco Cicconi. Se pensa a un momento importate della sua carriera non sa quale scegliere: «Non ce n’è uno in particolare, tutte le gare trasmettono un’emozione unica che ti lascia un segno. Amo tutto quello che il nuoto mi dà, soprattutto l’adrenalina delle competizioni.»
Fabio Morbidini (fisioterapista Nazionale di boxe)
Il fisioterapista di Bastia Umbra è un veterano delle Olimpiadi. Quella di Parigi è la sua sesta partecipazione, tutto è iniziato ad Atene 2004. Può vantare la vittoria di 8 medaglie come staff. «Onorato e fiero di essere il fisioterapista del team di pugilato e felice di rappresentare simbolicamente e sportivamente la mia città, Bastia Umbra, nel mondo.»
Emanuele Renzini (direttore tecnico della Nazionale di boxe)
Il DT folignate, è stato insignito dal CONI, nel 2023, della Palma d’oro. A Parigi guiderà la Nazionale azzurra di pugilato formata da otto atleti (tre uomini e cinque donne), esattamente il doppio rispetto a quelli che si erano invece qualificati alle Olimpiadi di Tokyo 2020. In quell’occasione solo una medaglia di bronzo aveva riportato a casa con la boxer Irma Testa.
Federico Fred Morini (fisioterapista Nazionale di ciclismo)
Ex ciclista professionista e attuale osteopata – fisioterapista della Nazionale di ciclismo, Fred Morini, nato a Città di Castello, si occuperà dei muscoli di Filippo Ganna e di tutta la squadra. Vanta già un oro conquistato alle Olimpiadi di Tokyo 2020. «Vorrei esprimere la mia profonda gratitudine per la fiducia che la squadra ha riposto in me durante tutti questi anni di lavoro insieme e per avermi dato, ancora una volta, l’onore di essere al vostro fianco in occasione delle Olimpiadi 2024. A Parigi ci aspettano grandi sfide!»
Carmela Ignozza (medico sportivo)
La dottoressa Carmela Ignozza di Perugia è il medico ufficiale delle squadre nazionali di pugilato femminile e maschile e sarà a bordo ring a Parigi. Si è formata all’Università di Perugia con il professor Vincenzo Nicola Talesa, direttore del Dipartimento di Medicina e Chirurgia, e con il professor Auro Caraffa, direttore della Scuola di specializzazione in ortopedia. È l’unica italiana accreditata come medico di bordo ring internazionale.
Marco Conti (direttore tecnico Tiro a Volo)
Il direttore tecnico della Fossa Olimpica del Tiro a Volo – o Trap – è il folignate Marco Conti. Ex tiratore, ha fatto parte della squadra azzurra dal 1976 al 1998: tra i suoi successi migliori c’è il Mondiale junior a squadre e l’Europeo junior del 1981 a squadre e individuale; da senior il titolo continentale nel 1992, la prova di Coppa del Mondo di Lonato 1991 e due titoli italiani (1987 e 1995). Da tecnico ha trascorso 12 anni fuori dall’Italia guidando le nazionali di Emirati Arabi, Iran e Oman. Dal 2023 segue gli Azzurri del Trap.
Roberto Ciamarra (match analyst della Nazionale di volley francese)
Sulla panchina della Nazionale di pallavolo maschile francese ci sarà Roberto Ciamarra da Spoleto. Si tratta della sua prima Olimpiade e siederà al fianco del coach Andrea Giani come suo assistente. La sua grande esperienza è stata certificata con le squadre di Modena e Treno. Partecipare ai Giochi Olimpici è il suo sogno, che ora può realizzare!
Agnese Priorelli
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